Martedì, 07 Luglio 2020 06:43

Il Festival della Parola quest’anno è un aggettivo: Felliniano

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Franco Arminio, Gianfranco Angelucci, Marianna Aprile, Alice Basso, la FOI Bruno Bartoletti tra i protagonisti della VII edizione.

“Quanto mi piace ricordare, più che vivere! Del resto, che differenza fa?”. Federico Fellini “affida” queste parole a Ivo Salvini, interpretato da Roberto Benigni, ne “La voce della Luna”, ultima tessera del suo composito mosaico cinematografico.

Manlio Maggio, ideatore e curatore del Festival della Parola di Parma, in questa VII edizione dedicata al grande regista riminese nel centenario della sua nascita, sembra aver fatto suo il senso di quella frase, puntando a ricordare Fellini con dei progetti artistico-musicali, tutti in prima nazionale, aventi l’obiettivo di coccolare, scoprire, aiutare a comprendere il genio felliniano anche a chi ancora non lo conosce a fondo, provando ad istillare nel pubblico del festival una fervente curiosità, volta a…vivere poi visivamente l’opera Felliniana nelle sedi appropriate.

E questo arduo compito sarà affidato alle note immortali che hanno arricchito le sue pellicole, alle testimonianze di chi ha avuto il merito e la fortuna di collaborare con Fellini per 25 anni, come il M° Gianfranco Angelucci, ai contributi di critici ed esperti cinematografici (Gian Giacomo Petrone, Filiberto Molossi, Michele Guerra e Nicola Bassano, ai progetti artistici di Fabrizio Castania e Paolo Castelluccia).

Dopo gli ultimi tre anni alla Corale Verdi, il Festival della Parola di Parma cambia sede, riappropriandosi della sua natura itinerante e quest’anno si svolgerà presso il Centro Giovani Federale, in via XXIV maggio 15, da mercoledì 8 a sabato 11 luglio 2020 ( www.festivaldellaparola.it ).
Gli appuntamenti delle quattro serate, tutti ad ingresso libero (fino ad esaurimento posti), previa prenotazione WhatsApp al 3515337070, avranno inizio alle 21:15. Il programma della manifestazione, per il terzo anno consecutivo, si completerà poi il 24 luglio a Sorbolo-Mezzani (PR).

L’edizione di quest’anno, organizzata dall’associazione culturale Rinascimento 2.0, è resa possibile grazie al contributo di Opem, da sempre main sponsor del Festival, Fondazione Cariparma, Comune di Parma, Net Project, alla collaborazione con il Teatro del Cerchio che da anni organizza al Federale la rassegna SPAZI D’OZIO e la Cooperativa Aurora Domus che gestisce questo bellissimo luogo di aggregazione del Comune di Parma. Più realtà culturali della città hanno quindi deciso di fare squadra, riunendo le proprie iniziative in un unico luogo, in modo da attendere, con ancora più scrupolo, allo stringente protocollo di sicurezza previsto per le manifestazioni culturali in questa prima fase post pandemia.

Alcuni degli ospiti e dei contenuti proposti sono anche frutto della collaborazione con il Comune di Rimini e l'Archivio Federico Fellini; grazie a questa importante sinergia, il Festival della Parola di Parma è entrato nel novero delle iniziative www.fellini100.beniculturali.it, selezionate dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo, ottenendo il patrocinio dal Comitato delle celebrazioni per il Centenario del regista.

Giovedì 9 luglio, dopo una breve disanima felliniana del consulente artistico del festival di quest’anno Gian Giacomo Petrone, ci sarà in prima nazionale un concerto-spettacolo che intende rendere omaggio a due grandi amici che nel 2020 avrebbero compiuto 100 anni: Alberto Sordi e Federico Fellini. Le note di grandi Maestri (Rota, Piccioni, Trovajoli, Morricone) che hanno contribuito a rendere cult i loro film saranno eseguite dal quintetto d’archi della FOI “Bruno Bartoletti”, arricchite dai contenuti di Filiberto Molossi, nei brillanti arrangiamenti di Fabrizio Castania.

La serata conclusiva, sabato 11 luglio, sarà tutta un omaggio a Federico Fellini. Dopo l’intervento dell’assessore alla Cultura del Comune di Parma, Michele Guerra e di Nicola Bassano (responsabile dell’Archivio Fellini del Comune di Rimini), la guida all’ascolto di Gianfranco Angelucci, probabilmente il più grande felliniano vivente, condurrà il pubblico tra le colonne sonore più famose dei film del regista riminese, eseguite dalla Filarmonica dell’Opera Italiana “Bruno Bartoletti”: quattro quadri espositivi, nell’arrangiamento di Paolo Castelluccia, che aiuteranno a ripercorrere le tappe più importanti del cinema Felliniano, dagli albori della sua carriera, attraversando il periodo Neorealista, nel quale il Maestro si distinguerà per la sua visione magica, intimista e poetica, sino a giungere al periodo rosa del cinema italiano ed oltre.

Non tutti gli appuntamenti saranno però prettamente felliniani, a partire dalla serata inaugurale, mercoledì 8 luglio, che vedrà protagonisti dalle 21:15 Cesare Pastarini, ideatore del progetto editoriale benefico “Ti prendo in parola” e il poeta Franco Arminio, i cui versi saranno arricchiti dalle note di Luca Franzetti (violoncello) e Danilo Grassi (percussioni). Tematiche di stretta attualità saranno sviluppate venerdì 10 luglio, con la consegna delle illustrazioni di Antonio Federico (autore tra l’altro del manifesto del Festival 2020) ai rappresentanti di tre realtà dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma (Clinica Geriatrica, Clinica Pediatrica e AUSL) e l’incontro colloquiale “La città delle donne“, moderato da Francesca Codeluppi che vedrà protagoniste le giornaliste Marianna Aprile, Fabrizia Dalcò e la scrittrice Alice Basso.

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