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Domenica, 31 Ottobre 2021 08:00

Attenzione a dare la “mancia”, il destinatario potrebbe restituircela In evidenza

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Di Mario Vacca Parma, 31 ottobre 2021 - Le erogazioni liberali percepite dal lavoratore dipendente nel novero della propria attività lavorativa,  tra le quali possiamo annoverare il cameriere, il portiere d’albergo, il fattorino, quelle che solitamente vengono denominate “mance”, secondo la Corte di Cassazione rientrano nell’ambito della nozione onnicomprensiva di reddito fissata dall’articolo 51, comma 1, TUIR e sono, pertanto, soggette a tassazione.

Il caso di specie riguarda il ricorso presentato da un capo ricevimento in hotel contro l’avviso di accertamento con il quale sono stati recuperati a tassazione redditi non dichiarati relativi a “mance” percepite nello svolgimento del proprio incarico.

Dopo i primi due gradi il caso è finito dinanzi agli ermellini che lo scorso 30 settembre hanno depositato l’ordinanza che rappresenta un punto di rottura nel regolare panorama giurisprudenziale. Nelle more l’Agenzia delle Entrate ha evidenziato che nella nozione di lavoro dipendente introdotta con la riforma del D.Lgs. 314/1997, è definita  la natura onnicomprensiva del reddito da lavoro dipendente e quindi non più e soltanto limitato al salario percepito dal datore di lavoro.

La Corte di Cassazione ha chiarito preliminarmente che il riformato articolo 51 TUIR prevede che «il reddito di lavoro dipendente è costituito da tutte le somme e i valori in genere, a qualunque titolo percepiti nel periodo d’imposta, anche sotto forma di erogazioni liberali, in relazione al rapporto di lavoro», e pertanto si conviene che l’onnicomprensività del concetto di reddito di lavoro dipendente giustifica la totale imponibilità di tutto ciò che il dipendente riceve, anche, non direttamente dal datore di lavoro.

Si afferma inoltre che il concetto di derivazione dal rapporto di lavoro individua sia  quanto può essere effettivamente  inquadrato nella nozione di retribuzione, ma anche altri introiti del lavoratore subordinato, in denaro o in natura, che derivano da  tale rapporto ovvero che lo stesso rapporto di lavoro ne rappresenti il necessario presupposto per la loro percezione, e che quindi in mancanza di esso non ci sarebbe neanche il sussidiario introito. A tal proposito quindi, nella nozione di redditi di lavoro rientrano anche gli introiti corrisposti al lavoratore subordinato da soggetti terzi rispetto al rapporto di lavoro, (che nel caso della “mancia” al cameriere, sarebbero i clienti del ristorante).

La Cassazione ha concluso affermando che: «il nesso di derivazione delle somme che comunque promanino dal rapporto di lavoro, ne giustifica, nel citato contesto normativo di riferimento, la totale imponibilità, salvo le esclusioni (e/o deroghe) espressamente previste».

A parere del sottoscritto si apre la strada a ricomprendere “le mance” – a scelta del cliente – nel novero dello scontrino finale e farle pagare anche tramite carta di credito come già avviene in molti Paesi che adottano usanze e diritto anglosassone.

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La Bussola d'Impresa - Mario Vacca

Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.

Queste capacità mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari dei miei clienti.

Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Queste esperienze estere hanno apportato conoscenze legate al Family Business, alla protezione patrimoniale tanto per le imprese quanto per i singoli imprenditori ed all’attenzione per l’armonizzazione fiscale tra le diverse realtà ed al rischio d’impresa.

Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
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