Dalla commedia romantica al "cinepanettoni", dall'atteso ritorno di Star Wars ai film da vedere con i più piccoli. Ecco una carrellata dei film in programma durante le festività: in famiglia, con il partner o con gli amici si va al cinema, una tradizione che si rinnova ogni anno. -

- Di Manuela Fiorini -

Modena, 25 dicembre 2015

E' una tradizione che si rinnova, come il cotechino con le lenticchie e il brindisi di mezzanotte accompagnato da una fetta di pandoro o panettone. Durante le feste, si va al cinema! Per fare un regalo ai bambini, per condividere un momento conviviale con gli amici, per stare con il partner e, perché no, anche per cercare un po' di sollievo da pranzi e cene con i parenti e ritagliarsi un momento per sé. I nuovi multisala, poi, ormai sono delle vere e proprie cittadelle del divertimento con negozi, ristoranti, sale giochi per trascorrere un pomeriggio o una serata spensierata.
Ecco, allora, una selezione dei film in programmazione durante le feste.

Star Wars rid

La parte del leone la fa sicuramente Star Wars: Il Risveglio della Forza, settimo film della saga e primo di una nuova trilogia che farà la felicità degli appassionati del genere. Le vicende, ambientate 30 anni dopo "Il ritorno dello Jedi" vedono il ritorno di personaggi come Han Solo con il fedele Chewbecca, Luke Skywalker, la principessa Leila e i simpatici androidi C-3PO e R2-D2, con qualche lustro in più sulle spalle e di nuove leve, come la giovane Rey, l'eroina del film, interpretata da Daisy Ridley, Poe, "il miglior pilota della galassia" e Finn, che si ribella al suo destino di malvagio. Non manca nemmeno il supercattivo, e mascherato, per tenere fede alla tradizione, Kylo Ren. Gli ingredienti, insomma, ci sono tutti per un successo "stellare" anche al botteghino.

Il ponte delle spie rid

Per chi, anche sotto le feste, non rinuncia al genere thriller o drammatico, ecco Il ponte delle spie, che vede ancora il sodalizio tra il regista Steven Spielberg e l'attore Tom Hanks, nei panni del protagonista, James Donovan, un famoso avvocato di Brooklyn che viene ingaggiato dalla CIA per negoziare il rilascio del pilota Frances Gary Power, abbattuto nei cieli dell' allora Unione Sovietica. L' atmosfera è quella "glaciale" della Guerra Fredda, mentre il ponte che dà il titolo al film è l'odierno Ponte di Glienicke, che un tempo univa Berlino Est e Berlino Ovest ed era spesso utilizzato per scambi di prigionieri e informazioni tra i servizi segreti USA e quelli della Germania Est.

Irrational Man rid

Torna anche alla regia Woody Allen, con Irrational Man, con il talentuoso Joaquin Phoenix nei panni di Abe Luca, un professore di filosofia che, al suo arrivo nel college di una piccola città, si trova coinvolto nella vita di due donne, la sua migliore amica e allieva Jill Pollard e Rita Richards, collega solitaria e infelice che spera di porre rimedio a un matrimonio arrivato al capolinea. Un giorno, Abe e Jill ascoltano per caso la conversazione di un estraneo che innescherà una catena di eventi che cambieranno per sempre la vita dei protagonisti.

Franny

Da tempo, Richard Gere alterna le commedie romantiche ai ruoli drammatici. In Franny è un affascinante milionario con un misterioso segreto, che ha fatto della filantropia la sua missione di vita. Così, quando incontro Olivia, interpretata da Dakota Fanning, e suo marito, l'attore Theo James, non può fare a meno di aiutarli sia economicamente sia offrendo loro incredibili opportunità. Ma la posta in gioco è alta: a poco a poco, Franny si insinuerà nella vita della coppia diventando sempre più invadente e arrivando persino a gestire la loro vita, finché segreto che nasconde non emergerà dal passato.

Carol

Esce il 5 gennaio, invece, Carol, con la bravissima Kate Blanchett. Tratto dal secondo romanzo di Patricia Highsmith "The price of salt", pubblicato nel 1952, è la storia dell'amore tra una bellissima donna in crisi con il marito (Blanchett) e una ragazza di 19 anni che lavora in un grande magazzino (Rooney Mara). A fare da sfondo la New York del 1952, tra voglia di libertà e puritanesimo.

Vacanze ai Caraibi rid

E che Natale sarebbe senza il "cinepanettone"? Per chi ha voglia di divertirsi con leggerezza ecco Vacanze ai Caraibi di Neri Parenti con lo spumeggiante Christian De Sica, che torna protagonista affiancato da Angela Finocchiaro, Massimo Gini, Luca Argentero, Ilaria Spada e Dario Bandiera. Il film è diviso in tre divertenti episodi. Nel primo Giorgio (De Sica) e la moglie (Finocchiaro) scoprono che la figlia vuole sposare un uomo molto più grande di lei (Ghini). Decisi a farle cambiare idea, scoprono però che il futuro genero è molto ricco e potrebbe sollevarli da qualche problema finanziario. Ma sarà tutto oro quello che luccica? Nel secondo episodio, Claudia (Ilaria Spada) e Fausto (Luca Argentero) si lasciano andare alla passione e lasciano i rispettivi partner, ma scopriranno presto di essere incompatibili. Infine, nel terzo episodio, Dario Bandiera interpreta un "drogato" di tecnologia che naufraga su un'isola deserta con il suo tablet. Scoprirà presto che no esiste collegamento a internet.

Natale col boss rid

Si ride anche con Natale col boss, una commedia degli equivoci che vede insieme le coppie comiche Lillo & Greg con Francesco Mandelli e Paolo Ruffini. Alex e Dino (Lillo e Greg) sono due chirurghi plastici che vengono rapiti per cambiare i lineamenti a un boss che vuole rendersi irriconoscibile. Ma, anziché renderlo somigliante all'attore Leonardo di Caprio, lo trasformano nel clone di Peppino di Capri, scatenando le ire del malavitoso e dei suoi scagnozzi. Cosimo e Leo (Mandelli e Ruffini) sono invece due poliziotti maldestri e pasticcioni, che dovranno barcamenarsi tra pericolosi camorristi, ergastolani e un commissario corrotto.

ll professor cenerentolo rid

Per ridere e sognare, Leonardo Pieraccioni torna alla commedia romantica con Il professor Cenerentolo, in cui interpreta Umberto un maldestro imprenditore che ha passato gli ultimi quattro anni in carcere per aver tentato di salvare la ditta dal fallimento facendo una rapina in banca. Ormai a fine pena, svolge un lavoro diurno presso la biblioteca del paese. Qui incontro Morgana (Laura Chiatti) e inizia a frequentarla, ma, proprio come Cenerentola, a mezzanotte deve rientrare in carcere per evitare che il burbero direttore (Flavio Insinna) gli revochi il permesso per lavorare.

Quo Vado rid

Esce nelle sale il 1° gennaio, invece, Quo Vado, il nuovo film di Checco Zalone, in cui il protagonista è uno statale che lavora nell'Ufficio Provinciale Caccia e Pesca. Con il taglio delle province, però, dovrà decidere se lasciare il posto fisso o essere trasferito lontano da casa. Per indurlo al licenziamento, la spietata dirigente Sironi lo farà girovagare prima in tutta Italia, poi, arriverà a trasferirlo in Norvegia. Ma Checco accetterà anche questo trasferimento: il posto fisso è un mito che non si tocca!

Masha e Orso rid

Se Natale è la festa dei bambini, non potevano mancare i film dedicati ai più piccoli. Tra i più attesi, c'è Masha e Orso: amici per sempre con protagonisti i personaggi della favola tradizionale russa che racconta delle avventure di una ragazzina vivace e allegra che vive ai margini del bosco e del suo amico Orso, amante dei libri, del miele e dei giochi di prestigio che, come un paziente papà, la guida nella vita e sopporta i capricci e le marachelle della sua piccola amica.

Alvin superstar

Tornano anche gli scoiattoli protagonisti di Alvin Superstar: nessuno ci può fermare, alla loro quarta avventura cinematografica. La nuova avventura vede Alvin, Simon e Theodore impegnati a impedire al loro amico umano Dave di chiedere in sposa la sua fidanzata e piantarli così in asso.

Belle e Sebastien

Per i bambini, ma anche per i loro genitori che hanno sognato con le avventure a cartoni animati, c'è il secondo capitolo di Belle e Sebastien. L'avventura continua, con protagonisti il coraggioso ragazzino e la sua insostituibile amica a quattro zampe. La mamma di Sebastien sta finalmente per tornare a casa, ma resta coinvolta in un incidente aereo e viene data per morta dalle autorità locali. Sebastien, però, non si rassegna e decide di andarla a cercare insieme alla cagnolona Belle e al nonno. Nel corso dell'avventura farà una scoperta che cambierà la sua vita. Emozioni e sentimenti per tutta la famiglia.

