Mercanteinauto: alle Fiere di Parma sfila l'eleganza con una mostra esclusiva. Dal 9 all'11 ottobre con Mercanteinvespa. -

Parma, 7 ottobre 2015 - di Cigno Nero -

Auto e moto d'epoca ancora una volta grandi protagoniste alle Fiere di Parma.
Ad impreziosire l'edizione autunnale di Mercantieinfiera, fino all'11 ottobre, la prestigiosa rassegna internazionale dedicata all'antiquariato, al modernariato ed al collezionismo vintage saranno due appuntamenti collaterali che raduneranno gli appassionati provenienti da tutto il mondo: Mercanteinauto giunto ormai alla sua quarta edizione che, insieme ad automobilia e ricambi, avrà il suo pezzo forte in una esposizione unica di esemplari a marchio Bmw, e Mercanteinvespa.

È la prima volta che un contesto fieristico "apre" le porte ad una collezione così ampia ed esclusiva di Bmw.
Nata all'inizio del secolo scorso, inizialmente come azienda produttrice di motori per aerei, al punto che lo stesso logo ha ingannato intere generazioni, convinte che si trattasse di un'elica collocata sullo sfondo azzurro di un cielo (in realtà, il simbolo non è altro che la fedele riproduzione dei colori della bandiera bavarese...), la casa automobilistica tedesca si è sempre distinta per l'eleganza e la particolare cura del design dei propri modelli. Auto che hanno ben presto fatto breccia nel cuore della gente, anche grazie alle apparizioni cinematografiche: il pensiero non può che andare subito alla celebre Z3 Roadster, color Atlanta Blue, utilizzata da James Bond in "Golden Eye", una fra le pellicole di maggior successo della saga dell'agente 007, interpretato nel 1995 dal Pierce Brosnam.

In occasione di Mercanteinauto, alle Fiere di Parma, su una superficie espositiva di oltre 6.000 mq, saranno una trentina in tutto le Bmw presenti, messe a disposizione da uno dei più importanti collezionisti in Europa, Claudio Baroni.
Si va dalla 315 Dixi del 1929, la prima vettura in assoluto a marchio Bmw che piaceva per la sua linea simpatica fino alla 319 Cabriolet (1936): motore a benzina a 6 ciclindri in linea, velocità massima 140 km/h e lanciata anche nella versione berlina. Ed ancora spazio alla Bmw 401 Bristol, prodotta tra il 1948 ed il 1953 in soli 611 esemplari, ed alla Neue Klasse 2000, datata 1969 e disegnata da Giovanni Michelotti, già autore per il marchio bavarese della "piccola" 700.
Con la 1600 Touring, anche lei pronta a far bella mostra di sè negli spazi di Mercanteinauto, la Bmw riprendeva in un certo senso la carrozzeria della precedente 1600 Gt, rivedendone tuttavia la parte posteriore, resa più spaziosa in modo da collocarsi a metà strada tra una station wagon ed una coupé.
Si arriva quindi ad un'epoca più recente, dove a prevalere è la ricerca della migliore tecnologia, in funzione delle elevate prestazioni. Alla fine degli anni '80, ecco allora la Bmw M3: 2.3 di cilindrata, 240 km/h, motore 4 cilindri in linea 16 valvole, con impianto frenante, cambio e sospensioni adeguate alle prospettive di un uso agonistico. Al 1992 risale invece la Bmw 850: dotata di cambio a 6 marce (in alternativa, disponibile però l'automatico a 4 rapporti), la nuova Coupè serie 8 si avvale anche di una ricercata soluzione che riguarda lo schema delle sospensioni, con un classico McPherson sull'avantreno ed un raffinato Multilink a cinque bracci d'alluminio al retrotreno ad effetto autosterzante, in modo da garantire stabilità e la migliore tenuta di strada possibile.

Domenica 11 ottobre, invece, la scena sarà tutta per Mercanteinvespa, terza edizione del raduno organizzato da Fiere di Parma e Vespa Club Parma. Protagonisti saranno gli amanti dello storico brand che, in sella ai rispettivi modelli, percorreranno le meravigliose colline parmensi, tra le bellezze naturalistiche ed enogastronomiche che il paesaggio sa offrire.
L'arrivo in Fiera è previsto allo stand del Vespa Club Parma, dove sarà celebrata la vespa, lo scooter più diffuso al mondo (oltre 18 milioni di modelli diffusi nei 5 continenti), ma anche quello diventato, negli anni, un vero e proprio fenomeno di costume.

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Secondo appuntamento in Expo per la settimana di eventi promossi e organizzati da FederCultura Turismo Sport presso Cascina Triulza. Protagonista la giornata dell'educazione cooperativa. Domani spazio al settore Spettacolo. -

Parma, 6 ottobre 2015 -

Giornata di appuntamenti rivolta all' Educazione Cooperativa, quella che si è svolta oggi presso lo spazio di Cascina Triulza, per la seconda giornata in Expo, della settimana di eventi che vede protagonista FederCultura Turismo Sport. Una serie di iniziative dedicate ogni giorno ad uno specifico settore di attività diverse cooperative con un ricco programma articolato in diverse giornate tematiche, che darà spazio alla promozione di progetti innovativi e intrattenimento.

Centinaia i ragazzi presenti oggi nello stand di Confcooperative che hanno partecipato al progetto "Giocooperiamo, festa di educazione cooperativa", promosso dalla cooperativa Bella Impresa, partecipata da Confcooperative e Legacoop Lombardia. L'iniziativa che si inserisce nell'ambito di una selezione di progetti "cooperativi" presentati dalle scuole primarie e superiori, ha visto i piccoli ospiti molto attenti all' importanza di cooperare e collaborare.

Nello stand di Cascina Triulza sono stati oltre 100 i giovani di due scuole superiori della Brianza che hanno potuto conoscere da vicino la realtà della cooperazione. Federcultura promuove i valori e i principi cooperativi. "Abbiamo avviato da alcuni anni questo progetto che porta direttamente nelle scuole l'educazione cooperativa - spiega il Presidente di Federcultura Lombardia e Vice Presidente Nazionale, Fabrizio Pozzoli -. Proponiamo ai ragazzi un percorso che racconta che cosa significa essere una cooperativa, cosa vuole dire avere una gestione democratica dell'impresa e quali sono i valori alla base della cooperazione. Con questa presenza in EXPO abbiamo voluto far loro conoscere alcune cooperative di vari settori 'dal vivo' e far vedere che con la cooperazione si vive, si lavora. Abbiamo visto in loro un grande interesse e da loro cogliamo sempre delle interessanti progettualità anche per nuove imprese cooperative. Siamo certi che questi percorsi possano dare risposte alle esigenze dei giovani che si affacciano al mondo del lavoro".

Nel pomeriggio altro appuntamento importante con il gruppo di lavoro nazionale di educazione cooperativa. Ma che cosa significa 'educare alla cooperazione'?
Lo abbiamo chiesto a Claudio Esposito, referente nazionale di Federcultura per il settore: "Educare alla cooperazione significa aiutare i giovani a comprendere i valori e i principi della cooperazione. Valori come la democrazia, il rispetto delle persone, la mutualità."
Ma qual è il rapporto con il mondo dell'istruzione? "Esistono programmi di supporto della didattica tradizionale scolastica attuati da aziende del mondo delle Cooperative per promuovere nei giovani quelle 'competenze trasversali' che servono per il loro futuro. L'educazione cooperativa, insomma, è metodologia e didattica educativa."
Quali sono le azioni concrete che si stanno portando avanti per promuovere l'Educazione cooperativa? "Stiamo facendo un lavoro per rilevare e mettere in luce le azioni che esistono. Sarà così possibile avviare un "sistema nazionale di Educazione Cooperativa" quale offerta visibile ed efficace nelle scuole e sul territorio. Confidiamo così di poter al più presto dare vita a un sistema che innervi efficacemente la Buona Scuola".

Gli appuntamenti di Federcultura in EXPO proseguono domani, mercoledì 7 ottobre, con il settore dello SPETTACOLO.

Ore 11-16 "Stracci e acqua: cartapesta!" promosso da ASCLA (Associazione Scuole eee Lavoro) - Antichi mestieri. Laboratorio di un maestro cartapestaio che mostrerà come, riciclando elementi poveri, è possibile realizzare delle creazioni artistiche.

Ore 17,30 - 20 "Convinction of the heart" - Fasolmusic.coop Un gruppo di artisti cooperativi esplora la "convinzione del cuore" portando in scena attraverso gli strumenti del Teatro e della Musica il complesso rapporto dell'uomo con la terra.

In allegato scaricabile il programma di tutta la settimana

Un esposto indirizzato al Prefetto di Parma ed agli organi periferici del Ministero dell'Istruzione diffida all'Amministrazione Comunale di Montechiarugolo da parte della Gilda degli Insegnanti. -

Parma, 6 ottobre 2015 -

La Gilda degli insegnanti ha inoltrato un esposto indirizzato al Prefetto di Parma ed agli organi periferici del Ministero dell'Istruzione, quali l'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna e l'Ambito Territoriale Scolastico di Parma e Piacenza (ex Provveditorato agli Studi), contestualmente ha diffidato l'Amministrazione Comunale di Montechiarugolo (Parma) dal compiere atti di ingerenza nelle prerogative degli organismi e dei docenti del locale Istituto Comprensivo di Scuola Statale.

L'iniziativa segue una singolare mozione votata recentemente dalla maggioranza del locale Consiglio Comunale, che senza averne titolo pretende di intervenire nell'offerta formativa della scuola, nella definizione degli orari delle lezioni ed addirittura nelle modalità di verifica degli apprendimenti degli alunni, attività che nulla hanno a che vedere con le competenze dei Comuni, esse competono ad altri organismi di rilievo Statale e non locale, quali il Collegio dei Docenti ed il Consiglio d'Istituto, oltre che ai singoli insegnanti, i quali nel valutare gli alunni e nell'esercizio delle loro funzioni tutte rivestono qualifica di Pubblico Ufficiale. La Gilda degli Insegnanti ricorda che la componente dei genitori, democraticamente eletta, per legge è rappresentata nel Consiglio d'Istituto e che lo stesso organismo è obbligatoriamente presieduto da un genitore.

Salvatore Pizzo, Coordinatore provinciale della Gilda, fa evincere: "Evidentemente certi consiglieri comunali di Montechiarugolo si credono parlamentari, non hanno l'esatta dimensione del loro ruolo speriamo glielo ricordi il Signor Prefetto. Non poteva che trattarsi di una maggioranza politica a prevalenza PD, oramai le pressioni politiche verso la scuola parmense non si contano più, noi resisteremo nella difesa dell'indipendenza della scuola statale e dei suoi docenti. Ai politici locali ricordiamo che il comparto scuola ha i suoi rappresentanti tra cui noi della Gilda, che di certo non restiamo silenti di fronte alle loro ingerenze".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)

Spazio a giovani talenti per il primo anno di ritrovata vita della Casa del Giovane "Giuseppe Verdi". Nelle prossime domeniche di ottobre continueranno gli eventi, tutti collaterali al Festival Verdi. -

Parma, 6 ottobre 2015 -

Un video di benvenuto sulla Città di Busseto con la colonna sonora dal "Va Pensiero" in chiave moderna, è stato un momento di emozione, in occasione del primo anno di ritrovata vita della Casa del Giovane "Giuseppe Verdi". Molti sono stati i giovani coinvolti con tanto interesse per il Cigno di Busseto, nella dimora in cui Giuseppe Verdi visse la sua giovinezza, dai 10 ai 18 anni.

Domenica mattina nello storico luogo in via Piroli, ad inaugurare gli eventi collaterali al Festival Verdi, il professor Marco Capra, docente di Storia della musica moderna e contemporanea e di storia del teatro musicale all'Università di Parma, con la presentazione del volume edito a cura di Antonio Carlini "Fuori dal teatro, modi e percorsi della divulgazione di Verdi", di Marsilio Editori e Casa della Musica (giugno 2015) ha entusiasmato i presenti per la sua preparazione e professionalità.

La ritrovata casa verdiana, restaurata e messa a disposizione da Anna Sichel gratuitamente per eventi culturali, tende a valorizzare proprio i giovani nelle attività che propone. Così è stato con Elisa Pedretti, 24enne di Salsomaggiore Terme, giovane artista laureatasi in decorazione e ambiente con 110 e lode, che ha donato per l'occasione un suo ritratto di Verdi alla Casa del Giovane Verdi e per la chef Nadia Bouzouane, diplomata alla Academie de Paris-Group ACCOR, che ha annunciato la creazione di prelibatezze culinarie a base di cioccolato, legate ai piatti tipici delle terre del Po tanto amati dal Maestro, noto anche per il suo palato esigente.

Nelle prossime domeniche di ottobre continueranno gli eventi, tutti collaterali al Festival Verdi, patrocinati dal Comune di Busseto e coordinati dal musicologo Dino Rizzo e dalla studiosa di cose verdiane Meri Rizzi.

Nella Sala Grande del Teatro Due intervengono il sindaco Pizzarotti, il rettore dell'Università di Parma Loris Borghi ed il Presidente della Fondazione Cariparma Paolo Andrei. Con loro, per la LUdE, Gagliardo e Centorrino. -

Parma, 5 Ottobre 2015 -

Tavolo istituzionale di apertura del CantierEducare domani pomeriggio, martedì 6 ottobre, il progetto, a cura della LUdE – Libera Università dell'Educare in concerto con la Fondazione Cariparma, in programma fino al 10 ottobre a Parma.

Nella Sala Grande del Teatro Due di Parma, a partire dalle 17.00, interverranno il Sindaco Federico Pizzarotti, il Rettore dell'Università di Parma Loris Borghi ed il Presidente della Fondazione Cariparma Paolo Andrei, insieme a Michele Gagliardo, coordinatore del Piano giovani del Gruppo Abele e componente del collegio formatori della LUdE, e Nando Centorrino, presidente della cooperativa sociale EcoS-Med.
Ospite d'eccezione, per l'evento di apertura dal titolo "Un Cantiere per l'Educare - Le preoccupazioni professionali, le premure etiche, le prefigurazioni politiche", sarà Moni Ovadia, attore, drammaturgo e intellettuale.

In apertura il saluto del Prefetto di Parma Giuseppe Forlani che, a nome della Presidenza della Repubblica, consegnerà al CantierEducare la Medaglia per l'alto valore scientifico e culturale dell'evento.

A chiudere il tavolo istituzionale sarà l'acume dell'artista, la sua cura per il dialogo schietto tra gli uomini e le religioni, l'ostinazione per la giustizia e l'impegno umanitario, tutte caratteristiche che illumineranno il tema conduttore del CE: l'Estraneità.
Un macro argomento sul quale si confronteranno fino a sabato 10 ottobre quasi 40 esperti, tra cui il Ministro della Giustizia Andrea Orlando, il Ministro di Istruzione, Università e Ricerca Stefania Giannini, il fondatore di Libera don Luigi Ciotti, il sociologo della criminalità organizzata Nando Dalla Chiesa e il pedagogista Franco Cambi. Ad affiancarli, rappresentanti istituzionali, pedagogisti, docenti universitari, sociologi, etnografi, psicologi ed educatori, chiamati a intervenire su sette focus: inclusione ed esclusione urbana, con particolare riferimento ai margini educativi in prigione e negli ex Opg (7 ottobre mattina); lavoro ed economia tra formazione e alienazione (7 ottobre pomeriggio); scuola, università ed educazioni in affanno (8 ottobre mattina); mondi giovanili (8 ottobre pomeriggio); umanità naturale-artificiale (9 ottobre mattina); educazione civile (9 ottobre pomeriggio e sera); educazione intima (10 ottobre, mattina e pomeriggio).

Al CantierEducare è stata concessa la Medaglia della Presidenza della Repubblica. La manifestazione ha il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri, della Regione Emilia Romagna, dell'Università e del Comune di Parma.

Antichi sapori e "cibo vintage" rivivono fino all'11 ottobre alle Fiere di Parma. Antiche tavole contadine per esaltare la biodiversità dei prodotti dimenticati e "Archi&Parchi", la sezione dedicata agli arredi per esterni. -

Parma, 5 ottobre 2015 - di Cigno Nero –

Le "Antiche tavole contadine" rivivono all'interno di Archi&Parchi, la sezione dedicata agli arredi per ambienti sterni dell'edizione autunnale di Mercanteinfiera, fino all'11 ottobre.

La chiamano "Alimentazione Alternativa", ha una sua ragione d'essere nella componente salutistica e, negli ultimi anni, sembra aver assunto una connotazione decisamente modaiola. In realtà, però, non è altro che l'espressione più evidente di ricette tradizionali, realizzate molto spesso con frutti ed ortaggi dimenticati.
Un evento collaterale che ha sempre riscosso il consenso dei visitatori, proiettando la rassegna di antiquariato e modernariato più longeva del panorama europeo in una dimensione capace di esaltare la biodiversità, ricollegandosi ad uno dei temi cardine dell'Esposizione Universale di Milano.

Assoluto protagonista diventa così il "cibo vintage" che, lungo l'ideale sentiero dell'"emotional eating", riporta all'attenzione del pubblico quei prodotti sepolti dal tempo e dal mercato ma che conservano un elemento simbolo: la genuinità. Diverse sono perciò le varietà di zucche in esposizione: luffa, berettina, cappello del prete, lagenaria, violina e tonda padana. E poi i frutti antichi: le mele campanino, quella del povero e la gava; la pera ammazza cavallo e la moscatellina, insieme alla spadona e alla volpina. Il tutto curato dalla paesaggista di Reggio Emilia Silvia Ghirelli e dal Vivaio dei Molini di Lonato – Brescia.

Valorizzazione della biodiversità ma anche rappresentazione di antiche tavole contadine sono le linee guida che caratterizzano l'edizione 2015 di Archi&Parchi, uno spazio nel quale la tradizione sposa la raffinatezza dell'antiquariato per giardini.
Il tema della natura e dell'antichità vive anche grazie alla presenza, tra gli stand, del laboratorio creativo Officina Naturalis con originali creazioni ispirate ad antichi erbari. Un'ulteriore eco vintage che rispecchia perfettamente la filosofia del riuso e l'attenzione alla natura che sono le coordinate entro cui nasce Archi&Parchi. In mostra essenze ed erbe essiccate racchiuse in cornici realizzate con materiali di recupero, dal legno riutilizzato fino a porte e finestre dismesse, che riecheggiano il mondo antico da cui provengono e aggiungono una suggestione green in più.

Tra le novità: lingua russa, corso di packaging e di storia dell' Italia prima della Grande Guerra. Inaugurazione il 20 novembre a Felino con una lezione di Italo Comelli sull'astrologia nella Divina Commedia. -

Parma, 5 ottobre 2015 -

Per il sesto anno consecutivo, l'Amministrazione Comunale di Felino in collaborazione con l'Università Popolare di Parma propone a Felino corsi pomeridiani e serali che spaziano dalla letteratura alle lingue e dalla storia all'arte.

L'offerta formativa dell'anno accademico 2015/2016 è stata presentata sabato presso il Municipio di Felino alla presenza del Presidente dell'Università Popolare Italo Comelli, degli amministratori locali e dei docenti dei corsi di Felino. "La possibilità di rinnovare anche quest'anno la proficua collaborazione con l'Università Popolare di Parma ci permette di proseguire nel positivo percorso incominciato a Felino nel 2011 e portato avanti con successo in questi anni. L'Università Popolare rappresenta per l'Amministrazione Comunale di Felino un progetto centrale nell'ambito delle politiche culturali nonché un'importante opportunità per i cittadini che consente a numerosissime persone di arricchire la propria formazione extra scolastica, continuando percorsi formativi già intrapresi o iniziandone dei nuovi" - ha affermato Elisa Leoni, Vice Sindaco del Comune di Felino.

Anche il Presidente Italo Comelli ha espresso grande apprezzamento per questa iniziativa che ha trovato, fin dall'inizio, un terreno molto fertile a Felino sia per il numero di iscritti che per il numero di docenti che mettono a disposizione, in molti casi anche gratuitamente, il proprio tempo e le proprie competenze.

"L'Università Popolare – afferma Comelli – ha raccolto lo scorso anno circa 1650 iscrizioni, grazie anche al contributo di Felino con il suoi 232 partecipanti. L'offerta formativa di Felino in questi anni è stata molto ricca, così come la partecipazione ai corsi, contribuendo a dare un notevole valore aggiunto alla programmazione didattica complessiva dell'Università Popolare. La collaborazione tra la sezione di Felino e la sede di Parma è stretta e ormai consolidata e, grazie all'esempio di Felino, altri comuni stanno attivando corsi sul territorio della provincia. Per tutti i soci sono in programma lezioni speciali ed escursioni culturali mentre per l'intera cittadinanza proponiamo un ciclo di conferenze pubbliche a Parma".

Valeria Longhi in Fochi, Assessore alla Scuola del Comune di Felino e coordinatrice del progetto dell'Università Popolare a Felino, ha quindi delineato, dati alla mano, i primi cinque anni dell'Università Popolare a Felino.

"Dal 2011 ad oggi - spiega la Longhi - sono stati 956 gli iscritti che hanno preso parte agli oltre 60 corsi che si sono svolti a Felino. Dal punto di vista del profilo socio demografico degli iscritti, la sezione felinese dell'Università Popolare è composta per circa il 64% da donne e da circa il 62 % da over 50. La provenienza dei corsisti è varia: circa il 40% sono di Felino ma oltre il 47% provengono da altri comuni della nostra provincia. Questo dato è da sempre motivo di orgoglio per la nostra Amministrazione perché dimostra che l'offerta formativa proposta a Felino risponde al fabbisogno di formazione extrascolastica di un bacino molto più ampio di quello del nostro comune".

Come ha ricordato Rosina Trombi, Assessore alla Cultura del Comune di Felino, "con il progetto dell'Università Popolare il Comune intende coinvolgere giovani e adulti con un programma che comprende numerosi corsi inerenti vari ambiti tematici tra i quali lingue straniere, letteratura, storia, arte e anche corsi pratici in modo da attirare diverse fasce della popolazione".

"Dal punto di vista dell'offerta formativa, la grande sorpresa di quest'anno – anticipa la Trombi - è il nuovo corso di lingua russa: partiamo per il primo anno con un corso base di russo, una lingua sempre più importante in ambito commerciale e che desta molta curiosità tra gli appassionati di lingue. Tra le altre nuove proposte si aggiungono poi un corso pratico di packaging e confezionamento creativo food e non food e un corso sulla storia d' Italia prima della Grande Guerra".

A proposito della didattica, l'assessore Valeria Longhi ha anche confermato il suo impegno come docente dell'Università Popolare; nel 2015 terrà un corso sulle figure femminili nell'opera di Dante Alighieri. Per i corsi linguistici, sono confermati a Felino i corsi di inglese dal livello principianti all'avanzato, i corsi di francese e spagnolo mentre per l'area artistica e pratica sono proposti anche per questo anno accademico i corsi di disegno e pittura ed il corso di make-up.

L'inaugurazione dell'anno accademico a Felino si terrà il 20 novembre con una lezione del prof. Italo Comelli sul tema dell'astrologia nella Divina Commedia (luogo e orario in via di definizione).

L'elenco ed il programma dei corsi è disponibile sul sito www.comune.felino.pr.it  nella sezione Servizi e Uffici / Cultura / Università Popolare. Le iscrizioni saranno aperte fino al 30 ottobre presso l'Ufficio Cultura del Comune di Felino (tel. 0521-335949 - tel. 0521-335920) il martedì e il giovedì dalle 9.00 alle 12.30 e presso la sede dell'Università Popolare di Parma (tel. 0521 236537) negli orari di apertura della segreteria. E' inoltre possibile iscriversi ai corsi della sezione di Felino anche tramite posta elettronica, scaricando la modulistica disponibile sul sito www.comune.felino.pr.it 

(Fonte: ufficio stampa Comune di Felino)

A Palazzo Bossi Bocchi, dal 3 ottobre al 13 dicembre 2015 una nuova mostra, dedicata al tema del cibo: un cammino nel vivo della cultura e della storia parmense. -

Parma, 3 ottobre 2015 -

Cogliendo le sollecitazioni proposte da Expo 2015, Fondazione Cariparma propone una nuova mostra, dedicata al tema del cibo: Il Cibo, l'Arte e la Storia nelle Collezioni d'arte di Fondazione Cariparma, a cura di Francesca Magri e Nicoletta Moretti; è un mirato percorso che, alimentato dalle ricche Collezioni d'Arte di Palazzo Bossi Bocchi, si distingue per l'originale approccio di generi e l'ampiezza degli stimoli artistici.

A Palazzo Bossi Bocchi, dal 3 ottobre al 13 dicembre 2015, sarà possibile intraprendere un cammino nel vivo della cultura e della storia parmense: dagli Editti e Avvisi per la regolazione del cibo emessi dai duchi Farnese, Borbone e della Duchessa Maria Luigia alle suggestive immagini del fondo fotografico realizzato nel 1990 in occasione del restauro del Battistero di Parma; dalle antiche scene di caccia dei maestri fiamminghi, alle nature morte con le tavole imbandite e le ricche dispense dei "signori"; fino alle "scene di genere", in cui il tema del cibo ritrova il senso del forte legame con lo scorrere della vita in ogni tempo.

Ecco allora che nella teoria delle sale espositive troveranno posto i maestri fiamminghi della Collezione Cozza, le grandi tele di Felice Boselli provenienti dalla collezione Sanvitale, il bellissimo quadro del napoletano Giuseppe Recco della Collezione Garbarino, unitamente ad alcuni significativi esempi di pittori dell'Ottocento italiano, dal macchiaiolo Giovanni Bartolena a Giovanni Segantini capolavori della Collezione Bruson.

Per approdare al primo Novecento con il locale Donnino Pozzi, unitamente a testimonianze più recenti, in cui il chiarismo di Gianfranco Manara si confronta con gli esperimenti di Bruno Zoni, di Goliardo Padova e Claudio Spattini, tra naturalismo, postcubismo e informale.

E ancora le "scene di genere", care agli artisti per raccontare e testimoniare momenti di incontri sociali e avvenimenti conviviali, proposte in mostra attraverso le varie tecniche della pittura e della fotografia, dagli interni delle osterie fiamminghe di pittori quali David Teniers il Giovane sino alle borghesi stanze ottocentesche di Giorgio Sherer.

Il tutto accostato a suppellettili di ceramica, porcellana e rame rappresentate nei dipinti esposti e provenienti dalle stesse Collezioni d'Arte di Fondazione Cariparma; la mostra si chiude con gli scatti del fotografo Carlo Bavagnoli: suggestive immagini di una Parma ritratta negli anni '60 e '70: fotografie che, tratte dal Fondo Bavagnoli (donato alla Fondazione Cariparma e custodito presso la sua Biblioteca di Busseto), raccontano la città e i suoi legami con il cibo.

Mostra
"Il Cibo, l'Arte e la Storia nelle Collezioni d'arte di Fondazione Cariparma"
A cura di Francesca Magri e Nicoletta Moretti
Dal 3 ottobre al 13 dicembre 2015.
Palazzo Bossi Bocchi – sede Fondazione Cariparma (Strada al ponte Caprazucca, 4 – Parma).
Inaugurazione sabato 3 ottobre 2015, ore 10.

Giorni d'apertura:
martedì e giovedì (orari 15.30-18) e domenica (orari 10-12.30 ▪ 15.30-18).
Per informazioni tel 0521-532108/11 – e-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  / Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

(Fonte: Ufficio Stampa Fondazione Cariparma)

Con Open Data Monuments, il primo database fotografico digitale regionale libero e gratuito: l'Emilia Romagna apre i suoi archivi digitali agli utenti del web. -

Parma, 30 Settembre 2015 –

Nasce Open Data Monuments, il primo database fotografico digitale regionale libero e gratuito. Un'iniziativa promossa da Regione Emilia Romagna e APT Servizi Emilia Romagna, in collaborazione con il Mibact (Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo), che raccoglie oltre 7 mila immagini ad alta definizione che raccontano e documentano le bellezze artistiche e paesaggistiche dell'Emilia Romagna. Il tutto disponibile on line e gratuitamente.

E' la prima volta che una regione italiana rende disponibile, liberamente il proprio patrimonio territoriale per immagini, in un'ottica di condivisione e diffusione a fini di promozione turistica. Open Data Monuments nasce dalla partecipazione a Wiki Loves Monuments, il più grande concorso fotografico digitale al mondo che esalta i patrimoni locali. La sua particolarità è quella di raccogliere gli scatti realizzati in tre anni da 542 fotografi per professione o per passione, per un totale di 453 soggetti. L'archivio sarà ulteriormente arricchito di altre 6.000 immagini provenienti dall'edizione 2015 di Wiki Loves Monuments.

La mostra si appoggia ad un semplice motore di ricerca dedicato, accessibile dal sito www.cittadarte.emilia-romagna.it, che fornisce agli utenti risultati da parole chiave multiple. Tutte le 7031 immagini sono disponibili in rete per il free download (senza limiti di quantità) ed il libero riuso, trattandosi di foto rilasciate con licenza di "Creative Commons", ne consente, citandone l'autore, l'utilizzo legale da parte di chiunque, privati e operatori economici, enti pubblici e mezzi d'informazione.

Con questa iniziativa Apt e la Regione Emilia Romagna confermano l'importanza delle potenzialità offerte dal web, vera e propria risorsa collettiva per la diffusione massiva di capitali locali, capace di rendere libera la conoscenza e promuovere la cultura.

«In un mondo, anche quello del turismo, dominato dalle immagini -sottolinea Andrea Corsini, Assessore regionale al Turismo - l'Emilia Romagna riesce sempre a distinguersi ed affascinare con il suo "volto" sempre in bilico tra antico e contemporaneo, "alto" e "basso", popolare ed aristocratico. Da anni investiamo nel web e proprio il web, con Wiki Loves Monuments, ci ha permesso di coinvolgere anno dopo anno migliaia di persone attorno alla narrazione fotografica di questa affascinante terra. Oggi questo vasto patrimonio di identita' ed estetica viene messo, per la prima volta, a disponibilita' gratuita di chiunque. Un'altra bella opportunita' di visibilita' per l'Emilia Romagna e la sua offerta di vacanza».

E' stata inaugurata nel Palazzo della Pilotta di Parma la terza edizione della Festa Internazionale della Storia: convegni, mostre e momenti di apprendimento. -

Parma 30 Settembre 2015 -

Sabato 26 settembre è stata inaugurata ufficialmente la terza edizione della Festa Internazionale della Storia-Parma, due giornate intense che hanno riscontrato il pieno successo delle scuole promotrici degli eventi.
Alla cerimonia di apertura, nella cornice suggestiva del Palazzo della Pilotta, erano presenti Rolando Dondarini dell'Università di Bologna, Presidente della Festa Internazionale della Storia, Laura Ferraris, Assessore alla cultura del Comune di Parma, Manuela Catarsi della Soprintendenza Archeologia Emilia Romagna, Luigi Allegri Direttore del Dipartimento Lettere, Arti, Storia e Società dell'Università di Parma, Cecilia Morelli in rappresentanza del Direttore dell'Azienda Ospedaliera di Parma, Massimo Fabi, il Direttore del Mup Marzio dall'Acqua ed il Presidente della Famija Pramzana Maurizio Trapelli.

Il flash mob sulla Pace rid

Primo grande momento di coinvolgimento e spettacolo è stato il flash mob che ha animato Piazzale della Pace, organizzato dall'Itis e dalla Scuola Media di Montechiarugolo per riaffermare il ripudio della guerra, seguito dall'esibizione degli sbandieratori di Fornovo.
Ma gli appuntamenti sono stati tanti: inaugurate due mostre a Palazzo Giordani, quella degli ex allievi del Liceo delle Scienze umane, intitolata "Vecchie fotografe senza storia", e quella della Scuola Media di Calestano, dedicata al centenario della Prima Guerra Mondiale, "Tracce di memoria", organizzata in collaborazione con il Gruppo Alpini di Calestano.

La mostra sulle vecchie foto organizzata dalle ex allieve del Liceo delle Scienze Umanemostra rid

Bardi è stato il teatro nel quale si è affrontato il tema della Seconda Guerra Mondiale, mentre a Neviano si è svolto un convegno su Matilde e Arduino fra Parma e Reggio al tempo di Canossa, presieduto da Paolo Bonacini dell'Università di Bologna. Su "Matilde di Canossa: l'attualità di una donna di potere di 900 anni fa" ha parlato a Palazzo del Governatore Paolo Golinelli, dell'Università di Verona.
Proprio ieri mattina, due classi dell'Istituto Giordani hanno vissuto una intensa ed emozionante mattinata a Palazzo Giordani con la visita guidata dell'artista Alessandra Stivani alla mostra "I bambini del '44", completata poi da una lezione di Umberto Savini sulla strage di Marzabotto, seguita dalle testimonianze di parenti delle vittime in occasione del 70 esimo anniversario.

La mostra è aperta fino al 9 ottobre e molte delle iniziative andranno avanti fino all'11 ottobre. Per tutti i dettagli sul programma è possibile consultare il sito www.festadellastoria.unibo.it 

Fondazione Cariparma aderisce alla XIV edizione di INVITO A PALAZZO. Arte e storia nelle banche e nelle fondazioni di origine bancaria col patrocinio del Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e del Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Sabato 3 ottobre 2015 dalle 10.00 alle 19.00. Nella stessa giornata a Palazzo Bossi Bocchi, ore 10, inaugurazione della mostra "Il Cibo, l'Arte e la Storia nelle Collezioni d'Arte di Fondazione Cariparma". -

Parma, 29 settembre 2015 -

Fondazione Cariparma partecipa alla XIV edizione dell'iniziativa "Invito a Palazzo", la manifestazione promossa dall'Abi (Associazione Bancaria italiana) che ogni anno, per un'intera giornata, mette in mostra opere d'arte e capolavori conservati nelle sedi storiche delle banche italiane (e, da quest'anno, su invito dell'Acri - Associazione di Fondazioni e Casse di Risparmio Spa, anche di numerose Fondazioni di origine bancaria) normalmente chiuse al pubblico: sabato 3 ottobre, dalle ore 10 alle 19 (orario continuato), anche Palazzo Bossi Bocchi, sede della Fondazione Cariparma, sarà infatti aperto al pubblico, con la possibilità di visitare il notevole patrimonio delle Collezioni d'Arte ivi conservate.

L'iniziativa s'inserisce nell'ambito degli interventi promossi dal settore bancario per valorizzare il patrimonio artistico nazionale e a sostegno della cultura quale motore di sviluppo per il Paese.

Il Presidente dell'Acri, Giuseppe Guzzetti, ha dichiarato: "Le Fondazioni di origine bancaria sono da sempre attente all'arte e alla cultura: una vocazione che hanno ereditato dalle originarie Casse di Risparmio, ma che nel tempo hanno profondamente innovato, nelle modalità e negli obiettivi, unendo alla salvaguardia delle bellezze del passato la creazione di occasioni per farne un volano per lo sviluppo socio-economico e l'occupazione giovanile. Dal 2012 le loro collezioni d'arte sono accessibili online tramite il catalogo multimediale realizzato dall'Acri "R'accolte", che mette liberamente a disposizione del vasto pubblico di internet immagini e informazioni relative a oltre 12.000 opere d'arte. Partecipare a Invito a Palazzo sarà l'occasione per mostrarle dal vero all'interno dei magnifici edifici che le custodiscono e sempre più le valorizzano anche con mostre tematiche".

Nella stessa giornata, sempre a Palazzo Bossi Bocchi, alle ore 10, è prevista l'inaugurazione della mostra "Il Cibo, l'Arte e la Storia nelle Collezioni d'Arte di Fondazione Cariparma", una coinvolgente esposizione (dal 3 ottobre al 13 dicembre 2015) che, cogliendo le sollecitazioni proposte da Expo 2015 e alimentato dalle ricche Collezioni d'Arte di Fondazione Cariparma, si offre come caleidoscopico approccio al tema del cibo.

(Fonte: ufficio stampa Fondazione Cariparma)

"Un cane per amico" è il nome del progetto ideato dall'organizzazione Chiaramilla di Argenta, in provincia di Ferrara, e volto al supporto dei bambini affetti da autismo, disturbi del comportamento e handicap fisici. Prenderà vita grazie ai contributi raccolti con UniCreditCard Flexia Classic E, la carta di credito che a ogni utilizzo, senza costi aggiuntivi per il titolare, permette di contribuire a iniziative solidali

Parma, 28 settembre 2015 –

Si chiama "Un cane per amico: interventi assistiti da animali rivolti al disagio" il progetto ideato dall'Organizzazione Chiaramilla di Santa Maria Codifiume ad Argenta, in provincia di Ferrara, e finalizzato a proseguire anche in inverno la pet therapy a supporto dei bambini affetti da autismo, disturbi del comportamento e handicap fisici.

Grazie al contributo erogato da UniCredit, infatti, Chiaramilla potrà acquistare una speciale casa in legno che consentirà ai piccoli utenti del centro di continuare anche nei mesi più freddi le utilissime e divertenti attività con i cani appositamente addestrati dagli esperti formatori dell'organizzazione.

Si tratta di una delle iniziative a carattere sociale realizzate in Emilia Romagna grazie ai contributi raccolti con UniCreditCard Flexia Classic E ("Carta Etica") la carta di credito flessibile che, senza costi aggiuntivi per il titolare, permette di contribuire a iniziative solidali a ogni utilizzo.

L'iniziativa ha portato in regione sostanziosi contributi destinati all'acquisto di beni funzionali all'attività sociale svolta da organizzazioni Non-Profit attive sul territorio e aderenti a Il Mio Dono, la rete di solidarietà di UniCredit. Grazie al suo particolare meccanismo – spiegano dalla banca -, una percentuale di ogni spesa effettuata con la carta va ad alimentare un fondo di beneficenza - il "Fondo Carta Etica" che in 10 anni ha permesso di sostenere oltre 350 iniziative benefiche per un totale di quasi 14 milioni di euro.

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Inaugurata a Palazzo Pigorini  la mostra MoRE nell’ambito di MERCANTEINFIERA OFF 2015, evento ideato da Fiere di Parma e Comune di Parma a sostegno della sperimentazione artistica cittadina. -

Parma, 28 settembre 2015 -

 L'arte che oltrepassa i confini di una sua naturale collocazione, quale può essere una prestigiosa rassegna dedicata all'antiquariato ed al modernariato, per abbracciare gli spazi vitali della città, trovando “voce” nel racconto di illustri protagonisti del mondo della cultura: registi, fotografi, designer, ma anche critici e docenti.

È questo il manifesto che, nel segno della parola “sperimentazione”, sintetizza Mercanteinera OFF 2015, il fuorisalone della cultura, ideato da Fiere di Parma e dal Comune di Parma presentato a Palazzo Pigorini alla presenza dell’Assessore alla cultura Laura Maria Ferraris, del Segretario Generale di Fiere di Parma Marcella Pedroni, e del Direttore CAPAS Luigi Allegri.

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Il fuorisalone, infatti, dopo lo straordinario successo dello scorso autunno, torna in città dal 25 settembre al 31 ottobre.

Nella cornice di Palazzo Pigorini, i visitatori potranno ammirare una mostra d’avanguardia dedicata alle opere “incompiute” di artisti internazionali, patrimonio del Museo digitale MoRE (Museum of REfused and unrealised art projects, www.moremuseum.org ), ma anche assistere ad un ciclo di incontri tenuti da personaggi di spicco del panorama culturale, pronti a svelare ragioni, retroscena e curiosità di altri “incompiuti”.

Con un'esposizione che raccoglie oltre 30 opere “mai realizzate” da parte di artisti riusciti, nel tempo, ad affermarsi nel panorama culturale nazionale ed internazionale, MoRE riprende il filo di un discorso avviato nel 2014 quando, grazie proprio a questo progetto pionieristico, si era aggiudicato il Premio Mercanteinfiera. A Palazzo Pigorini, il pubblico potrà così scoprire una serie di progetti del XX e XXI secolo mai portati a termine, per motivazioni tecniche, logistiche, ideologiche, economiche, morali o etiche, oppure perché semplicemente impossibili, tutti naturalmente raccolti e conservati all'interno del museo digitale.

La mostra, visitabile gratuitamente, è curata da Elisabetta Modena e Marco Scotti (ideatori dello stesso museo MoRE), Valentina Rossi e Anna Zinelli che, attraverso le opere in esposizione, realizzate con materiali compositi e presentate in forme differenti, puntano a far emergere le potenzialità di questa inedita realtà digitale, fondata su una possibilità di fruizione illimitata (nel tempo e nello spazio) e che contribuisce ad alimentare il dibattito sul sistema dell'arte contemporanea, aprendo ulteriori spazi di indagine e di riflessione.

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Le opere “incompiute” saranno anche al centro di MoRE Talks, un ciclo di incontri in programma sempre a Palazzo Pigorini (ingresso gratuito) che accenderà i riflettori sui progetti, siano essi installazioni, libri o persino ricette, mai effettivamente portati a termine.

Il prossimo appuntamento con MoRE talks è in programma per oggi, lunedì 28 settembre, alle 18.30, con “File not found: l'archivio dalla carta al digitale”, incontro realizzato in collaborazione con lo Csac dell'Università degli Studi di Parma e che vedrà, a Palazzo Pigorini, un altro ospite d'eccezione: il direttore del metaLAB di Harvard, Jeffrey T. Schnapp.

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Tra gli altri protagonisti del contenitore, il critico musicale Giampiero Cane (sabato 3 ottobre), la docente universitaria Anna Dolfi (domenica 4), il regista Paolo Benvenuti (venerdì 23), il designer Andrea Branzi (venerdì 30), i fotografi Silvia Lelli e Roberto Masotti (sabato 31).

L'originalità di questa proposta, inedita e di alto profilo, interpreta perfettamente la nuova sfida raccolta dal nostro polo fieristico - spiega Marcella Pedroni, Segretario Generale di Fiere di Parma-. L'idea è infatti quella di creare una forte sinergia con il territorio, proiettando l'arte al di fuori di una rassegna di modernariato ed antiquariato per renderla accessibile ad un pubblico sempre più vasto e giovane. Fiere di Parma ha operato dunque in questo caso a sostegno della sperimentazione artistica per trasformare la città in un fulcro internazionale  di divulgazione del cultural heritage.

Il fuorisalone si terrà in contemporanea alla fiera internazionale di antiquariato, modernariato e collezionismo, Mercanteinera (3-11 ottobre), giunta quest’anno alla sua 34esima edizione e organizzato dalle Fiere di Parma all’interno del Quartiere Fieristico .

Date: 25 settembre – 31 ottobre 2015

Luogo: Palazzo Pigorini, Parma. Primo Piano.

Orari: mer-ven 10.00-13.00, 15.00-19.00 | sab-dom 10.00-19.00

Ingresso mostra: libero

Sabato 26 settembre – le ragazze de "La cucina incantata" insegnano a cucinare i frutti dell'autunno. Continua mostra mercato dei peperoncini più piccanti al mondo. -

Modena, 25 settembre 2015

Ricominciano con l'autunno i corsi proposti dalla Solgarden, la cooperativa sociale che gestisce il garden di via Madre Teresa 5 a Sassuolo. Domani – sabato 26 settembre – le ragazze de "La cucina incantata" insegnano a cucinare i frutti dell'autunno, dalla zucca alla mela, dalla pera al radicchio, dai cavoli all'uva. Il corso comincia alle 15; è richiesto un contributo di partecipazione di 5 euro.

Ultimi giorni, intanto, per visitare la mostra mercato dei peperoncini più piccanti al mondo. Fino a mercoledì 30 settembre si possono conoscere trenta varietà di piante di peperoncino con i frutti nelle diverse piccantezze, forme e colori.

(fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Sabato, 26 Settembre 2015 10:10

Il teatro come formazione e terapia

Recitare per crescere, imparare a conoscere se stessi, prevenire il bullismo e la violenza di genere, ma anche per superare il disagio e acquisire fiducia in se stessi. Ne parliamo con Roberta Spaventa, psicologa clinica, drammaturga e regista della compagnia Peso Specifico Teatro di Modena. -

Modena, 26 settembre 2015 - di Manuela Fiorini – foto Peso Specifico Teatro, Dante Farricella, Valeria Pi. -

Può il teatro aiutare a superare ansie, disagi e paure? Si possono "toccare con mano" e sperimentare esperienze, anche forti, come la violenza sulle donne, il bullismo o la discriminazione di genere, attraverso il filtro rassicurante della recitazione? E, ancora, può il teatro aiutarci a crescere, contribuendo alla nostra formazione personale, rinsaldare l'autostima e la sicurezza di sé?

Ne abbiamo parlato con Roberta Spaventa, psicologa clinica, drammaturga e regista della compagnia Peso Specifico Teatro di Modena, che, dal 2009, porta avanti un lavoro di ricerca prevalentemente basato sulla messa in scena di drammaturgie originali. Gli elementi chiave del lavoro sono la formulazione di una scrittura scenica sempre nuova, l'utilizzo di segni metaforici o archetipici per riferirsi indirettamente alla contemporaneità, il dialogo tra diversi linguaggi, il confronto con elementi provenienti da altre forme artistiche, intesi come fonte di ispirazione e possibilità di indagine tecnica. Tra le attività della compagnia, ci sono anche i laboratori teatrali dedicati ai ragazzi e incontri di Teatro Terapia.

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In che modo la recitazione, il teatro, possono contribuire alla formazione o a superare per esempio, ansie, paure, e altri disagi?

"Gli interventi psicopedagogici a mediazione teatrale sono molto utili con bambini e ragazzi per affrontare tematiche quali il bullismo, la differenza di genere o le dinamiche di gruppo. Inoltre, il laboratorio teatrale può essere un'occasione importante per esplorare il proprio Sè e il rapporto con il gruppo, inteso come fonte di supporto e confronto costante. Il processo creativo è l'elemento fondamentale e costituente del laboratorio, mentre la messa in scena finale, quando è prevista, non è che il corollario del percorso stesso. La scelta di affrontare un tema d'indagine dal quale partire per scrivere i propri testi o proporre le improvvisazioni, diviene essenziale per affrontare il proprio mondo interno nel rapporto con la realtà sociale. Attraverso la drammatizzazione, non solo vengono esternati vissuti e disagi interni, ma si ha la grande opportunità di vedere punti di vista differenti e modalità nuove di interpretazione e reazione. La creatività, così stimolata, diviene l'elemento essenziale per trascendere la vita quotidiana, nella quale l'azione è spesso ripetitiva e automatica. L'Eros, come forza vitale, erompe nella propria vita per fornire soluzioni e ipotesi nuove e contribuire allo sviluppo dell'essere umano, qualunque età anagrafica egli abbia".

Come si svolge la teatro terapia? A chi e per quali disagi è indicata?

"La teatro terapia è un metodo che affianca tecniche psicologiche con elementi teatrali, attraverso un lavoro pre-espressivo, sul personaggio e sull'azione scenica. Si portano "in scena" i propri vissuti per rielaborarli mediante un percorso volto all'armonizzazione di corpo, voce e psiche. Questa metodologia può essere affrontata attraverso sedute individuali o di gruppo ed è uno strumento molto adatto per coloro che desiderano approfondire la conoscenza di parti di Sé e rafforzare il proprio Io, agendo su stress, angosce e blocchi emotivi. Viene integrato spesso a percorsi di psicoterapia ma senza sostituirsi ad essi".

Tu sei psicologa clinica e drammaturga/regista, come si conciliano queste tue "anime"?

"Devo dire che il tempo mi ha permesso di comprendere in profondità i punti di convergenza di queste due aree. Il Teatro si offre come strumento prezioso sia nell'ambito della prevenzione che in quello della terapia, utilizzando la scrittura e la messa in scena come occasione di crescita ed esplorazione delle diverse parti di Sé, in relazione con l'Altro e il proprio contesto sociale. Per questo motivo, oltre a produrre e distribuire gli spettacoli della mia compagnia, lavoro nella formazione, in progetti psicopedagogici a mediazione artistica e nell'ambito della teatro terapia".

Uno dei temi più "sentiti"è quello della violenza, contro le donne, ma anche contro chi è più debole, o diverso, senza contare forme meno eclatanti, come quella psicologica o verbale. A riguardo, ti sei occupata della sceneggiatura originale di Barbablù. Qual è il tema e come l'archetipo della favola si inserisce nella modernità?

"Barbablu è uno spettacolo che attraversa le dinamiche della violenza trasversalmente per aprire a quella parte del Sé a contatto con la ferita e permettere una riflessione prima di tutto emotiva, ma anche cognitiva, delle dinamiche di dipendenza e violenza. Nel finale ho rappresentato un ipotetico tribunale dove il popolo gioca a turno il ruolo di accusato e accusatore, in un eterno ciclo che pare esistenziale. In realtà ho voluto parlare del dolore, dello svilimento e della sfiducia che spesso l'essere umano vive su di sé in prima persona, senza avere strumenti per compensare e trasformare questa mancanza. Così il circolo della violenza si instaura nel rapporto con se stessi e con gli altri, creando dinamiche di difficile scioglimento. Importante è stata per me l'interpretazione di Clarissa Pinkola Estés in "Donne che corrono coi lupi", dove si parla di Barbablu prima di tutto come persecutore interno. Lo spettacolo fa parte di un progetto molto più ampio, composto da diverse azioni volte ad approfondire l'indagine sulle dinamiche della violenza. Abbiamo attivato già da quattro anni un percorso di Educazione alle emozioni a mediazione teatrale per le scuole primarie, sostenuto dall'Assessorato alle Pari Opportunità del Comune di Modena. Prossimamente condurrò un Percorso terapeutico-formativo con donne che hanno subito violenza".

Gli spettacoli della compagnia sono stati rappresentati e accolti con favore in Francia. Pensi che all'estero ci sia più apertura e favore verso forme di teatro e sceneggiature originali rispetto all'Italia?

"Abbiamo avuto la fortuna di partecipare due volte al Festival "Avignon off", una vetrina internazionale importante. Con "Barbablu" credo di aver toccato un archetipo universale che riguarda la ferita e il bisogno d'amore. Il modo in cui abbiamo utilizzato il linguaggio del corpo, l'uso della voce fatta di versi e suoni che pescano nell'infanzia, sono elementi che hanno permesso un riscontro emotivo molto diretto da parte degli spettatori e questo si è tradotto in un successo di pubblico e critica. Avignone ci ha dato la possibilità di verificare il lavoro davanti a persone provenienti da paesi e culture molto diversi tra loro, aiutandoci a comprenderne l'efficacia. Inoltre, il festival può essere una grande occasione di visibilità, se si riesce a suscitare interesse negli operatori che programmano in tutto il mondo. In Italia il sistema è chiuso e involuto su se stesso, spesso i direttori artistici non rispondono neppure agli inviti. Non è facile far vedere il proprio lavoro se non si ha una grossa produzione o dei canali preferenziali".

Progetti per il futuro?

Dopo aver gestito per quattro anni il TeTe - Teatro Tempio di Modena, siamo in attesa di trovare una nuova sede dove continuare il nostro lavoro di produzione e formazione. Per quanto riguarda i nostri spettacoli, siamo impegnati nella distribuzione di "Barbablu" e di "Alice a quel Paese", il nostro lavoro per bambini. In cantiere c'è poi il proseguimento de "Il meritato riposo" presentato l'anno scorso, durante la nostra rassegna "Margini, sotto forma di studio". Si tratta di un mio testo, finalista al premio di drammaturgia "Avamposti d'autore", dedicato alla figura della matematica e filosofa Ipazia. Ci sarà prossimamente anche una nuova produzione per la regia di Santo Marino sul tema del naufragio. Naturalmente, proseguiamo le collaborazioni con scuole, enti pubblici e altre realtà sociali".

INFO
Peso Specifico Teatro
www.pesospecificoteatro.org 
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Gli scavi, iniziati nel 2006 sulle prime colline di Sassuolo, hanno riportato alla luce un tempio dedicato alla dea, oltre a suppellettili, ex voto, vasellame e oggetti di uso comune. La mostra "Minerva Medica", allestita nei locali di Paggeriarte di Sassuolo fino al 18 ottobre, consentirà ai visitatori di ammirare una ricostruzione in 3D e i numerosi reperti. -

Modena, 26 settembre 2015 - di Manuela Fiorini -

Per un archeologo deve essere un'emozione incredibile quando la terra restituisce una pietra, un ciotolo, una scheggia di ceramica, un'iscrizione che ripaga dalle fatiche degli scavi. Ancora di più quando, da un piccolo frammento, si capisce che, là sotto, ci deve essere di più. Come nel caso di Montegibbio, località sulle prime colline vicino a Sassuolo, nel modenese, dove la tenacia e la fatica del team guidato dagli archeologi Francesca Guandalini e Donato Labate, ha permesso di riportare alla luce un santuario dedicato a Minerva. Il tempio è emerso in prossimità dell'omonima salsa, il maggior vulcano di fango d'Italia, che da due secoli non dà segni di attività.

Proprio la presenza di un paesaggio naturale fatto di crateri, vulcani e coni dai quali ribolle un fango caldo, che, solidificandosi, crea un paesaggio lunare, fa presupporre che, nell'antichità, i celti prima, i romani poi, abbiano avuto, dapprima, un timore reverenziale, per accorgersi successivamente delle proprietà benefiche e curative di argilla, fanghi, acqua salmastra e gas naturale.

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Proprio le caratteristiche del sito hanno sviluppato la credenza che, quel luogo, fosse un punto di comunicazione tra il mondo delle divinità telluriche e gli esseri umani. Nell'area padana, i Romani concentrarono nella figura di Minerva le divinità femminili di origine celtica legate alle acque e ai riti purificatori e di guarigione, invocandola come Minerva Memor e Minerva Medica. Memor perché si ricordava delle preghiere dei fedeli e medica perché si prendeva cura di loro donando i benefici influssi curativi dei fanghi delle acque e delle polle di petrolio che le erano stati consacrati.

Proprio a causa dei fenomeni legati al vulcanesimo di fango, il santuario di Minerva ha una storia piuttosto travagliata. Un primo tempio viene costruito sulla "salsa di Minerva" in età Repubblicana, circa nel II secolo a.C, ma viene distrutto dopo pochi decenni da una catastrofe naturale, probabilmente un terremoto. La struttura viene poi ripristinata e ampliata alla metà del I sec a.C. La salsa, prima delimitata da un recinto, è collegata da una scala posta a valle del santuario, mentre si presume che le pareti fossero ricoperte da affreschi policromi. Presumibilmente, nei pressi del tempio era attiva una fornace per la cottura di laterizi, vasellame e statuette votive. All'inizio del II sec d.C., un secondo terremoto distrugge il santuario, che rimane abbandonato fino al III sec d.C, quando viene costruita al suo posto una casa colonica con un pozzo per attingere acqua dalla salsa di Minerva.

Abbiamo chiesto a Francesca Guandalini, direttrice scientifica dello scavo, le fasi peculiari della scoperta.

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"Gli scavi, spiega l'archeologa, "sono iniziati nel 2006. Abbiamo capito che si trattava di un santuario dedicato a Minerva in seguito al ritrovamento di una coppa incisa in cui è riportato il nome della dea "Ego Minervae sum": io coppa sono dedicata alla dea Minerva. Del santuario sono rimaste solo alcune parti. E' stato infatti costruito in prossimità di paleo salse, cioè paleo vulcani di fango, che sono stati sia la causa della sua nascita sia il motivo delle sue ripetute distruzioni. La difficoltà maggiore si è manifestata proprio durante lo scavo per riportare il tempio alla luce: in una parte le strutture sono scese di alcuni metri rispetto al loro piano originario e ciò ha comportato grosse difficoltà durante le operazioni".

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Qual è l'importanza di questa scoperta per il territorio?
"Si tratta di un rinvenimento importante, poiché non solo è stato riportato alla luce un santuario di età romana, ma sono stati resi noti anche gli effetti distruttivi causati dall'attività delle salse. Diciamo che il lavoro degli archeologi è stato sempre accompagnato da quello dei geologi. Grazie al loro lavoro, oggi conosciamo meglio il nostro territorio anche da un punto di vista geologico"

C'è qualche reperto di particolare importanza che è venuto alla luce?
"La coppa di Minerva e i vari vasetti graffiti sono di grande importanza storica. Gli affreschi rinvenuti sono particolarmente belli ed interessanti: se si avesse la possibilità di rimontarli e ricomporli tutti, avremmo alcune pareti romane integralmente visibili".

Che cosa si potrà vedere nella mostra "Minerva Medica"
"La mostra è corredata di pannelli particolarmente grandi e scenografici, che illustrano alcuni significativi reperti ritrovati e che raccontano la storia del sito e di un bel video esplicativo in cui lo scavo si può rivedere in 3d".

INFO

La mostra Minerva Medica si può visitare fino al 18 ottobre, presso la Galleria Paggeriarte in Piazzale della Rosa, Sassuolo. Orari: Domenica 27 settembre, 4 ottobre, 11 ottobre e 18 ottobre 2015 dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 19.00. Dal 21 settembre al 17 ottobre, dal lunedì al sabato, solo su prenotazione telefonando all'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Comune di Sassuolo: tel. 0536/1844801 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Ingresso gratuito.

“Q.B.” è il primo romanzo di Marco Bellabarba, esperto di comunicazione con una grande passione per l’arte culinaria, in particolare per la pasticceria. Il suo è il racconto di un viaggio a tratti ironico ed amaro verso una maggiore consapevolezza di sé, nel quale amore, lavoro, amicizia e cucina si incontrano.

Di Chiara Marando - Giovedì 24 Settembre 2015 -

Tutti, prima o poi, ci lasciamo trascinare da una quotidianità che non ci soddisfa fino in fondo, ripetiamo movimenti, viviamo situazioni che divengono déjà vu perché non abbiamo il tempo di fermarci a riflettere…o meglio non ce lo prendiamo.

Rimaniamo lì, come intrappolati in una vita che soffoca le passioni, rassegnati dal dover accantonare quei sogni che tardano a realizzarsi nonostante l’impegno e le energie profuse, altalenanti in un lavoro precario che ben poco somiglia a quello per cui si è tanto faticato.

Ma non si può proprio fare nulla per cambiare? E’ veramente questa l’unica via percorribile?

Perché non proviamo a rallentare, a prendere fiato ed osservare il mondo che ci scorre intorno, analizzarlo e capire che la nostra strada può essere un’altra….basta saperla vedere.

Questo è quello che si trova  a fare Paolo, 32enne che poco a poco vede sgretolarsi i suoi obiettivi, un lavoro prestigioso all’estero ed il matrimonio con la sua amata Deborah, per ritrovarsi single e con un impiego, che mai si sarebbe aspettato di ricoprire, come agente di vendita per le strade di Roma.

Ah Paolo, non dimenticarti che il Giappone è sempre lì. Con o senza Deborah.

Anche a Deborah era venuto da ridere. Alla fine aveva raggiunto il risultato. In realtà non ero nemmeno troppo sorpreso. Sapevo che il Giappone non l’aveva mai entusiasmata. Ma ciò che mi faceva pensare era il modo estremamente lapidario con cui aveva condotto la conversazione. A lei il Sol Levante non interessava. Punto. Era stata rapida, noncurante. Avrei dovuto intuire qualcosa. Almeno immaginare la possibilità che Deborah, quella sera, stesse facendo ben altro che liquidare la mia proposta.

Stava liquidando me.”

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Ma è proprio quando tutto sembra più grigio, quando non si riesce a vedere una soluzione, che il destino ti offre una via d’uscita. Per Paolo sarà una pausa estiva trascorsa ad apprendere l’arte culinaria tra pentole e fornelli nella cucina di Luisa, chef brillante e fantasiosa ma anche donna profonda  e gentile,  che gli farà ritrovare la voglia di tentare e mettersi in gioco.

Ecco allora che, come per una dolce magia, le più piccole attività quotidiane, quelle considerate insignificanti o completamente ignorate fino a poco prima, risplendono di nuova luce e divengono un’occasione continua per scoprire profumi, sapori e sensazioni ma anche, e soprattutto, per concedersi dei momenti dedicati semplicemente a sé stessi ed alle persone più vicine.

“Avocado tagliato a cubetti, pomodorini, cipolla tritata. Un po’ di olio d’oliva a emulsionare e qualche scaglia di grana padano sopra. Tutto su una fetta di pane ancora calda e croccante.

I miei incisivi affondavano in un delizioso mix di consistenze e sapori che si sposavano perfettamente tra loro. No, non me lo ricordavo il sapore dell’avocado, ma anche se lo avessi mangiato tutti i giorni, mi avrebbe sorpreso comunque: preparato a quel modo era semplicemente fantastico.”

“Q.B” scritto da Marco Bellabarba (Robin Edizioni) racchiude tutto questo:  un romanzo condito con alcune ricette da cui farsi ispirare, ma anche momenti di inaspettata suspense, nel quale amore, lavoro, amicizia e cucina si incontrano per raccontare quanto la vita possa cambiare in un attimo regalando sorprese inattese, quanto ancora ci sia da scoprire ed imparare, quanto “a volte non basti osservare, ma anche aggiungere” per trovare la direzione giusta.

 

 

Sabato 3 ottobre porte aperte di 9 palazzi in 7 città d'Italia per la giornata ABI. A Bologna Unicredit invita a scoprire Palazzo Magnani. Ingresso libero dalle 10 alle 19. -

Bologna, 26 settembre 2015 -

Per la XIV edizione di "Invito a Palazzo", sabato 3 ottobre UniCredit apre 9 palazzi in 7 città d'Italia: Bologna, Milano, Palermo, Roma, Treviso, Torino e Verona.

A Bologna l'appuntamento è a Palazzo Magnani dalle 10 alle 19 (via Zamboni, 20) per visitare gratuitamente una delle più belle dimore signorili della Bologna cinquecentesca, aperta in via straordinaria a tutti i cittadini per una giornata all'insegna della cultura e dell'arte. Le visite permetteranno di ammirare anche il famoso fregio La Storia di Romolo e Remo, dipinto dai Carracci nel salone d'onore.

I nove palazzi UniCredit rappresentano un patrimonio artistico e architettonico di grande valore sia storico, come la Cappella del Palazzo del Monte di Pietà e Palazzo de Carolis a Roma, Palazzo Perrone (Fondazione CRT) a Torino e Palazzo Magnani a Bologna, che contemporaneo, come UniCredit Tower a Milano, il palazzo più alto d'Italia e Headquarters del gruppo.

Invito a Palazzo, evento annuale promosso dall'ABI, Associazione Bancaria Italiana, rispecchia il modo di essere di UniCredit: una banca vicina alle persone, che crede nel sostegno e nell'apertura della cultura a un pubblico ampio e diversificato per una crescita sostenibile e duratura dei territori in cui è presente.

(Fonte: ufficio stampa Unicredit)

Mercoledì, 23 Settembre 2015 11:43

La magia di Hollywood incanta Milano

Trovarsi a Milano e sentirsi a Hollywood. Il festival MITO Settembre Musica ha chiuso, lunedì, l'edizione 2015 con una grande serata dalle mille sorprese: l'Hollywood night dance closing party. -

Parma, 23 settembre 2015 - di Pietro Razzini -

LA LOCATION 

Per una notte il Teatro Franco Parenti di Milano si è trasformato in uno spazio fuori dal tempo, circondato dalle luci sfavillanti dei riflettori e delle immagini del cinema americano, dalle sonoritá delle colonne sonore piú conosciute e amate, dalle performance di cantanti e acrobati che rendono ancor piú magico ogni momento.
 Ad accogliere il numeroso pubblico presente alla serata, una splendida piscina con fontana al centro, raggiunte attraverso un sentiero di fiaccole profumate, sorvolate dalla musica di un pianoforte bianco e dai movimenti aggraziati di una ballerina classica, entrambi sospesi nel vuoto.
 L'interno, ugualmente spettacolare, era diviso in due sale principali con musica dal vivo e una sala d'accoglienza dai colori e dalle insegne dorate, in perfetto stile hollywoodiano. La pedana centrale ospitava una band che ha brillantemente dato l'avvio alla serata.



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L'EVENTO 

In primo piano l'intrattenimento per il pubblico in tutte le sue forme più belle. Un percorso di coinvolgimento sempre più alto che lo spettatore ha vissuto in diversi passaggi. Lo stupore visivo nel vedere acrobati volteggianti, il piacere dell'ascolto di brani cantati dal vivo come "Singing in the Rain", "Diamonds are a Girl's Best Friend" o "Bye Bye Baby", la gioia nel potersi unire a questa splendida festa danzando nella platea del teatro, convertita in pista da ballo per l'occasione. E per i più romantici, un'intera area allestita a cinema, con proiezioni di scene di vecchi film musicati live da un pianista presente in sala. Due ore e mezza sorprendenti, che difficilmente saranno dimenticate dai partecipanti alla serata.



