Sabato, 12 Dicembre 2020 05:57

Boom dell’export modenese nel terzo trimestre 2020. Ma non compensa le perdite del primo lockdown In evidenza

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Segno positivo del 28,8% negli ultimi tre mesi dell’anno rispetto al 2019, ma le perdite nei primi nove mesi sono state superiori al miliardo di euro. Tessile abbigliamento, meccanica e trasporti sono i settori che perdono di più.

Modena 11 dicembre 2020  – Una ripresa straordinaria, con un +28,8%, quella registrata negli ultimi tre mesi del 2020 dall’export modenese, che passa a 3128 milioni rispetto ai 2429 del secondo trimestre dell’anno, quello interessato dal lockdown. Sono i dati che emergono dal rapporto ISTAT analizzato dalla Camera di Commercio di Modena che “fotografa” l’andamento delle esportazioni dei prodotti “made in Modena” nel difficile anno della pandemia.

A “riprendersi” più in fretta nel terzo trimestre di quest’anno sono stati il settore del tessile abbigliamento, con un +162% rispetto al secondo, seguito da quello dei mezzi di trasporto (+47,7%), dalla ceramica (+21%) e macchine e apparecchiature meccaniche (+17,3%). Stabile invece il biomedicale, che si era mantenuto su un +1,9% anche nel secondo trimestre.

L’incremento, tuttavia, non è riuscito a compensare le perdite del lockdown con un saldo negativo di 1135 miliardi, pari a -11,6%, di export nei primi nove mesi del 2020 rispetto allo stesso periodo del 2019. I settori con perdite maggiori sono stati il tessile abbigliamento (-23,5%), le macchine e le apparecchiature meccaniche (-16,6%), i mezzi di trasporto (-12,6%), mentre hanno limitato i danni il settore della ceramica (-6,1%), l’agroalimentare e il biomedicale (-3,2% per entrambi).

I dati della provincia di Modena sono in linea con quelli dell’Emilia Romagna, che perde il 10,6%, mentre a livello nazionale il calo delle esportazioni si attesta su un -12,5%.

Per quanto riguarda invece i paesi di destinazioni, dobbiamo ancora una volta distinguere quelli della ripresa del terzo trimestre 2020, con particolare segno positivo verso l’Africa del Nord (+45,2%), il Canada (+34,2%), l’Unione Europea e Oceania (+32,5% per entrambe)

Se si guardano invece i primi nove mesi del 2020, i cali più importanti si sono registrati verso l’Africa del Nord (-28,5%), America centro meridionale (-20,5%), Unione Europea (-10,5%), Asia (-13,8%) e Africa centro meridionale (-12,1%). Stabile il Medio Oriente con un -0,3%.

Guardando, invece, a tutto il 2020, le diminuzioni più importanti in tema di export di prodotti modenesi si sono registrate verso la Spagna (-22,8%), gli Stati Uniti (-20%), la Francia (-10,9%) e la Cina (-10,6%). Cali più contenuti verso il Belgio (-3,4%), e la Germania (-3,1%). In crescita invece l’export verso il Giappone (+6,8%), la Svizzera (+5,2%) e Paesi Bassi (+1,9%).