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I dati USDA non sorprendono i mercati che a loro volta avevano già metabolizzato i potenziali danni, per minore produzione, confermati in Argentina.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 9 marzo 2018 
Ieri sera, dati USDA senza grosse sorprese, in area USA. Stock in leggero ridimensionamento per grano e mais; in aumento invece per il seme di soya. Riguardo alle produzioni si registra un calo per il grano e per il mais e un leggero aumento per il seme di soya.

Gli stock finali nel mondo:

USDA-9mar18.jpg


E' ufficiale, i danni in Argentina ci sono. Per il corn/mais si prevedono 36 milioni di tonnellate di produzione contro le 41 della campagna scorsa, per il seme di soya se ne prevedono 47 contro le 57,80 della scorsa campagna. Il Brasile è invece in linea con le aspettative.

Gran parte di questa tendenza il mercato lo aveva già registrato con gli aumenti delle scorse giornate. Ora l'elemento destabilizzante è la seconda parte della guerra dei dazi all'importazione, che questa volta interessa acciaio ed alluminio, a tal riguardo il Segretario dell'Agricoltura USA, Sonny Perdue, ha infatti dichiarato che tali provvedimenti sono fonte di forte preoccupazione nel settore per il timore di ritorsioni sulle importazioni dei prodotti agricoli (e derivati) da parte dei paesi in questione.

I riflessi sono al momento di difficile quantificazione. Questa comunque è la ragione del segno meno del mercato telematico di questa mattina (9 marzo ndr), con il seme che alle 8,30 perde da 4 a 8,50 punti, e la farina da 2,10 a 4,30 dollari per tonnellata; il mais da 1 a1,50 punti, e il grano ha andamento misto.

Indipendentemente dai dazi il cibo continuerà ad essere prodotto, venduto e consumato, ma potrebbero cambiare le rotte commerciali, quindi le aree di approvvigionamento. Tant'è che l'area del mar nero e della Ucraina ne sta già risentendo, pur senza che ci siano stati acquisti da nuovi soggetti commerciali.
Nel mercato interno tensione sulle disposizioni e disponibilità di farina di soya proteica e normale, sia all'interno che sul porto di Venezia. Si mantengono in forza i proteici, cruscami ancora in aumento, fibrosi sempre ben tenuti, mentre stanno prendendo più forza i cereali sia sul mercato interno che estero ma non tanto sul breve periodo, quanto sul medio lungo termine.

Per le bioenergie nulla da segnalare se non quella di porre attenzione a potenziali e possibili rincari di cereali e sottoprodotti derivati.

Indicatori internazionali 9 marzo 2018


l'Indice dei noli è sceso sino a 1197 punti, il petrolio rimbalza a attorno 60$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,23147 appesantendo gli acquisti sui mercati delle materie prime.

 

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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La decisione di Trump di imporre i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio mette apprensione anche nel settore agricolo per i timori di ritorsioni sul settore primario

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 4 marzo 2018
I fondi spingono al rialzo e stanno aumentando le loro posizioni di coperture. Ma all'orizzonte si delinea anche un'altra variabile, "la guerra dei dazi" che ha tenuto banco lo scorso venerdi. La decisione di Trump di imporre i dazi sulle importazioni di acciaio e alluminio mette apprensione anche nel settore agricolo per i timori di ritorsioni sul settore primario e i comparti a esso connessi (carne, uova, polli).

Comunque dopo la Borsa di Buenos Aires, anche "Informa", ha portato la sua stima della produzione di semi di soia in Argentina a 44 milioni di tonnellate e a 33,50 quella del corn mais. L'USDA di febbraio erano rispettivamente a 54 e 39 (precedente campagna; 58 e 41). Purtroppo le previsioni meteo dei prossimi 10 giorni non indicano miglioramenti netti e definitivi.

