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A Piero Cassano il Premio Speciale Mangiacinema - Creatore di Sogni

Venerdì 16 giugno a San Secondo Parmense il maestro genovese con il recital "Quando nasce un amore... per una canzone": brani, note e racconti della straordinaria carriera del cofondatore dei Matia Bazar, tra gli autori italiani più ascoltati al mondo 
 

SAN SECONDO PARMENSE (PARMA) – Brani intramontabili come "Solo tu""Per un'ora d'amore""Cavallo bianco""Una storia importante""Adesso tu""Cose della vita""Devi dirmi di sì" (e l'elenco potrebbe continuare) hanno un "comune denominatore", che è un autentico "peso massimo" e fuoriclasse della musica internazionale: il maestro genovese Piero Cassano. Oltre ad essere il cofondatore dei Matia Bazar e lo storico tastierista del gruppo (da cui è uscito nel 2017), è stato anche autore e compositore per Eros Ramazzotti, Mina e Anna Oxa, tra i tanti. Venerdì 16 giugno, nella meravigliosa Sala delle Gesta della Rocca dei Rossi di San Secondo Parmense, Cassano sarà ospite d'onore a Mangiacinema - Festa del cibo d’autore e del cinema goloso con il recital "Quando nasce un amore... per una canzone" (Quando nasce un amore è un'altra sua hit composta per la Oxa nel 1988, ndr). Al termine della serata riceverà il Premio Speciale Mangiacinema - Creatore di Sogni, a cinquant'anni dal suo primo Sanremo nel 1973.
L'edizione del decennale del Festival più pop d'Italia, ideato e diretto dal giornalista Gianluigi Negri, si svolgerà nel Comune della Bassa Parmense dall'8 al 18 giugno (con l'aggiunta dell'evento speciale dedicato ai quarant'anni di carriera di Isabella Ferrari sabato 24 giugno). 

UN TALENTO UNICO, MILLE SOGNI DIVENTATI MUSICA 
Durante il recital "Quando nasce un amore... per una canzone", Cassano, con l'immancabile tastiera, proporrà brani, note e racconti legati alla sua vita di musicista, compositore e produttore. In questi tre ruoli diversi, vanta il record di presenze al Festival di Sanremoventuno in tutto, di cui quattro vinti (due con i Matia Bazar, uno come compositore e produttore di Ramazzotti, uno come produttore di Laura Bono nella categoria Sanremo Giovani). A lui si deve l'ottanta per cento del repertorio dei Matia Bazar. In ambito internazionale, ha composto brani per Mireille Mathieu, Demis Roussos, Sergio Dalma, Ricardo Montaner, Jakie Quartz. Durante la sua serata d'onore, spazio anche ai ricordi legati alle amicizie e alle collaborazioni con De André, Bruno Lauzi, Milva, Dori Ghezzi, Adelio Cogliati, Riccardo Manerini, Massimiliano Pani, Mara Maionchi, Cristina D'Avena.
In questa stagione, i suoi grandi classici sono diventati la colonna sonora degli spot Alfa Romeo (per il mercato internazionale), Dolce & Gabbana, Unieuro, Tavernello e Perugina.
"Nell'arco della sua straordinaria carriera, Piero Cassano ha dato vita a un'infinità di sogni, diventando uno dei principali hitmaker italiani di sempre uno degli autori italiani più ascoltati al mondo. Per noi dunque - afferma Negri - è un privilegio poter consegnare questo speciale Premio Creatore di Sogni a chi, come lui, ha un autentico 'cuore con le ali' (per citare un altro dei suoi successi scritti per Ramazzotti)".  
     
LE MODALITÀ DI ACCESSO, LE MANGIASTORIE EL LE DEGUSTAZIONI GRATUITE
Mangiacinema (il cui programma completo sarà annunciato a fine maggio) si svolgerà negli spazi all'aperto dello splendido Museo Agorà Orsi Coppini (in caso di maltempo nell'auditorium) e negli spazi comunali della straordinaria e quattrocentesca Rocca dei Rossi (al riparo da eventuali intemperie). Tutti gli eventi sono a ingresso libero fino ad esaurimento posti disponibili. La Sala delle Gesta Rossiane è climatizzata. 
La sezione Mangiastorie è curata da Sandro Piovani, giornalista della Gazzetta di Parma e responsabile dell'inserto "Gusto". Ogni Mangiastoria si chiuderà con una degustazione gratuita.

PARTNER 2023
Oltre al sostegno del Comune di San Secondo Parmense, di Coppini Arte Olearia Fondazione Monteparma, per il decimo anno della kermesse che porta nella provincia di Parma turisti, visitatori e nomi dello spettacolo e del mondo del gusto, il main partner storico rimane Gas Sales Energia. Mangiacinema è patrocinato dalla Provincia di Parma, dall'Associazione Castelli del Ducato e dall'Associazione Corte dei Rossi.
I Premi Mangiacinema sono realizzati dall'artista Lucio Nocentini.
media partner sono Radio 24 (con il programma "La rosa purpurea" di Franco Dassisti, da sempre al fianco di Mangiacinema fin dalla prima edizione del 2014), il settimanale Film Tv, l'agenzia di stampa Italpress, l'emittente Teleambiente, le testate GustoH24Italia a TavolaGazzetta dell'Emilia & dintorni e Stadiotardini.it.

Piero Cassano a Mangiacinema 2020 alle Terme Berzieri di Salsomaggiore (Foto di Roberto Frigeri)
Pubblicato in Dove andiamo? Parma

A Pilar Fogliati il Premio Mangiacinema - Creatrice di Sogni

Domenica 11 giugno a San Secondo Parmense ospite d'onore la travolgente attrice (e regista) rivelazione della stagione con la commedia "Romantiche"

SAN SECONDO PARMENSE (PARMA) – Che fosse talentuosa, travolgente e una "forza della natura", lo si era capito subito: fin dal debutto sul grande schermo in "Forever Young" di Fausto Brizzi e nella serie Rai "Un passo dal cielo", dove interpretava l'etologa Emma Giorgi. Poi, nel 2011 raggiunge la grande popolarità con la serie di Raiuno "Cuori" (di cui è la protagonista femminile), confermata l'anno successivo con il ruolo della sorella di Miriam Leone in "Corro da te", con Pierfrancesco Favino. Ma la consacrazione definitiva è arrivata in questa stagione cinematografica: madrina al Torino Film Festival, protagonista della serie Netflix "Odio il Natale"regista e attrice della commedia "Romantiche".
Pilar Fogliati domenica 11 giugno sarà ospite d'onore a Mangiacinema - Festa del cibo d’autore e del cinema goloso, a San Secondo Parmense, per ricevere il Premio Mangiacinema - Creatrice di Sogni. Nell'agorà del Museo Orsi Coppini, si racconterà al pubblico, conversando con il direttore artistico Gianluigi Negri, prima di ritirare il riconoscimento e prima della proiezione del suo film. 
L'edizione del decennale del Festival più pop d'Italia si svolgerà nel Comune della Bassa Parmense dall'8 al 18 giugno, con l'aggiunta dell'evento dedicato ai quarant'anni di carriera di Isabella Ferrari sabato 24 giugno. 

SDOPPIARSI IN QUATTRO
"Mi sdoppio in quattro"
 è il titolo della serata d'onore di cui Pilar Fogliati sarà protagonista: in "Romantiche", molto apprezzato sia dal pubblico che dalla critica, ricopre quel numero esatto di ruoli, in maniera camaleontica e ironica. E conquista tutti, in una ideale risposta al femminile del terzo millennio a "Bianco, rosso e Verdone". L'attrice e regista di origini piemontesi è la più giovane artista a ricevere il Premio Mangiacinema - Creatrice di Sogni, già assegnato in precedenza a Laura Morante, Milena Vukotic, Lucrezia Lante della Rovere, Violante Placido, Paola Pitagora, Maria Grazia Cucinotta, Cristiana e Diamante Pedersoli, Giada Colagrande, Gianna Gissi, Wilma De Angelis.
Prima di "Romantiche", verrà proiettato il corto d'animazione "Amèrico e Anita - Storia di una bicicletta" (realizzato da Coppini Arte Olearia), mentre in apertura di serata è prevista la Mangiastoria "Questo culatello è Squisito!", con Angelo Capasso del Salumificio Squisito.

LE LOCATION, LE MANGIASTORIE E LE DEGUSTAZIONI GRATUITE
Mangiacinema (il cui programma completo sarà annunciato a fine maggio) si svolgerà negli spazi all'aperto dello splendido Museo Agorà Orsi Coppini e negli spazi comunali della straordinaria e quattrocentesca Rocca dei Rossi. Tutti gli eventi sono a ingresso libero.
La sezione Mangiastorie è curata da Sandro Piovani, giornalista della Gazzetta di Parma e responsabile dell'inserto "Gusto". Ogni Mangiastoria si chiuderà con una degustazione gratuita.

