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Giovedì, 20 Dicembre 2018 11:33

Unione Pedemontana Parmense - uffici aperti e chiusi

Festività natalizie: uffici aperti e chiusi - Si informano i cittadini che, per quel che riguarda i servizi erogati dall'Unione Pedemontana Parmense, nelle giornate di lunedì 24 dicembre e di lunedì 31 dicembre resterà aperto al pubblico lo Sportello della Polizia Locale e il Servizio di Protezione civile all'interno della Centrale operativa di Felino, in via Donella Rossi 1. Piena operatività anche per i servizi di emergenza.

Chiusi, invece, lo Sportello Unico Attività Produttive di Traversetolo, l'Ufficio Protocollo e la Segreteria che hanno sede nel Comune di Collecchio.
Per quel che riguarda i servizi di Azienda Pedemontana Sociale, il 24 e il 31 dicembre gli Sportelli Sociali di Collecchio, Felino e Montechiarugolo chiuderanno alle ore 12, mentre quelli di Sala Baganza e di Traversetolo resteranno chiusi.

Tutti gli uffici e gli sportelli dell'Unione e di Azienda Pedemontana Sociale, resteranno ovviamente chiusi nelle giornate di martedì 25 dicembre, mercoledì 26 dicembre e martedì primo gennaio.

Una rete di 123 telecamere decisiva per risolvere diversi crimini. E che qualche giorno fa ha permesso di identificare l'auto pirata di Stradella
Venerdì 28 novembre. Nella notte un'auto investe un ciclista a Stradella di Collecchio e si dà alla fuga. Ma nell'impatto, lascia sull'asfalto uno specchietto. La Polstrada scopre che si tratta di un Audi Q7 bianco, ma per rintracciarlo chiede alla Polizia dell'Unione Pedemontana Parmense le immagini delle telecamere posizionate lungo la via La Spezia e... bingo! Il pirata viene identificato e denunciato.

È questo l'ultimo successo della rete di videosorveglianza creata dall'Unione Pedemontana: 123 occhi elettronici, di cui uno mobile e 71 con tecnologia OCR in grado di leggere le targhe, spalancati sulle strade e i luoghi sensibili dei cinque comuni di Collecchio, Felino, Montechiarugolo Sala Baganza e Traversetolo 24 ore su 24, 365 giorni all'anno. Occhi che hanno permesso agli agenti dell'Unione alle altre forze dell'ordine di identificare altre auto pirata, ritrovare veicoli rubate, ma soprattutto di assicurare alla giustizia gli autori di diversi crimini, alcuni dei quali particolarmente efferati. Per esempio, i responsabili del duplice omicidio di San Prospero del 27 dicembre 2016, oppure la banda capeggiata da un minorenne denunciata nel luglio dell'anno scorso per furto e tentato duplice omicidio. Repressione, dunque, ma anche prevenzione e sicurezza stradale: dall'inizio dell'anno sono stati infatti sanzionati 538 veicoli non revisionati e 202 senza copertura assicurativa.

Risultati che il presidente dell'Unione Pedemontana Parmense e sindaco di Collecchio Paolo Bianchi sottolinea con orgoglio: «L'ultimo episodio dimostra che abbiamo approntato un sistema efficace, utile a tutte le forze dell'ordine, in grado di garantire una maggiore sicurezza ai cittadini».

Presidente, quando avete deciso di investire sulla videosorveglianza e perché?
«Dopo aver sottoscritto il protocollo d'intesa con la Prefettura sulla sicurezza, tra il 2015 e il 2016 abbiamo pensato di fare la nostra parte sviluppando il sistema che abbiamo chiamato "Occhi vigili". Del resto, l'installazione delle telecamere era una delle tre azioni contenute nel protocollo che prevedeva anche lo sviluppo del controllo di vicinato e una maggiore integrazione tra le forze dell'ordine».

Quante risorse avete investito?
«Complessivamente sono stati stanziati 650mila euro. Inizialmente abbiamo acceso un mutuo da 400mila euro per il primo stralcio, poi altri 150.000 per il secondo, di cui 50.000 sono arrivati dalla Regione, e sta per essere realizzato un terzo stralcio da 100 mila euro, che prevede un contributo regionale di altri 20.000 euro. Una volta completato quest'ultimo step, il sistema conterà 81 telecamere OCR e 101 di contesto».

C'è chi dice che più che le telecamere ci vorrebbero più agenti... lei cosa ne pensa?
«Penso che ci vorrebbero entrambe le cose, ma purtroppo per quel che riguarda le nuove assunzioni, non possiamo superare i vincoli della legislazione nazionale attuale. Abbiamo assunto tutti gli agenti che potevamo assumere, ma siamo ancora sottorganico e le telecamere ci danno un grosso aiuto nel presidio del territorio, a meno che non si pensi di mettere un operatore per ogni strada, cosa che sarebbe impossibile».

