Martedì, 12 Maggio 2015 13:18

Credem, risultati 1Q2015: utile +47,4% A/A, prestiti +6,6% A/A

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foto di Giorgio Ferrari, presidente Credem foto di Giorgio Ferrari, presidente Credem

Il Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Giorgio Ferrari, ha approvato i risultati individuali e consolidati del primo trimestre 2015. -

Parma, 12 maggio 2015 -

Ø Raccolta da clientela(1) +11,8% a/a a 56.235 milioni di euro, con un incremento in valore assoluto di circa sei miliardi di euro a/a; raccolta gestita +18,7% a/a a 21.924 milioni di euro (in valore assoluto +3,5 miliardi di euro circa a/a);
Ø prestiti(1) a clienti +6,6% a/a (vs sistema -1,7% a/a(2)), con un aumento dello stock di circa 1,3 miliardi di euro a/a, a 20.834 milioni di euro;
Ø 182 milioni di euro di mutui erogati (+51,5% a/a);
Ø rapporto sofferenze/impieghi a 1,64% tra i più bassi del sistema;
Ø 73 assunzioni(3) nei primi tre mesi dell'anno, 85% al di sotto dei 30 anni, con una crescita dell'organico dell'1,7% a/a;
Ø utile netto +47,4% a/a a 84 milioni di euro.

Il Consiglio di Amministrazione di Credem, presieduto da Giorgio Ferrari, ha approvato nella seduta ieri i risultati individuali e consolidati del primo trimestre 2015.

"La crescita che abbiamo registrato nel 2014 sta proseguendo nel primo scorcio dell'anno anche nell'attuale contesto di mercato. Nel solo comparto dei prestiti, nei primi tre mesi dell'esercizio, siamo cresciuti del 6,6% anno su anno per uno stock di oltre 1,3 miliardi di euro. Continueremo nel corso del 2015 ad investire sullo sviluppo commerciale sia con l'assunzione di professionisti sia con nuovi prodotti e servizi adatti a seguire l'evoluzione delle esigenze della nostra clientela. Quest'ultima sta aumentando numericamente in modo costante confortandoci del lavoro finora svolto e stimolandoci a ricercare soluzioni innovative, sempre nel rispetto di una crescita equilibrata e sostenibile", ha dichiarato Adolfo Bizzocchi, Direttore Generale Credem.

A fine marzo 2015 il Gruppo Credem ha assunto 73 persone(3) ed aumentato del 6,6% a/a i prestiti(1) con un incremento dello stock di circa 1,3 miliardi di euro a/a in valore assoluto, di cui 182 milioni di euro di nuovi mutui (+51,5% a/a), mantenendo elevata la qualità dell'attivo. La raccolta(1) complessiva da clientela è cresciuta dell'11,8% a/a, +6 miliardi circa in valore assoluto rispetto al fine marzo 2014. L'utile netto consolidato è pari a 84 milioni di euro in crescita del 47,4% a/a rispetto a 57 milioni di euro di fine marzo 2014 beneficiando principalmente dei proventi da trading.

Risultati economici consolidati

Il margine di intermediazione cresce del 23,2% a/a a 353,1 milioni di euro rispetto a 286,7 milioni di euro a fine marzo 2014. Il margine finanziario(4) si attesta a 106,2 milioni di euro rispetto a 123,6 milioni di euro dello stesso periodo del 2014 (-14,1% a/a) influenzato dai tassi applicati alla clientela per supportare lo sviluppo commerciale e dal riposizionamento del portafoglio di proprietà da titoli governativi italiani, con ristretti margini di ulteriore apprezzamento di valore, a titoli governativi europei "core" e sovranazionali di analoga scadenza. Tale ricomposizione ha invece positivamente influenzato il margine servizi(5)(6) che infatti è in crescita del 51,4% a/a a 246,9 milioni di euro rispetto a 163,1 milioni di euro a fine marzo 2014. Nel dettaglio, è in forte crescita l'aggregato trading titoli, cambi e derivati, ma anche il contributo della gestione assicurativa vita di Gruppo e le commissioni, in particolare quelle relative ai prodotti gestiti.