PARTNER 2023
Oltre al sostegno del Comune di San Secondo Parmense, di Coppini Arte Olearia Fondazione Monteparma, per il decimo anno della kermesse che porta nella provincia di Parma turisti, visitatori e nomi dello spettacolo e del mondo del gusto, il main partner storico rimane Gas Sales Energia. Mangiacinema è patrocinato dalla Provincia di Parma, dall'Associazione Castelli del Ducato e dall'Associazione Corte dei Rossi.
I Premi Mangiacinema sono realizzati dall'artista Lucio Nocentini.
media partner sono Radio 24 (con il programma "La rosa purpurea" di Franco Dassisti, da sempre al fianco di Mangiacinema fin dalla prima edizione del 2014), il settimanale Film Tv, l'agenzia di stampa Italpress, l'emittente Teleambiente, le testate GustoH24Italia a TavolaGazzetta dell'Emilia & dintorni e Stadiotardini.it.

Pubblicato in Cultura Emilia

Un altro grande evento nella Dreamers' Edition del Festival più pop d'Italia: serata a ingresso gratuito all'agorà del Museo Orsi Coppini   

Morgan a Mangiacinema con il recital "If I can dream"

Domenica 11 giugno a San Secondo Parmense il suo concerto in occasione dei vent'anni di "Altrove": piano, voce e chitarra 
 

SAN SECONDO PARMENSE (PARMA) – Nel dicembre 2021 aveva chiuso la sesta edizione di Mangiamusica, al Teatro Magnani di Fidenza, con il recital "Essere Morgan". A un anno e mezzo di distanza, Marco Castoldi (in arte Morgan) ritorna in provincia di Parma, ed è tra gli ospiti più attesi di Mangiacinema - Festa del cibo d’autore e del cinema goloso. L'edizione del decennale del Festival più pop d'Italia, ideato e diretto dal giornalista Gianluigi Negri, si svolgerà a San Secondo Parmense dal 9 al 18 giugno 2023 (con l'aggiunta della serata d'onore dedicata ai 40 anni di carriera di Isabella Ferrari sabato 24 giugno).
Il cantautore milanese sarà il grande protagonista della serata di domenica 11 giugno, con il recital piano, voce e chitarra "If I can dream". Il suo concerto, con inizio alle 21 e a ingresso gratuito (come tutti gli eventi del Festival), si terrà nell'agorà dello splendido Museo Orsi Coppini (in caso di maltempo si svolgerà in uno spazio al chiuso che verrà comunicato dagli organizzatori).

PAROLA D'ORDINE: SOGNARE
L'edizione numero dieci di Mangiacinema è dedicata ai sognatori e ai creatori di sogni. "Siamo felicissimi - afferma Negri - di ritrovare Morgan (reduce dal suo programma televisivo "StraMorgan" su Raidue, ndr) a un anno e mezzo dal suo indimenticabile concerto a Mangiamusica. Prendendo il titolo da uno dei brani più struggenti e 'politici' di Elvis Presley, il suo recital 'If I can dream' sarà qualcosa di unico e sorprendente, che saprà stupirci ed emozionarci. Come d'abitudine, Marco ci porterà 'altrove', alla sua maniera".
Cosa aspettarsi dunque? Qualcosa di imprevedibile e spiazzante, con possibili omaggi a grandi miti (amatissimi da Morgan) come Bowie, Mercury, Elvis, Bindi, Modugno, Battiato, De André. Senza dimenticare il ventennale del suo brano più bello, 'Altrove', uscito nel 2003 e giudicato da Rolling Stones la più bella canzone italiana del nuovo millennio".   
  
LE LOCATION, LE MANGIASTORIE E LE DEGUSTAZIONI GRATUITE
Il Festival si svolgerà negli spazi all'aperto dello splendido Museo Agorà Orsi Coppini e negli spazi comunali della straordinaria e quattrocentesca Rocca dei Rossi. Tutti gli eventi saranno a ingresso libero.
La sezione  Mangiastorie è curata da Sandro Piovani, giornalista della Gazzetta di Parma e responsabile dell'inserto "Gusto". Ogni Mangiastoria si chiuderà con una degustazione gratuita.

