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La ricetta più buona del mondo è del siciliano Accursio Lotà che ha presentato ai giudici dei particolari e profumati Spaghetti alla Carbonara di Mare.

Articolo e Foto di Chiara Marando -

Venerdì 29 Settembre 2017

E’ del siciliano Accursio Lotà il piatto vincitore del Barilla Pasta world Championship 2017: Spaghetti alla Carbonara di mare.

Trapiantato in California all’età di 22 anni, Accursio può annoverare nel suo curriculum clienti come Barack Obama. Una breve parentesi in Italia e il ritorno a San Diego sono state le tappe successive di crescita che lo hanno portato a diventare lo chef del ristorante “Solare”. E’ stato anche eletto Best Chef di San Diego per tre anni consecutivi, dal 2015 ad oggi.

A giocarsi la giornata finale insieme a lui altri due giovani chef: Keita Yuge, chef del ristorante “Quintocanto” a Osaka – Giappone, e Omri Cohen, chef del “Royal Beach Hotel” di Tel Aviv – Israele. Tre ricette, trenta minuti di tempo ad ognuno per realizzarle ed un’attenta giuria d’eccezione pronta a valutare le loro creazioni. Maestri della cucina stellata come Matteo Baronetto, Alfio Ghezzi, Lorenzo Cogo, Caterina Ceraudo e Roberto Rossi, insieme alla storica dell’enogastronomia Francine Segan e allo scrittore Tom Rachman.

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Ricette particolari, profumate e dal carattere molto personale, interpretazioni gustose di tre differenti formati di pasta.

Ad assicurare la vittoria ad Accursio Lotà è stata la reinterpretazione di uno dei piatti più cosmopoliti ed amati della tradizione italiana. Una base di carpaccio di ricciola, finitura i gamberi rossi di Mazara e la classica mantecatura con uova ma, questa volta, di salmone, bottarga di tonno, uova di riccio e caviale Osetra. Un racconto di mare dove non manca il guanciale, nel cui grasso sono state scottate le capesante adagiate sul piatto, completato da zeste di mandarino per un tocco di freschezza finale.

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“Sono particolarmente felice di questo riconoscimento – ha affermato Accursio Lotà– è stata già una grande emozione essere scelta tra i 3 finalisti e poi vincere è una gioia immensa – e in merito al suo piatto aggiunge - lavoro all’estero, ma le mie origini italiane mi impongono di rispettare la tradizione della pasta, a cominciare dalla cottura al dente. Preferisco “giocare” su salse e condimenti lasciando intatta la pasta, che nella sua semplicità è perfetta così com’è”.

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Appuntamento con lezioni di cucina e degustazioni aperte al pubblico allo Scavolini Store Parma con le blogger Valentina Pietrocola e Claudia Casadio

Un weekend trascorso in città può rivelarsi ricco di eventi e appuntamenti per tutta la famiglia. Per sabato 23 settembre, Scavolini e iFood hanno infatti organizzato delle lezioni di cucina aperte al pubblico che si terranno dalle 18:30 alle 20:00 nello Scavolini Store Parma, dove le blogger di iFood Valentina Pietrocola e Claudia Casadio sveleranno i segreti della cucina casereccia.

Il tema centrale scelto per questo show-cooking è il "tempo dell'uva" e con la stagione autunnale ormai alle porte, è il momento di dare spazio a questo antichissimo frutto per colorare le tavole di tutte le case e deliziare i palati più raffinati.

Valentina realizzerà un risotto al vino rosso e taleggio che sarà poi servito su foglie di vite, piatto perfetto per trasmettere tutti i sapori autunnali.

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Seguirà la preparazione del budino all'uva suggerito da Claudia, un dolce al cucchiaio saporito, proposto in due varianti, una arricchita con pezzettini di pere caramellate e l'altra al naturale, per dare una chiusura dolce al palato.

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Al termine dell'evento, gli ospiti del pubblico potranno gustare i piatti preparati e chiedere consigli e suggerimenti alle blogger.

DOVE Scavolini Store Parma – Via Giovanni Giolitti 2 A, Parma

QUANDO Sabato 23 settembre – dalle 18.30 alle 20.00

Aperto al pubblico, ingresso libero - Al termine del live, sarà possibile degustare e assaggiare le ricette.

