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Sono materie prime volatili e fluttuanti quelle che hanno contraddistinto il mercato negli ultimi anni, come ha più volte sottolineato anche la Commissione Europea.

Soggette ad una costante oscillazione dei prezzi nel 2017 le materie prime sono tornate a perdere terreno sui mercati finanziari.
Ad indebolirne il potere é soprattutto la paura di un crollo della domanda da parte della Cina.
Rame, gas naturale, nickel e argento hanno subìto nell'ultimo mese i maggiori contraccolpi.

I Paesi africani che dipendono direttamente dalla Cina risultano decisamente esposti agli alti e bassi della domanda di materie prime e al paventato crollo.

 

Prodotti negoziati in Borsa

Le materie prime, negoziate su scala mondiale, considerano minerali metallici, minerali industriali, materiali da costruzione, legno e gomma naturale.
Osservando prezzi e mercati la distinzione di base va fatta tra i prodotti negoziati in Borsa e gli altri. I metalli comuni come l'alluminio, il rame, il piombo, il nichel, lo stagno e lo zinco vengono negoziati in Borsa e il London Metals Exchange (LME) vanta un ruolo di spicco in questo ambito.

Con l'avvio di dicembre i mercati azionari asiatici e dell'area del Pacifico hanno registrato un evidente calo proprio in seguito alle vendite nel comparto delle materie prime e del settore hi tech.
La fase di debolezza dei mercati azionari è in questo ritaglio di fine anno una conseguenza diretta delle materie prime.

 

Mercato delle materie prime osservato speciale

Il mercato delle materie prime, così come quello delle azioni, è un osservato speciale.
Accessibile a tutti, compresi i trader e gli investitori di piccola taglia, il mercato consente di puntare su realtà quali il petrolio ed il rame grazie all'utilizzo dei contratti futures, con fondi pensati espressamente per le materie prime.
Le materie prime possono far registrare oscillazioni persistenti soprattutto laddove si considerano realtà legate a forti cambiamenti fra domanda ed offerta.
Parliamo di materie prime che sono diretta conseguenza d'un ciclo di produzione come quello dei prodotti agricoli, e quindi canna da zucchero, soia, mais, caffè, grano.

Chi investe sulle materie prime deve conoscere bene il settore, vantare una buona competenza e soprattutto essere costantemente aggiornato sulle variabili, a cui è da sempre soggetto il mercato.
Fare trading sulle materie prime è un metodo diffuso fra chi sceglie di speculare sui mercati finanziari.
Si parla di una pratica che si perde nella notte dei tempi, nata centinaia di anni fa in Asia.
Chi negozia le materie prime deve sapere che esistono due approcci specifici: cash e forward, che si distinguono in base alle date di regolamento o consegna.

 

Settori di punta quello energetico e dei metalli

Fra le materie prime maggiormente considerate nelle negoziazioni troviamo il settore dell'energia con materie quali il petrolio ed il gas naturale, il settore dei metalli che considera oro, argento e rame e per finire il comparto delle cosiddette materie prime soft ovvero cacao, caffé, zucchero e grano.
Si tratta di operazioni finanziarie che puntano al rialzo o al ribasso e l'investitore può trarre un utile sull'aumento o sulla diminuzione del prezzo della materia prima, a patto che si intuisca a priori quale sarà l'andamento effettivo.

Pubblicato in Economia Emilia
Mercoledì, 25 Ottobre 2017 10:04

Come fare trading sulle criptovalute

Fare trading sulle criptovalute è diventata un'attività molto comune nel corso degli ultimi anni, grazie anche alle piattaforme dei principali broker online, che hanno predisposto dei servizi di facile utilizzo e di intuitiva fruizione per tutti i trader che desiderano poter investire una parte del proprio patrimonio in questo settore.

Ma come fare trading sulle criptovalute?

Cerchiamo di illustrare una brevissima guida al trading criptovalute, introducendo una serie di validi spunti che serviranno da biglietto di ingresso in un comparto dalle mille opportunità!

Che cosa sono le criptovalute

Le criptovalute sono delle valute virtuali, crittografate, decentrate, al portatore, con caratteri di anonimato e di difesa della privacy. Si tratta di valute digitali, che non sono emesse o "gestite" da enti centrali o autorità bancarie, e che poggiano il loro principale funzionamento sul sistema peer-to-peer, con scambi tra utente e utente che avvengono in maniera decentrata e – appunto – crittografata.

Come investire sulle criptovalute

Negli ultimi anni abbiamo assistito a un vero e proprio boom per gli investimenti nelle cripto valute, che ha condotto tantissimi trader ad avvicinarsi in maniera ancora più convinta a questo comparto finanziario.

Semplificando il tema, possiamo rammentare come oggi sia possibile investire sulle criptovalute in due modi.

Il primo è quello di agire sul mercato "spot", andando ad acquistare le valute virtuali di proprio riferimento, da tenere in portafoglio in attesa che il loro valore cresca nel tempo. In merito, esistono numerosi servizi che vi permetteranno di aprire dei portafogli all'interno dei quali inserire le cripto valute di vostro gradimento. Sono servizi spesso a bassissimo costo, con una facilità di utilizzo piuttosto elevata.

Il secondo modo, che è diventato immediatamente quello più gettonato, è legato alla possibilità di utilizzare le cripto valute come asset sottostante per i propri investimenti derivati finanziari, come avviene con i contratti per differenza o con le opzioni binarie.

In questo caso, il trader non andrà ad acquistare direttamente le criptovalute, ma le utilizzerà come termine di riferimento per poter investire su uno strumento derivato come i CFD, le cui variazioni di prezzo riflettono le variazioni di prezzo del sottostante (in questo caso, le criptovalute). Attenzione, però: si tratta di investimenti ad alto rischio, tipicamente speculativi, che non potranno che essere oggetto di un'attenta ponderazione al fine di non pregiudicare la vostra strategia di trading.

Conviene investire in criptovalute?

Alla domanda se convenga o meno investire in cripto valute non è possibile fornire una risposta puntuale. Tenete infatti in considerazione che questo asset è molto volatile, e che le quotazioni delle criptovalute possono cambiare rapidamente nell'arco di un brevissimo frangente temporale.

Per questo motivo il nostro suggerimento è quello di avvicinarsi con cautela al settore, andando a investire in valute virtuali solamente una parte frazionata del vostro patrimonio (non più del 5%). Per il resto, si tratta di un asset ideale per finalità speculative, con il quale potrete magari cercare una buona redditività di breve o di brevissimo termine, compatibilmente con il vostro modello di investimento finanziario complessivo.

Pubblicato in Economia Emilia