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Domenica, 04 Dicembre 2016 15:07

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 15 - n° 48 4 dicembre 2016

Editoriale: Si o No? le due principali DOP prendono il volo. Sempre la solita storia, basta con i ricatti! Cereali e dintorni. Mercati sostanzialmente stabili. Vino: il Testo Unico è legge. Campagna pomodoro 2017, pronta una proposta per il miglioramento della programmazione produttiva. Carne bovina: domanda ancora debole

SOMMARIO Anno 15 - n° 48 04 dicembre 2016
1.1 editoriale Si o No?
2.1 lattiero caseario Le due DOP hanno preso il volo.
3.1 politica-referendum Sempre la solita storia. Basta con i ricatti!
3.2 agricoltura sostenibile La "Bandiera Verde Agricoltura" a una azienda reggiana
4.1 cereali Cereali e dintorni. Mercati sostanzialmente stabili.
6.1 agricoltura Al Cap di Parma un incontro sull'annata agraria
6.2 vino VeronaFiere. Nascono gli Evoo Day
7.1 vino Vino: il Testo Unico è legge
7.2 pomodoro Campagna pomodoro 2017, pronta una proposta per il miglioramento della programmazione produttiva
8.1 carni bovine Carne bovina: domanda ancora debole
10.1 promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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Campagna pomodoro 2017 - Rabboni: "L'obiettivo è l'equilibrio tra domanda ed offerta, definendo con certezza i reali fabbisogni di materia prima con un accordo volontario tra i soggetti della filiera, maggiore responsabilità e prevedendo penalità per quantità prodotte o acquistate in eccesso"

L'OI Pomodoro da Industria del Nord Italia ha elaborato una proposta per la filiera per un miglioramento della programmazione produttiva in vista della campagna 2017. Il presidente dell'OI Tiberio Rabboni, su mandato del coordinamento dei soci dell'OI e con il supporto del consulente scientifico professor Gabriele Canali, punta a raggiungere un maggiore equilibrio tra domanda ed offerta e, segnatamente per la campagna 2017, a conseguire una riduzione dei quantitativi e delle superfici rispetto al 2016.

"Abbiamo illustrato – ha spiegato il presidente Rabboni intervenendo al convegno Pomodoro da industria in Spagna e nel Nord Italia organizzato da Syngenta a Piacenza - una prima proposta di lavoro incardinata su una procedura di preventiva e concorde definizione dei reali fabbisogni di materia prima dei trasformatori, su un successivo accordo volontario tra agricoltori, industriali e cooperatori sugli obiettivi condivisi per il 2017 e su di un meccanismo di responsabilizzazione delle singole organizzazioni di produttori e delle singole imprese di trasformazione al raggiungimento degli obiettivi condivisi, il tutto incentrato sulla penalizzazione economica per le quantità prodotte o acquistate in eccesso. In questo ci sarà un ruolo di supporto e di controllo da parte dell'OI".

Fondamentale la tempistica. "Tutto va determinato entro il mese di gennaio – ha aggiunto Rabboni – ossia prima della definizione tra le parti dell'Accordo Quadro e della negoziazione del prezzo. Se tutti i soci dell'interprofessione - cioè organizzazioni di produttori, industrie e cooperative - condivideranno la proposta formulata, la campagna 2017 potrà avviarsi su basi di maggiore certezza e stabilità".
(OI Pomodoro da Industria Nord Italia - 30 novembre 2016)

Domenica, 06 Novembre 2016 14:30

c.a.s.e.a. SOMMARIO Anno 15 - n° 44 6 novembre 2016

Editoriale: Confusion. Latte e formaggio. Sempre più su. Ismea, costi di produzione in ulteriore calo nel III trimestre. Cereali e dintorni. Effetto Trump anche sui mercati agricoli. Lattiero caseari, in espansione all'estero e domanda interna stagnante. La Regione frena il consumo del suolo

