Visualizza articoli per tag: pomodoro

La soddisfazione dell'OI Pomodoro da industria del Nord Italia: "Una tutela in più per i consumatori ed un valore aggiunto per i produttori"

Parma 23 ottobre 2017 - "Siamo sempre stati in prima fila nel richiedere l'introduzione dell'etichetta d'origine per i derivati del pomodoro. La firma del decreto che ne introduce la sperimentazione per due anni in Italia ci soddisfa. Consideriamo questo provvedimento un'ulteriore tutela per i consumatori ed un valore aggiunto per tutti i produttori del Nord Italia che potranno vedere ulteriormente certificata e riconosciuta la qualità della loro produzione Made in Italy".

Questo il commento di Tiberio Rabboni, presidente dell'OI Pomodoro da industria del Nord Italia, alla notizia della firma del decreto interministeriale per introdurre l'obbligo di indicazione dell'origine dei derivati del pomodoro da parte dei ministeri delle Politiche agricole alimentari e forestali e dello Sviluppo economico.

"Già lo scorso giugno – ha ricordato Rabboni – tutta la nostra filiera aveva chiesto l'introduzione dell'etichetta nel corso di un'audizione alla commissione Agricoltura della Camera e, a settembre, aveva accolto positivamente l'impegno del Governo per l'introduzione dell'obbligo dell'indicazione dell'origine del pomodoro, poi sancito dalla firma del decreto interministeriale di sabato scorso.
Ora l'auspicio è che il decreto italiano solleciti anche l'Unione Europea a disciplinare l'obbligo dell'origine in etichetta, considerato che la produzione del Nord Italia è esportata per i due terzi".

I contenuti del decreto
Il decreto interministeriale – secondo quanto resto noto da una nota del ministero delle Politiche agricole - introduce la sperimentazione per due anni del sistema di etichettatura per i derivati del pomodoro, nel solco della norma già in vigore per i prodotti lattiero caseari, per la pasta e per il riso.
Il decreto si applica ai derivati come conserve e concentrato di pomodoro, oltre che a sughi e salse che siano composti almeno per il 50% da derivati del pomodoro.

Il provvedimento prevede che le confezioni di derivati del pomodoro, sughi e salse prodotte in Italia dovranno avere obbligatoriamente indicate in etichetta le seguenti diciture:
a) Paese di coltivazione del pomodoro: nome del paese nel quale il pomodoro viene coltivato;
b) Paese di trasformazione del pomodoro: nome del paese in cui il pomodoro è stato trasformato.
Se queste fasi avvengono nel territorio di più paesi possono essere utilizzate, a seconda della provenienza, le seguenti diciture: Paesi Ue, Paesi non Ue, Paesi Ue e non Ue.
Se tutte le operazioni avvengono nel nostro Paese si può utilizzare la dicitura "Origine del pomodoro: Italia".

Origine visibile in etichetta
Le indicazioni sull'origine dovranno essere apposte in etichetta in un punto evidente e nello stesso campo visivo in modo da essere facilmente riconoscibili, chiaramente leggibili ed indelebili.
I provvedimenti prevedono una fase per l'adeguamento delle aziende al nuovo sistema e lo smaltimento completo delle etichette e confezioni già prodotte.

In vigore fino a piena attuazione del regolamento Ue 1169
Il decreto decadrà in caso di piena attuazione dell'articolo 26, paragrafo 3, del regolamento (UE) n. 1169/2011 che prevede i casi in cui debba essere indicato il paese d'origine o il luogo di provenienza dell'ingrediente primario utilizzato nella preparazione degli alimenti, subordinandone l'applicazione all'adozione di atti di esecuzione da parte della Commissione, che ad oggi non sono stati ancora emanati.

Venerdì, 27 Ottobre 2017 10:39

Pomì protagonista a "Mela Verde" su Canale 5

Domenica 29 ottobre il brand del Consorzio Casalasco del Pomodoro racconta la sua filiera nel corso della nota trasmissione condotta da Ellen Hidding e Edorardo Raspelli

La troupe di Melaverde, storica trasmissione dedicata all'agroalimentare in onda ogni domenica a partire dalle 11 su Canale 5 e condotta da Ellen Hidding e Edorardo Raspelli, nel corso della campagna del pomodoro appena conclusa, è stata al Consorzio Casalasco del Pomodoro, visitando gli stabilimenti di Gariga (PC) e la sede di Rivarolo del Re (CR). Il servizio, che andrà in onda domenica 29 ottobre dalle 11:50, racconterà la filiera 100% made in Italy di Pomì, dal campo al prodotto finito.

Ellen Hidding, insieme ai responsabili aziendali del Consorzio, illustrerà le varie fasi della coltivazione, della trasformazione in stabilimento e della produzione di polpe, passate e concentrati dell'ingrediente principe della tavola italiana. Durante la trasmissione si parlerà anche di origine della materia prima e del sistema di tracciabilità di Pomì.

Pomì è un marchio del Consorzio Casalasco del Pomodoro, prima filiera italiana nella coltivazione e trasformazione di derivati del pomodoro che oggi conta 370 aziende agricole associate che coltivano 7.000 ettari di terreno dislocati nella pianura Padana tra le province di Cremona, Parma, Piacenza e Mantova. Una terra che oggi permette alle 550.000 tonnellate di pomodoro fresco raccolto di essere trasformato nei 3 stabilimenti di proprietà della cooperativa in prodotti esportati in 60 Paesi nel mondo.

(Foto  Ellen e Vaia)

20171029-Ellen-pomi

Venerdì, 27 Ottobre 2017 10:05

OI Pomodoro. Approvato il fondo di emergenza

Batteriosi del pomodoro: assemblea dell'OI approva fondo di emergenza per il 2017. Pronti 123mila euro per gli agricoltori per anticipare gli indennizzi regionali.

Rabboni: "Misura straordinaria per non lasciare soli i produttori ed individuare tempestivamente ogni focolaio"

L'assemblea dell'Organizzazione Interprofessionale del Pomodoro da Industria del Nord Italia ha approvato l'istituzione di un fondo di emergenza per il 2017, finanziato dai soci dell'OI, per garantire ai produttori, le cui coltivazioni siano state colpite dalla batteriosi Ralstonia Solanacearum, la certezza e la tempestività di un indennizzo adeguato, condizione indispensabile per una fattiva collaborazione del mondo agricolo nella denuncia delle eventuali ulteriori contaminazioni e quindi nello scongiurare il pericolo della diffusione di una malattia che pregiudica la crescita delle piantine di pomodoro.

"Il fondo di emergenza – spiega Tiberio Rabboni, presidente dell'OI – mette a disposizione degli agricoltori colpiti, soci delle Organizzazioni di produttori associate all'OI, la cifra di 123mila euro, vale a dire 3mila euro per ciascuno dei 41 ettari contaminati in Emilia Romagna dove le coltivazioni sono state distrutte su prescrizione dei Servizi Fitosanitari. Le somme saranno erogate entro il mese di dicembre e rappresenteranno un'anticipazione degli indennizzi previsti dalla legge 6/2010 della Regione Emilia-Romagna che prevede per questi casi un indennizzo fino al 100% del valore di mercato della produzione persa. Una volta acquisito l'indennizzo previsto dalla legge regionale, cosa che non potrà avvenire prima della fine del 2018, il produttore danneggiato restituirà l'anticipazione ricevuta dal fondo di emergenza. Il provvedimento – chiarisce Rabboni – è motivato dalla particolare contingenza dell'annata 2017: da un lato la batteriosi si è manifestata in modo inaspettato ed aggressivo; dall'altro l'eradicazione tempestiva delle piante malate risulta l'unico modo per bloccarne la diffusione; dall'altro lato, ancora, la Regione Emilia-Romagna, non disponendo nel bilancio dell'anno in corso delle risorse necessarie per attivare gli indennizzi ai produttori colpiti, si è impegnata ad inserirle nel bilancio del prossimo anno a valere per il 2017, con l'inevitabile allungamento dei tempi di erogazione. Da qui la decisione del fondo di emergenza: una concreta testimonianza di vicinanza delle Op, delle industrie e delle cooperative agli agricoltori danneggiati".