Di merce nel mondo non ne mancherà di certo, anche se l'Argentina dovesse produrre 10 milioni di tonnellate in meno, ma l'effetto sarebbe comunque esplosivo.
Nel mercato interno nulla di nuovo da segnalare salvo ripetere che si sono già registrati casi di storni di quote e /o contratti a fronte di franchigie scadute o ritardati pagamenti, quindi il suggerimento di porre attenzione alle esecuzioni contrattuali.

Si mantengono inforza tutti i proteici, cruscami ancora in aumento, fibrosi sempre ben tenuti e questo sarà cosi sino a tutto aprile-maggio. Stanno prendendo più forza i cereali sia sul mercato interno che estero. Infatti il corn mais ucraino, del marzo venerdì quotava a dollari 193 contro 192 di giovedì 1/3. L'aprile/maggio quotavano a dollari 199 contro 194. L'ottobre/novembre/dicembre erano quotati a dollari 187 contro 183 invariati. mentre il corn mais comunitario cioè il Rumeno-Bulgaro per marzo venerdì quotava ad euro 161 contro 163 di giovedì 1/3. L'aprile quotava ad euro 161 contro 164 e il maggio euro 163. L'ottobre/novembre/dicembre erano quotati ad euro 154 contro 153.

Per le bioenergie nulla da segnalare se non quella di porre attenzione a potenziali e possibili rincari di cereali e sottoprodotti derivati.
Gravi i problemi di logistica sia per il meteo, sia per le ordinanze delle Prefetture.

 

Indicatori internazionali 5 marzo 2018


l'Indice dei noli è risalito sino a 1207 punti, il petrolio è attorno a 61,5$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,22820

 

Mais-soia-28feb18.jpg

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Le condizioni meteo spingono la soia argentina e il grano è sostenuto dalla siccità delle grandi pianure statunitensi.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 1 marzo 2018 
Il mercato sembra essere in fuga. Da una parte la soya sospinta dalle condizioni del tempo in Argentina che non sono variate, le piogge sempre scarse, se ne parlerà forse dopo il 10/3; e il grano dall'altra sospinto in 'aumento sulla persistente siccità in parte delle Grandi Pianure USA. ll mix è pericolosissimo perché la soya agisce su tutti proteici e il grano può dare il là ai cereali, e la speculazione dei fondi sta sempre più prendendo forza.

SEMI mar 1045 (+7) mag 1055,4 (+6) lug 1064,2 (+5,6)
FARINA mar 394,2 (+7,7) mag 394,7 (+5,5) lug 392,1 (+5,7)
OLIO mar 32,96 (-0,23) mag 32,23 (-0,17) lug 32,43 (-0,15)
CORN mar 374,4 (+4) mag 382 (+2,6) lug 389,4 (+2,4)
GRANO mar 484,4 (+21,2) mag 495 (+18) lug 507,2 (+16)

Di merce nel globo non ne mancherà di certo, anche se l'Argentina dovesse produrre 10 milioni di tonnellate in meno, ma l'effetto attualmente rimane esplosivo.
Nel mercato interno tensione sulle disposizioni di farina di soya. Si sono già registrati casi di storni di quote e /o contratti a fronte di franchigie scadute o ritardati pagamenti.

Occorre perciò porre attenzione alle esecuzioni contrattuali; oltretutto le giacenze di farina di soya proteica sul porto di Ravenna sono scese sotto le 100.000 ton e con uscite di 18/20.000t a settimana è tutto dire, mentre per il mais la giacenza è da record, oltre 330.000 ton. (questo al momento è l'unico freno al rialzo del mais). Hanno ancora più forza tutti i proteici, specialmente le farine di girasole e colza, cruscami in costante aumento, fibrosi sempre ben tenuti.

Per i proteici, questa incertezza dovrebbe terminerà solo con i raccolti di marzo e aprile e i dati di maggio. Meglio fare una accurata verifica delle disponibilità poiché i profeti di sventura stimano che la farina di soya che possa tornare a valori di 450 euro tonnellata partenza ai porti!!!!

Per le bioenergie nulla da segnalare. L'unica accortezza di verificare gli andamenti per non rischiare di lasciarsi prendere in contro tempo da possibili rincari di cereali e sottoprodotti derivati.

Quando un mercato entra in una fase di aumenti forti si "auto referenzia" specie dopo un lungo periodo di piatto come da grafici allegati.

Gravi i problemi di logistica sia per il meteo sia per le ordinanze delle Prefetture, da lunedì si susseguono ordinanze contraddittorie sulla circolazione dei mezzi pesanti con conseguenti forti ritardi e code ai porti e silos interni, nonché problemi di produzione e approvvigionamento.

Indicatori internazionali 1 marzo 2018


l'Indice dei noli è salito sino a 1192 punti, il petrolio rimbalza a attorno 62$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,222070 appesantendo gli acquisti sui mercati delle materie prime.

 

Mais-soia-28feb18.jpg

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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Martedì, 27 Febbraio 2018 10:36

Cereali e dintorni. Incertezza meteo in Sud America

Continuano i rincari sui principali mercati seppure in maniera meno marcata dei giorni scorsi. Le incertezze derivano principalmente dalle previsioni meteorologiche di Argentina e in parte del Brasile.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 27 febbraio 2018
Il mercato, pur senza la spinta forte dei giorni scorsi, continua a rincarare, il principale motivo sono le previsioni meteo:
"ARGENTINA Durante il recente fine settimana le piogge hanno interessato la parte occidentale dell'Argentina (che non produce quantitativi significativi di corn e soia) ma hanno solo lambito in parte lo stato del Cordoba (29% soia e 38% corn) e una parte di quello del Santiago del Estero (4% soia e 2% di corn). Nel resto del Paese non ci sono state piogge e le massime sono state tra 26° e 32°. Il tempo per ricevere delle piogge risolutive per migliorare o stabilizzare i raccolti sta scemando. A dar credito ai modelli americani (emessi dal NOAA) e a quelli europei, non sono previste piogge nelle zone produttive fino al 10 marzo. Il Vegetative Health Index continua a mostrare che lo stato di salute delle colture in Argentina è decisamente peggiore dell'anno scorso. Continua lo sfavore del tempo in Argentina anche per i prossimi 15 giorni e la situazione continua ad essere critica."

"BRASILE Le attuali previsioni del tempo per il Brasile sono definite accettabili ma non ideali. Continuerà a piovere a varie tornate nella fascia centrale degli stati del Brasile che vanno da ovest nel Mato Grosso a est nel Minas Gerais e poi nel Sao Paulo e nel sud del Bahia. Gli stati che riceveranno meno piogge se non nulle sono a sud. Le condizioni della soia, a parte il lento raccolto, non destano particolari preoccupazioni (si è letto di "produzione mastodontica prevista"), infatti il Vegetative Health Index mostra un diffuso "benessere" dei terreni financo migliore dell'anno scorso. Comunque, i modelli previsionali USA e EU indicano per i prossimi 15 giorni instabilità meteorologica ma non impossibilità di procedere con semine del mais e raccolti in Brasile." (estratto da Pellati informa)

In sintesi le previsioni sono per l'Argentina netto calo del raccolto, lenito da maggior raccolto del Brasile ma non sufficiente a spegnere l'incendio in atto.

Hanno così ancora più forza tutti i proteici, specialmente le farine di girasole e colza, cruscami in costante aumento, fibrosi sempre ben tenuti.
Nel mercato interno tensione sulle disposizioni di farina di soya, e si sono già registrati casi di storni di quote e /o contratti a fronte di franchigie scadute o ritardati pagamenti, quindi attenzione alle esecuzioni contrattuali.

L'incertezza dovrebbe avere un tempo di scadenza con i raccolti di marzo e aprile e i dati che saranno rilevati a maggio.

Indicatori internazionali 27 febbraio 2018


l'Indice dei noli è risalito sino a 1191 punti, il petrolio è attorno a 64$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,23412.

