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Giovedì, 03 Dicembre 2015 15:25

Parma - Tasse sui rifiuti, rapporto Confartigianato

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Gli Italiani spendono 10,2 miliardi per raccolta rifiuti: + 22,6% in 5 anni. L'Emilia Romagna è sopra la media al 9° posto della classifica delle regioni con le tariffe più alte. A Parma, l'aumento per gli artigiani, dal 2012 a oggi, è quasi del 20%. -

Parma, 3 dicembre 2015 -

In Italia le tariffe per la raccolta dei rifiuti corrono ben più dell'inflazione: secondo una rilevazione di Confartigianato, negli ultimi cinque anni sono aumentate del 22,6%, vale a dire il 14,6% in più rispetto al tasso di inflazione (+8%) e il 12,8% in più rispetto alla crescita media del costo di questo servizio (+9,8%) registrata nell'eurozona.
Confartigianato ha calcolato il costo del servizio d'igiene urbana per le tasche di famiglie e imprenditori che in media, nel 2014, hanno pagato 168,14 euro pro capite, per un totale di 10,2 miliardi. Ma con una vera e propria impennata negli anni 2012-2015 che si è tradotta in un rincaro del 12,5%, nove volte e mezzo in più della crescita del costo della vita (+1,6%) e con una differenza del 7,4% in più rispetto alla media dei rincari nell'Eurozona fermi al +5,1%.
L'Emilia-Romagna si piazza al 9° posto della classifica delle regioni con le tariffe più alte ed è sopra la media nazionale con 168,51 euro di spesa procapite.
L'ufficio studi Confartigianato Imprese Apla ha analizzato l'andamento delle tariffe, nel Comune di Parma, per categorie specifiche di attività artigianali come acconciatori ed estetiste, falegnami, idraulici, fabbri, elettricisti, carrozzieri, autoriparatori, elettrauto ma anche per le attività industriali con capannoni di produzione. Per ognuna di queste categorie, nel periodo 2012-2015, l'ufficio studi ha registrato un aumento del 19,84%.

«Ci stiamo domandando – ha dichiarato Leonardo Cassinelli, presidente di Confartigianato Imprese Apla Parma - qual è l'azienda che in quattro anni ha aumentato i propri ricavi del 20%, tenuto conto del periodo di recessione vissuto. Ma il servizio di raccolta è stato così migliorato da giustificare un aumento del genere? Per non parlare del fatto che i rincari sono ancora meno giustificati a fronte delle promesse fatte in occasione della costruzione dell'inceneritore che, secondo le teorie di tutti gli enti coinvolti, avrebbe consentito una riduzione consistente delle tariffe. Infine e lo abbiamo più volte ribadito, bisogna chiedersi per quale servizio pagano le imprese, visto che gran parte dei rifiuti che producono vengono smaltiti attraverso canali diversi dal servizio messo a disposizione dal Comune».

(Fonte: Ufficio stampa Confartigianato Imprese Apla Parma)

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