Ecco perché gli uomini scappano da alcune donne. Lo spiega un recente studio americano. Gli uomini sono impauriti dalle donne più intelligenti di loro. Noi abbiamo chiesto alla professoressa Chiara Simonelli, sessuologa dell'Università di Roma La Sapienza. –

Parma, 7 novembre 2015 - Di Alexa kuhne -

Le donne più intelligenti sono infrequentabili.
Ne hanno fatta di strada le signore con una bella testa dal raggiungimento della parità fra i sessi, passando per le conquiste sociali e le sfide professionali. Pare, però, che ora le donne dotate stiano trovando sempre piu spesso la strada sbarrata quando si tratta di rapporto uomo- donna. Una specie di cul-de-sac emotivo dei loro interlocutori uomini che non vogliono avere a che fare con quelle che dimostrano tanto cervello. Sembra le snobbino, dandosela a gambe levate.
Non lo dicono le dirette interessate. Lo dice uno studio americano con tanto di prove, reso noto qualche giorno fa.
Ebbene sì: gli uomini sono impauriti dalle donne più intelligenti di loro.
Non si confrontano, non le sfidano, non si sentono stimolati dal loro acume, non imparano. Scappano!
In un lavoro pubblicato su 'Personality and Social Psychology Bulletin', un gruppo di ricerca americano ha analizzato le caratteristiche femminili che attraggono i maschi, dimostrando che l'essere "intelligenti" (smart nell'originale inglese) è un fattore respingente.

Lo studio è stato condotto dalle università di Buffalo, del Texas e dalla California Lutheran University ed è stato diviso in due parti. Nella prima è stato chiesto a 105 uomini di immaginare una situazione in cui una donna sia più brava di loro in matematica e inglese, figurandosela come possibile partner sessuale.

Sulla carta "gli uomini si sono dimostrati favorevolmente impressionati dalle donne più intelligenti di loro", scrivono gli autori. Sulla carta...

Nella seconda parte del lavoro, però, i ricercatori sono entrati più nel concreto e hanno chiesto ai partecipanti se sarebbero usciti con una donna più intelligente di loro. Ebbene, "messi di fronte a questo scenario di vita reale - conclude lo studio - gli uomini si sono raffreddati prendendo le distanze dalla possibilità e dimostrandosi meno interessati a un appuntamento".

Ma cosa ne pensano gli esperti di casa nostra, per non dar sempre e solo voce a tutti questi studi a stelle e strisce?
"Veniamo da schemi mentali condivisi che orientano la scelta del partner – dice la professoressa Chiara Simonelli, sessuologa dell'Università di Roma La Sapienza –. La donna deve essere 'meno' in diverse caratteristiche per rassicurare un uomo. Meno colta, meno ricca, meno alta, più giovane e via dicendo. Questi schemi non vengono rispettati sempre e lo sono sempre meno anche se lo spettro del ridicolo può mettere in imbarazzo... Più un uomo è 'tradizionalista' e più si orienterà nella scelta attraverso questi punti di riferimento...".

Allora lo studio non dice cose sbagliate. Gli uomini da sempre, quindi, sanno che ci sono grandi teste al femminile e forse ora lo stanno riconoscendo. Secondo Chiara Simonelli molti, almeno in Italia, stanno invece "rompendo le righe e si stanno concedendo storie bellissime con donne assai 'attrezzate'. Bisognerebbe far parlare loro su questo punto perché credo scopriremmo un mondo interessante! Non temano quindi le donne intelligenti...il loro target è di certo più vitale e nuovo di quello classico" .

La Gilda degli Insegnanti della Provincia di Parma denuncia un comportamento "disdicevole" da parte dell'ente Invalsi: "I capi dell'Invalsi pretendono dai presidi di reclutare manovalanza intellettuale senza pagarla". Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda: "Questo si chiama Caporalato". -

Parma, 5 novembre 2015 -

La scuola dovrebbe essere il luogo in cui i nostri bambini e ragazzi acquisiscano anche quel fondamentale esempio di "buona educazione", pilastro fondamentale per formare ed educare dei cittadini corretti. Purtroppo nelle nostre scuole, anche quelle di Parma, abbiamo un chiaro esempio di comportamento insulso: è da anni che la Gilda degli Insegnanti della Provincia di Parma denuncia un comportamento disdicevole l'ente Invalsi, carrozzone pubblico pagato con i soldi dei cittadini e gestito da vertici che, alla faccia del tanto sbandierato merito, sono di nomina politica o da essa molto ben visti e chissà perchè supinamente ossequiati dalla quasi totalità dei dirigenti scolastici.
L'Invalsi che pretende di misurare le scuole con certi quiz delle riviste di enigmistica, ritiene che la gente debba lavorare gratis per esso pur non essendo sua dipendente. Coloro che nella scuola fanno evincere questa pretesa che in molti casi si trasforma in ricatto, spesso viene sottoposto a pesanti pressioni ambientali e psicologiche se non a vere e proprie minacce.
L'Invalsi pretende un corposo lavoro di data entry con l'uso di farraginose procedure informatiche, che dovrebbe essere un competenza dei suoi dipendenti e che invece distoglie i docenti dal loro lavoro, facendo perdere preziose energie all'offerta formativa delle scuole. I docenti sono dipendenti della scuola pubblica e non certo dell'Invalsi che ha il dovere di organizzare e svolgere il suo lavoro.
Spesso per finanziare i lavoro richiesto dall'Invalsi, per non andare incontro a contenziosi, si depauperano le già esangui risorse delle scuole: i capi dell'Invalsi pretendono dai presidi di reclutare manovalanza intellettuale senza pagarla. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda precisa, questo si chiama: "Caporalato".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Dal Koh-I-Noor al Cullinan: storia e curiosità di una pietra preziosa senza tempo, citata già nei testi del 1200 a.C. Dal diamante più antico del mondo, a quello più grande, a quello "portasfortuna". Il diamante, bene dalla ineguagliabile bellezza dallo storico passato, può essere un investimento che dura per sempre*. -

Parma, 7 novembre 2015 - Di Cigno Nero -

Invincibile. La parola diamante deriva dal greco 'adamas', termine che vuol designare il destino di una pietra che non può essere scalfita.
Lo splendore di un diamante resiste davvero al passare dei secoli. Ecco perché questa pietra preziosa fatta di luce è, ancora oggi, considerata un bene dalla ineguagliabile bellezza che non perde il suo valore. Il dono più simbolico che esista, proprio ad indicare un legame che durerà per tutta la vita.

La storia del diamante 

Si citano queste pietre adamantine già in testi antichi che risalgono nientedimeno al 1200 a.C.; mentre i primi diamanti commercializzati provenivano dall'India.
Quasi contemporaneamente furono trovati importanti giacimenti in Brasile che rimase il principale paese produttore sino alla scoperta dei giacimenti africani intorno alla metà del XIX secolo.
Nel 1866, lungo il corso del fiume Orange, in Sud Africa, allora colonia britannica, un contadino trovò un diamante del peso di 21 carati, pietra denominata Eureka. Alcuni anni più tardi, nello stesso fiume, ne venne trovato un altro di 83 carati e mezzo, denominato 'Star of South Africa'. Quest'ultimo ritrovamento diede l'avvio a una corsa alla ricerca della pietra più preziosa, che portò alla scoperta di altri punti sia in Sud Africa che in molti altri stati dell'Africa centrale e meridionale, la cui produzione è principalmente sotto il controllo della De Beers.

Il diamante più antico del mondo

Il più conosciuto, anche se non il più grande, è il 'Koh-i-Noor', detto anche 'montagna di luce', di 108.93 carati.
La tradizione lo vuole come il diamante più antico del mondo, appartenuto al Gran Mogol. Si dice che egli possedesse sette troni - uno per ogni giorno della settimana - e uno utilizzato per le cerimonie, detto 'trono del pavone', dove egli sedeva solamente se davanti veniva sospeso il 'Koh- i- Noor'. Dal 1937 è incastonato sulla croce maltese della corona della regina madre Elisabetta d'Inghilterra.

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Il diamante più grande del mondo

Uno degli eventi più importanti nella storia delle pietre preziose si verificò nel 1905 quando, nella miniera Premièr in Sud Africa, venne trovato il diamante più grande del mondo: il Cullinan, del peso di 3.106 carati, pari quasi a 600 grammi. Questo esemplare venne diviso in nove pietre principali e altre di caratura inferiore. I due diamanti più grandi vennero donati al re Edoardo VII d'Inghilterra. Il Cullinan I, di 530, 20 carati, taglio a goccia, è il più grosso diamante esistente al mondo. Il re decise di chiamarlo Great Star of Africa e ordinò che fosse incastonato nello scettro reale. Il Cullinan II, di 317, 40 carati, è incastonato nella corona imperiale britannica.

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La leggenda del diamante Hope

Celebre per il suo colore blu, ma soprattutto per la sua fama di portasfortuna, è il diamante Hope. Si dice che un principe russo avesse donato la magnifica pietra ad una attrice delle Folies Bergère che fu uccisa sul palcoscenico il giorno dopo, mentre indossava il regalo. Ancora si racconta che un mediatore, dopo aver comprato il diamante, sia diventato pazzo e si sia suicidato.
Oggi è possibile ammirare Hope allo Smithsonian Istitution of Washington.

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*Consulenza di Luca Carboni, gioielliere

Il concerto dei Foo Fighters in Romagna apre il tour europeo. Una evento unico, ricco di sorprese per i 3000 fan al Carisport di Cesena, concluso con la festa al Teatro Verdi e l'arrivo inaspettato di Dave Grohl, frontman del gruppo. Non potevano mancare i millini del Rockin'1000 che con la loro impresa sono riusciti nel più grande tributo rock di tutti i tempi a convincere la band a suonare a Cesena. -

Parma, 4 novembre 2015 - di Sara Bondani - le foto del concerto nella galleria in fondo al testo -

Ieri sera il sogno urlato dai 1000 e rimbalzato sui media di tutto il mondo si è avverato.
Grazie all'impresa titanica del Rockin'1000, lo scorso 26 luglio, il cui video ha realizzato in pochissimo tempo ben 26 milioni di visualizzazioni, i Foo Fighters hanno aperto il tour europeo al Carisport di Cesena. Proprio nella città romagnola da cui era partita la sfida dei 1000 con il più grande tributo rock di tutti i tempi.

"Siete stati maledettamente folli", le prime parole di Dave Grohl, frontman del gruppo, rivolte al pubblico. Ad aprire il concerto emozionando i 3.000 presenti, non poteva che essere 'Learn to fly', canzone scelta per il tributo realizzato a luglio dai 250 cantanti, 350 chitarristi, 150 bassisti e 250 batteristi, che uniti sotto la guida esperta del Direttore d' Orchestra Marco Sabiu, sono riusciti a richiamare l'attenzione di Dave Grohl e portare i Foo Fighters in Romagna.

foo fighter cesena rid

Abbiamo incontrato Riccardo che dopo l'esperienza al Rockin1000 non poteva certamente mancare a Cesena.

Tre ore di concerto entusiasmante con tante emozionanti sorprese dove non sono mancati anche pezzi cult di Queen e Rolling Stone.

"Il concerto è stato un vera e propria festa ed è stato lo stesso Dave a chiedere al pubblico se volesse "more Foo Fighter's songs" oppure "more party's songs". Tutto è iniziato durante la presentazione del gruppo dove ogni componente ha attaccato con un pezzo di un brano internazionale e a ruota l'intera band lo seguiva!"

Fabio Zaffagnini, direttore del Rockin' 1000, ci ha messo la faccia anche ieri sera, salendo addirittura sul trono di Dave Grohl.