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Il 16 e 17 settembre Milano profumerà di bontà: al Palazzo delle Stelline torna Sweety of Milano, la manifestazione dedicata alla migliore pasticceria italiana. Due giorni tra degustazioni, masterclass e incontri con veri e propri maestri dell'arte dolciaria.

Di Chiara Marando -

Giovedì 14 Settembre 2017 -

Dolcezza, tanta dolcezza, di quella invitante e profumata che invita al peccato di gola. Poco conta se fino ad ora siamo stati attenti alla linea, qui lo strappo è d’obbligo e scientemente reiterato. Ed è Milano a diventare la capitale della delizia d’autore il 16 e 17 settembre quando Sweety of Milano invaderà il Palazzo delle Stelline con la migliore pasticceria italiana. Arrivata alla sua terza edizione, questa manifestazione, organizzata da Italian Gourmet, vanta la presenza dei migliori Pastry Chef nazionali, ognuno con un suo stand, pronti a deliziare i palati e inebriare i sensi con sentori ricercati e avvolgenti di creazioni tanto personali quanto uniche.

Due giorni durante i quali sarà possibile degustare, conoscere i maestri pasticceri ma anche impararne le tecniche partecipando alle Masterclass, momenti congressuali che offriranno un’occasione unica per trovarsi davanti ai migliori artisti patissier per apprenderne i segreti ed osservarne i gesti in cucina.

Ospiti illustri come Iginio Massari, Davide Comaschi, Gino Fabbri, Luigi Biasetto, Luca Montersino, Claudio Gatti, insomma veri e propri pasticceri top di gamma della scena nazionale e non solo.

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Curiosi di sapere cosa potrete assaporare? Va bene, qualche piccola anticipazione non può che far crescere l’acquolina.

Luigi Biasetto preparerà i Macaron e la sua Barretta di cereali e cioccolato;

Roberto Cantolacqua si presenterà con Babà Sfuso, Sablet al cioccolato e sale, Crema in pagnotta e Profumo di Sicilia;

Salvatore De Riso addolcirà i presenti con Caprese, PastieraeDelizia al limone;

Francesco Favorito sceglie miscele gluten free per Biscotti Fiori di Granturco, Pizza Margherita e Millefrolle;

Claudio Gatti arriverà con la sua immancabile Focaccia ai grani antichi, i Dolci della via Francigenae quelli delle Terre Verdiane.

 Ma questi sono solo alcuni esempi perché i Pastry Chef presenti sono oltre 30, ognuno dei quali con almeno tre proposte culinarie a cui è impossibile resistere.

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Sweety of Milano sarà anche l’occasione per partecipare ai casting dell’edizione 2018 di The Sweetman, il format in onda su SkyUno con il maestro Iginio Massari, padrone di casa ma soprattutto attento osservatore e giudice degli aspiranti pasticceri. Quindi, per chi si sente un talento coraggioso che vuole sbocciare, ecco tutti i dettagli per partecipare.

Sweety of Milano
16-17 settembre 2017
Palazzo delle Stelline, Corso Magenta 61 - 20123 Milano
Orari: 10.00-18.00
Biglietti: 6,00 euro. Ingresso gratuito sotto i 12 e sopra i 75 anni.
http://sweety.italiangourmet.it

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Serata di apertura della 20esima edizione del Festival del Prosciutto di Parma. Ospite d’eccezione, il Pastry Chef Ernst Knam: “Sono cresciuto mangiando Prosciutto di Parma ed ora lo abbino anche al cioccolato nei miei dolci”

Articolo e Foto di Chiara Marando -

Parma 02 Settembre 2017 -

Si è alzato il sipario sulla 20esima edizione del Festival del Prosciutto di Parma che dal 2 al 10 settembre animerà le strade di Parma e Langhirano con talk show, musica, degustazioni e show cooking. Anche quest'anno a presentare la serata è stata Francesca Romana Barberini, giornalista, conduttrice TV e volto noto nell'ambito gastronomico italiano. Ospite d’eccezione della serata di apertura, il Pastry Chef Ernest Knam, grande amante del Prosciutto di Parma, divenuto ingrediente particolare in alcune delle sue proposte che mixano sentori dolci e salati, che ha voluto sottolineare la necessità di imparare a valorizzare maggiormente le eccellenze e produzioni che il territorio italiano ha da offrire. Un invito alla consapevolezza che ben si sposa con la volontà del Festival stesso, teso ancora una volta alla divulgazione di importanti concetti quali storia tradizione e territorio, uniti alla promozione di quei produttori che ogni giorno si impegnano per portare sulle tavole un prodotto d’eccellenza.

