Lunedì, 03 Agosto 2015 12:40

L'Anguria Reggiana cresce in qualità ed amplia la gamma In evidenza

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Positiva la giornata in campo presso l'azienda Pietro Codeluppi di Guastalla. Un confronto tra angurie della stessa varietà ma sottoposte a diversi tipi di concimazione. Sperimentate anche le "mini angurie". 

Reggio Emilia, 3 agosto 2015 -

Si è rivelata positiva e molto partecipata la giornata dimostrativa sull'Anguria Reggiana con la visita al campo sperimentale, per il terzo anno consecutivo collocato presso l'azienda vivaistica Pietro Codeluppi a San Martino di Guastalla. Le parcelle di prova, che peraltro erano finite sommerse con la 'bomba d'acqua' del 15 maggio scorso, che perciò Codeluppi ha dovuto riseminare, hanno consentito di sperimentare anche le "mini angurie", con esito qualitativo positivo: pertanto il prossimo anno anche queste angurie per single o famiglie piccole, prodotte nelle aziende aderenti ad Apar, potranno fregiarsi del contrassegno rilasciato dall'Associazione produttori Anguria Reggiana. Codeluppi, vice presidente di Apar e membro della presidenza provinciale Cia, come al solito ha organizzato nei minimi dettagli e con successo l'incontro.

La giornata di sabato scorso, dedicata ad angurie e portainnesti in coltura protetta, invece di una "gara" tra diverse varietà di anguria, è stata dedicata ad un confronto tra angurie della stessa varietà ma sottoposte a diversi tipi di concimazione: un 'test' neutro (non concimato), letame, digestato, chimica, pollina, pellettato; test importanti per aiutare i produttori a scegliere il tipo di concimazione che può dare il risultato qualitativo migliore sull'anguria. "E' importante – commenta Codeluppi – continuare a fare passi avanti per migliorare la professionalità ed il prodotto, che si distingue non solo per un marchio che ormai potrà fregiarsi della protezione europea con l'indicazione geografica, ma anche per le caratteristiche qualitative". Va detto che le sue personali preferenze, ma anche della maggioranza di coloro che hanno assaggiato le diverse angurie, vanno verso quelle che hanno goduto di concimazioni più naturali.

Dopo la visita alle serre in cui erano state effettuate le sperimentazioni, il commento è stato affidato a Cristina Piazza, tecnico dell'azienda sperimentale Stuard di Parma che segue fin dall'inizio le sperimentazioni relative all'Anguria Reggiana. A seguire, saluti sono stati espressi dal presidente Apar Ivan Bartoli, dal presidente della Provincia Giammaria Manghi, dal presidente Cia Antenore Cervi e dalla vice presidente di Confagricoltura Lucia Zubiani.

(Fonte: Ufficio stampa CIA Reggio Emilia)