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Un negozio alimentari, un "Sali e tabacchi", la prima "bottega" del MAB Unesco e ben presto sorgerà anche il centro visite del Parco. Sono queste le prime attività economiche che la Cooperativa di Comunità Corte di Rigoso è pronta a rilanciare ridare impulso all'economia locale.

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Durante il lockdown un terzo delle cooperative ha perso meno del 10% del fatturato rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso; un altro terzo ha subito una riduzione dei ricavi compresa tra il 10 e 30%, mentre il 15% delle cooperative ha "bruciato" oltre la metà del suo fatturato. Il 60% ha dovuto ridurre l'attività, il 24,6% è stato costretto a sospenderla.
È quanto emerge da un questionario distribuito da Confcooperative Modena alle 184 imprese associate per fare il punto della situazione dopo la fase 1 dell'emergenza sanitaria.

Si rincorrono le cifre, ormai enormi, messe in campo per la ripresa. Non basta però programmare ingenti risorse, occorre anche saperle spendere. Procedure chiare, canali semplici, rapidità: sono i tre punti chiave su cui si basa la possibilità dello sforzo economico in atto di diventare un concreto supporto per l’economia e non un semplice annuncio.

Avevamo raccontato della iniziativa di alcuni abitanti di Rigoso per rilanciare il loro paesino di montagna. Un'esperienza che ha suscitato interesse e RAI3 è salita a "Corte di Rigoso" per raccontare l'avventura.

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Dalla "montagna" un esempio da replicare. A Rigoso è stata costituita una Cooperativa di Comunità pronta a far ripartire il paese partendo dalla base e dal centro del villaggio.

Di LGC Parma 7 aprile 2020 - In tutta Italia si fa un gran parlare di quando e soprattutto di come fare ripartire l'economia in tempo di "coronavirus" e in montagna, nello specifico nel comune di Monchio delle Corti, hanno già messo le fondamenta per una pronta ripartenza e pianificate le prime azioni di intervento sociale che seguiranno nell'immediato.

Si chiama "Corte di Rigoso" la cooperativa di comunità che si è costituita nei giorni scorsi presso lo studio notarile di Bernardo Borri a Langhirano e avrà sede in Piazza della Fiera Grossa a Rigoso.

L'idea ha preso vita nel novembre scorso, su iniziativa di un gruppo di residenti e assidui frequentatori del paese, a fronte della serrata del negozio di alimentari e della prossima chiusura della tabaccheria.

Due eventi che deprimerebbero ancor più l'attività socio ricreativa e che invece, grazie alla caparbietà tipica delle persone concrete di montagna, si sono trasformati in fattori di stimolo per un progetto di rilancio turistico, sociale e lavorativo del Paese.

"Con l'ausilio di Confcooperative Parma, abbiamo predisposto un piano economico di sviluppo che si proietta nei successivi 5 anni." A spiegare il progetto è uno dei fautori dell'iniziativa, Claudio Moretti, già sindaco di Monchio, che insieme a altri 6 hanno dato vita alla cooperativa di comunità "Corte di Rigoso" lo scorso 2 aprile presso lo studio del Notaio Bernardo Borri a Langhirano.

Un piano di investimenti che prevede l'acquisto della Tabaccheria, gli arredi per il bar e gli alimentari e infine anche la sistemazione di locali per mettere a disposizione del turismo 8/9 posti letto.

"Abbiamo già trovato due ragazzi, prosegue Claudio Moretti neo Presidente della cooperativa, che da Parma verranno a stabilirsi in paese, dove i genitori hanno una abitazione, e gestiranno l'attività del Bar-Tabaccheria e ai quali come cooperativa daremo sostegno economico per un anno, il tempo dell'avviamento"

Dal Paese più alto della provincia di Parma, crocevia tra due regioni e ben tre province, un esempio di coraggio e progettualità che, dopo la prima fase destinata all'avviamento delle prime attività economiche, intravede già i due successivi temi da aggredire per consolidare la vita sociale del paese: il tema degli anziani e il centro estivo per i ragazzi che d'estate tornano a ripopolare i paesi di montagna.

"Vogliamo contribuire alla resilienza, conclude Claudio Moretti, creando opportunità di lavoro in forza di un progetto economicamente sostenibile. Naturalmente ci siamo confrontati con chi ha già fatto esperienze simili, in particolare con Dario Torri presidente della Coop. Valle dei cavalieri di Succiso, dal quale abbiamo ricevuto suggerimenti e anche incoraggiamento".

Se attualmente la cooperativa è stata fondata con i primi 7 soci, già una quarantina sono le persone in lista di attesa per aderire e ampio è il sostegno da parte degli enti e delle istituzioni, a partire dalla stessa amministrazione comunale di Monchio delle Corti, di Confcooperative Parma , dal Parco Nazionale, dal Parco Regionale e anche dal GAL (Gruppo di Animazione Locale ndr) e infine dalla Unione dei Comuni.

Soci fondatori e membri del cda della Cooperativa di Comunità "Corte di Rigoso":
Claudio Moretti presidente
Manuela Giani vice presidente
Angelo Malmassari cassiere
Cristina Castagnetti consigliera
Elena Quagliotti consigliera
Luciano Bacchieri consigliere
Giampiero Bacchieri Cortesi consigliere

(nella foto di copertina Da sinistra Luciano Bacchieri, Angelo Malmassari, Claudio Moretti, Giampiero Bacchieri Cortesi e il notaio Bernardo Borri)

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L’annuncio del ministro Bellanova a Bologna. Nuovi impegni anche per il contrasto alla cimice.

Buone notizie per le aziende agricole dell’Emilia-Romagna. Nel corso di un incontro tenutosi lo scorso 23 gennaio in Regione con il ministro delle Politiche Agricole, Teresa Bellanova, è stato annunciato lo stanziamento di 21,2 milioni di euro dal decreto legge Milleproroghe approvato di recente in Parlamento. La maggior parte dei fondi, circa 17,3 milioni di euro, sarà impiegata subito dalla Regione per sostenere 8 progetti del settore lattiero-caseario che interessano aziende e cooperative di Bologna, Modena, Reggio Emilia, Parma e Piacenza produttrici di formaggi stagionati, in particolare Parmigiano Reggiano e Grana Padano, oltre alla filiera Gran Latte del gruppo Granarolo che ha come obiettivo il miglioramento del benessere animale e delle tecniche di produzione del latte alimentare e latticini freschi.

“Queste risorse serviranno finalmente a coprire quei progetti rimasti finora esclusi, a causa dell’esaurimento dei fondi, dal finanziamento del ‘bando filiere’ del 2017 del Piano di Sviluppo Rurale – dichiara Carlo Piccinini, presidente Confcooperative FedAgriPesca Emilia Romagna -. La cooperazione agroalimentare è stata la prima a farsi portavoce nelle sedi opportune delle richieste provenienti dal settore lattiero-caseario, in particolare dell’area emiliana, che necessitava di quei fondi per fare partire progetti capaci di generare investimenti per 49,5 milioni di euro. Lo abbiamo fatto anche coinvolgendo i livelli nazionali e andando a bussare alle porte del Ministero a Roma, affinché si trovassero risorse provenienti da altre Regioni che non erano riuscite a spendere tutti i fondi europei dei PSR. Siamo molto soddisfatti che la nostra Regione sia riuscita a portare a casa questo importante risultato e abbia ascoltato le nostre continue richieste”.

Il vertice di ieri in viale Aldo Moro a Bologna è servito anche per annunciare interventi a favore dei frutticoltori. Nel corso della primavera 2020 verranno finalmente liberati gli insetti antagonisti (la cosiddetta ‘vespa samurai’) per contrastare l’invasione della cimice asiatica che durante la campagna 2019 secondo i dati del CSO ha causato 588 milioni di euro di danni alle aziende di frutta in tutto il nord Italia. Il ministro Bellanova ha inoltre annunciato la piena operatività del fondo triennale da 80 milioni di euro istituito nell’ultima Legge di Bilancio. In questo ultimo periodo il lavoro congiunto della Regione svolto con il Ministero per recuperare i fondi europei ha portato ad avere una Bozza di regolamento che accoglie tutte le richieste avanzate dalla Regione, compresa quella relativa all’articolo 221 che consentirà di innalzare le risorse per i programmi operativi dell’OCM Ortofrutta.

