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Degustazioni dei vini rossi del Mont'Arquato di Cantine Casabella: si parte con il Bonarda secco piacentino, sabato e domenica alla WineHouse -

Piacenza, 30 settembre 2014 -

Riprendono le degustazioni guidate delle Cantine Casabella di Castell'Arquato, in provincia di Piacenza. Dopo il successo estivo con «Mont'Arquato Summer», con un trionfo di vini bianchi estivi, ecco ora la proposta autunnale: «Mont'Arquato Rosso», degustazione dei vini rossi della casa arquatese.

Un vero e proprio tour alla scoperta del gusto tipico e dei suoi abbinamenti gastronomici, con un occhio di riguardo alla tradizione culinaria locale e del Ducato. Si parte, quindi, sabato 4 (dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00) e domenica 5 (dalle 9.00 alle 12.00) nella WineHouse della cantina, in località Socciso, sulla provinciale che collega Castell'Arquato a Carpaneto, con la "Bonarda secca", doc della linea della più legata alla tradizione, quella dell'"Azienda Agricola Casabella".

Lo studio di abbinamento prevede sul tavolo di assaggio la rinomata torta al cioccolato di Vigolo Marchese, biscotti secchi e confetture chilometro zero. Un tripudio del dolce che, con la guida del sommelier, accompagnerà l'assaggio di questo vino che ha fatto la storia della tradizione piacentina. Un vino secco, adatto ad ogni pasto: dai primi piatti, alla carne, sino ai dolci.

La Bonarda è parte della linea "Azienda Agricola Casabella" e, con Malvasia, Ortrugo e Gutturnio, incarna la tipicità più pura delle Cantine Casabella. E proprio con questo richiamo alle radici Casabella ha deciso di avviare la rassegna dedicata ai rossi che proseguirà, nei weekend, con Gutturnio, Cabernet Sauvignon e Barbera. Sono inoltre possibili, su prenotazioni, le degustazioni dell'enoturismo di Casabella, a cui si affianca, volendo, la visita alla cantina. Per maggiori informazioni: 0523.804441; www.cantinecasabella.com; Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

La Carta d'Identità:

Bonarda doc Colli Piacentini
Vitigno: Bonarda
Età media vigna: 25 anni
Terreno: argilloso.
Resa per ettaro: 130 quintali
Epoca vendemmia: mese di ottobre, raccolta manuale
Coltivazione: cordone speronato e cordone libero
Fermentazione e macerazione: in fermentini d'acciaio a temperatura controllata 26°-28°C per 7/10 giorni
Maturazione ed affinamento: 4 mesi in vasche di acciaio e successiva rifermentazione in autoclave metodo charmat
Epoca imbottigliamento: trascorsi 5 mesi dalla raccolta
Colore: rosso rubino intenso
Profumo: armonico, intenso, gradevole, caratteristico, floreale e fruttato con note di fragola e frutti di bosco
Sapore: morbido, amabile e frizzante

(Fonte: ufficio stampa Cantine Casabella)

Pubblicato in Dove andiamo? Piacenza

Il padiglione del vino a EXPO2015 che guarda al futuro per emozionare e raccontare storie e prodotti di tutto il comparto. Bari, Napoli, Ancona, Siena, Cuneo e Gorizia le prime tappe del roadshow vinitaly.

A pochi mesi dall'assegnazione al Vinitaly dell'incarico per la realizzazione del padiglione del vino a EXPO MILANO 2015, sulla base del protocollo d'intesta tra il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, il Padiglione Italia e Expo 2015 S.p.A., i vertici del Vinitaly di Veronafiere danno il via al roadshow di presentazione sul territorio del progetto e del listino.