Il piccolo principe

Infine, il film più atteso da diverse generazioni che hanno amato il capolavoro di Saint Exupery, dal 1° gennaio arriva finalmente nelle sale Il piccolo principe. Una bambina che ha smesso di usare la fantasia si trasferisce in una nuova città insieme alla mamma. Il vicino di casa è un aviatore eccentrico. Sbirciando tra i suoi diari e i suoi disegni, la piccola scopre come il suo vicino, molto tempo prima, fosse precipitato nel deserto con il suo aereo e incontrato il Piccolo Principe, un ragazzino venuto da un altro pianeta. Si lascerà trascinare in un'entusiasmante avventura dai racconti del vecchio aviatore e si riapproprierà della capacità di sognare.

Si tratta di Sara Ferraglia di Parma, Nazim Comunale di Reggio Emilia, Manuela Capri di Crevalcore (BO) e Valter Urbini di Rimini. Il tema della nuova edizione, intitolata "Il segreto delle fragole" è "essere generosi": 63 poesie selezionate tra le opere di autori italiani contemporanei e numerosi aforismi dei grandi scrittori del passato. -

- di Manuela Fiorini -

Modena, 25 dicembre 2015 

Nonostante la tecnologia, l'agenda cartacea resta ancora uno dei regali più graditi da trovare sotto l'albero. Il profumo della carta e dell'inchiostro esercita un fascino senza tempo ed evoca i ricordi dei diari dell'adolescenza, gonfi all'inverosimile tra le foto dell'attore preferito, pensieri e parole calcate con la biro fino a fare increspare le pagine. Ogni pagina un pensiero per accompagnare la giornata, cibo per la mente e per l'anima.
Con questo spirito, torna anche quest'anno l'edizione 2016 dell'Agenda Poetica dal titolo "Il segreto delle fragole", edita da Lieto Colle, dedicata al tema dell'essere generosi. Tra le sue pagine sono raccolte 63 poesie selezionate tra le opere di autori italiani contemporanei e numerosi aforismi dei grandi scrittori del passato sul tema della generosità.
Tra i poeti contemporanei che accompagneranno il lettore ci sono anche quattro autori emiliano romagnoli. Si tratta di Sara Ferraglia di Parma, Nazim Comunale di Reggio Emilia, Manuela Capri di Crevalcore (BO) e Valter Urbini di Rimini.
La poesia di Sara Ferraglia dal titolo "La parola non detta" è stata inclusa a fronte della pagina degli appuntamenti della seconda settimana di aprile. "Quasi un haiku" di Nazim Comunale, invece, nella pagina degli appuntamenti della terza settimana di novembre, mentre "La sepolta viva" di Manuela Capri è "la poesia in evidenza" del mese di luglio. Il componimento di Valter Urbini "Io amo, ma non sei tu che amo", infine, si trova a fronte della pagina degli appuntamenti della terza settimana di agosto.
L'Agenda Poetica 2016 è a tiratura limitata ed è curata da altri quattro giovani poeti italiani: Clery Celeste, Tommaso Di Dio, Giulia Rusconi e Giulio Viano.
L'Agenda Poetica 2016 "Il segreto delle Fragole" può essere acquistata al costo di 15 euro sul sito www.lietocolle.com o scrivendo una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Nell'ambito dell'edizione 2015 della Giornata Mondiale del Risparmio la banca, con Samsung, ha organizzato una gara di disegno che ha coinvolto circa 4000 alunni delle scuole elementari in Emilia Romagna. La commissione giudicatrice ha scelto i migliori tra circa 200 elaborati. Premi in arrivo per gli alunni e gli istituti scolastici. -

Bologna, 22 dicembre 2015

Circa 4000 alunni delle scuole elementari emiliano romagnole, 69 filiali in regione, circa 200 disegni in gara, 5 "giudici" alle prese con l'imbarazzo della scelta per decretare i vincitori di una gara, giocata con maestria tra pastelli e fantasia. Sono i numeri dell'edizione 2015 della Giornata del Risparmio per UniCredit che anche quest'anno ha riscosso un grande successo. Oltre a visitare le filiali della banca sul territorio e a partecipare agli incontri tenuti dai team di UniCredit, i bambini hanno preso parte ad un concorso di disegno e creatività su un tema "da grandi" come il risparmio.
Una commissione giudicatrice - composta da Stefano Giorgini, Regional Manager UniCredit; Luca Lorenzi, Deputy Regional Manager Centro Nord UniCredit; da Giorgio Micheli e Stefania Bortolami della Segreteria Generale UniCredit; e da Andrea Riva, Responsabile Commerciale Samsung Italia - ha quindi individuato i migliori disegni, scegliendo in relazione alla capacità di resa, per immagini e originalità, di un concetto di "risparmio" capace di tener conto delle esigenze della società contemporanea.
Per l'Emilia Romagna, dunque, sono sul podio gli alunni di Modena, Parma e Bologna. In dettaglio, quelli della V B della Scuola Primaria "Carlo Stradi", seguiti dal team UniCredit di Maranello (Modena); quelli della IV A della Scuola Primaria San Giovanni Bosco, seguiti dal team UniCredit dell'agenzia Modena Emilia Est; e quelli di V A e V B dell'Istituto La Salle di Parma, seguiti dal team UniCredit dell'agenzia Viale Piacenza. Le scuole dei vincitori riceveranno da UniCredit una stampante fornita da Samsung e alle singole classi andrà una coppa con la targa dedicata al "Campione del Risparmio". La consegna avverrà entro dicembre.
Premio speciale per la creatività a Serena Plazzi della classe V C della Scuola Primaria Pulicari seguita dal team UniCredit dell'agenzia di Toscanella Dozza (Bologna): alla vincitrice verrà consegnata una coppa con la targa dedicata al "Campione del Risparmio".

(fonte: ufficio stampa Unicredit)

Anche a Montecchio Emilia, Poste Italiane rinnova la tradizione delle Letterine a Babbo Natale. Davanti all'ufficio postale di Montecchio Emilia allestita una speciale cassetta postale decorata con l'immagine di Santa Claus riservata alla raccolta dei messaggi dei più piccoli. I bambini della scuola primaria "De Amicis" hanno già spedito le loro letterine. -

Reggio Emilia, 21 dicembre 2015

Le Festività sono alle porte e Poste Italiane rinnova la tradizione di raccogliere le Letterine a Babbo Natale scritte dai bambini per esprimere i loro desideri, dare voce ai sogni e richiedere un dono da trovare sotto l'albero. A Montecchio Emilia i primi ad affidare le loro letterine contenenti disegni, pensieri o poesie, a uno speciale "postino di Babbo Natale" sono stati i 100 alunni delle classi seconde della scuola primaria "Edmondo De Amicis", alla presenza delle insegnanti, del responsabile del recapito delle provincie e Reggio, Parma e Piacenza, Pieralberto Bizzocchi e la direttrice dell'ufficio postale di Montecchio Emilia, Maura Boni.
Quest'anno Poste Italiane ha dedicato ai bambini di Montecchio una speciale cassetta d'impostazione, riconoscibile grazie alla decorazione con l'immagine di Babbo Natale, allestita davanti all'ufficio postale di via XX Settembre. I portalettere sono già al lavoro, come ogni anno, per smistare i messaggi che i più piccoli indirizzano al caro vecchio con la barba bianca.
Anche per questa diciassettesima edizione Poste Italiane propone un gioco collegato all'iniziativa. Tutti i bambini che scriveranno a Santa Claus riceveranno, assieme alla sua risposta, il gioco "L'Albero della Pappa" e le istruzioni per scaricare sul loro smartphone e sul tablet la relativa App. Un modo divertente per informarsi sulla corretta alimentazione, abbandonare le cattive abitudini e seguire una dieta equilibrata e varia, secondo il principio della piramide alimentare. Il gioco affida ai bambini una missione molto importante: riportare in perfetta forma fisica Babbo Natale. I piccoli potranno inoltre scaricare dalla App l'Albero di Natale da condividere per inviare gli auguri ai loro amici e parenti.