L'anticipazione dell'OI è quindi, sostanzialmente, un prestito infruttifero.
"L'iniziativa del fondo di emergenza 2017 si è potuta realizzare – aggiunge il presidente Rabboni – anche e soprattutto perché la Regione Emilia-Romagna, nella persona dell'assessore all'Agricoltura Simona Caselli, si è impegnata a recuperare sul bilancio del prossimo anno le risorse per il 2017. Impegno ribadito anche dai consiglieri regionali Barbara Lori ed Alessandro Cardinali che recentemente hanno presentato una risoluzione sull'argomento all'assemblea legislativa dell'Emilia Romagna".

I dettagli

Cos'è Ralstonia Solanacearum?
È un batterio che, pur non avendo conseguenze sulla salute dell'uomo, pregiudica la crescita della piantina del pomodoro e per il quale è previsto il provvedimento di quarantena - così come specificato nel Dm 30/10/2007 -, motivo per cui ne è prevista la distruzione in campo per evitarne la diffusione. Una ritardata segnalazione della presenza del patogeno da parte degli agricoltori, dovuta ad esempio al timore di perdita di reddito, mette a rischio di contaminazione sia i suoli sia le imprese di trasformazione che ricevano il prodotto contaminato.

Chi può accedere al fondo?
Il beneficiario finale è l'agricoltore danneggiato, ma l'anticipazione finanziaria al produttore avviene tramite l'Op (Organizzazione di produttori) a cui è associato. L'Op, dunque, è il referente nei confronti dell'OI per la presentazione della domanda di attivazione del fondo e garante per la restituzione della somma anticipata. Le OP devono essere socie dell'OI ed in regola con gli adempimenti interni all'associazione.

Le condizioni per accedere al fondo
L'anticipazione viene riconosciuta agli agricoltori che rispettano le seguenti condizioni:
• abbiano denunciato tempestivamente al Consorzio fitosanitario provinciale di riferimento, o analogo ente competente, il sospetto di presenza del patogeno e tale ente abbia riscontrato e attestato il danno;
• abbiano seguito le indicazioni del Consorzio fitosanitario provinciale per la distruzione del prodotto contaminato e la messa in sicurezza del terreno;
• presentino l'idonea documentazione rilasciata dal Consorzio fitosanitario provinciale, quali verbali e atti analoghi.

FOTO: Piantine di pomodoro che hanno contratto la batteriosi.

Editoriale: il rigurgito delle autonomie - Precipita il latte spot - Minori stock di corn rispetto alle previsioni - Scandiano, la "Spergola" ricomincia da qui - Si è insediato il nuovo direttore del Consorzio di Bonifica Parmense - Bottiglie di Prosecco italiano esplodono sugli scaffali - Ismea: import e export in crescita

SOMMARIO
Anno 16 - n° 40 8 ottobre 2017
1.1 editoriale
Il rigurgito delle autonomie.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Precipita il latte spot
3.1 cereali e dintorni Minori stock di corn rispetto alle previsioni
4.1 vino e biodiversità Scandiano, la "Spergola" ricomincia da qui.
6.1 bonifica / nomine Si è insediato il nuovo direttore del Consorzio di Bonifica Parmense
7.1 sicurezza alimentare Taleggio Contaminato. Tre casi in un mese per la valsassinese Carozzi
7.2 sicurezza alimentare Erba velenosa negli spinaci surgelati, scatta il richiamo del Ministero della Salute.
8.1 allarme prosecco belgio Bottiglie di Prosecco italiano esplodono sugli scaffali
8.2 eventi -ANUGA Mulino Alimentare Spa, presente all'ANUGA dal 7 all'11 ottobre.
9.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il cambio mantiene alti i prezzi.
10.1 import export Ismea: import e export in crescita
11.1 promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 20171008-cibus40-COP