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Perché quello che rende il Prosciutto Crudo di Parma un unicum è un rigido disciplinare imposto dal Consorzio in fatto di allevamento, selezione delle materie prime, lavorazione e stagionatura. Ecco perché diventa sempre più importante stabilire regole che indichino i confini entro i quali i produttori delle diverse tipicità italiane devono muoversi, per renderle ancora più Made In Italy, ancora più nostre e irripetibili.

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Realtà da salvaguardare e da fare conoscere, realtà da vivere come da vivere sono questi due weekend di Festival.

Non poteva mancare il momento dedicato all’assaggio.

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Lo Chef Knam ha proposto una sua particolare torta in omaggio al Festival, la torta “Langhirano”: una meringa morbida di nocciole con un pizzico di cannella, pepe nero di saravak, cioccolato 70%, mousse di fichi e, ovviamente, Prosciutto di Parma 36 mesi essiccato. Un totale di 600 porzioni, distribuite al pubblico presente, per un momento di dolcezza veramente unico.

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Venerdì 1° settembre si apre la 20esima edizione del Festival del Prosciutto di Parma che animerà le vie di parma e Langhirano per far assaporare e conoscere questa eccellenza ed il suo territorio. Ad aprire questa edizione sarà Ernst Knam.

Chiara Marando -

Parma 31 Agosto 2017 -

Ormai come ogni inizio settembre torna a Parma e Langhirano l’appuntamento con l’eccellenza: venerdì 1° settembre parte il Festival del Prosciutto di Parma.

Giunto alla sua 20esima edizione, accompagnerà ancora una volta in un viaggio alla scoperta di uno dei prodotti più amati in Italia e nel mondo, un unicum in fatto di bontà, genuinità e tradizione. Due weekend, dal 2 al 10 settembre, dedicati al gusto ed alla cultura di un territorio ricco di storia e tipicità enogastronimiche, che si animeranno di talk show, degustazioni, musica e show cooking.

Ad aprire questa edizione 2017 il Pastry Chef Ernst Knam quale portavoce dell’eccellenza culinaria che, intervistato dalla giornalista e presentatrice televisiva Francesca Romana Barberini, salirà sul palco del Festival insieme ad altri ospiti illustri.

“La ventesima edizione del Festival del Prosciutto di Parma – ha spiegato il sindaco di Parma, Federico Pizzarotti è un momento di riflessione in tema di sinergia tra diversi soggetti del territorio, in un percorso volto alla sua promozione e internazionalizzazione”.

“Il Festival è un momento che rientra in un progetto di comunicazione più ampio indirizzato al consumatore finale – ha sottolineato Vittorio Capanna, presidente Consorzio del Prosciutto di Parma – è un modo per dire chi siamo e cosa facciamo, per far conoscere i nostri valori, il territorio e la nostra storia”

Ma il Festival è anche e soprattutto “un'occasione da vivere” come emerge dalle parole del sindaco di Langhirano Giordano Bricoli. Ecco quindi che sotto i Portici del Grano a Parma verrà allestito il Bistrò e a Langhirano la Cittadella del Prosciutto di Parma, due angoli di delizia dove poter assaporare il gusto pieno di questa eccellenza.

Tanti gli appuntamenti in programma: Tasty Bus, Finestre Aperte il 16 e 17 settembre, la Cittadella del Prosciutto, i “Prosciutti dal mondo” con produttori italiani e stranieri; momenti per conoscere come si produce il prosciutto, Francesco Gabbani in concerto, talk show con Vittorio Sgarbi e Francesco Moser, insieme all’iniziativa “I sapori del giallo”. Qui è possibile consultare il calendario completo degli eventi.

Un evento che coinvolge tutta la città e si muove con la volontà di valorizzare l’identità di questo prodotto e del suo territorio, ma anche e soprattutto dei produttori che ogni giorno si impegnano per offrire un risultato di altissima qualità.

www.festivaldelprosciuttodiparma.com

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Dalla collaborazione tra la Casa Editrice e ALMA nasce il volume “Amatricianae: Grandi Chef insieme per Amatrice”: un volume che raccoglie 33 diverse interpretazioni dell’Amatriciana, insieme a spunti culturali e gastronomici. L’obiettivo è quello di finanziare la raccolta fondi per la ricostruzione di Configno.

