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Martedì, 22 Settembre 2020 10:06

Trend del mercato immobiliare in Emilia-Romagna In evidenza

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Dal 2012 le quotazioni sono precipitate, con una sostanziale stabilizzazione dello scorso anno. Rimini si conferma la provincia più cara.

Dalla crisi finanziaria del 2009 scatenata dalla bolla dei mutui subprime il mercato immobiliare di tutta Italia è in continua sofferenza, con un ulteriore aggravamento della condizione dovuta ai contraccolpi economici globali dettati dalla tensione commerciale fra la Cina e gli Stati Uniti.

Per ciò che riguarda l'andamento delle vendite immobiliari sul territorio dell'Emilia-Romagna, stando alle rilevazioni dell'osservatorio di Immobiliare.it, la quotazione media al metro quadro nelle compravendite di immobili ad uso residenziale allo scorso agosto è cresciuta dello 0,34% in rapporto ad agosto 2109. In valore assoluto il prezzo medio è andato da 1757 euro a 1763 euro al metro quadrato.

Scendendo più in dettaglio, facendo una comparazione delle quotazioni di ogni provincia si scopre che il prezzo medio più alto è stato raggiunto sul territorio di Rimini (2527 euro al metro quadro). Invece in ultima posizione della classifica per province si rinviene Ferrara, con appena 1262 euro per ogni metro quadrato: un ingente divario che in termini percentuali si traduce quasi nel 50% in meno della capolista Rimini.

Il divario di costo è altrettanto evidente all'esame delle quotazioni al metro quadro per i canoni di locazione degli immobili residenziali emiliano romagnoli. In testa ancora una volta la provincia di Rimini con 13,30 euro al mese per ogni metro quadro di superficie abitativa, contro il prezzo più basso che si è registrato nella provincia di Piacenza con una media di 7,50 euro al mese al metro quadrato. Mettendo a confronto i due dati, se ne ricava una differenza percentuale di oltre il 56%.

Abbiamo chiesto informazioni al team di redazione del sito utileincasa.it sulle conseguenze economiche correlate al mercato immobiliare, in modo particolare sul settore dell'arredamento. Gli specialisti ricordano che l'artigianato dell'arredo di legno è una delle eccellenze della manifattura tricolore, il cui fatturato è precipitato di più del 70% ad aprile e più del 40% a maggio. La domanda interna di mobili per la casa e accessori per l'arredamento è scesa quasi del 54% nel periodo di lockdown; questo può essere il momento per ricorrere al Bonus mobili ed elettrodomestici, usufruendo della detrazione fiscale per l'acquisto di nuovi mobili ed apparecchi per la casa.

Per ravvivare l'importante settore immobiliare sarà fondamentale il piano di investimenti in grandi opere pubbliche, fra le quali rientrano quelle impreviste per l'adeguamento degli edifici alle misure di prevenzione del contagio. In questo ambito rientra anche l'ingente Piano ANBI (Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue) da 466 milioni di euro per i lavori da effettuare allo scopo di rendere più efficiente la rete idrica su tutto il territorio.

Dare vita al rilancio del Paese partendo da questo tipo di grandi opere infrastrutturali è fondamentale per l'occupazione, oltre ad un nuovo piano di investimenti sempre più spostati sul green per moltiplicare la forza lavoro attiva e raggiungere gli obiettivi di riduzione dell'inquinamento dell'Agenda ONU 2030.

Foto copertina: PublicDomainPictures / Pixabay

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