Sulle altre due azioni previste nel protocollo a che punto siamo?
«Il controllo di vicinato è stato attivato in tutti i comuni, grazie alla collaborazione dei cittadini ed è sempre in fase di ampliamento. Riguardo alle sinergie con le altre forze dell'ordine, i Carabinieri dislocati sul nostro territorio possono accedere direttamente alla nostra rete di videosorveglianza e, come testimonia l'ultimo episodio, in caso di necessità c'è la piena disponibilità a fornire le immagini anche agli altri organi di Polizia. Un'altra forma di collaborazione importante riguarda il rilevamento degli incidenti stradali, che oggi vengono effettuati quasi esclusivamente dagli agenti dell'Unione per permettere a Carabinieri e Polizia di Stato di dedicarsi alla prevenzione dei crimini».

Bianchi conclude sottolineando con orgoglio come "Occhi vigili" sia, ad oggi, «il sistema di telecamere più sviluppato e all'avanguardia di tutto il parmense. Sistema che in futuro verrà messo in rete con le altre telecamere attive in tutta la provincia creando una rete alla quale potranno accedere tutte le forze dell'ordine».

Sul caso, risolto, dell'auto pirata di Stradella, sono intervenuti anche il sindaco di Felino nonché assessore unionale alla Sicurezza, Elisa Leoni, e il comandante della Polizia Locale Pedemontana Franco Drigani. «È l'ennesima conferma di come il sistema possa essere utile nella prevenzione e nella repressione dei reati – afferma Leoni –, così come per garantire una maggiore sicurezza stradale, attraverso il controllo delle auto non revisionate o senza assicurazione». Per il comandante Drigani, «la scelta dell'Unione id investire sulla videosorveglianza, si sta dimostrando giorno dopo giorno sempre più strategica ed efficace, così come la proficua collaborazione con le altre forze dell'ordine».

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Pubblicato in Cronaca Parma

La testimonianza di Matteo e Jana all'incontro informativo sul servizio attivato da Azienda Pedemontana Sociale nei comuni dell'Unione

«Non occorre essere supereroi. Per essere una famiglia affiancante basta essere una famiglia unita, accogliente, che ha voglia di mettersi in gioco e di andare incontro agli altri, dedicando loro un po' di tempo». Parola di mamma Jana e papà Matteo, che hanno raccontato la loro esperienza durante il secondo incontro informativo organizzato sabato primo dicembre da Azienda Pedemontana Sociale a Collecchio, più precisamente a Villa Soragna, sul servizio "Una Famiglia per una Famiglia".

Incontro che ha fatto seguito al primo appuntamento di Monticelli Terme dello scorso 10 novembre per i territori di Montechiarugolo e Traversetolo, e che questa volta era rivolto in particolare alle famiglie di Collecchio, Felino e Sala Baganza.

Nei primi suoi primi due anni di vita, "Una Famiglia per una Famiglia", ideato dalla Fondazione Paideia di Torino, ha saputo coinvolgere oltre 30 nuclei del territorio pedemontano con otto affiancamenti. «E noi lo rifaremmo», ha assicurato Matteo. «Durante la nostra prima esperienza, l'obiettivo era quello di aiutare un'altra famiglia che aveva delle difficoltà organizzative – spiega Jana –. La madre aveva un orario di lavoro che non coincideva con quello scolastico, per cui andavamo a prendere la loro bambina, l'aiutavamo a fare i compiti e la tenevamo con noi fino a quando i genitori potevano passarla a prendere. Nel secondo affiancamento, invece, l'obiettivo era quello di sostenere una ragazza nell'inserimento scolastico. Il timore del primo contatto con la famiglia affiancata ovviamente c'è stato, ma in entrambi i casi «è stato molto bello – ricorda Matteo –. C'è stata subito empatia e grande collaborazione».

Federico Manfredi, responsabile dell'Area Minori e Famiglie di Azienda Pedemontana Sociale, ha fotografato la situazione. «A Collecchio abbiamo in carico 283 minori, a Felino 137 e a Sala Baganza 101». I progetti di affido familiare nel 2017, nell'intero territorio Pedemontano sono stati 34, mentre 17 sono stati i minori accolti in comunità, non essendo stato possibile avviare un percorso di affido.

"Una famiglia per una Famiglia" serve proprio per prevenire situazioni più problematiche, ha spiegato Sabrina Fornari, referente del settore Affido/Adozioni di Pedemontana Sociale: «Con l'affiancamento c'è la possibilità di sostenere i nuclei che iniziano ad avere delle fragilità, prevenendo problematiche più importanti. Tra famiglia affiancante e affiancata viene stipulato un accordo preciso e per un certo periodo di tempo, di cui il garante è il tutor. Una figura importantissima, esperta, ma non un professionista». «Spesso il tutor è un insegnante, che lavora sul territorio e che altrettanto spesso conosce già le famiglie – ha sottolineato la psicologa del Servizio Sara Carretta ponendo l'accento sull'importanza della prossimità nell'affiancamento –. Questo è un progetto che si prende cura di ogni attore che partecipa. Tutti possono contare su un sostegno».

