Martedì, 25 Gennaio 2022 11:47

Consorzio dei vini DOC di Sicilia, una scelta di qualità  In evidenza

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#vino  #sicilia 

da L'Equilibrista @lequilibrista27 Reggio Emilia, 24 gennaio 2022. 

Un sistema a garanzia dell’autenticità, volto alla tutela di produttori e consumatori delle bottiglie a marchio DOC, che possa rappresentare il sistema dei contrassegni di Stato. Ecco l'innovazione che dal 1° gennaio 2022 accompagnano i vini Doc Sicilia andando a tracciare tutte le fasi di vita di ciascuna bottiglia. Un percorso avviato già da tempo dal Consorzio di tutela Vini DOC Sicilia, che già nel 2018 aveva scelto di introdurre la fascetta rilasciata dalla Zecca di Stato.

Fascetta4.jpegDel resto, il contrassegno di Stato, obbligatorio solo per le denominazioni DOCG che in Sicilia vede solo il Cerasuolo di Vittoria, è ormai patrimonio delle più importanti DOC italiane: quindi adottare e apporre il sistema alfanumerico che caratterizza la fascetta significa poter avere un controllo su tutto il percorso di lavorazione dell’uva, dal vigneto alla bottiglia, è certamente un ulteriore segnale distintivo di un Sicilia che cresce.

La produzione in costante aumento di bottiglie a marchio DOC Sicilia vendute in Europa e nel Mondo, fa aumentare i rischi della contraffazione e quelli di un uso improprio uso nel nome della Denominazione nei mercati esteri

L’iniziativa quindi è stata fortemente voluta dal CdA del Consorzio di Tutela Vini Doc Sicilia presieduto da Antonio Rallo che ha dichiarato “Valorizzazione, tutela e vigilanza: sono queste le parole chiave in riferimento all'attività del Consorzio vini DOC Sicilia” – ha sottolineato il Presidente. 

Continua il Presidente “E' proprio quindi in merito alla vigilanza ed alla tutela, che l'introduzione dal 1° gennaio 2022 delle fascette di Stato, rappresenta un'importante innovazione che garantisce la tracciabilità  di tutte le fasi della vita delle bottiglie siciliane nell'ottica di preservarne la continua crescita, assicurare una salvaguardia in Europa e nel Mondo”.

Perché se da un lato, si premia il lavoro delle aziende vitivinicole dell’isola, dall'altro si impone il bisogno di rafforzare la vigilanza. L'introduzione delle fascette contrasta al meglio le possibili contraffazioni e così tutela sia i consumatori che i produttori rispettosi delle regole della Doc Sicilia.

Il nuovo sistema viene gestito dall’IRVO, l’Istituto Regionale del vino e dell’olio, ente pubblico regionale con la funzione di organismo di controllo riconosciuto da Accredia (ente nazionale per l’accreditamento).

“La DOC Sicilia - dichiara il direttore dell'IRVO Gaetano Aprile, rappresenta quasi l'86% del prodotto imbottigliato certificato della Sicilia e ha circa 500 imbottigliatori: questi numeri rendono l'idea di come la gestione dei contrassegni rappresenti una sfida complessa, che il nostro istituto è pronto ad affrontare. Per andare incontro alle esigenze del settore servirà non solo un numero elevato di fascette disponibili, ma bisognerà garantire anche tempi rapidi nella distribuzione”. 

Il sistema delle fascette garantisce la completa tracciabilità di ciascuna bottiglia grazie alle misure di anticontraffazione proprie dei contrassegni di Stato. Le fascette sono stampate dall’Istituto Poligrafico e Zecca dello Stato che, utilizzando speciali filigrane e inchiostri fluorescenti, elementi visibili e invisibili che certificano l’autenticità del prodotto, ne determina l'autenticità. 

Il sistema di applicazione del contrassegno in fase di chiusura delle bottiglie ne rende impossibile il riutilizzo, a massima garanzia di veridicità quindi, anche perchè ciascun contrassegno, è dotato di un’indicazione alfanumerica contenente un numero di identificazione progressivo che distingue ogni singola bottiglia immessa sul mercato. Inoltre, ogni fascetta presente sulle bottiglie può essere letta da tutti gli smartphone su cui sia stata preventivamente installata l’App Trust Your Wine, scaricabile gratuitamente dagli store iOS e Android.

Innovazione quindi, strumenti e strategia che possono aiutare il “made in Italy” e soprattutto il mondo del vino italiano ad affrontare le sfide internazionali puntando su tracciabilità e qualità. 

 

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