Redazione

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La Polizia di Stato ha arrestato un marocchino pluripregiudicato, dopo che due ragazzini erano stati minacciati in zona Pomposa.

Modena -

Nella serata di ieri, personale della Squadra Volante ha arrestato un marocchino di anni 25, regolare sul territorio nazionale, responsabile del reato di tentata estorsione.

Gli agenti mentre transitavano in zona Pomposa sono stati fermati da due giovani fratelli che in stato di agitazione hanno riferito di essere stati pochi istanti prima avvicinati da un uomo che improvvisamente aveva cinto con forza il collo di uno dei due minacciandolo di consegnarli immediatamente 10 euro per acquistare della cocaina. Dal momento che il giovane non aveva con sé del denaro, il marocchino gli aveva sfilato dal capo il cappellino con visiera che indossava intimandogli di recuperare la somma richiesta, altrimenti non glielo avrebbe più restituito e gli avrebbe fatto del male per punirlo.

Gli agenti dopo aver ascoltato la testimonianza dei ragazzi, si sono immediatamente portati in piazza Pomposa dove lo straniero stava aspettando i due fratelli e lo hanno bloccato. All'interno dello zaino in suo possesso effettivamente vi era il cappellino appena sottratto al ragazzo.
Il marocchino, pluripregiudicato per reati in materia di stupefacenti e contro il patrimonio, in particolare rapine e furti, dopo gli accertamenti di rito, è stato associato alla locale Casa Circondariale, come disposto dal Magistrato di turno, a disposizione della Autorità Giudiziaria.

La Polizia municipale ha bonificato e cordellato l'area a scopo preventivo. I bocconi sono stati portati all'Istituto Zooprofilattico per le analisi.

Modena -

Nella mattinata di ieri, mercoledì 12 dicembre, la Polizia municipale di Modena ha rinvenuto alcuni bocconi sospetti nel parchetto di Ganaceto nei pressi di via Cambi. Le presunte esche sono state portate all'Istituto Zooprofilattico di Modena, dove saranno eseguite le analisi necessarie ad accertare al presenza di veleni o di sostanze che avrebbero potuto nuocere ad un animale che avesse addentato il boccone.

Le esche erano state notate la sera precedente da una signora a passeggio; nella mattinata di oggi la signora ha avvisato la Sala operativa della Municipale e si è recata sul posto insieme alla pattuglia per indicare la posizione esatta del rinvenimento. Gli agenti della Polizia di prossimità, il nucleo che si occupa di questioni relative ai maltrattamenti animali, dopo aver recuperato i bocconi, hanno effettuato la bonifica dell'area interessata; a scopo preventivo l'area è stata cordellata ed è stato affisso un volantino utilizzato per segnalare la possibile presenza di esche avvelenate.

I risultati degli esami si conosceranno solo tra una ventina di giorni, nel frattempo i frequentatori del parco dovranno comunque fare attenzione alla presenza di eventuali altri bocconi sospetti che potrebbero essere pericolosi per animali o bambini. In caso di ritrovamenti, si raccomanda di non toccare a mani nude i bocconi sospetti, né di inalare o avvicinarli al viso; di avvisare tempestivamente la Polizia municipale o il Servizio Veterinario dell'Ausl competente per territorio e, se è possibile, di lasciare il boccone nel luogo di ritrovamento attendendo l'arrivo delle competenti autorità.

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Gli agenti di Polizia sono intervenuti dopo che un dipendente di un esercizio commerciale in zona Pomposa si è accorto del furto e ha seguito il ladro.

Modena -

Personale della Squadra Volante ha tratto in arresto un cittadino tunisino di anni 33, responsabile del reato di furto aggravato e continuato.

Intorno alla mezzanotte di ieri, gli agenti sono intervenuti a seguito di una segnalazione al numero di emergenza 112NUE da parte di un dipendente di un esercizio commerciale in zona Pomposa che stava seguendo a distanza un uomo responsabile di furto.

Grazie alle sue indicazioni, gli agenti sono riusciti ad intercettare in via Coccapani il presunto ladro, il quale alla vista della Polizia si è sbarazzato di alcuni cellulari gettandoli all’interno di una fioriera per poi darsi alla fuga in direzione Largo Sant’Eufemia, dove è stato bloccato con non poca difficoltà.

Il tunisino, irregolare sul territorio nazionale e pluripregiudicato per reati specifici contro il patrimonio, in particolare furti con destrezza e furti aggravati, è stato trattenuto presso le celle di sicurezza della locale Questura, come disposto dal Magistrato di turno, in attesa del processo con rito direttissimo.

I due cellulari sono stati riconsegnati ai legittimi proprietari.

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