“Abbiamo ricevuto rassicurazioni dal ministro Bellanova circa l’impegno a stanziare maggiori fondi per sostenere le aziende agricole di frutta colpite dalla cimice asiatica, andando a chiedere risorse anche a Bruxelles – aggiunge Piccinini dando voce alle migliaia di aziende ortofrutticole riunite nelle cooperative emiliano-romagnole -. È evidente che gli 80 milioni di euro in tre anni appena stanziati non sono assolutamente sufficienti a risolvere il problema. Ben venga comunque l’avvio della sperimentazione per la vespa samurai, ma è fondamentale trovare altre risorse per sostenere i frutticoltori in attesa che le armi contro la cimice asiatica diventino efficaci. Non possiamo permetterci altre campagne di frutta come quella del 2019, la nostra regione rischia di perdere interi comparti a partire da quello delle pere dove esprime la maggiore produzione italiana”.

Bologna, 24 gennaio 2020

Venerdì, 10 Gennaio 2020 07:29

Simone Gamberini è il nuovo direttore di Coopfond

Dal 2 gennaio ha assunto la direzione del fondo mutualistico nazionale di Legacoop. Approvata la nuova organizzazione interna di Legacoop Bologna: le deleghe del direttore in capo al presidente dell'associazione. La presidente Ghedini: Simone rimane un punto di riferimento per il movimento, con un incarico strategico per l'innovazione cooperativa.

Bologna, 8 gennaio 2020 - Simone Gamberini, dal 2 gennaio 2020, ha assunto l'incarico di direttore generale di Coopfond, fondo mutualistico di Legacoop, e ha rassegnato le sue dimissioni da direttore di Legacoop Bologna, incarico che aveva assunto agli inizi del 2015. Gamberini ha preso il posto di Aldo Soldi, che ha raggiunto i requisiti per la pensione.

"Desidero ringraziare Simone Gamberini per il lavoro svolto in questi cinque anni con la competenza e la passione che hanno sempre contraddistinto la sua vita professionale - ha dichiarato Rita Ghedini, presidente di Legacoop Bologna - Simone rimane un riferimento prezioso per il movimento, assumendo un incarico strategico per lo sviluppo e l'innovazione dell'imprenditoria cooperativa".

Le deleghe di Simone Gamberini sono state assunte dalla presidente Rita Ghedini e saranno gestite in collaborazione con le colleghe e i colleghi dello staff operativo. La direzione di Legacoop Bologna ha già approvato la proposta di riorganizzazione interna dell'associazione.

Simone Gamberini, 46 anni, è stato sindaco di Casalecchio di Reno dal 2004 al 2014 e coordinatore provinciale dell'Anci. Dal 2008 è presidente dell'Istituto Ramazzini.

Coopfond è la società che gestisce il fondo mutualistico per la promozione cooperativa, alimentato dal 3% degli utili di tutte le cooperative associate a Legacoop. Nel 2019, il fondo ha impegnato circa 51 milioni di euro in operazioni tese alla salvaguardia di imprese cooperative e posti di lavoro, workers buyout, sviluppo cooperativo, supporto alla logistica e consolidamento patrimoniale.

“La Plastic Tax scarica su imprese e lavoratori il costo della sostenibilità ambientale”. Il presidente di Confcooperative ER Francesco Milza chiede al Governo un ripensamento

Bologna, 4 novembre 2019 – “Non c’è sostenibilità ambientale senza sostenibilità economica: è bene che le Istituzioni a tutti i livelli lo comprendano, altrimenti si continuano a lanciare proclami che non trovano concretezza. Aggiungere una nuova tassa per le imprese sull’utilizzo della plastica negli imballaggi non risolve il problema ma scarica i costi della riduzione dell’impatto ambientale esclusivamente su aziende, lavoratori e consumatori”.


Così Francesco Milza, presidente di Confcooperative Emilia Romagna, commenta l’introduzione della Plastic Tax nella prossima Legge di Bilancio a cui sta lavorando il Governo.


