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Cambio al vertice alla Redazione di Gazzetta della Spezia: Anna Mori subentra a Lamberto Colla.

Pubblicato in Lavoro Emilia

Convegno GIPU per il 60esimo dell’Ordine dei giornalisti

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

Il corso per diventare addetti stampa – che propone a Parma un percorso formativo unico in Italia – ha ottenuto l'appoggio dei giornalisti pubblicisti. Possibilità di partecipare gratuitamente tramite una challenge

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

 I giornali alla ricerca di identità  - Lo spazio di QuotidianoWeb.it dedicato alla satira in collaborazione con #gianfrancocolella e la sua SatiLeaks questa settimana prende di mira il settore dell'editoria

Pubblicato in Cultura Emilia

Ad appena 77 anni la giornalista campobassana Doretta Coloccia ci ha lasciati stamattina, mercoledì 04 maggio 2022, dopo una lunga e troppo sofferta malattia che, però, ha saputo affrontare davvero con molto coraggio e tanta fede religiosa

Pubblicato in Cronaca Emilia
Lunedì, 15 Ottobre 2018 11:06

"Par condicio, una legge da rivedere?"

"Par condicio, una legge da rivedere?", convegno-dibattito nazionale in Assemblea lunedì 22 ottobre.

Dalle 9,30 in sala Guido Fanti (viale Aldo Moro 50, Bologna) - Lunedi 22 ottobre -  con rappresentanti Agcom, Vigilanza Rai, Ordine dei Giornalisti, Corecom una riflessione sulla legge 28/2000 promossa dal coordinamento dei capi ufficio stampa dei consigli regionali istituito dalla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome

La legge n. 28 del 2000, nota ai più come legge sulla par condicio, ha ormai quasi vent'anni. Nata, tra l'altro, per evitare l'abuso della comunicazione pubblica durante le campagne elettorali, nel tempo ha scontato prassi diversificate e difficoltà nel praticare il diritto-dovere di cronaca anche nell'informazione istituzionale, vocata al servizio pubblico e al pluralismo. Proprio per questo, la Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome, attraverso il coordinamento dei responsabili degli uffici stampa dei consigli regionali e in collaborazione con l'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna, promuove il convegno-dibattito "Par condicio e informazione istituzionale: una legge da rivedere?".

L'appuntamento è alle 9,30 di lunedì 22 ottobre a Bologna, nella sala polivalente "Guido Fanti" dell'Assemblea legislativa dell'Emilia-Romagna (viale Aldo Moro 50). I principali attori istituzionali (Agcom, Commissione parlamentare di Vigilanza sulla Rai, Ordine nazionale dei giornalisti, Corecom regionali) e l'associazione radio e tv locali Aeranti Corallo saranno riuniti allo stesso tavolo per un'analisi della normativa vigente e per esaminare una proposta di riforma dell'articolo 9 della legge. Due ore di tavola rotonda dalle 10 alle 12, e poi spazio alle domande del pubblico dalle 12 alle 13.

La proposta, redatta dal docente di diritto amministrativo Gianluca Gardini su richiesta del coordinamento dei capi ufficio stampa delle Assemblee legislative italiane, farà parte integrante del "Documento istruttorio conclusivo per la riforma dell'articolo 9 della legge sulla par condicio", che, sempre il 22 ottobre, sarà consegnata alla Conferenza dei Presidenti delle Assemblee legislative delle Regioni e delle Province Autonome (e trasmessa all'Ordine dei giornalisti) nell'auspicio di un utile percorso parlamentare e il parere di Agcom.

L'evento è stato accreditato dall'Ordine dei giornalisti per la formazione obbligatoria (qui la piattaforma Sigef per iscriversi).

 

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Pubblicato in Dove andiamo? Emilia

Si tiene dal 17 al 19 marzo, a Bologna, il primo Festival della Professione Giornalistica, dedicato a chi ha fatto dello scrivere una professione, ma non solo. Tra incontri, conferenze e workshop anche tanti corsi con crediti formativi per la formazione obbligatoria continua.

Di Manuela Fiorini

Bologna, 16 marzo 2016

Si chiama "Professione Giornalista" ed è il primo Festival dedicato a chi ha fatto dello scrivere una professione: giornalisti professionisti, pubblicisti, freelance, ma anche a chi giornalista desidera diventarlo, appassionati e curiosi che vogliono saperne di più sul mestiere "più bello e più difficile del mondo", in un universo variegato che cambia di giorno in giorno, tra giornali on line, blog, social network e altri strumenti della comunicazione integrata.

