Venerdì, 20 Settembre 2019 17:49

Banche: quando si possono considerare affidabili e solide? In evidenza

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Un tema molto importante nella scelta di una banca, riguarda, indubbiamente, l'affidabilità della stessa. Se fino a poco tempo fa, infatti, preferire un istituto di credito ad un altro aveva un'importanza relativa, oggi lo scenario è mutato significativamente. In tutto ciò, ha avuto un peso fondamentale l'entrata in vigore del "bail in", normativa europea che ha modificato le risoluzioni dell'eventuale crisi di una banca del Vecchio Continente. Un obbligo riguardante tutti i paesi dell'Unione Europea, anche se spesso, come si è potuto notare in Italia nel salvataggio di alcune banche in grandi difficoltà, gli stati membri hanno adottato qualche escamotage per cercare di rendere meno doloroso l'impatto sugli utenti bancari.

Il "bail-in": meno garanzie per i risparmiatori

Il "bail-in", di fatto, garantisce i soli depositi presenti su conti correnti, libretti di risparmio e conti deposito sino alla soglia massima di €.100.000,00. E null'altro. Le obbligazioni senior, quelle emesse dagli istituti di credito che incorporano un grado di rischio più basso, non sono più garantite da alcun fondo statale, com'era invece in Italia sino a pochi anni fa. Allocare i propri risparmi presso un istituto piuttosto che un altro, di conseguenza, è divenuto di fondamentale importanza per qualsiasi cittadino, onde evitare di mandare in fumo parte, o addirittura la totalità, dei propri risparmi. Per informazioni in tal senso, chiedere ai tanti risparmiatori veneti restati col cerino in mano dopo il default di due note banche di respiro nazionale con sede legale in quella regione.

Capire se una banca sia realmente affidabile, non è certo facile per i comuni cittadini. Un indicatore fondamentale per comprendere la solidità di una banca è il CET1 che trovi su https://contocorrente.net/cet1-banche-italiane-2019-lelenco-completo/649, dov'è possibile farsi un'idea su quali istituti italiani rispettino i parametri previsti dall'Unione Europea per considerarsi al riparo da possibili, ed imprevedibili, shock finanziari. E che in molti, non a torto, vorrebbero che le banche pubblicassero, in modo chiaro e facilmente reperibile, nei propri siti internet. Un indicatore, il CET1, atto a comprendere se un istituto abbia un elevato grado di liquidità: una banca liquida, infatti, è considerata sicura.


Solidità di una banca: attenzione ai crediti in sofferenza

Un altro indicatore molto importante per comprendere quanto sia sicura una banca, è il "solvency ratio", ovvero quanto impattano, in termini percentuali, gli investimenti effettuati da una banca sul proprio patrimonio netto. Un solvency ratio particolarmente positivo sarà a doppia cifra: la Banca centrale americana, ad esempio, dispone di un solvency ratio del 20%, dato che testimonia l'elevata solidità della più importante istituzione economico-finanziaria del mondo. Alcune banche, però, raggiungono a malapena il 5%: ciò significa che se gli investimenti della banca perdono più del 5% del loro valore, il gruppo soffrirà. Un dato da monitorare attentamente, inoltre, riguarda i crediti in sofferenza: se sono superiori al 15%, la banca potrebbe avere grossi problemi in divenire. Un altro aspetto strettamente correlato a quest'ultimo, riguarda gli accantonamenti, che devono coprire almeno il 50% dei crediti in sofferenza.


Inoltre, alcuni strumenti finanziari possono dare un'idea sul grado di solidità di un istituto, pur, in questo caso, non essendo così risolutivi come quelli fin qui citati. L'andamento del titolo in Borsa, ad esempio, può essere un utile indicatore, specie se il titolo viene sospeso per eccesso di ribasso. Anche i CDS, Credit Default Swap, possono essere d'aiuto. Questi strumenti appartengono alla famiglia dei derivati, divenuta tristemente celebre durante la crisi dei mutui subprime, ed offrono la possibilità di coprirsi dall'eventuale insolvenza di un debitore contro il pagamento di un premio periodico. Più è alto il prezzo, inferiore sarà la percezione di solidità di un istituto di credito. Al di là dei dati tecnici, che sono prioritari ed indispensabili nella scelta di un istituto, resta di fondamentale importanza scegliere un consulente preparato e corretto, in grado di fornire in modo chiaro, semplice ed esaustivo tutte le informazioni necessarie al cliente per effettuare consapevolmente qualsiasi decisione.