PARTNER 2023
Oltre al sostegno del Comune di San Secondo Parmense, di Coppini Arte Olearia Fondazione Monteparma, per il decimo anno della kermesse che porta nella provincia di Parma turisti, visitatori e nomi dello spettacolo e del mondo del gusto, il main partner storico rimane Gas Sales Energia. Mangiacinema è patrocinato dalla Provincia di Parma, dall'Associazione Castelli del Ducato e dall'Associazione Corte dei Rossi.
I Premi Mangiacinema sono realizzati dall'artista Lucio Nocentini.
media partner sono Radio 24 (con il programma "La rosa purpurea" di Franco Dassisti, da sempre al fianco di Mangiacinema fin dalla prima edizione del 2014), il settimanale Film Tv, l'agenzia di stampa Italpress, l'emittente Teleambiente, le testate GustoH24Italia a TavolaGazzetta dell'Emilia & dintorni e Stadiotardini.it.

 
 
Morgan a Mangiamusica 2021 negli scatti di Fabrizio Bertolini

Sommelier Wine Box è una Startup nata nel 2018 per dare visibilità ai vignaioli italiani soprattutto di nicchia, che non avendo le competenze commerciali e digitali, si affidano ad un sistema innovativo per diffondere la loro produzione.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Una tre giorni dedicata al vino con oltre 650 produttori indipendenti quella di FIVI in corso a Piacenza Expo fino lunedì 29 novembre che già dal primo giorno ha visto una notevole affluenza di pubblico, tra esperti del settore e amanti del buon bere.

La FIVI (Federazione Italiana Vignaioli Indipendenti) raggruppa i viticoltori che coltivano e imbottigliano il proprio vino, curando direttamente il prodotto che viene venduto con il proprio nome e etichetta, rispettando le norme enologiche per garantire una qualità elevata.

L’Emilia Romagna è rappresentata da 57 produttori dislocati tra la provincia di Piacenza e la Riviera Romagnola, tra cui l’azienda vitivinicola La Torretta, nata nel 2015 da due storiche aziende situate nella Val Tidone, che oltre ai vini tipici della zona come il Gutturnio, l’Ortrugo e il Barbera, produce un Passito di Malvasia di Candia Aromatica e Verdea e un olio extravergine di oliva di Leccino, Frantoio e Pendolino.

La Tenuta di Aljano, è invece situata sulle antiche terre Matildiche, si contraddistingue per la coltivazione di vitigni autoctoni e meno conosciuti come la Spergola a bacca bianca e alcune tipologie di Lambrusco come il Montericco, il Barghi e l’Oliva a bacca nera. La produzione va dal bianco fermo, agli spumanti  e nella cantina vengono organizzate degustazioni e visite guidate alla tenuta.

L’Azienda Agricola Cavaliera nel modenese invece è nata negli anni ’80 e oggi è anche agriturismo e bottega in cui vengono fatti degustare e venduti i vini ottenuti da Lambrusco Grasparossa, Pignoletto , Malbo Gentile e Trebbiano, insieme ad altre specialità di loro produzione come marmellate e aceto balsamico.

La Tenuta Rita Solari proviene da un nome con una lunga storia che parte dalla moda per arrivare ai filari delle vigne con una produzione biologica di 30.000 bottiglie di vino ottenute da uve raccolte a mano come una volta degli uvaggi Malvasia, Gutturnio e Barbera.

Anche Barbaterre si contraddistingue per la produzione biologica e abbina ai vitigni autoctoni come il Marzemino dell’Emilia, il Malbo Gentile e il Salamino, alcuni vitigni “foresti” tipicamente coltivati in altri luoghi come il Pinot Nero, il Sauvignon e il Cabernet Sauvignon, con una produzione che annovera anche vini millesinati con metodo classico.

L’Azienda Agricola Baraccone sulle colline di Ponte dell’Olio utilizza come sistema di coltivazione prevalente il Guyot, per garantire le condizioni fisiologiche ottimali dei vitigno con un adeguato microclima e tenuta del terreno. Le varierà sono quelle tipiche dei Colli Piacentini, tra cui la Croatina, localmente detta Bonarda.

Sull’Appennino Tosco- Emiliano nasce nel 2004 Terre di Macerato con la sfida di produrre vino di qualità utilizzando unicamente quello che offre la terra. Con l’uvaggio Sangiovese vengono prodotti due vini rossi: uno più complesso e strutturato, l’altro più morbido e rotondo, facilmente abbinabile.

Si segnala anche un extra fuori regione, nella vicina Toscana, a Castiglioncello: l’azienda vitivinicola biologica Fortulla con vini prodotti da uvaggi di Cabernet Franc, Cabernet Sauvignon, Merlot, Petit Manseng, Vermentino e Viogner, a cui si affiancano le grappe ottenute dalle vinacce di Cabernet Franc e Sauvignon e un olio extra vergine sempre biologico ottenuto da olive Leccino, Frantoio, Moraiolo e Maurino.

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Dal 27 al 29 novembre 2021 a Piacenza Expo 674 Vignaioli Indipendenti e tre delegazioni ospiti. Il catalogo è digitale sull’App FIVI

Al via sabato 27  novembre negli spazi di Piacenza Expo la decima edizione del Mercato dei Vini dei Vignaioli Indipendenti che vedrà 674 Vignaioli Indipendenti animare per tre giorni i padiglioni della fiera. Assieme a loro ci saranno due rappresentanti dei Vignerons Indépendant francesi e altre tre delegazioni di produttori ospiti: la BAIW - Bulgarian Association of Indipendent Winegrowers, i Vignaioli Indipendenti della Slovenia (ZDVVS) e la neonata FIOI - Federazione Italiana Olivicoltori Indipendenti.

Il Mercato, giunto alla sua decima edizione e ancora più atteso dopo lo stop forzato del 2020, sarà un momento d’incontro e ritrovo per appassionati e operatori, un’occasione per scoprire da vicino le storie e i vini dei Vignaioli FIVI, grazie al lavoro organizzativo di Piacenza Expo.

Il tema di quest’anno sarà FIVI4Future - I Vignaioli coltivano la ricerca, il progetto strategico pluriennale lanciato dalla Federazione che si articola in numerose azioni mettendo al centro la sostenibilità ambientale e la tutela della biodiversità nei vigneti. “Il nostro impegno verso l’ambiente – commenta Matilde Poggi, Presidente della FIVI – si declina in ogni aspetto, non solo in campagna e in cantina, ma anche nelle scelte organizzative più ecologiche, in occasione dei nostri eventi. Di concerto con Piacenza Expo abbiamo scelto di non stampare il catalogo, ma di integrarlo in versione digitale nell’App FIVI, che diventerà così uno strumento a tutto tondo per muoversi nel mondo dei Vignaioli Indipendenti. L’attenzione all’ambiente comincia dalle piccole cose e quest’anno al Mercato, oltre alla classica raccolta differenziata, abbiamo deciso di promuovere anche il riciclo totale dei tappi con lo scopo di diffondere sempre di più la cultura dell’economia circolare”. Sarà un’edizione nella quale non mancheranno i momenti di confronto, a partire dall’Assemblea di domenica 28 dove Gian Marco Centinaio, Sottosegretario al Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, incontrerà gli associati della FIVI.

Nella stessa occasione sarà consegnato il premio Vignaiolo dell’anno dedicato a Leonildo Pieropan ad Ampelio Bucci, Vignaiolo nelle Marche e tra i fondatori della Federazione. In programma anche cinque masterclass - alcune delle quali già sold out - per conoscere meglio il lavoro dei Vignaioli Indipendenti, custodi di una viticultura autentica, che seguono tutta la filiera produttiva, dalla coltivazione della terra alla vendita del vino.

Sabato alle 11.30 Il Mercato dei vini FIVI: una storia indipendente - Dieci anni di Mercato raccontati, assaggiati e disegnati dal vivo, alle 14.30 Etna. I vini del vulcano - Un territorio speciale raccontato da Salvo Foti e alle 17.30 Custodi del vino - Storie di un’Italia che resiste e rinasce con Laura Donadoni e Bruno De Conciliis.

Domenica alle 11.30 Castelli di Jesi e Matelica: quasi amici - Il Verdicchio tra storia e strategie per il futuro e alle 14.30 Avanguardia Refosco - Dal sottosuolo al Morus Nigra in 5 annate. Non mancheranno - come da tradizione - gli Artigiani del Cibo che completeranno la rassegna con le loro chicche gastronomiche nel Padiglione 3. Piacenza Expo si conferma piazza ideale per il Mercato dei Vini. In questi dieci anni la segreteria operativa di Piacenza Expo ha saputo valorizzare l’evento portandolo agli attuali numeri che lo collocano come riferimento nazionale nel comparto vitivinicolo.