Di Chiara Marando -

Mercoledì 30 Agosto 2017 –

Cucina e solidarietà, un binomio che ancora una volta ha dato vita ad un importante progetto nato dalla volontà di sostenere e fornire un contributo concreto a chi ne ha più bisogno. A distanza di un anno dal terremoto che ha sconvolto Amatrice e il territorio circostante, esce in libreria e negli store online il volume “Amatricianae: Grandi Chef Italiani Insieme per Amatrice”: un progetto editoriale a scopo benefico frutto dell’idea della Casa Editrice Plan, la cui sede principale si trova nelle Marche, che ha vissuto da vicino i terribili avvenimenti del 2016, e realizzato in collaborazione con ALMA - La Scuola Internazionale di Cucina Italiana.

Un lavoro che raccoglie le ricette di oltre 30 esponenti dell’alta cucina italiana, insieme per dare altrettante personali interpretazioni dell’Amatriciana, piatto simbolo di una cittadina, della sua tradizione e delle sue eccellenze enogastronomiche. Trentatre gustose varianti che richiamano la versione più classica rivisitandola in chiavi differenti, curiose e creative. Questi i nomi dei grandi nomi della cucina italiana che hanno fornito il loro prezioso contributo: Paolo Barrale; Massimo Bottura; Moreno Cedroni; Stefano Ciotti; Bruno Cossio; Accursio Craparo; Enrico Crippa; Stefano Deidda; Loretta Fanellla; Fabio Giacopelli; Herbert Hintner; Ernesto Iaccarino; Antonia Klugmann; Pietro Leemann; Paolo Lopriore; Isa Mazzocchi; Alessandro Miocchi; Enrico Nativi; Davide Oldani; Giuseppe Pellegrino; Giancarlo Perbellini; Valeria Piccini; Niko Romito; Angelo Sabatelli; Luigi Salvi; Davide Scabin; Maurizio e Sandro Serva; Filippo Sinisgalli; Massimo Spigaroli; Luciano Tona; Fulvio Vailati; Gianfranco Vissani.

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A loro si affianca il grande Maestro Gualtiero Marchesi, Rettore di ALMA, con il suo elegante piatto dal titolo “Insieme”.

I proventi della vendita del libro (prezzo di copertina di 19,90 euro) saranno devoluti per finanziare alcuni progetti di ricostruzione a Configno, frazione di Amatrice.

Non potevamo rimanere indifferenti alla richiesta d’aiuto delle popolazioni colpite dal sisma – spiega il Presidente di ALMA Enzo Malanca -  partendo da una ricetta simbolo della tradizione culinaria italiana come l’Amatriciana, che in questi ultimi 12 mesi è diventata il fulcro di molteplici iniziative benefiche, la nostra Scuola ha voluto coinvolgere grandi chef, gli stessi con cui collabora dal 2004 per formare i futuri ambasciatori della cucina italiana e con cui promuove la nostra identità gastronomica nel mondo”.

 E la risposta è stata incredibile, perché “Amatricianae” non è solo un ricettario, piuttosto un libro che racconta una storia culinaria attraverso proposte gastronomiche e testi inediti firmati dai docenti di ALMA come Luca Govoni, responsabile di Storia e Cultura della Gastronomia; Davide Mondin, esperto di Certificazioni e Prodotti Tipici, Fabio Amadei, docente di Storia e Cultura della Gastronomia, e il critico enogastronomico Andrea Grignaffini che prova a fare chiarezza sull’eterno dilemma della cipolla nell’Amatriciana. A completare il quadro, e fornire un’immagine ancora “gustosa” delle ricette, gli scatti di Arturo Delle e la copertina di Ugo Nespolo, tra i più acclamati artisti italiani contemporanei, che rimanda al binomio perfetto tra arte e gastronomia.

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Successo per la terza edizione della “Notte dei Maestri del Lievito Madre” che ha deliziato i palati dei numerosi avventori presenti sotto i portici del Grano a Parma: 30 Maestri pasticceri per oltre 60 proposte golose.

Foto e Testo di Chiara Marando –

Parma 25 Luglio 2017 -

Profumo, e che profumo! Quello che ha deliziato la città di Parma lunedì 24 Luglio in occasione della terza edizione della “Notte dei Maestri del Lievito Madre” è stato il sentore fragrante di golosi impasti lievitati artigianali. Protagonista della serata il Panettone, presentato dai 30 migliori Maestri Pasticceri italiani in oltre 60 varianti una più irresistibile dell’altra. Un modo diverso di interpretarlo, fuori dagli schemi tradizionali che lo vogliono sulle tavole solo a Natale, desideroso di rivisitarlo in una chiave “4 stagioni”.