Nessuno, ma proprio nessuno, viene lasciato solo: «Periodicamente si svolgono incontri di gruppo serali con le famiglie affiancanti e i tutor per capire cosa migliorare, non solo sul singolo progetto, ma anche sul servizio complessivo», ha spiegato la coordinatrice delle assistenti sociali Laura Cannarsa. A rappresentare i tutor, è stata Cecilia, che ha ricordato come la figura del garante dell'affiancamento debba «essere una persona aperta, capace di ascoltare, mediare ed essere pronta a intervenire nel momento del bisogno, quando le cose non vanno bene».

All'incontro hanno partecipato le assistenti sociali che seguono il Servizio nei tre comuni (Mariantonia Moglia, Roberta Placanica, Sara Tarantino e Giulia Zanoni), il presidente dell'Unione Pedemontana Parmense e sindaco di Collecchio Paolo Bianchi, insieme agli assessori alle Politiche sociali di Collecchio, Felino e Sala Baganza, rispettivamente Marco Boselli, Simona Damenti e Giuliana Saccani. «I servizi sociali sono fatti dai Comuni, ma anche dalle cooperative sociali e dalle famiglie – ha detto il presidente dell'Unione –. E in "Una Famiglia per una Famiglia", che sta dando buoni frutti, troviamo tutti questi elementi. Nei suoi dieci anni di vita Azienda Pedemontana Sociale ha realizzato tantissimi progetti. E non mi piace nemmeno parlare di "progetti", perché un progetto dà l'idea di qualcosa che finisce, mentre invece qui si tratta di veri e propri servizi che nascono, crescono e continuano nel tempo». Oltre i progetti, dunque, ma non solo. Manfredi ha invitato i presenti a farsi ambasciatori di "Una famiglia per una famiglia", sottolineando come i "Servizi sociali" debbano essere intesi come "Servizi alla comunità", «perché le assistenti sociali devono pensare al benessere dell'intera collettività». Una collettività capace di tessere relazioni e di aiutarsi, come nel caso delle famiglie accoglienti, che insieme ai tutor rappresentano un patrimonio da preservare e, come hanno sottolineato tutti gli amministratori, da ringraziare.

I corsi di formazione per chi volesse diventare una famiglia accogliente, si svolgeranno all'inizio del prossimo anno. Chi fosse interessato a ricevere informazioni, può contattare Azienda Pedemontana Sociale al numero 0521 307111 o inviare una mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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Maggiori investimenti, consolidamento e sviluppo dei servizi per un welfare sempre più di qualità e attento alle esigenze dei cittadini.

Consolidamento e sviluppo dei servizi, rafforzamento del personale amministrativo e più risorse per fronteggiare il costante aumento dell'utenza, raddoppiata rispetto a 10 anni fa.
Il direttore generale di Pedemontana Sociale, Adriano Temporini, ha tracciato di fronte al Consiglio dell'Unione la rotta dell'Azienda del welfare, messa nero su bianco nel Piano programmatico triennale 2019-2021 che, dopo aver incassato l'approvazione all'unanimità del Cda formato dai sindaci dei comuni dell'Unione (Collecchio, Felino, Montechiarugolo, Sala Baganza e Traversetolo), al termine della seduta di martedì 30 ottobre ha ricevuto il via libera anche dal parlamentino pedemontano.

Il direttore dell'Azienda che proprio quest'anno spegne le sue dieci candeline, ha messo in fila gli obiettivi prioritari, partendo dal Centro diurno per anziani di Traversetolo che vedrà la luce nella primavera del 2019 e dalla mappatura delle fragilità, con la geolocalizzazione degli anziani soli, utile per affrontare le situazioni di emergenza.
Altri obiettivi saranno la riorganizzazione del personale dei centri diurni, l'accreditamento dei centri socio-occupazionali e l'implementazione di quanto previsto dalla legge 112/2016, cosiddetta sul "Dopo di noi". «Un'ottima legge – ha osservato Temporini –, con cui abbiamo potuto acquisire risorse per ulteriori interventi di domiciliarità e convivenze tra le persone con disabilità che hanno "frequentato" la Scuola di autonomia. E dal prossimo anno apriremo altri due appartamenti dedicati a questi progetti».
Prioritario anche il consolidamento di affidamenti e affiancamenti familiari: «Siamo partiti con quattro nuclei coinvolti – ha sottolineato il direttore – e oggi siamo a 31. È stato svolto un lavoro importante che ci ha consentito di prevenire o risolvere delle criticità rilevanti».

Dal punto di vista numerico, la popolazione dell'Unione negli ultimi 10 anni è passata da 44.531 a 49.534 abitanti, mentre gli utenti in carico all'Azienda sono quasi raddoppiati, passando da 1.400 a 2.700. Di questi, il 17 per cento sono minori, dieci punti in più rispetto alla media regionale. «Un dato significativo e positivo per quel che riguarda l'efficacia delle "sentinelle" sul territorio e la prevenzione», ha commentato Temporini. Il 61 per cento, sono giovani adulti e il 21 per cento anziani, due dati in crescita, mentre l'11 per cento, stabile, sono immigrati.
Tra gli interventi è previsto il rafforzamento della qualità dei centri diurni, l'aumento delle ore di presenza dell'infermiera professionale, la formazione degli operatori e delle famiglie. Il Piano prevede inoltre un'ottimizzazione dei servizi di prima accoglienza, ad esempio delle "Case donne", l'attuazione delle azioni previste dall'Accordo integrato socio-sanitario con il Distretto Sud Est dell'Ausl e il potenziamento dei servizi e progetti per minorenni e famiglie, dalle misure di sostegno alle capacità genitoriali, passando per gli affidi e affiancamenti, in sinergia con le comunità familiari ed educative che operano sul territorio.

Obiettivi che per essere centrati, hanno tuttavia bisogno di maggiori investimenti, anche in considerazione dell'aumento degli utenti. «La spesa per le risorse umane aumenterà di 154 mila euro su totale di circa 2,3 milioni – ha precisato Temporini – mentre quella per l'area disabili aumenterà di 70 mila euro. L'aumento più importante, pari a 404 mila euro su 2,1 milioni complessivi, riguarda l'area minori».

Al termine della presentazione, il consigliere di minoranza Tiziana Azzolini (Lega Nord-Forza Italia) ha osservato come nel piano non ci siano i reclami e le valutazioni dei cittadini sui servizi. Il direttore ha replicato che si tratta di dati che vengono inseriti nel Bilancio consuntivo. «Detto questo, i reclami sono stati tre – ha aggiunto –,mentre le indagini di customer satisfaction mostrano un alto gradimento dei servizi». Un esempio? Il voto di 9,4 su 10 registrato dai Centri diurni.
Il presidente dell'Azienda e sindaco di Montechiarugolo, Luigi Buriola, ha sottolineato la capacità dimostrata dall'azienda di far fronte «all'aumento dell'utenza e alle evoluzioni sociali, anche durante il periodo di grande crisi economica», mentre il presidente dell'Unione Pedemontana e sindaco di Collecchio Paolo Bianchi, ha evidenziato come, a fronte di trasferimenti stabili da parte dei Comuni, i servizi siano aumentati: «Questo significa che l'Azienda ha operato una buona ottimizzazione delle spese». Un plauso al piano è arrivato anche da Aldo Spina, assessore unionale ai Servizi alla Persona e sindaco di Sala Baganza: «Un punto di forza di queto documento risiede nell'impegno dell'azienda nel valorizzare le reti sociali per far sì che certe situazioni vengano consolidate prima che diventino critiche».

Il Piano è stato approvato a larghissima maggioranza. Unico voto contrario quello di Azzolini, mentre le sue colleghe di opposizione Ilaria Montagna ed Elena Conti si sono astenute.

Quest'ultima ha precisato, in sede di dichiarazione di voto, di aver scelto l'astensione come «forma di avvicinamento. Sarebbe stato semplice votare no per partito preso, ma ho voglia di sperare che questo piano possa funzionare. Sono stata scettica sull'Unione e su alcune scelte, ma credo che i Servizi sociali, così come sono stati strutturati, possano essere una forza».

 

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Pubblicato in Comunicati Sanità Parma

Il 28 e 29 maggio si sono svolti i Terzi Giochi regionali Special Olympics Emilia Romagna. Tante squadre, un centinaio di Atleti, 70 volontari, fra tecnici, giudici di gara e accompagnatori. Diversi i Comuni coinvolti: Montechiarugolo con il calcio a 5 e le bocce, Montecchio Emilia con l'atletica e Parma con il nuoto.

Parma, 1 giugno 2016

Lo Special Olympics è un programma Internazionale di allenamento sportivo fondato nel 1968 da Eunice Kennedy e utilizza lo sport come strumento per favorire la crescita personale, l'autonomia e la piena integrazione delle persone con disabilità intellettiva. Oggi è presente in 170 Paesi con 2 milioni e mezzo di atleti praticanti. In Italia proprio a seguito del lavoro svolto in questi anni, nell'ottobre 2004 è stata riconosciuta dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano quale sua associazione Benemerita, presidente Cesare Romiti. Lo Special Olympics vuole avvicinare tutte quelle Persone che sono sempre state escluse dal mondo sportivo perché "non dotate tecnicamente". Ogni disciplina è adattata per permettere a tutti di cimentarsi nello sport, perché questi Atleti hanno capacità e talenti che tramite lo Special Olympics possono mostrare con orgoglio. Lo sport integrato è il fiore all'occhiello, non si parla di inclusione ma di integrazione, concetto ben diverso! Lo sport integrato è stato vissuto qui a Monticelli con una forte partecipazione da parte degli Atleti della scuola calcio di Monticelli di Sandro Boni, della scuola calcio di Felino di Gianluca Agnetti e le ragazze del Punto Blu/MT1960. Sono nate amicizie che siamo sicuri che si protrarranno negli anni.

