Bologna 17 dicembre 2022 - Abbiamo appena saputo che un ragazzo ristretto presso l’IPM di Bologna, avrebbe dato fuoco ad alcune suppellettili presenti in cella, per futili motivi.
Nuova grave aggressione al personale di custodia avvenuta nel carcere di Reggio Emilia, proprio nella giornata che vedeva le forze dell'ordine manifestare a Roma per ottenere maggiori tutele in forza delle frequenti aggressioni ricevute. A seguire il comunicato della Segreteria Regionale del Sindacato Sinappe.
Dalla Segreteria Regionale del Sindacato di Polizia Penitenziaria (Sinappe) riceviamo l'ennesima segnalazione di incidente verificatosi in un centro di detenzione, questa volta a Ferrara.
Casa Circondariale di Ferrara: Poliziotto Penitenziario morso da un recluso. Il comunicato del Sinappe.
Ennesimo "Bollettino" dagli Istituti Penitenziari di Parma da parte del SiNAPPe. "Ancora in fiamme una cella, stavolta ad opera di due detenuti di origine magrebina, presso l’inferno dantesco costituito dai reparti della media sicurezza del penitenziario ducale, ove i detenuti sembrano essere fuori controllo.
Non sono trascorse 48 ore e ecco che la cronaca deve registrare una nuova gravissima aggressione ai poliziotti penitenziari avvenuta all'interno degli Istituti di Pena di Parma. A denunciare i fatti è ancora una volta è il sindacato Sinappe attraverso il comunicato che segue.
Nuova aggressione a poliziotti nel carcere di Parma. La segnalazione da parte della Segreteria Regionale Si.N.A.P.Pe Emilia Romagna che di seguito pubblichiamo integralmente.
Le sigle sindacali SAPPE, OSAPP e SINAPPE comunicano che, come avevano già preannunciato, è stato depositato, presso il tribunale civile di Parma, il ricorso ex articolo 28 per l’accertamento della condotta antisindacale da parte della Direzione degli Istituti Penitenziari di Parma e del Provveditorato Regionale dell’Emilia Romagna e Marche, avverso l'illecita apertura del nuovo padiglione detentivo.
A seguire Il comunicato congiunto delle sigle sindacali della Polizia Penitenziaria che chiedono l'allontanamento del Provveditore Regionale dell'Amministrazione Penitenziaria per il suo modus operandi, in contrapposizione costante con le norme contrattuali.