Giovedì, 10 Luglio 2014 16:36

Reggio Emilia, DL semplificazioni piace a CNA

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Nunzio Dallari - Presidente CNA Reggo Emilia Nunzio Dallari - Presidente CNA Reggo Emilia

Nunzio Dallari, Presidente CNA: "Alcuni passi positivi contro la burocrazia. 
No allo smantellamento delle Camere di Commercio"

Reggio Emilia, 10 luglio 2014. "Il decreto legge sulla semplificazione amministrativa ha aperto la strada verso lo smantellamento degli inutili balzelli economici che gravano sulle nostre imprese già in difficoltà a causa della crisi. Come CNA Reggio Emilia ha denunciato a più riprese il costo della burocrazia è uno degli ostacoli principali per la crescita del mercato interno e per gli investimenti stranieri nel nostro Paese. Condividiamo il giudizio positivo espresso dai rappresentanti di Rete Imprese Italia su questi primi segnali di sburocratizzazione".
Nunzio Dallari, Presidente provinciale CNA Reggio Emilia, concorda con quanto emerso durante un'Audizione di Rete Imprese Italia alla Camera.

L'Associazione approva la previsione di adottare moduli standard per gli adempimenti amministrativi, le semplificazioni degli oneri formali imposti alle imprese per partecipare ad appalti pubblici, le misure per accelerare i giudizi amministrativi in materia di appalti pubblici e per contrastare l'abuso di processo e gli interventi per rendere più veloci e deflazionare i procedimenti di giustizia civile, attraverso l'obbligo del deposito telematico degli atti processuali e l'istituzione dell'Ufficio per il processo.
"Misure che dovranno essere monitorate – continua il Presidente Dallari - per verificarne l'effettiva attuazione e non lasciare, come purtroppo spesso accade, che alle parole non seguano i fatti".

Restano forti perplessità, invece, sull'annunciata riduzione, a partire dal 1 gennaio 2015, del 50 per cento del diritto camerale. Questo equivale a dichiarare l'impossibilità delle camere di continuare a garantire il sostegno fondamentale in ambiti strategici per l'impresa diffusa, quali ad esempio l'accesso al credito e l'internazionalizzazione.
"I diritti camerali che si vogliono tagliare – ricorda Dallari – non incidono direttamente sulla spesa pubblica, poiché sono sostenuti interamente dalle imprese. Siamo favorevoli alle politiche di efficientamento e razionalizzazione del sistema camerale, che riteniamo necessarie. Deve essere però prima definita la funzione che dovranno svolgere le Camere di commercio, che hanno finora rappresentato uno strumento fondamentale per il sostegno e lo sviluppo delle economie