“Le nostre imprese hanno bisogno di essere accompagnate per un periodo congruo e con apposite misure verso un processo di riconversione industriale per diminuire l’utilizzo della plastica nelle loro produzioni – aggiunge Milza –, ma questo obiettivo non può essere perseguito improvvisando una nuova tassa. Invece di premiare e valorizzare quelle aziende che stanno riducendo il ricorso alla plastica e scelgono di utilizzare i materiali riciclati per il packaging dei loro prodotti, e invece di sostenere la filiera industriale del riciclo oggi più che mai in difficoltà dopo il blocco delle importazioni dalla Cina, con l’introduzione della Plastic Tax il Governo rischia di arrecare danni al sistema produttivo, senza portare benefici ambientali”.
“Confidiamo – conclude il presidente di Confcooperative Emilia Romagna, organizzazione che rappresenta 1.600 cooperative con 230.000 soci e oltre 80.000 occupati – in un ripensamento da parte del Governo, auspicando un orientamento verso percorsi di incentivazione per le imprese che favoriscano un minore ricorso alla plastica. Dal canto nostro, in linea con le iniziative portate avanti da Confcooperative nazionale per il raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda ONU 2030, dal prossimo 6 novembre elimineremo tutte le bottiglie di plastica dai nostri uffici”.

Riparte il percorso di alta formazione identitaria e manageriale FORMACOOP 5° edizione. In allegato si invia la brochure con le date e i docenti del percorso e la scheda di iscrizione.

Quando si tratta di scegliere tra fini diversi, la necessità di disporre non solo di competenze adeguate, ma di un criterio di scelta fondato sulla categoria del giudizio di valore diviene
irrinunciabile.

Partendo da questa consapevolezza è stato progettato il percorso FORMACOOP giunto alla sua 5° edizione.


A CHI È RIVOLTO
Ai consiglieri di amministrazione in carica di cooperative dell’Emilia-Romagna che desiderano acquisire visioni strategiche e strumenti per poter svolgere al meglio il loro ruolo di indirizzo e guida. Il corso è a numero chiuso, per un massimo di 35 partecipanti.

Per INFO:
Sathi Arcangeli
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
051.7099015

“100 anni di cooperazione verso i prossimi scenari” è il titolo del workshop organizzato da Confcooperative Parma e il centro di formazione IRECOOP Emilia Romagna sede di Parma in collaborazione con Master Universitario in Economia della Cooperazione MUEC Alma Mater Studiorum - Università di Bologna per un approfondimento e un confronto circa il “ruolo” dell’impresa stessa nel contesto economico e sociale in cui la medesima svolge la sua attività, tanto con riferimento al tempo presente, quanto in prospettiva. Un momento di riflessione che riveste cruciale importanza e una potenziale rilevanza strategica per l’impresa cooperativa, diversa per scopo dall’impresa lucrativa e per definizione espressione di una comunità e risposta ad un bisogno degli individui che la costituiscono.

Ci sono imprese che hanno raggiunto e superato il traguardo dei 100 anni, come appunto la Latteria cooperativa Frescarolese, che verrà nell’occasione premiata con una targa commemorativa, iniziativa che rientra nell’ambito delle Celebrazioni del Centenario di Confcooperative.

Il Programma dell’evento
Ore 9,30 - SALUTI D’APERTURA E INTRODUZIONE DI CONFCOOPERATIVE PARMA
TESTIMONIANZE DAL TERRITORIO
· Premiazione Latteria Cooperativa Frescarolese nell’ambito delle Celebrazioni del Centenario di Confcooperative
· Presentazione Accordo di collaborazione cooperativa tra “Cooperativa Casearia Agrinascente – Parma2064” e birrificio “Articioc” cooperativa sociale
· Presentazione “progetto Oasi delle Pievi” realizzato da LEN Service Onlus


INTERVENTI
LA COOPERAZIONE TRA DEMOCRAZIA E POPULISMO
Prof. Flavio Delbono
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
Direttore Master in Economia della Cooperazione MUEC


LA COOPERAZIONE NELL’EPOCA DEL DIGITALE
Prof. Stefano Zamagni
Alma Mater Studiorum - Università di Bologna
Presidente della Pontificia Accademica delle Scienze Sociali


- DIBATTITO
ore 12,00 CONCLUSIONI


- BUFFET

(In allegato il programma completo scaricabile in PDF)

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