 

SOMMARIO Anno 16 - n° 39 01 ottobre 2017 - Editoriale: Italia - Francia, pace armata - Lattiero caseario. Prosegue la fase calante del latte. - Cereali e dintorni. Il mercato mostra timidi ma costanti segnali di ripresa - Ponte di Casalmaggiore. Emergono nuovi danni ai travi - Salmone o non Salmone, questo è il problema! - Froneri, chiesto l'apertura del tavolo di crisi. La nuova tegola caduta sull'occupazione parmense.

SOMMARIO Anno 16 - n° 39 1 ottobre 2017

1.1 editoriale
Italia - Francia, pace armata.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Prosegue la fase calante del latte.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il mercato mostra timidi ma costanti segnali di ripresa
4.1 turismo Turismo da record in Emilia Romagna
5.1 economia / Viabilità Ponte di Casalmaggiore. Emergono nuovi danni ai travi
6.1 campagna cereali Consorzio Agrario di Parma: primo bilancio della stagione cereali
6.2 sisma 2012 fondi sicurezza Sisma 2012. Fondi aperti anche per il settore agricolo.
7.1 nutrizione, scienza e fake Salmone o non Salmone, questo è il problema!
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Niente di scontato. In attesa degli aggiornamenti di USDA.
9.1 crisi e occupazione Froneri, chiesto l'apertura del tavolo di crisi. La nuova tegola caduta sull'occupazione parmense.
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 2017091ott17-COP

 

Domenica, 24 Settembre 2017 11:36

c.a.s.e.a. SOMMARIO Anno 16 - n° 38 24 settembre 2017

Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 16 - n° 38 24 settembre 2017 - Editoriale: Vitalizio Day -Lattiero caseario. Cedono solo i listini del latte spot. - Chiffon Tricolor in Emilia - Cereali e dintorni. Pubblicati i dati del COCERAL.

SOMMARIO Anno 16 - n° 38 24 settembre 2017
1.1 editoriale
Vitalizio Day. Finalmente si può discutere di legge elettorale
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Cedono solo i listini del latte spot.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in leggero recupero
4.1 champagne eventi Chiffon Tricolor in Emilia
4.2 sicurezza alimentare Uova fresche contaminate: scatta il ritiro del Ministero della salute
5.1 CHEESE - il futuro delle DOP Siamo condannati a un futuro di formaggi banali e standardizzati?
6.1 contrasto alla cimice asiatica Cereali e dintorni. Pubblicati i dati del COCERAL.
6.2 nutrizione salute UVA, un rimedio contro lo stress
7.1 Pomodoro OI Pomodoro istituisce un fondo di emergenza "batteriosi"
8.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Pubblicati i dati del COCERAL.
9.1 consumi alimentari Dopo 5 anni i consumi tornano a salire
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

 

Batteriosi del pomodoro: OI istituisce un fondo di emergenza per anticipare parte dell'indennizzo previsto dalla Regione. Rabboni: "Nessun agricoltore sarà lasciato solo
Risposta compatta della filiera per individuare ogni focolaio". Sino ad ora interessati 41 ettari in Emilia Romagna.

20170918-OI POMODORO Batteriosi del pomodoroParma 18 settembre2017 - Un fondo di emergenza, finanziato dai soci dell'OI (Organizzazione interprofessionale del pomodoro da industria del Nord Italia), per contrastare il pericolo della diffusione della batteriosi Ralstonia Solanacearum attraverso il riconoscimento anticipato di una parte delle risorse – 3mila euro all'ettaro – previste dalla Regione Emilia Romagna come forma di indennizzo per l'agricoltore il cui campo sia colpito dal diffondersi di una malattia di tipo colturale che pregiudica la crescita della pianta.
È questa la decisione presa dal comitato di coordinamento dell'OI per affrontare il problema della batteriosi Ralstonia Solanacearum, la cui presenza è stata riscontrata su 41 ettari complessivi nel territorio della regione Emilia Romagna, con interessamento prevalente di alcuni terreni nelle province di Parma e Ferrara.
.
Tecnicamente l'anticipazione finanziaria al singolo agricoltore avverrà tramite l'Organizzazione dei produttori a cui è associato oppure tramite l'industria di trasformazione nel caso in cui si ricada nella casistica del contratto diretto.
.
L'operazione di anticipo degli indennizzi, deliberata dal comitato di coordinamento dell'OI, sarà ora sottoposta all'approvazione dell'assemblea della stessa OI con contestuale definizione del regolamento di funzionamento del fondo di emergenza.

FOTO: Piantine di pomodoro che hanno contratto la batteriosi.

Domenica, 17 Settembre 2017 06:40

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 37 17 settembre 2017

Editoriale: Col vento in poppa!. - Lattiero caseario. Flessione negativa per il latte spot. - Cereali e dintorni. Mercati in altalena soggetti a rapide speculazioni. - Caccia. Conferma l'apertura della stagione venatoria domenica 17 settembre. - Vino: Vendemmia scarsa ma l'Italia resta leader produzione mondiale -

- SOMMARIO Anno 16 - n° 37 17 settembre 2017
1.1 editoriale
Col vento in poppa!.
2.1 lattiero caseario Lattiero caseario. Flessione negativa per il latte spot.
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati in altalena soggetti a rapide speculazioni.
4.1 sicurezza alimentare Falso miele. Il Ministero serbo dispone il ritiro di miele contraffatto dai supermercati IDEA.
4.2 caccia Caccia. Conferma l'apertura della stagione venatoria domenica 17 settembre.
5.1 vino - eventi Bacco al Castello. Domenica 17 settembre
5.2 ambiente - eventi Il giovedi del tinello letterario. Per conoscere l'impatto ambientale. Con crediti formativi.
6.2 cantina Russi (RA) Riapre la Cantina di Russi (Ra), 2 milioni dalla Regione
7.1 vendemmia - previsioni Vino: Vendemmia scarsa ma l'Italia resta leader produzione mondiale
8.1 Scoperte - Dieta e salute Il caffè, amico del cuore.
8.2 sicurezza alimentare Unicoop Tirreno richiama il prodotto Curry drogheria alimentari vaso minipet 90 gr.
9.1 Ponti sul PO Viabilità nord sud Ponti sul Po. Fumata nera in Provincia.
10.1 assicurazioni E' fuga dalle assicurazioni agricole
11.1promozioni "vino" e partners
12.1 promozioni "birra" e partners

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 

20170917-Cibus 37-COP 

Domenica, 10 Settembre 2017 07:40

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 36 10 settembre 2017

Editoriale: La libertà di stampa e di opinione è solo di sinistra?. - Flessione per crema e panna., - Cereali e dintorni. Mercati, il cambio la fa da padrone. Superata quota 1,20 - Basko ritira Penne Bio e Profiteroles a titolo precauzionale - Ministero Salute: richiamato lotto di formaggio "Taleggio" per sospetta presenza di Listeria monocytogenes - Esselunga ritira uno specifico lotto di funghi champignon. Data di scadenza errata.

SOMMARIO Anno 16 - n° 36 10 settembre 2017
1.1 editoriale
La libertà di stampa e di opinione è solo di sinistra?.
2.1 lattiero caseario Flessione per crema e panna.,
3.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati incerti con alcuni segnali rialzisti.
4.1 sicurezza alimentare Basko ritira Penne Bio e Profiteroles a titolo precauzionale
4.2 sicurezza alimentare Erba velenosa negli spinaci
5.1 Pomodoro Pomodoro. Rabboni: "Bene etichettatura anche per i derivati".
5.2 sicurezza alimentare Ministero Salute: richiamato lotto di formaggio "Taleggio" per sospetta presenza di Listeria monocytogenes
6.1 pomodoro filiera Il Consorzio Casalasco del Pomodoro acquista lo storico marchio De Rica
6.2 alimentazione e salute Elogio della gruviera
7.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati, il cambio la fa da padrone. Superata quota 1,20
8.1 imprese giovanili Ancora in calo le imprese giovanili. Crescono le agricole.
8.2 sicurezza alimentare Esselunga ritira uno specifico lotto di funghi champignon. Data di scadenza errata
10.1promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI)

(per seguire gli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

 20170909-cibus-36-cop

 

Pomodoro. Rabboni: "Bene l'impegno del ministro Martina per l'etichetta d'origine obbligatoria anche per i derivati del pomodoro. L'OI del Nord Italia è favorevole e pronta per la sperimentazione"

Parma 4 settembre 2017 - "Accogliamo con grande favore l'impegno del ministro dell'Agricoltura Maurizio Martina per l'estensione dell'obbligo di indicazione di origine in etichetta anche per i derivati del pomodoro, un provvedimento che come OI ci vede da tempo favorevoli anche in termini di disponibilità per una prima concreta sperimentazione come filiera in accordo con lo stesso ministero dell'Agricoltura".
Ha commentato con queste parole Tiberio Rabboni, presidente dell'OI Pomodoro da industria del Nord Italia, le dichiarazioni del ministro Martina che, nel giudicare positivamente l'acquisizione del marchio De Rica da parte del Consorzio Casalasco del pomodoro, ha parlato espressamente della volontà di estendere l'etichettatura di origine anche al settore del pomodoro dopo quanto già avvenuto per latte, pasta e riso.
"L'indicazione dell'origine del pomodoro in etichetta – ha aggiunto Rabboni – può tutelare il made in Italy e i consumatori e valorizzare ulteriormente la qualità della produzione del Nord Italia. La dichiarazione del ministro arriva dopo l'approvazione, un mese fa, da parte della Commissione agricoltura di una risoluzione proposta dal deputato Giuseppe Romanini con la quale si è impegnato il Governo a convocare con la massima sollecitudine un tavolo di confronto con tutti i soggetti della filiera del pomodoro da industria con l'obiettivo di adottare i provvedimenti necessari al fine di estendere anche a questo settore l'obbligo di indicare in etichetta il Paese di produzione e l'origine della materia prima. Sono tutti segnali positivi – ha concluso Rabboni – in linea con la posizione assunta da tutta la filiera del pomodoro da industria del Nord Italia".
Nello specifico l'OI chiede che a livello europeo – come proposto in occasione dell'audizione alla Commissione agricoltura della Camera di fine giugno - sia introdotto l'obbligo di indicazione del Paese di origine della materia prima agricola utilizzata, con la facoltà per i produttori di ricorrere ad una delle seguenti diciture:
"singolo paese di origine europeo", se tutta la materia prima giunge da un unico paese;
"origine in Ue", quando la materia prima agricola proviene da due o più paesi dell'Ue, ma solo da essi;
"origine Extra Ue", quando anche solo una quota della materia prima proviene da paesi ExtraUe;
"origine in un singolo paese Extra-Ue" quando la materia prima proviene da uno specifico paese Extra-Ue.
Contestualmente l'OI esprime soddisfazione anche per l'accordo che ha portato uno dei propri soci, il Consorzio Casalasco del pomodoro, ad acquisire il marchio De Rica rafforzando così il valore della produzione made in Italy.