L'appuntamento è a Bologna, dal 17 al 19 marzo, in varie sedi della città, tra cui la Sala Marco Biagi e la Sala del Consiglio del Baraccano (in via Santo Stefano 119), nel Quartiere Santo Stefano, la Sala Silentium (in vicolo Bolognetti 2), nel Quartiere San Vitale, la Sala Zodiaco e la Sala del Consiglio della Città Metropolitana (in via Zamboni 13), all'interno di Palazzo Malvezzi de' Medici. Il Festival è rivolto a tutti coloro che svolgono o hanno intenzione di svolgere la professione di giornalista ed è stato pensato e voluto per fornire occasioni e opportunità di incontro, formazione e confronto grazie a un ricco programma di workshop, conferenze, corsi con relativi crediti formativi, ai quali è possibile iscriversi direttamente dalla piattaforma Sigef dell'Ordine dei Giornalisti.

Si parlerà di giornalismo attraverso le testimonianze di chi svolge la professione ed ha realizzato qualcosa di importante, ma anche di come si costruisce un sito web o un blog, oppure come si pubblica un ebook. E, ancora, si tratterà di deontologia, di giornalismo nell'era di internet, di giornalismo d'inchiesta, di giornalismo sportivo, dell'uso dei social media, del linguaggio di genere, delle competenze e del ruolo del giornalista in situazioni di emergenza, come il terremoto che ha colpito l'Emilia nel 2012. Ci sarà anche un confronto con i modelli di giornalismo all'estero e incontri sulla gestione del rapporto con le redazioni per i freelance e sul mercato dell'editoria del futuro.

Sala Marco Biagi 2 

Tra gli appuntamenti in programma, giovedì 17 marzo, dalle 9.30, presso la Sala del Consiglio, Elisa Corridoni, web designer, terrà il seminario gratuito "Come creare un sito o un blog con wordpress" per presentare l'opportunità di avere un blog e dare una panoramica delle funzioni di Wordpress con cenni sulle normative e importanza delle condivisioni. Secondo l'Osservatorio Demos-Coop su "Gli italiani e l'informazione", nel 2015, il 49% degli intervistati afferma di informarsi ogni giorno attraverso Internet, il 38% mediante la radio, il 26% sui quotidiani.
Da questi dati si può facilmente comprendere come sia fondamentale, per chi si occupa e genera informazione, di essere presente sul web.

Altro interessante appuntamento, venerdì 18 marzo, dalle 9.30 alle 12.30 nella Sala Zodiaco con il workshop gratuito "Giornalismo online, SEO e Social Media", condotto da Alberto Puliafito, giornalista, autore televisivo, regista, direttore di Blogo.it e fondatore di TvBlog. Il relatore si occupa di social media e nuovi modelli per il giornalismo contemporaneo, di scrittura offline. E' anche autore di due libri di inchiesta "Protezione Civile Spa" e "Croce Rossa, il lato oscuro della virtù".

Sempre venerdì 18, dalle 9.30 alle 13.30 nella Sala del Consiglio del Quartiere Santo Stefano, Simonetta Malaguti parlerà di "Vivere l'emergenza da cittadino e giornalista", raccontando della sua esperienza umana e di professionista dopo il terremoto del 2012, tra dovere di raccontare, compromessi e pudore nell'entrare nell'intimità del dolore delle persone che hanno perso tutto.

L'iniziativa nasce da un'idea di Laura Corallo, Cesario Picca, Daniela Ricci e Valeria Tancredi e si avvale del patrocinio del Comune di Bologna, della Regione Emilia Romagna, della Città Metropolitana, Ordine dei Giornalisti e Coop Adriatica.

Il programma completo su www.professionegiornalista.it

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Si tiene dal 17 al 19 marzo, a Bologna, il primo Festival della Professione Giornalistica, dedicato a chi ha fatto dello scrivere una professione, ma non solo. Tra incontri, conferenze e workshop anche tanti corsi con crediti formativi per la formazione obbligatoria continua.

Di Manuela Fiorini

BOLOGNA - Si chiama "Professione Giornalista" ed è il primo Festival dedicato a chi ha fatto dello scrivere una professione: giornalisti professionisti, pubblicisti, freelance, ma anche a chi giornalista desidera diventarlo, appassionati e curiosi che vogliono saperne di più sul mestiere "più bello e più difficile del mondo", in un universo variegato che cambia di giorno in giorno, tra giornali on line, blog, social network e altri strumenti della comunicazione integrata.

L'appuntamento è a Bologna, dal 17 al 19 marzo,in varie sedi della città, tra cui la Sala Marco Biagi e la Sala del Consiglio del Baraccano (in via Santo Stefano 119), nel Quartiere Santo Stefano, la Sala Silentium (in vicolo Bolognetti 2), nel Quartiere San Vitale, la Sala Zodiaco e la Sala del Consiglio della Città Metropolitana (in via Zamboni 13), all'interno di Palazzo Malvezzi de' Medici. Il Festival è rivolto a tutti coloro che svolgono o hanno intenzione di svolgere la professione di giornalista ed è stato pensato e voluto per fornire occasioni e opportunità di incontro, formazione e confronto grazie a un ricco programma di workshop, conferenze, corsi con relativi crediti formativi, ai quali è possibile iscriversi direttamente dalla piattaforma Sigef dell'Ordine dei Giornalisti.

Si parlerà di giornalismo attraverso le testimonianze di chi svolge la professione ed ha realizzato qualcosa di importante, ma anche di come si costruisce un sito web o un blog, oppure come si pubblica un ebook. E, ancora, si tratterà di deontologia, di giornalismo nell'era di internet, di giornalismo d'inchiesta, di giornalismo sportivo, dell'uso dei social media, del linguaggio di genere, delle competenze e del ruolo del giornalista in situazioni di emergenza, come il terremoto che ha colpito l'Emilia nel 2012. Ci sarà anche un confronto con i modelli di giornalismo all'estero e incontri sulla gestione del rapporto con le redazioni per i freelance e sul mercato dell'editoria del futuro.

Sala Marco Biagi 2 

Tra gli appuntamenti in programma, giovedì 17 marzo, dalle 9.30, presso la Sala del Consiglio, Elisa Corridoni, web designer, terrà il seminario gratuito "Come creare un sito o un blog con wordpress" per presentare l'opportunità di avere un blog e dare una panoramica delle funzioni di Wordpress con cenni sulle normative e importanza delle condivisioni. Secondo l'Osservatorio Demos-Coop su "Gli italiani e l'informazione", nel 2015, il 49% degli intervistati afferma di informarsi ogni giorno attraverso Internet, il 38% mediante la radio, il 26% sui quotidiani.
Da questi dati si può facilmente comprendere come sia fondamentale, per chi si occupa e genera informazione, di essere presente sul web.

Altro interessante appuntamento, venerdì 18 marzo, dalle 9.30 alle 12.30 nella Sala Zodiaco con il workshop gratuito "Giornalismo online, SEO e Social Media", condotto da Alberto Puliafito, giornalista, autore televisivo, regista, direttore di Blogo.it e fondatore di TvBlog. Il relatore si occupa di social media e nuovi modelli per il giornalismo contemporaneo, di scrittura offline. E' anche autore di due libri di inchiesta "Protezione Civile Spa" e "Croce Rossa, il lato oscuro della virtù".

Sempre venerdì 18, dalle 9.30 alle 13.30 nella Sala del Consiglio del Quartiere Santo Stefano, Simonetta Malaguti parlerà di "Vivere l'emergenza da cittadino e giornalista", raccontando della sua esperienza umana e di professionista dopo il terremoto del 2012, tra dovere di raccontare, compromessi e pudore nell'entrare nell'intimità del dolore delle persone che hanno perso tutto.

L'iniziativa nasce da un'idea di Laura Corallo, Cesario Picca, Daniela Ricci e Valeria Tancredi e si avvale del patrocinio del Comune di Bologna, della Regione Emilia Romagna, della Città Metropolitana, Ordine dei Giornalisti e Coop Adriatica.

Il programma completo su www.professionegiornalista.it

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Ferruccio de Bortoli: "oggi celebriamo l'estetica della parola"

di LGC - Parma, 2 Dicembre 2013 --

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Il Teatro Regio, gremito come alle prime verdiane è stato, per due giorni, il palcoscenico delle celebrazioni bodoniane. Organizzato dall'Osservatorio permanente Giovani Editori in collaborazione con la Fondazione Cariparma, nelle due giorni del Teatro Regio si è discusso sulla grandezza del Bodoni e, in conclusione, si è registrata la sua grande attualità anche e forse soprattutto, verrebbe da dire, nell'era dell'informazione digitale.