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Domenica, 25 Febbraio 2018 06:05

Cereali e dintorni. Mercati in segno positivo

A fronte di previsioni del tempo e di stime altrettanto incerte, il mercato ne approfitta e riprende a rincarare.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 23 febbraio 2018
Le previsioni per le piogge in Argentina sonoin parte  rientrate e le previsioni delle produzioni continuano ad essere pessimistiche: ieri la Borsa di Rosario ha stimato la produzione dei semi in Argentina a 46,5 milioni di tonnellate (l'ultimo USDA era a 54) e quella del corn a 35 (USDA a 39). 

Di contro però le stime della IGC (International Grain Council)  ha stimato la produzione di semi del mondo a 357 milioni di tonnellate contro la loro stima di 349 del mese precedente (L'Argentina è stimata a 50,5 contro il precedente 52 e il Brasile a 112 contro 111,5).

A fronte di tale confusione numerica e di incertezza generale: ...46,5 milioni di tonnellate (l'ultimo USDA era a 54) ). La Borsa di Buenos Aires per il seme è a 47 milioni di tonnellate/ L'Argentina è stimata a 50,5 contro il precedente 52. La speculazione galoppa tanto è vero che mentre stiamo confezionando l'articolo (ore 13,20) il mercato telematico è in segno positivo su tutte le merci.

Tutti i proteici sono in posizione di forza, specialmente le farine di girasole e colza, mentre i cereali sono solo un po' più difesi. Cruscami in costante aumento, fibrosi sempre ben tenuti.

Presumibilmente i prossimi tre mesi saranno all'insegna dell'incertezza, che potrebbe dissiparsi con i raccolti di marzo e aprile e i dati di maggio.
Per il mercato delle bioenergie, è disponibile un lotto di MAIS SCONDIZIONATO con presenza di cappello da stoccaggio.

Indicatori internazionali 23 febbraio 2018


l'Indice dei noli è salito sino a 1167 punti, il petrolio rimbalza a attorno 63$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,23050 appesantendo gli acquisti sui mercati delle materie prime.

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Giovedì, 22 Febbraio 2018 08:09

Cereali e dintorni. Fondi ricchi spingono al rialzo.

Fondi ricchi di liquidità si sono immessi nel mercato delle merci. Le previsioni meteo sull'Argentina sostengono le speculazioni.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 21 febbraio 2018
Fondi ricchi di liquidità si sono immessi nel mercato delle merci e colgono l'occasione di speculare cavalcando le previsioni meteo dell'Argentina.: "...... previsioni del raccolto di semi in Argentina e la cifra più "gettonata" è intorno ai 47- 49 milioni di tonnellate: sono circa 10 milioni di tonnellate in meno del raccolto della campagna precedente".

Previsioni che solo pochi giorni fa consideravano una perdita di 4-5 milioni e non di 10, da cui è facile determinarne una intenzione speculativa.
I fondi comunque potrebbero anche prendersi i benefici/margini di questi aumenti, senza aspettare il raccolto. Hanno così ripreso forza tutti i proteici, cereali un poco più difesi, cruscami in aumento, fibrosi sempre ben tenuti.

Quest'incertezza presumibilmente durerà ancora circa tre mesi, ovvero sino a i raccolti di marzo e aprile e i dati di maggio.

Sul mercato nazionale continua la fase di stabilità per le quotazioni di mais, frumento tenero panificabile e orzo, mentre tornano a aumentare i semi di soia. In controtendenza invece le quotazioni del frumento duro che stanno calando senza tregua.

Per il mercato delle bioenergie nulla più da segnalare. Svanito il momento di approvvigionamenti di cruscami, anche se sul mercato sono offerti, spezzati di mais e farinette, e farine ricostruite. E' disponibile un lotto di mais scondizionato con presenza di cappello da stoccaggio.

Indicatori internazionali 20 febbraio 2018


l'Indice dei noli è salito sino a 1.117 punti, il petrolio flette attorno 61$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,23040.

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Mercati potenzialmente in tendenza rialzista, sotto l'effetto delle operazioni dei fondi di investimento. Il cambio rimane una scomoda incognita.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 19 febbraio 2018.
Oggi i mercati sono chiusi ma la tendenza rialzista, dettata dai fondi, emerge dalla lettura dei dati sotto riportati, resi noti venerdì sera, e riguardanti le loro posizioni al 13/02:
seme e farina rialzisti come è apparso evidente dai movimenti del Chicago Board, il "lungo" del seme è di +40.869 contratti contro un "corto" della settimana prima di - 9.978; mentre il "lungo" della farina di soia è di + 70.991 contro + 52.003; il "corto" dell'olio è di -13.630 contro - 2.788.
E' stata modificata anche la strategia sul corn/mais e sul grano, infatti la loro scopertura si è fortemente ridotta. Il "corto" del corn è così risultato di -10.614 contro - 82.924 e il "corto" del grano è di -56.831 contro un precedente di - 83.394.

Al di là dell'imponderabilità del cambio, tutto al momento gira sulle previsioni meteo in Argentina dove sembrerebbe persistere il caldo e il secco per i prossimi 15 giorni, con isolate piogge di scarsa entità.

Difficile ipotizzare, con una certa attendibilità, la tendenza imminente del mercato. Basando la previsione sui fattori storici e la "memoria" si potrebbe prevedere un ulteriore aumento dei valori, tant'è che in passato abbiamo osservato registrati prezzi ben superiori agli attuali. Sta quindi alla "sensibilità" di ciascun operatore decidere il livello di rischio.

L'incertezza dovrebbe avere un tempo di scadenza con i raccolti di marzo e aprile e i dati che saranno rilevati a maggio.

Per il mercato delle bioenergie nulla più da segnalare. Svanito il momento di approvvigionamenti di cruscami, anche se sul mercato sono offerti, spezzati di mais e farinette, e farine ricostruite.

Indicatori internazionali 19 febbraio 2018


l'Indice dei noli è sceso sino a 1.084 punti, il petrolio flette attorno 62,4$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,2409 e qualcuno ipotizza possa arrivare a 1,2550.

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Domenica, 18 Febbraio 2018 09:07

Cereali e dintorni. I fondi spingono al rialzo.

All'orizzonte continua ad esserci la difficile interpretazione, dell'imminente futuro a causa della guerra dei dazi, che vedrebbe la Cina interessarsi a merci Ucraine. Sempre attiva l'incertezza sui cambi.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 15 febbraio 2018
La tendenza rialzista dettata dai fondi continua, questi sono supportati da più motivi: maggior liquidità passata dalle borse valori alle commodities, il meteo e i timori per il raccolto in Argentina, dove si stimano 4 milioni di tonnellate in meno, (anche se una parte recuperate dal Brasile e Paraguay), il fatto che lunedì negli Usa sarà giorno di festa, il mercato entra in stato di protezione.

SEMI mar 1017,2 (+5,4) mag 1027,6 (+5,4) lug 1037,4 (+5,4)
FARINA mar 369,9 (+4,7) mag 371,8 (+5,1) lug 369,5 (+3,5)
OLIO mar 31,80 (+0,23) mag 32,02 (+0,23) lug 32,12 (+0,22)
CORN mar 367,2 (+0,4) mag 374,6 (+0,4) lug 382,4 (+0,4)
GRANO mar 455,6 (-5) mag 469,2 (-4,4) lug 483,6 (-3,6)

Ma all'orizzonte continua ad esserci la difficile interpretazione dell'imminente futuro a causa della guerra dei dazi, che vedrebbe la Cina interessarsi a merci Ucraine e se ciò dovesse accadere le ripercussioni verrebbero registrate anche sui mercati domestici.

Il mercato del fisico per il momento sta reagendo sui semi di soya e farina con altri rincari. A preoccupare è il fatto che alcuni importatori, nell'ultima settimana, si siano ricomprati delle posizioni a suo tempo vendute, così come siano tornati in essere gli storni per mancati ritiri di proteici a franchigia scaduta, a fronte di merce non finanziata.

