Marisa Maffeo, Marcello Ferrarini, Daniele Reponi e Lorenzo Biagiarelli si sono susseguiti in Piazza Galvani in una serie di appuntamenti - protagonista la Mortadella Bologna IGP - molto apprezzati dal pubblico
L’evento verrà trasmesso anche in live streaming. La Franciacorta ospiterà anche le edizioni 2023 e 2024.
Si è riunito oggi, per la prima volta, il tavolo tecnico dedicato alla Gastronomia italiana convocato dal Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Stefano Patuanelli e dalla Viceministra allo Sviluppo economico Alessandra Todde.
Si tratta di un primo e importante risultato che avvicina le Istituzioni al comparto della ristorazione e rappresenta il frutto di un dialogo costante, con l’obiettivo di sensibilizzare la politica fornendo una fotografia attuale del comparto.
Attraverso questo strumento il Governo potrà confrontarsi con gli esperti del settore venendo così a conoscenza, in maniera diretta e qualificata, delle problematiche più urgenti e delle esigenze più diffuse. Con un unico e condiviso obiettivo: individuare soluzioni concrete e lungimiranti che permettano all’intero comparto di costruire il proprio nuovo futuro.
ADG - Associazione Italiana Ambasciatori del Gusto, APCI – Associazione Professionale Cuochi Italiani, Chic – Charming Italian Chef e JRE Italia, promotori di #FareRete, hanno partecipato al tavolo in maniera unitaria, presentando un documento unico di lavoro con proposte di riforme a vantaggio di tutto il settore.
Tra i temi discussi anche il superamento di alcune criticità legate al contesto normativo che caratterizza il mercato, connotato da limitazioni e iter procedurali particolarmente impattanti per il business delle imprese.
È stata sollecitata la necessaria riforma del lavoro, che riconosca al comparto caratteristiche uniche non paragonabili ad altre realtà cui oggi è assimilato, congiuntamente alla riduzione del cuneo fiscale e alla reintroduzione dei voucher.
Per perfezionare le riforme appena citate occorre partire da un concreto riordino dei codici ATECO, attraverso la creazione di un registro delle imprese, che rappresenti un incubatore di riforme, come ad esempio prevedere forme di agevolazione fiscale per favorire l’utilizzo della moneta elettronica, strumento trasparente volto a contrastare anche il fenomeno dell’evasione fiscale.
Si propone un intervento normativo per contrastare il fenomeno del no show, la cui assenza di regolamentazione produce effetti distorsivi sul mercato generando perdite giornaliere con picchi fino al 20%.
Si è inoltre parlato del Fondo ristorazione, una delle più importanti misure di sostegno per la categoria ideata e proposta dalle Associazioni, la prima dedicata in maniera esclusiva, che ha considerato il settore come anello fondamentale della filiera. La sua applicazione è stata accolta con soddisfazione ma si richiede di renderla strutturale. Per fare questo ADG, APCI, CHIC, JRE Italia si rendono ulteriormente disponibili alla discussione al fine di apportare miglioramenti e procedere sempre con maggior efficacia.
Si è ribadita la necessità della creazione di un ufficio ministeriale dedicato alle politiche di settore e di filiera per mantenere un dialogo permanente con le Istituzioni, in modo da esporre in modo continuativo e propositivo riflessioni, esigenze tecniche e attivare progettualità.
Sono state rappresentate anche le possibili strategie per l’utilizzo di leve fondamentali come il Green Deal e il PNRR.
Idee concrete e realizzabili. La soddisfazione del lavoro fin qui svolto e i suoi risultati forniscono l’energia necessaria per affrontare il non facile percorso della riforma del settore.
Il cuscus è un fantastico piatto estivo, ottimo da gustare freddo accompagnato da ciò che più vi piace, che sia carne, pesce o verdure. Piatto di origine nordafricana e mediorientale è diffuso in tutti i Paesi del Mediterraneo, in Italia è un piatto caratteristico della tradizione culinaria siciliana.
Lo Chef Mariano Chiarelli, Ristorante I Du Matt a Parma, sceglie di rinnovare la sua proposta gastronomica in una chiave più gourmet: con lui in cucina è arrivato lo chef Corrado Parisi.
Le ricette di casa, in Casa Artusi.
Chi ha provato quella sensazione di quando una mamma o una nonna passavano le ore a insegnare la chiusura di un cappelletto, la perfetta cottura di un ragù o la buona preparazione di un brodo, sa cosa si intende per cucina di casa.
Con la campagna digital ‘Buona per ogni momento’ il Consorzio italiano tutela Mortadella Bologna ha celebrato la Mortadella Bologna come alimento ideale, con un’attitudine innata alla convivialità e alla condivisione, capace di dare più gusto ad ogni momento della giornata, grazie soprattutto al contributo di Chef, foodblogger ed influencer che hanno testimoniato la loro passione per questo salume unico. Partendo da tali presupposti è nata la nuova iniziativa ‘Cucino in Rosa’ ideata per il web con l’obiettivo di coinvolgere con divertimento.