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Quest'anno hanno partecipato le Squadre Special Ag23 di Santarcangelo di Romagna, Arca Comunità Arcobaleno di Bologna, Nasamecu di Bibbiano, Il Faro 23 di Salsomaggiore Terme, Liberi di volare di Lesignano dé Bagni, Judo Center di Parma, ASD Sanseverina di Parma, Cooperativa Insieme di Parma.

Tante squadre, un centinaio di Atleti, 70 volontari, fra tecnici, giudici di gara e accompagnatori. Diversi i Comuni coinvolti: Montechiarugolo con il calcio a 5 e le bocce, Montecchio Emilia con l'atletica e Parma con il nuoto.

I Giochi hanno avuto inizio nella mattinata di sabato 28/5 presso il Centro Sportivo Rizzo di Montecchio Emilia con le prove di atletica. Nel pomeriggio gli Atleti si sono cimentati a Monticelli Terme (Punto Blu) nelle gare di calcio a 5 e bocce e a Parma nel nuoto presso l'impianto di Moletolo. La giornata è proseguita con la sfilata degli atleti e Cerimonia di apertura ufficiale dei Giochi. Un momento molto sentito e davvero importante per il movimento e per tutte le persone coinvolte.

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L'evento è stato presentato da Andrea Melani che, insieme a Federica Pattini, ha gestito con professionalità il momento principale della manifestazione. I team sono stati salutati dalle autorità presenti:
dott. Giuseppe Forlani, Prefetto di Parma
Luigi Boriola, Sindaco di Montechiarugolo
Daniele Friggeri vice sindaco di Montechiarugolo
Giovanni Marani, assessore allo sport di Parma
Valerio Fontanesi, assessore allo sport di Montechiarugolo
Stefania Zambello, assessore Sport di Montecchio Emilia
Stefano Maghenzani, presidente ASD Punto Blu Sport
Adriano Temporini, direttore Azienda Pedemontana Sociale
don Riccardo, parroco di Monticelli
Cristiano Previti, direttore regionale Special Olympics Italia Team Emila Romagna
Corrado Cavazzini, presidente dell'Unione Nazionale Veterani dello Sport

La serata è proseguita con la testimonianza degli atleti speciali che hanno partecipato a manifestazioni internazionali Special Olympics:
Mirko Lanfranchi ai Mondiali di Los Angeles 2015, Gianmarco Follini Europei di bocce ad Anversa 2014, Luciano Curziotti e Mauro Bonini Europei di bocce 2009 a Lodi.

A seguire il momento della presentazione delle bandiere Special Olympics, Europea e Italiana accompagnate da musiche di grande impatto emotivo, che raggiunge il suo culmine con gli atleti che si alzano e cantano l'Inno di Mameli.

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L'emozione cresce man mano che si procede e arriva la fiaccola portata dal tedoforo Andrea Piacentini e Elisa Giugni.
L'accensione del tripode olimpico! La fiaccola con la sua luce emoziona quanto la luce negli occhi degli atleti. Solo le manifestazioni Special Olympics oltre alle olimpiadi possono fregiarsi dell'onore di questo rituale.
Viene poi invitato a salire sul palco il giudice Paride Del Grano che pronuncia il giuramento dei giudici e degli arbitri Special Olympics. "A nome di tutti gli arbitri e giudici di gara, prometto che adempiremo alle nostre funzioni in questi Giochi Regionali, con una completa imparzialità, rispettando e osservando le regole che li governano, nel vero spirito della sportività".
Ad esso segue il giuramento degli atleti rappresentati dal commosso e commovente Giovanni Loreti: "Che io possa vincere, ma se non riuscissi, che io possa tentare con tutte le mie forze".
Con quest'ultimo emozionante momento vengono ufficialmente aperti i GIOCHI REGIONALI SPECIAL OLYMPICS EMILIA ROMAGNA 2016.
Alla fine tre gruppi musicali, Blues Station, Sistema improprio e Beauty hanno suonato ed incendiato la piazza.

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Ci hanno sostenuti:
Pedemontana Sociale, Comune di Montecchio Emilia, Comune di Montechiarugolo, Comune di Parma, Coopselios, Studio Ghiretti, Assistenza pubblica, Croce Azzurra, Coopernuoto, Lyons Club Montechiarugolo, Panathlon Club, Unione Nazionale Veterani dello Sport, CSEN provinciale Parma, L'ASD Punto Blu Sport, AudioExtreem, Associazione Amici di Silvia, Scuola di Calcio US Montebello, Scuola di Calcio ASD MT1960 e Sandro Boni, scuola calcio Felino di Gianluca Agnetti

La nota della Gilda degli Insegnanti di Parma su un progetto didattico che riguarda l'Istituto Comprensivo di Montechiarugolo: "Questo modo di fare irrispettoso, è evidentemente figlio della totale assenza dell'Ufficio Scolastico Regionale che è assente nel controllare i dirigenti scolastici."

Parma, 6 aprile 2016

Anche su faccende che dovrebbero filare "lisce" le autorità scolastiche del nostro territorio riescono a "toppare": abbiamo appreso dai media locali di un progetto didattico che riguarda l'Istituto Comprensivo di Montechiarugolo, nulla abbiamo da eccepire se il Collegio dei Docenti lo ha regolarmente approvato tenendo conto della libertà di insegnamento di ogni singolo docente che, volendo, potrebbe non aderire. Tuttavia sarebbe più corretto che l'atto fosse compiuto dal collegio che si insedierà il prossimo 1° settembre e quindi titolato pienamente a disporre per il nuovo anno scolastico.

La nostra rimostranza sta nel fatto che questo tipo di determinazioni devono essere legate ad un'informativa preventiva che la dirigenza scolastica deve obbligatoriamente rilasciare alle rappresentanze territoriali di categoria, tra cui la Gilda degli Insegnanti, cosa che ad oggi non è avvenuta e che per contratto deve avvenire entro il prossimo 15 settembre.

Pur essendoci il tempo per notificarci gli atti dovuti, notiamo che ancora una volta lo "stile": dobbiamo ringraziare la stampa locale per sapere di fatti e situazioni scolastiche in merito alle quali abbiamo titolo ad essere informati formalmente e preventivamente. Questo modo di fare irrispettoso, è evidentemente figlio della totale assenza dell'Ufficio Scolastico Regionale che è assente nel controllare i dirigenti scolastici. Salvatore Pizzo, Coordinatore Provinciale della Gilda così commenta: "La politica dovrebbe riflettere e fare la propria parte in merito a questa gestione così particolare dell'Ufficio Scolastico Regionale, altrimenti se ne assume la responsabilità anche sotto il profilo elettorale".

Nel caso specifico, da quanto sappiamo solo ufficiosamente, si tratta di un accordo tra Istituzione Scolastica ed Ente Comune, in casi come questi l'informativa, stando alle norme contrattuali, è un atto dovuto.

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)

Mercoledì, 23 Marzo 2016 12:56

Insieme Miglioriamo La Nostra Sicurezza

Collaborazione attiva tra gli abitanti della zona in stretta collaborazione con le forze dell'ordine: presentato il progetto di prevenzione contro la criminalità dell'Associazione Controllo del Vicinato di Roncopascolo (PR) "Antica Corte delle Grazie", in collaborazione con il CCV Golese.

Parma, 23 marzo 2016

Tutte le foto nella galleria in fondo alla pagina di Francesca Bocchia

L'Associazione Controllo del Vicinato di Roncopascolo (PR) "Antica Corte delle Grazie", in collaborazione con il CCV Golese, ha presentato martedì sera 22 Marzo presso il Circolo Toscanini il proprio strumento di prevenzione contro la criminalità basato sulla collaborazione attiva tra gli abitanti della zona in stretta collaborazione con le forze dell'ordine.

La serata ha visto la presenza dell'Assessore alla sicurezza del Comune di Parma Cristiano Casa, del comandante della compagnia Carabinieri di Parma Cap. Giovanni Orlando, del comandante della Polizia Municipale di Parma Dott. Gaetano Noè, del comandante della stazione dei Carabinieri di San Pancrazio M.llo Giuseppe Ciulla e dell'Arch. Vittorio Uccelli in rappresentanza del Gruppo di Controllo del Vicinato di Basilicanova già attivo da quasi due anni sul proprio territorio, che comprende l'intero Comune di Montechiarugolo.

I Gruppi di Controllo del Vicinato NON sostituiscono le Forze dell'Ordine, e per questo: non devono arrestare i malviventi, non fanno indagini di alcun tipo, non schedano persone e non fanno ronde se non strettamente necessarie.
L'unica importante e potente "arma" a disposizione dei Gruppi di Controllo del Vicinato sono gli occhi per vedere e le orecchie per sentire che insieme ad una fattiva e forte collaborazione tra vicini di casa e le Forze dell'Ordine è concretamente in grado di portare a risultati importanti in termini di sicurezza e prevenzione della criminalità.

Questo è quanto è scaturito dall'interessante dibattito tra la autorità locali, forze dell'ordine e i numerosi cittadini presenti in sala. Un dibattito che ha portato ad un altro importante risultato in termini di consapevolezza: "la necessità di recuperare quella socialità e quei rapporti tra persone vicine di casa, che aiutandosi reciprocamente in ogni circostanza riescono, come si faceva una volta, a creare una forte barriera contro la criminalità locale".

L'Associazione Controllo del Vicinato di Roncopascolo (PR) "Antica Corte delle Grazie" si è posta alcuni importanti obiettivi già in fase avanzata di realizzazione:

una serie di sistemi di comunicazione per collegare tutti i vicini di casa adarenti

un sito ufficiale sempre aggiornato

il continuo confronto con le autorità locali e le forze dell'ordine sul territorio

la produzione di un manuale di sicurezza con tutte le informazioni utili per agire nel perfetto rispetto delle regole, con le indicazioni utili per tutelare persone e territorio

l'installazione all'interno della propria area privata, di cartelli in più lingue con la scritta "area privata sottoposta al controllo del vicinato" con tanto di logo ufficiale

messa in sicurezza dell'area con nuovi sistemi d'illuminazione e di video-sorveglianza

organizzazione di periodiche riunioni di aggiornamento con altri gruppi di vicinato nel parmense

divulgazione dell'attività svolta anche ad altri quartieri della città

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CIRCOLO TOSCANINI 038 miglioriamo la nostra sicurezza

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Tutte le foto infondo alla pagina

 

Pubblicato in Cronaca Parma

Fase di allarme dovuta all'alzamento dei livelli idrometrici del fiume Enza per criticità idraulica. Interessati i comuni fra Parma e Reggio Emilia. Chiuso questa mattina il ponte sul torrente Enza a Sorbolo che aveva raggiunto quota 11.10 metri.

Parma, 10 febbraio 2016

La Protezione Civile dell'Emilia Romagna ha diramato una allarme per criticità idrauliche alle 7:45 di oggi a causa delle numerosi piogge che hanno interessato ieri la nostra regione che hanno provocato l'innalzamento dei livelli idrometrici lungo il fiume Enza. I comuni interessati dall'allerta sono quelli di Mezzani, Montechiarugolo, Parma, Sorbolo e Brescello, Gattatico e Sant'Ilario d'Enza.

Il sindaco di Sorbolo, Nicola Cesari ha informato su Facebook che alle 8.00 di questa mattina è stato chiuso il ponte sul torrente Enza a Sorbolo, che aveva raggiunto quota 11.10 metri. A quanto si apprende sempre dalla pagina Fb del Sindaco, il ponte è stato riaperto verso le 10.40.

Nella notte è stata anche attivata dalla Protezione Civile la fase di preallarme, sempre per criticità idraulica per il bacino del fiume Reno, nel Bolognese.

Pubblicato in Cronaca Emilia

Dall'11 al 13 febbraio il festival "Via Libera" farà tappa a Montechiarugolo, Traversetolo e Roccabianca. Ospite d'onore Tiberio Bentivoglio, imprenditore calabrese che ha detto "no" alla 'ndrangheta. Una tre giorni di incontri, spettacoli, reading per diffondere i valori di giustizia, con particolare attenzione alle nuove generazioni.

Parma, 6 febbraio 2016 

E' la parola "legalità" il filo conduttore da cui prende le mosse l'idea del Festival "Via Libera", un evento che si ispira al caso dell'inchiesta "Aemilia" che ha gettato preoccupanti ombre sul territorio emiliano e non solo.
Ed è proprio dal processo che ha chiamato alla sbarra oltre 200 imputati, e dal rischio di infiltrazioni mafiose, in provincia che i Comuni di Montechiarugolo, Traversetolo e Roccabianca, con la collaborazione di "Libera - Associazioni, nomi e numeri contro le mafie", il patrocinio della Regione Emilia Romagna e il sostegno di Coop Alleanza 3.0, hanno deciso di promuovere "Via Libera – testimonianze, musiche e narrazioni per la legalità": una tre giorni di incontri, spettacoli, reading per diffondere i valori di giustizia, con particolare attenzione alle nuove generazioni.

