Mercoledì, 18 Dicembre 2013 13:42

Parma, "Venti sporchi venti"

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Da 20 giorni lo smog assedia Parma limitazioni straordinarie al traffico giovedì 19 e riduzione delle temperature negli ambienti riscaldati -

Parma, 18 dicembre 2013 -

Il 28 novembre scorso iniziò la via crucis parmigiana dello smog.
Non è ancora finita.
Con 61 microgrammi per metro cubo, anche ieri, ventesimo giorno consecutivo, l'aria della città era irrespirabile, colma di quelle polveri sottili che lo Iarc ha classificato cancerogeno certo per l'uomo.
Parma, come tutta la pianura padana, giace in questo catino immenso e scuro, fatto di nebbia corposa e nera, un'aria che ogni giorno noi ripuliamo con i nostri polmoni.
Il nero fumo che ingoiamo è lo stesso strato nero dei nostri davanzali, un nero pece, un buco nero per la salute.
Ieri summit in comune con tutti gli stakeholders locali e regionali.
Il dato di fatto è l'emergenza ambientale in atto,
Da parte del Comune la messa in campo di progetti che a lungo termine produrranno sicuramente incidenze positive sul clima.
Ma ora l'allarme è oggi.
Per questo abbiamo chiesto che si valutino tutte le possibilità, e fra queste lo stop temporaneo dell'inceneritore di Ugozzolo.
Uno stop complessivo che coinvolga poi tutto il bacino padano, per spegnere il traffico veicolare, l'apporto dell'industria, delle autostrade.
Una sorta di giorno della salute, nel quale tutto si fermi per verificare concretamente l'effetto di una riflessione condivisa e corale.
Lo abbiamo fatto durante la crisi petrolifera degli anni '70.
Lo possiamo fare ora se a tutti coloro che inquinano, piccoli o grandi che siano, consegniamo la propria fetta di responsabilità, chiedendo di risponderne verso la collettività.
L'inceneritore che oggi viaggia quasi vuoto, una linea sempre spenta, l'altra a un terzo della potenzialità, ci preoccupa per gli effetti che avrà quando inizierà sul serio a bruciare.
Già ora abbiamo visto dall'estate scorsa (il camino si è acceso a singhiozzo da fine agosto), il peggioramento della situazione delle Pm10, giungendo oggi al record assoluto di 29 giorni di smog, venti giorni di strangolamento per tutti i cittadini di Parma.
Oggi chiediamo maggiore rispetto per la salute, un diritto costituzionale oggi calpestato da altri interessi.
Rispetto per le persone che stanno male, che si vedono obbligate a recarsi al pronto soccorso o dal medico di base accusando gravi problemi respiratori e cardiocircolatori.
Non possiamo accontentarci di attendere la pioggia o la chiusura delle scuole per veder calare l'inquinamento.

(fonte: Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR)