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Martedì, 24 Marzo 2015 15:36

Tre scosse di terremoto in 9 minuti nel parmense

La terra trema nel parmense. L'stituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha registrato tre scosse di terremoto dalle ore 13.47 -

Parma, 24 marzo 2015 -

La terra ha tremato questo pomeriggio a Parma. L'stituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia ha riferito che si tratta di tre scosse di terremoto di magnitudo 2.6 alle ore 13.47, la seconda di magnitudo 2.5 alle ore 13.52 e la terza, di magnitudo 2.0 alle ore 13.56.

L'epicentro in provincia di Parma. I Comuni entro i 10 chilometri dalle scosse sono Noceto, Fontanellato, Fontevivo, Medesano e Collecchio.

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Ricostruzione zone terremotate, pagamento IMU a luglio sugli immobili inagibili. L'assessore Palma Costi: "Già al lavoro per chiedere proroga" -

Parma, 23 marzo 2015 -

"Siamo già al lavoro, e non da oggi, per chiedere al Governo di prorogare la scadenza del pagamento dell'IMU sugli immobili inagibili. Pensiamo che a luglio non vi siano le condizioni per dare corso al pagamento di questa imposta, anche se al 50%. Con la collaborazione dei Comuni stiamo effettuando il monitoraggio degli immobili inagibili richiesto dalla Legge di stabilità, e a fine mese invieremo il dato al ministero dell'Economia. Prosegue quindi il nostro impegno per venire incontro alle giuste richieste dei cittadini e dei Sindaci" - si legge nella nota della Regione.

Queste le parole di Palma Costi, assessore regionale alle Attività produttive con delega alla Ricostruzione, rispetto alla reintroduzione dell'IMU prevista dalle norme per il prossimo luglio dalla Legge di Stabilità sugli immobili produttivi e civili distrutti o inagibili a causa del sisma, che saranno nuovamente assoggettati all'Imu, anche se in misura ridotta del 50%.

"É un tema che abbiamo ben presente - spiega Costi - tanto è vero che lo abbiamo inserito all'ordine del giorno del Comitato istituzionale sulla ricostruzione che si è svolto a Bondeno martedì scorso. Siamo in contatto con il Governo per definire un emendamento che proroghi la scadenza per il pagamento dell'imposta" - continua la nota.
"Sono certa - conclude l'assessore - che il lavoro di squadra che da sempre ha caratterizzato ogni fase della ricostruzione delle aree interessate dal sisma porterà quei risultati che sono nelle giuste aspettative di chi è stato colpito da un evento così grave, ma che sta lavorando intensamente per ripartire e ridare futuro a migliaia di cittadini" - conclude la nota.

Pubblicato in Cronaca Emilia

Oggi sono ancora occupati 453 Map, e vi abitano circa 1.400 persone. La vicepresidente Gualmini e l'assessore Costi a Mirandola e Novi di Modena in visita ai Map e alle strutture per anziani e disabili gestite dall'Asp Comuni modenesi Area Nord -

Modena, 13 marzo 2015 -

E' partita dal municipio di Mirandola, luogo d'incontro con i sindaci del cratere, per concludersi a Novi di Modena. Al centro della visita di oggi di Elisabetta Gualmini (vicepresidente della Regione e assessore alle Politiche di welfare) e Palma Costi (assessore alla Ricostruzione post sisma), i Map e una serie di strutture per anziani e disabili gestite dall'Asp Comuni modenesi Area Nord.

Tema prioritario dell'incontro in Comune a Mirandola, il welfare: il sindaco Maino Benatti, Luca Prandini (primo cittadino di Concordia) e Alberto Silvestri (sindaco di San Felice e presidente dell'Unione Area Nord) hanno illustrato la situazione socio-assistenziale e i progetti in corso, con particolare attenzione al welfare di comunità e ad esperienze di welfare aziendale. "Occorre potenziare gli interventi su infanzia e adolescenza – ha sottolineato Gualmini – . Per sostenere quest'impostazione, ho aumentato le risorse in bilancio per quest'anno" - si legge nella nota della Regione. 

A Mirandola sta proseguendo intanto lo smontaggio di una settantina di moduli abitativi provvisori, distribuiti tra il quartiere 29 Maggio e il quartiere Mazzone-Giolitti. Per le famiglie ancora ospitate in queste aree si stanno individuando diverse soluzioni: dall'assegnazione di un alloggio pubblico una volta conclusi i lavori di ripristino dell'agibilità degli stabili, gravemente compromessi con il sisma, all'individuazione di un alloggio di proprietà privata disponibile per l'affitto, per il periodo necessario al rientro nell'abitazione abitata al momento del sisma e danneggiata. "Al momento è stato svuotato il 40% dei Map – ha sottolineato l'assessore Costi – : stiamo rispettando in pieno la tabella di marcia, in pieno accordo e collaborazione con i Comuni, che prevede il totale smantellamento dei moduli entro il 2015". La vicepresidente Gualmini ha ricordato l'impegno, attraverso mezzo milione di euro del Fondo sociale regionale, a realizzare misure di contrasto della povertà e di sostegno al reddito, fra cui il prestito d'onore, in modo da consentire ai nuclei familiari terremotati "di riacquistare una progressiva autonomia e il ritorno alle normali condizioni di vita. Proprio grazie a queste risorse, un nucleo familiare di Mirandola è già uscito dai Map".

La visita di Gualmini e Costi è proseguita alla microresidenza "Le Azalee" di Mirandola: quest'ultima fa parte del gruppo di tre microresidenze – antisismiche ed ecosostenibili – già realizzate dall'Asp Comuni modenesi Area Nord dopo il terremoto (le altre due sono a Medolla e San Felice sul Panaro). L'impegno è di realizzare strutture analoghe anche a Concordia, Camposanto e San Possidonio. Tappe successive della visita, il nuovo centro diurno "I Gelsi" e la Casa residenza CISA (nucleo Alzheimer).

I Map: la situazione attuale

I moduli urbani realizzati sono stati 757, distribuiti in 7 comuni (Cavezzo, Concordia, Mirandola, Novi, San Possidonio, San Felice nel modenese e Cento nel ferrarese) dove il sisma ha provocato i danni maggiori e la disponibilità di case era insufficiente a fronteggiare l'emergenza. Oggi sono ancora occupati 453 Map, e vi abitano circa 1.400 persone. Numeri, questi, che variano settimanalmente, grazie al costante impegno degli uffici comunali alla ricerca di altre soluzioni abitative.

(Fonte: ufficio stampa Regione Emilia Romagna)

 

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Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 14 - n° 5 1 febbraio 2015

(Formato pdf scaricabile in allegato)

SOMMARIO Anno 14 - n° 5 1 febbraio 2015

1.1 editoriale Picconate alla Grecia! La finanza internazionale non perdona i ribelli.
2.1 nomine Alleanza Cooperative: Rosario Altieri è il nuovo presidente,
2.2 consumi Ismea, leggero rimbalzo dei consumi.
3.1 cereali Cereali, rientrano le previsioni pessimistiche sulla produzione canadese
4.1 Lattiero caseario Primi segnali di ripresa del burro
5.1 Agricoltura IMU: Moncalvo (Coldiretti), Governo mantiene impegni, bene Martina.
5.2 Ho.Re.Ca. Confesercenti Emilia Romagna, indilazionabile l'abbattimento fiscale.
6.1 terremoto Le utenze private vanno pagate da tutti, anche nei MAP..
6.2 EXPORT Distretti produttivi. In crescita l'export nel terzo trimestre 2014.
7.1 Expo 2015 La Fondazione Barilla ha presentato la "Carta di Milano" a Washington.

Cibus 5 COP


Bollette energia elettrica nei Map (Moduli Abitativi Provvisori): l'assessore regionale alla Ricostruzione Palma Costi: "La Regione e i Comuni non stanno lasciando solo nessuno, ma le utenze vanno pagate da tutti. Stiamo seguendo, insieme i Comuni, la questione: per chi si trova in condizioni socio-economico problematiche saranno attivate misure di tutela sociale da parte dei competenti servizi comunali"

Bologna – «La Regione e i Comuni non stanno lasciando solo nessuno. Ma è chiaro che le bollette dell'energia elettrica consumata va pagata. Da tutti, anche da chi provvisoriamente risiede nei Map. È una questione di equità tra cittadini: il pagamento delle utenze personali prescinde dalla forma di assistenza post-sisma in cui ci si trova. Caso per caso - e i Comuni conoscono bene le singole realtà dei nuclei famigliari - dove si verificherà che i cittadini si trovino in condizioni socio-economico problematiche saranno avviate, misure di tutela sociale da parte dei competenti servizi comunali».

Così l'assessore regionale alle Attività produttive e Ricostruzione post sisma Palma Costi rispondendo al deputato M5S sul tema dli pagamenti della bollettazione elettrica nei Moduli abitativi provvisori per molti dei quali gli utenti dall'istallazione ad oggi non sono stati coperti i costi.
Al pari di tutte le forme di assistenza anche per i Map – la cui unica spesa è quella dell'energie elettrica sia per la cucina e acqua sia per il riscaldamento - non è prevista la copertura delle spese per i consumi delle utenze in quanto strettamente legate alle abitudini personali dei singoli nuclei e peraltro spese di carattere non straordinario bensì sostenute a prescindere dall'evento calamitoso. Inoltre, le bollettazioni Enel per i consumi di energia elettrica nei Map, sono stati tariffati con particolare agevolazioni concesse dall'Autorità per l'energia elettrica oltre che, nei casi di importi elevati, sono già stati previsti pagamenti rateizzati.

«Non è accettabile parlare di vergogna. I Map - ha aggiunto l'assessore Costi - sono stati una scelta obbligata a fronte di una grande emergenza. Sin dall'inizio il Commissario ha provveduto a reperire soluzioni per far fronte all'emergenza abitativa derivante dal sisma. Tra questi gli alloggi in affitto, il Contributo di autonoma sistemazione e i Moduli abitativi urbani e rurali. Nei primi mesi si è fatto fronte a 45 mila persone sfollate e oltre 14 mila edifici inagibili: a fine 2012 sono stati chiusi i campi d'emergenza e i 757 Map sono stati una scelta, benché contenuta, obbligata».

Oggi i Moduli urbani occupati sono 485 e vi abitano circa 1.500 persone: dopo il sisma del 20 e 29 maggio 2012 i moduli realizzati erano 757 distribuiti in 7 comuni (Cavezzo, Concordia, Mirandola, Novi, San Possidonio, San Felice nel modenese e Cento nel ferrarese), dove il sisma ha provocato i maggiori danni e la disponibilità di abitazioni era insufficiente a fronteggiare l'emergenza.
(Fonte Regione Emilia Romagna)

Dopo i sindaci del cratere, anche i Comuni di Modena e provincia aderiscono alla richiesta di proroga del versamento imposte. A Rete Imprese Italia anche l'appoggio, oltre che di Giancarlo Muzzarelli, del prefetto Michele di Bari e del presidente della Camera di Commercio Maurizio Torreggiani -

Modena, 30 gennaio 2015 -

Rete Imprese Italia, giovedì 29 gennaio, ha incontrato Prefetto, Presidente della Provincia e Presidente Camera di Commercio per avere un ulteriore appoggio istituzionale alla richiesta di una proroga di un anno del rimborso del finanziamento imposte ed una dilazione di quest'ultimo su cinque anni rispetto agli attuali due
Nicola Fabbri, vice presidente provinciale di CNA, dopo avere manifestato apprezzamento per il lavoro svolto dalle forze dell'ordine in occasione dell'operazione di contrasto alle infiltrazioni mafiose collegate anche con la ricostruzione post sisma, ha illustrato nel merito le ragioni della richiesta di spostamento, giustificata dal limitato numero di imprese (oggi fermo al 9%) che hanno ricevuto l'integrale versamento dei contributi per la ricostruzione. "Una situazione – ha commentato il portavoce di Rete Imprese – che rende pressoché impossibile, per la stragrande maggioranza di imprese, avere le risorse necessarie per restituire tasse e contributi sospesi per sedici mesi dopo il sisma".