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I portici del Grano si sono trasformati in un angolo di dolcezza a cielo aperto, ospitando questo appuntamento dal successo riconfermato. A presentare l’evento Andrea Grignaffini, uno tra i più noti critici enogastronomici italiani, e Carla Icardi, direttore di Italian Gourmet. Ospite d’eccezione il maestro spagnolo Paco Torreblanco al quale è stato consegnato il premio alla carriera come “miglior panettone fuori dall’Italia”, un riconoscimento che ne sancisce la grande capacità innovativa a livello mondiale. Proprio in merito all’innovazione, è lui a sottolineare quanto quest’ultima sia utile ma indissolubilmente legata alla tradizione quale pietra portante della cultura culinaria.

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Dopo i saluti iniziali del Sindaco Federico Pizzarotti, anche Cristiano Casa, Assessore al commercio, attività produttive e turismo del Comune di Parma, ha sottolineando quanto queste iniziative contribuiscano a supportare l’attenzione verso la qualità delle materie prime e dei prodotti italiani.

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E poi spazio alle degustazioni, al tour gastronomico tra i banchi dei vari pasticceri generosi di porzioni e bontà: dal Panettone con farina di grani antichi, a quello con pistacchio e frutti rossi, fino alle proposte salate, oppure in modalità cassata siciliana, con le spezie e arricchiti da cioccolato…tanto cioccolato. Soffici, irresistibili bocconi di morbida dolcezza, rigorosamente artigianale, per una “Notte” unica.

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Ci sono ricordi che diventano dei piccoli rituali di gusto. Come le meravigliose torte della Pasticceria Kofler, un regno goloso nel cuore delle Dolomiti dove perdersi tra irresistibili dolcezze.

Di Chiara Marando –

Sabato 22 Luglio 2017 -

Ci sono esperienze o luoghi che consideriamo dei tesori da custodire gelosamente, segreti che sembrano solo nostri e ci fa quasi paura condividere. Il timore è quello di rovinare qualcosa che vorremmo rimanesse esclusivo. Ecco, per me è un po’ così, mi animo dell’entusiasmo di una bambina quando rivivo le tradizioni di un tempo, ma vorrei tenerle strette e non lasciarmele scappare.

Parlo di rituali che si ripetono ogni anno, parlo del gusto goloso di torte che risultano irresistibili già ad una prima occhiata, parlo della Pasticceria Kofler, o meglio “konditorei”. Siamo a Moso, nella splendida e incantata Val Pusteria, un paesino che rimane immobile nel tempo in una rassicurante aura di tranquillità e benessere. Qui, nascosto tra le casette in legno che si susseguono lungo il limite del bosco, si cela questo regno goloso, un piccolo spazio la cui presenza si percepisce solo dai profumi invitanti di delizie appena sfornate.

E’ stato mio padre a scoprirlo per la prima volta, ormai circa 35 anni fa, quando ancora era solo un minuscolo passaggio di ristoro, quando ancora nessuno lo conosceva, quando ancora poteva essere un segreto da custodire.

Ad accoglierti lei, la “Signora Kofler”, con il suo sorriso bonario, i modi un po’ ruvidi tipici degli altoatesini di una volta che si ammorbidiscono con il passare degli incontri. E poi la vetrina colma di torte il cui peso specifico e consistenza mi risultano ancora oggi di difficile comprensione. Insomma, ogni fetta rappresenta un pasto completo. Diverse tipologie, che negli anni sono state aggiornate, e un sapore avvolgente che si imprime nella memoria e diventa parte di quella sicurezze a cui non si può rinunciare.

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In tutto questo tempo non sono mai riuscita a farmi svelare una ricetta, è diventata una sfida personale tentare di scovare gli ingredienti boccone dopo boccone. Difficile fare una graduatoria precisa ma, tra le preferite – che consiglio caldamente – ci sono senza ombra di dubbio la Crostata con le prugne, presente anche nella variante con pesche, ovvero una pasta frolla che incontra le nocciole e si sposa con la morbidezza della frutta appena glassata e lasciata a pezzi molto grossi; la Torta di ricotta e mele, un soffice e spumoso impasto che racchiude praticamente i frutti interi tagliati a fettine sottili; la sempre ottima Sacher Torte e quella con i frutti di bosco.

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A prepararle ogni giorno sono “papà Kofler” e, da qualche anno, il figlio. Un team affiatato che non sbaglia un colpo. La maestria dei due pasticceri è indiscutibile ma, ad aiutarli, sono sicuramente gli ingredienti di prima qualità che il territorio ha da offrire: il latte e il burro che raccontano la genuina natura del luogo, le uova e la frutta matura al punto giusto.

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L’abitudine è quella di ordinare, senza dimenticare di chiedere l’aggiunta di panna montata - perché qui anche la panna ha un gusto pieno e corposo – e di sedersi sulla terrazza che guarda i monti, sorseggiando cafè lungo o tisana e godendo del silenzio rigenerante che caratterizza questo angolo di paradiso.

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State già immaginando? Vi avevo avvisato, è un rito da consumare con parsimonia e senza fretta, assaporando attimo dopo attimo, forchettata dopo forchettata, percezione dopo percezione.

 

Pasticceria Kofler

Via Heideck, 15

39030 Moos, Sesto BZ

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Sabato, 08 Luglio 2017 10:39

Ritorna La Notte dei Maestri del Lievito Madre

Il 24 luglio torna a Parma con la sua terza edizione la “Notte dei Maestri del Lievito Madre”: 30 maestri della lievitazione insieme per presentare oltre 60 tipologie di delizie tutte artigianali.

Di Chiara Marando -

Sabato 08 Luglio 2017 -

In città già si comincia a sentire il profumo, è quella sensazione golosa creata dall’aspettativa della serata più fragrante che animerà Parma il prossimo 24 luglio. Già, perché mancano pochi giorni e la terza edizione della “Notte dei Maestri del Lievito Madre” riempirà l’aria di dolci sentori e delizierà i palati con il prodotto lievitato artigianale per eccellenza: il Panettone.

Ed è così che il portavoce delle festività natalizie si presenta con una veste estiva inaspettata che, ormai da qualche anno, sta lasciando piacevolmente sorpresi gli amanti delle paste lievitate.

I Portici del Grano in Piazza Garibaldi si trasformeranno in una pasticceria a cielo aperto dove 30 Maestri, chiamati a raccolta da Claudio Gatti della famosa “Pasticceria Tabiano”, presenteranno le loro delizie, oltre 60 tipologie di lievitati rigorosamente artigianali realizzati con lievito madre.

Ospite d’eccezione, oltre ad Achille Zoia, ovvero uno dei padri della pasticceria italiana, il Maestro Paco Torreblanca che riceverà il premio alla carriera come "Miglior Panettone fuori dall'Italia”.

Degustazioni ma anche attenzione all’importanza delle materie prime, raccontata e spiegata per metterne in risalto il ruolo preponderante nella realizzazione di dolci da forno, insieme al legame che collega le diverse lavorazioni con le condizioni atmosferiche capaci di influire sul risultato finale, dando quelle sfumature e imperfezioni che lo rendono davvero artigianale.

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Fil rouge in linea con le scorse edizioni è la destagionalizzazione di panettoni e lievitati, tanto da vederli protagonista di merende sotto l’ombrellone.

Secondo l’osservatorio SIGEP, infatti, il consumo di panettoni è di 2.5 milioni in più rispetto allo scorso anno, un rialzo del +5% con un giro di affari pari a 60 milioni di euro. Ma non è solo l’Italia ad apprezzarlo, anche all’estero amano questa tipicità dai profumi irresistibili con una crescita del +2%.

Ecco ci saranno i Maestri del Lievito Madre, provenienti da tutto il territorio nazionale:

Marco Avidano- Pasticceria Avidano a Chieri (TO)

Mario Bacilieri- Pasticceria Bacilieri a Marchirolo (VA)

Luigi Biasetto – Pasticceria Biasetto a Selvazzano Dentro (PD)

Maurizio Bonanomi- Pasticceria Merlo a Pioltello (MI)

Renato Bosco- Saporè di San Martino Buon Albergo (VR)

Lucca Cantarin- Pasticceria Marisa di Arsego di San Giorgo delle Pertiche (PD)

Roberto Cantolacqua Ripani- Pasticceria Mimosa di Tolentino (MC)

Emanuele e Giancarlo Comi- Pasticceria Comi a Missaglia (LC)

Diego Crosara- specialista nell'arte del gelato

Salvatore De Riso- Sal De Riso a Tramonti (SA)

Denis Dianin- D&G Patisserie di Selvazzano Dentro (PD) e Clusone (BG)

Gino Fabbri- Gino Fabbri Pasticcere a Bologna

Francesco Favorito- specialista del Gluten free

Salvatore Gabbiano- Pasticceria Gabbiano di Pompei (NA)

Claudio Gatti- Pasticceria Tabiano a Tabiano Terme (PR)

Stefano Gatti- Il Fornaio a Viareggio (LU)

Emanuele Lenti- Pregiata Forneria Lenti a Grottaglie (TA)

Daniele Lorenzetti- Pasticceria Lorenzetti a San Giovanni Lupatoto (VR)

Grazia Mazzali- Pasticceria Mazzali a Governolo (MN)

Mauro Morandin- Pasticceria Mauro Morandin a Saint-Vincent (AO)

Alfonso Pepe- Pasticceria Pepe a Sant'Egidio del Monte Albino (SA)

Paolo Sacchetti- Il Nuovo Mondo a Prato

Vincenzo Santoro- Pasticceria Martesana di Milano

Anna Sartori- Pasticceria Sartori a Erba (CO)

Attilio Servi- Pasticceria Attilio a Pomezia (RM)

Valter Tagliazucchi- Il Giamberlano a Pavullo Nel Frignano (MO)

Vincenzo Tiri- Tiri 1957 di Acerenza (PZ)

Andrea Tortora- AT/ Patissier San Cassiano in Badia (BZ)

Carmen Vecchione- DolciArte di Avellino

Achille Zoia- La boutique del Dolce a Cologno Monzese (MI)

Pubblicato in Dove andiamo? Emilia
Sabato, 08 Luglio 2017 10:24

Tempura di verdure: ricetta

Ilaria Bertinelli ci insegna come preparare un'ottima Tempura di verdure direttamente suggerita da un'amica giapponese! Un modo gustoso e appetitoso per farsi tentare da una frittura delicata a base di verdure per un aperitivo o per uno sfizioso spuntino.

Della cucina giapponese ormai tutti conoscono il Sushi, mentre meno conosciuta è un'altra specialità, la Tempura, che credo al Sushi non abbia nulla da invidiare...se non la leggerezza visto che essendo fritta, è sicuramente più pesante dello spartano pesce crudo.

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Questa ricetta mi è stata data dall'amica giapponese Mitsuyo Kitamura, giornalista e scrittrice di libri di cucina, con la quale ho condiviso non poche avventure sia in Italia che nel paese del sol levante.

Ancora una volta, nei piatti più semplici si scoprono sapori e piaceri davvero indimenticabili e queste verdure fritte e mangiate perfettamente calde e croccanti, resteranno incise per un po' nella vostra memoria.

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Ingredienti 

300 g verdure miste (fiori di zucca, zucchine, carote, carciofi, punte di asparagi, ecc.)
280 g birra fredda di frigorifero
240 g farina
7 g sale
q.b. olio per friggere

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PREPARAZIONE

Versare la farina e il sale in una terrina. Aggiungere gradatamente la birra mescolando continuamente con una frusta in modo che non si formino grumi. Continuare a mescolare fino a quando la pastella sarà perfettamente omogenea, liscia e piuttosto densa (regolare sempre la quantità di birra in base alla tipologia di farina).

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Lasciare riposare la pastella in frigorifero per il tempo necessario per preparare le verdure.
Lavare bene tutte le verdure. I fiori di zucca possono essere utilizzati interi, mentre le altre verdure devono essere tagliate di dimensioni tali da permetterne la cottura in pochi minuti, ossia il tempo necessario per fare dorare la pastella: tagliare zucchine e carote a bastoncini piuttosto sottili, i carciofi a spicchi e gli asparagi in pezzi eliminando la parte legnosa.

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Immergere le verdure nella pastella e friggerle in olio bollente in un tegame abbastanza profondo o nella friggitrice. Girare le verdure per farle friggere in modo omogeneo.

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Quando saranno dorate, togliere le verdure dall'olio usando una schiumarola, passarle nella carta assorbente per eliminare l'olio in eccesso e servirle bollenti con un pizzico di sale.

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Per seguire Ilaria e le sue ricette particolarmente adatte anche per celiaci e diabetici segui il suo blog su www.unochefpergaia.it 

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