Venerdì, 28 Maggio 2021 16:01

Incursioni in Aranciaia. Musica, Arte e Tradizione In evidenza

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Sabato 29 e Domenica 30, dai Violini di santa Vittoria alla mostra “Trame e Strappi” della pittrice Nicla Ferrari.

Sabato 29 maggio alle ore 18 saranno i celebri Violini di Santa Vittoria di Gualtieri con un repertorio di originali valzer, polca, tango, mazurca e onestep a riportare indietro di quasi un secolo, quando si faceva “filosso” nelle stalle del piccolo comune reggiano.

Domenica pomeriggio 30 maggio alle 17, è previsto l'incontro con la pittrice reggiana, Nicla Ferrari che insieme alla curatrice Eles Iotti, presenteranno la mostra “TRAME E STRAPPI” in cui la Ferrari tesse un intrigante percorso con la tela, sulla tela, dentro la tela: cioè intorno all’essenza stessa della pittura. Il suo linguaggio classicista mentre afferma che si fa tutto con le mani sfida il tempo e lo spazio e ridesta dall’immobilità l’antico e i ricordi. I suoi strappi, subito ricuciti, mettono in evidenza il passato quale regno interiore imprescindibile, ma poi  incorporano  all’istante quel che manca, ossia la presenza della vita

Nicla Ferrari nasce a Cavriago (RE) dove tuttora vive e lavora. Nel 2000 intraprende un percorso che la vede sempre più impegnata nell’attività artistica. Ha esposto in numerose personali e collettive in Italia e all’estero. Sue opere sono custodite presso collezioni pubbliche e private.

Nelle ricerche più recenti, classificabili nell’ambito della neofigurazione, la sua pittura diviene sempre più dinamica, espressa in composizioni dove elementi descritti nel dettaglio si alternano a tratti di materia fluida o tormentata. Importante elemento ricorrente nelle installazioni e non solo è il tessuto, materia versatile e medium perfetto per veicolare contenuti “intimi” o riflessioni dettate dall’attualità. Nelle installazioni spesso sono presenti brani di tessuto …

VIOLINI DI SANTA VITTORIA:

Nei primi decenni dell'Ottocento si diffondono nelle campagne emiliane nuovi balli di origine popolare. Sono il valzer, la mazurca, la polca. Musiche che arrivano da lontano e che subito innestano le loro melodie, i ritmi, e soprattutto un nuovo modo di fare musica, sul tronco di una cultura arcaica e contadina. Nasce il liscio e a Santa Vittoria di Gualtieri (RE) questa nuova tradizione musicale prende la forma di un fenomeno unico nel suo genere. Si suona con gli strumenti ad arco, in piccoli gruppi orchestrali di cinque elementi che prendono vita quasi in ogni famiglia. Sul finire del secolo questo piccolo borgo ha già assunto i contorni della leggenda, diventando nella grassa immaginazione degli uomini della bassa il Paese dei Cento Violini.

I VIOLINI DI SANTA VITTORIA sono gli unici rappresentanti di questa memoria musicale. Nascono nel 2001, come parte musicale di un più ampio progetto di recupero storico del ballo liscio reggiano.  

LO SPETTACOLO

Le maggior parte delle musiche eseguite, tutte originali, appartengono alla famiglia Bagnoli, una delle più importanti e rappresentative della storia di Santa Vittoria. Sono valzer, mazurche, polche, tanghi, e one step, scritti tra gli anni venti e trenta del Novecento, ricostruiti come testimonianza del gusto musicale di un’epoca. Un lavoro di arrangiamento che è servito a ridar vita a musiche dimenticate, nel rispetto della loro originaria freschezza. Lo spettacolo si arricchisce anche di un tessuto narrativo che introduce e accompagna passo passo lo spettatore all’interno della vicenda storica. In una sorta di omaggio ai filò di stalla viene snodata la memoria di una terra che non è soltanto uno spazio geografico ma anche e soprattutto un pezzo di cultura del nostro Paese.

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