Una richiesta che ha registrato subito l'adesione di Giancarlo Muzzarelli, in qualità di sindaco di Modena e presidente della Provincia, all'appello unitario già sottoscritto dai sindaci del cratere. A proposito dei tempi della ricostruzione, Muzzarelli ha poi ricordato il ruolo delle regole, da non confondersi con a burocrazia, nelle indagini rispetto alle infiltrazioni malavitose, sottolineando la portata del sistema "sfinge" in termini di trasparenza nell'erogazione di fondi pubblici.

Il Prefetto di Modena, Michele Di Bari, da parte sua ha elogiato il lavoro delle Associazioni imprenditoriali per l'importante ruolo di interfaccia fra i legittimi bisogni e problemi delle imprese e le istituzioni. Il Prefetto ha inoltre assicurato tutto l'appoggio necessario affinché le proposte avanzate possano trovare gli interlocutori giusti negli uffici dei Ministeri coinvolti e che avranno un ruolo decisivo nel dare il proprio assenso all'approvazione dei provvedimenti richiesti.

Anche il presidente della Camera di Commercio Torreggiani ha dichiarato pieno appoggio dell'ente camerale all'iniziativa di Rete Imprese Italia, sottolineando l'utilità del provvedimento richiesto per mantenere in vita le imprese e di conseguenza l'occupazione. Torreggiani, ripercorrendo la complessità del provvedimento approvato a fine 2012 per il rinvio delle imposte per le imprese colpite dal sisma, complessità dovuta anche alla particolare e delicata situazione finanziaria dello Stato Italiano, ha ribadito la necessità di una legge sulle nazionale calamità naturali proprio per non doverci mai più trovare nella situazione in cui ci si è trovato il nostro territorio dopo il terremoto.

Erio Luigi Munari, Presidente di Confartigianato Lapam, ha ribadito la necessità di un segnale urgente da parte della politica per dare speranza a migliaia di imprese che hanno investito risparmi di una vita per fare ripartire le proprie aziende e dare lavoro ai propri dipendenti, mentre Carlo Galassi, presidente di Confcommercio, ha sottolineato le difficoltà in cui operano tanti piccoli imprenditori dei Centri Storici, in larga parte ancora inagibili e alle prese con una drammatica crisi di liquidità. Daniele Cavazza, in rappresentanza di Confesercenti, ha sottolineato il rischio che le difficoltà delle imprese si traducano in azioni disperate come il ricorso all'usura, con immaginabili conseguenze sull'ulteriore possibile infiltrazione della criminalità organizzata che da sempre gestisce questo "mercato".

(Fonte: Ufficio Stampa CNA MO)

Lo chiedono le associazioni economiche riunite in Rete Imprese Italia di Modena, in concerto con i sindaci delle aree colpite. Senza una proroga per il pagamento della prima rata del finanziamento ricevuto dalle banche e una dilazione di 5 anni il carico fiscale sarà pari all'84% del reddito e un'impresa su cinque rischierà di chiudere -

Modena, 28 gennaio 2015 -

Di Manuela Fiorini – 

Un altro terremoto rischia di abbattersi sulle imprese del cratere colpite dal sisma del maggio 2012. Se qualcosa non cambierà, infatti, il 30 giugno 2015, le circa 2000 aziende, che hanno chiesto la sospensione del pagamento delle imposte per i 16 mesi successivi alla calamità, dovranno versare alle banche la prima rata semestrale del finanziamento e saldare l'intero montante in 4 rate.
A questa situazione si somma il fatto che, già dall' ottobre 2013, le imprese hanno cominciato a pagare le tasse in corso e rischiano, quindi, di vedersi maggiorato il carico fiscale del 66,6%. Tradotto in soldoni: ogni anno e per due anni, ogni azienda dovrà versare nelle casse dell'erario l'84% del suo reddito. Il rischio concreto è che circa 400 imprese, una su cinque, potrebbero chiudere i battenti per mancanza di liquidità. E questo dopo aver impiegato risorse autonome per ricostruire e ripartire dopo il terremoto. A tre anni dal sisma, infatti, meno del 15% delle 2800 aziende in lista per ottenere gli indennizzi ha ricevuto la liquidazione totale a saldo.
A lanciare l'allarme è Rete Imprese Italia di Modena, in concerto con i sindaci delle quattro aree coinvolte: Area Nord, Nord Est, Unione Comuni del Sorbara e Terre d'Argine.

"Un territorio che produce l'1,9% del PIL nazionale – ha detto Umberto Venturi, presidente di CNA Modena – non può essere lasciato solo. Sono due anni che chiediamo impegno ai politici, ora, chiediamo loro di agire. Perché dobbiamo dare fiducia agli imprenditori e concretizzare il saldo dei numeri che, dopo tre anni, sono ancora troppo pochi".
"Alle istituzioni – ha aggiunto Erio Luigi Munari, presidente di Confartigianato di Modena – chiediamo urgentemente che venga prorogata al 30 giugno 2016 la scadenza per il pagamento della prima rata del finanziamento e la dilazione dello stesso di almeno 5 anni".
Critico anche Massimo Silingardi, presidente provinciale di Confesercenti: "Dobbiamo rimarcare che nell'area del cratere non è stata ancora raggiunta quella normalità a cui molti pensano per il fatto che le imprese si sono rimboccate le maniche per ripartire. Gli aspetti fiscali gravano ancora e minano la stabilità economica, che si ripercuote su quella sociale e del welfare. Chi è riuscito a partire con i finanziamenti statali rappresenta una minoranza. A causa delle complessità burocratiche, moltissime imprese, infatti, potranno fare domanda di contributo solo alle fine del primo semestre del 2015 e la maggioranza dei contributi potrà essere liquidata dalla Regione solo a fine anno".

Dalla proposta di Rete Imprese Italia è scaturito un documento che è stato consegnato ai parlamentari modenesi, alla Regione e alla Prefettura. In Commissione Parlamentare è in valutazione la proroga di un anno del versamento della prima rata.
"E' già un primo segnale – affermano i rappresentanti di Rete Imprese Italia – Dei 6 miliardi messi a disposizione dalla Cassa Depositi e Prestiti, finora ne è stato utilizzato solo uno, perciò pensiamo che ci siano i margini per la dilazione e la rateizzazione dei finanziamenti. Se così non fosse, procederemo con un'azione di sensibilizzazione e mobilitazione, a cominciare con un invio massivo di mail al nuovo Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio e al Ministro dell'Economia".

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Venerdì, 23 Gennaio 2015 10:22

Sciame sismico sull'Appennino Tosco-Emiliano

La Rete Sismica Nazionale dell'INGV ha registrato la scossa più forte di magnitudo 4.1 questa mattina alle 7.51 -

Parma, 23 gennaio 2015 -

Lo sciame sismico è stato registrato questa notte dalla Rete Sismica Nazionale dell'INGV sull'Appennino Tosco-Emiliano. Sono state segnalate cinquanta scosse che hanno interessato la zona a partire dalle 3.15 di varia intensità fino ad una magnitudo di 4.1 alle 7.51
tra le province di Bologna e Prato a una profondità di 10.0 km. Non sono sono stati segnalati danni a cose o persone.

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Domani i geologi della Commissione Protezione Civile del Consiglio Nazionale Geologi (CNG) saranno con i ragazzi per uno straordinario appuntamento fatto di storie, testimonianze, racconti presso le Scuole Medie Montanari in via Dorando Pietri a Mirandola. Grazie al Concorso Nazionale "AVUS per San Giuliano di Puglia" per le scuole, i ragazzi consceranno i rischi, importanza della prevenzione ed allo stesso tempo lo straordinario patrimonio geologico italiano -

Modena, 20 gennaio 2015 -

"Mirandola esempio per l'Italia. A poco più di 2 anni dal terremoto ricostruzione al 50% per l'edilizia civile e quasi del 100% per il comparto produttivo con l'adeguamento sismico degli edifici" - afferma Fabio Parmeggiani, della Commissione Protezione Civile del Consiglio Nazionale Geologi (CNG). "Quello che è accaduto ha insegnato la fondamentale importanza della prevenzione" - prosegue Benatti, sindaco di Mirandola.

Ma l'Italia sembra ancora sorda all'appello dei geologi sulla prevenzione e rischia persino di perdere ricercatori plurilaureati ed allora i geologi escono dalle Università. "Porteremo la Geologia in tutte aule delle scuole primarie e secondarie d'Italia. Per la prima volta al via nel Paese un Concorso Nazionale per le scuole. Dal rischio sismico alle risorse . Dalla prevenzione alla valorizzazione" - Paride Antolini - Consigliere Nazionale Geologi.

Si parte da Mirandola. Lì dove la terra tremò i geologi saranno in mezzo agli studenti delle scuole domani, alle ore 10 alle Scuole Medie F. Montanari di Via Dorando Pietri.
"In questo posto le aziende non hanno deciso di abbandonare, di lasciare l'Italia ma si sono rimboccate le maniche rilanciando le attività sul territorio. Oggi a Mirandola, uno dei luoghi simbolo del terremoto dell'Emilia del 2012, si può parlare di una ricostruzione ormai al 50% per l'edilizia civile e praticamente completata per il comparto produttivo" - ha affermato Fabio Parmeggiani.

 Domani il lancio del Concorso Nazionale per le scuole indetto dall'Associazione Vittime Universitarie del Sisma de L'Aquila ( AVUS), CNG, Fondazione Centro Studi del Consiglio Nazionale dei Geologi.

"Mirandola subì ingentissimi danni sia al patrimonio storico sia alle attività produttive – ha proseguito Parmeggiani - nelle quali si registrarono anche le 5 vittime mirandolesi, coinvolte nel crollo dei fabbricati industriali. In questo senso si può dire che il terremoto in Emilia abbia innescato la ristrutturazione e l'adeguamento sismico degli edifici. La presentazione del Premio AVUS per San Giuliano di Puglia a Mirandola sottolinea proprio la necessità della messa in sicurezza del patrimonio edilizio esistente in tutto il territorio nazionale, partendo proprio dagli edifici scolastici e senza aspettare il prossimo terremoto. Allo stesso tempo con questa iniziativa si afferma la fondamentale importanza di una corretta diffusione di una cultura geologica e di una corretta consapevolezza dei rischi naturali del territorio, proprio a partire dai bambini e dai ragazzi delle scuole elementari e medie".

Il sindaco di Mirandola – Maino Benatti: "Quello che è accaduto ha insegnato la fondamentale importanza della prevenzione".

«E' con vero piacere che ospitiamo questa iniziativa che ci avvicina ad altre sfortunate località italiane devastate da un terremoto – ha dichiarato il sindaco di Mirandola Maino Benatti – un'esperienza che ha segnato in modo profondo la nostra comunità, creando un forte legame di solidarietà con chi ha vissuto analoghe vicende così drammatiche. La ricostruzione a Mirandola è partita, tanti cittadini sono rientrati nelle loro case, le scuole hanno riaperto subito, all'indomani del sisma, le aziende hanno saputo rialzarsi e riprendere la loro attività. Certo siamo consci che c'è ancora tanto da fare, ma siamo più che mai determinati a ricostruire Mirandola più bella e più sicura di prima. Quello che è accaduto ci ha insegnato la fondamentale importanza della prevenzione perché non si debba più, per quanto possibile, piangere altre vittime di queste sciagure».

Flavio Savorelli geologo con 2 lauree ed il timore di dover lasciare l'Italia -

Ed è proprio studiando questo terremoto che il forlivese Flavio Savorelli, ben 2 lauree di cui una in Scienze Naturali e l'altra in Geologia, vinse in ex aequo, nell'Aprile del 2014, con un altro brillante studente, Rocco Morrone di Sant'Angelo delle Fratte in provincia di Potenza, la Prima edizione del Premio di Laurea indetto dall'Associazione Vittime Universitarie del Sisma de L'Aquila costituita dai genitori degli studenti "caduti" il 6 Aprile del 2009.

"Analisi del potenziale di liquefazione del terreno in un area colpita dal terremoto dell'Emilia" questo il titolo della tesi di Flavio . I risultati davvero importanti." La tesi era divisa in 3 parti – ha dichiarato Savorelli – e nella prima ho analizzato i fenomeni di liquefazione del terreno accaduti tra Bologna e Ferrara nel maggio del 2012, la seconda studia la probabilità che questi eventi si verifichino e l'ultima riguarda la prevenzione del rischio". Risultati davvero importanti per la stessa comunità scientifica italiana ma quella di Flavio rischia di diventare l'ennesima storia di un ricercatore plurilaureato che magari sarà costretto ad espatriare, a lasciare l'Italia. Savorelli sarà presente domani all'incontro con gli studenti alle ore 10 Scuole Medie Montanari in via Dorando Pietri a Mirandola.

Paride Antolini - Consigliere Nazionale Geologi: "Parleremo alle nuove generazioni. Con il Concorso "AVUS per San Giuliano di Puglia" porteremo la Geologia in tutte le scuole" -

"La storia di Flavio come quella di Rocco è la dimostrazione di come la categoria dei geologi - ha dichiarato Paride Antolini - sia in grado di preparare giovani che, qualora inseriti in un ideale percorso professionale, potrebbero in futuro essere in grado di incidere significativamente sia sulla scelte di pianificazione territoriale che tengano conto del rischio sismico a cui il territorio è esposto sia sulla selezione di misure di mitigazione degli effetti di sismi per quelle aree storicamente urbanizzate. Ma purtroppo l' Italia non è ancora così, la prevenzione non c'è. In Emilia – Romagna sono stati praticamente chiusi tutti i Dipartimenti di Scienze della Terra".
Ed adesso i geologi hanno deciso di non limitarsi ad andare nelle aule Universitarie ma di entrare anche nelle scuole primarie e secondarie di primo grado.
I geologi hanno deciso di puntare sulle nuove generazioni, parlare ai ragazzi, ai bambini e spiegare il perché dei terremoti, cosa sia la prevenzione.

"I geologi usciranno dalle aule Universitarie per entrare in quelle delle scuole primarie e secondarie dell'Italia. E così dopo il Premio di Laurea dedicato agli studenti morti a L'Aquila - ha concluso Antolini - e riservato alle università, lanceremo il Concorso Nazionale "AVUS per San Giuliano di Puglia" per le scuole, attraverso il quale parleremo ai bambini e ragazzi di oggi, alla futura classe dirigente. Porteremo la Geologia in tutte le aule e lo faremo con video, fumetti, materiale didattico sulle Geoscienze preparato con il linguaggio dei ragazzi. La scuola che realizzerà il progetto didattico migliore sul tema della prevenzione verrà premiata con 1500 Euro in materiale didattico sulle Scienze della Terra ed i ragazzi potranno essere geologi per un giorno e recarsi proprio a San Giuliano di Puglia, ma il premio più importante sarà quello di avere acquisito una maggiore conoscenza dei geo – rischi ed allo stesso tempo dello straordinario patrimonio geologico italiano. Il Concorso, il primo in Italia, è realizzato dall'Associazione Vittime Universitarie del Sisma de L'Aquila, dal CNG, dalla Fondazione Centro Studi del CNG con il patrocinio del MIUR".

(Fonte: Consiglio Nazionale dei Geologi)

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Domenica, 11 Gennaio 2015 11:40

Solara, la nuova palestra rinasce dopo il sisma

Nella frazione di Bomporto, sabato 10 gennaio, è stata inaugurata, la nuova struttura sportiva. Al taglio del nastro hanno partecipato anche il Presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, l'assessore regionale alle attività produttive con delega alla ricostruzione post sisma Palma Costi e i parlamentari Stefano Vaccari e Manuela Ghizzoni.

Di Manuela Fiorini - Modena 11 gennaio 2015 -
Un altro pezzo della Bassa modenese rinasce dopo il sisma del maggio 2012 . A distanza di quasi un anno da un'altra calamità naturale che ha colpito questa zona, l'alluvione del 19 gennaio 2014, è stata inaugurata a Solara, frazione di Bomporto, la nuova palestra, che ospiterà le attività scolastiche e quelle promosse dalle società sportive, tra cui pallavolo, minivolley, corsi di psicomotricità per bambini di 4-5 anni e ginnastica per adulti.

Taglio del nastro

 

Il nuovo impianto sportivo è stato totalmente finanziato dalla Regione Emilia Romagna, per una spesa complessiva di 1 milione e 100 mila euro. La frazione di Solara, infatti, è stata quella maggiormente danneggiata dalle scosse a causa della sua maggiore vicinanza all'epicentro rispetto a Bomporto e Sorbara. Per questo la Regione, fin da subito, ha destinato risorse per la ricostruzione sia della palestra che di altri edifici pubblici e privati.
Tanta la partecipazione dei cittadini, con bambini in tuta da ginnastica e scarpette, pronti a "provare" la loro nuova palestra, ma anche genitori e nonni, emozionati nel vedere un'altra parte di paese che rinasce e torna a sorridere.

"Per la comunità di Solara – ha affermato il Sindaco di Bomporto, Alberto Borghi – si tratta di
un momento importante, perché segna simbolicamente e concretamente un passo in avanti nel percorso d'uscita dalla condizione di emergenza, provocata dagli eventi sismici del maggio 2012, ma è anche una modalità per ribadire l'importanza dello sport come momento di socialità e aggregazione giovanile, dunque come fattore di crescita dell'individuo e della società".

All'inaugurazione hanno presenziato anche personalità della politica, come il neo presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, l'assessore alle attività produttive con delega alla ricostruzione post sisma Palma Costi, originaria della zona, i parlamentari Stefano Vaccari e Manuela Ghizzoni e il consigliere regionale Giuseppe Boschini.
"Una delle prime emergenze dopo il terremoto – ha ricordato Palma Costi – è stata quella del welfare. Gli enti stanno portando avanti la ricostruzione partendo dalle infrastrutture, che sono quelle che creano coesione sociale. Nelle polisportive i ragazzi non fanno solo attività fisica, ma imparano valori come l'amicizia, il lavoro di squadra, il vincere e il perdere".

Mario Lugli, assessore allo sport del Comune di Bomporto, e Claudio Gibertini, presidente della Polisportiva Solarese, hanno invece ringraziato i tanti volontari che si sono prodigati e ancora si impegnano nel fare crescere realtà come quella della polisportiva.

Il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, reduce dall'inaugurazione del nuovo tecnopolo di Mirandola, ha ricordato come "inaugurare una palestra non è da meno che inaugurare un tecnopolo, perché da sempre le polisportive costituiscono elementi di identità territoriale". E, ricordando il grande appuntamento di Expo 2015, che si aprirà il prossimo 1° maggio, ha sottolineato che, "per essere competitivi, occorre puntare sulla qualità", preannunciando investimenti sul Lambrusco e sulla promozione turistica in previsione della grande fiera mondiale
(foto di Claudio Vincenzi)

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