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I PROTAGONISTI - La regia di Andrée Ruth Shammah, l'allestimento di Barbara Petracca, le coreografie di Susanna Beltrami, gli interventi volanti gestiti da Mymoon e quelli musicali a cura di Festival MITO, hanno reso unica questa serata di fine estate. Gabriele Comeglio ha sapientemente diretto una Big Band Jazz Company semplicemente eccezionale che ha accompagnato le esibizioni di voci mature e giovani che si sono alternate sul palco. Guest star della serata, accolto da calorosissimi applausi, Massimo Lopez, instancabile animale da palcoscenico, imitatore brillante e performer di grande livello artistico. Tra i brani più belli: "Strangers in the Night", "New York New York" e "I've Got You Under My Skin".



La vivacità e il calore del pubblico hanno infiammato una magnifica serata dal tema americano, ma dal calore 100% italiano. Un connubio sempre vincente.

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Lunedì, 21 Settembre 2015 17:07

In UniCredit Pavilion germoglia Mini Tree

Il nuovo asilo nido ideato con Reggio Children, ospiterà sino a 60 bambini di età compresa fra i 3 e i 36 mesi. Uno spazio per l'infanzia di concezione moderna: multimedialità e multisensorialità sono le parole chiave di questo asilo nido. -

Parma, 21 settembre 2015 -

È stato presentato giovedì mattina, presso UniCredit Pavilion a Milano, il nuovo asilo-nido riservato ai figli dei dipendenti UniCredit e aperto anche alla cittadinanza milanese.
Oggi, Lunedì 21 settembre, ha aperto le sue porte con uno spazio per l'infanzia di concezione moderna, dotato di ampi spazi studiati per favorire la relazione tra i piccoli e di tecnologie che garantiranno ai giovanissimi utenti un luogo multidisciplinare e interattivo, dove l'uso della lingua inglese oltre alla lingua materna contribuirà a "far germogliare" menti multiculturali e flessibili.

"Siamo molto felici di inaugurare questo nuovo asilo per i figli dei nostri colleghi – ha commentato Paolo Cornetta, Responsabile HR Strategy UniCredit – che si aggiunge alle 4 strutture riservate all'infanzia già esistenti presso i nostri uffici in Italia e alle numerose convenzioni attivate su tutto il territorio nazionale per rispondere alle esigenze del maggior numero di dipendenti. L'idea di dotarci di luoghi di lavoro sempre funzionali a un adeguato equilibrio tra vita privata e professionale costituisce uno tra i principali fattori motivazionali delle nostre persone. L'iniziativa si aggiunge ad altre politiche del Gruppo in questa direzione, come gli interventi volti ad alleviare i disagi della mobilità casa-lavoro, la promozione di un'effettiva parità di genere e le numerose convenzioni in tema di servizi a livello territoriale".
Gli ambienti, gli arredi e le dotazioni multimediali di Mini Tree sono state pensate e disegnate per ospitare sino a 60 bimbi di età dai 3 ai 36 mesi, seguendo la filosofia pedagogica di Reggio Children, il cui fine è mettere al centro del progetto educativo e della scuola "il bambino che apprende con i suoi 100 linguaggi".

Multimedialità e multisensorialità sono le parole chiave di questo asilo nido, un ambiente per l'infanzia frutto di una profonda ricerca volta a stimolare il mondo creativo del bambino grazie ai linguaggi visivi, musicali, della danza, della poesia, dell'architettura, del design, del cibo e del rispetto della natura. La concezione pedagogica di Reggio Children ben si riassume nell'esperienza dell'asilo-nido come "atelier impertinente" garante di una conoscenza dove cervello, mani, razionalità ed emozioni lavorano in stretta cooperazione e dove il cambiamento è frutto dello scambio tra bambini e adulti.

"Il bambino è il primo e più alto paradigma di immagine dell'uomo – ha ricordato Carla Rinaldi, Presidente Reggio Children. – Mini Tree presso UniCredit Pavilion non sarà semplicemente un luogo dove i bambini apprendono dagli adulti, ma soprattutto un luogo dove gli adulti apprendono dall'apprendere dei bambini, dal loro fare e dal loro costruire la conoscenza come comunità. Siamo perciò felici di aver contribuito a creare uno spazio per l'infanzia nel cuore di una piazza della conoscenza, ponendo il bambino al centro come parametro di qualità dell'uomo, della sua capacità di innovarsi e aprirsi al sapere con gli occhi dello stupore".

Uno schermo 60 pollici touch screen, un tavolo multimediale che emette suoni e luci, un impianto di diffusione audio per favorire lo sviluppo della sensibilità musicale, spazi per piccole attività di cucina e giardinaggio, un'unica grande aula per incoraggiare le capacità interpersonali e relazionali dei bambini, luci e colori rilassanti con mobili e design delle strutture studiati per favorire tutte le attività dei bimbi, dal gioco, all'apprendimento al riposo. Sono questi alcuni degli apporti che lo studio d'architettura aMDL ha concepito per questo asilo-nido improntato all'innovazione e, contemporaneamente, attento al tema di un'educazione che parta dalle predisposizioni e curiosità dei piccoli nell'ampio spettro delle loro intelligenze multiple.

UniCredit Pavilion

UniCredit Pavilion è un nuovo spazio polifunzionale per conferenze, eventi ed esposizioni, inaugurato a luglio 2015 nel centro di Porta Nuova Garibaldi a Milano. Disegnato dall'architetto Michele De Lucchi, che con lo studio aMDL ha sviluppato il progetto esecutivo, è dotato di un Auditorium che può accogliere fino a 700 posti a sedere ed è modulabile in soluzioni flessibili adatte a ogni tipologia di incontro e di attività. L'edificio ospita anche uno spazio dedicato all'esposizione di arte e di contenuti visivi, una passerella sospesa lungo parte del perimetro dell'Auditorium che può essere utilizzata anche a supporto di eventi ospitati nella sala principale. Sulla sommità, una Lounge estremamente luminosa con vista sui Giardini di Porta Nuova può ospitare fino a 110 persone per incontri più ristretti, conferenze stampa, eventi di vario tipo interni ed esterni. UniCredit Pavilion ospita da oggi anche un nido d'infanzia in grado di accogliere 60 bambini dai 3 ai 36 mesi.

Reggio Children

Nel 1994, per rispondere alle innumerevoli richieste internazionali di approfondire la conoscenza dei propri servizi educativi nella fascia 0-6 anni, il Comune di Reggio Emilia, nell'impossibilità strutturale di farvi fronte direttamente, promuove la costituzione di una società che ne possa supportare l'azione. Nasce così Reggio Children – Centro Internazionale per la difesa e la promozione dei diritti e delle potenzialità delle bambine e dei bambini, da un'idea di Loris Malaguzzi, che non ha modo e tempo di vederla realizzata, e dal sostegno di un gruppo di cittadini e amministratori.
Reggio Children è una società a capitale prevalentemente pubblico (il 51% appartiene al Comune di Reggio Emilia e lo 0,7% alla Regione Emilia-Romagna), con una larga partecipazione di soggetti privati. Reggio Children, operando in stretta relazione con i nidi e le scuole d'infanzia reggiane, si occupa prevalentemente di diffondere un'idea "forte" di infanzia, dei suoi diritti, delle sue potenzialità e risorse. Le attività della Reggio Children si concretizzano in aree specifiche quali ricerca, formazione, consulenze e collaborazioni, mostre, editoria.

(Fonte: UniCredit Media Relations)

Si tratta di "New York, New York", dipinta nel 1981. Arrivata a Modena lo scorso 16 settembre, si aggiunge alle quasi 90 opere in mostra al MaTa, lo spazio dell'Ex Manifattura Tabacchi, dove oggi inaugura la mostra, che si potrà visitare fino al prossimo 31 gennaio. -

Modena, 18 settembre 2015 - Di Manuela Fiorini -

Si è fatto attendere, ma, alla fine, è arrivato in tempo per l'inaugurazione della mostra "Il Manichino della Storia - L'arte dopo le costruzioni della critica e della cultura", che aprirà i battenti oggi, in occasione del Festival Filosofia, presso il MaTa, lo spazio espositivo allestito nei locali dell'ex Manifattura Tabacchi di Modena e rimarrà aperta fino al prossimo 31 gennaio.
Si tratta di New York, New York, opera di Jean -Michel Basquiat, che si aggiunge alle quasi 90 opera di 48 artisti di paesi diversi, appartenenti a collezioni private e realizzate dagli anni '80 a oggi.
Firmata con lo pseudonimo di Samo, l'opera, che misura 128 per 226 cm, è stata realizzata con tecnica mista su tela dall'artista nella Grande Mela nel 1981. Nello stesso anno, è stata esposta proprio a Modena, alla Galleria Mazzoli, nella prima personale dell'artista. In seguito, è stata acquistata da un collezionista modenese.

Come tutte le opere di Basquiat, "New York, New York" è un quadro forte, sanguigno, nel quale traspare, tuttavia, l'armonia dei contrasti: il bianco e il nero, che si fondono nel grigio, il rosso e il blu, il caldo e il freddo. Il tutto ruota attorno a un volto centrale stilizzato da linee dure.
"In molti leggono la testa grigia simile a un teschio di 'New York, New York' come una espressione di rabbia", spiega il curatore della mostra Richard Milazzo, "Io vedo la rabbia, innegabile, ma anche il fatto che il grigio è ciò che si ottiene quando si mescolano il nero e il bianco. Ciò a cui dava più importanza Basquiat non era l'opposizione tra nero e bianco, ma la sintesi, anche se questa nelle sue opere prendeva onestamente la forma di una tensione implacabile. Quello che gli importava, e che la maggior parte di noi non vede e non vuole vedere, è quello che non è sempre presente in modo esplicito, quello che rimane oscuro (e 'oscurato' dall'artista, così da motivarci a guardarlo con più chiarezza e intensità). Vale a dire, questa sintesi tra nero e bianco, tra cultura nera e cultura bianca, tra pittura nera e pittura bianca in 'New York, New York' sotto forma di una testa grigia, una sintesi di rabbia e arguzia, di cecità e percezione, di sopravvivenza e trascendenza".

Già negli scorsi giorni, i modenesi avevano potuto avere un assaggio della mostra attraverso le sculture collocate all'esterno, parte integrante del percorso espositivo. Tra queste, Il Cavallo di Modena di Mimmo Paladino, il Solitario, scultura di Sandro Chia, e la fontana di Enzo Cucchi L'idolo della voglia.

Tra gli altri artisti in mostra, spiccano William Anastasi, Luigi Ontani, Mario Schifano, Donald Baekler, Jean Michel Basquiat, Carlo Benvenuto, Enzo Cucchi, Gino De Dominicis, Robert Longo, Andres Serrano, Peter Helley, Nana Goldin, Anselm Kiefer e il modenese Franco Vaccari, rappresentanti di diversi stili e movimenti, dal Concettualismo al Neo Pop, dalla Transavanguardia al Neo Espressionismo, passando per l'Iperrealismo, l'Astrattismo e il Superkitsch, nomi che la critica ha tentato di attribuire a movimenti successivi e veloci, a forme d'arte in competizione tra loro per intercettare umori e passioni del mercato e dei collezionisti.

INFO
Il Manichino della Storia - L'arte dopo le costruzioni della critica e della cultura"
c/o MaTa, via della Manifattura dei Tabacchi 83, Modena
18 settembre – 31 gennaio 2016
Ingresso € 5, gratuito 0-12 anni e durante il Festival Filosofia (18,19 e 20 settembre)
www.mata.modena.it 

Lunedì, 14 Settembre 2015 10:44

The Blues Legend: unica salvezza la musica!

Un grande spettacolo, coreografie appassionanti, effetti speciali, una indimenticabile colonna sonora, tanto divertimento e una storia originale accompagnata dalle più conosciute e importanti hit della musica rhythm' n' blues. -

Parma, 14 settembre 2015 - di Pietro Razzini -

L'appuntamento è fissato da domani, Martedì 15 Settembre, al Teatro Nazionale di Milano: "The Blues Legend" vi attende con la sua carica emozionale, con la sua atmosfera unica, con la sua voglia di stupire il popolo amante di un genere musicale profondo come pochi.

STORIA- Il Musical è scritto e diretto da Chiara Noschese. Le coreografie sono di Eleonora Lombardo e la direzione musicale, di Valeriano Chiaravalle. Due ore di spettacolo caratterizzate da effetti speciali e da una colonna sonora a tutto ritmo. La storia è quella di dodici personaggi che hanno il sogno di fare musica, unico modo per riscattarsi dalla vita che li opprime ed essere liberi. Due mondi, quello delle donne (più concrete) e quello degli uomini (sognatori) che si scontrano per ritrovarsi poi nella musica, l'unica che li porterà alla salvezza.