L’ingresso al Mercato sarà regolamentato secondo le normative previste per la sicurezza sanitaria anti-Covid e si potrà accedere solo previa esibizione del green pass. Un punto per effettuare tamponi rapidi sarà attivo a pagamento all’ingresso della Fiera. Al fine di incentivare il contactless ed eliminare le code alle casse, si consiglia di prenotare l’entrata al Mercato acquistando i biglietti online sul sito della manifestazione www.mercatodeivini.it

INFO IN BREVE | Mercato FIVI a Piacenza: Quando: sabato 27, domenica 28 e lunedì 29 novembre 2021 Dove: Piacenza Expo - Località le Mose, Via Tirotti, 11 - Piacenza Orario di apertura al pubblico: sabato e domenica dalle 11.00 alle 20.00, lunedì dalle 10.00 alle 18.00 Parcheggio: gratuito Ingresso intero giornaliero: acquistato in Fiera € 25.00 – online € 20.00 Ingresso due giorni: acquistato in Fiera € 40.00 – acquistato online € 30.00 Ingresso ridotto: acquistato in Fiera € 15.00 per soci AIS – FIS – FISAR – ONAV - AIES – ASPI - ASSOSOMMELIER e SLOW FOOD (il socio deve mostrare tessera valida dell’anno in corso). Info utili: 800 i carrelli disponibili per gli acquisti I minorenni non pagano l’ingresso e non possono effettuare degustazioni.

Pubblicato in Economia Emilia

Terza gustosa tappa per la kermesse dedicata alle bollicine, tra spettacoli, aneddoti e cucina gourmet.

Di Manuela Fiorini – Foto di Claudio Vincenzi

BOMPORTO (MO) – "Raccontate il territorio attraverso i suoi prodotti", è questa la filosofia della rinnovata edizione di Rosso Rubino – Lambrusco Wine Festival, che per tutto il mese di giugno porterà veterani e curiosi alla scoperta delle "bollicine rosse" attraverso un tour delle cantine del territorio di Bomporto, dove nasce il Lambrusco di Sorbara. E ieri sera, la terza tappa si è fermata alla Cantina della Volta per una serata all'insegna dell'intrattenimento, del buon vino e dei sapori gourmet.

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Nella splendida cornice della struttura di via per Modena 82, a Bomporto, il sindaco Alberto Borghi ha raccontato come il fiore all'occhiello della cantina, il Trentasei, Lambrusco di Modena Spumante D.O.C prodotto con le uve di Lambrusco di Sorbara coltivate nei terreni alluvionati del Secchia, Vino d'Eccellenza Espresso 2015 e "Migliori Bollicine" Autochtona Award 2014, sia stato assai apprezzato dall'ex Presidente degli Stati Uniti Barack Obama, che ha avuto il piacere di gustarlo in abbinamento ai piatti dello chef stellato Massimo Bottura, in occasione della sua visita in Italia, nella tenuta di Borgo Finocchietto, in provincia di Siena. "Unbelievable!", "Incredibile", avrebbe commentato l'ex presidente americano, di fronte alle bollicine rosse della Bassa modenese, offerte sia in abbinamento al primo piatto, le celebri lasagnette (La parte croccante della lasagna), sia con il dolce, l'altrettanto famosa Oops, ho rotto la crostatina di limone.

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Sul palco, prima dell'inizio della serata, anche il giovanissimo staff della Cantina, formato tutto da under trenta e Silvia Zucchi, giovane e brillante enologa diplomata alla Scuola Enologica di Conegliano, creatrice del vino Rito, che parte proprio da uve Lambrusco. E, siccome l'Emilia e la Romagna sono unite sulla carta, ma divise da tradizioni ed enogastronomia, ecco che il Lambrusco mette d'accordo tutti, abbinato alle pietanze del "Progetto Benso" di Simone Zoli, giovane chef di Forlì, promotore "della cucina libera, in due parole "Pubblica Ristorazione". Il progetto ha visto unirsi tre amici, tutti con esperienza nel campo della ristorazione, con l'obiettivo di rendere "popolare", cioè alla portata di tutti, la cucina gourmet. Infatti, dopo lo spettacolo della compagnia Teatro in controluce Vitis Lambrusca – Quando la delizia incontra il teatro, che ha raccontato al pubblico diversi aspetti, aneddoti e tradizioni della storia del Lambrusco, nel giardino della Cantina il pubblico ha potuto apprezzare il finger food preparato dagli chef Pier Giorgio Parini e Simone Zoli. Il menù ha previsto: Insalata russa in rosa, Zucchine marinate con sambuca e bottarga, Parmigiana morbida, Battuto di carote e squaquerone, Cetriolo arrosto con yogurt e menta, Bietola soia e ciliegie, Pappa al triplo pomodoro, Riso con patate, capperi e limone e Fragole con sambuca. Il tutto accompagnato da degustazioni di vini della Cantina della Volta.