Verona, 15 settembre 2014.
Partirà domani, 16 settembre, da Bari il roadshow che vedrà impegnati i vertici del Vinitaly di Veronafiere nella presentazione del padiglione "VINO – A TASTE OF ITALY" per EXPO 2015. Seguiranno le tappe di Napoli il 17 settembre, Ancona il 18 settembre, Siena il 23 settembre, Cuneo il 25 settembre, Gorizia il 26 settembre.
Luoghi e orari disponibili su http://www.vinitaly.com
Il roadshow è l'occasione per illustrare nel dettaglio a regioni, associazioni, consorzi e a tutti i produttori, il progetto del padiglione concepito per rappresentare e raccontare la storia e i prodotti di tutto il comparto, ambasciatore indiscusso del "Made in Italy" nel mondo.
Un obiettivo quello della "rappresentazione democratica" di tutti gli eccellenti produttori, grandi e piccoli, che contribuiscono alla ricchezza e unicità del nostro sistema che si riflette oltre che nel concept del progetto anche nel listino, pensato per offrire realmente a tutti la possibilità di partecipare ad un evento unico.
Duemila metri quadrati, situati all'incrocio strategico tra cardo e decumano dell'area Expo, sull'arteria centrale che porta verso la Lake Arena; un padiglione indipendente, contiguo all'area della Comunità Europea e proprio di fronte a Palazzo Italia e al padiglione delle Regioni, tutti spazi che insieme ai due blocchi situati al di là del cardo costituiscono lo spazio del Padiglione Italia.
Partendo da un percorso emozionale di scoperta e conoscenza multisensoriale del primo livello, si passerà poi al piano superiore, vero e proprio cuore del padiglione. Il vino italiano troverà qui spazio in tutte le sue innumerevoli storie e sfumature, una vera e propria "Biblioteca del Vino", dove ciascun prodotto rappresenta un titolo con una specifica storia da raccontare, una moltitudine di storie scritte, che i visitatori potranno leggere degustando e conoscendo, per immaginare insieme la storia da scrivere, il futuro. Infine, al terzo livello, gli spazi dedicati agli incontri.
Un padiglione ad alto contenuto tecnologico, pensato in un'ottica di totale sostenibilità poiché ogni singolo elemento sarà riutilizzato.
"Il progetto del Padiglione del Vino all'EXPO è perfettamente in linea con la storica mission di Vinitaly ed è frutto della precisa visione strategica portata avanti negli ultimi anni da Veronafiere, che qui potrà valorizzare la sua esperienza a beneficio del settore e del Paese, arricchendo un evento già unico per natura con la messa a punto di un'azione di promozione e supporto che prenderà vita prima, durante e anche dopo la manifestazione", ha commentato Ettore Riello, Presidente di Veronafiere.
"Avevamo dichiarato che l'obiettivo era quello di dare massima e piena rappresentazione del comparto, della sua storia e identità e delle sue potenzialità, e infatti questo progetto fonda su una filosofia inclusiva e democratica, poiché crediamo fermamente che solo dando spazio all'immensa ricchezza e varietà dei nostri vini si possa realmente rappresentare l'esclusivo valore della produzione italiana", ha dichiarato Giovanni Mantovani, Direttore Generale di Veronafiere.
L'offerta "entry level" per poter posizionare una bottiglia nella prestigiosa e suggestiva area de "La Biblioteca del Vino", al primo piano del Padiglione per un periodo di tre mesi, è infatti di 3.000 euro + IVA (più un primo numero di bottiglie necessarie alle degustazioni), sale a 5.000 euro + IVA per due bottiglie e a 9.000 euro + IVA per 4 bottiglie. In tali tariffe è compresa la presenza dei prodotti nell'enoteca virtuale per la vendita online durante tutta la durata della manifestazione.
Nell'area è stato inoltre previsto un meccanismo di wine dispenser che consente ai produttori di poter considerare una presenza del proprio prodotto senza l'aggravio di costi aggiuntivi di personale, assicurando tuttavia al contempo la massima valorizzazione delle etichette grazie alla presenza di sommelier professionisti in grado di affiancare e guidare il pubblico nella degustazione.
Per i produttori che desiderano essere presenti per tutti i sei mesi dell'EXPO, l'offerta per posizionare una, due o quattro bottiglie è rispettivamente di 4.500, 8.000 e 15.000 euro + IVA.

Altrettanto interessante ed equilibrata l'offerta messa a punto per le grandi realtà (Regioni, Consorzi e grandi produttori) che desiderano o necessitano di ampi spazi dedicati. Per loro nelle aree Diamante e Platino saranno disponibili spazi che verranno completamente allestiti e personalizzati, dotati di banchi multimediali con video e tablet, attraverso i quali sarà possibile arricchire la presentazione della storia dei vini proposti. Inoltre verrà messa a loro disposizione un sala per l'organizzazione di una degustazione a settimana. I vini saranno anche inclusi nell'offerta dell'enoteca virtuale per la vendita online durante tutta la durata della manifestazione. Ad ogni visitatore inoltre sarà offerta la possibilità di avvalersi di una Applicazione Mobile che, grazie al collegamento wireless con le postazioni wine dispenser, sarà in grado di fornire dettagliate informazioni sui vini in degustazione, guidando il visitatore alla scoperta del mondo del vino italiano con la possibilità poi di acquistare direttamente online i vini appena degustati.

Tali spazi, inclusivi di tutti i servizi qui descritti, saranno dotati nell'area Diamante di wine dispenser compatibili per la presenza concomitante di ben 100 bottiglie (per un valore totale di 4.200 euro + IVA a bottiglia per un periodo di tre mesi e di 6.000 euro + IVA a bottiglia per un periodo di sei mesi).
Nell'area Platino saranno invece dotati di wine dispenser compatibili per la presenza concomitante di 72 bottiglie (al costo totale di circa 4.860 euro + IVA a bottiglia per un periodo di tre mesi e di circa 6.940 euro + IVA a bottiglia per un periodo di sei mesi). Nell'offerta di queste aree è inclusa la possibilità di utilizzo della sala degustazione per master class o specifiche presentazioni.
Tutte le offerte prevedono inoltre una gestione flessibile delle bottiglie, consentendo almeno un cambio di etichetta durante il periodo e la presenza di sommelier per l'assistenza alla degustazione dei visitatori.

(Verona Fiere)

Il circolo dell'associazione Nazionale Marinai d'Italia in occasione di Mytiliade ha accolto come simpatica anteprima una cena-degustazione in cui i protagonisti sono stati il prosciutto ed i vini di Parma, i fritti napoletani e i muscoli di La Spezia.

di redazione La Spezia - 
"Muscoli e muscoli, quel matrimonio osceno tra prosciutto e muscoli" è stata invece un'unione felice in cui due prosciutti del salumificio Corradi Guerrino, il primo di ventiquattro mesi di stagionatura ed il secondo di trentasei, hanno sorpreso i partecipanti per dolcezza, profumo e gusto.
Da applausi le zeppole ripiene di muscoli preparate dal maestro friggitore Luigi De Rosa, applausi meritatissimi anche per i muscoli alla marinara preparati dalla cooperativa mitilicoltori della Spezia. Degni ministri i vini di Parma quali la Malvasia dell'azienda Oinoe e il Sauvignon della casa vinicola La Bandina. Perché questo abbinamento tra muscoli e prosciutto? Lo ha spiegato Marco Epifani ideatore della serata:"l'aria del Tirreno e il sale sono due elementi comuni tra muscoli e prosciutti. Inoltre, è questo il gioco, la coscia del maiale è un insieme di muscoli!"

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Domenica, 14 Settembre 2014 15:17

C.A.S.E.A. - SOMMARIO Anno 13 - n° 37 15 settembre 14

C.A.S.E.A. - Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 37 15 settembre 14

SOMMARIO Anno 13 - n° 37 15 Settembre 2014

(Cliccando su "allegati" è possibile scaricare in formato PDF)
1.1 editoriale 11 settembre: dal terrorismo all'esercito
3.1 sana 2014 Sana 2014: prove d'EXPO
5.1 in giro per il sana Oh, bio mio!
7.1 Biologico Bio: in alto consumi, produzione e clima di fiducia
8.1 Lattiero caseario Derivati del latte alla deriva
9.2 vino Vino: -15% causa maltempo
10.1 pomodoro Campagna pomodoro 2014: consegnato il 58,55% del pomodoro
11.1 embargo russo Embargo russo: Agea e altri organismi pagatori pronti
11.2 sana 2014 SANA 2014 da Record
12.1 eventi Macfrut | 24 – 25 – 26 Settembre

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 14 Settembre 2014 09:17

Vino: -15% causa maltempo

Maltempo taglia del 15 per cento la produzione e la Francia sorpassa l'Italia.

Roma, 9 settembre 2014 -
Con un taglio di oltre il 15 per cento rispetto allo scorso anno la vendemmia 2014 rischia di classificarsi come la piu' scarsa dal 1950, con una produzione di vino che potrebbe scendere fino a 41 milioni di ettolitri anche se molto dipenderà dalle condizioni climatiche delle prossime settimane. E' quanto stima la Coldiretti nell'evidenziare che a condizionare i risultati sono stati gli effetti del maltempo che ha colpito gran parte del vigneto italiano. Nonostante l'ampia forbice delle previsioni in questa fase, è ormai certo che l'Italia perderà quest'anno il primato mondiale nella produzione di vino a vantaggio della Francia dove - sottolinea la Coldiretti - le stime per il 2014 danno una produzione di 47 milioni di ettolitri, secondo l'Istituto del Ministero dell'agricoltura d'oltralpe.
I tagli produttivi maggiori - precisa la Coldiretti - si dovrebbero verificare nelle Regioni del Sud ed in particolare in Puglia e Sicilia dove si stimano cali fino al 30 mentre le regioni del Centro sono le uniche a far registrare un aumento produttivo, stimato attorno al 10 per cento, e il raccolto è invece in calo in tutte le regioni del Nord. Le stime saranno pero' progressivamente definite perché molto dipenderà dalle prossime settimane perché restano ancora da raccogliere le uve nell'80 per cento del vigneto italiano, con la vendemmia che quest'anno sarà tardiva e non dovrebbe completarsi prima di novembre. Dal punto di vista qualitativo la stagione è stata fortemente influenzata dalla piovosità che ha alimentato incertezza e impegnato notevolmente gli agricoltori nella difesa dei grappoli, ma se non ci saranno sconvolgimenti – continua la Coldiretti - si prevede che la produzione Made in Italy sarà destinata per oltre il 40 per cento ai 332 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 73 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30 per cento ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30 per cento a vini da tavola.
La vendemmia in Italia – sottolinea la Coldiretti - coinvolge 650mila ettari di vigne, dei quali ben 480mila Docg, Doc e Igt e oltre 200mila aziende vitivinicole dalle quali si attiva un motore economico che genera quasi 9,5 miliardi di fatturato solo dalla vendita del vino, realizzato per oltre la metà all'estero.
(Fonte Coldiretti 9 settembre 2014)

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Martedì, 09 Settembre 2014 12:19

Modena - La Cantina Settecani brinda al bilancio

Nel 2013 ricavi per 3,8 milioni di euro, 2,8 milioni ai soci: la Cantina Settecani di Castelvetro brinda ai risultati di bilancio -

Modena, 9 settembre 2014 -

È cominciata la vendemmia, e intanto la Cantina Settecani di Castelvetro brinda ai risultati di bilancio. Nell'esercizio 2013/14 la cooperativa vitivinicola aderente a Confcooperative Modena ha realizzato ricavi per 3,86 milioni di euro, con un aumento del 15 per cento rispetto all'esercizio precedente. «Grazie soprattutto al Lambrusco Grasparossa di Castelvetro e alla crescente richiesta di Pignoletto, l'anno scorso abbiamo venduto 944.761 bottiglie (+3 per cento sul 2012) - afferma il presidente della Cantina Settecani Paolo Martinelli – È aumentata anche la vendita di vino sfuso in damigiana, arrivata a 480 mila litri (+6 per cento rispetto al 2012/13)».

L'anno scorso la Cantina ha lavorato, trasformato e commercializzato 48.304 quintali di uva. Da sottolineare che il valore attribuito al conferimento ha superato la cifra di 2,8 milioni di euro, con un prezzo medio al quintale che supera i 56 euro: è il quinto aumento consecutivo (nel 2008/2009 il prezzo medio era stato di 31,76 euro). «È una grande soddisfazione poter riconoscere ai nostri 200 soci un prezzo che li ripaga degli sforzi compiuti per coltivare uve di qualità – aggiunge il vicepresidente della Cantina Settecani Andrea Chierici – Grazie al lavoro dei soci possiamo produrre vini di qualità che la nostra cantina riesce a valorizzare, nonostante siamo la cooperativa più piccola e quella più a sud della via Emilia. Negli ultimi dieci anni abbiamo investito 1,7 milioni di euro per potenziare produzione, promozione e commercializzazione».

I risultati di bilancio della Settecani sono commentati positivamente dal presidente di Confcooperative Modena Gaetano De Vinco. «Il settore vitivinicolo cooperativo è in buona salute, come conferma anche l'andamento delle altre cantine nostre aderenti. L'intero movimento cooperativo – ricorda De Vinco - coltiva il 70 per cento delle uve e produce il 90 per cento dei Lambruschi modenesi. Siamo bravi a produrre, ora si tratta di compiere un ulteriore salto di qualità e – conclude il presidente di Confcooperative Modena - raggiungere i consumatori di tutto il mondo che vogliono mangiare e bere italiano».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative Modena)

Domenica, 31 Agosto 2014 10:57

Il Douja d'OR a un vino Piacentino.

Il prestigioso riconoscimento astigiano è stato conquistato dalla cantina piacentina di Terzoni Claudio.

Piacenza 25 agosto 2014 --
Prosegue incessante la raccolta di premi e riconoscimenti per la cantina piacentina "Società Agricola Terzoni Claudio srl".
Dopo avere incamerato il successo al Vinitaly con il premio "Banca Popolare di Verona" assegnato al vino Colli Piacentini Doc Malvasia Passito "Sensazioni D'inverno - le Virtù del Poggio" 2011, e la riconferma, per il secondo anno consecutivo con il passito "Sensazioni di inverno 2011" quale miglior vino al Concorso Mondiale di Bruxelles, la cantina piacentina ha conquistato anche l'astigiano Douja d'OR che è andato alla Malvasia Passito 2012 "Sensazioni d'Inverno".
Il premio, attribuito dalle Commissioni dell'O.N.A.V., viene assegnato solo ai vini che, in fase di degustazione, raggiungono almeno 85 punti su 100. Sono punteggi particolarmente rigorosi che richiedono ai vini il possesso di caratteristiche di elevata qualità. Infine, il 9 luglio scorso, è stata la volta di altri 2 vini della cantina piacentina a ricevere gli onori, questa volta da parte della "Selezione del Sindaco" . Medaglia d'oro conquistata quindi dalla punta di diamante di "Terzoni", la pluridecorata "Malvasia Passito Sensazioni d'inverno" e medaglia d'argento invece è stata assegnata all'Ortrugo "Per Elisa" a conferma della qualità professionale raggiunta dall'azienda vinicola dei Colli Piacentini.

Terzoni Marco vinitaly2014 premio

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Domenica, 31 Agosto 2014 09:14

Andiamo a vendemmiar ... oppure no.

Prospettive sulla vendemmia 2014. Torna l'incubo 2002 per la produzione enologica piemontese. Sarà decisivo l'andamento stagionale di settembre.

di Lamberto Colla - Piacenza 26 agosto 2014 -
Troppa acqua. E' la sintesi banale della stagione enologica che va a concludersi. Un luglio caratterizzato da una piovosità eccezionale che ha raggiunto anche i 21 giorni, come in Veneto, di pioggia su 31. Con un +160% rispetto la media degli anni precedenti è fuori discussione che le aspettative in quantità e in qualità del prodotto finito non siano delle più rosee.
L'eccesso d'acqua moltiplica il rischio di malattie per la vite, riducendo la gradazione alcolica dei grappoli e compromettendo la salute degli acini per lo sviluppo dei marciumi.
Se negli ultimi anni, lo scorso in modo particolare, l'andamento stagionale particolarmente favorevole aveva portato a anticipare, o meglio, a riportare nel tradizionale periodo, la vendemmia quest'anno il rischio è completamente l'opposto. La speranza è che un settembre, e forse un ottobre, compiacenti possano raddrizzare le sorti di una stagione che si preannuncia insidiosa per uno dei comparti agroalimentari più importanti per fatturato realizzato e per l'immagine nazionale.

1 barbera invaiatura gde
I timori sono elevati in tutte le regioni particolarmente vocate alla viticoltura, come ci conferma Marco Terzoni, enologo e produttore di vino dei Colli Piacentini. "Le previsioni non sono incoraggianti - sottolinea l'enologo - visto l'andamento climatico di questa estate. In certe regioni addirittura sta sorgendo l'incubo del 2002 tristemente nota per il caratteristico aroma di "feccino" che ha contraddistinto la produzione nazionale. Certo in 12 anni le tecniche si sono notevolmente affinate ma il ricordo di quell'annata è ancora dolorosamente vivo nei ricordi dei produttori".
Molto probabilmente, al fine di evitare il riproporsi di una tale situazione, "molte aziende anticiperanno la vendemmia pur nella consapevolezza di compromettere la produzione qualitativa di vino".
Nelle annate con primavere ed estati molto piovose, i timori maggiori ricadono sugli attacchi della muffa grigia che può provocare danni ingenti, soprattutto dove si lavora con l'obiettivo della qualità. Un attacco di Botrytis cinerea può ridurre la produzione in termini di peso ma, ancora peggio, può rendere difficoltoso il processo di vinificazione e generare odori anomali.
Tendenzialmente, l'anticipo della vendemmia, rispetto al periodo ideale di maturazione delle uve, sarà una pratica molto diffusa quest'anno - prosegue Marco Terzoni - "in considerazione del fatto che le uve sono malate e lo sviluppo dei batteri acetici è come ovvio controproducente per la qualità.

1 barbera uva con marciume gde
Una stagione eccezionale, come peraltro ciclicamente avviene, ma come tutti i contadini sanno, lavorando a cielo aperto si è esposti a molti maggiori rischi e appesi alla "Benevolenza del dio Bacco".
Ma senza necessariamente attaccarsi al fato è possibile attenuare gli effetti negativi dei diversi andamenti stagionali attraverso una conduzione professionale del vigneto. Già, perché è in campo che si fa il vino. La cantina e la professionalità degli enologi possono migliorare e correggere il prodotto, ma per la buona o eccellente qualità è indispensabile partire da un buon grappolo e quello si fa in campo.
Ecco quindi che le buone pratiche agronomiche tornano a essere di moda. "Anche in situazioni estreme", conclude Terzoni, "se le buone pratiche agronomiche sono state rispettate e costantemente applicate, gli effetti connessi a eventi anche estremi possono essere in parte mitigati. L'esposizione dei filari, la pratica dell'inerbimento interfilare e una buona attenzione alle concimazioni rappresentano quelle consuetudini di base indispensabili per ottenere un buon risultato così come pure lo è la cura della pianta e la sua defogliazione che consente agli acini di avere la migliore insolazione. Infine la raccolta con annessa cernita in campo è l'ultimo elemento che contribuisce a consegnare alla cantina il miglior prodotto destinato alla trasformazione. Da lì in poi sarà compito dei tecnici ottenere il miglior vino.".
In conclusione, importanti saranno l'andamento climatico di settembre e le capacità degli enologi a intervenire per dare corpo ai vini di nuova produzione. Nel frattempo, per mettere avanti le mani, sono state già avanzate e in taluni casi accordate le richieste di arricchimento zuccherino attraverso l'aggiunta di mosto concentrato rettificato. Addirittura, come nel caso del Veneto e del Friuli Venezia Giulia, la richiesta è di poter arricchire di due gradi zuccherini i mosti (di solito è massimo 1,5) e di poter vendemmiare a 8 gradi e non da 9 in su.
Che settembre quindi corregga quel che luglio ha compromesso.

4 vigneto malvasia dei 2 migliori vini al mondo terzoni gde

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Domenica, 24 Agosto 2014 08:53

Lambrusco in Cina con la Cantina di Formigine

La cooperativa ha partecipato alla principale fiera cinese dedicata al vino.

Bologna 21 agosto 2014 -.

La Cantina Formigine Pedemontana fa assaggiare il Lambrusco ai cinesi. Nei giorni scorsi la cooperativa vitivinicola aderente a Confcooperative Modena ha partecipato al Beijing Yanqing International Wine Expo, uno dei principali eventi del 2014 dedicati al vino in Cina. L'evento si è tenuto nella città di Yanqing, a 60 km da Pechino; la Cantina Formigine Pedemontana, che esporta da qualche anno nella zona sud di Pechino, era l'unico produttore di Lambrusco modenese presente. «L'affluenza di pubblico ha superato le nostre aspettative e ci ha permesso di stringere contatti con alcuni distributori non solo di Pechino, ma anche di altre regioni della Cina e dell'Estremo Oriente», riferisce l'export manager della Cantina Formigine Pedemontana Matteo Torelli. La zona di Yanqing, la città che ha ospitato la fiera, ha centinaia di ettari coltivati a vigna, una cinquantina di cantine, un museo del vino. «Quello cinese è un mercato immenso che vale la pena di esplorare – aggiunge il presidente della cooperativa formiginese Alberto Vaccari – I cinesi desiderano conoscere i vini italiani e francesi. Del Lambrusco apprezzano il frizzante e i profumi, anche se sono ancora attenti più che altro al prezzo e faticano a riconoscere la qualità dei prodotti. Comunque il nostro Lambrusco Grasparossa di Castelvetro doc amabile "Rosso Fosco" è stato molto apprezzato. Per questo - conclude il presidente della Cantina Formigine Pedemontana – speriamo di poter presto consolidare la nostra presenza in quel grande mercato».

(Confcooperative Modena)

Domenica, 17 Agosto 2014 09:05

Dalle regione finanziamenti alle Cantine

Vino, in arrivo 3 milioni 852 mila euro per lo sviluppo delle cantine, dei punti vendita e del commercio elettronico. Il bando scade il 29 settembre. Rabboni: investimenti per continuare a crescere. Negli ultimi cinque anni +59% di export.

Bologna, 11 agosto 2014 --
- Nuove risorse dalla Regione per i vini dell'Emilia-Romagna. Si tratta di 3 milioni 852 mila euro per sostenere progetti di sviluppo delle aziende agricole e vitivinicole con attività di trasformazione e commercializzazione. Il termine per presentare le domande scade il 29 settembre.
"E' un ulteriore intervento a sostegno di un comparto che negli ultimi anni ha conosciuto un'evoluzione positiva – spiega l'assessore regionale all'Agricoltura Tiberio Rabboni – . Lo scorso anno l'export di vino emiliano-romagnolo è cresciuto del 9,8% e addirittura del 59,3% nel periodo 2013-2008, contro un dato nazionale del 37,2%. Uno stato di salute molto buono, determinato sia dagli investimenti sulla qualità che da quelli sull'export. Dal 2008 a oggi le risorse europee, statali e regionali per il settore vitivinicolo sono state superiori in Emilia-Romagna ai 200 milioni di euro e sono andate al rinnovo dei vigneti, alla modernizzazione delle cantine e alla promozione sui mercati esteri. Alle risorse pubbliche, naturalmente, si sono affiancate quelle private. Ora non bisogna rallentare. Per continuare a crescere bisogna continuare a investire sulla qualità e su nuovi mercati e consumatori".
Il bando per presentare le domande è stato approvato dalla giunta nella seduta del 14 luglio (delibera n. 1135). Si tratta di risorse dell'Ocm vino e i contributi vanno alla costruzione o ristrutturazione di immobili, l'acquisto di macchinari, impianti e attrezzature, la realizzazione di punti vendita diretta o di siti di e-commerce. Gli aiuti vanno dal 20% al 40% della spesa ammissibile. Gli investimenti proposti dovranno essere compresi tra i 20 mila e 1 milione di euro.
Le domande vanno presentate utilizzando il sistema operativo e la modulistica presenti sul sito di Agrea: http://agrea.regione.emilia-romagna.it.

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