Ma che cos'è "Via Libera"?
La risposta della società civile a quel mondo di corruzione e silenzio, il tentativo di porre le basi per sviluppare un presidio vigile di cittadinanza attiva e condivisione di momenti informativi.
Un festival itinerante che dall'11 al 13 febbraio attraverserà il parmense, grazie allo speciale contributo di Tiberio Bentivoglio, vittima di mafia che dal 1992 ha deciso di ribellarsi alla 'ndrangheta e dire "no" al pizzo, pagando pesanti conseguenze anche in termini economici.
Il festival si apre giovedì 11 febbraio a Montechiarugolo con l'aperitivo inaugurale organizzato al Circolo Arci La Ricreativa di Tortiano, dove alle 19.30 è in programma la presentazione del libro "Come un uomo" di Alberto Bertoli, intervistato dal giornalista Salvo Taranto. Nel libro Bertoli ripercorre la storia di famiglia, fatta di aneddoti e musica, in un chiaro omaggio al padre Pierangelo e alle sue canzoni.
La serata proseguirà con una cena conviviale realizzata con i prodotti di Libera Terra, sulle note delle canzoni di Pierangelo Bertoli, interpretate da Alberto. Il ricavato della cena - prenotazione obbligatoria - sarà devoluto al Comitato "Un seme per Enza e Tiberio Bentivoglio", per permettere alla coppia di aprire un nuovo negozio e riprendere così la propria attività lavorativa.
Il secondo appuntamento è venerdì 12, alle 21, alla Corte Agresti di Traversetolo, con lo spettacolo degli studenti dell'Istituto Mainetti, preparati dalla Scuola civica di teatro "Carmi". I ragazzi porteranno in scena un reading teatrale ispirato al libro "Colpito – La vera storia di Tiberio Bentivoglio", accompagnati dal musicista Rocco Rosignoli. Al reading sarà presente il protagonista del libro, con cui il pubblico potrà intrattenersi per scambiare opinioni e riflessioni.
Anche il programma di sabato 13 è interamente dedicato a Tiberio. Al mattino la vittima di mafia incontrerà gli studenti dell'Itis Galileo Galilei di San Secondo, in un appuntamento riservato alla scuola. Alle ore 21 Bentivoglio salirà invece sul palco del Teatro di Ragazzola di Roccabianca in una serata pubblica, di dialogo e testimonianza. L'imprenditore calabrese spiegherà, grazie all'intervista del giornalista Rai Luca Ponzi, cosa significa opporsi alla 'ndrangheta ed essere "vittima di mafia".
La chiusura ufficiale della manifestazione è invece lasciata alla musica e al concerto della folk band "Mé, Pék e Barba" che ha abbracciato la causa di Tiberio, portando sui palchi italiani la sua storia di legalità.
Gli spettacoli, tranne la cena, sono tutti a ingresso libero con offerta a favore di Libera - Comitato "Un seme per Enza e Tiberio Bentivoglio".

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Per "A cena di legalità" info e prenotazioni: tel. 0521 686467 - mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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Pubblico dibattito dal titolo "Operazione Aemilia: la 'ndrangheta tra Parma e Reggio...e a Montechiarugolo?", Giovedì 3 dicembre ore 21 Monticelli Terme, Centro Polivalente. Ospite della serata Sabrina Pignedoli, giornalista del 'Resto del Carlino', autrice di un recentissimo libro-inchiesta, intitolato "Operazione Aemilia. Come una cosca di 'ndrangheta si è insediata al Nord". L'ingresso gratuito. -

Parma, 2 dicembre 2015 -

Giovedì 3 dicembre alle ore 21 presso il Centro Polivalente di Monticelli, in viale delle Terme, si terrà un pubblico dibattito dal titolo "Operazione Aemilia: la 'ndrangheta tra Parma e Reggio...e a Montechiarugolo?" promosso dal Circolo culturale La Fenice e dal circolo 'La Ricreativa' di Tortiano.
Ospite della serata Sabrina Pignedoli, giornalista del 'Resto del Carlino', autrice di un recentissimo libro-inchiesta, intitolato "Operazione Aemilia. Come una cosca di 'ndrangheta si è insediata al Nord", in cui sono descritte le attività criminose di alcune famiglie di 'ndranghetisti ormai da un trentennio stabilitisi fra Parma e Reggio, così come emergono dalle indagini della Procura.
La 'ndrangheta e le mafie perché sono nel nostro territorio? Cosa emerge dalle indagini più recenti? Come si presentano? Di cosa si occupano? Cosa rischiano l'economia legale e la nostra comunità? Ma soprattutto, cosa dobbiamo fare noi cittadini? Di tutto ciò si discuterà nell''incontro, presentato dal prof. Maurizio Olivieri e condotto da Cristiano Antonino, editore di RossoParma, che ha seguito questi temi sul territorio: un'occasione per parlare pubblicamente con persone competenti di un fenomeno che non può non solo essere ignorato, ma nemmeno essere ritenuto secondario, e rispetto al quale si impone di prendere coscienza, proprio in seguito ai recenti sequestri di beni per mafia e l'ultima retata dell'operazione Aemilia che ha coinvolto proprio anche il Comune di Montechiarugolo.

"Il libro non è il primo sul tema, e temo non sarà l'ultimo - dichiara Maurizio Olivieri - ma sta suscitando molto interesse nelle discussioni pubbliche e nei dibattiti. Credo che ormai la questione stia arrivando alla maggioranza dei cittadini: i tempi ora sono evidentemente più maturi per una presa di coscienza. Le dinamiche descritte nel libro, che si riferiscono a territori vicinissimi a noi e a persone che gravitano anche nel nostro territorio, non sembrano così lontane e comunque sono un motivo in più per fare attenzione: un appello a imprenditori professionisti, partiti e cittadini".

L'ingresso gratuito.

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