Un progetto capace di unire, attraverso il linguaggio della cucina, i bambini che vivono quotidianamente una situazione di isolamento, indipendentemente dalla pandemia, all’interno della struttura di accoglienza la Casa di Fausta a Modena.
Presentata la 66esima edizione della Guida Michelin Italia 2021: 26 nuovi indirizzi con una stella Michelin, 3 nuove 2 stelle e confermati gli 11 tristellati. Fa il suo debutto il nuovo pittogramma della Stella Verde che premia la sostenibilità in cucina.
Di Chiara Marando -
Anche in questo 2020 dalle tinte fosche sono arrivate nuove stelle e numerose conferme a illuminare il firmamento della ristorazione. Nella mattinata del 25 novembre la Michelin ha presentato la sua Guida Italia 2021. Una presentazione certamente diversa e insolita, svoltasi a porte chiuse, ma come sempre ricca di sorprese. Perché inutile negarlo, ogni anno gli annunci della “Rossa” sono quelli più attesi, tra dubbi, critiche e il misterioso fascino che aleggia intorno agli “invisibili” e tanto temuti Ispettori.
“È un anno molto particolare e carico di emozioni per tutti, abbiamo voluto fortemente essere qui a presentare la nostra Guida. E lo facciamo perché, nonostante tutto, l’Italia è andata avanti – spiega in apertura Marco Do, Responsabile Comunicazione Michelin Italia - I ristoranti hanno lavorato, anche in condizioni difficili, così come in condizioni difficili hanno lavorato i nostri ispettori. Quindi perché non dare risalto a tutto questo, la giusta visibilità e il merito a chi comunque non si è fermato?”.
Parole che esprimono la realtà di un’annata tutt’altro che normale, alla luce della quale la Michelin sottolinea “È noto che tra i 5 criteri di giudizio figura anche la costanza delle prestazioni nel tempo, ciò significa che non sarà un solo anno o una singola prova tavola a determinare cambiamenti sostanziali”.
Così ecco che questa 66esima edizione ha arricchito il suo ventaglio di nuove 1 stella, ma anche di 2 stelle, mentre il numero dei riferimenti presenti nell’empireo dei 3 stelle rimane invariato a 11.
Questi quindi i numeri: 26 nuove 1 Stella Michelin e 3 nuovi 2 Stelle Michelin. Salgono quindi a 371 i ristoranti stellati dislocati sul territorio italiano, con 323 una Stella, 37 due Stelle e 11 tre Stelle.
A questi si aggiungono 1 nuovo bib gourmand e 13 nuove Stelle Verdi. Quest’ultimo pittogramma fa il suo debutto e viene assegnato agli chef che promuovono una cucina più sostenibile.
LE STELLE VERDI 2021
Tra le 26 novità che hanno preso la prima stella in questo 2021, sedici sono under 35, quattro dei quali under 30.
NUOVI 1 STELLA MICHELIN
Sono tre le new entries che portano i ristoranti che “meritano una deviazione”, e quindi le 2 Stelle Michelin, a 37:
Ristorante D’O - San Pietro All’Olmo (MI), il regno di Davide Oldani che ha percorso nuove strade e spopolato con la sua “cucina pop”. Non solo, tanta è l’attenzione nei confronti dei giovani, della formazione e dei valori del territorio.
Ristorante Harry’s Piccolo – Trieste, dove la straordinaria cucina di Matteo Metullio racconta un riuscito incontro tra classicità e innovazione.
Santa Elisabetta – Firenze, dove a esprimersi ad altissimi livelli tra ricchezza di colori e fantasia è Rocco De Santis.
Come già detto, confermati gli 11 Tre Stelle Michelin che “valgono il viaggio”: Piazza Duomo ad Alba (CN), Da Vittorio a Brusaporto (BG), St. Hubertus, a San Cassiano (BZ), Le Calandre a Rubano (PD), Dal Pescatore a Canneto Sull’Oglio (MN), Osteria Francescana a Modena, Enoteca Pinchiorri a Firenze, La Pergola a Roma, Reale a Castel di Sangro (AQ), Mauro Uliassi a Senigallia (AN) e Enrico Bartolini al MUDEC a Milano.
Infine, in occasione della presentazione, sono stati conferiti anche premi speciali, 4 per la precisione:
Come sempre, purtroppo, c’è chi sale e chi scende. Anche in questo anno così particolare la Guida Michelin ha tolto qualche stella, glissando elegantemente sulle numerose chiusure che hanno caratterizzato gli ultimi mesi.
Quindi ecco chi non ha confermato la Stella Michelin: