Sabato, 14 Novembre 2015 14:59

“Mio padre in una scatola da scarpe": il primo romanzo di Giulio Cavalli In evidenza

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Sabato 21 novembre, alle ore 18,00, presso la Libreria Ubik di Parma, verrà presentato il primo romanzo di Giulio Cavalli, scrittore ed autore teatrale che dal 2007 vive sotto scorta a causa del suo impegno contro le mafie: “Mio padre in una scatola da scarpe”

Parma 14 Novembre 2015 -

“Questa è una terra che va abitata in punta di piedi, Michele, va abitata in silenzio, qui le brave persone per difendersi diventano invisibili, Michele, in-vi-si-bi-li”.

“Mio padre in una scatola da scarpe” – Rizzoli editore – è il primo romanzo di Giulio Cavalli, scrittore e autore teatrale, che dal 2007 vive sotto scorta a causa del suo impegno contro le mafie.

Giulio sarà alla Libreria Ubik di Parma - Via Oberdan, 4 – sabato 21 novembre alle 18,00, per presentarlo insieme al contributo di Raffaele Castagno, giornalista de La Repubblica, per raccontare con la sua scrittura avvolgente la storia di un’Italia dimenticata ed indifesa.

Un’Italia nella quale si muove Michele Landa, il protagonista che incarna i valori della Vita nella sua sorprendente semplicità. Perché non serve fare rumore per diventare eroi delle piccole cose. Tutto parte da un lungo pranzo domenicale con la famiglia Landa che ha fatto respirare a Giulio Cavalli un dolore diventato poi testimonianza antimafia «fieramente fragile e decisamente umana»  e l’umiltà di chi ha sempre perseguito l’ideale di una vita semplice e onesta, come Michele.

Da qui nasce l’idea di un libro sulla vita di Michele Landa e della sua famiglia, e da qui anche la missione di dare voce al silenzio per sensibilizzare passanti e lettori sul tema dell'omertà, tema trasversale all'intera opera. La Cooperativa Sociale Pepita Onlus organizzerà per l'occasione un flashmob proprio vicino alla libreria, coinvolgendo alcuni adolescenti delle scuole e degli oratori del parmense in un coro contro ogni genere di prevaricazione.

Giulio Cavalli

"Quando Angela mi ha raccontato la storia di suo padre, che è poi anche la sua - spiega l’autore -  io che la storia l'avevo già ascoltata da un giornalista e un amico, Sergio Nazzaro, mentre l’ascoltavo in diretta, così, al tavolo come quando ci si siede al tavolo con gli assicuratori, ho avuto la sensazione che colasse. Non c'era niente di più da estrarre o da spulciare, sarebbe bastato un contenitore. Ecco, forse questo libro è la pinta di quella storia. Che vi giuro aveva già tutti i sapori".

Michele Landa non è un eroe, e neppure un criminale. Tutto ciò che desidera è coltivare il suo orto e godersi i suoi affetti, vuole guardarsi allo specchio e vedere il riflesso di una persona pulita. Ma a Mondragone serve coraggio anche per vivere tranquilli: chi non cerca guai è costretto a confrontarsi ogni giorno con gli spari e le minacce dei torre e con l'omertà dei compaesani. Michele conosce la posta in gioco, ha perso il lavoro e molti amici, ma è convinto, nonostante tutto, che in quel deserto si possa costruire qualcosa di bello e provare a essere felici. Al suo fianco c'è Rosalba, "la silenziosa": dopo quarant'anni si amano come il primo giorno, sono diventati genitori e nonni, sognano una casa grande e un albero di mele. 

Ma si può immaginare una vita diversa, in una terra paralizzata dalla paura? 

GIULIO CAVALLI (Milano, 1977) scrittore e autore teatrale, dal 2007 vive sotto scorta a causa del suo impegno contro le mafie. Collabora con varie testate giornalistiche e ha pubblicato diversi libri d’inchiesta, tra i quali ricordiamo Nomi, cognomi e infami (2010) e L'innocenza di Giulio (2012). È stato membro dell’Osservatorio sulla legalità e consigliere regionale in Lombardia.