Logicamente l'aumento della soya sta coinvolgendo gli altri principali proteici quali girasole alto e basso proteico, e farina di colza, distiller e altri medi proteici per i quali siamo a segnalare la disponibilità di alcuni autotreni di pan lino polacco in sacconi, così come della farina di girasole 32%-33% proteine da febbraio a giugno a 215 euro arrivo sfarinato e/o pellet.

La farina di soya proteica sul 2019 quota 327 euro partenza da porto di Ravenna, mentre sul 2018 il pronto caricabile a Venezia quota 366 per la normale e 377 per la proteica.

Il differenziale fra soya OGM e quella convenzionale si è nel frattempo ridotto a 58 euro. (il record era stato 115 euro); oggi quota 424 partenza stabilimento di produzione.

Il mercato dei cereali continua a essere abbastanza stabile. Maggiore fermezza si registra sul mais, sui mesi futuri, per i possibili variati scenari geo-commerciali. Il mercato dei cruscami dà segni di ripresa mentre i fibrosi sono sempre ben tenuti.

Per il mercato delle bioenergie nulla più da segnalare. E' svanito il momento di approvvigionamenti di cruscami anche se sono offerti caffè in grani e bucce da tostatura del caffè, spezzati di mais e farinette, e farine ricostruite.

Indicatori internazionali 15 febbraio 2018


l'Indice dei noli è sceso sino a 1095 punti, il petrolio flette attorno 61,5$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,24901 appesantendo gli acquisti sui mercati delle materie prime.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

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E' da molto che non si vedeva un mercato così rialzista in poche sedute. Il confronto tra ieri sera lunedì12/02 con lunedì 05/02

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 febbraio 2018
E' da molto che non si vedeva un mercato così rialzista in poche sedute.

 

Cereali-riazi_a_breve.jpg

 

Indicatori internazionali 12 febbraio 2018

12 febbraio 2018 
l'Indice dei noli è salito sino a 1.125 punti, il petrolio flette attorno 59$/bar. e l'indice di cambio €/$ segna 1,22603.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Allergene non dichiarato, Auchan e Simply richiamano preparato per torta margherita e muffins Pedon. Presenza di soia non dichiarata in etichetta: ecco i lotti. Interessati canale iper e super

La tutela de consumatore e la sua salute, prima di tutto.

Cresce l'attenzione per la sicurezza alimentare ancora di più se ha a che fare con le allergie. Per questo i supermercati Auchan e Simply hanno diffuso il richiamo di alcuni lotti di preparato per torta margherita e muffins senza glutine EasyGlut Pedon, per la mancata dichiarazione in etichetta della presenza di soia come allergene.

I lotti coinvolti sono: 01/12/18-02/12/18-100119-07/11/19-31/08/19-13/09/19-17/10/19-30/10/19, 02/12/2018 e 10/01/2019, venduti in confezioni da 400 g. Il preparato per torte richiamato è stato prodotto da Pedon Spa nello stabilimento di via del Progresso 32 a Molvena, in provincia di Vicenza.

Si richiede di riconsegnare eventuali confezioni acquistate al presente punto vendita. Per ulteriori informazioni rivolgersi al fornitore PEDON al numero verde 800-034437.

L'azienda chiede di fare attenzione a quanti abbiano acquistato le confezioni oggetto del richiamo. E di non consumarne assolutamente il contenuto, evidenzia Giovanni D'Agata presidente dello "Sportello dei Diritti", se si è allergici o intolleranti alla soia, la cui ingestione in questo caso sarebbe molto pericolosa. Si può andare nel punto vendita in cui si è fatta la spesa e si ha diritto al rimborso o alla sostituzione del prodotto. Con la speranza che la disattenzione non provochi più problemi, gravi, di questo genere.

(12 febbraio 2018)