(Fonte: ufficio stampa Poste Italiane)

La Gilda degli Insegnanti di Parma sulla presenza di esponenti del PD nelle scuole parmensi: "L'Itsos "Gadda" di Fornovo nello spiacevole elenco di scuole parmensi le cui attività sono state occasione di presenzialismo improprio di esponenti del PD. Il silenzio complice dell'Ufficio Scolastico Provinciale." -

Parma, 21 dicembre 2015 -

Mancava l'Itsos "Gadda" di Fornovo nello spiacevole elenco di scuole parmensi le cui attività sono state occasione di presenzialismo improprio di esponenti del PD, è accaduto nei giorni scorsi in occasione di "scuola aperta".
A quale titolo un parlamentare del Pd fosse presente in una simile occasione non lo si capisce, le scuole devono essere immuni dalla politica e non l'occasione per offrire ribalta agli esponenti di parte, cosa che nel Parmense è diventata triste routine per il partito di governo, come avviene nei regimi.
In questo caso quale messaggio hanno ricevuto i futuri studenti della scuola interessata, se alla presentazione della stessa trovano anche un politico?
Il tutto avviene di fronte all'assenza continua di un Ufficio Scolastico Provinciale (oggi Ambito Territoriale Scolastico), la cui dirigenza mai è intervenuta di fronte ad un fenomeno che ha un carattere territoriale.
Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti, in merito a questo nuovo episodio precisa: "A noi interessa molto ricercare sinergie costruttive per arrivare ad una "comunione" e "liberazione" della scuola, intesa come armonia tra docenti ed estinzione di certe patologie comportamentali, di cui la scuola parmense è afflitta a livello territoriale per l'evidente assenza di chi la rappresenta".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Il Natale si avvicina, ecco qualche consiglio utile e ricette gustose per una tavola delle feste total vegan: dall’antipasto al dolce per realizzare piatti saporiti, con tocchi tradizionali e tipici regionali, ma anche particolari ed originali.

- Di Chiara Marando -

Sabato 19 Dicembre 2015 -

Il Natale si avvicina e tradizione vuole che questi giorni si trascorrano con la famiglia, intorno ad una tavola imbandita da un tripudio di bontà tipiche delle feste che variano di regione in regione. Ma se alcuni si indirizzano verso pesce, paste ripiene e dolci artigianali come panettone e torrone, altri vivono la tavola delle feste in un modo diverso, alternativo, ma altrettanto gustoso e piacevole.

Proviamo a pensare ad un menù interamente vegano, piatti che seguono la filosofia del biologico, dei prodotti privi di derivati animali, ma anche dei prodotti regionali, soluzioni che riescono a sorprendere il palato con sapori e profumi piacevoli anche per chi solitamente storce il naso davanti all’argomento.

Quindi ecco qualche idea per un Natale “total vegan”, partendo dagli antipasti fino ad arrivare al dolce.

Si comincia con degli stuzzicanti crostini di pane con hummus di ceci e salsa guacamole che non delude mai, ma anche con una fragrante Focaccia colorata, Pittule salentine e verdure in pastella.  

focaccia colorata

Focaccia Colorata

Ingredienti

- 250 g di farina “00”

- 250 g farina di grano duro

- 200 g di patate

- Acqua

- 1 cucchiaio di zucchero

- 1 cucchiaio di sale

- 1 cubetto lievito di birra

- Olive nere

- Pomodori pachino

- origano

- olio

Preparazione:

Cuocere le patate in acqua bollente e salata per circa 40 minuti. Quando saranno pronte schiacciatele aiutandovi con una forchetta fino a creare una purea omogenea.

Mentre aspettate che si raffreddino, unite la farina 00 e quella di grano duro; mettetevi il lievito precedentemente sciolto in acqua tiepida, lo zucchero, il sale ed impastate il tutto. Infine, aggiungete le patate continuando ad impastare.

A questo punto, oliate bene una teglia da forno, stendete la pasta, copritela con un panno e lasciatela lievitare per circa 2/3 ore in un luogo caldo ed asciutto.

Scaldate il forno a 220 gradi e, nel frattempo, guarnite la focaccia con i pomodori pachino, le olive, l’origano e l’olio. Infornate per 30 minuti fino a quando la superficie non si sarà dorata.

Pittule salentine

Si tratta di un piatto tipico della tradizione contadina pugliese, semplice da realizzare ed estremamente sfizioso da assaporare. Il consiglio è quello di preparare una dose maggiore di impasto durante la preparazione della focaccia. Quello che rimarrà potrà essere arricchito con verdure oppure olive e fritto a pezzi grossolani nell’olio bollente.

verdure-pastellate

Verdure pastellate

Un grande classico irresistibile che non passa mai di moda, Prepararlo è semplicissimo: basta tagliare le verdure scelte a listarelle, o tocchetti piccoli, e passarle in un composto di farina e birra prima di friggerle in olio di semi.

Dopo gli antipasti è il momento dei primi. A consigliare ricette da copiare è Sonia Peronaci, ex volto di Giallo Zafferano, nonché chef esperta ed attenta a fornire sempre suggerimenti utili, idee gustose ed in linea con le diverse esigenze. Sul suo blog www.soniaperonaci.it propone interessanti soluzioni rivolte a chi sceglie la cucina vegana come il Curry di verdure con riso pilaf, aromatico, saporito ed originale.

E come secondo? Un semplice ma ottimo Spezzatino di seitan:

Ingredienti

- 300 gr di seitan naturale
- 200 gr di arachidi tostate e salate
- pepe rosa
- 1 cucchiaino di cumino
- 3 Chiodi di garofano
- 400 gr di pomodori rossi maturi
- 2 cipolle rosse

- 200 ml di acqua
- Sale
- Olio

 Preparazione

Tagliate a cubetti i seitan e mettetelo in una ciotola. Passate poi  a preparare la salsa speziata: in una pentola capiente versate le arachidi tostate e salate, aggiungete due chiodi di garofano, un pizzico di cumino ed una manciata di pepe rosa. Fate cuocere il tutto per circa una decina di minuti mescolando.

Quando le spezie saranno pronte frullatele con la cipolla ed il pomodoro; mettete il composta in una pentola, aggiungete l’acqua, un filo d’olio ed un pizzico di sale. Lasciate quindi cuocere per circa 15 minuti per poi completare con il seitan, facendo cuocere per altri 15 minuti.

Infine, eccoci al dolce di Natale per eccellenza: il Panettone. Già, perché non si deve rinunciare a questa bontà, è possibile trovarne in commercio numerose varianti con ingredienti vegani, ma comunque golose e stuzzicanti.

Modena, 18 dicembre 2015 - Concerto di tre corali domani - sabato 19 dicembre - alla Cantina Formigine Pedemontana (via Radici in Piano 228, Corlo di Formigine). Si esibiscono il coro La Fonte di Cognento, le Corali Unite Val Panaro (Guiglia) ed Ekos Vokal Ensemble (Vignola). Lo spettacolo, a ingresso gratuito, comincia alle 21. Non è la prima volta che la Cantina Formigine Pedemontana, aderente a Confcooperative Modena, ospita eventi musicali. Quest'anno ha suonato "tra le botti" il quartetto Saxofollia, l'anno scorso l'Orchestra di Villa Santagata, due anni fa "Le quattro belle stagioni di Vivaldi" (quartetto di violiniste).

(Fonte: ufficio stampa Confcoopertive MO)

A 40 anni dalla scomparsa di Pier Paolo Pasolini, arriva a Teatro Due "Il Vantone", graffiante commedia sociale (traduzione in dialetto romanesco dal latino "Miles Gloriosus" di Plauto) con l'attore e grande amico di Pasolini, Ninetto Davoli. Spettacolo in scena venerdì 18 e sabato 19 dicembre alle ore 21. -

Parma, 18 dicembre 2015 

- di Cristina Pedretti -

Nel 1963 Pier Paolo Pasolini, su richiesta di Vittorio Gassman, si dedicò alla traduzione della commedia del III secolo a.C. "Miles Gloriosus" del commediografo latino Plauto: ne scaturì un testo in versi settenari a rima baciata in dialetto romanesco, intitolato "Il Vantone". Oggi, a quarant'anni dalla tragica scomparsa di Pasolini, "Il Vantone" va in scena sul palco del Teatro Due; a interpretarlo, l'attore feticcio e grande amico personale di Pasolini, Ninetto Davoli, insieme ad Edoardo Siravo, per la regia di Federico Vigorito.

