Lunedì, 22 Marzo 2021 14:55

Cereali e dintorni. Persistente volatilità. In evidenza

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Come si può ben osservare l’instabilità e la volatilità continuano a farla da padroni e il mercato, dopo una settimana di calma, ha recuperato quotazioni a fronde di acquisti dalla Cina.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 22 marzo 2021 - I prezzi rilevati  alla chiusura del  19 marzo:

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(tra parentesi le variazioni sulla seduta precedente in cent. di dollaro per Bushel per semi corn e grano in Dollari per tonnellata corta per la farina.)  

Il mais è salito per effetto dell'ennesimo acquisto cinese dagli USA, 800.000 tonnellate, che porta a 3,8 milioni il tonnellaggio complessivo degli acquisti, per imbarco in questa campagna. 

Le piogge in Brasile hanno favorito anche l'export di soya. Tra gennaio e febbraio gli imbarchi cinesi dal Brasile sono stati di sole 1,03 milioni di tonnellate contro le 5,14 milioni di tonnellate dell'anno scorso ma, nello stesso periodo, gli imbarchi dagli Stati Uniti sono stati di 11,9 milioni di tonnellate a fronte dei 6,1 milioni di tonnellate del 2020. 

Guardando le cose in un insieme allargato vediamo cosa sta succedendo alle commodities nostrane. 

Mais: a livello mondiale siamo al 10% stocks/consumi, cioè il 2° livello minimo di sempre ed è una cosa successa 6 volte dal 1974 questo a causa della forza della domanda. Seme di Soya: negli USA siamo al 2,6% stocks/consumi, 2 settimane di scorte/consumo. E' il minimo, al pari del 2013, dal 1975. 

Un autorevole analista stima, che anche in presenza di un buon raccolto, la percentuale Stocks/Consumi resterà (purtroppo) tra il 2 e il 3% anche per il 2021/2022, anche questo a causa della forza della domanda che continua a tenere il mercato in tensione. 

Grano: anche questo prodotto è correlato a quanto succede al mais. Basta osservare la Cina dal 2016 al 2019 l'import è stato attorno a 5milioni di tonnellate/anno, poi, in questa campagna, è raddoppiato, superando le 10 milioni di tonnellate. Questo è correlato al costo del mais e all’aumento dei consumi zootecnici cinesi. 

 Con questi fondamentali si può supporre di arrivare ai raccolti in Sud America del 2022, per vedere sensibilmente aumentare gli stocks mondiali dei maggiori esportatori, meteo permettendo. 

Indicatori internazionali 22 marzo 2021
l'Indice dei noli B.D.Y. è leggermente sceso a  2.281punti, il petrolio sfiora i 61,0 $/bar  e l’indice di cambio €/$ segna 1,19096 ore 10,25

Per quanto riguarda il mercato interno, poco da segnalare rispetto all’ultimo rapportino se non il sensibile rincaro dei cruscami che potrebbero superare i 200€ alla tonnellata, in rialzo ancora il seme di soya, e in fuga i prezzi della farina di soya convenzionale ogm free dove ormai è consigliabile    

Anche per il mondo dei biodigestori nulla da segnalare 

 

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(*) Noli - L’indicatore dei “noli” è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche. 

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano