Il 27 maggio ricorre il 185° anniversario della morte di Niccolò Paganini divenuto celebre per i suoi virtuosismi con il violino e per i tanti ed immortali brani che ha composto. Molti non sanno che oltre ad essere un genio del violino era anche un appassionato chitarrista e ciò verrà ricordato in questo festival che ha come filo conduttore “elogio de la danza”.
Tanti saranno i luoghi che ospiteranno i numerosi eventi come il Teatro Regio, il Teatro Farnese, San Francesco al Prato, la Casa della Musica, la Casa del Suono, l’Auditorium del Carmine, il Palazzo Ducale, il Borgo Santa Brigida 5 e perfino il Cimitero Monumentale della Villetta ove il Maestro è sepolto e viene puntualmente ricordato ogni anno.
Grande soddisfazione è stata espressa dagli organizzatori in particolar modo da Davide Battistini, presidente della Società dei Concerti, il quale con emozione ha ricordato che quest’anno ricorre anche il 130° anniversario della fondazione dell’associazione di cui è presidente. Il direttore artistico è lo stimato e talentuoso Giampaolo Bandini, il quale parla con orgoglio di questa sua creatura certo di incontrare i gusti di tanti appassionati. Anche Lorenzo Lavagetto, vicesindaco e assessore alla cultura, si augura che per il Festival cresca sempre più l’attenzione della cittadinanza.
Il Festival avrà un prologo, il 24 maggio alle 17.30 quando al Palazzo Ducale si esibiranno “ Obsequio Duo” e “Aars Guitar quartet”, il 27 maggio alle 20.30 nello storico Teatro Farnese si terrà: “Noche Latina”, prima con Yamamdu Costa che ci farà ascoltare musiche brasiliane e poi con il duo Bandini-Chiacchiaretta con brani degli argentini Astor Piazzolla e Maximo Diego Pujol.
La straordinarietà di questo festival sarà anche l’attenzione nei confronti delle persone cieche e ipovedenti perché ci saranno anche due concerti “sensoriali”. Insomma, seppure Paganini non si ripetesse per una seconda volta, fortunatamente per noi il festival a lui dedicato ritorna per la venticinquesima volta con una caratura sempre più internazionale.