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Finanziati dalla Provincia, i lavori di asfaltatura e ripristino del manto stradale di diversi tratti lungo la strada Provinciale di Bardi, tra Castellarquato e Fiorenzuola -

Piacenza, 8 settembre 2014 -

Si sono conclusi alla fine di agosto i lavori di asfaltatura e ripristino del manto stradale di diversi tratti lungo la strada Provinciale n. 4 di Bardi tra il centro abitato di Castellarquato e quello di Fiorenzuola d'Arda.

L'intervento di riqualificazione della sovrastruttura stradale è stato finanziato dalla Provincia di Piacenza con 145mila e 379euro, dopo che la Regione Emilia Romagna ha autorizzato l'utilizzo integrale delle somme derivanti dalle economie del progetto originario (finanziato con risorse derivanti dal trasferimento delle strade ex Anas), che prevedeva la realizzazione di una variante locale su nuova sede alla Strada Provinciale di Bardi presso la ditta Biffi, per un nuovo e specifico progetto.

Per verificare la conclusione dei lavori, il presidente della Provincia Massimo Trespidi ha compiuto venerdì mattina un sopralluogo lungo il tratto interessato dal cantiere. L'intervento, nel suo complesso, ha comportato l'asfaltatura di tratti di pavimentazione stradale ammalorata, con la realizzazione di opere complementari di ricarico delle banchine stradali e il rifacimento della segnaletica orizzontale.

"Come Provincia - sottolinea il presidente Trespidi - abbiamo utilizzato economie per un significativo intervento di riqualificazione di questa strada provinciale che riveste un particolare interesse anche dal punto di vista turistico: un intervento che dimostra come questa amministrazione abbia sempre messo in campo tutte le risorse che possono essere utilizzate per garantire il buon governo del territorio".

I lavori, consegnati il 28 luglio 2014, sono stati seguiti dal dirigente del servizio Edilizia, progettazione infrastrutture e grandi opere della Provincia di Piacenza Stefano Pozzoli insieme ai progettisti e tecnici Francesca Putzolu e Paolo Biasini e al capocantoniere Carlo Guselli. La ditta aggiudicataria dell'intervento è la Asfalti Piacenza S.r.l. di Cremona.

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Piacenza)

Cantine Casabella, aumenta in maniera esponenziale la presenza in Sudamerica nel 2014 per i vini piacentini. La produzione raddoppia ed il fatturato raggiunge il mezzo milione di euro nel mercato latinoamericano.

Piacenza, 9 agosto 2014 -

Ottima annata per le Cantine Casabella sul fronte del territorio latino-americano: il 2014, stando alle stime ed ai numeri fin qui riportati, raddoppierà il numero di esportazione, con una lievitazione del fatturato pari a circa mezzo milione di euro. Una conquista significativa, in un paese in cui la consumazione di vino è ancora messa in penombra dalla forte presenza della birra. Ma il vino piacentino pare piacere e questo risultato, importantissimo, è la conferma di un ottimo lavoro di squadra ed una buona riuscita dei rapporti intrecciati dall'export manager del continente americano, Antonio Maccieri. Cantine Casabella, sul territorio transoceanico dal 2009, presenta già diversi importatori, interessati alla qualità ed alla tipicità del prodotto italiano, piacentino in particolare.

«I vini più richiesti sono quelli della tradizione locale. Quindi siamo su importanti numeri di imbottigliamento per quanto riguarda malvasia, bonarda, i vini della linea "Mont'Arquato" come cabernet-sauvignon, gutturnio riserva e barbera. Quest'anno i numeri saranno incrementati anche grazie alla forte entrata sul mercato del nostro "Lambrusco Emilia IGT", molto amato per la sua tipicità italiana» spiega il direttore di Cantine Casabella Gianfranco Rossi. «Questo è un ottimo risultato che rafforza la nostra presenza nel settore dell'esportazione e che rappresenta la forza di un prodotto tipico, il vino, in cui questo territorio deve continuare a credere. È senza dubbio il risultato di un lavoro di squadra; ma accanto a noi produttori, che ogni giorno dimostriamo la capacità del nostro lavoro e del nostro impegno, chiediamo la presenza delle istituzioni: per un maggior dialogo ed una migliore resa produttiva che riconosca la potenza di un mercato ancora sottovalutato».

(fonte: ufficio stampa Cantine Casabella)

Sabato 2 e domenica 3 agosto prosegue la rassegna enologica nello store delle Cantine Casabella. Ad essere protagonista di degustazioni guidate dal sommelier, lo spumante "Magno". L'incontro si svolgerà, come sempre, dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 di sabato e dalle 9 alle 12.30 di domenica.

Piacenza, 31 luglio 2014 -

La degustazione di questa settimana, ultima di questa rassegna estiva dedicata ai vini bianchi, verterà sullo spumante brut frizzante "Magno". Prodotto tipico della Val d'Arda, il "Magno" è un Monterosso, realizzato con uve provenienti da migliori vitigni di Malvasia di Candia, Ortrugo, Trebbiano della Val Trebbia e Sauvignon. Spumante con metodo Charmat, per la presa di spuma, è idoneo come aperitivo e per i brindisi ed è ottimo accompagnamento per i dolci. Il sommelier accompagnerà una degustazione che ha il sapore della tipicità e della storia locale, con abbinamenti curiosi, e che andrà chiudere questa serie di week end di assaggi dedicati ai bianchi della linea Mont'Arquato: sabato dalle 9 alle 12.30 e dalle 15 alle 19 e dalle 9 alle 12.30 di domenica.

E con questo vino Casabella rende omaggio a Castell'Arquato ed alla sua storia. Fu, infatti, il nobile Magno ad edificare il castello e la chiesa nell'VIII secolo dopo Cristo sulla sommità della collina che ora è il cuore del borgo arquatese.
Un vino poco noto ma storicamente riconosciuto come pregiato: fu Papa Paolo III ad elogiare il tipico locale durante una visita alla figlia nel piccolo borgo piacentino, tanto che il bottigliere personale del Pontefice scrisse: «Castell'Arquato fa vini perfettissimi e in gran pregio che è un gran peccato che questa collina non sia tutta vigna, che qui sono di così delicati vini quanto sia in tutta la Lombardia, tanto rossi quanto bianchi. Et qui afferma sua beatitudine si forniva per il suo viaggio anche che fosse a Ferrara e a Bologna». Ed ancora oggi nel borgo si rievoca quella visita durante il «Monterosso Val d'Arda Festival», rassegna totalmente dedicata al Monterosso della Val'Arda.

Scheda vino

Magno
COLLI PIACENTINI
MONTEROSSO VAL D'ARDA DOC
Spumante Extra-Dry

Vitigno:
Uvaggio: Sauvignon, Ortrugo, Malvasia di Candia e Trebbiano Val Trebbia.

Produzione:
Raccolta manuale delle uve nel mese di settembre. La fermentazione avviene in vasche d'acciaio a temperatura controllata 18° C- 20°C per 10/15 giorni. Maturazione del vino in vasche d'acciaio per 3 mesi e successivamente rifermentazione in autoclave con metodo Charmat per presa di spuma. Il vino viene imbottigliato all'inizio dell'anno successivo alla vendemmia.

Caratteristiche organolettiche:
COLORE: Giallo paglierino.
PROFUMO: fruttato, armonico, intenso, sapido e caratteristico con note di mandorle e crosta di pane.
SAPORE: fresco, aromatico spumante, extra-dry.
GRADAZIONE ALCOLICA: 11% vol.

Abbinamenti gastronomici:
Aperitivi, antipasti, primi piatti leggeri e carni bianche.

Servizio:
Servire freddo a 10°-12° C.

(Fonte: ufficio stampa Cantine Casabella)

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Prende il via domani la «Mont'Arquato Summer» con la degustazione guidata dal sommelier, nello store della cantina, del "Principe", ortrugo doc frizzante delle Cantine Casabella -

Piacenza, 11 luglio 2014 - di Paola Tanzi -

La «Mont'Arquato Summer» di Cantine Casabella prende avvio, domani, sabato 12, dalle 9 alle 12 e dalle 15 alle 19, e domenica 13, dalle 9 alle 12, con la degustazione guidata dal sommelier, nello store della cantina, del "Principe", ortrugo doc frizzante, fiore all'occhiello della proposta estiva delle cantine di Castell'Arquato.

Un vino tipico dei colli piacentini che è tra le etichette capofila della pregiata linea del «Mont'Arquato», che trae la sua ispirazione dalla storia e dal paesaggio che la ospitano. La raccolta manuale delle uve nel mese di settembre, la loro pressatura per ottenere il mosto e separarlo dalle parti solide, l'illimpidimento del mosto per decantazione statica e la successiva fermentazione alcolica a temperatura controllata a 18 gradi sono un processo che ne definiscono il gusto in vista della seconda rifermentazione in autoclave a 16 gradi per presa di spuma al fine di esaltare e mantenere i profumi fruttati e floreali tipici del prodotto. Il "Principe", dal sapore frizzante e delicato, sapido ed equilibrato, è ottimo come aperitivo ed un piacevole accompagnamento di antipasti e primi piatti con sughi a base di verdure.

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Giovedì, 10 Luglio 2014 09:43

«Mont’Arquato Summer»: un'estate da degustare

Ogni weekend la scoperta di un vino del Mont'Arquato: per un'estate da bere con "Principe", "Bande Nere", "Abbraccio" e "Magno", da sabato 12 luglio alle Cantine Casabella di Castell'Arquato (PC). Un percorso di eno-turismo pensando ad Expo2015.

Piacenza, 10 luglio 2014 - di Paola Tanzi -

Alla scoperta dei prodotti locali, quelli della terra del vino, per le Cantine Casabella, che da sabato 12 luglio inaugurano la «Mont'Arquato Summer», una serie di quattro appuntamenti ognuno dei quali dedicato ad un vino della tradizione piacentina. Quattro week-end in cui, con la guida di un sommelier professionista, la cantina di Castell'Arquato, all'interno del proprio store, presenterà quattro tipicità locali legate alla pregiata linea del Mont'Arquato, ben nota a livello nazionale ed internazionale.

Si parte il 12 e 13 luglio con il "Principe", l'ortrugo doc, fiore all'occhiello della produzione piacentina, il 19 e 20 luglio con «Bande Nere», spumante metodo classico, il 26 e 27 luglio con "Abbraccio", aristocratico ed elegante vino d'autore la cui etichetta è firmata dall'artista Giancarlo Bargoni, terminando, il 2 e 3 agosto, con una tipicità di Castell'Arquato il «Magno», spumante extra-dry metodo charmat, che ha molto da raccontare al mondo dei "winelovers".

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Ogni assaggio sarà curato nel particolare e sarà un percorso sensoriale alla scoperta di gusti originali e tipici della tradizione piacentina. In un momento in cui vi è grande attenzione per la tipicità, per il locale e per la tradizione il «Mont'Arquato Summer» si presenta come punto di incontro di più fattori: la scoperta di un territorio unico, quale quello del borgo di Castell'Arquato, perla intatta del Ducato di Parma e Piacenza, di una storia, quella del Mon'Arquato e dei suoi protagonisti, e di un sapore tipico, quello del prodotto piacentino. La «Mont'Arquato», linea blasonata delle Cantine Casabella, vanta numerose menzioni e notevoli premi, anche internazionali: campione di incassi in questa direzione il "Duca di ferro", gutturnio riserva, che sarà tra i protagonisti dell'autunno 2014 in cantina, con assaggi e degustazioni guidate alla scoperta dei rossi piacentini. La rassegna «Mont'Arquato Summer» è l'inizio di un percorso di appuntamenti che la cantina di Castell'Arquato ha in programma di calendarizzare in vista del grande evento di Expo2015, dedicato all'alimentazione ed all'ambiente: vino e terra del vino. Il binomio perfetto per una nuova concezione di enoturismo. Le degustazioni si terranno nello store delle Cantine Casabella, in località Socciso di Castell'Arquato, il sabato, dalle 9.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 19.00 e la domenica dalle 9.00 alle 12.30.

 

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La Filiale di Piacenza di Poste Italiane, in occasione della corsa d'auto d'epoca "Vernasca Silver Flag", su richiesta della Società Sportiva Dilettantistica C.P.A.E, ha approntato un servizio temporaneo con speciale annullo postale che si potrà ottenere sabato 21 giugno dalle 10.15 alle 15.45 nello spazio allestito in Via Roma n. 6 a Castell'Arquato.

Piacenza, 19 giugno 2014 -

Nei giorni successivi alla manifestazione, i marcofili e coloro che volessero richiedere l'annullo possono inoltrare le commissioni allo sportello filatelico dell'ufficio postale di Piacenza Centro in via Sant'Antonino n. 40 (tel. 0523.316469).
Poste Italiane attiva Servizi Filatelici Temporanei dotati di bolli speciali che riproducono con scritte e immagini il tema di manifestazioni legate ad eventi di notevole interesse culturale, economico e sociale: convegni, congressi, raduni, fiere, mostre, celebrazioni di eventi storici, manifestazioni filateliche, sportive, culturali, umanitarie, anniversari di personalità non viventi, inaugurazioni di opere pubbliche di particolare rilevanza locale o nazionale.
Il servizio è rivolto a chi intenda pubblicizzare e storicizzare il proprio evento con la realizzazione del bollo speciale (Enti Pubblici o privati, Associazioni, Società, Partiti Politici, Organizzazioni sindacali, comitati promotori o organizzatori di manifestazioni).

(Fonte: Poste Ialiane)

Un fine settimana dedicato alle auto storiche: torna la Vernasca Silver Flag, la 19° edizione della rassegna dedicata ai motori che hanno fatto la storia dell'automobilismo italiano.

Parma, 18 giugno 2014 - di Paola Tanzi

Un appuntamento tra i più importanti sul piano nazionale, che vedrà gli automobilisti impegnati nelle salite del comprensorio di Castell'Arquato, Lugagnano e Vernasca, tra lo splendido scenario naturale della Val d'Arda ed i manieri di queste valli. Organizzato dal Club Piacentino Autoveicoli d'Epoca, l'evento che va in scena da venerdì a domenica, vedrà questa diciannovesima edizione dedicata alla Lancia, simbolo tutto italiano di storia, eleganza e classe.
Il pubblico potrà ammirare le rombanti vetture storiche, che giungono da molti parti d'Europa, attraversare i tornanti del comprensorio piacentino, ammirando gli antichi borghi e degustando le tipicità locali.
Il programma è amplio: si inizia venerdì con l'iscrizione delle autovetture, con la cena a Veleia, tra le antiche rovine del sito archeologico romano. Sabato alle 11 la rassegna entra nel vivo, con la prima salita dei partecipanti tra Castell'Arquato, Lugagnano e Vernasca. Seconda salita alle 15.30, che culminerà con una cena di Gala nella piazza medievale di Castell'Arquato. Terza salita verso Vernasca domenica, con partenza alle 10.30 da Castell'Arquato. Le premiazioni sono previste per le 14.30, dopo il buffet nell'area dell'antica Pieve di Vernasca.
Gli appassionati della storia automobilistica italiana saranno più che soddisfatti di questa rassegna dedicata alla Lancia. Fondata a Torino da Vincenzo Lancia nel 1906 il marchio è uno dei più antichi, distinto per l'alta tecnologia delle creazioni e per la classe delle sue carrozzerie.
«La storia sportiva della Lancia è gloriosa e parte subito, fino dai primi tempi di produzione delle vetture, raggiungendo l'apice negli anni Cinquanta con le leggendarie D24, D25 e D50 che parteciparono al Campionati Mondiali Marche e F1 con al volante grandi piloti come Ascari, Fangio Castellotti e Villoresi. A partire dagli anni Settanta la Casa di Chivasso si è proposta come la vettura da battere nei Rallyes, conquistando vittorie e Campionati Mondiali a ripetizione. Le Fulvia HF, le Stratos e le Delta hanno scritto pagine leggendarie nella storia dell'automobilismo sportivo mondiale, facendo sognare intere generazioni di italiani». Che ora potranno ammirarle e riviverle dal vero, sulle colline di casa.

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E' la quinta generazione di vitivinicoltori che si tramanda, dal 1860, la passione per innovare. Da due anni, la Società Agricola Terzoni Claudio srl, è vincitrice dei più ambiti riconoscimenti nazionali e internazionali.

Di Lamberto Colla - Bacedasco Alto 18 maggio 2014 -

Accoccolata tra i morbidi colli di Bacedasco, splendido villaggio piacentino che sino a circa 40 anni fa era meta di turismo termale, l'azienda a indirizzo vitivinicolo della famiglia Terzoni, fa strage di premi e riconoscimenti internazionali. L'ultimo, o almeno così pensavo che fosse, è stato quello ricevuto il mese scorso al Vinitaly; il premio "Banca Popolare di Verona" assegnato al vino Colli Piacentini Doc Malvasia Passito "Sensazioni D'inverno - le Virtù del Poggio" 2011 per aver conseguito il miglior punteggio fra tutti i vini veneti, o emiliano romagnoli, o trentini o friulani di tutte le categorie previste dal regolamento del 21° Concorso Enologico Internazionale.

Un riconoscimento di elevato prestigio nazionale che si va a affiancare ai tanti altri già collezionati dall'azienda. Già perché è di pochi giorni fa la novità che, per il secondo anno consecutivo, il Malvasia passito 2011 "Sensazioni D'inverno" ha ricevuto la medaglia d'oro al Concours Mondial de Bruxelles emergendo tra 8.200 vini selezionati tra 50 Paesi.

Concorso Mondiale Bruxelles 2014 Nino gde

"Nella botte piccola sta il buon vino." -
In parte per la giovane età, in parte per l'elevata professionalità, fatto sta che Marco Terzoni sta imprimendo all'azienda di famiglia un impulso innovativo pur mantenendo saldo il legame con la tradizione e il territorio.  Terzoni Botte legno1 cibus

 

Obiettivo: qualità, innovazione e salute.
Esempio principe di questa filosofia è rappresentato dal Gutturnio Riserva Superiore. Un vino barricato 6 mesi in botte di rovere francese, "un legno in grado di rilasciare delle note molto molto particolari e che va sull'idea dell'Amarone - commenta Marco Terzoni - chiamato "Poggio del Vento" ma che non produciamo tutti gli anni. Questa tipologia di vino, quest'anno non è in produzione ad esempio, l'ultima annata è quella del 2007. Infatti, se durante l'affinamento il prodotto non lo reputo idoneo il vino non esce in commercio". La passione della cantina ha portato il 27enne della famiglia Terzoni a indagare nuove frontiere tecnologiche e a sperimentarle in prima persona. Così mostra orgoglioso la pressa pneumatica che lavora in assenza di ossigeno e "inietta all'interno azoto e CO2, illustra Terzoni, che a fine lavorazione viene eliminato." Il processo risulta, come è ovvio, più costoso ma a tutto vantaggio della produttività, della salubrità e della qualità del prodotto finale ben percepita dal consumatore disposto quindi a riconoscerne un prezzo leggermente superiore. "Sia sul ciclo produttivo, sia sul valore di prezzo della bottiglia abbiamo un riconoscimento di valore. Infatti - prosegue il wine maker - con questo tipologia di pressa riesco a ottenere un 5-10% di prodotto in più, di maggiore qualità (minori sedimenti, minore feccia) e, altra cosa, i vini sono più salutari perché abbiamo meno solfiti".
Questo particolare processo di pressatura è dall'azienda applicato a tutti i prodotti bianchi, rossi e passiti. Per il passito, che ricordiamo ha ricevuto prestigiosi riconoscimenti anche internazionali, dallo scorso anno è stato introdotto un particolare procedimento di pressatura, della durata di circa 8 ore, in grado di estrarre tutti i fattori positivi che fanno grande il "Sensazioni d'Inverno". Terzoni Marco campioni1 cibus

La pulsione innovativa è sfociata addirittura nella registrazione di un brevetto a garanzia e protezione di una particolare tecnica di arricchimento aromatico. Il processo brevettato, denominato Crioestrazione aromatica, si distingue per il susseguirsi di fasi di choc termici, in cella frigo. In breve sintesi, l'uva, raccolta in cassette di legno, viene sottoposta, per 10-15 giorni, a quotidiani sbalzi termici compresi tra -2, -4 gradi e +8, +10 gradi. Una tecnica che ha consentito all'Ortrugo fermo "Per Elisa" di distinguersi dalla concorrenza arrivando a conquistare il premio "Douja D'Or" di Asti.
L'ultima, in ordine di tempo, innovazione introdotta in azienda da Marco Terzoni riguarda il controllo da remoto dei processi fermentativi di cantina. "Sono spesso fuori azienda, per effetto della attività di consulenza enologica, e perciò ho necessità di tenere sotto controllo i processi cinetici di fermentazione e di intervenire, se necessario, sui parametri come se fossi in azienda. Per mezzo di questo dispositivo collegato a una centralina di controllo posso, in ogni momento, controllare come sta procedendo la fermentazione e mi consente anche di intervenire, aumentando o abbassando la temperatura o aumentando la quota di ossigeno. La cosa bella è che la fermentazione è continua e sempre perfetta. Paradossalmente ho un più preciso controllo, mentre sono in giro per il mondo, piuttosto che avere una persona fissa in azienda e dedicata agli assaggi". Il sistema, ancora sotto forma di prototipo, sembra stia perfettamente rispondendo alle esigenze per il quale è stato progettato.
Tecnologia quindi e innovazione hanno contribuito a realizzare prodotti di qualità che hanno incontrato il gusto della critica anche internazionale e i premi ottenuti hanno dato il loro supporto a fare avvicinare i buyer stranieri. "Quest'anno, illustra Terzoni, abbiamo partecipato a Cibus per la prima volta e questo ci ha consentito di venire in contatto con importatori giapponesi." Un traguardo importante per una impresa vitivinicola che da relativamente poco tempo ha avviato un radicale processo di trasformazione con uno spiccato orientamento al mercato e alle nuove mode. "Quasi tutte le nuove tendenze hanno una origine statunitense e anche il vino segue questa regola. Ad esempio, già cinque anni fa, negli USA andava di moda il vino Rosé e puntualmente tre anni dopo è tornato prepotentemente di moda anche in Italia. Un vino particolarmente apprezzato dal mondo femminile al quale anche noi abbiamo deciso di dare soddisfazione con "Stille di Vanità". Un vino rosato per il quale abbiamo studiato anche una colorazione più prossima ai gusti femminili con tendenze cromatiche tendenti al violetto invece del solito color salmone. Da quest'anno abbiamo introdotto l'utilizzo della "Giara in terracotta con rivestimento in cera d'api"; un concetto derivato dal Portogallo, adatto a esaltare quelle note speziate, di cannella e pepe rosa, così apprezzate dall'universo femminile". Terzoni Anfora1 cibus

- Conclusione -
40.000 bottiglie di vino prodotte ogni anno, un'equilibrata gamma di prodotti composta da bianchi, rossi, rosati e passiti. E' questo il frutto della passione a vinificare le uve raccolte nei 7 ettari di vigneto che adornano il centro aziendale a sua volta immerso nei Colli Piacentini. Un distretto suggestivo dove la tradizione si è preservata quasi intatta e l'innovazione tecnologica ha sempre le porte aperte, soprattutto nella casa vinicola della famiglia Terzoni Claudio.

Terzoni vigneti1 cibus

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

 

Si apre venerdì il Monterosso Val d’Arda Festival, una tre giorni ricca di eventi, dal 25 al 27 aprile, per celebrare e conoscere il Monterosso, vino tipico della Val d’Arda, protagonista dell’omonimo festival che vede unirsi un intero territorio sotto la rocca merlata di Castell’Arquato. 

 

Piacenza, 22 aprile 20145 -

 

La rassegna, organizzata da Avis di Castell’Arquato ed associazione culturale La Goccia, in collaborazione con la Provincia di Piacenza, Comuni di Castell’Arquato, Lugagnano, Alseno, Vernasca, Carpaneto e Gropparello, Regione Emilia Romagna, Associazione Italiana Sommeliers di Piacenza, la Fisar di Piacenza e l’Organizzazione Nazionale Assaggiatori di Vino di Piacenza, prevede un programma denso di appuntamenti tutti legati al vino ed a questo tipico prodotto locale, storicamente apprezzato dal grande pubblico. Fu, infatti, il pontefice Paolo III Farnese, ad apprezzarne i leggeri sentori ed a “pubblicizzarli” nelle corti rinascimentali del Cinquecento italiano: 

Castell’Arquato fa vini perfettissimi e in gran pregio che è un gran peccato che questa collina non sia tutta vigna, che qui sono di così delicati vini quanto sia in tutta la Lombardia, tanto rossi quanto bianchi. Et qui afferma sua beatitudine si forniva per il suo viaggio anche che fosse a Ferrara e a Bologna” scriveva il cantiniere del pontefice. 

E proprio a Paolo III, ed alla sua venuta a Castell’Arquato, in visita alla figlia e Signora del borgo nel 1541, sarà dedicato il giorno di chiusura della manifestazione, domenica 27 aprile, quando nella piazza municipale si rievocherà, con i costumi storici, la sua presenza. 

Il calendario prevede incontri tematici sul vino, degustazioni di prodotti locali, intrattenimento musicale, mostre d’arte dedicate al vino ed alle etichette antiche. 

Per l’occasione molte aziende agroalimentari del territorio parteciperanno con i propri prodotti o addirittura aprendo le porte delle aziende per assaggi e degustazioni mirate e guidate da esperti. Il programma completo è visionabile sul sito del festival: www.festivalmonterosso.it.

 

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Cantine Casabella: il "Duca di Ferro 2010", gutturnio doc riserva, è premio speciale "Denominazione di Origine 2014" nel centenario della cantina -

 

Piacenza, 7 aprile 2014 -

Si chiude con un premio prestigioso, lo speciale "Denominazione di Origine 2014", la 48.esima edizione Vinitaly delle Cantine Casabella di Castell'Arquato per il "Duca di Ferro" gutturnio doc riserva, cavallo di battaglia della casa. Un grande riconoscimento che si è andato ad aggiungere alla Gran Menzione.
A ritirare il premio, nella sala Rossini del padiglione conferenze di Vinitaly, a Verona, il direttore delle Cantine Casabella Gianfranco Rossi. A consegnare l'attestato all'interno delle premiazioni del 21 Concorso Enologico Internazionale, Damiano Berzacola, Vicepresidente di Verona Fiere, e Giuseppe Martelli, direttore generale di Assoenologi e presidente del Comitato Nazionale Vini del Ministero dell'agricoltura. A vincere il "Duca di Ferro 2010", gutturnio doc riserva, che ha conseguito, in assoluto, il miglior punteggio quale vino di denominazione di origine italiana, giudicato da una giuria, severissima, che ha lavorato in 15 sessioni per oltre 40 ore di valutazione su circa 3 mila campioni pervenuti alla rassegna per essere degustati dalle 21 commissioni giudicatrici.
Un vanto per le Cantine Casabella che, proprio nell'anno del centenario, vedono riconosciuto un lavoro che dura da anni ed a cui partecipano tutti gli operatori che si muovono attorno questo marchio: dagli agricoltori agli operai, dagli export manager agli impiegati, sino ai commerciali ed agli enologi. Una squadra di primo livello, con nomi importanti nel mondo dell'enologia: tra tutti gli enologi Stefano Testa ed Antonio Maccieri, creatori dei vini di questa cantina. Ed è un premio doppiamente gustato se si considera che il gutturnio riserva 2010 è stato scelto dalla cantina quale rappresentante di questo primo secolo di vita e che quindi esce dalla produzione in una veste grafica d'eccezione, con tre etichette scudate ed in serie limitata a cento per ricordare questi cento anni di vini. Un traguardo nelle terre del Ducato. E la rassegna veronese è stata per Casabella la conferma di un messaggio di tradizione ed innovazione, che sta portando la cantina nel mondo, con una produzione di circa 6 milioni e mezzo di bottiglie.
«Vinitaly è per noi un appuntamento irrinunciabile- ha confermato il direttore Gianfranco Rossi- a cui giungiamo sempre con piacere perché è una delle vetrine più prestigiose a livello internazionale, con una rigida selezione dei riconoscimenti. Inoltre è un momento di conoscenza, di marketing e di comunicazione verso chi già ci conosce e chi ancora non ha avuto modo di incontrare Casabella. Il premio speciale è solo una tappa del percorso di qualità che abbiamo intrapreso. È un premio di squadra, di tutta la famiglia Casabella, che ringrazio e che sprono a proseguire su questa strada».

Nelle foto: il direttore di Cantine Casabella con la Gran Menzione ed al ritiro del premio speciale.

 

(Fonte: ufficio stampa Cantine Casabella)

 

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