Per quanto riguarda i costi operativi(6), questi hanno raggiunto 175,5 milioni di euro rispetto a 166,7 milioni di euro di fine primo trimestre 2014 (+5,3% a/a) in coerenza con gli investimenti per la crescita commerciale e lo sviluppo del Gruppo. Le spese amministrative sono pari a 55 milioni di euro (+1,9% rispetto a marzo 2014), mentre le spese relative al personale si attestano a 120,5 milioni di euro (+6,9% a/a).

Il cost/income(7) è pari a 49,7% in contrazione sia rispetto al 58,1% di fine marzo 2014 sia rispetto al 61,3% di fine 2014.

Il risultato lordo di gestione segna +48% a/a attestandosi a 177,6 milioni di euro rispetto a 120 milioni di euro dello stesso periodo del 2014. Gli ammortamenti sono pari a 9,5 milioni di euro rispetto a 9,2 milioni di euro nel primo trimestre 2014 (+3,3% a/a). Il risultato operativo cresce del 51,7% a/a per raggiungere 168,1 milioni di euro rispetto a 110,8 milioni di euro nello stesso periodo del 2014.

Gli accantonamenti per rischi ed oneri ammontano a 9,4 milioni di euro (2,3 milioni di euro a fine marzo 2014) e comprendono 5,1 milioni di euro relativi alla prima quota annuale di contribuzione al Fondo Nazionale per la Risoluzione previsto dalla Direttiva BRRD (Bank Recovery and Resolution Directive). Le rettifiche nette di valore su crediti(1) sono pari a 36,8 milioni di euro rispetto a 13,5 milioni di euro nel primo trimestre 2014. In particolare si è proceduto, a seguito di un aggiornamento delle policy creditizie coerente con uno scenario economico ancora particolarmente debole e con il rigoroso approccio valutativo applicato dal Gruppo, all'incremento del livello di copertura dei crediti problematici e dei crediti in bonis, sia rispetto a marzo 2014 sia rispetto a dicembre 2014. Il saldo delle componenti straordinarie è pari a 5,4 milioni di euro (-1,6 milioni di euro a fine marzo 2014).

L'utile ante imposte è di 127,3 milioni di euro, +36,3% rispetto a 93,4 milioni di euro nello stesso periodo del 2014. Le imposte sul reddito sono pari a 43,3 milioni di euro (+19% rispetto a 36,4 milioni di euro a fine marzo 2014). L'utile netto consolidato raggiunge gli 84 milioni di euro, in crescita del 47,4% rispetto a 57 milioni di euro nel primo trimestre 2014 beneficiando principalmente dei proventi da trading.

Aggregati patrimoniali consolidati(1)

La raccolta complessiva da clientela a fine marzo 2015 è in crescita dell'11,8% a/a e raggiunge 56.235 milioni di euro (50.291 milioni di euro l'anno precedente). La raccolta complessiva si attesta invece a 66.599 milioni di euro, +13,1% a/a rispetto a 58.870 a fine marzo 2014. In particolare, la raccolta diretta da clientela aumenta del 6,7% a/a a 18.274 milioni di euro rispetto a 17.121 milioni di euro di fine marzo 2014. La raccolta diretta complessiva è pari a 20.574 milioni di euro rispetto a 19.094 milioni di euro nel primo trimestre 2014 (+7,8% a/a). La raccolta assicurativa raggiunge i 4.942 milioni di euro, +37% rispetto a 3.607 milioni di euro dello stesso periodo dell'anno precedente. La raccolta indiretta da clientela è pari a 33.019 milioni di euro, +11,7% rispetto a 29.563 milioni di euro a fine marzo 2014. Nel dettaglio, la raccolta gestita cresce del 18,7% a/a per raggiungere 21.924 milioni di euro rispetto a 18.476 milioni di euro nello stesso periodo dell'anno precedente; nello specifico le gestioni patrimoniali sono pari a 5.061 milioni di euro (+26,1% a/a) e i fondi comuni di investimento e Sicav sono pari a 9.797 milioni di euro (+12,6% a/a).

