I carabinieri forestali e gli studenti di undici scuole della provincia di Parma mettono a dimora giovani piantine.
Nei gironi scorsi, i carabinieri di Colorno, a seguito del dissequestro dei beni sottratti, hanno restituito ad alcuni truffati parte dei gioielli rubati tra la fine del 2019 e gli inizi del 2020, per un valore complessivo di circa 10.000 euro. Grande la soddisfazione delle vittime, che temevano non avrebbero più rivisto i preziosi che, nella maggior parte dei casi, costituivano oggetti conservati più che altro per il loro valore affettivo, i cosiddetti “gioielli di famiglia”.
I Carabinieri Forestali della Stazione di Parma avvistano, durante le attività di controllo del territorio, una scura colonna di fumo, si recano sul posto in località Ravadese di Parma, e sorprendono quattro persone intente a smaltire illecitamente rifiuti con il fuoco.
Da domani, mercoledì 20 ottobre, la 4° edizione. Tema di quest’anno: “Istruzione di qualità. Fitto cartellone di eventi, dedicato a studenti, famiglie, cittadini, imprese e istituzioni.
PARMA, 9 ottobre 2021 – Un 57enne italiano, abitante a Colorno è stato tratto in arresto dai carabinieri di Parma, poiché colto nella flagranza di reato di detenzione ai fini di spaccio di oltre sei chili di marijuana di 14 piante mature e tutto l’occorrente per la coltivazione della canapa indiana, dai cui fusti deriva lo stupefacente rinvenuto e sequestrato.
Nei giorni scorsi, i carabinieri della Stazione di Colorno supportati dal Nucleo Operativo della Compagnia di Fidenza, coordinati dalla Procura della Repubblica (PM dott. I. Vallario) hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal GIP del capoluogo ducale, Giudice Dott. A. Zullo, nei confronti di 3 uomini (due di origine senegalese ed un tunisino), gravemente indiziati di rapina aggravata, porto ingiustificato di armi ed illecito utilizzo di carta credito nei confronti di un giovane.
A Colorno il convegno “I territori del Po alla ripartenza: cibo, cultura, paesaggio, turismo” per discutere del futuro del Grande Fiume