Mercoledì, 14 Ottobre 2020 11:00

L’effetto della pandemia sul mercato italiano degli immobili commerciali In evidenza

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Breve panoramica sulla situazione attuale concernente la malattia CoViD-19 nella cultura del lavoro

Attualmente, i proprietari e gli inquilini si trovano nella situazione che nessuno avrebbe previsto all’inizio del 2020. L’impatto del Coronavirus continua a farsi sentire sia all’interno dei paesi che oltre i confini. Con la pandemia in corso, è vero che varie aziende di varie dimensioni devono rapidamente adeguare i loro modi di lavorare. 

Questa situazione sta mettendo pressione sul mondo digitale, e, grazie al progresso tecnologico il lavoro a distanza è notevolmente più facile. La tecnologia consente a tante aziende di continuare a funzionare. Negli ultimi mesi, sia i datori di lavoro che i dipendenti hanno mostrato interesse per restare connessi e aperti a svolgere le attività in modi diversi.

Tuttavia, anche se le persone hanno a disposizione una gamma di strumenti per svolgere le attività, conservare le informazioni e gestire i processi lavorativi, non tutti sono emotivamente pronti per tali cambiamenti. Ad alcuni manca la socializzazione, il coinvolgimento aziendale, gli eventi di team-building, ecc...

Tuttavia, l’impatto della pandemia non si limita al sistema lavorativo e alle relazioni interpersonali. Il mercato immobiliare commerciale è un altro settore che ha cambiato in modo significativo il suo andamento durante questi difficili tempi per la economia globale. MatchOffice, come piattaforma di riferimento per il leasing e l’affitto di immobili commerciali, segue ininterrottamente le notizie concernenti l’andamento del mercato globale nei periodi di quarantena e che tipo di futuro lo attende. 

Il mercato immobiliare commerciale in Italia e la pandemia | Da Marzo ad oggi

A differenza delle precedenti sfide economiche, il CoViD-19 ha un impatto diffuso e immediato in tutto il mondo. Il mercato immobiliare italiano, in particolare, inevitabilmente ne risente dell’emergenza pandemica. I tre settori rilevanti dell’economia locale – il settore residenziale, commerciale e il turismo sono già stati gravemente colpiti e probabilmente presto subiranno gli effetti negativi di questa emergenza. E, anche se il governo si è subito impegnato per contenere la diffusione del virus adottando tutte le misure necessarie proposte nella dichiarazione dello stato di emergenza, non è stato possibile eliminare completamente i rischi per l’economia del paese. Secondo gli esperti, l’impatto è stato su scala nazionale e nonostante la regione della Lombardia sia sempre stata considerate tra le più ricche, non è stato possibile contare sulle sue risorse, in quanto ha registrato il maggior numero di vittime. Di conseguenza è stata tra le ultime regioni a revocare le restrizioni. 

Da Marzo e fino ai primi di Maggio, il paese ha subito un grave lockdown che ha comportato molti rischi per l’industria. Il settore turistico e della vendita al dettaglio sono stati i più colpiti dalle restrizioni, situazione che ha portato a nuove trattative o sospensioni temporanee. Una piccola parte degli inquilini ha optato per contratti di locazione flessibili. L’impennata del commercio online ha aumentato anche il bisogno degli inquilini di flessibilità, e pertanto sono aumentate anche le richieste di spazi logistici temporanei.

In estate, ci sono stati alcuni segnali positivi di ripresa economica e buone notizie concernenti gli investimenti nel mercato immobiliare italiano che sono riusciti a superare gli aspetti negativi della crisi. Un numero significativo di transazioni si sono verificate nel mese di Luglio e Agosto. Il settore logistico è stato il più resistente all’impatto del CoViD-19. Tuttavia, nei sottomercati della vendita al dettaglio e nel turismo le cose non sono andate altrettanto bene – probabilmente questi sono quelli che hanno sofferto di più. 

Il mercato degli uffici a Milano è ancora al centro dell’interesse degli investitori stranieri. La fiducia delle imprese, attraverso location privilegiate e moderni edifici in grado di soddisfare le esigenze più pretenziose, sta tornando a Milano dopo la contrazione economica degli ultimi tempi. I prezzi degli affitti sono attualmente stabili e gli incentivi da parte dei fornitori sono ancora molto comuni in città, il che significa che questo è il momento giusto per spostarsi o iniziare un’attività a Milano. Le tariffe per una postazione di lavoro in un business centre in Milano vanno da 350 EUR a 900 EUR al mese. Tuttavia, bisogna sempre tenere presente che questi prezzi coprono un’intera varietà di comfort, strutture e servizi. Uffici commerciali a Milano e strutture logistiche nelle principali aree industriali del paese sono le più richieste in questo momento nel mercato immobiliare commerciale italiano.

Riassumendo

La pandemia CoViD-19 è una tappa inevitabile dannosa per il settore immobiliare commerciale. Tuttavia, le azioni intraprese dal governo locale sono utili e promettenti. Da Maggio, i segnali di ripresa continuano a favorire vari settori dell’economia, dalla produzione all’export. A Luglio, l’occupazione ha ricominciato a crescere e oggigiorno circa il 47% dei lavoratori italiani ha ripreso il lavoro, poco meno rispetto a quanto accade in Germania e Francia (58% in entrambi i paesi).

L’Italia è stata considerata come mercato estremamente stabile senza rapidi aggiustamenti dei prezzi che aiutano la prospettiva di chi investe a medio/lungo termine. Inoltre, la maggior parte degli investitori vede uno spread di rendimento nel settore logistico e residenziale rispetto al resto d’Europa e il settore degli uffici continua ad essere spinto dalla qualità. Ancora una volta, questa situazione dimostra che il mercato degli immobili commerciali in Italia in generale, e in particolare nelle sue grandi città come Roma, Milano e Napoli, riuscirà a sopravvivere alla crisi continuando ad attirare inquilini da tutto il mondo.

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