SOMMARIO Anno 15 - n° 44 06 novembre 2016 - (in allegato il file scaricabile in PDF)
1.1 editoriale Confusion
2.1 Lattiero Caseario Latte e formaggio. Sempre più su.
3.1 Costi agricoli Ismea, costi di produzione in ulteriore calo nel III trimestre
3.2 turismo esperienziale L'Emilia Romagna al World Travel Market di Londra:
4.1 cereali Cereali e dintorni. Effetto Trump anche sui mercati agricoli
5.1 lattiero caseario Lattiero caseari, in espansione all'estero e domanda interna stagnante
5.2 caccia Caccia. Pompignoli su piano venatorio: non contrapporre agricoltori e cacciatori
6.1 SUOLO La Regione frena il consumo del suolo
7.1 eima bologna Viabilità e trasporti: le novità "intorno" ad EIMA International
8.1 promozioni "vino" e partners
8.2 promozioni "birra" e partners

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Editoriale:Verso la catastrofe ambientale Cibus Tec. Cereali e dintorni. Impennata di prezzi. Grano: fare massa critica e organizzare la filiera. Vino. Export italiano in valore: avanti ma con cautela. OI NordItalia: Convergenza sul nome di Tiberio Rabboni come futuro presidente . Ministro Martina: entro il 5 novembre il pagamento degli anticipi PAC.

SOMMARIO Anno 15 - n° 43 30 ottobre 2016
1.1 editoriale. Verso la catastrofe ambientale
2.1 Lattiero Caseario Latte, Burro e Formaggi tutti in crescita.
3.1 eventi Cibus Tec Cibus Tec, "parla" anche Interconsul
3.2 51 esimo Cibus Tec Cibus Tec: il futuro del meccano alimentare
4.1 cereali Cereali e dintorni. Impennata di prezzi.
5.1 cereali e crisi Grano: fare massa critica e organizzare la filiera
5.2 vino export Vino. Export italiano in valore: avanti ma con cautela
6.1 pomodoro OI NordItalia: Convergenza sul nome di Tiberio Rabboni come futuro presidente
6.2 acqua e coltivazioni Il cibo in Emilia Romagna è irriguo
7.1 pac acconti 2016 Ministro Martina: entro il 5 novembre il pagamento degli anticipi PAC
8.1 promozioni "vino" e partners
8.2 promozioni "birra" e partners

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Pomodoro da industria del Nord Italia: consegnate 2.773.146 tonnellate. Il voto di approvazione per l'elezione del nuovo presidente sarà all'ordine del giorno del prossimo 7 novembre.

C'è convergenza sul nome di Tiberio Rabboni, ex Assessore all'agricoltura della Regione Emilia Romagna
Sono 2.773.146 le tonnellate di pomodoro che le Organizzazioni di produttori associate all'Organizzazione Interprofessionale Pomodoro da Industria del Nord Italia hanno consegnato alle imprese di trasformazione nel periodo di campagna compreso tra il 18 luglio ed il 9 ottobre secondo i dati elaborati dall'OI e presentati nel corso dell'assemblea convocata nella sede di Parma.

Nel complesso le superfici coltivate a pomodoro da industria nel Nord Italia nel corso del 2016 sono state pari a 38.594 ettari per cui ne deriva una resa pari a 71,85 tonnellate per ettaro, la resa maggiore registratasi negli ultimi sei anni grazie soprattutto all'alta produzione dei tardivi dopo una prima fase, in agosto, con produzioni al di sotto della media.

Buona la qualità del prodotto, testimoniata da ottimi colore e consistenza, mentre il grado brix medio ponderato, ossia il grado zuccherino, è stato di 4,82 in linea con la media quinquennale.
Il raggiungimento di una quota di 2.773.146 tonnellate supera i valori del range compreso tra 2.350.000 e 2.550.000 tonnellate previsto nell'ambito dell'Accordo quadro d'area Nord per la determinazione del prezzo a riferimento per la campagna 2016 per cui scatterà la penale prevista dall'accordo.

Nel corso dell'assemblea si sono decise anche le modalità per la nomina del nuovo presidente dell'organizzazione. C'è stata convergenza sul nome dell'ex assessore regionale all'Agricoltura dell'Emilia Romagna Tiberio Rabboni che incontrerà la filiera il 4 di novembre. Il voto di approvazione per l'elezione di Rabboni come presidente sarà poi all'ordine del giorno della prossima assemblea dell'OI convocata per il 7 novembre.
(Fonte Oi Pomodoro da Industria Nord Italia -25 ottobre 2016)

Domenica, 09 Ottobre 2016 08:53

Boom del pomodoro biologico

Avviata collaborazione tra OI Pomodoro da industria Nord Italia e FederBio per un'attenta applicazione delle regole del settore. 

Quest'anno c'è stato un vero e proprio boom della produzione di pomodoro biologico in Italia. E così l'OI Pomodoro da Industria del Nord Italia – l'organizzazione interprofessionale che raggruppa i soggetti della filiera del Nord Italia – e FederBio, si sono incontrate per avviare una collaborazione che permetta a tutti i soggetti della filiera - imprese agricole e di trasformazione - di poter applicare correttamente le tecnologie ammesse per il bio e puntare su prodotti a maggiore valore aggiunto, ma più difficili da ottenere.

All'incontro hanno partecipato il vicepresidente vicario dell'OI Rossella Martelli, il presidente di FederBio Paolo Carnemolla oltre al professor Gabriele Canali, consulente scientifico dell'OI, e tecnici dell'OI.

"Considerato l'aumento crescente dell'interesse degli operatori della filiera per i prodotti bio – commenta l'OI – e l'importanza che questo segmento produttivo sta assumendo sempre più sui mercati e considerata anche la necessità di assicurare redditività alla filiera grazie alla definizione di rapporti chiari e positivi con i consumatori, si è avviato un percorso di collaborazione con FederBio per affiancare sul piano tecnico le nostre imprese, agricole ed industriali, al fine di assicurare correttezza commerciale ed efficacia economica. Tutto questo con l'intento di una capillare verifica delle regole da parte di tutti gli operatori a tutela dei consumatori e dei produttori correttamente impegnati in questa filiera".

"La crescente richiesta di materia prima e prodotti bio di origine italiana e l'avvio della programmazione dei PSR sta favorendo anche nel comparto del pomodoro da industria la conversione al biologico di sistemi produttivi professionali e specializzati, da qui la necessità che le organizzazioni che rappresentano la filiera del pomodoro da industria e il settore del biologico cooperino fattivamente per integrare competenze e strumenti nel rispetto dei rispettivi ruoli. Quello che accomuna l'OI e FederBio – sottolinea FederBio – è la comune visione sulla necessità di un mercato organizzato a dimensione di filiera e territorio e che possa garantire con rigore e trasparenza il rispetto della normativa sulla produzione biologica".

Gli ultimi dati elaborati dall'OI parlano di un vero e proprio boom del biologico con un incremento di 548 ettari, dai 1.316 del 2015 ai 1.864 di quest'anno (+42%), delle superfici destinate alla produzione biologica.

(Fonte OI Pomodoro Nord Italia - 4 ottobre 2016)

Domenica, 09 Ottobre 2016 14:35

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 15 - n° 40 09 ottobre 2016

Editoriale: Referendum, Votare informati. Crescono i formaggi duri. Dal Canada alla ricerca delle fonti del Parmigiano Reggiano. Andalini, Scopri di che pasta son fatta. Cereali, i mercati stanno tornando alla normalità. Pomodoro, boom del biologico. Olio di Oliva, previsioni produttive.

SOMMARIO Anno 15 - n° 40 09 ottobre 2016
1.1 editoriale Votare informati. SI o NO?
2.1 Lattiero Caseario Crescono entrambi i formaggi duri DOP.
3.1 export formaggi Dal Canada alla ricerca delle fonti del Parmigiano Reggiano
3.2 Pasta e tracciabilita' Andalini: Scopri di che pasta sono fatta!
4.1 cereali Cereali e dintorni. Dall'USDA nessuna reazione scomposta.
5.1 cereali Cereali e dintorni. I mercati stanno tornando alla normalità
6.1 eventi parmigiano reggiano Caseifici aperti: i visitatori sfondano quota 20.000
6.2 pomodoro Boom del pomodoro biologico,
7.1 olio di oliva- previsioni Olio d'oliva, previsioni di produzione della campagna 2016/17
8.1 promozioni "vino" e partners
8.2 promozioni "birra" e partners

 

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Domenica, 04 Settembre 2016 09:14

Pomodoro Nord Italia. Il punto a metà campagna.

Trasformate 1.124.000 tonnellate di prodotto e brix elevato, segno di una elevata qualità. La raccolta in campo procede a ritmi sostenuti e si è entrati nella fase decisiva della lavorazione del pomodoro da industria del Nord Italia.

Parma 29 agosto 2016 - La campagna del pomodoro, iniziata il 18 luglio, ha visto raccogliere sino ad oggi circa il 45% del prodotto. Alla data del 21 agosto – ultimo aggiornamento elaborato dall'Organizzazione Interprofessionale Pomodoro da Industria del Nord Italia – si è registrata la consegna di circa 1.124.000 tonnellate di materia prima da parte delle Organizzazioni di produttori, associate all'Oi, alle imprese di trasformazione.

Sino ad oggi è emersa un'alta qualità del prodotto considerato che il brix medio, ossia il grado zuccherino del pomodoro, è pari a 5,02 rispetto ad una media degli ultimi cinque anni di 4,91. Allo stato attuale sono terminate le consegne riguardanti la produzione speciale di pomodorino, mentre in chiave generale, per il rispetto degli obiettivi produttivi 2016, fondamentale sarà l'andamento climatico nelle prossime settimane durante le quali è in programma la raccolta e trasformazione della quota restante di pomodoro.

Di tutti questi temi si è parlato con l'assessore regionale all'Agricoltura dell'Emilia Romagna Simona Caselli che ha incontrato tutti gli operatori della filiera - agricoltori, rappresentati delle Organizzazioni di produttori e trasformatori – compiendo una visita negli stabilimenti di Emiliana Conserve a Busseto (Parma) e Greci di Ravadese (Parma) del gruppo Fini dando seguito ad una consolidata consuetudine, iniziata nel 2011, che ogni anno porta l'assessore regionale a visitare le realtà produttive del territorio emiliano-romagnolo dove, su una superficie di circa 26mila ettari, si concentra la maggior parte della produzione del pomodoro da industria del Nord Italia.

"Ogni anno accogliamo con favore la visita dell'assessore – ha dichiarato il vicepresidente vicario dell'OI Rossella Martelli -. Per la nostra filiera è importante mantenere un dialogo diretto con le istituzioni che operano sul nostro territorio e in particolare con la regione Emilia Romagna nella quale si concentrano circa il 70% degli ettari coltivati a pomodoro da industria dell'intero Nord Italia. La Regione Emilia-Romagna ha sempre creduto fortemente nell'importanza dell'organizzazione di filiera e ha fornito gli strumenti legislativi per la nascita dell'organizzazione interprofessionale che è l'organismo definito e voluto dalle politiche europee per garantire la competitività delle filiere".

"Per affrontare la concorrenza internazionale sempre più agguerrita – ha dichiarato l'assessore Caselli - bisogna insistere su ricerca, innovazione di prodotto e rafforzamento dell'organizzazione della filiera. In un mercato sempre più globalizzato si deve competere puntando sulla qualità e sulla fascia alta del mercato, intensificando gli sforzi sul versante della ricerca varietale e dell'innovazione di prodotto. Solo così possiamo difendere il valore delle nostre produzioni e incrementare il reddito dei produttori. Altrettanto importante è continuare a lavorare sul rafforzamento della filiera: sui mercati internazionali non si può andare in ordine sparso, ma bisogna organizzarsi e darsi strategie mirate come si sta facendo in questo territorio".

Nel corso dell'incontro con l'OI l'assessore Caselli ha inoltre annunciato l'intenzione di portare al più presto le esigenze del settore sui tavoli dell'Areflh, l'associazione delle regioni ortofrutticole europee di cui è stata eletta presidente pochi mesi fa.

03 OI POMODORO NORD ITALIA Visita assessore Caselli

FOTO: In allegato una fase di lavorazione del pomodoro e un momento della visita dell'assessore con, da sinistra, Maria Chiara Cavallo, Nicola Benatti, Gianmario Bosoni, Simona Caselli, Gianni Brusatassi, Lorenzo Cempini, Rossella Martelli e Gabriele Canali.

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Sabato, 27 Agosto 2016 09:35

Tomaca Fest 2016 - L'oro rosso in piazza

Il fotoracconto di Francesca Bocchia della prima giornata di TOMACA FEST 2016, il festival che celebra la polpa. L'oro rosso della tradizione celebrato anche lungo le strade dei Musei del Cibo. (vai in galleria immagini)

Dall'esigenza di valorizzare un prodotto indispensabile per l'economia locale nasce TOMACA FEST 2016, il festival dedicato a uno dei frutti simbolo della dieta mediterranea. Per il primo anno il Comune di Collecchio e l'Azienda Stuard festeggeranno insieme, nell'ultimo week end di agosto 26-27-28, una delle eccellenze del settore agro-industriale del nostro territorio: il Pomodoro.

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TOMACA FEST 2016 sono tre giorni di festeggiamenti, approfondimenti e intrattenimento per tutti. Tra i Musei del Cibo della provincia di Parma quello dedicato all'oro rosso, il Pomodoro, è proprio uno dei luoghi in cui verranno ospitati alcuni appuntamenti della manifestazione. Di origine notoriamente americana, il Pomodoro ha trovato nel suolo parmense un terreno fertile già a partire dalla seconda metà dell'Ottocento diventando, nel corso del tempo, un luogo di riferimento a livello nazionale ed internazionale per la trasformazione. Oggi vengono esportati in tutto il mondo non solo i 'Prodotti' a base di Pomodoro ma anche la tecnologia per l'industria conserviera. Il Pomodoro è a pieno titolo protagonista nel percorso museale che valorizza i prodotti tipici della Food Valley. Anche la sede del museo dedicato, un centro di trasformazione agroalimentare d'epoca medievale, non poteva essere location più adeguata. La Corte di Giarola (Collecchio) oggi è anche sede del Parco Fluviale Regionale del Taro.

Ancora una volta il Circuito dei Musei del Cibo ospita diversi appuntamenti legati alla tradizione del prodotto simbolo della dieta mediterranea.
Venerdì 26 agosto il primo appuntamento è in piazza Garibaldi, grazie all'ospitalità del Comune di Parma, con l'esposizione della collezione delle biodiversità di Pomodoro a cura del Podere Stuard. La festa proseguirà poi con la cena rossa; un'occasione unica per invitare amici e parenti a cenare in piazza con una tavola rigorosamente imbandita di rosso.

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Ad inaugurare la giornata di sabato 27 agosto sarà il convegno - "Le istituzioni premiano la ricerca" - in programma presso la sede del Museo del Pomodoro. Immersi nell'affascinante cornice della Corte di Giarola i professionisti della trasformazione, guidati dal OI Pomodoro da Industria del Nord Italia, incontreranno le ultime ricerche promosse da SSICA (Stazione Sperimentale Industria Conserviera Alimentare) e si confronteranno sull'attuale situazione del comparto conserviero e delle possibilità di sviluppo futuro, nel segno della sostenibilità. Al termine del convegno, alle ore 12, il Coordinatore dei Musei del Cibo Giancarlo Gonizzi e il prof. Ballarini accompagneranno i partecipanti ad una visita guidata al Museo del Pomodoro.
Nel pomeriggio di domenica 28 agosto, a partire dalle ore 16.00 un'attività rivolta alle famiglie con bambini dai 7 anni: Scopri un tesoro al Museo del Pomodoro!

Un modo nuovo per scoprire il Museo, giocando con spirito di osservazione e un pizzico di creatività. Molte le prove che i partecipanti, divisi in squadre, dovranno superare per conquistare il tesoro: attività creative, prove di memorizzazione, giochi di associazione e tanto altro ancora.
Attività gratuita fino ad esaurimento dei posti disponibili. Prenotazione consigliata al 347- 4018157.
In serata, invece, ci si sposterà a San Pancrazio con visita alla mostra pomologica per conoscere il Pomodoro della biodiversità e successivamente, all'interno del Podere Stuard, si terrà una cena a base di pomodoro e prodotti del territorio.

Infine, per domenica 28 agosto, il ritrovo sarà al Parco Nevicati di Collecchio. Durante la giornata ci sarà un Pic-Nic a cura di Slow Food, una gara di cucina a tema Pomodoro, un cooking show del celebre chef Guerrino Maculan e tanti laboratori per adulti e bambini. Tra questi il laboratorio "la passata come si faceva una volta" vedrà come protagoniste le "resdore" che sveleranno i trucchi per preparare un'ottima passata anche a casa.

Per i più curiosi non mancheranno infine le occasioni di visita agli stabilimenti produttivi della zona e ai Musei del territorio: Museo Guatellli (Ozzano) e Museo del Pomodoro (Corte di Giarola). Al Museo del Pomodoro, inoltre, nelle giornate di sabato 27 e domenica 28 agosto l'ingresso sarà gratuito. Domenica pomeriggio, oltre alla "caccia al tesoro" in programma per le ore 16.00, ci sarà l'apertura straordinaria del PomoCovo (dalle 14.30 alle 18.00).

L'impegno è che TOMACA FEST possa diventare un appuntamento fisso in grado di appassionare e coinvolgere tutti gli amanti, e non solo, delle tradizioni, della cultura e della valorizzazione del territorio parmense, una terra di storia e di sapori antichi.

Per info: www.collecchioonline.it , www.stuard.it  oppure presso L'Emporio al Podere Stuard o tramite mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

(Guarda la galleria immagini)

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Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Domenica, 07 Agosto 2016 10:45

Al via la campagna pomodoro Mutti 2016

È appena iniziata la campagna pomodoro 2016 per l'azienda Mutti di Parma, situata nel cuore della Food Valley, da oltre 100 anni leader nella lavorazione del pomodoro.

Da sempre impegnata nella scelta dei pomodori migliori, Mutti sceglie esclusivamente pomodoro fresco coltivato in campi italiani da produttori agricoli selezionati, accuratamente identificati da un sistema di rintracciabilità di filiera. I conferitori destinano ogni anno a Mutti pomodori con parametri qualitativi superiori alla media, in grado di consentire il raggiungimento di prodotti finiti di qualità eccellente.
Infatti, la selezione privilegia in primis la qualità rispetto alla destinazione industriale del prodotto, partendo dalla scelta del territorio più adatto per ciascuna varietà fino al livello ottimale di maturazione, così da ottenere un pomodoro dal gusto dolce, con ottima consistenza e colore rosso vivo.