Gli impieghi mostrano una crescita del 6,6% a/a (rispetto a -1,7% a/a a livello di sistema(2)) e raggiungono 20.834 milioni di euro rispetto a 19.548 milioni di euro nel primo trimestre 2014 con costante attenzione alla qualità del portafoglio. Nel dettaglio i mutui ipotecari alle famiglie a fine marzo registrano flussi erogati pari a 182 milioni di euro (+51,5% a/a) e consistenze per 6.242 milioni di euro (+2,5% a/a). Le sofferenze nette su impieghi si attestano a 1,64% (rispetto a 1,63% nello stesso periodo del 2014) dato significativamente inferiore alla media di sistema. La percentuale di previsione di perdita sulle sofferenze è del 59,2% (58,8% a fine marzo 2014). I crediti problematici totali netti sono pari a 787,2 milioni di euro (776,8 milioni di euro a fine marzo 2014).

In base alle disposizioni dettate dagli articoli 11, paragrafi 2 e 3, e 13, paragrafo 2, del regolamento UE n. 575/2013 (CRR), le banche controllate da una "società di partecipazione finanziaria madre" sono tenute a rispettare i requisiti stabiliti dal predetto regolamento sulla base della situazione consolidata della società di partecipazione finanziaria medesima. A seguito di tale normativa sul capitale è stato modificato il perimetro di consolidamento del Gruppo ai fini della vigilanza prudenziale portando a calcolare i ratio patrimoniali su Credemholding, la controllante (del 76,9%) di Credem S.p.A. Il CET1 Ratio phased-in calcolato su Credemholding è così pari a 11,01% (fully phased 10,23%); il Total capital ratio (Basilea 3 phased in) è pari a 12,78% (fully phased 12,28%). Entrambi gli indicatori non prevedono la contabilizzazione dell'utile del periodo computabile con il quale passerebbero rispettivamente a 11,31% e 13,07%.
Nel corso del 1° trimestre 2015 è avvenuta l'emissione, mediante private placement, di obbligazioni subordinate per circa 200 milioni di euro. Tale emissione era finalizzata a sostituire analogo aggregato di prestiti emessi in anni precedenti con un piano "amortizing" che, sulla base di un recente orientamento della vigilanza, non erano più computabili nel capitale di classe 2.

A fine marzo 2015 la struttura distributiva del Gruppo si articolava in 636 tra filiali, centri imprese e negozi finanziari. I dipendenti erano 5.792, i promotori finanziari con mandato 799, 275 gli agenti finanziari e 119 gli agenti finanziari specializzati nella cessione del quinto.

Evoluzione prevedibile della gestione

Si prevede la conferma di sostenuti ritmi di sviluppo commerciale con il conseguente progresso dei proventi finanziari e commissionali e la crescita della spesa, in discontinuità rispetto al sistema bancario. Per il prosieguo dell'anno si prospetta inoltre una parziale modifica della struttura dei ricavi, che sarà meno focalizzata sull'apporto dell'area finanza e con una più contenuta incidenza del margine finanziario, a seguito del riposizionamento del portafoglio titoli, ma che potrà beneficiare, principalmente per effetto del marcato sviluppo dei volumi, del crescente apporto dell'intermediazione da clientela.

Altre informazioni

Nel corso del trimestre si è completato il piano di rimborso alla Banca Centrale Europea del finanziamento LTRO che ammontava a 1,5 miliardi di euro a fine 2014; è rimasto invariato a 0,7 miliardi il finanziamento TLTRO mentre a gennaio è stata attivata l'Asta di Rifinanziamento Trimestrale per un importo pari a 0,5 miliardi di euro.

Il Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari, Paolo Tommasini, dichiara, ai sensi del comma 2 dell'art. 154 bis del Testo Unico delle disposizioni in materia di intermediazione finanziaria, che l'informativa contabile relativa a Credito Emiliano S.p.A. e l'informativa contabile consolidata relativa al Gruppo Credem contenuta in questo comunicato corrisponde alle risultanze documentali, ai libri e alle scritture contabili.

In allegato i prospetti di stato patrimoniale e conto economico consolidati e il conto economico consolidato riclassificato. Il resoconto intermedio di gestione consolidato riferito al 31 marzo 2015, non soggetto a revisione contabile, sarà a disposizione del pubblico nei termini di legge previsti. Una presentazione di commento ai risultati consolidati al 31 marzo 2015 verrà resa disponibile nella sezione "Investor Relations" del sito internet www.credem.it

Per ulteriori informazioni su Credem e sulle società del gruppo è disponibile il sito Internet www.credem.it 

(Fonte: ufficio stampa Credem)