"Credo che la giornata di ieri per Fabio sarà indimenticabile. Non so in quanti possano vantare di esser chiamati sul palco dalla loro band del cuore, di fama mondiale come i Foo Fighters, arrivandoci surfando sulle mani di 3000 persone che inneggiano il tuo nome. E per non farsi mancare nulla...è riuscito anche ad usurpare il trono di Dave."

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Anche un fan ha avuto il privilegio di salire sul palco.

"Ebbene si! Durante uno dei momenti stravaganti del concerto, il buon Taylor ha deciso di esibirsi in 'Under Pressure' nel ruolo di Freddy Mercury, ma non si può di certo suonare una canzone del genere senza l'apporto della batteria. Quindi via alle richieste su chi dei millini conoscesse il pezzo. Sarà stata fortuna, sarà stata la cresta chilometrica, ma alla fine il buon Gabriele Andreucci si è ritrovato a suonare la batteria insieme ai Foo Fighters! Bisogna fare anche tanti complimenti a questo ragazzo che non si è per nulla fatto prendere dall'emozione e ha suonato come un veterano, stupendo anche lo stesso Dave e Taylor!!!"

Parlaci della festa dopo il concerto al Teatro Verdi. Vi aspettavate la presenza di Dave Grohl?

"Poteva finire tutto con un semplice concerto? Certo che no! Quindi tutti al teatro Verdi a brindare e festeggiare con DJ set tenuto dal "Guitar Guru" nell'attesa di preparare tutti gli strumenti necessari per dar vita a una jem session tra millini! Eravamo tutti in estasi, tutti a salutarci e festeggiare, quando da uno dei loggioni è comparso Fabio con accanto il buon Dave che ha deciso di proseguire la serata insieme a noi. Nessuno si sarebbe mai aspettato di vederlo lì, insieme a tutti noi, a festeggiare con noi e... a suonare insieme a noi!!! Perché dove c'è musica c'è Grohl e appena si è acceso il primo amplificatore, ha subito voluto una chitarra per dare il suo contributo alla jam session".

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Prossimi progetti legati ai 1000? Si parla di un possibile documentario di Anita Rivaroli, regista del video virale di Learn To Fly.

"Non sappiamo se ci sono in cantiere nuovi progetti legati al Rockin1000, ma siamo certi che la cosa non finirà qui. L'idea del documentario è nata per poter avere un ricordo di questa impresa e per realizzarlo lo staff ha iniziato a raccogliere materiale e documenti provenienti dai musicisti, fotografi, staff... e da lunedì scorso fino a pochi minuti prima del concerto sono state fatte anche delle interviste ad alcuni millini che hanno potuto recarsi a teatro in questi giorni."

X° edizione del Concorso internazionale di canto lirico Rinaldo Pelizzoni, dal 5 al 7 dicembre presso il Teatro Comunale di Sissa (PR). I finalisti e vincitori, oltre a premi in denaro e borse di studio, avranno la possibilità di esibirsi nei concerti organizzati da Parma OperArt e di essere inseriti nel cast dell'Opera lirica che si svolgerà a Sissa nella stagione estiva 2016. I vincitori, inoltre, saranno invitati a partecipare all'edizione 2016 del "CantoFestival". Chiusura bando iscrizioni il 30 novembre. -

Parma, 2 novembre 2015 - in allegato scaricabile in fondo al testo il regolamento del concorso -

Anche quest'anno, Parma OperArt rende omaggio ad un grande protagonista del melodramma del nostro territorio, Rinaldo Pelizzoni, offrendo l' opportunità a tutti i partecipanti al concorso di esibirsi di fronte a prestigiosi Managment Lirici e Direttori d'Orchestra.

La X° edizione del Concorso lirico internazionale dedicato al tenore scomparso Rinaldo Pelizzoni si terrà, come sempre, dal 5 al 7 dicembre presso il Teatro Comunale di Sissa (PR).

E' già aperto il bando per le iscrizioni che terminerà il 30 novembre. Non ci sono limiti di età per i cantanti che vogliono partecipare.

Oltre ai premi in denaro - 1° Premio: 1.000 €, 2° Premio: 500 €, 3° Premio:200 € - il concorso assegnerà anche due borse di studio: Premio Giuria del pubblico di 200 €, assegnato dalla giuria popolare del pubblico che assisterà al concerto finale del 7 dicembre 2015 in Teatro a Sissa e Premio "Grazia Cavanna", sempre di 200 €, assegnato al più giovane concorrente che abbia qualità e doti vocali.

Il concorso offrirà, inoltre, ai finalisti e vincitori la possibilità di esibirsi nei concerti organizzati da Parma OperArt, la possibilità di essere inseriti nel cast dell'Opera lirica (titolo da definire) che si svolgerà a Sissa nella stagione estiva 2016, e infine i vincitori saranno invitati a partecipare all'edizione 2016 del "CantoFestival", rassegna di vincitori di concorsi lirici internazionali con possibilità di audizione con importanti operatori del settore, esibizione al Galà conclusivo con un cantante "big" e selezione per concerti e cast operistici.

Il concorso offre l'opportunità a tutti i partecipanti di farsi ascoltare da chi si occupa del "mercato lirico" e cioè da Managment Lirici e Direttori d'Orchestra. Nella giuria del concorso "R. Pelizzoni" è presente il M° Antonio Desiderio, agente lirico della "Dance & Opera Management" di Roma; il direttore d'orchestra M° Lorenzo Bizzarri; inoltre gli altri membri di giuria sono: il M° Romano Franceschetto, baritono e docente al Conservatorio "A. Boito" di Parma; il Dr. Danilo Boaretto, Critico musicale e Direttore Responsabile di OperaClick quotidiano online d'informazione operistica.

La giuria sarà capitanata dalla prof.ssa Ieda Valtriani Pelizzoni, soprano e pianista, nonché moglie del tenore scomparso, e nativo di Sissa, Rinaldo Pelizzoni.

Parma OperArt

"La musica è una delle vie per le quali l'anima ritorna al cielo". L'associazione culturale Parma OperArt si propone di promuovere, realizzare e diffondere la cultura musicale ed artistica tramite iniziative culturali di interesse generale, tese a favorire la libertà di espressione artistica, la valorizzazione e la diffusione dell'arte musicale, dell'opera lirica, delle attività concertistiche e coreutiche, cinema. L'associazione promuove giovani artisti in campo musicale, vocale e coreutico, anche tramite concorsi, masterclasses, festival e rassegne, produzioni di opere liriche, mostre d'arte, promozione della danza attraverso la collaborazione con Compagnie di Danza e con la F.n.a.s.d per i progetti speciali legati alle scuole di danza del territorio nazionale.

Informazioni:
 Tel: 0521 1641083 – 393 0935075 
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Sito web: www.parmaoperart.com/premiopelizzoni2015 
Pagina facebook: www.facebook.com/premioPelizzoni 

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Flora e fauna colorati spuntano sulla pensilina di viale Toschi grazie a Pao, dopo una settimana di live painting e performances che ha coinvolto anche alcuni giovani writer parmigiani. La mostra personale dell'artista fino al 22 novembre in San Lodovico con dipinti 2D e 3D, sculture su vetroresina e legno tra buffi pasticcini tridimensionali, rappresentanti l'attuale società dei consumi, a oggetti della banale quotidianità, decontestualizzati in ironiche armi neo-pop o in spiazzanti giochi di fantasia. -

Parma, 30 ottobre 2015 - tutte le foto in fondo alla pagina - ph. Francesca Bocchia -

La natura tipica della nostra campagna germoglia in città grazie al murales di colori firmato Pao. Alberi, uccelli, fiori, insetti brulicano nel tratto urbano del torrente grazie alla maestria di uno tra i più fantasiosi e ironici street artist italiani. Spazi pubblici, musei e gallerie private in Italia e all'estero: non c'è limite alla creatività esplosiva di questo grande artista milanese che ha esposto i suoi lavori al Padiglione d'arte contemporanea di Milano, alla Triennale di Milano, alla Biennale di Venezia - solo per citarne alcune.

A Parma ha realizzato un happening di live painting e performances della durata di una settimana, per dare un volto nuovo al muro perimetrale della Pensilina Toschi, luogo di snodo per i passanti e i turisti diretti in centro, nonché punto di ritrovo per i giovani studenti della scuola d'arte. Il lungo lavoro di realizzazione ha visto impegnato Pao insieme ad alcuni writer parmigiani selezionati dai centri giovani. Parma è pronta per questa forma artistica utile a riqualificare ambienti dimenticati ed espressione importante dell'arte contemporanea.

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"In questo caso, abbiamo messo insieme cultura e creatività giovanile, coinvolgendo i nostri centro giovani, in particolare il Federale, e l'istituto d'Arte Poalo Toschi." - spiega l'assessore Laura Maria Ferraris, che ci tiene a precisare che "questa operazione è assolutamente in antitesi con chi imbratta i muri della città".

La mostra personale di Pao

In Galleria San Ludovico spazio alla mostra personale "Trick-Or-Treat" ("Dolcetto o scherzetto?") a cura di Chiara Canali, che si inaugura domani, sabato 31 ottobre, in concomitanza con la festa di Halloween. Un data e un titoli ovviamente non casuali, la mostra di Pao alterna buffi pasticcini tridimensionali, rappresentanti l'attuale società dei consumi, a oggetti della banale quotidianità, decontestualizzati in ironiche armi neo-pop o in spiazzanti giochi di fantasia

Fino al 22 novembre saranno in mostra i dipinti 2D e 3D, le sculture su vetroresina e legno realizzate negli ultimi due anni di attività dell'artista di strada, che conducono il visitatore in un viaggio verso un "buco nero" poliedrico popolato da incredibili personaggi della fantasia. In un mix tra arte, design e creatività, Pao ci racconta un'umanità "ingrassata" ironicamente rappresentata dalla serie Donuts, dove grosse ciambelle dopate ingannano qualsiasi prospettiva visiva trasformando il concavo in convesso, il pieno in vuoto, il sopra in sotto.

La mostra verrà inaugurata domani alle ore 18, e sarà aperta il lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 15 alle 19, il sabato e domenica dalle 11 alle 19 (chiuso il martedì).

L'esposizione voluta dal Comune di Parma – Assessorato alla Cultura, organizzata dall'Associazione Culturale Art Company, in collaborazione con Made in Art e sostenuta da Banca Intesa Sanpaolo, raccoglie una ventina di opere pittoriche e scultoree che indagano gli inganni ottici e le distorsioni prospettiche e si inserisce all'interno della seconda edizione Parma Street View, Festival di Street Art e Urban Art curato da Chiara Canali e Federica Bianconi, nato con l'obiettivo di contribuire alla riqualificazione estetica di spazi e muri della città con il linguaggio dell'arte di strada.

Foto di personaggi e luoghi del mondo, quadri, sculture africane e lanterne in mostra a Concordia in occasione della fiera di Ognissanti. La mostra viene inaugurata dopodomani, sabato 31 ottobre nella sede della cooperativa De Gasperi ed è visitabile anche domenica 1 novembre. -

Modena, 29 ottobre 2015 -

Foto di personaggi e luoghi del mondo, quadri, sculture africane e lanterne in mostra a Concordia in occasione della fiera di Ognissanti. L'iniziativa è della cooperativa culturale Alcide De Gasperi, aderente a Confcooperative Modena. La mostra viene inaugurata dopodomani – sabato 31 ottobre – alle 10.30 nella sede della cooperativa (via Carducci 6) ed è visitabile anche domenica 1 novembre dalle 9 alle 19 (ingresso libero). Il materiale in esposizione è opera di Giuseppe Malaguti (le foto), pittore Gibellino (i quadri), Francesco Ghidoni (le sculture africane) e Gabriele Reggiani (le lanterne e altri oggetti del passato). «Lo scopo della nostra cooperativa – spiega il presidente della Alcide De Gasperi Federico Tassi – è valorizzare la cultura locale dando visibilità agli artisti e collezionisti del nostro territorio. La mostra multidisciplinare di Ognissanti, che organizziamo da qualche anno, rientra in queste iniziative e riscuote sempre un buon successo di pubblico».