Le prossime tappe di Rosso Rubino saranno invece:
20 giugno, Cantina Bellei Aurelio (via Ravarino – Carpi 103, Sorbara)
25 giugno, Cantina di Carpi e Sorbara (via Ravarino-Carpi 116, Sorbara)
27 giugno, Cantina Garuti (via Per Solara 6, Sorbara)
29 giugno Cantina Divinja (via Verdeta 1, Sorbara)

Programma completo su www.lambruscowinefestival.it 

Pubblicato in Dove andiamo? Modena
Martedì, 21 Febbraio 2017 09:25

Una volta per caso: Live Wine 2017 Milano

Il più importante evento del vino artigianale realizzato a Milano con 150 produttori sia dall'Italia che dall'estero. Un incontro di idee e di confronto senza compromessi nella più totale serenità.

da L'Equilibrista

21 febbraio 2017

Ricordo la prima volta che misi piede qui a LIVE WINE e non sapevo dove fosse esattamente il Palazzo del Ghiaccio e qualcuno mi disse che era nel cuore di Milano, "La Milano da bere si diceva...". Dopo anni di assoluto glamour, Milano aveva ceduto il passo al business sfrenato ed alla ricerca di una sua personalità da ritrovare. Poi qualche anno di purgatorio e l'anticamera di EXPO come vetrina mondiale da "dentro o fuori" ed oggi Milano ritorna intrigante e frizzante grazie soprattutto ad eventi come LIVE WINE nel cuore della Città.

LIVE WINE fa respirare aria frizzante e moderna con produttori ricercati che arrivano da tutto il panorama vitivinicolo regionale ed europeo, creando un momento di incontro sincero sia per operatori di settore che enogastronauti dell'ultima ora.

livewine 2017 vino

Passeggiando per gli stands incrocio gente conosciuta, qualche amico e alle volte nuove gradite scoperte che credo valga la pena di assaggiare...

Con questo presupposto parto dalla Toscana, scelta che di solito riservo alla fine o quanto meno dopo lunghe riflessioni su altre zone, ma stavolta voglio assaggiare la cantina FABIANI, costituita dai due fratelli che fanno vino per passione, fortunatamente non per hobby...sfruttando le vigne vecchie di cinquant'anni ereditate dal padre. E' il loro Fontenasso infatti che mi sorprende, colpisce l'uvaggio Provanico, ovvero il sempre verde Trebbiano toscano ed un tocco di Malvasia che ne restituisce note di malva, uva passa ed un finale di mandorla lavata, con un ritorno al palato preciso e persistente.
Dopo altri incontri, decido di fare una pausa e di documentarmi sul fenomeno che ormai sta spopolando, ovvero quello dei vitigni resistenti, vero e proprio culto per Aziende come THOMAS NIEDERMAYER o LIESELEHIF che ne esaltano i poderosi incroci a tutto vantaggio di una riduzione dei pesticidi e sostanze inquinanti per il consumatore, rispettandone l'unicità e la tipicità, temi che qui a LIVE WINE possono essere trattati con calma e chiarezza, perchè al centro c'è la viticultura, la voglia di sperimentare degli agricoltori e quella di sapersi far coinvolgere in progetti nuovi e alternativi per i clienti.
LIVE WINE oggi significa libertà di sperimentare, stupire e magari sbagliare, ma in modo costruttivo e anticonformista.

A testimonianza di questo, mi dirigo verso quella che sarebbe stata la più bella scoperta della mia giornata e vado a conoscere DUEDEI, mai incontrati prima. Questa cantina siciliana, si presenta con un rifermentato in bottiglia stampo metodo classico italiano o metodo champenoise, davvero ricco e senza spigoli in bocca, delicato e bello nitico all'olfatto, cosa che non è mai facile soprattutto per vini con limitatissimo zucchero aggiunto o detti anche dosaggio zero. Resta in bocca a lungo regalando frutta matura e croccante tanto che vorrei risentirlo subito.

live wine 2017 vini

La giornata scorre via e dopo vari tentativi andati a vuoto, è l'ora di rossi alternativi e quindi proseguo animato da voglia di fare. Ricordo bene la CANTINA SEDILESU che avevo sfiorato diverse volte ma che per mancanza di tempo avevo sempre mancato. Stavolta punto deciso su questa eccellenza sarda che qui a Live Wine si presenta con il suo Cannonau; ebbene, Mamuthone si presenta con un bel rosso ricco, da terreni che di solito sono scarsamente piovosi e che ne arricchiscono di pigmenti colorati il manto del vino, d'atra parte: "bella scoperta siamo in Sardegna! ", e fino qui è vero, ma la stranezza invece inizia proprio qui, perchè al naso emergono note di fango, terriccio umido e spezie lignine, proseguendo poi al palato con un vino che risulta garbato con un entrata in punta di piedi forse troppo a mio avviso, ma certamente elegante che non ricorda per nulla l'irruenza dei vini sardi e tantomeno il Cannonau che nella sua versione riserva, il Ballu Tundo, è invece più tostato ma sempre con questo tannino quasi accennato che però sul finale risulta penalizzante sulla persistenza in bocca che infatti non è massima come si vorrebbe. Comunque appagante in bocca.

Dopo un caloroso passaggio dalla CANTINA ENZA, della quale apprezzo sempre l'aglianico Passione, mi invita un giovane produttore della prima cantina sulla sinistra entrando nella sala, si tratta di TOGNI REBAIOLI che dopo una bella discussione sulle differenze fra il vitigno Maestri coltivato nel bresciano rispetto al nostro Emiliano, mi presenta il suo Cavalier Enrico, cento per cento Merlot. Al naso emergono note ben chiare balsamiche, viola, mammola ed un intrigante eucalipto. In bocca entra bello gustoso e misurato nella frutta mantenendo una discreta eleganza degna del nome che porta e chiude con una adeguata persistenza che non molla la presa così facilmente. Bel prodotto, anche da accompagnare con piatti a base di carne rossa o primi piatti della cucina contadina.

Guadagno l'uscita e ripenso ai tanti esperimenti più o meno riusciti che ho assaggiato oggi, alle cantine che lavorano bene e a quelle che forse dovranno fare di più, alla bella vetrina che offre sempre la piazza di Milano al LIVE WINE che nella città più selettiva d'Italia resta un punto di uguaglianza e di confronto onesto e sincero. Come i suoi vini.

livewine2017milano

 

 

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

E' l'ultimo rapporto Ismea "Qualivita" a incoronare l'Emilia leader incontrastata per l'export agroalimentare. Ai primi tre posti Parma, Reggio Emilia e Modena

di Virgilio Parma, 09 febbraio 2017 - L'export agroalimentare italiano tira e registra un nuovo record segnando un incremento del +9,6% sull'anno precedente, secondo il report "Qualivita" presentato nei giorni scorsi da Ismea.
L'analisi Ismea-Qualivita sulla ricaduta del valore economico delle filiere DOP IGP nelle Province italiane restituisce una fotografia dell'impatto del sistema IG a livello territoriale.

E se l'Italia conferma la leadership mondiale per numero di DOP IGP con 814 prodotti Food e Wine, raggiunge i 13,8 miliardi di euro di valore alla produzione nel 2015, l'Emilia si conferma regina incontrastata del settore Food-Wine nazionale.

Tre le province che si sono distinte per avere occupato tutti e tre i gradini del podio: Parma, Reggio Emilia e Modena.

L'analisi "Qualivita", scrive Ismea, "conferma una forte concentrazione - soprattutto nelle aree del Nord-Est e Nord-Ovest - con il 20% delle province italiane che copre oltre l'80% del valore economico complessivo, anche se si rilevano dinamiche di impatto diverse sui territori d'Italia per le varie filiere produttive. Nel comparto agroalimentare, le prime tre Province - Parma,
Modena, Reggio nell'Emilia - confermano l'importanza della Food Valley emiliana, grazie al numero di filiere DOP IGP (34) che insistono nel territorio, ma soprattutto all'entità del valore economico delle produzioni maggiori (Parmigiano Reggiano DOP, Prosciutto di Parma DOP e Aceto Balsamico di Modena IGP, in primis).

Nel comparto Wine, è il "Sistema Prosecco" a determinare il maggiore impatto sul territorio di Treviso e Verona , Province che presentano, comunque, altre numerose importanti denominazioni; seguono le Province di Siena , Cuneo , Asti e Firenze areali di produzione delle "denominazioni storiche" toscane e piemontesi".

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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