PROTAGONISTI- Cuore pulsante dello spettacolo, la star Loretta Grace, già protagonista dei musical Sister Act e Ghost. Con lei, un gruppo di performer tutto italiano. Attraverso venti hit di mostri sacri come Ray Charles, Aretha Franklin, Etta James, James Brown, i personaggi inseguono il loro sogno tra mille difficoltà. Ma non è tutto: il mito dei Blues Brothers torna a rivivere con il musical The Blues Legend. Ovviamente, non si tratta della solita trasposizione del film culto con John Belushi e Dan Aykroyd ma di una storia originale che parte proprio dalla venerazione per la musica rhythm' n' blues.

DATE- Il Musical "The Blues Legend" andrà in scena al Teatro Nazionale di Milano dal 15 settembre al 22 ottobre, dal martedì al sabato sera, alle ore 20.45. Sabato e domenica pomeriggio, alle ore 15.00. Domenica sera alle ore 19.00. Lo spettacolo, infine, tornerà sullo stesso palcoscenico a dicembre: dal 14 al 16 e poi il 31, la serata di Capodanno.

La fiaba nata dalla penna di Collodi sbarca al Teatro della Luna di Milano con una produzione italiana tra le migliori di sempre: uno spettacolo che diverte, commuove e sorprende con grandiosi effetti speciali. -

Parma, 12 settembre 2015 - Pietro Razzini -

Divertente e commovente, musicalmente trascinante e artisticamente coinvolgente: tutto questo e molto di più è "Pinocchio-il grande musical", spettacolo di Saverio Marconi portato in scena dalla compagnia della Rancia, al Teatro della Luna di Milano dall' 1 settembre al 18 ottobre. Ad esaltare uno show di assoluta qualità, anche le musiche dei Pooh (Dody Battaglia, Red Canzian e Roby Facchinetti).

LA STORIA - Nato dalla penna di Collodi, Pinocchio è portato in scena con una produzione italiana tra le migliori di sempre, apprezzato nelle centinaia di repliche che hanno già abbracciato tutto lo Stivale. Uno spettacolo adatto a tutta la famiglia, sorprendente in diversi momenti, mai giù di tono nonostante le oltre due ore offerte al pubblico.

PROTAGONISTI - Intorno a Manuel Frattini, centro della scena ed entusiasmante protagonista, ruotano tutta una serie di personaggi che entrano nel cuore dei presenti: dalle simpatiche gag del gatto (Gianluca Sticotti) e la volpe (Giulia Marangoni) alla dolcezza della fata turchina (Beatrice Baldaccini), passando per l'adrenalina di Lucignolo (Gioacchino Inzirillo) e la arguta poesia di Mangiafuoco (Fabrizio Corucci).

TEMI - Dietro a un lavoro tecnico-artistico di grande qualità, c'è anche un' abbondanza di tematiche trattate con la giusta attenzione: il rapporto padri-figli, l'amicizia, la diversità e il valore della famiglia. Tutti strettamente attuali. Tutti affrontati con equilibrio. Il ritmo trascinante, i costumi variopinti e le scenografie accattivanti hanno fatto il resto. Nota interessante, da conoscere per tutti coloro che vorranno godere di questo spettacolo: scaricando sul proprio smartphone o iPad l'applicazione OperaVoice, sarà possibile seguire in perfetta sincronia i testi cantati e recitati sul palco. Benvenuti nel teatro del ventunesimo secolo: tranquilli, è tutto vero. Non rischiate che vi si allunghi il naso dicendolo agli amici.

Anche quest’anno torna “BOTTIGLIE APERTE”, l’evento vitivinicolo più importante di Milano che si terrà dal 12 al 14 settembre nella splendida cornice del Museo della Scienza e della Tecnologia “Leonardo da Vinci”. Un luogo unico nel cuore storico della città meneghina scelto come collante metaforico tra due mondi sinonimo di eccellenza per il Made in Italy: l’arte ed il vino.

Bormioli Rocco sarà presente rinnovando la sua partnership tecnica con questa terza edizione e fornendo tutti i calici utilizzati lungo il percorso degustativo: i calici Verso, un design contemporaneo versatile e pratico che si adatta perfettamente con qualsiasi tipologia di vino.

Calici Verso - Bormioli Rocco

Con questo importante contributo, ancora una volta, Bormioli Rocco si pone al fianco dei professionisti mettendo in campo tutta l’esperienza e l’eccellenza racchiusa nei suoi prodotti, realizzati per esaltare le peculiarità di questi straordinari vini che rappresentano l’orgoglio della produzione vitivinicola italiana.

L’edizione 2015 di “BOTTIGLIE APERTE” costituisce un appuntamento unico durante il quale oltre 100 aziende vitivinicole italiane incontreranno gli operatori di settore più qualificati, con la possibilità di colloquiare ed assaporare le migliori etichette dello Stivale.  Quest’anno, inoltre, sono previsti 8 Master Class guidate da un testimonial d’eccezione come Luca Gardini, nonché l’assegnazione del primo  Wine List Award alle migliori carte vini dei ristoranti italiani, selezionate per categoria da una giuria tecnica composta da giornalisti, enologi ed esperti. Un altro prestigioso riconoscimento, il Wine Style Award, premierà quelle aziende che più si sono distinte per la propria immagine coordinata.

“BOTTIGLIE APERTE” è organizzato da Blend Srl ed Aliante Business Solution, con la direzione di Federico Gordini, Presidente di Milano Food Week.

 

 

(Fonte: Ufficio Stampa Zenzero Comunicazione)

Presso la Casa del Giovane Verdi a Busseto la conclusione della mostra della pittrice fidentina Ivana Bianchi è stata festeggiata con la donazione al Comune di un importante ritratto di Giuseppe Verdi in digitale. -

Parma, 9 settembre 2015 -

Le iniziative culturali che si stanno susseguendo in quella che fu la dimora giovanile di Giuseppe Verdi in Via Piroli, a Busseto lo scorso fine settimana hanno regalato agli appassionati della cultura verdiana e non, altre due chicche: la conclusione della mostra della pittrice fidentina Ivana Bianchi è stata festeggiata con la donazione al Comune di Busseto di un importante ritratto di Giuseppe Verdi in digitale, in origine destinato alla Casa della Cultura. La cerimonia di consegna si è svolta alla presenza del Sindaco Maria Giovanna Gambazza e dell'Assessore alla cultura il M° Dino Rizzo, noto studioso di musicologia nella Casa in cui il Cigno di Busseto visse dai 10 ai 18 anni. A fare gli onori di casa Anna Sichel, che ha messo gratuitamente a disposizione della cultura questo ritrovato luogo verdiano e con lei la ricercatrice Meri Rizzi autrice di "Il Giovane Giuseppe Verdi".

Il week end culturale della Casa del Giovane Verdi è stato coronato anche da un singolare quanto suggestivo concerto del flautista Mauro Uselli noto anche come "Il poeta del flauto", arrivato a Busseto direttamente da Londra, dove è stato recentemente premiato dalla prestigiosa "British Music Art Community". Uselli ha suonato arie verdiane dal balconcino della dimora che fu del Maestro, con il pubblico in strada incantato dalle note che provenivano dal luogo in cui il Cigno di Busseto imparò a suonare. Uselli ha concluso il concerto con la interpretazione de "La Forza del destino" che ha commosso i presenti. Alla serata ha presenziato anche Vincent de Muro dell' "Italy Opera History and Musicologist".

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Con Spotlight, film di Tom McCarthy con Mark Ruffalo e Black Mass di Scott Cooper, con Johnny Depp, si racconta il lato oscuro di Boston, quello fatto di abusi su minori da parte di preti pedofili e quello dei gangster degli anni '70. -

Parma, 7 settembre 2015 - foto e testo di F.P. - tutte le foto in fondo alla pagina -

C'è una sola parola che può riassumere al meglio la seconda e la terza giornata della 72° Mostra Internazionale d'Arte Cinematografica: Boston.
La città del Massachusetts è lo sfondo di due film fuori concorso presentati in anteprima mondiale alla stampa: Spotlight e Balck Mass.
Due pellicole basate su storie vere che raccontano dell'altra faccia di Boston negli ultimi trent'anni: la città in cui il cittadino non può trovare vera giustizia a causa dei poteri forti che si annidano nel profondo del tessuto sociale.

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Spotlight

Thomas McCarthy è alla regia della pellicola che descrive una delle notizie che ha fatto più scalpore in assoluto nella storia del giornalismo d'inchiesta: la scoperta, da parte del reparto investigativo "spotlight" del Boston Globe, di abusi su minori da preti appartenenti alla diocesi di Boston e il sistematico insabbiamento da parte della Chiesa.
La storia viene raccontata esattamente come si è svolta, dai primi fatti segnalati nei primi anni settanta, fino al lancio della "bomba mediatica" nei primi giorni del 2002.
Un percorso tortuoso, narrato come solo la vecchia Hollywood sa fare, fatto di coraggio e di giornalismo d'altri tempi, ostacolato dalla fortissima influenza che la comunità Cattolica esercita nella città di Boston.
I personaggi di questo film sono magistralmente interpretati da un cast d'eccezione: Mark Ruffalo, Stanley Tucci, Michael Keaton, Rachel McAdams, Liev Schreiber e John Slattery.

Black Mass

Scott Cooper dirige questo film, tratto da una storia vera, che sembra rubato dalla scrivania di Scorsese: in una Boston anni '70, il Gangster James "whitey" Bulgar (Johnny Depp) stringe un accordo con il suo amico d'infanzia, ora agente FBI, Jonh Connolly per sgominare l'egemonia della mafia italiana nella città di Boston. Il risultato: Bulgar diventa collaboratore fornendo informazioni di pochissimo conto ottenendo in cambio l'immunità da parte dei FBI, così trasformandosi a colpi di pistola e mitragliatore nel gangster più potente di Boston.
Il Cast Hollywoodiano è di tutto rispetto e intorno a Johnny Depp gravitano Joel Edgerton, Benedict Cumberbatch, Dakota Johnson, Kevin Bacon, Sienna Miller.

Oggi e domani, in provincia di Udine, una due giorni con le evoluzioni in volo delle pattuglie acrobatiche più famose al mondo e di alcuni tra i velivoli più rappresentativi dell'Aeronautica Militare. In mostra, numerosi velivoli e sistemi di difesa di produzione o in fase di sviluppo, presso l'industria aerospaziale nazionale. Anche la Gazzetta dell' Emilia presente per festeggiare il 55° compleanno delle Frecce Tricolori. -

Parma, 5 settembre 2015 -

Una lunga storia di eccellenza di uomini e di mezzi, che è vanto italiano nel mondo, costruito con impegno e coraggio negli anni. Fiore all'occhiello dell'Aeronautica Militare e ambasciatrici del nostro Paese in campo internazionale, le "Frecce Tricolori" sono dotate anche di quella creatività e fantasia che, aggiungendosi all'immancabile professionalità, le rendono il simbolo dell'eccellenza italiana, in grado di regalare emozioni uniche nei nostri cieli.

Le origini risalgono ai primi anni '20, quando presso l'aeroporto di Campoformido (Udine), un gruppo di piloti iniziò ad eseguire figure acrobatiche con lo scopo di impiegarle durante i combattimenti, per sfruttare tutte le potenzialità della macchina ed avere la superiorità aerea. La bravura dei propri piloti divenne, negli anni, motivo d'orgoglio per l'Aeronautica Militare che, il 1 marzo 1961, decise di costituire a Rivolto, il 313º Gruppo Addestramento Acrobatico "Frecce Tricolori", Pattuglia Acrobatica Nazionale, con il compito di rappresentare il Paese, le Forze Armate e l'Aeronautica Militare in Italia ed all'estero.

Un vanto italiano da festeggiare, oggi e domani, per il 55° compleanno della Pattuglia Acrobatica Nazionale, la migliore formazione acrobatica nel panorama mondiale, con il gruppo di aerei più numeroso e con il programma acrobatico più articolato. La Pan rapirà gli sguardi di quanti vorranno ammirare le sue acrobazie, per una due giorni in cui i piloti offriranno prove di abilità, professionalità e coraggio.
Il programma delle esibizioni sarà sostanzialmente identico, oggi e domani, allo scopo di permettere a tutti di poter partecipare, senza perdere nulla dello spettacolo. 

Oltre alla esibizione della nostre Frecce Tricolori sarà possibile ammirare anche le evoluzioni delle analoghe formazioni acrobatiche di Arabia Saudita, Austria, Belgio, Finlandia, Francia, Giordania, Olanda, Polonia, Spagna, Svizzera e Turchia.

PAN NUOVA MANOVRA

Ma la due giorni non sarà solo spettacolo in cielo. La manifestazione è una totale immersione nel mondo aeronautico. Si potranno apprezzare le capacità operative del personale e dei velivoli dell'Aeronautica Militare, grazie a specifici eventi tattici di ricerca e soccorso, intercettazione aerea rifornimento in volo, oltre ad un' imperdibile dimostrazione delle forze speciali, che nulla hanno da invidiare ai più famosi e pubblicizzati reparti stranieri.

Una ricca mostra statica con numerosi velivoli italiani e stranieri, aerei storici ed alcuni degli ultimi prodotti dell'industria aero-spaziale italiana completerà una giornata indimenticabile.

L'accesso alla manifestazione, totalmente gratuito, sarà possibile sia oggi, sabato 5, che domani, domenica 6 settembre a partire dalle ore 7.30, fino al termine. L'attività di volo avrà inizio intorno alle ore 10,00 e terminerà alle ore 18,30 circa.

Domani, inoltre, gli spettatori potranno incontrare i protagonisti della storia dello spazio italiano. Un'occasione unica per vedere riuniti gli otto astronauti che hanno fatto la storia dell'esplorazione spaziale nazionale: da Franco Malerba, primo italiano ad aver preso parte ad una missione spaziale, fino a al Cap. Samantha Cristoforetti.
La presenza degli Astronauti italiani e l'allestimento di un'area espositiva sullo Spazio e l'Aerospazio è il frutto della collaborazione con l'Agenzia Spaziale Italiana (ASI) ed Europea (ESA), i centri di ricerca e le università, a conferma del ruolo di primo piano che l'Aeronautica Militare ha per il Volo Umano Spaziale (VUS) nell'ambito del Ministero della Difesa.

Tutte le informazioni logistiche relative alla manifestazione saranno visibili nel nostro banner in homepage.
Chi desidera seguire la manifestazione online, potrà farlo collegandosi al portale dell'Aeronautica militare, www.aeronautica.difesa.it  e godersi lo spettacolo in diretta streaming.

Si potrà inoltre seguire l'evento dalle finestre in diretta di Rai Sport o dalle frequenze di RTL 102.5.

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L'istituto di credito sarà presente con un proprio stand nel corso del Servizio Immatricolazione e Accoglienza Matricole 2015, che si svolgerà dal 14 al 25 settembre presso l'ex Rettorato dell'Università degli Studi di Ferrara (via Savonarola n. 9)

Ferrara, 4 settembre 2015 –

Tesoriere dell'Università dal 2001, UniCredit conferma il suo impegno a favore degli studenti dell'ateneo ferrarese partecipando al Servizio Immatricolazione e Accoglienza Matricole 2015, che si svolgerà dal 14 al 25 settembre presso l'ex Rettorato dell'Università degli Studi di Ferrara (via Savonarola n. 9). Un appuntamento rivolto agli studenti che si immatricolano per la prima volta ad un corso di studio dell'Ateneo ferrarese.
Alle matricole, attraverso una postazione dedicata, UniCredit darà tutte le informazioni utili alle modalità di pagamento delle tasse universitarie oltre a delucidazioni sui prodotti riservati agli studenti, come la Genius Card (carta prepagata con IBAN a canone gratuito per gli universitari under 30), il CreditExpress Giovani (prestito con cui realizzare piccoli e grandi desideri, come l'acquisto del PC, un viaggio di studio o lo stesso pagamento delle tasse universitarie); oppure per i più lungimiranti il CreditExpress Master, formula di credito a condizioni vantaggiose per sostenere le spese di partecipazione a master di specializzazione.

"Saremo presenti – spiega Luciano Resciniti, Responsabile dell'Area commerciale di Ferrara UniCredit – anche per offrire ai ragazzi informazioni generali propedeutiche all'accrescimento della cultura finanziaria e bancaria; per spiegare loro come utilizzare al meglio il proprio conto corrente o i diversi strumenti di pagamento; come accedere e gestire un finanziamento e come utilizzare in tutta sicurezza i più innovativi strumenti di home banking. Perché UniCredit è un grande Gruppo internazionale al servizio del territorio".

Per maggiori informazioni sul Servizio Immatricolazione e accoglienza Matricole 2015 – aperto dal 14 al 25 settembre, dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 13 e nei giorni di martedì e giovedì anche il pomeriggio dalle 14.30 alle 16.30 - rivolgersi all'Unità Orientamento e Tutorato, in via Savonarola, 9 a Ferrara. Tel. 0532 / 293395-293396 - Fax. 0532 293333 - E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

(fonte: ufficio stampa Unicredit)

Dopo il successo dello scorso autunno, torna il fuorisalone della cultura ideato da Fiere di Parma e Comune di Parma: esplorazione del mondo artistico dell' "incompiuto". In contemporanea un ciclo di talk per spaziare nelle opere "mai realizzate" di musica, letteratura e cucina. -

Parma, 5 Settembre 2015 -

Dopo il successo dello scorso autunno, torna il fuorisalone della cultura ideato da Fiere di Parma e dal Comune di Parma. Un evento all'insegna della "Sperimentazione", è questa la parola chiave di Mercanteinfiera OFF 2015 che arriverà in città dal 25 settembre al 31 ottobre con una mostra d'avanguardia dedicata alle opere "incompiute" di artisti internazionali, patrimonio del Museo digitale MoRE.

Dopo aver vinto, grazie a questo aspetto pionieristico il Premio Mercanteinfiera 2014, con MoRE - acronimo di Museum of REfused and unrealised art projects - , in autunno Palazzo Pigorini ospiterà, in una mostra gratuita al pubblico, oltre 30 progetti "mai realizzati" da parte di artisti che nel tempo si sono affermati nel panorama culturale nazionale ed internazionale.
La mostra è curata da Elisabetta Modena e Marco Scotti (ideatori dello stesso museo MoRE), Valentina Rossi e Anna Zinelli che con questo lavoro vogliono interrogarsi sul significato e sulle potenzialità dell'esporre progetti mai portati a termine, composti di materiali eterogenei e presentati in forme differenti.

MoRE, infatti, raccoglie, conserva ed espone progetti di artisti del XX e XXI secolo non realizzati per motivazioni tecniche, logistiche, ideologiche, economiche, morali o etiche, oppure semplicemente utopici o impossibili. Il tutto però rigorosamente "on line". Un museo dunque dalla doppia identità: non solo inedita realtà digitale ma serbatoio democratico che nobilita, grazie ad una fruizione illimitata (nel tempo e nello spazio) progetti "incompiuti" aprendo così ulteriori spazi di indagine e dibattito sul sistema d'arte contemporanea.

"L'idea centrale di questa iniziativa - spiega Ilaria Dazzi, Brand manager di Mercanteinfiera - oltre a dare continuità all'esperienza di Mercanteinfiera OFF, è quella di valorizzare la progettualità dei ricercatori di MoRE, dando al non realizzato, al non finito, un luogo fisico dove possono trovare spazio progetti e opere ad oggi confinate al mondo virtuale del museo. Una iniziativa inedita e di alto profilo di cui siamo molto soddisfatti e che rappresenta l'orizzonte cui il polo fieristico sta guardando: cercare, creare e sperimentare, anche grazie alla multimedialità, nuovi scenari che sappiano avvicinare al mondo dell'arte un pubblico sempre più giovane".

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             Erwin Wurm & Coop Himmelb(l)au, Forum Vogelsang Banana (2008)

A Palazzo Pigorini si potranno così ammirare i progetti "incompiuti" di Valerio Berruti, Davide Bertocchi, David Casini, CRASH! (Scott King & Matthew Worley), Matthew Darbyshire, Jeremy Deller, Regina José Galindo, Goldschmied & Chiari, Franco Guerzoni & Luigi Ghirri, Ugo La Pietra, Claudia Losi, Eva Marisaldi, Jonathan Monk, Liliana Moro, Giovanni Ozzola, Cesare Pietroiusti, Luigi Presicce, Paolo Scheggi, Lorenzo Scotto di Luzio, Luca Trevisani, Massimo Uberti, Luca Vitone, Erwin Wurm & Coop Himmelb(l)au.
Per l'occasione saranno inoltre presentate due nuove acquisizioni che andranno ad arricchire la collezione in esposizione sul sito www.moremuseum.org : il progetto di Sissi per la fiere londinese Frieze Art Fair, e un progetto di arte pubblica di Flavio Favelli: la "porta" che avrebbe dovuto essere realizzata presso l'aeroporto di Malpensa.

"Volentieri collaboriamo anche quest'anno alla valorizzazione del Premio Mercanteinfiera attraverso l'organizzazione della mostra dedicata al progetto More - conclude Laura Maria Ferraris, Assessore alla Cultura del Comune di Parma -. L'originalità della proposta che unisce un'approfondita ricerca scientifica alle potenzialità dell'innovazione digitale siamo certi potrà incuriosire un pubblico trasversale. La riflessione sul concetto di Progetto, anche dove non realizzato, riteniamo costituisca oggi elemento fondamentale di crescita per comunità basate sulla conoscenza e circolazione di saperi e siamo particolarmente soddisfatti che la collaborazione con Fiere di Parma consenta la realizzazione di questa preziosa opportunità per cittadini e visitatori di Mercanteinfiera".

Parallelamente alla mostra artistica, nelle sale di Palazzo Pigorini, dal 25 settembre al 31 ottobre, sarà organizzato dal museo MoRE in collaborazione con Fiere di Parma un ciclo di talk tenuti da personaggi di spicco del panorama culturale che sveleranno motivi, retroscena e curiosità di altri "incompiuti".
Il fuorisalone si terrà in contemporanea alla fiera internazionale di antiquariato, modernariato e collezionismo vintage, Mercanteinfiera (3-11 ottobre), giunto quest'anno alla sua 35esima edizione e organizzato dalle Fiere di Parma.

ll settantaduesimo Festival del Cinema di Venezia si è aperto con l'arrivo al Lido di Elisa Sednaoui, madrina del Festival, l'anteprima di "Everest" e un Red Carpet stellare. -

Parma, 3 settembre 2015 - testo e foto di F.P. - nella galleria in fondo alla pagina tutte le foto del nostro inviato al Festival -

Una parata di star ha sfilato davanti alla folla, in trepida attesa da ore per vedere i propri attori preferiti. Vere protagoniste sono state le aste per i selfie che svettavano e scattavano senza sosta.
Le prima giornata é iniziata con le foto a Elisa Sednaoui, madrina del Festival, prima arrivata al Lido (come vuole la tradizione), in contemporanea alla proiezione del film Everest e del suo cast da Blockbuster composto da Emily Watzon, Jacke Gyllenhaal, Josh Brolin e Jason Clarke. Poi é stato il momento di un Mostruo de mil cabezas (Il mostro dalle mille teste), pellicola messicana dai toni drammatici diretta da Rodrigo Plá e di Beasts of No Nation diretto da Cary Fukunaga (il regista delle siete TV True Detective).
In contemporanea cerimonia di apertura con il canonico Red Carpet e folla impazzita per Jacke Gyllenhaal. Ospite d'eccezione Sergio Mattarella, Presidente della Repubblica Italiana.

Everest - Vertigini ad alta quota in 3D

In anteprima mondiale, la storia vera della spedizione di Rob Hall (Jason Clarke) alpinista esperto e organizzatore di tour guidati a pagamento per alpinisti intenzionati a scalare la vetta della montagna più alta del mondo.
Un'avventura raccontata esattamente come si é svolta grazie alla testimonianza del giornalista che ha preso parte alla spedizione, Jon Krakauer, lo stesso che ha raccontato la storia di Christopher McCandle da cui é stato girato Intothewild.
Due ore di panorami spettacolari ad alta quota in cui il punto di non ritorno tra follia e ambizione é veramente sottile: scelte difficili da condividere, errori umani ed emozioni tra passione, tenacia e desiderio di conquista come non si vedevano da diversi anni sul grande schermo.
Un cast di spicco, degno della Serie A hollywoodiana: Jason Clarke, Jake Gyllenhaal, Elizabeth Debicki, Josh Brolin, John Hawkes, Robin Wright, Sam Worthington, Keira Knightley, Emily Watson e Martin Henderson.
In sala da settembre.

Un monstruo de mil cabezas

Un caso di cronaca nera per Rodrigo Plá, al suo quarto film come regista. La storia di una donna stremata dal dilaniante tumore del marito quasi in fin di vita che dopo aver trovato una possibile soluzione (ipotecando tutti i suoi averi) si trova a dover combattere con il mostro dalle mille teste: la burocrazia della sanità Messicana. Lunghe attese, frasi di circostanza, scelte discrezionali da parte dei dirigenti della sua assicurazione sanitaria, porteranno la donna -ormai esasperata- a prendere decisioni estreme, che cambieranno drasticamente il corso della sua vita e della sua famiglia.
Una storia che lascia l'amaro in bocca e invita a riflettere sull'equità di un sistema in cui le vite umane sono ridotte a numeri in un conto economico da stilare a fine anno.

Beasts Of No Nation

Film prodotto da Netflix che non si risparmia scene crude e toni forti: il regista Cary Fukunaga racconta la storia del giovane Agu, bimbo africano stappato alla sua serenità, alla sua famiglia e al suo villaggio. Trasformato in recluta di una banda di ribelli che lo indurranno sistematicamente a perdere la sua gioia di vivere attraverso la coercizione fisica e psicologica verso le peggiori azioni commissibili dall'uomo. Una storia nella quale é difficile non immedesimarsi: un vortice di dolore, violenza gratuita, follia e brama di potere in cui le persone perdono ogni dignità e ogni inibizione e si lasciano trasportare dai più barbari sentimenti. Lo spettatore si immedesima a tal punto che nell'unica inquadratura in cui compare una donna bianca, rimane sbigottito quanto i protagonisti del film che non ne hanno mai vista una.
Una storia narrata con grande abilità dal regista che ha trasformato True Detective in un successo planetario.

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