Classe 1948, Giovanni detto Ninetto Davoli esordì come attore proprio scelto da Pier Paolo Pasolini che nel 1964 lo volle per una comparsata nel film "Il Vangelo secondo Matteo", per affidargli poi il ruolo di coprotagonista del grande Totò nel film "Uccellacci e uccellini" del 1966. La collaborazione tra i due proseguì ("Edipo Re", "Teorema", "Il Decameron", "I racconti di Canterbury", "Il fiore delle mille e una notte") e cementò il loro rapporto di amicizia. Nella giornata di oggi, venerdì 18 dicembre alle ore 18 Ninetto Davoli incontrerà il pubblico negli spazi del Teatro Due, e sarà poi in scena ne "Il Vantone", sia venerdì 18 che sabato 19 dicembre, alle ore 21. Sul palco con lui anche Edoardo Siravo, Gaetano Aronica, Paolo Gattini, Marco Paoli, Silvia Siravo, Enrica Costantini e Valerio Camelin. Per informazioni: www.teatrodue.org 

Anche quest'anno le scuole della cooperativa sociale La Carovana mettono in scena un presepe vivente nel centro storico di Modena. Alla rappresentazione partecipano oltre 450 alunni e sarà presente anche l'Arcivescovo di Modena-Nonantola mons. Erio Castellucci. L'ingresso è libero. -

Modena, 17 dicembre 2015

Per il terzo anno consecutivo le scuole della cooperativa sociale La Carovana mettono in scena un presepe vivente nel centro storico di Modena. L'evento è in programma dopodomani - sabato 19 dicembre - alle 10.30 in piazza Grande. Saranno complessivamente oltre 450 gli alunni, tutti in costume, delle scuole primarie Carovana e T. Pellegrini e della secondaria S. Giuseppe protagonisti del presepe vivente, al quale porterà il suo saluto l'Arcivescovo di Modena-Nonantola mons. Erio Castellucci. I bambini delle primarie Carovana e T. Pellegrini rappresenteranno antichi mestieri, eseguiranno coreografie e reciteranno i brani dei Vangeli che raccontano la nascita di Gesù, mentre i ragazzi della secondaria S. Giuseppe canteranno brani natalizi. L'ingresso è libero.

Mercoledì 23 dicembre – ultimo giorno di scuola prima delle vacanze natalizie - alle 12 all'auditorium del centro scolastico La Carovana il vescovo Erio celebrerà la messa per insegnanti, alunni e familiari. Da segnalare che le scuole gestite dalla cooperativa La Carovana ora hanno una direttrice didattico-educativa generale: si tratta di Manuela Cervi, consulente educativa per istituti scolastici di ogni ordine e grado. Dottore in Lettere, è specializzata in Linguistica Generale presso l'Università Cattolica di Milano e in Linguistica Cognitiva presso la University of California at Berkeley (Usa). Abilitata dal Feuerstein Institut di Gerusalemme all'applicazione e alla formazione docenti sul metodo Feuerstein di educazione cognitiva e metacognitiva, Manuela Cervi è autrice, curatrice e traduttrice di libri sulla linguistica cognitiva.

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

I centri cittadini alla ribalta. I negozianti rilanciano la loro attività con idee per i regali natalizi non omologate e per tutte le tasche. Parma in testa alle città che propongono oggetti originali e abbordabili: ecco qualche esempio travato passeggiando fra le vie del centro. -

Parma, 19 dicembre 2016

- di Cigno Nero -

Che sia un Natale ricco o sottotono è un evento che va onorato, anche con un simbolo.
Un regalo porta il sorriso sul volto di chi lo riceve, dimostra affetto ed è di buon auspicio, senza contare gli effetti positivi anche per chi lo fa. Si può dare libero sfogo alla fantasia ed è un piacevole motivo per un giro in centro ad assaporare l'aria delle festività. Ed è proprio il centro delle maggiori città, quest'anno, ad andare alla ribalta, proponendo oggettistica e accessori controcorrente, che nulla hanno a che vedere con i soliti regali omologati, spesso costosi e di scarsa qualità, magari proposti dai grandi marchi nei centri commerciali.
Ce ne sono a sufficienza di motivi per comprare un regalo. Mai, dunque rinunciare e mai astenersi da un piacevole giro nel cuore della propria città. Le proposte nei negozi sono sempre più diversificate e per tutte le tasche.

Di seguito qualche spunto per trovare il regalo ideale, spendendo cifre accessibili ed evitando, dopo penose corse dell'ultimo minuto e noiose ricerche, la 'sconfitta' del riciclo.
Per un pensiero a una famiglia, a una sorella che si è appena sposata, a un single che vive in un monolocale o ad una suocera attenta ai dettagli e alle mode, puoi fare un salto da Adriana Rosi, in via della Repubblica. 
La scelta è davvero infinita: da preziosi elettrodomestici anni '50, a portabottiglie laccati, sveglie a forma di gufo colorate, calendari Carpe diem, colorate pantofole di panno lenci da viaggio, orologi da muro stravaganti.

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Per chi deve regalare un oggetto personale, come un gioiello o un accessorio in argento, in pietre e artigianale, la vetrina giusta è quella di Sadoo, sempre in via della Repubblica.

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Ci sono bijoutteria, abiti etnici, borse in cuoio, articoli artigianali e pashmine provenienti da diverse parti del mondo e dalle botteghe di artigiani italiani.
Bellissimi gli orecchini, gli anelli, le collane e i bracciali per donne e ragazze che amano essere originali e scelgono pezzi ricercati.
Il prezzo dei manufatti parte dai dieci euro.

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Immancabile la tappa alla Coltelleria Righi che propone, oltre a una infinita serie di lame da collezione, pezzi da intenditori che amano i particolari, anche nell'arredo.

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Oltre a colorate cocotte per prelibatezze trentine, il negozio punta sui conoscitori del mondo enologico e propone un originale ossigenatore per il vino, ma anche schiaccianoci e cavatappi, taglieri in legni pregiati, coltelli da cucina con manici intagliati: tutti pezzi di grande design.
Per un gadget che non passerà inosservato si può optare per il portachiavi-torcia a forma di personaggi di Star Wars (12 euro circa)

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Un pensiero può essere anche molto raffinato e può denotare una grossa attenzione in chi lo ha scelto se si punta a una piccola bottega di via della Repubblica che vende tutto, ma proprio tutto, a base di lavanda, rigorosamente coltivata e raccolta a mano, a Parma, distillata in corrente di vapore secondo tradizione per ottenere il prezioso olio essenziale con cui si fanno i prodotti in vendita, dalle candele, agli oli e ai profumi, tutti contraddistinti dal color lavanda e elegantemente confezionati

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Anche quest’anno si è svolta la sfida che ha eletto il miglior panettone dell’anno: La Tenzone del Panettone. Ad aggiudicarsi il titolo per questa edizione 2015 è stato lo chef Matteo Berti, docente della pasticceria di ALMA.

Parma, 16 Dicembre 2015 -

 - Di Chiara Marando

E’ uno dei dolci di Natale per eccellenza, morbido, fragrante, con o senza canditi, il Panettone rappresenta la conclusione ideale per i pasti durante le feste natalizie. Una tipicità la cui ricetta ha caratteristiche e segreti che cambiano da pasticcere a pasticcere, ingredienti e tecniche che rappresentano una vera firma capace di fare la differenza al primo morso.

Ecco perché un prodotto così importante merita la sua sfida del gusto, una gara che ogni anno elegge il miglior Panettone tra quelli preparati da veri maestri pasticceri: la Tenzone del Panettone, evento ideato da Massimo Gelati, che nel corso degli anni ha visto la partecipazione di numerosi chef professionisti.

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Ad aggiudicarsi il titolo per l’edizione 2015 è stato lo chef Matteo Berti, Coordinatore didattico e docente della pasticceria di ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, che ha presentato una sua personale interpretazione del panettone tradizionale.

Sabato, 19 Dicembre 2015 15:05

A Modena cinque suggestive mostre di Presepi

Un percorso itinerante nel cuore del centro storico di Modena che tocca cinque suggestive mostre di Presepi. Questo vero e proprio itinerario presepiale ha il suo inizio presso la Chiesa di San Giovanni, in via Emilia angolo Piazza Matteotti, dove sono allestiti alcuni dei meravigliosi presepi dell'Associazione Culturale Terrae Novae provenienti da tutto il mondo. -

Modena, 19 dicembre 2015

Fino al 6 gennaio in centro storico cinque luoghi del centro saranno i protagonisti di cinque suggestive mostre di Presepi. Il percorso itinerante ideato da Modenamoremio, società di promozione del centro storico di Modena, già dai primi giorni di apertura ha riscosso uno straordinario successo di pubblico, sempre più interessato a riscoprire interessanti angoli della città.

Questo vero e proprio itinerario presepiale ha il suo inizio presso la Chiesa di San Giovanni, in via Emilia angolo Piazza Matteotti, dove sono allestiti alcuni dei meravigliosi presepi dell'Associazione Culturale Terrae Novae provenienti da tutto il mondo. La chiesa sarà aperta a tutti durante i weekend e i giorni festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Dopo Piazza Matteotti ci si può recare in Piazzetta delle Ova dov'è presente "la Natività", un vero e proprio presepe d'autore realizzato grazie alla collaborazione con l'Associazione La Bonissima di Modena e al prezioso allestimento floreale di Free'n'joy.

Piazzetta delle OVA rid

Proseguendo poi verso via Scudari, presso la sede di BPER Banca, il sabato e i giorni festivi (10.00 -13.00 e 16.00-19.00), tranne il giorno di Natale e Santo Stefano, sarà possibile ammirare il meraviglioso Presepe Napoletano del XVIII e XIX secolo.

