Sabato, 05 Giugno 2021 18:04

No all'aeroporto Cargo di Parma. In evidenza

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Di Antonio Nunno (foto e testi) Parma, 5 giugno 2021 - Convocata dal Comitato "No Cargo", sabato 5 giugno 2021 ore 10, in Piazza Garibaldi di Parma, si è svolta la manifestazione pubblica NoCargoParma, con l'adesione di numerose sigle ambientaliste e Comitati (Legambiente Parma, WWF, Europa Verde, Parma a Dimensione Umana, Cittadini di Varallo Pombia-Malpensa, ISDE-International Society of Doctors For Environment, Genitori No Cargo, Fridays For Future). Musica dal vivo con Dania, Rossvolta, Jamie Dolce.


La protesta di oggi, portata avanti dal 2017 da parte del Comitato NOCargoParma, ha lo scopo di informare e documentare la cittadinanza e le forze politiche locali e non solo, sui gravi rischi per la salute, l'ambiente e il territorio della città e delle sue periferie conseguenti al previsto allungamento di 1 km della pista dell'aeroporto G. Verdi e all'attivazione del trasporto tramite gli aerei Cargo, al ritmo di 3 aerei all'ora. Le caratteristiche dei Cargo, di grande peso e potenza, li rende più rumorosi di qualunque altro aereo in fase di decollo e di atterraggio, utilizzati dalle 4 del mattino alle 23 di sera.
La vicinanza dei futuri voli cargo sarebbe troppo prossima ad es. a scuole, la più vicina di esse ad appena 600 metri. Il Comitato lancia l'allarme su questo progetto, che inquinerebbe dal punto di vista acustico e atmosferico le condiziioni di vita della popolazione di migliaia di cittadini di Parma Ovest e Parma Nord, con una propagazione del rumore per 6 Km., mezza città. Le conseguenze dal punto di vista medico sanitario sarebbero molto gravi e irreversibili, a rischio cancerogeno e tossicologico, come accertato da una indagine ISDE, International Society of Doctors For Environment, proprio su questo progetto come riportata dal Comitato.
La spesa prevista di milioni di euro pubblici (Comune, Regione, Stato), secondo i promotori della protesta, sarebbe uno spreco a favore di privati, causerebbe una cementificazione selvaggia per la costruzione dei poli logistici che faranno da base all'aeroporto, con conseguente aumento del traffico di TIR e di auto da e verso l'aeroporto. In conclusione, un conto salatissimo dal punto di vista sociale e della salute a carico del territorio, che non generebbe profitti ma solo un ulteriore attacco al centro della food valley, già in crisi di ecosostenibilità per altri fattori.
E' il momento di cambiare rotta, prima che sia troppo tardi, questo l'appello ultimo del Comitato NoCargoParma, che si dichiara disponibile a dare il proprio contributo per assumere scelte condivise, necessarie alla revisione del progetto di allungamento della pista dell'aeroporto, avanzato dall'Unione Parmense degli Industriali.