Domenica, 19 Luglio 2020 06:48

Rinvio della disciplina dei controlli In evidenza

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Di Mario Vacca 19 luglio 2020 - La riforma del diritto della crisi d’impresa ha interessato la disciplina dei controlli nelle società di capitali imponendo l’organo di controllo o un revisore modificando – al ribasso - i limiti dimensionali delle srl. Il legislatore ha motivato la ratio della legge ritenendo che l’organo di controllo sia importantissimo nell’ambito della nuova disciplina atta a prevenire la crisi.

In occasione della conversione in legge del Decreto “Rilancio” n. 34/2020, la V Commissione Bilancio e Tesoro della Camera ha approvato un emendamento che prevede il differimento della decorrenza dell’obbligo di nomina dell’organo di controllo in occasione dell’approvazione del bilancio dell’esercizio chiuso al 31 dicembre 2021 e quindi all’anno 2022. Tale norma si aggiunge alla proroga dell’entrata in vigore del Codice della Crisi e dell’Insolvenza, fissata dall’art.5 del Decreto “Rilancio” al 1 settembre 2021.

L’emendamento è stato approvato “ Al fine di contenere gli effetti negativi derivanti dalle misure di prevenzione e contenimento connesse all'emergenza epidemiologica da COVID-19 sulle attività d'impresa”

Al riguardo l’Unione Nazionale Giovani Dottori Commercialisti ritiene che “la norma sia sconcertante, ovvero, un intervento che ancora una volta non comprende il ruolo del professionista, ma cosa ancor più grave lede gli interessi delle imprese e della collettività tutta che proprio grazie alla presenza di quel ruolo all’interno del tessuto societario, ben avrebbe potuto consentire una maggior tutela per lo stesso e a maggior ragione rispetto all’attuale momento che si sta attraversando!”
La norma sembrerebbe attaccare l’intero sistema della riforma del codice della crisi e dei sistemi di prevenzione; è un fatto che la nomina obbligatoria dell'organo di controllo sia stata introdotta quale elemento essenziale per il corretto funzionamento dei sistemi di allerta e del sistema di emersione anticipata della crisi; ciò che è sicuro è che ancora una volta viene mandato il messaggio che il legislatore “premia” quei soggetti che non si attivano per adeguarsi tempestivamente alle normative auspicando sempre in un rinvio dell’ultimo minuto.

 

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Chi è Mario Vacca
Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito esperienza e ho potuto specializzarmi nel controllo di gestione e finanza d’impresa.
Queste capacità mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza tra Capri, Napoli e la penisola Sorrentina con il ruolo di Temporary Manager, per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di prevedere e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari dei miei clienti.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho voluto fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Queste esperienze estere hanno apportato conoscenze legate al Family Business, alla protezione patrimoniale tanto per le imprese quanto per i singoli imprenditori ed all’attenzione all’armonizzazione fiscale tra le diverse realtà ed al rischio d’impresa.
Nel frattempo ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni - nel ruolo di vice presidente - acquisendo buone capacità relazionali, padronanza della dialettica ed una buona rete di contatti personali.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio obiettivo è lavorare sodo ma, con Etica ed Urbanità.

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