 

Ferruccio de Bortoli

Ne è assolutamente convinto Ferruccio de Bortoli, direttore del Corriere della Sera, secondo il quale da Bodoni occorre trarre l'insegnamento dell'estetica e "oggi celebriamo l'estetica della parola". L'avvento dell'informazione digitale non potrà soppiantare i giornali in quanto il lettore "ha un rapporto intimo e privato, sottolinea De Bortoli, con il giornale. Ama sfogliare il proprio giornale ". Questo rapporto "fisico" con il quotidiano deve esaltare la funzione grafica della notizia secondo un classifica di "senso". "Qualcosa di piacevole e ordinato che è uno degli obiettivi del nostro lavoro". E i lettori, a dire di De Bortoli, lo hanno capito e spesso ne suggeriscono loro stessi i cambiamenti. Dal suo privilegiato punto di osservazione, ha notato come il lettore non ami la spettacolarità ma al contrario apprezzi una veste di sobrietà dove la "grafica non esonda, che non schiaccia la parola ma che abbia un rapporto armonico con gli altri strumenti della comunicazione".

Venendo nello specifico a trattare del web, è opinione di Ferruccio De Bortoli occorra avere rispetto della rete e "del pubblico della rete che, in qualche modo esercita una funzione di controllo sugli organi di informazione." Occorre però avere anche il coraggio di andare controcorrente per proporre una informazione il più trasparente possibile cercando di rispondere a tutti. Con l'avvento del digitale il lettore si è trasformato anche in giornalista e spesso "anche in ottimo giornalista". Il rischio però genera qualche inconveniente e alle volte "occorre avere il coraggio di andare contro l'onda. Non sempre la rete rappresenta la mediana della popolazione. Allora il giornalista non deve farsi troppo influenza, ma tenerne senz'altro conto. Se un giornale svolge una buona funzione a volte le informazioni utili sono anche quelle sgradite. Quando non c'è trasparenza non c'è giustizia. quindi credo che occorra mantenere la propria autonomia." Questo è il nuovo mondo, conclude il direttore del Corriere della Sera perché le "reti sono sempre più aperte, non ci sono più gradini ma si corre anche il rischio che non si trovi più il confine tra ciò che è vero e ciò che è falso, ciò che è effimero e quello che è sostanziale, quello che è lecito e quello che è illecito".


Matteo Montan AD Gazzetta di Parma


La mattinata era iniziata con Matteo Montan, amministratore delegato di Gazzetta di Parma da sette mesi il quale, partendo dalla sua esperienza in "Buongiorno" intende trasferire "a questo settore che negli ultimi anni è in evidente difficoltà quello che ho imparato in questi anni." Montan, che come lui stesso afferma "viene da una famiglia di giornalisti", motiva la scelta di fare il suo ritorno al giornale più antico d'Italia che nasce dalla constatazione che proprio "nella provincia risieda un potenziale di innovazione straordinario."

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E' stata poi la volta del Direttore della Gazzetta di Parma, Giuliano Molossi, il quale prima del suo intervento concentrato prevalentemente su Bodoni e il suo rapporto con la "Gazzetta di Parma" ha voluto ricordare il Professor Carlo Gabbi, recentemente scomparso, presidente della Fondazione Cariparma che ha contribuito alla iniziativa odierna promossa dall'Osservatorio permanente Giovani Editori.

Molto probabilmente - sottolinea il direttore del quotidiano locale - Bodoni non sarebbe diventato il più grande tipografo se non fosse stato a Parma. Giuliano Molossi nella escursione storica del tempo rileva come Parma esprimesse i migliori architetti, artisti e cuochi. "Bodoni non è stato solo un maestro dell'arte tipografica ma un geniale innovatore. Era un perfezionista per amore del bello. Curava tutti i particolari per la passione straordinaria del proprio lavoro."

In conclusione "bodoniano" oggi è sinonimo di bello, elegante, misurato in una amalgama perfetta. Ed il migliore interprete moderno del genio tipografico - secondo Molossi - è Franco Maria Ricci il quale iniziò la propria avventura proprio con la ristampa del manuale di Bodoni raccogliendo, da subito, un grande successo internazionale.

 

Bodoni

 

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