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Martedì, 15 Febbraio 2022 12:19

E l’ultimo spenga la luce

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Se il Comune dimentica i lampioni accesi nei parchi chiusi… spreca 15mila euro

C’è un piccolo ma paradigmatico spreco che va in scena tutte le sere nei parchi cittadini recintati. Vengono chiusi regolarmente tra le 20 e le 21 ma le luci dei lampioni rimangono accese fino a mezzanotte, se non oltre. È uno spreco ingiustificato con doppio danno: economico e inquinante. Oggi ancora più intollerabile dato il rincaro delle bollette.

Vale la pena di ricordare che la prima misura efficace nell’energia è il risparmio energetico, o meglio l’uso corretto dell’energia, da utilizzare quando serve, senza inutili sprechi. Con misure accorte si spende meno, si inquina meno nella produzione di energia elettrica e si riduce l’inquinamento luminoso.

Europa Verde stima che lo spreco abbia comportato, nel mese di gennaio, un costo di almeno 15.000 euro per le casse comunali. Un costo che significa minori servizi per la città.

In base a costi di mercato del 2021 un lampione a led consuma energia pari ad un costo di 1,5 centesimi di euro all’ora. Ma questo era prima dei rincari avvenuti negli ultimi mesi. Oggi il costo orario di un lampione cittadino è stimabile in 3-4 centesimi: raddoppiato se non triplicato.

I fari posizionati nei parchi cittadini recintati sono almeno tremila, e il conto, per difetto, è presto fatto. La superficialità dell’Amministrazione Comunale comporta uno spreco che costa ai cittadini 15mila euro al mese.

La situazione emerge in tutto il suo paradosso al Parco Ducale. Le alte cancellate vengono chiuse alle 20 ma l’illuminazione rimane accesa… a beneficio di nessuno.

Non è comprensibile perché, mentre in Cittadella i lampioni vengono regolarmente spenti alla chiusura dei portoni, negli altri parchi cittadini recintati rimangano accesi.

Prima di fare polemicuzze verso il governo, spegnendo per mezz’ora le luci sui monumenti, il sindaco e gli assessori dovrebbero ricordarsi di passare a spegnere la luce in giardino.

Il caso citato è solo un ulteriore esempio della necessità di una discontinuità dall’amministrazione che sta terminando il suo mandato.

La scelta di alcuni partner di centrosinistra di allinearsi ad Effetto Parma risulta ogni giorno più incomprensibile ed Europa Verde invita coloro che a parole sostengono un’attenzione ai temi ambientali, di lasciare quel tavolo politico ed unirsi a noi, a favore di una scelta davvero ecologista.

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