Giovedì, 30 Luglio 2020 14:27

Collecchio: la Provincia favorisce l’incontro tra residenti e cacciatori In evidenza

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Il Presidente Rossi, nel corso del Consiglio provinciale di oggi, rispondendo a un’interrogazione di Saglia Codeluppi (PN), ha spiegato le iniziative messe in campo dalla Polizia provinciale, in accordo con Comune di Collecchio e Atc Parma 8.

Parma, 30 luglio 2020 – Nei giorni scorsi la Sindaca di Collecchio Maristella Galli ha vietato la caccia, “a salvaguardia della pubblica incolumità nelle aree adiacenti le abitazioni site in Strada della Costa e Strada di Costa Villana”, a seguito di segnalazioni degli abitanti.

Proprio sull’istituzione di questa nuova zona di divieto di caccia nel Comune di Collecchio, il consigliere Saglia Codeluppi (PN) ha presentato un’interrogazione, a cui ha risposto il
Presidente della Provincia Diego Rossi, nel corso del Consiglio provinciale di stamattina.

“La Polizia provinciale ha specifiche competenze in materia di vigilanza e controllo faunistico – venatorio – ha ricordato Rossi – perciò a fronte di una difficoltà di convivenza tra le attività di caccia e alcuni residenti nel Comune di Collecchio, siamo intervenuti organizzando un momento di confronto in Provincia con tutte le parti interessate. L’incontro è stato utile per mettere sul tavolo possibilità di interventi e competenze. La Provincia ha invitato ad abbassare i toni, ha chiesto la buona volontà di tutti per stemperare il clima, e ha fornito anche indicazioni utili per risolvere il problema. Abbiamo registratola soddisfazione di tutte le parti coinvolte, favorendo una riduzione dei conflitti.”

A seguito di questo incontro la Polizia provinciale, coordinata dal dirigente dott. Andrea Ruffini, ha fatto un sopralluogo sul posto, con la presenza della Sindaca Galli, del Presidente dell’Atc Parma 8 Franzini, incontrando anche alcuni residenti.
E’ stato quindi condiviso un percorso mitigativo delle difficoltà, a seguito del quale si è raggiunto un accordo con cacciatori e agricoltori per l’installazione di tre altane per la caccia di selezione e maggiori controlli sul territorio della Polizia provinciale e delle guardie volontarie.
A fronte di questa condivisione, il Comune si è reso disponibile a ritirare l’ordinanza di limitazione della caccia.

Ruffini aggiunge qualche dettaglio: “E’ un’azione di mediazione rispetto agli interessi contrapposti di agricoltori, cacciatori e abitanti. Si è svolto anche un incontro con alcuni rappresentanti di Enalcaccia, non favorevoli alle altane, perché le ritengono limitanti e non risolutive. Tra qualche mese si farà il punto della situazione e le altane potranno anche essere smontate. La caccia è un fenomeno caratteristico del nostro territorio ed è utile per il controllo della fauna selvatica, cinghiali in particolare, che va conosciuto e compreso anche da chi non la pratica. Ma chi sbaglia deve essere punito e re-indirizzato verso comportamenti virtuosi.”

Il consigliere provinciale Saglia Codeluppi si è dichiarato soddisfatto delle risposte.

Nella foto: una pattuglia della Polizia provinciale durante un controllo