Per la campagna 2016 sono stati selezionati oltre 500 produttori agricoli che conferiranno il pomodoro a Mutti: di questi, tre quarti per lo stabilimento di Parma e un terzo per quello di Fiordagosto, nei pressi di Salerno, recentemente acquisito per la produzione diretta delle tipiche specialità del sud Italia: pelati e pomodorini.
Lo stabilimento di Parma, che produce polpa, passata e concentrato, ritira pomodoro fresco coltivato prevalentemente in Emilia-Romagna, quote minori arrivano rispettivamente da Lombardia, Veneto, Piemonte, Toscana e Lazio.
Allo stabilimento di Salerno arriva, invece, pomodoro coltivato principalmente in Puglia e, in misura minore, in Basilicata, Molise e Campania. L'origine 100% italiana del pomodoro è attestata dalla certificazione di filiera rilasciata da un importante Ente di Certificazione a seguito di scrupolose verifiche eseguite nelle azienda agricole e negli stabilimenti produttivi.

"Il pomodoro per noi è da sempre frutto della profonda unione tra uomini e territorio – commenta Francesco Mutti, Amministratore Delegato di Mutti SpA – Nel corso degli anni abbiamo saputo instaurare con le aziende conferenti un legame diretto, un rapporto solido e di grandissima fiducia, volto ad un unico obiettivo: l'eccellenza del pomodoro".

L'origine 100% italiana del pomodoro è attestata dalla certificazione di filiera rilasciata da un importante Ente di Certificazione a seguito di scrupolose verifiche eseguite nelle azienda agricole e negli stabilimenti produttivi. La qualità del prodotto e dei processi ha, infatti, un valore elevatissimo per Mutti che dal 1999 – prima in Italia – certifica i propri prodotti con il marchio "Produzione Integrata Certificata", cui, dal 2001, si è aggiunta la dichiarazione "non OGM", certificazione che prevede un doppio controllo, sia sulle operazioni agricole, sia su piantine, pomodoro fresco e prodotto finito.

Il concetto di qualità eccellente coinvolge anche la sostenibilità ambientale. L'azienda, consapevole dell'importanza dell'utilizzo di risorse naturali, ha dato vita ad un progetto – in collaborazione con WWF e Università della Tuscia – per calcolare la propria impronta idrica, concretizzando degli obiettivi di riduzione del 3% lungo tutta la filiera.

L'innovativo sistema di gestione dell'irrigazione oggi coinvolge circa 50 aziende agricole situate in Emilia Romagna e Lombardia e utilizza sofisticati strumenti di monitoraggio dell'umidità del terreno –le sonde – in grado di valutare le esigenze di irrigazione e limitare così l'uso di acqua ai soli volumi e periodi necessari.

Ma non solo.
Oltre all'impronta idrica, sempre in collaborazione con il WWF, Mutti ha calcolato anche l'impronta di carbonio della propria attività produttiva, secondo il GHG Protocol, il protocollo internazionale messo a punto dal World Resource Institute. Mutti ha scelto di impegnarsi per la riduzione delle emissioni dirette, attraverso l'incremento e la promozione di fotovoltaico, biomasse, efficienza energetica, energy management. Nei primi due anni di programma, Mutti ha evitato l'immissione in atmosfera di 2.587 tonnellate di CO2.

Per la raccolta stagionale, sono state assunte 460 persone nello stabilimento di Parma, privilegiando giovani studenti desiderosi di avvicinarsi al mondo del lavoro e contribuendo in questo modo economicamente al mantenimento dei loro studi, e 220 da Fiordagosto, che si aggiungono rispettivamente alle 140 sede e alle 15 con impiego fisso al Sud.
Inoltre, a partire da quest'anno Mutti ha scelto di attivare anche il carpooling aziendale di Jojob, il servizio che tramite piattaforma web e app su smartphone permette di condividere l'auto nel tragitto casa-lavoro. Un servizio che conferma ancora una volta l'attenzione dell'azienda nei confronti dei propri collaboratori e dell'ambiente.

Mutt-2-Inizio-Campagna Mutti-2016

(Mutti - Parma, 25 luglio 2016 –)