Venerdì, 17 Gennaio 2025 09:49

Dagli USA al Consorzio Agrario per conoscere l’agroalimentare della foodvalley

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58 studenti del corso “Dairy Science” dell’ateneo americano Cornell, eccellenza mondiale in campo delle scienze veterinarie, studiano la multifunzionalità operativa del CAP nel comparto agroalimentare e zootecnico

PARMA – (Venerdì 17 Gennaio 2025) - La foodvalley si conferma come centro di studio e formazione di livello internazionale e i modelli di impresa e di organizzazione del nostro territorio diventano esempi molto concreti per i focus di approfondimento di chi vuole maggiori ed aggiornate informazioni soprattutto nel comparto agroalimentare e zootecnico, toccando con mano, guidata dagli esperti, la realtà delle attività operative per il settore. E’ il caso dei 58 studenti della Cornell University arrivati al Consorzio Agrario di Parma da Ithaca cittadina del nord ovest nello stato di New York.  E proprio l’ateneo statunitense è conosciuto a livello globale per la qualità della ricerca e come punto di riferimento per le scienze veterinarie. La collaborazione con il Consorzio Agrario di Parma con la Cornell si è consolidata nel corso del tempo, da circa 20 anni, periodo in cui puntualmente l’ateneo ha organizzato durante i suoi tour in Italia una immancabile tappa parmigiana al Consorzio agrario per comprendere al meglio le diverse ed articolate attività nell’agroalimentare locale. Ed in ragione della sua multifunzionalità, di chi opera quotidianamente ed in modalità trasversale nel settore primario svolgendo attività in molteplici ambiti, che il CAP, neo vincitore del prestigioso premio Sant’Ilario 2025 della citta di Parma, è diventato così oggetto di studio da parte della nutrita rappresentanza degli studenti iscritti al 1° e 2° anno del corso di “Dairy Science“ accompagnati in Emilia dal direttore del corso di laurea professor Michael Van Amburgh. Accolti in sede dal direttore generale del Consorzio Roberto Maddè che ha presentato il Consorzio, i laureandi americani hanno visitato poi lo stabilimento mangimistico CAI Nutrizione Non OGM e subito dopo i Magazzini Generali per la stagionatura del Parmigiano Reggiano. Qui, guidati dai tecnici esperti del Consorzio e dal prof. Federico Righi dell’Università di Parma, hanno analizzato le varie evoluzioni che il formaggio può avere nel corso del suo invecchiamento, apprezzandone poi alcune scaglie da una forma aperta proprio davanti ai loro occhi. “È un’altra testimonianza della centralità che la nostra azienda ricopre nel mondo dell’agricoltura locale” ha affermato il presidente Giorgio Grenzi al termine della giornata. “Vedere l’entusiasmo di tanti ragazzi e proseguire un rapporto così solido con la Cornell University sono per noi un motivo di grande orgoglio ma anche di forte responsabilità per il ruolo che giochiamo, non solo sul nostro territorio ma anche su scenari più internazionali nei quali veniamo riconosciuti come autorevoli modelli di eccellenza produttiva”.

 

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