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

La Gilda degli Insegnanti di Parma sulla situazione dei numerosi docenti che lavorano nelle scuole statali di Parma e Provincia e non hanno ancora ricevuto gli stipendi di settembre ed ottobre: "Altro che Buona Scuola è un disastro!". Decreti ingiuntivi in arrivo. -

Parma, 28 ottobre 2015 -

Numerosi docenti che lavorano nelle scuole statali di Parma e Provincia non hanno ancora ricevuto gli stipendi di settembre ed ottobre, il Ministero dell'Istruzione non è nemmeno in grado dare una spiegazione logica a questa gravissima situazione. Parlano di "Buona Scuola", in realtà si sta determinando il caos. Nei giorni scorsi i parlamentari parmensi del Pd si erano preoccupati del solo caso dei docenti della Scuola Europea, peraltro in maniera assai "sui generis": hanno presentato un'interrogazione parlamentare pur essendo parte integrante della maggioranza, facendo parte della compagine che esprime il governo dovrebbero essere compartecipi delle decisioni. L'unica cosa che sanno fare di fronte ad una grave situazione come questa è quella di interrogare se stessi, conquistando così un po' di ribalta mediatica senza la sostanza delle cose.
La Gilda degli Insegnanti ha già chiesto un incontro urgente al Ministro, per quanto riguarda Parma il coordinatore provinciale Salvatore Pizzo: "Invita i colleghi ad attivarsi per ottenere un decreto ingiuntivo, rivalendosi sulla tesoreria delle scuole e sui fondi degli uffici decentrati".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)

Mercoledì, 28 Ottobre 2015 12:24

Manifattura Urbana rilancia la Via Francigena

Progettualità dei percorsi, ripristino dei selciati e incentivazione del couchsurfing: ecco la ricetta di Manifattura Urbana per il rilancio della Via Francigena, che attraversa alcuni tra i più importanti Comuni del territorio parmense. Il sindaco Lucchi, "Questi ragazzi hanno riportato entusiasmo e senso di collaborazione per un progetto in cantiere da ben 30 anni". -

Parma, 28 Ottobre 2015 –

Saranno i giovani di Manifattura Urbana, d'intesa con il Comune di Berceto, ad avviare un progetto di recupero e valorizzazione di una parte della Via Francigena. Come dichiarato infatti dal Sindaco Luigi Lucchi durante l'apertura del Workshop sul Rilievo e la Diagnostica nel Borgo Medievale di Berceto (Parma) lo scorso 13 Ottobre, da questi ragazzi è nata un'idea progettuale che intende coniugare il restauro di alcuni dei tratti di Strada Romea (questo il nome originale della Via Francigena) e dei suoi percorsi limitrofi abbinandola a quei concept di formazione didattica sviluppati dall'associazione.

Le dichiarazioni del Sindaco di Berceto e la volontà dei giovani di Manifattura Urbana hanno anticipato di un paio di settimane le parole del Ministro dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo Dario Franceschini il quale, sabato 24 ottobre scorso, presso la Sala della Biblioteca di Castel Sant'Angelo, sottolineava durante la conferenza di presentazione de "I Cammini incontrano il Giubileo" come quello che si aprirà ufficialmente il prossimo 8 dicembre rappresenti « un'occasione unica per mettere in rete le strade dei pellegrini ».

Promuovere e riqualificare concretamente un Cammino come quello della Via Francigena, che attraversa alcuni tra i più importanti Comuni del territorio parmense permettendo di scoprirne le bellezze e lo straordinario patrimonio storico, artistico e culturale sono gli obiettivi primari del progetto di Manifattura Urbana, il cui esperimento-pilota partirà dal territorio bercetese, con il patrocinio del Comune. Il progetto dell'associazione, coordinato dall'archeologo bercetese Filippo Olari con la supervisione del Presidente di Manifattura Urbana Francesco Fulvi, intende portare avanti l'integrazione di quelle conoscenze sui tracciati delle vie parallele e limitrofe, ora abbandonate; e rivolgere la progettualità verso la sistemazione dei percorsi per i turisti, senza trascurare gli aspetti legati all'accoglienza (segnaletica, aree di sosta, arredo urbano). Come valutato d'intesa con il Comune di Berceto, saranno effettuati il ripristino e la sistemazione di alcune parti del selciato e dei muretti a secco situati lungo i sentieri della via Francigena grazie a uno o più Workshop didattici, che l'associazione organizzerà secondo la consueta formula d'abbinamento delle lezioni teoriche ai laboratori pratici "sul campo", sfruttando docenti qualificati ed esperti di antiche tradizioni in loco, come ad esempio il recupero del "saper fare dei mastri scalpellini di Cassio". Non mancherà anche una parte importante sulla gestione delle acque, sui drenaggi e sui canali.

Infine, un punto fondamentale del progetto: l'incentivazione dei servizi di affittacamere da parte degli stessi cittadini; e la possibilità di promuovere il couchsurfing, un servizio con la finalità di mettere in comunicazione persone disponibili a scambiarsi ospitalità gratuitamente: in un anno (il 2016) battezzato dallo stesso Franceschini come "L'anno Nazionale dei Cammini" e che ha visto Parma tra le dieci città finaliste per il ruolo di Capitale Italiana della Cultura, significherebbe incentivare l'economia e il turismo di tutta la nostra provincia.

« Un'idea ambiziosa, ma che ci sentiamo pronti a realizzare. Per questo abbiamo già scritto alla Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Parma e Piacenza – ha sottolineato Francesco Fulvi, presidente di Manifattura Urbana – . Desideriamo coinvolgere tutti i Comuni del Parmense attraverso cui passa la Via Francigena, studenti e professionisti nonché l'Associazione Europea delle Vie Francigene e le associazioni culturali che vorranno darci una mano per collaborare insieme alla buona riuscita di un progetto che vediamo come una grande opportunità per tutto il nostro territorio ».

Soddisfazione espressa dal Sindaco di Berceto Luigi Lucchi: « Le dichiarazioni del Ministro Franceschini rincuorano e danno speranza a chi crede, da 30 anni, al valore della Via Francigena. I giovani di Manifattura Urbana hanno riportato entusiasmo e senso di collaborazione per un'idea che eravamo pronti a realizzare già nel 1985 con eminenti studiosi del calibro di Carlo Arturo Quintavalle e Haig Uluhogian. Il mio sogno progettuale – ha concluso Lucchi – è tornare a riutilizzare, come botteghe, negozi, luoghi ad uso pubblico tutti i piani terra come avveniva nel Medioevo »

Partirà venerdì 30 ottobre alle ore 21, presso il Teatro Municipale di Piacenza, la nuova stagione concertistica 2015-2016. Ad inaugurala sarà il pianista iraniano Ramin Bahrami accompagnato dall'orchestra Filarmonica Toscanini diretta da Filippo Arlia. -

Piacenza, 27 Ottobre 2015 -

Si sta per aprire la stagione concertistica 2015-2016 della Fondazione Teatri di Piacenza. Ad inaugurarla sarà un'emozionante serata nella cornice del Teatro Municipale di Piacenza, venerdì 30 ottobre alle 21, che vedrà esibirsi il pianista iraniano Ramin Bahrami, uno tra i più importanti interpreti bachiani viventi, e la Filarmonica Toscanini diretta da Filippo Arlia.
Un concerto-evento che nasce dalla collaborazione tra Fondazione Teatri di Piacenza e Fondazione Valtidone Musica, ma anche dal sostegno di importanti realtà territoriali come la Fondazione di Piacenza e Vigevano.
Venerdì sera, il pianista Ramin Bahrami interpreterà Bach nel concerto in re minore Bwv 1052 e nel concerto in fa minore Bwv 1056. Seguirà un Adagio per orchestra del compositore piacentino Livio Bollani, dal titolo "Pervasi dalla luce", e concluderà la serata la meravigliosa Sinfonia numero 2 di Felix Mendelssohn, una tra le più amate del repertorio orchestrale dell'artista.

Per maggiori informazioni su biglietti, orari e programma è possibile rivolgersi alla biglietteria del teatro Municipale di Piacenza, in via Verdi 41, chiamando il numero di telefono 0523.492251 oppure scrivendo all'indirizzo mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

La Gilda degli Insegnanti di Parma continua stringersi intorno alla maestra di Traversetolo indagata per maltrattamenti: Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma: "Confidiamo nelle indagini degli organi inquirenti anche su quanto la collega accusata ha potuto segnalare loro in questi giorni" -

Parma, 27 ottobre 2015 -

La comunità professionale della Gilda degli Insegnanti di Parma, continua stringersi intorno alla benemerita professionista di Traversetolo, vittima del livore di un ristrettissimo gruppo di persone, spietato, evidentemente finalizzato a convincere l'opinione pubblica della veridicità di situazioni basate molto sulla base di certi "sentito dire di paese" partorito probabilmente da "rancori personali".

Dagli atti di indagini si capisce chiaramente che non esistono intercettazioni in cui si possa udire il proferire di parole violente e razziste, agli atti c'è un certo chiacchiericcio paesano fatto di parole mal riportate all'Autorità giudiziaria, che hanno prodotto l'apertura di un'indagine così pesante, infangando una donna che forse in quel contado, per alcuni, sembra essere stata colpevole di avere titoli più alti di altri e di aver fatto presente che il Galateo doveva essere un testo meglio assimilato da certuni.

La Gilda degli Insegnanti di Parma non solo la difende ma prende le distanze da qualche operatore scolastico, che forse con la sua condotta sta contribuendo ad infangare un'istituzione scolastica, una donna e la sua famiglia e soprattutto turbando la serenità di incolpevoli bambini messi in mezzo ad una storia di invidia e livore tra adulti.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma, a tal fine dichiara: "Confidiamo nelle indagini degli organi inquirenti anche su quanto la collega accusata ha potuto segnalare loro in questi giorni".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

La 5^ edizione dell'iniziativa, patrocinata dalla Provincia, sarà dedicata alla Seconda guerra mondiale. Visite gratuite tutti i primi sabati del mese a partire da novembre. Presentata stamattina da Cantoni, Pinardi e Ubaldi. La guida turistica Maura Rossi e Andrea Di Betta dell'Istituto Storico della Resistenza accompagneranno i partecipanti in questo percorso di ricerca dei luoghi da scoprire, in particolare i luoghi teatro dei bombardamenti dell'ultima guerra. -

Parma, 27 ottobre 2015 –

E' dedicata ai percorsi della Seconda guerra mondiale la 5^ edizione di "Vieni a scoprire Parma e la sua provincia", l'iniziativa dell'Intercral che il primo sabato mattina di ogni mese conduce a scoprire gratuitamente i tesori artistici e storici della nostra provincia.
La guida turistica Maura Rossi e Andrea Di Betta dell'Istituto Storico della Resistenza accompagneranno i partecipanti in questo percorso di ricerca dei luoghi da scoprire, in particolare i luoghi teatro dei bombardamenti dell'ultima guerra, aprendo all'evenienza monumenti e luoghi chiusi o abbandonati, oppure sollecitando riflessioni storiche ed artistiche su alcune opere realizzate a seguito dei bombardamenti. Inoltre si visiteranno i rifugi anti aerei che la popolazione utilizzò dal '44 a Parma, a Fornovo e a Salsomaggiore. Solo a Parma ne vennero realizzati 5 pubblici e più di 1500 privati, che erano durante la guerra diventati luoghi di vita quotidiana, basti pensare che l'allarme aereo più lungo durò ben 7 ore.

Il progetto è patrocinato da Provincia di Parma, Comune di Parma, Comune di Salsomaggiore Terme, Touring Club Italiano e dall'Associazione delle Guide di Parma.
A presentarla stamattina al Parma Point: il Delegato della Provincia di Parma Gianpaolo Cantoni, e il Presidente di Intercral Parma Mauro Pinardi e il Presidente dell'Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea di Parma Attilio Ubaldi.

"Anche quest'anno patrociniamo questo progetto – spiega il Delegato della Provincia di Parma Gianpaolo Cantoni, che è anche Presidente dell'Associazione Nazionale Deportati – perché conoscere il territorio è il primo passo per amarlo e salvaguardarlo. L'iniziativa riporta in primo piano momenti storici che hanno segnato profondamente Parma e il Parmense ed è rivolta a tutti, ma in particolare ai giovani, perché possano riflettere sulle conseguenze devastanti dei conflitti."

"L'iniziativa si è arricchita quest'anno anche grazie alla collaborazione dell'Istituto Storico della Resistenza di Parma – spiega il presidente dell'Intercral Parma Mauro Pinardi – e gran parte delle viste saranno incentrate sulla prima metà del secolo scorso, anche se non mancheranno occasioni per rivalutare ambiti differenti e mostre in corso che coinvolgono a vario titolo la città. Lo scopo delle visite è sempre lo stesso: fare riscoprire luoghi poco conosciuti oppure noti a pochi, comunque riproposti non nell'ottica dei turisti, ma di cittadini che beneficiano quotidianamente di questi tesori. Nelle quattro precedenti edizioni di "Vieni a scoprire Parma e la sua provincia" i partecipanti sono stati oltre 1.500."

"Parma ha subìto quattro bombardamenti degli anglo-americani tra il 23 aprile e il 13 maggio 1044, in cui morirono circa 500 civili e che colpirono soprattutto Parma, ma anche Fidenza e Fornovo – afferma il Presidente dell'Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea di Parma Attilio Ubaldi – Parma venne definita "la Cassino del Nord" per le tremende ferite inferte al suo patrimonio storico e culturale, oltre alle vittime civili. Iniziative come questa servono a rinsaldare il filo della memoria"

Per le prenotazioni:
Intercral Parma Viale Caprera, 13 - 43125 Parma – Tel. / Fax 0521 969637
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  - www.intercralparma.it  - Skype intercral.parma 

(Fonte: Ufficio stampa Provincia di Parma )

Il Comunicato stampa della Gilda Insegnanti di Parma in rappresentanza della docente indagata per maltrattamenti nella scuola di Traversetolo: "La maestra vittima delle pesanti accuse non ha fornito ammissioni di reati agli inquirenti. Basta fango!" -

Parma, 26 ottobre 2015 -

La docente vittima delle pesanti accuse di maltrattamenti, bersagliata dalle gravi offese che tendono ad addebitarle addirittura l'odio razziale, per il tramite della Gilda degli Insegnanti di Parma, smentisce di aver fornito agli inquirenti ammissioni di reato, anche parziali, anzi respinge con forza tutti gli addebiti e si difenderà in tutti i modi e le sedi che l'ordinamento mette a disposizione. La tesi della "parziale ammissione", che in queste ore alcune persone stanno cercando di accreditare, per non meglio precisate finalità, è completamente destituita di fondamento. La Gilda degli Insegnanti di Parma, tramite il coordinatore provinciale Salvatore Pizzo, riservandosi ulteriori azioni, in questo difficile momento rimane al fianco della collega e della comunità scolastica di Traversetolo, vittima di tanto clamore e smentisce chi continua a sostenere che esistono prove di epiteti razzisti a carico di questa donna, che è stata sempre "portatrice sana di galateo" in tutte le scuole parmensi in cui da lustri insegna.

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Docente di Traversetolo indagata, ha presentato prove agli inquirenti che si tratta di calunnia, denunciate due persone.

In merito al caso della docente di Parma accusata di aver insultato gli alunni, addebitandole addirittura dell'odio razziale. La Gilda degli Insegnanti di Parma rappresenta che già nei giorni scorsi la docente, la quale ha oltre 10 anni di insegnamento alle spalle e che è stimata pubblicamente, ha esibito alla Procura prove, audio e video che fanno emergere un quadro di normale vita scolastica. Inoltre, due persone sono state denunciate per calunnia ed un avvocato è stato segnalato all'Ordine professionale competente, per il suo coinvolgimento nella vicenda che ha il sapore della chiacchiera paesana ingigantita per antipatia contro una persona.

La Gilda degli Insegnanti già de tempo segue la vita scolastica di Traversetolo e proprio in merito a comportamenti anomali, da parte di qualche persona del paese, nei confronti dei colleghi, recentemente ha prodotto un volantino dal titolo "Maleducati Basta".

Il coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti di Parma, Salvatore Pizzo, che conosce gli atti giudiziari e la persona coinvolta, precisa: "La collega è una persona dall'eloquio forbito, ha titoli più alti di quelli usuali di un docente di scuola elementare e spesso nel corso della sua carriera è stata sempre apprezza anche dai genitori di molti alunni. Stanno distruggendo moralmente e fisicamente una persona che è portatrice sana di galateo"

Il Concorso internazionale di canto lirico Rinaldo Pelizzoni si terrà dal 5 al 7 dicembre presso il Teatro Comunale di Sissa (PR). I finalisti e vincitori, oltre a premi in denaro e borse di studio, avranno la possibilità di esibirsi nei concerti organizzati da Parma OperArt e di essere inseriti nel cast dell'Opera lirica che si svolgerà a Sissa nella stagione estiva 2016. I vincitori, inoltre, saranno invitati a partecipare all'edizione 2016 del "CantoFestival". Scadenza iscrizioni il 30 novembre. -

Parma, 23 ottobre 2015 - in allegato scaricabile in fondo al testo il regolamento del concorso -

Anche quest'anno, Parma OperArt rende omaggio ad un grande protagonista del melodramma del nostro territorio, Rinaldo Pelizzoni, offrendo l' opportunità a tutti i partecipanti al concorso di esibirsi di fronte a prestigiosi Managment Lirici e Direttori d'Orchestra.

La X° edizione del Concorso lirico internazionale dedicato al tenore scomparso Rinaldo Pelizzoni si terrà, come sempre, dal 5 al 7 dicembre presso il Teatro Comunale di Sissa (PR).

E' già aperto il bando per le iscrizioni che terminerà il 30 novembre. Non ci sono limiti di età per i cantanti che vogliono partecipare.

Oltre ai premi in denaro - 1° Premio: 1.000 €, 2° Premio: 500 €, 3° Premio:200 € - il concorso assegnerà anche due borse di studio: Premio Giuria del pubblico di 200 €, assegnato dalla giuria popolare del pubblico che assisterà al concerto finale del 7 dicembre 2015 in Teatro a Sissa e Premio "Grazia Cavanna", sempre di 200 €, assegnato al più giovane concorrente che abbia qualità e doti vocali.

Il concorso offrirà, inoltre, ai finalisti e vincitori la possibilità di esibirsi nei concerti organizzati da Parma OperArt, la possibilità di essere inseriti nel cast dell'Opera lirica (titolo da definire) che si svolgerà a Sissa nella stagione estiva 2016, e infine i vincitori saranno invitati a partecipare all'edizione 2016 del "CantoFestival", rassegna di vincitori di concorsi lirici internazionali con possibilità di audizione con importanti operatori del settore, esibizione al Galà conclusivo con un cantante "big" e selezione per concerti e cast operistici.

Il concorso offre l'opportunità a tutti i partecipanti di farsi ascoltare da chi si occupa del "mercato lirico" e cioè da Managment Lirici e Direttori d'Orchestra. Nella giuria del concorso "R. Pelizzoni" è presente il M° Antonio Desiderio, agente lirico della "Dance & Opera Management" di Roma; il direttore d'orchestra M° Lorenzo Bizzarri; inoltre gli altri membri di giuria sono: il M° Romano Franceschetto, baritono e docente al Conservatorio "A. Boito" di Parma; il Dr. Danilo Boaretto, Critico musicale e Direttore Responsabile di OperaClick quotidiano online d'informazione operistica.

La giuria sarà capitanata dalla prof.ssa Ieda Valtriani Pelizzoni, soprano e pianista, nonché moglie del tenore scomparso, e nativo di Sissa, Rinaldo Pelizzoni.

Parma OperArt

"La musica è una delle vie per le quali l'anima ritorna al cielo". L'associazione culturale Parma OperArt si propone di promuovere, realizzare e diffondere la cultura musicale ed artistica tramite iniziative culturali di interesse generale, tese a favorire la libertà di espressione artistica, la valorizzazione e la diffusione dell'arte musicale, dell'opera lirica, delle attività concertistiche e coreutiche, cinema. L'associazione promuove giovani artisti in campo musicale, vocale e coreutico, anche tramite concorsi, masterclasses, festival e rassegne, produzioni di opere liriche, mostre d'arte, promozione della danza attraverso la collaborazione con Compagnie di Danza e con la F.n.a.s.d per i progetti speciali legati alle scuole di danza del territorio nazionale.

Informazioni:
 Tel: 0521 1641083 – 393 0935075 
Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Sito web: www.parmaoperart.com/premiopelizzoni2015 
Pagina facebook: www.facebook.com/premioPelizzoni 

LOCANDINA PELLIZZONI 2015 rid

Per scoprire il mondo del 3D potrai partecipare ad un corso, con kit ed attestato, che sarà tenuto presso Criarer, venerdì 23 ottobre, da Fabio Molinari. Il WEEKENDperDIGITALIZZARE si svolgerà a Ravenna questo fine settimana, da venerdì a domenica, a cura di Il fiore guida.-

Parma, 21 ottobre 2015 -

Vuoi scoprire quanto VELOCE ed ECONOMICO diventerà CREARE con il 3D il PROTOTIPO di una tua IDEA?
Certamente dirai di SI', allora iscriviti al corso di 6 ore in 2 step, con kit ed attestato, tenuto presso Criarer di Ravennavenerdì 23 ottobre da Fabio Molinari nell'ambito del WEEKENDperDIGITALIZZARE© a cura di Il fiore guida®.

Fabio Molinari è specializzato nella Formazione, Assistenza e Vendita di Stampanti 3D, presso la FM di Fabio Milinari a Sorbara (MO) che si occupa di Formazione Informatica e Alfabetizzazione Digitale. Hardware, Software, Navigatori GPS, Tablet e Smartphone Prototipazione Meccatronica e Studio di Sistemi Informatici Integrati.

AFFRETTATI, sono rimasti solamente 10 posti e le iscrizioni si chiudono domani alle 23. Biglietti disponibili a questo link

Il corso si terrà in Viale Francesco Baracca 3, interno 3, 48121 Ravenna.

FM di Fabio Molinari
Indirizzo: Via Gementina N° 20 - 41030 Sorbara (MO)
Telefono: 059 47 34 889

A trent'anni dall' uscita del primo film della trilogia di "Ritorno al Futuro" stiamo vivendo il famoso 21 ottobre 2015 tra futuristici flop e previsioni davvero realizzate. Esattamente alle 16,29 arriveranno a farci visita Marty McFly ed Emmett "Doc" Brown. Non ci resta quindi che attendere...-

Parma, 21 ottobre 2015 - di L.G. - Guarda il video Back to The Future vs The Reality of 2015 in fondo alla pagina -

"Grande Giove! Oggi è il 21 Ottobre 2015!".
Se sentissimo un botto improvviso e vedessimo una scia di fuoco sull' asfalto, non ci dovremmo preoccupare. Oggi pomeriggio, esattamente alle 16,29, arriveranno a farci visita nel futuro, Marty McFly ed Emmett "Doc" Brown.
A trent'anni dall' uscita del primo film della trilogia di "Ritorno al Futuro", diretto dal regista statunitense Robert Zemeckis ed interpretato da Michael J. Fox e Christopher Lloyd, i milioni di fans di ogni età non potranno fare a meno che ripensare alle fantastiche gesta di questi personaggi e sorridere al pensiero di come il regista si era immaginato il futuro, nel 2015.

I "futuristici flop" del 2015

Oggi noi siamo in quel futuro immaginato nel 1985 da Zemeckis. Possiamo vedere con i nostri occhi fino a dove l'uomo è potuto arrivare nella realtà rispetto alla finzione.
«Strade? Dove andiamo noi non ci servono strade». Finisce così il primo capitolo della trilogia. "Doc" Brown rivela a Marty di voler andare nel futuro, dove le macchine voleranno. Ha osato troppo il regista. E' impensabile e ancora troppo avanguardistico immaginare auto che sfrecciano in cielo.

auto volanti ritorno al futuro rid

In Ritorno al Futuro – Parte II, i due protagonisti restano a bocca aperta quando vedono auto che volano, pompe di benzina completamente automatizzate, scarpe che si allacciano da sole e le maniche delle giacche che si regolano automaticamente in base alle lunghezza delle braccia di chi le porta. Dei piccoli droni che portano i cani a passeggio (sostituendosi ai padroni) e dei forni capaci di idratare il cibo in pochi secondi non sono ancora possibili oggi. "Lo Squalo" di Steven Spielberg è arrivato al 18esimo sequel e al posto delle locandine cinematografiche, c'è l'ologramma di un gigantesco squalo che attacca Marty.

skateboard ritorno al futuro rid

O forse Zemeckis è stato davvero nel futuro?

Fin qui verrebbe da dire che il 2015 ricreato nel 1985 è frutto di un visionario che non ne ha azzeccata una di previsione. Ma non è così.
Nel corso del film si vedono persone che vanno in giro con occhiali digitali che ricordano molto i Google Glass in commercio da pochi anni, hanno in mano tablet su cui scrivono appunti esattamente come Steve Jobs - lui sì, uno dei più grandi visionari della nostra epoca - ha creato una decade fa, ed il Marty maturo ed invecchiato del 2015 ha in casa una tv piatta di grande dimensione.

Ci sono state poi invenzioni collaterali al film, create dalle aziende per farsi pubblicità: Nike ha per esempio messo in commercio alcune edizioni limitate delle scarpe indossate da Marty McFly nel 2015; Pepsi ha ricreato la bottiglietta vista nel film e oggi la metterà in commercio negli Stati Uniti; e Lexus ha fatto alcuni mesi fa un hoverboard vero e funzionante, seppur poco "pratico".

pepsi ritorno al fututo rid

Non ci resta quindi che aspettare le 16,29 di oggi pomeriggio ed accogliere Marty e "Doc" nel futuro o meglio...nel presente!

Domani alla galleria Pro Loco di Guastalla le fotografie di Giorgio Andreoli nell'ambito della rassegna "Incontri d'autunno", ad ingresso gratuito, con alcuni tra i più famosi fotografi reggiani e non solo. Gli incontri si terranno il mercoledì alle ore 20.30 presso la sede della Pro Loco a Palazzo Ducale. -

Reggio Emilia, 20 ottobre 2015 -

Decimo anno per gli appuntamenti autunnali sulla fotografia organizzati dal Circolo Fotografico Maldotti con il patrocinio del Comune di Guastalla-Assessorato alla Cultura. Anche quest'anno sono in programma alcune serate ad ingresso gratuito con alcuni tra i più famosi fotografi reggiani e non solo. Gli incontri si terranno il mercoledì alle ore 20.30 presso la sede della Pro Loco a Palazzo Ducale. Durante questi incontri gli autori presenteranno parte della loro interessante produzione fotografica, nella maggior parte dei casi frutto di viaggi e ricerche sul territorio.

Dopo Ermes Lasagna, protagonista della serata inaugurale mercoledì scorso, domani 21 ottobre è la volta di Giorgio Andreoli, grafico e pubblicitario guastallese con la passione per la fotografia. Durante la serata di domani, Andreoli mostrerà una serie di progetti fotografici nella formula della presentazione audiovisiva.

"Tra la terra e il cielo" è un progetto iniziato un anno e mazzo fa che raggruppa una cinquantina di immagini di pievi, oratori, chiese, ambientate soprattutto in ambienti rurali delle province di Reggio Emilia, Mantova, Parma, Cremona e fotografate con la tecnica dell'infrarosso. Un effetto particolare che restituisce tutto il misticismo di questi luoghi sacri "Non solo rifugio dalle umane debolezze, pievi e oratori rappresentano, da secoli, il tramite tra le terrene necessità e la più alta spiritualità del cielo".

"Cacciatore di Nuvole" propone immagini all'infrarosso di paesaggi di pianura e del nostro Appennino Reggiano.
"Sui sentieri dell'Appennino" sono fotografie e brevi filmati insieme in un audiovisivo che vuole rendere omaggio alle bellezze del nostro Appennino.
"Al Bersagliere" è una antica locanda di Boretto che ha chiuso i battenti negli anni '80. Giorgio vi è entrato per un'esplorazione artistica degli ambienti chiusi ormai da anni che, in parte, conservano ancora arredi ormai in disuso.
"Il giardino segreto" è l'obiettivo puntato su fiori e insetti negli ambienti naturali delle golene e delle campagne intorno a Guastalla.
Infine, "Impavida" è una raccolta di fotografie della manifestazione ciclistica guastallese nella sua edizione 2014.

Perché la fotografia all'infrarosso?

"Il Mondo dell'invisibile recita: Se le porte della percezione venissero sgombrate, tutto apparirebbe all'uomo come in effetti è, l'infinito. Cito un maestro, William Blake, che aveva intuito che è possibile "vedere oltre il visibile". Pensiamo che esista solo ciò che siamo in grado di individuare, vedere o sentire. La realtà è molto più ampia di quanto i nostri occhi ci permettono di focalizzare. La fotografia all'infrarosso consente di guardare la realtà con occhi diversi. Entriamo quindi in un territorio di nicchia, in genere poco esplorato dalla fotografia tradizionale: la fotografia agli infrarossi (o fotografia IR). Attraverso la radiazione infrarossa fotografiamo qualcosa che "non vediamo", alla quale i nostri occhi non sono sensibili. Il risultato può essere sorprendente perché conferisce alle scene un'atmosfera surreale, in quanto cieli, nuvole, foglie, piante assumono colori, toni molto particolari, incisivi ed emozionanti".

Cosa è l'infrarosso?

L'occhio umano riesce a vedere sola la luce dalla lunghezza d'onda compresa tra 400 e 750 nanometri (nm). Oltre i 750nm si trova la radiazione infrarossa. Questa radiazione è in grado di impressionare particolari pellicole e il sensore delle fotocamere digitali, permettendo di creare immagini dai colori "falsati" rispetto alla realtà.

Biografia

Nato a Guastalla nel marzo del 1959. Diplomato all'Istituto d'Arte "Paolo Toschi" di Parma nel 1978, inizia un lungo sodalizio con le arti visive e la fotografia. Grafico pubblicitario per lavoro e, al tempo stesso, appassionato fotoamatore, da parecchi anni utilizza fotocamere digitali e software di fotoritocco, impiegando spesso le proprie immagini per copertine, libri, cataloghi, pubblicazioni, associando il lavoro con la passione per la fotografia. Dall'incredibile flessibilità che offre il digitale ritrova smania e fervore per il racconto fotografico, soprattutto dell'ambiente fluviale e dei luoghi appenninici. Collabora alla realizzazione di varie collane, delle quali cura l'impaginazione grafica e il coordinamento editoriale fino alla disponibilità di materiale iconografico. Sue immagini sono pubblicate su volumi e pubblicazioni. Dal 1978 partecipa a varie mostre collettive e personali. Collabora all'organizzazione di concorsi ed eventi fotografici. E' socio del Circolo fotografico "La Bottega Photographica" di Boretto.

Prossimi incontri

21 ottobre Giorgio Andreoli
11 novembre Enrico Franchi
18 novembre Alberto Ghizzi Panizza

Info: giorgioandreoli.wix.com/giorgioandreoli 

CFM locandina incontri

Alla scoperta di uno dei padiglioni più ambiti dell' Expo, caratterizzato da ore ed ore di fila per potervi accedere: il Giappone. Ecco cosa si è perso chi non è riuscito ad entrare... -

Parma, 17 ottobre 2015 -

Si appresta alla chiusura l'Esposizione Universale di Milano, ma non tutti probabilmente sono riusciti a visitare uno dei padiglioni più ambiti: il Giappone. File di ore per accedervi avranno fatto desistere molti e aumentare, sempre di più, la curiosità su cosa si celi all'interno.

Il padiglione, costruito sul tema della "Diversità armoniosa", è testimonianza della cultura alimentare giapponese come esempio di nutrimento sano, sostenibile ed equilibrato, nonché come modello per alleviare i problemi mondiali relativi alla fame e all'ecologia.

expo giappone interna

Il padiglione è costituito da uno spazio espositivo di 4.170 metri quadri, con un'ampia entrata e uno sviluppo in lunghezza, che richiama la forma della tradizionale casa di Kyoto. Protagonisti assoluti i materiali naturali come bambù e legno, accostati a tecnologie informatiche e sistemi per il risparmio energetico.

La struttura, composta da 17mila pezzi di legno incastrati tra loro, in modo da lasciar penetrare la luce solare, ospita un ristorante da dieci tavoli. Sedendosi è possibile fare un pranzo virtuale. Il cibo, infatti, appare sul piano del tavolo accompagnato dalla spiegazione delle sue caratteristiche.

I piatti tipici a base di riso, pesce crudo e verdure sono proposti come modello alimentare bilanciato.

Vi proponiamo - in fondo al testo - una carrellata di immagini scattate all'interno del padiglione per sedare la curiosità di tutti coloro che non sono riusciti nell'intento di visitarlo.

expo giappone interna 2 rid 

Domani alla Solgarden di Sassuolo l'agronomo Lucio Brioschi insegna come coltivare i frutti da terrazzo. Per partecipare al corso è richiesto un contributo di 5 euro. -

Modena, 16 ottobre 2015 -

Continuano i corsi proposti dalla Solgarden, la cooperativa sociale che gestisce il garden di via Madre Teresa 5 a Sassuolo. Domani – sabato 17 ottobre – dalle 15 alle 18 l'agronomo Lucio Brioschi insegna come coltivare i frutti da terrazzo: melo, pero, ciliegio, pesco, susina, fico, melograno, uva, kiwi, kaki, nespolo, mini frutti o frutti del sottobosco quali mora, lampone, mirtillo, ribes, uvaspina, bacche di goji.

A questi si possono aggiungere anche frutti classici con portainnesto (la parte bassa della pianta su cui viene innestata la varietà specifica), adatti a vivere in piccoli contenitori su balcone e terrazzo. Per partecipare al corso è richiesto un contributo di 5 euro.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Domenica, 18 Ottobre 2015 10:26

Il primo cellulare della storia compie 31 anni

Siamo una generazione tecnologica, ma come è iniziata l’era dei cellulari? E’ stata la Motorola ha commercializzare il primo modello

Di CM – Domenica 18 Ottobre 2015 - (Guarda il video in fondo all'articolo)

Ormai non ci facciamo più caso, siamo travolti dalla tecnologia, dipendenti da social network, cellulari, tablet e pc capaci di creare un mondo parallelo nel quale vivere una vita a parte.

Ogni giorno il mondo è connesso, si cammina con gli smartphone sempre in mano, si fotografa e condivide ogni minuto della quotidianità che viviamo, le sensazioni e le novità. Aggiorniamo  e siamo aggiornati costantemente.

Sembra non ci sia stato un prima, sembra di non poterne fare a meno. Ma un prima c’era e non ci si sentiva persi ed abbandonati.

Pochi se lo ricordano, ma c’è stato un tempo in cui uscivamo di casa senza poter essere rintracciati in ogni dove, senza poter comunicare istantaneamente e se si desiderava telefonare a qualcuno fuori di casa, allora l’unica soluzione era cercare una delle tante cabine telefoniche ormai scomparse nelle città moderne.

In fondo era bello, probabilmente c’era più libertà. Certo, l’arrivo dei telefonini ha portato anche tanti benefici e maggiore tranquillità nella vita di tutti i giorni.

Ma vi ricordate quanto tempo fa è uscito il primo cellulare della storia?

Dynatac 800x

Esattamente 31 anni fa, era il 1984 quando veniva messo in vendita il DynaTAC 800x della Motorola: pesava quasi un chilogrammo, impensabile oggi data la leggerezza dei dispositivi in commercio, era lungo più di 30 centimetri e permetteva chiamate per non più di un’ora. Il prezzo si aggirava intorno ai 3.995 dollari.

Anche il design si faceva notare e certo chi ne possedeva uno poteva vantarsi di avere un’aria futurista. Non a caso, lo si può ritrovare in molti dei film presenti nelle sale cinematografiche in quel periodo, inutile dire che dava quel tocco in più ai divi.

DynaTAC 800x  - 1

Oggi, a torto o ragione, lo si guarda con tenerezza, e magari con un sorriso, ma la sua nascita ha dato il via a quella generazione iper-tecnologia nella quale ci troviamo a vivere. Colpa o merito?

Anche questo workshop targato Manifattura Urbana sarà diviso tra didattica e prove "sul campo" con il focus su tecniche di rilievo e diagnostica. Il sindaco Lucchi, "Da questi giovani potrebbero giungere le soluzioni per il rilancio della nostra Via Francigena". -

Parma, 14 Ottobre 2015 –

Quaranta partecipanti, tra studenti e giovani laureati, venuti da ogni parte d'Italia sono arrivati a Berceto per l'apertura ufficiale dell' Workshop sul Rilievo e la Diagnostica in un Borgo Medievale, che si tiene dal 13 al 16 Ottobre.
L'evento è organizzato dall'associazione culturale Manifattura Urbana con il Patrocinio della Soprintendenza Archeologica dell'Emilia-Romagna, della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio per le Provincie di Parma e Piacenza e del Dipartimento di Fisica e Scienze della terra "Macedonio Melloni" dell'Università degli Studi di Parma.

manifattura urbana ragazzi a berceto 2rid

«Tratteremo argomenti molto importanti sia dal punto di vista strutturale che grafico – ha sottolineato Filippo Olari, archeologo di Manifattura Urbana e tra gli organizzatori dell'offerta formativa – e avremo un programma ricco. L'obiettivo è quello di esercitarci con la stazione totale, il laser scanner 3D e il rilievo dei monumenti sia all'interno che all'esterno ».

Il Sindaco Luigi Lucchi ha dato il benvenuto ai quaranta ragazzi in Municipio a Berceto, auspicando che da questi possa nascere un'idea o un progetto per la Via Francigena, che il Sindaco tiene a chiamare "Strada Romea" e che «purtroppo non versa in buone condizioni, ma deve essere un veicolo per i nostri pellegrini e per questo desidero discutere insieme a voi del piano di recupero di Strada Romea che avevamo effettuato già negli anni '80 con attrezzature allora all'avanguardia e da cui emersero alcune proposte progettuali poi presentate anche alla Soprintendenza e al Ministero – ha raccontato Lucchi – . Quel primo progetto fece da propulsore per la gente del posto, che si prodigò per risistemare i selciati e parte del tracciato; ma il mio desiderio è che i piani terra, quali i garage o anche le cantine situate lungo la via, potessero essere utilizzati come botteghe di artigiani o gastronomia. Vi invito dunque ad aiutarci con idee o proposte per provare a creare quello che potrebbe essere il più grande ed importante centro commerciale naturale del nostro territorio».

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Come ogni workshop targato Manifattura Urbana, anche questo sarà diviso tra didattica e prove "sul campo": «Ci sarà spazio per la teoria, con uno studio sulle malte e le pietre; e ci sarà poi una parte pratica di diagnostica con analisi visiva e strutturale, prove di sonica, vibrazione e ultrasuoni, per analizzare le possibili problematiche legate a consolidamenti fatti in passato sui monumenti», ha concluso il geologo Giovanni Michiara.

L'architetto Luca Casaroli ha illustrato le sue recenti scoperte sui possedimenti che furono del Maestro. L'appuntamento fa parte degli eventi collaterali al Festival Verdi che si svolgono nella "Casa del Giovane Verdi" a Busseto. -

Parma, 14 ottobre 2015 -

Nella "Casa del giovane Verdi", storico luogo in via Piroli a Busseto in cui il Maestro visse dai 10 ai 18 anni, domenica l'architetto Luca Casaroli di Rivergaro (Piacenza) ha condotto il numeroso pubblico, tra cui tanti giovani, nei possedimenti terrieri di Verdi illustrando i risultati della sua ricerca. Studio che ha compiuto come tesi di laurea in Architettura ambientale presso il Politecnico di Milano con i docenti Renzo Marchesi e Carla Danani. Casaroli ha ricordato nei dettagli come, nel 1844, il padre Carlo aiutò economicamente il figlio Giuseppe nel pagamento delle rate per l'acquisto del fondo "Il Pulgaro" a Roncole e tramite varie mappe ha definito i reali confini delle terre di Verdi.

Per ogni terreno ha illustrato la motivazione che indusse Verdi al suo acquisto: la presenza dell'acqua, di un caseificio, di un mulino ed altre strutture indispensabili per migliorare la produttività dei suoi poderi e la lavorazione dei raccolti. Numerose sono state le domande che il pubblico ha rivolto a Casaroli tese ad approfondire l'attività del Verdi imprenditore agricolo e l'influenza economica avuta sugli abitanti del "suo villaggio" di Sant'Agata e non solo. Comportamento che i presenti hanno confrontato con quanto avviene nell'attuale panorama produttivo italiano, in cui Verdi potrebbe essere un modello da seguire per il superamento dell'attuale crisi economica.

L'evento si è concluso con un dono dei geometri Marta Cammi e Luigi Zanotti che hanno messo a disposizione della "Casa del Giovane Verdi" le antiche mappe catastali realizzate nel 1820-1821 dai cartografi militari austriaci per il Ducato di Parma, Piacenza e Guastalla. L'appuntamento fa parte degli eventi collaterali al Festival Verdi che si svolgono nella"Casa del Giovane Verdi" messa a disposizione gratuitamente da Anna Sichel, patrocinati dal Comune di Busseto e coordinati dal musicologo Dino Rizzo e dalla studiosa e ricercatrice Meri Rizzi autrice del libro "Il giovane Giuseppe Verdi".

5 giorni, 40 esperti, 100 ore di laboratori, 600 professionisti. Don Ciotti "Siamo qui per evitare la malattia mortale della rassegnazione, per gridare alla politica che ‪educazione, lavoro, lotta alle mafie sono l'unica strada per una rivoluzione culturale. La speranza ha bisogno di tutti, soprattutto dell'umiltà dell'educatore". -

Parma, 13 ottobre 2015 -

Giorni intensi, ricchi di racconti, proposte, suggestioni ma soprattutto confronti tra addetti ai lavori (insegnanti, assistenti sociali, psicologi, educatori, pedagogisti, docenti universitari, studenti, genitori) ed esperti sui temi al centro delle emergenze educative contemporanee. Si può riassumere così il CantierEducare, l'evento a cura della LUdE – Libera Università dell'Educare (struttura di alta formazione della coop sociale EcoS-Med), di concerto con la Fondazione Cariparma e in collaborazione con Gruppo Abele e Fondazione di Comunità di Messina, che si è concluso sabato 10 ottobre al Teatro Due di Parma.

5 giorni di lavori, 100 ore di laboratori formativi gratuiti con 600 presenze accreditate da oltre 10 regioni d'Italia. E ancora 9 conversazioni pubbliche con quasi 40 esperti, 6 eventi collaterali e un'intera squadra di formatori a coordinare ogni sessione portante. Una "maratona dell'educare" che ha toccato la vetta più alta durante gli incontri con l'intellettuale e drammaturgo Moni Ovadia (in collegamento da Milano), con il presidente di Libera don Luigi Ciotti, con il sociologo della criminalità organizzata e presidente onorario di Libera Nando Dalla Chiesa.

"Parma ha accolto benissimo il CantierEducare – sottolinea il responsabile del collegio formatori della LUdE Mario Schermi – una manifestazione 'ambiziosa' per gli obiettivi che si proponeva: fermarsi a riflettere sulle questioni e le emergenze educative contemporanee e accompagnare l'incontro dei vari saperi esperienziali e riflessivi coinvolti nel mestiere più difficile del mondo. Adesso il Cantiere non si smantella, anzi. Semmai getta un ponte che guarda avanti, apre canali di comunicazione tra associazioni e professionisti, si assume la responsabilità di occuparsi della restituzione di ciò che è stato fatto e allo stesso tempo comincia a pensare a quello che ancora si deve fare per riportare l'educare al centro del dibattito. Abbiamo fatto il primo passo, ma non abbiamo intenzione di fermarci".

Dello stesso avviso il presidente della Fondazione Cariparma Paolo Andrei: "Il CantiereDucare è stato una bellissima esperienza per Parma, condivisa nei suoi propositi e nei suoi esiti dalla Fondazione Cariparma, che opera da anni per sostenere e accompagnare la crescita del senso di comunità nel nostro territorio. Ringrazio in particolare don Luigi Ciotti e porto con me il suo discorso sulla 'città educativa'. Da quelle parole e dai lavori di questi giorni ripartiamo per allargare ancora di più l'area di intervento del Cantiere".

Alla fine del CantierEducare, in attesa di riprendere a costruire l'edificio dell'educazione, resta il monito di Moni Ovadia ("L'unico strumento per colmare il gap tra la violenza della guerra e la conoscenza è l'educazione"), l'appello del filosofo Carlo Sini ("Smettiamola di pretendere di sapere cosa siamo, proviamo a diventarlo") e le parole di don Ciotti alla platea: "Siamo qui per evitare la malattia mortale della rassegnazione, per gridare alla politica che che ‪educazione, lavoro, lotta alle mafie sono l'unica strada per una rivoluzione culturale. La speranza ha bisogno di tutti, soprattutto dell'umiltà dell'educatore".

Confermate le presenze e aumentato l'interesse per i comparti collaterali: moda, orologi e gioielli. Replicato il grande successo di pubblico. In aumento i visitatori provenienti dall'estero. Tra i vip presenti, Zucchero, Marta Marzotto, Vittorio Sgarbi, Philippe Daverio. Il brand Mercanteinfiera spopola su Facebook e Twitter. Sold out per gli appuntamenti del fuorisalone in città. Prossimo appuntamento con l'edizione primaverile in programma dal 27 febbraio al 6 marzo 2016. -

Parma, 13 ottobre 2015 –

Oltre 51.000 presenze, con un significativo mantenimento della rappresentanza straniera certificano il successo di Mercanteinfiera Autunno 2015, la prestigiosa kermesse internazionale dedicata all'antiquariato, modernariato e collezionismo vintage, che si è chiusa domenica alle Fiere di Parma.

Replicato il primato di visite, già stabilito nella passata edizione, andata in scena nel marzo scorso, con mercanti, collezionisti e semplici curiosi che, nei 45.000 metri quadrati di superficie espositiva, si sono lasciati sedurre dagli oggetti e dalle altre preziose rarità dal fascino senza tempo, insieme alle opere dal notevole valore storico ed artistico, come quadri, tappeti, ebanisteria settecentesca, argenteria d'epoca: pezzi, talora unici nel proprio genere, evidenziati con orgoglio dai 1.000 espositori presenti, espressione delle più importanti piazze europee, per una rassegna che ha visto anche la partecipazione di centinaia di buyer, provenienti da Stati Uniti, Argentina, Turchia, Francia, Germania e Svizzera.

A testimoniare la vocazione internazionale è anche il dato relativo al valore complessivo dei beni esportati al di fuori dei confini nazionali, che ha raggiunto mezzo milione di euro nelle due giornate riservate ai soli operatori commerciali. Un dato, in linea con il trend registrato nella passata edizione, nobilitato dalla presenza di lotti di pregevole fattura, con quotazioni elevate.
A suggellare il crescente interesse nei riguardi di un Salone che consolida sempre più la propria leadership internazionale, anche la nutrita presenza di operatori dell'informazione stranieri presenti a Parma e che, nei propri resoconti, non hanno mancato di dare ampio risalto a settori ritenuti prima marginali, fra tutti la moda, esaltata soprattutto dai gioielli vintage delle griffe più prestigiose.

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Alla kermesse presenti anche alcuni vip come Zucchero, Marta Marzotto, Vittorio Sgarbi, Philippe Daverio.
In aumento l'appeal di Mercanteinfiera fra i principali social network: da Facebook a Twitter, a Instagram. il brand trionfa. La pagina Facebook ufficiale della rassegna ha registrato un sostanziale incremento del numero dei fan, letteralmente schizzato dalle 37.499 unità del marzo scorso alle 48.147 attuali. In crescita anche Twitter, con 1.207 followers (1.004 in Primavera).

Clima da "tutto esaurito" infine per gli eventi inseriti nell'ambito di Mercanteinfiera OFF, il fuorisalone della cultura, ideato da Fiere di Parma e dal Comune di Parma, che fino al prossimo 31 ottobre, nella splendida cornice di Palazzo Pigorini, continuerà ad accogliere personaggi di spicco del panorama artistico e culturale (registi, fotografi, designer, critici, docenti) nonché una suggestiva mostra d'avanguardia dedicata alle opere "incompiute" di artisti internazionali, patrimonio del Museo digitale MoRE (Museum of REfused and unrealised art projects). Il prossimo appuntamento è il 23 ottobre a Palazzo Pigorini con il regista Paolo Benvenuti.
Mercanteinfiera tornerà con l'edizione primaverile in programma dal 27 febbraio al 6 marzo 2016.

Torna l’appuntamento con “la Cultura si fa Sport” evento, arrivato alla sua quarta edizione, organizzato da Net Project Srl: cultura e sport si incontrano all’insegna della solidarietà

Parma 09 Ottobre 2015 -   

Venerdì 23 ottobre, torna l’appuntamento con “LA CULTURA si fa SPORT”, evento organizzato dall’agenzia di comunicazione Net Project S.r.l., in cui il binomio cultura- sport si intreccia all’insegna della solidarietà.  Giovedì 8 ottobre, presso la sede di OPEM spa, si è svolta la conferenza stampa di presentazione di questa quarta edizione, il cui scopo è quello di sostenere l’Associazione Giocamico, importante promotrice di attività espressive, ludiche, relazionali ed assistenziali di emergenza nell’ospedale pediatrico di Parma.

Al tavolo dei relatori erano presenti: Nicola Cesari, Sindaco del Comune di Sorbolo, Sandra Boriani, Vice Sindaco del Comune di Sorbolo, Stefano Capretto, Vice Presidente dell’Associazione Giocamico, Ombretta Binacchi, General Manager di OPEM Spa, Andrea Fiore, Presidente di Net Project e organizzatore dell’evento.  

Anche quest’anno l’ormai collaudata formula de “La Cultura si fa Sport” si ripete e vedrà lo svolgersi di uno spettacolo artistico all’interno di una location sportiva selezionata che, per l’occasione, sarà il Pala Arisi, in via Gruppini a Sorbolo. L’evento è organizzato in collaborazione con il Comune di Sorbolo  e con il supporto dell’Associazione Rinascimento 2.0.  

“Il nostro obiettivo è quello di proporre cultura parlando un linguaggio trasversale, coinvolgendo fasce di target diverse, suscitando interesse e curiosità e senso di appartenenza al territorio” spiega Andrea Fiore, Presidente di Net Project e organizzatore dell’evento “ci sembrava che il modo migliore per aggregare, unire e coinvolgere appianando le diversità fosse ritrovarsi tutti in una location sportiva. Lo sport per me rappresenta l’elemento aggregante per eccellenza perché parla un linguaggio universale, e credo che la condivisione sia il presupposto di base per sensibilizzare e far percepire l’importanza della finalità benefica”.  

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I protagonisti dello spettacolo artistico di questa quarta edizione arrivano direttamente dal palcoscenico di Zelig: toccherà al trio comico “Trio BOILER”, formato da Federico Basso, Gianni Cinelli e Davide Paniate, noto per la sua capacità di improvvisazione, interazione con il pubblico, sperimentazione di nuove gag e complicità, il compito di  coinvolgere ed interagire con il pubblico.

Lo spazio dedicato allo sport punterà i riflettori su alcuni esponenti di spicco dell’ambiente sportivo parmigiano (Nevio Scala e Lorenzo Minotti, con la partecipazione di Alberto Michelotti) che trasmetteranno la loro esperienza ed alcuni dei contenuti più valoriali del “fare sport”.   

Un particolare momento verrà, infine, riservato alla premiazione di un atleta del Team di Special Olympics, che durante l’estate, in rappresentanza dell’Italia, ha partecipato ai Mondiali di calcio a 5 a Los Angeles.  

“La Cultura si fa Sport”, per la prima volta si arricchisce di un importante evento collaterale mirato a diffondere de incentivare la finalità benefica, mediante il coinvolgimento e la partecipazione: Un goal per Giocamico”, una partita di calcio che si svolgerà sabato 17 ottobre alle ore 15.00 presso il centro sportivo di via Gruppini a Sorbolo: il match vedrà coinvolte la squadra ”Atletico Pediatrico” in campo con “Gli amici della Cultura si fa Sport”. Quest’ultimo team sarà formato da organizzatori dell’evento, autorità dei comuni del nostro territorio, ex atleti ed ex calciatori, che hanno lasciato un segno nella memoria sportiva della nostra città, e non solo. I team saranno rivali in campo, ma uniti in un obiettivo: divertirsi e divertire per raccogliere fondi da destinare all’Associazione Giocamico. Al termine della partita ci sarà un imperdibile “terzo tempo”.    

Grazie all’azienda Scuderie Campari, partner di “La Cultura si fa Sport”, verranno prodotte alcune paia di parastinchi in carbonio personalizzati con i disegni dei bambini dell’Ospedale Pediatrico. I parastinchi in carbonio delle Scuderie Campari, eccellenza di artigianato mondiale, saranno acquistabili a partire dal 17 ottobre 2015. I parastinchi invenduti verranno proposti il giorno dell’evento all’asta.  

Nell’ottica di sensibilizzare anche il mondo dei più piccoli sul fine benefico verso l’associazione Giocamico, il Comune di Sorbolo ha dato vita a un progetto scolastico dedicato alle scuole materne e primarie di Sorbolo (prime, seconde e terze primarie), che partirà poco dopo l’apertura delle scuole e terminerà all’accensione dell’albero di Natale in Piazza a Sorbolo. I contenuti del progetto scolastico Giocamico saranno focalizzati sul valore di donare un gioco che non si usa più, anziché buttarlo, quindi sull’importanza del concetto di riciclo e ri‐uso. Donando un gioco possiamo aiutare il nostro pianeta e donare un sorriso a chi ne ha davvero bisogno, come i bambini dell’ospedale pediatrico.

Ci auguriamo che l’iniziativa scolastica possa rappresentare un progetto‐pilota e dare il via a un’espansione territoriale di più ampia portata, attraverso il sostegno e il supporto anche da parte di aziende vicine alle tematiche trattate” conclude Andrea Fiore.  

Continua in Expo la settimana di eventi promossi e organizzati da FederCultura Turismo Sport presso Cascina Triulza. Protagonista oggi le cooperative culturali e al femminile. -

Parma, 8 ottobre 2015 -

Proseguono gli appuntamenti a Expo 2015. La giornata di oggi, presso lo spazio di Cascina Triulza, che si inserisce nella settimana di eventi di FederCultura Turismo Sport, ha visto protagonista le cooperative culturali e al femminile. 

Ancora volti e storie della cooperazione in Expo 2015. Nella giornata dedicata al settore dei Servizi Culturali sono state protagoniste le storie di cooperative "al femminile" e, più in generale, di coloro che si occupano di 'cultura' a 360 gradi.
Il settore dei Servizi Culturali di Confcooperative conta 400 cooperative in Italia che spaziano dalla gestione museale e servizi aggiuntivi, all'archiviazione, catalogazione, organizzazione eventi e molto altro ancora.

Dalla mattina, nella corte di Cascina Triulza, è stata la cooperativa "Dirò" a presentare il progetto collegato alla Via Claudia Augusta, con un percorso che attraversa tre Stati e di cui la botte, mezzo utilizzato per gli scambi commerciali e culturali, è il simbolo. Un progetto di arte e di storia che permette di scoprire territori, culture e tradizioni davvero affascinanti.

Molto seguita anche la presentazione delle cooperative culturali al femminile: ARCA, CULTURA POPOLARE e IMMAGINARIO SCIENTIFICO.
"Da anni ci occupiamo principalmente di archiviazione e catalogazione - ha commentato Chiara Moroni della cooperativa Arca di Brescia -. L'obiettivo principale della cooperativa è lo sviluppo della cooperazione scientifica-culturale attraverso il coinvolgimento della comunità con particolare attenzione al mondo della scuola e dell'educazione. Elementi qualificanti dell'attività della cooperativa sono la salvaguardia e la valorizzazione del patrimonio culturale ed ambientale tesi all'educazione permanente di minori e giovani nella comunità."

"Le imprese con al vertice delle donne - ha commentato Serena Mizzan, direttore di Immaginario scientifico di Trieste - sono flessibili e attente al benessere dei propri lavoratori. Operiamo in un settore, come quello della cultura scientifica e tecnologica, ancora a prevalenza maschile. Oggi abbiamo cinque musei scientifici in Italia che contano all'anno oltre 60 mila visitatori paganti. Un risultato importante perché di cultura e scienza si deve poter vivere. Siamo anche stati premiati a livello nazionale per l'Italia degli Innovatori, è il riconoscimento migliore per la qualità del lavoro che stiamo portando avanti."
Infine, uno spazio tutto dedicato ai giovani che hanno raccontato perché hanno scelto la forma cooperativa per il progetto di impresa.

FEDERCULTURA TURISMO SPORT IN EXPO
Gli appuntamenti di domani, venerdì 9 ottobre Settore SPORT

10-12 Sport, sviluppo e valori
Coop Amica, Sport City, Scuola di Pallavolo
14,30-16,30 Incontro con le cooperative sportive
15-16 B4Sports
18,30-20 Musiche da film
18,30-20,30 "Filiere corte agroalimentari: una via per lo sviluppo umano e sostenibile? Modelli ed esperienze a confronto" - iniziativa dalla Federazione trentina in collaborazione con l'Università di Trento.

In allegato scaricabile il programma di tutta la settimana

“Per mangiarti Meglio”, concorso che mira ad insegnare ai bambini i principi della sana alimentazione. Tra le fiabe premiate nella categoria individuale ci sarà anche Ilaria Bertinelli, nota per il suo impegno nell’ambito della cucina per celiaci e diabetici.

Di Chiara Marando – Venerdì 09 Ottobre 2015 -

Insegnare ai bambini le regole per una sana alimentazione, questa è l’idea che sta alla base del progetto “Per mangiarti meglio”, un concorso di fiabe, filastrocche e ricette ideato da Slow Food,  Associazione Casa Editrice TraccePerLaMeta, Famiglia Artistica Milanese, membro del Circolo Culturale “I Navigli” e Ristoworld Italy, con il patrocinio di Expo Milano 2015. Un percorso che ha visto collaborare tra loro diverse realtà culturali e professionali della tradizione Made in Italy, per dare vita ad un viaggio di apprendimento che si snoda tra enogastronomia, arti figurative e letterarie.

“Per mangiarti meglio” rappresenta il rispetto per la natura, la volontà di divulgare i principi di una corretta alimentazione proprio a coloro che formeranno il nostro futuro, i bambini, ma anche il desiderio di fornire gli spunti giusti per il miglioramento della qualità di vita quotidiana.

Oltre alla partecipazione individuale degli adulti, il concorso era aperto anche alle scuole primarie e secondarie di primo grado, paritarie e statali. Ed i numeri parlano chiaro: lavori provenienti da 289 città, 365 scuole, 581 classi. In totale 770 elaborati di cui: 198 fiabe, 416 filastrocche e poesie, 156 ricette.

I migliori testi selezionati verranno pubblicati in volume che rappresenterà l’essenza del progetto, un modo nuovo di comunicare con i più piccoli parlando il loro stesso linguaggio ed utilizzando la loro ineguagliabile fantasia.

La premiazione per gli autori di ricette, fiabe e filastrocche della sezione individuale avrà luogo sabato 10 ottobre 2015, alle ore 16, all’interno del Circolo Culturale I Navigli, Via Edmondo de Amicis, 17, a Milano con ingresso libero.

Tra di loro ci sarà anche Ilaria Bertinelli, CEO di Interconsul, società leader in Italia nell’ambito delle traduzioni ed interpretariato professionale, ma soprattutto mamma di Gaia e Nicolò ed autrice del libro ormai famosissimo “ Uno chef per Gaia: La gioia della cucina per diabetici, celiaci ed appassionati”. La sua avventura come scrittrice e promotrice della cucina senza glutine è nata per caso, a seguito della diagnosi di Diabete di Tipo 1 e Celiachia che i medici hanno riscontrato in sua figlia Gaia. Da lì il suo impegno nell’ambito dell’alimentazione è stato costante, una volontà nata dal desiderio di fornire un supporto concreto per chi è costretto a vivere la stessa situazione, regalare un sorriso e far capire che la vita può essere altrettanto felice, partendo soprattutto da un’alimentazione adeguata ma comunque gustosa.

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La partecipazione al concorso per Ilaria è stata come un gioco, ed anche il questo caso la sua fiaba, intitolata “L’Ape Regina”, è stata ispirata dai suoi figli, veri protagonisti e simbolo dell’infanzia con la quale è importante comunicare. Tra le righe del racconto la fantasia fa da padrone, e Ilaria, mamma che cerca di supportare Gaia in questa sua nuova condizione, inventa un mondo nel quale la normale spesa si trasforma in un’avventura, nella scoperta  degli alimenti che più le fanno bene ma che, al contempo, si presentano con un volto diverso, più diverte ed insolito: i carciofi diventano “armi primitive e torce spinose”, la verza non è altro che una cartina che “ cattura con il suo verde smeraldo, il reticolo finissimo di venature bianche  ed i suoi tocchi dorati” e poi ancora la zucca “ la carrozza di Cenerentola” ed i pesci che rappresentano “creature variopinte del mare”.

Ma la vera sorpresa sarà l’assaggio delle preparazioni create con questi ingredienti, la meravigliosa sorpresa di ritrovare “i piatti più buoni del mondo”  in qualcosa di diverso, assaporare la delizia di piatti che non solo ci nutrono, ma ci ricaricano in modo sano. Perché in fondo “Tutte le api nascono uguali, ma solo l’ape a cui viene riservato un cibo speciale, la pappa reale, diventerà l’Ape Regina”.

La nuova edizione giunge al decennale e propone altrettanti concerti in teatro dal 24 ottobre al 26 novembre tra Bologna e Ferrara a cui di aggiungono decine di appuntamenti nei club. Un intero mese con i più grandi nomi della musica di origine afroamericana. -

Parma, 10 ottobre 2015 - in allegato in fondo al testo il programma scaricabile -

Dieci concerti in teatro per i dieci anni del Bologna Jazz Festival. Ma per l'edizione del decennale il festival jazz bolognese entrerà anche nei più rinomati live club cittadini, oltre ad avere estensioni fuori porta: a Ferrara, San Lazzaro di Savena e Pieve di Cento. Il Bologna Jazz Festival 2015 andrà in scena ogni sera dal 24 ottobre sino al 26 novembre: un mese ininterrotto di concerti, master class e altri eventi per una full immersion nella jazz life internazionale e italiana. Una formula magniloquente per durata e numero di artisti coinvolti.

Quest'anno il BJF ingrana una marcia in più, raddoppiando il numero di concerti principali nei teatri: il trio di Brad Mehldau, Ron Carter (con il quartetto "Foursight"), Kenny Garrett in quintetto, i James Farm (quartetto nel cui organico spicca una star come Joshua Redman), Children of the Light (ovvero Danilo Pérez, John Patitucci e Brian Blade), Terence Blanchard con l'E-Collective, il Mark Turner Quartet, Enrico Rava con il suo nuovo gruppo, Sylvie Courvoisier in duo con Mark Feldman, Volcan (con Gonzalo Rubalcaba, Jose Armando Gola, Horacio "El Negro" Hernandez, Giovanni Hidalgo).

È evidente la ricchezza di generi, stili, approcci, con l'attenzione concentrata sul cuore statunitense della musica afro-americana ma con diramazioni verso l'esotismo caraibico e il jazz italiano. Tra le sale coinvolte spicca la novità del Teatro Comunale di Bologna: il BJF si riallaccia così alla memoria storica dei concerti jazz ospitati nel teatro d'opera cittadino sino agli anni Settanta. Si suonerà poi all'Unipol Auditorium, al Teatro Arena del Sole, al Teatro Duse, alla Sala Paradiso di San Lazzaro di Savena, al Teatro Comunale Claudio Abbado di Ferrara.

Anche il circuito dei club promette una vivace animazione musicale. Tra Cantina Bentivoglio, Take Five, Bravo Caffè, Locomotiv Club (a Bologna) e il Torrione Jazz Club (a Ferrara) si ascolteranno i quartetti di Gary Bartz, Miguel Zenón, Bennie Maupin, Ray Anderson, gli Equality di Nasheet Waits, il gruppo Decay di Tim Berne, i São Paulo Underground & Black Cube SP di Rob Mazurek, il duo che affianca Gregoire Maret e Kevin Hays, il settetto di Christian Scott, il trio di Johnny O'Neal, le band di Marcos Valle, Kamasi Washington e di un mito delle tastiere come Eumir Deodato. In rappresentanza del jazz italiano ci saranno, tra gli altri, i Marea Blues Mediterraneo con Fabrizio Bosso, il quintetto di Piero Bittolo Bon, i gruppi dei pianisti Antonio Faraò, Alessandro Lanzoni, Giovanni Guidi e Fabio Giachino.

Il Bologna Jazz Festival è organizzato dall'Associazione Bologna in Musica in convenzione con Comune di Bologna e con il contributo di Regione Emilia-Romagna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Fondazione Carisbo, Gruppo Unipol e del main partner Gruppo Hera, che torna a puntare sulla manifestazione in occasione del suo decennale. Ad Hera si deve anche la realizzazione degli autobus del jazz, che portano letteralmente in viaggio per la città il messaggio musicale del BJF.

Terzo giorno in Expo per la settimana di eventi promossi e organizzati da FederCultura Turismo Sport presso Cascina Triulza. Protagonista oggi il settore dello Spettacolo con eventi e attività per il pubblico. -

Parma, 7 ottobre 2015 -

Proseguono gli appuntamenti a Expo 2015. La giornata di oggi, presso lo spazio di Cascina Triulza, che si inserisce nella settimana di eventi di FederCultura Turismo Sport, ha visto protagonista il settore dello spettacolo, con eventi e attività per il pubblico di Expo.

Cooperative di teatro, musica, multimedialità, artisti e tecnici hanno trovato nella cooperativa la forma di organizzazioni di lavoro più adatta al loro progetto imprenditoriale e culturale. Sono 180 le cooperative di Confcooperative che operano sul territorio nazionale che danno lavoro a circa 6 mila addetti. In Expo abbiamo conosciuto alcune di queste realtà.

Nella mattinata, nello spazio della corte di Cascina Triulza, le animazioni di ASCLA, Associazione Scuole e Lavoro che hanno saputo catturare l'attenzione di grandi e piccoli con il laboratorio del maestro cartapestaio: partire da elementi poveri per realizzare creazioni artistiche.
Nel pomeriggio, nel palco di cascina Triulza, sono stati gli artisti di Fasolmusic.coop ad animare lo spazio della Cascina. Un momento di Teatro, con Agostino Gallo, sul tema della terra e dell'arte agraria. A seguire, uno spettacolo in musica sempre sul tema del rapporto tra uomo e terra.

"La nostra cooperativa è nata 30 anni fa - ha spiegato Franco Pagnoni, Presidente della Fasolmusic.coop che conta circa 400 soci -. Dalla passione per la musica abbiamo pensato di creare una realtà per gestire e organizzare eventi ed è poi diventato per noi un vero e proprio lavoro. Oggi siamo arrivati a un momento di altri cambiamenti importanti. Tra i nuovi progetti, anche il teatro di strada, una gradi in del passato che si sta riscoprendo. Abbiamo con noi molti giovani che stanno seguendo la cooperativa con attenzione, ci sarà un passaggio generazionale che porterà nuovo slancio. Al nostro interno abbiamo molte figure professionali e ormai tutti sono consapevoli che lavorare in squadra è fondamentale per affrontare al meglio le sfide di oggi."

Ma che cosa significa oggi lavorare nel mondo dello spettacolo? "Significa credere molto in quello che si fa - spiega Sara Gaudiosi, Responsabile della comunicazione ed eventi di Fasolmusic.coop -. La situazione economica è complessa, serve molto entusiasmo e passione per poter affrontare il momento, ma siamo un bel gruppo e stiamo lavorando con grande sinergia, è questa la carta vincente per il futuro."

Gli appuntamenti ad Expo continuano tutta la settimana. Domani, giovedì 8 ottobre settore servizi culturali -

Ore 11-17 Trucioli d'autore - Performance di scultura
Ore 12 Conferenza stampa Cultura Impresa Festival
Ore 13 Cooperative culturali al femminile
Ore 17 Cooperazione giovanile si racconta

In allegato scaricabile il programma di tutta la settimana

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