Al centro di Piazza xx settembre è invece presente il presepe artigianale realizzato dagli studenti del Liceo Artistico Venturi di Modena, indirizzo design della Ceramica.

Infine presso la Chiesa di San Barnaba, in via Carteria, sarà visibile tutti i giorni dalle 8 alle 18 un suggestivo presepe artistico di gesso e terracotta della Parrocchia di Sant'Agostino e San Barnaba, anch'esso realizzato dall'Associazione La Bonissima.

Il programma completo del Natale di Modenamoremio è consultabile anche su www.modenamoremio.it 
Si ringrazia il Comune di Modena per il sostegno e il patrocinio.
Per ulteriori informazioni:
Tel. 059-212714
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio)

Un percorso itinerante nel cuore del centro storico di Modena che tocca cinque suggestive mostre di Presepi. Questo vero e proprio itinerario presepiale ha il suo inizio presso la Chiesa di San Giovanni, in via Emilia angolo Piazza Matteotti, dove sono allestiti alcuni dei meravigliosi presepi dell'Associazione Culturale Terrae Novae provenienti da tutto il mondo. -

Modena, 16 dicembre 2015

Fino al 6 gennaio in centro storico cinque luoghi del centro saranno i protagonisti di cinque suggestive mostre di Presepi. Il percorso itinerante ideato da Modenamoremio, società di promozione del centro storico di Modena, già dai primi giorni di apertura ha riscosso uno straordinario successo di pubblico, sempre più interessato a riscoprire interessanti angoli della città.

Questo vero e proprio itinerario presepiale ha il suo inizio presso la Chiesa di San Giovanni, in via Emilia angolo Piazza Matteotti, dove sono allestiti alcuni dei meravigliosi presepi dell'Associazione Culturale Terrae Novae provenienti da tutto il mondo. La chiesa sarà aperta a tutti durante i weekend e i giorni festivi dalle 10 alle 13 e dalle 16 alle 19.

Dopo Piazza Matteotti ci si può recare in Piazzetta delle Ova dov'è presente "la Natività", un vero e proprio presepe d'autore realizzato grazie alla collaborazione con l'Associazione La Bonissima di Modena e al prezioso allestimento floreale di Free'n'joy.

Piazzetta delle OVA rid

Proseguendo poi verso via Scudari, presso la sede di BPER Banca, il sabato e i giorni festivi (10.00 -13.00 e 16.00-19.00), tranne il giorno di Natale e Santo Stefano, sarà possibile ammirare il meraviglioso Presepe Napoletano del XVIII e XIX secolo.

Al centro di Piazza xx settembre è invece presente il presepe artigianale realizzato dagli studenti del Liceo Artistico Venturi di Modena, indirizzo design della Ceramica.

Infine presso la Chiesa di San Barnaba, in via Carteria, sarà visibile tutti i giorni dalle 8 alle 18 un suggestivo presepe artistico di gesso e terracotta della Parrocchia di Sant'Agostino e San Barnaba, anch'esso realizzato dall'Associazione La Bonissima.

Il programma completo del Natale di Modenamoremio è consultabile anche su www.modenamoremio.it 
Si ringrazia il Comune di Modena per il sostegno e il patrocinio.
Per ulteriori informazioni:
Tel. 059-212714
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(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio)

Due ore di musica dal repertorio vario e coinvolgente: grande concerto corale che ha visto alternarsi in scena i Serial Singers Gospel Choir e la Giovane Rossini entrambi parte della storica Associazione Corale Rossini di Modena, rispettivamente diretti da Roberto Penta, assistito da Giorgia Morandi, e da Francesca Nascetti. -

Modena, 15 dicembre 2015 -

Il 13 dicembre la chiesa di San Vincenzo, gremita da un pubblico da grande occasione, ha fatto da cornice ad un grande concerto corale che ha visto alternarsi in scena i Serial Singers Gospel Choir e la Giovane Rossini entrambi parte della storica Associazione Corale Rossini di Modena, rispettivamente diretti da Roberto Penta, assistito da Giorgia Morandi, e da Francesca Nascetti.

Il programma, ben introdotto da Enrico Solmi e Anna Maria Agnini, ha regalato agli spettatori due ore di musica dal repertorio vario e coinvolgente: da antichi spiritual e moderni gospel dai ritmi accattivanti eseguiti dal coro gospel che ha presentato in questa occasione anche un nuovo arrangiamento per coro di "What a Wonderful World" curato da Roberto Penta, a raffinati canti tradizionali natalizi internazionali eseguiti dalla Giovane Rossini, che ha divertito il pubblico anche ​con i coinvolgenti Trisch Trasch Polka e High Hopes.

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L'alternarsi di diversi solisti (Federica Grazia, Giorgia Morandi, Francesca Soffici, Francesca Aiello, Cristiano Terenziani, Rita Depietri e il giovane Matteo Guerzè) ha arricchito le esecuzioni in perfetta integrazione con l'armonia corale.

La serata si è conclusa con i saluti del Presidente della Rossini, il Comm. Romano Maletti, che ha ringraziato Modenamoremio per aver organizzato e promosso il concerto nell'ambito degli eventi "Il tuo Natale in centro storico a Modena", e Banca Interprovinciale per l'importante sostegno all'iniziativa.

(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio)

Lo spettacolo "Via la maschera bullo!" messo in scena da Galvani-Iodi, Zanelli, Corso e Carrara terzo al concorso nazionale "No bulls be friends": gli istituti si divideranno 3.500 euro. La Provincia ha promosso la partecipazione al concorso, nell'ambito del progetto promosso dall'Unione delle Province d'Italia e finanziato nell'ambito dell'iniziativa Azione ProvincEgiovani, nata da un'intesa tra la stessa Upi e il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei ministri. -

Reggio Emilia, 14 dicembre 2015 -

Si è classificato al terzo posto al concorso teatrale nazionale "No bulls be friends" – che significa un premio di 3.500 euro da dividere tra i quattro istituti coinvolti – lo spettacolo "Via la maschera bullo!" messo in scena dalle scuole superiori Galvani-Iodi e Zanelli di Reggio, Carrara di Guastalla e convitto Corso di Correggio con la collaborazione dell'associazione Pro.di.Gio. e del Centro teatrale europeo Etoile. La buona notizia è stata comunicata l'altro giorno dalla vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia con delega all'Istruzione, Ilenia Malavasi, ai dirigenti dei quattro istituti. E' stata infatti la Provincia a promuovere la partecipazione al concorso, nell'ambito del progetto promosso dall'Unione delle Province d'Italia e finanziato nell'ambito dell'iniziativa Azione ProvincEgiovani, nata da un'intesa tra la stessa Upi e il Dipartimento della Gioventù della Presidenza del Consiglio dei ministri: l'iniziativa, aveva come obiettivo principale quello di sensibilizzare le nuove generazioni, attraverso l'arte del teatro, sul fenomeno del bullismo al fine di promuovere una cultura del rispetto e dell'accettazione di sé e dell'altro.
"Davvero complimenti, e un grazie sentito, ai ragazzi che hanno saputo mettersi in discussione su un tema così impegnativo, affrontandolo con impegno, serietà e tanta intelligenza e dimostrando grande capacità di analisi – commenta la vicepresidente Ilenia Malavasi - Come Provincia, cercheremo di dare continuità al progetto, per coinvolgere altre scuole e altri territori, avendo individuato una metodologia innovativa ed efficace, apprezzata tanto dagli studenti, quanto dai docenti".
Dopo aver debuttato a Novellara lo scorso marzo ed essere stato in seguito messo in scena a Correggio (si sta allestendo lo spettacolo anche a Reggio), il video di "Via la maschera bullo!" è infatti risultato tra i più votati online ed è quindi stato sottoposto alla valutazione di una giuria di tecnici che hanno decretato i vincitori. Grazie al terzo posto il progetto reggiano ha ottenuto un premio di 3.500 euro - da utilizzare per materiale didattico o tecnologico – che è stato suddiviso tra i quattro istituti sulla base degli studenti (in tutto 62) che hanno partecipato.
"Quello curato da Etoile e Pro.di.Gio. è stato davvero un bel progetto, che ha permesso ai ragazzi di analizzare e mettere in discussione il concetto di bullismo attraverso un percorso educativo, trovando nella dimensione del gioco drammatico stimoli e motivazioni per comprendere il fenomeno – conclude la vicepresidente della Provincia - Sul tema del bullismo nelle scuole siamo impegnati sia aiutando i ragazzi a utilizzare la loro creatività per trattare, e dunque fronteggiare, un argomento difficile, sia aumentando il controllo e la sorveglianza, come conferma il recente investimento stanziato dalla Provincia per il Polo scolastico di via Makallé. Fondamentale resta comunque il ruolo anche di insegnanti, dirigenti e genitori per eliminare definitivamente uno dei comportamenti più a rischio durante l'adolescenza, spesso preludio di condotte più gravi anche all'esterno del mondo scolastico, che allarmano l'intera comunità».

(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Dopo tanto lavoro ed attesa oggi è arrivata la conferma: Parma è stata nominata “Città Creativa per la Gastronomia” UNESCO. Un riconoscimento importante, per una città che ha fatto del food uno dei suoi veri punti di forza in tutto il mondo

Di Chiara Marando- Venerdì 11 Dicembre 2015

La notizia è ufficiale: Parma è stata nominata “Città Creativa per la Gastronomia” UNESCO.  Una decisione che è arrivata dopo un lungo lavoro che ha visto impegnati il Comune di Parma, le istituzioni e le associazioni della città, insieme al grande contributo fornito dall’associazione regionale di cuochi “Chef to Chef” e dal sostegno della Regione Emilia Romagna.

Si è trattato di un percorso fatto di incontri, conferenze, manifestazioni promozionali ed iniziative dedicate che è culminato con la visita della delegazione parmigiana al meeting promosso per gli ambasciatori UNESCO che si è tenuto a Parigi a Novembre. Un’occasione unica per far toccare con mano, e soprattutto assaggiare, tutta la qualità dei prodotti d’eccellenza che hanno reso il territorio di Parma noto in tutto il mondo.

 “Questo riconoscimento – commenta il sindaco Federico Pizzarotti rafforza la vocazione internazionale di Parma e può aprire la strada ad importanti sviluppi per la nostra economia, soprattutto in campo turistico. E' anche la conferma che il futuro del territorio parmense passa in primo luogo attraverso la valorizzazione dei suoi prodotti di eccellenza e la capacità di trasformarli in cibo – e continua - sono anche convito che, se saremo bravi, potremo utilizzare questo riconoscimento come volano per far conoscere Parma nel mondo anche come città d'arte, carica di storia, che si appresta a celebrare i suoi primi 2.200 anni di vita”.

Sabato, 12 Dicembre 2015 09:34

A scuola di...tortellini

Partirà il prossimo 11 gennaio a Castelfranco Emilia il "Corso di arte gastronomica" per imparare a tirare la sfoglia, a preparare il ripieno dei tortellini, ma anche a conoscere il Parmigiano Reggiano nelle sue stagionature, l'Aceto Balsamico e i suoi gradi di acidità, i quattro Lambruschi modenesi e altri segreti della tradizione emiliana. -

Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi -

Modena, 12 dicembre 2015 -

Un corso per imparare a fare i tortellini, da come si tira la sfoglia con il mattarello a come si prepara il ripieno, fino alla "tecnica" per confezionarli piccoli, uguali e perfetti, come l'ombelico di Venere, di cui, secondo la leggenda, sarebbero la riproduzione.

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Partirà il prossimo 11 gennaio a Castelfranco Emilia, "patria" del tortellino, a cui è dedicato persino un monumento ed è organizzato dall'Associazione "La San Nicola", che ha come finalità quella di promuovere e diffondere la sapiente arte delle "sfogline" e delle "rezdore.

Il Corso di Arte Gastronomica si articolerà in sei lezioni bisettimanali, al lunedì e al giovedì, dalle 20 alle 23. Insieme alle "sfogline", il corso si avvale anche della collaborazione dei Consorzi dei prodotti tipici della tradizione modenese, come il Consorzio del Parmigiano Reggiano, che insegnerà ai partecipanti a distinguere il formaggio dalle stagionature, il Consorzio del Lambrusco, che presenterà i quattro tipi di Lambruschi (Sorbara, Salamino, Grasparossa e Reggiano), il Consorzio del Prosciutto, che illustrerà le caratteristiche organolettiche e le tipicità del Prosciutto di Modena, e il Consorzio dell'Aceto Balsamico Tradizionale di Modena, che, grazie alla presenza di esperti assaggiatori, insegnerà a degustare l'Aceto Balsamico e a distinguerlo a seconda dell'acidità.

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"Attraverso i nostri corsi", spiega Gianni Degli Angeli, presidente dell'Associazione San Nicola, "vogliamo valorizzare quella che è la nostra cultura, il nostro sapere e i nostri sapori, che poi sono quelli che ci tramandano le nostre rezdore e le nostre sfogline. Nello stesso tempo, vogliamo dare la possibilità ai giovani di apprendere l'arte di tirare la sfoglia e di preparare tutti i prodotti che ne derivano, come le tagliatelle, le farfalle, i quadrucci e, soprattutto, i tortellini, piatto principe della cucina tradizionale modenese".

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I corsi della San Nicola sono frequentati soprattutto da giovani con un'età media di 30 anni, anche se non mancano i giovanissimi di 20 e le coppie sui 40.
"Credo che, in questi tempi dove tutto è frenetico, ci sia la voglia di ritornare alla genuinità delle cose, continua Degli Angeli. "Sempre più giovani apprezzano i prodotti preparati alla maniera artigianale, "come una volta". Il Parmigiano Reggiano "si fa", i tortellini "si fanno" tirando la sfoglia a mano e preparando il ripieno secondo la ricetta della tradizione, con lonza di maiale, Prosciutto di Modena, Mortadella di Bologna, Parmigiano Reggiano 24 mesi, uova e noce moscata".

Un'altra notizia curiosa è che il 40% dei partecipanti ai corsi di cucina sono uomini.
"C'è una passione per la cucina che coinvolge il sesso maschile. Nelle famiglia giovani, oggi, ci si aiuta di più e si dividono i compiti. Quindi, agli uomini tocca anche cucinare e si scoprono molto portati. Per alcuni diventa una vera e propria passione. Rispetto alle donne, poi, hanno meno impegni e possono dedicare più attenzione e passione alla preparazione dei piatti. Hanno la possibilità di curare meglio gli aspetti culinari e agro alimentari, come la ricerca di prodotti genuini, la tracciabilità degli alimenti, la provenienza. Durante i nostri corsi, notiamo che i maschi sono più attenti ai dettagli e seguono di più i consigli rispetto alle signore, spesso oberate da lavoro, casa, figli e con sempre meno tempo da dedicare alla cucina".

INFO
www.lasannicola.it 
www.facebook.com/tortellinotradizionale 
tel 059/926517 - 059/921576
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Sabato la presentazione degli istituti superiori nei distretti. Online la guida di Polaris. Anche quest'anno, manifesti e volantini del Salone dell'orientamento sono stati realizzati praticamente a costo zero grazie alla progettazione curata dagli studenti dell' indirizzo grafico del "Pascal" di Reggio Emilia e alla stampa effettuata dall'indirizzo grafico del "D'Arzo" di Montecchio e Sant'Ilario. -

Parma, 10 dicembre 2015 -

Dopo il successo del 28 novembre, con cinquemila persone che hanno affollato la sede dell'Università di Reggio Emilia, sabato il Salone dell'orientamento promosso per il sesto anno dalla Provincia al fine di aiutare i 4.886 ragazzi reggiani chiamati a scegliere – insieme alle loro famiglie – la scuola superiore, fa tappa in provincia. L'iniziativa si svolgerà alle 15 di sabato 12 dicembre contemporaneamente a Montecchio (istituto D'Arzo, via per Sant'Ilario 28/c); Guastalla (istituti Russell e Carrara, via Sacco e Vanzetti 1); Scandiano (istituto Gobetti, via della Repubblica 41); Correggio (liceo Corso in via Roma 15; convitto Corso in via Bernieri 8; istituto Einaudi in via Prati 2; liceo paritario D'Aquino in via Contarelli 3/5), mentre a Castelnovo Monti, l'attività di presentazione per le scuole superiori è prevista per le 14.30 al Teatro "Bismantova" in via Roma 75. In tutte le sedi sarà presente un operatore di Polaris della Provincia per fornire informazioni.

Anche quest'anno, manifesti e volantini del Salone dell'orientamento sono stati realizzati praticamente a costo zero grazie alla progettazione curata dagli studenti dell' indirizzo grafico del "Pascal" di Reggio Emilia e alla stampa effettuata dall'indirizzo grafico del "D'Arzo" di Montecchio e Sant'Ilario.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito della Provincia di Reggio Emilia www.provincia.re.it  oppure contattare il servizio Polaris (telefono 0522.444.855 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ). Sempre sul sito della Provincia può essere scaricata la guida curata da Polaris con tutte le informazioni utili per conoscere le nostre scuole e la loro offerta formativa, che verrà comunque consegnata entro Natale a ognuno dei quasi 5.000 ragazzi in uscita dalle scuole medie.
"La scelta della scuola superiore è un momento importante per gli studenti e le loro famiglie, chiamati a una decisione che va ponderata con attenzione, valutando gli interessi e le potenzialità di ogni ragazzo al fine di individuare la scuola migliore per esprimere il talento che è in ognuno di noi, assicurandone così il successo formativo – sottolinea la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi - Data la complessità della scelta, la Provincia ha organizzato diverse iniziative, utili a conoscere la ricca offerta formativa presente nel territorio provinciale, a partire dal Salone dell'orientamento, dove è possibile approfondire ogni curiosità, incontrando direttamente le scuole, dagli studenti ai docenti, ai dirigenti scolastici. Come ulteriore aiuto alla scelta è possibile inoltre chiedere una consulenza individuale a Polaris, dove personale preparato e formato può fornire un supporto orientativo e risposte personalizzate alle esigenze dei ragazzi".

(fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

L''incontro con Alessandro Bergonzoni, venerdì 4 dicembre al Teatro Due di Parma. Il comico, attore e scrittore bolognese, a teatro con lo spettacolo "Nessi", racconta la ricerca che sta alla base delle sue creazioni e i messaggi profondamente umani o meglio, "sovrumani", che l'artista infonde nelle sue opere. -

Parma, 9 dicembre 2015 - di Cristina Pedretti -

"Prima della Costituzione, del codice della strada, del galateo... ci sono norme che riguardano noi, il comandamento zero: fare nesso, cucire i fili con quello che ci sta intorno". Parte da questo concetto lo spettacolo teatrale di Alessandro Bergonzoni, intitolato proprio "Nessi", portato in scena al teatro Due di Parma nei giorni scorsi. Durante la sua permanenza in città, il comico bolognese ha anche partecipato a un incontro aperto al pubblico, negli spazi del teatro, presentato dal direttore di Fondazione Teatro Due, Paola Donati. L'incontro è stato l'occasione per comprendere i messaggi profondamente umani (o meglio, "sovrumani", perché spronano a superare la limitatezza dell'uomo) che l'artista infonde nelle sue opere. Bergonzoni infatti non è solo comico: attore, scrittore (il suo primo libro, "Le balene restino sedute", è del 1989) e autore di quadri e installazioni artistiche, ultimamente ha pubblicato anche un testo di poesie ("L'amorte", 2013). Tutto questo fa capire l'urgenza (e "Urge" è stato lo spettacolo teatrale che Bergonzoni ha portato in tour per ben quattro anni, dal 2010 al 2014) di comunicare un pensiero, di risvegliare le coscienze poetiche e artistiche di tutti, di far guardare oltre la singola opera, oltre al singolo libro, per spiegare che l'opera d'arte è lo spettatore stesso, lo spettacolo è la vita degli spettatori fuori dal teatro, la bellezza è insita nelle persone, anche se tutti si sforzano di cercarla altrove. E allora occorre anche capire che l'essere umano ha una potenzialità enorme, di cui però non si rende conto: l'assunzione di sostanze stupefacenti diventa inutile se l'uomo attiva lo stupefacente "naturale" che contiene in sé, se impara a sensibilizzare il corpo con la percezione degli altri corpi intorno, se si mette in sintonia con le frequenze emanate dal resto del cosmo. E se smette di nascondersi dietro la sicurezza di non poter cambiare le cose, se smette di ripetersi: "Ma tanto io cosa ci posso fare?". Perché c'è tanto da fare, e ognuno può fare, con le possibilità che ha, la differenza. Il lavoro che Bergonzoni porta avanti, con la sua incredibile e inimitabile abilità di giocare con le parole e di trasformare il banale in madornale, è raccontare le verità che raccoglie quotidianamente, cercando quella sintonia di frequenze, quella sensibilità di percezione che permette di fare "nesso non protetto", di legare davvero nel profondo le coscienze delle persone. Sempre con un eloquio dirompente, perché la velocità è necessaria, perché è il tempo a correre veloce e a non fermarsi per nessuno. Bergonzoni lo dice anche nel suo spettacolo: "Come vanno le cose?" "Miseria, come vanno!".

Si parla di approcci smart e digital per la gestione, innovazione e promozione della propria impresa nel quarto seminario formativo riservato ai partecipanti di Imprendocoop, il progetto che favorisce l'occupazione e l'imprenditorialità ideato da

Confcooperative Modena e Fondazione Democenter-Sipe con il patrocinio e sostegno del Comune di Modena ed Emil Banca. Il seminario si svolge dopodomani – mercoledì 9 dicembre – alle 17 presso la Casa della Gioia e del Sole, la struttura per anziani che si trova alla Crocetta ed è gestita dall'omonima cooperativa sociale. Sono un'ottantina gli iscritti alla seconda edizione di Imprendocoop. Hanno presentato 28 idee d'impresa che spaziano dalle nuove tecnologie ai servizi alla persona, dalla promozione turistica del territorio ai prodotti biologici e solidali. I partecipanti hanno la possibilità di usufruire di un percorso formativo di alto livello, assistenza, consulenza e servizi gratuiti.

Al termine del percorso formativo avverrà la selezione di tre progetti d'impresa che saranno premiati con 2.500, 1.500 e mille euro. L'erogazione dei premi e servizi è vincolata alla costituzione di un'impresa in forma cooperativa aderente a Confcooperative Modena.

La Gilda degli Insegnanti invita gli organi preposti a fare in modo che l'idea di offrire un convitto agli studenti che scelgono l'indirizzo enogastronomico dello "Zappa- Fermi", istituito a Bedonia, si concretizzi ancor di più facendo inserire la scuola nel sistema nazionale dei Convitti, così facendo verrebbe nominato personale educativo statale altamente qualificato, che affiancherebbe i docenti, attingendo alle normali graduatorie provinciali istituite in ogni provincia. Ciò eviterebbe di doversi affidare a personale fornito da soggetti privati o comunque estraneo all'istruzione statale.

Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda degli Insegnanti , commenta: "Il Pd che dovrebbe governare le politiche scolastiche italiane almeno questo potrebbe farlo, una volta tanto farebbero qualcosa di utile per il nostro sistema scolastico".

Sabato, 05 Dicembre 2015 11:03

I dinosauri "invadono" San Prospero

Nel parco di Villa Tusini la mostra "World of Dinosaurs" consente di ammirare 52 riproduzioni a grandezza naturale dei giganteschi rettili. La mostra resterà allestita sino al 28 febbraio 2016. L'assessore Debora Calzolari "Una splendida occasione per valorizzare il territorio e le sue attività commerciali". -

Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi in fondo al testo -

SAN PROSPERO (MO), 5 dicembre 2015 –

Il bosco di Villa Tusini si trasforma in Jurassic Park. Dal 5 dicembre al 28 febbraio 2016, infatti, grazie alla mostra World od Dinosaurs, sarà possibile ammirare 52 riproduzioni a grandezza naturale, e ricostruite con rigore scientifico, di altrettanti dinosauri, tra il terribile T-Rex, il triceratopus, il diplodocus, lo stegosaurus e il velociraptor, ma anche il mammut, il cervo preistorico e altri animali che hanno popolato la Terra dopo la scomparsa dei grandi rettili.
"La mostra", spiega Debora Calzolari, assessore alle Attibità produttive e Promozione del Territorio del Comune di San Prospero, "è un progetto itinerante dell'azienda austriaca Wonder World Enterteinment, che la sta portando in giro per l'Italia con l'intenzione di farne una in ogni regione. Tra le 120 risposte positive di altrettanti Comuni dell'Emilia Romagna, è stata scelta San Prospero per la suggestiva location. Il bosco di Villa Tusini, infatti, non è un parco urbano, ma un vero e proprio ecosistema, con una natura selvaggiamente controllata. Ci sono le piante piene di edera e le foglie secche per terra, nel pieno rispetto della natura. E questo all'organizzazione è piaciuto molto".

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I visitatori potranno così inoltrarsi nel bosco per "incontrare" e toccare i dinosauri. L'obiettivo della mostra, infatti, è quello di presentare i giganti della preistoria nel modo più rassomigliante possibile alla realtà. L'ambiente del parco, che ricorda quello in cui i dinosauri sono vissuti, consente di immaginare l'habitat naturale in cui i grandi rettili sono vissuti.
"Per allestire la mostra", prosegue l'assessore Calzolari, "abbiamo rispettato la natura senza togliere nemmeno un arbusto. Per questo non è stato seguito un percorso cronologico. Tuttavia, è possibile effettuare visite guidate, su prenotazione, con un'esperta geologa, che fornirà tutte le informazioni ai visitatori, scolaresche e gruppi".
World of Dinosaurs è anche un'occasione per valorizzare non solo la cultura e la storia, ma anche le attività economiche di San Prospero, uno dei comuni maggiormente colpiti dal terremoto del 2012. "Abbiamo colto l'occasione", conclude Debora Calzolari, "per coinvolgere le attività commerciali del territorio. Tutti i visitatori che si presenteranno con il biglietto della mostra nei negozi convenzionati, il 95% ha dato l'adesione, avranno sconti e omaggi. I ristoratori e gli albergatori, poi, hanno studiato menù particolari e pernottamenti scontati. A questo si aggiunge la valorizzazione di Villa Tusini, che è diventata proprietà del Comune e diventerà il centro culturale, sociale e di aggregazione di San Prospero".

INFO
World of Dinosaurs,
Parco di Villa Tusini, via della Pace, 41030 San Prospero (MO)
www.dinomania.it 
Ingresso: adulti € 10; bambini 3-13 anni € 6; ridotto € 8
Orario: sab e dom 9.30-16.30; apertura straordinaria 8/12. Dal 26/12 al 6/1 tutti i giorni.
Visite guidate su prenotazione: tel 338/8846795 – Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Alla Fondazione Magnani Rocca di Mamiano, fino all'8 dicembre, la mostra "Giacomo Balla, astrattista futurista" illustra il genio creativo del noto esponente del Futurismo. E ancora per pochi giorni, "La sedia di Van Gogh", prestito eccezionale della National Gallery di Londra. -

Parma, 5 dicembre 2015 - di Cristina Pedretti -

C'è tempo fino all'8 dicembre per visitare la mostra "Giacomo Balla, astrattista futurista", una vera esplosione di colori e d'energia, allestita nell'incantevole villa della Fondazione Magnani Rocca a Mamiano di Traversetolo (Parma). Un'occasione per immergersi nel genio creativo di Giacomo Balla (Torino, 1871 – Roma, 1958), arcinoto esponente del Futurismo e ideatore, insieme a Fortunato Depero, del manifesto "Ricostruzione Futurista dell'Universo", datato 1915, di cui ricorre quest'anno il centenario. Ma da questa mostra, a cura di Elena Gigli e Stefano Roffi, emerge anche il Balla figurativo e naturalistico, che si accosta al realismo sia paesaggistico (come in "Villa Borghese dal balcone", 1907 e "Fontana a Villa Borghese", 1905) che ritrattista (come in "Dubbio", 1907 – 1908, e in "Noi 4 allo specchio", 1945).

Balla

Il percorso espositivo è suddiviso in aree tematiche che riprendono i punti programmatici del Manifesto del 1915: troviamo così il Balla "astratto", che cerca l'evoluzione dalla pittura oggettiva all'astrattismo ("Finestra di Düsseldorf", 1912); quello "dinamico", che studia i voli delle rondini e l'automobile in corsa per renderne le linee di movimento e la velocità; quello "volatile", nei meravigliosi ritratti della moglie Elisa e delle figlie Luce ed Elica, che incantano per la resa delle luci e delle ombre; il Balla "drammatico" dell'interventismo in guerra, quella guerra glorificata da Filippo Tommaso Marinetti come "sola igiene del mondo", nel Manifesto del futurismo del 1909; quello "autonomo", che si ritrae in opere ironiche e dalle differenti cifre stilistiche ("Autocaffè", 1928; "Autoghigno", 1938); quello "trasparentissimo" dei cicli delle "Stagioni" e delle "Trasformazioni Forme Spiriti"; fino ad incontrare, nell'ultimo salone, il Balla "coloratissimo e luminosissimo", "scoppiante" e "trasformabile" di opere come la scultura "Pugno di Boccioni" e degli abiti antineutrali, l'abbigliamento futurista dalle tinte volutamente aggressive e dalle forme squadrate. Giustamente scelta come copertina del catalogo della mostra, l'opera "Forze di paesaggio + cocomero" del 1917 – 1918, che bene illustra la volontà espressa da Balla e Depero nel loro manifesto:" Vogliamo realizzare questa fusione totale per ricostruire l'universo rallegrandolo, cioè ricreandolo integralmente. Daremo scheletro e carne all'invisibile, all'impalpabile, all'imponderabile, all'impercettibile. Troveremo degli equivalenti astratti di tutte le forme e di tutti gli elementi dell'universo, poi li combineremo insieme, secondo i capricci della nostra ispirazione. [...] Dunque l'arte diventa Presenza, nuovo Oggetto, nuova realtà creata cogli elementi astratti dell'universo".

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Da segnalare anche la possibilità di vedere esposta alla Magnani Rocca, fino all'8 dicembre, "La sedia di Van Gogh" del 1888, capolavoro di Vincent Van Gogh e proprietà della National Gallery di Londra. Con la potenza di un vero autoritratto, quest'opera dichiara l'umiltà e la grandezza di un artista travagliato, oggi icona indiscussa, che in vita riuscì a vendere solamente uno dei suoi quadri. "È un grande onore essere riusciti a portare in Italia per la prima volta un capolavoro talmente intenso che talvolta persino commuove coloro che hanno la fortuna di poterlo ammirare dal vero" sostiene Stefano Roffi, curatore artistico della Fondazione Magnani Rocca; "vorrei che il pubblico si ponesse davanti a questo quadro non soltanto come a un'icona assoluta dell'Arte, ma anche come a uno struggente testamento dell'artista, traccia eterna della sua disperata passione per la vita e per la pittura".

Per informazioni: www.magnanirocca.it 

L'opera, in sette volumi, tradotti anche in inglese, è stata presentata a Expo ed è il frutto di 40 anni di studi e ricerche sul campo. L'autore è il modenese Antonio Saltini, classe 1943, storico, giornalista, scrittore e docente di Storia dell'Agricoltura presso l'Università di Milano. -

 - Di Manuela Fiorini -

Modena, 8 dicembre 2015 -

E' un'opera monumentale, di preziosa ricerca e rigore scientifico, ma anche frutto di quarant'anni di studi, viaggi e ricerca sul campo. La Storia delle Scienze Agrarie, tradotta in inglese dallo studioso Jeremy James Scott con il titolo di Agrarian Sciences in the West, esce in sette volumi per le edizioni Nuova Terra Antica. L'autore è il modenese Antonio Saltini, classe 1943, storico, giornalista, scrittore e docente di Storia dell'Agricoltura presso l'Università di Milano. Presentata con successo a Expo 2015, la Storia delle Scienze Agrarie ha una storia lunga e travagliata, che ha accompagnato il suo autore per buona parte della sua vita.

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"Nel 1967, per ragioni tuttora inspiegabili", racconta Saltini, "mi ero laureato in giurisprudenza. Siccome era stato un palese abbaglio, nel 1968 mi iscrissi a scienze agrarie, a Milano. Mi laureai nel 1972, fui assunto immediatamente dal Servizio informazioni della Federconsorzi e poi trasferito al settimanale Il giornale di agricoltura, la più antica e gloriosa testata agraria d'Italia. Per il settimanale romano svolsi, nel 1985, la prima missione di inviato all'estero, nel Corn Belt degli Stati Uniti. Il reportage che ne seguì piacque molto a Luigi Perdisa, proprietario-direttore di Terra e vita, il più dinamico organo di informazione del giornalismo agrario italico. Così, tornato dagli Usa, mi ritrovai a Bologna, sede dell'Edagricole. Erano gli anni della Rivoluzione Verde, in tutti i paesi del Mondo l'agricoltura stava accrescendo le produzioni a ritmo prodigioso. Perdisa voleva spiegare agli agricoltori italiani quali progressi tecnici fossero in corso nei paesi concorrenti e cominciò a mandarmi in giro per il mondo per verificare e illustrare. I miei servizi piacevano molto anche ai lettori, cosicché, quando scendevo da un aereo, il vecchio maestro mi concedeva 5-6 giorni per stilare i miei rapporti. Poi, tornavo a Bologna con i 4-5 servizi sul viaggio compiuto, consegnavo tutto alla segretaria di redazione. Dopo due ore il vecchio Professore mi convocava, si congratulava e mi informava di avere ordinato per me un biglietto aereo per la Normandia o la Nuova Zelanda".

Da quei viaggi in giro per il mondo è poi nata l'idea della Storia delle Scienze Agrarie. Qual è stato il "passo" da giornalista e inviato ad autore scientifico?
"Gli studi nella gloriosa Facoltà milanese sono stati il fondamento per capire quanto ero inviato a verificare, i viaggi come inviato sono stati l'occasione per accrescere le mie conoscenze e acquisire, progressivamente, un'autentica capacità di confronto. A Roma, avevo potuto usufruire della storica biblioteca annessa alla redazione del Giornale di agricoltura. Non c'era un volume solo che spiegasse, secondo i metodi della storia della scienza, la lunga, complessa storia dell'evoluzione della scienza agronomica nella civiltà dell'Occidente. Cercai ancora a lungo, fino a decidere che, se volevo davvero quel libro, avrei dovuto scriverlo io. Cominciai a lavorarci appena trasferito a Bologna. Nel 1979, uscì la prima edizione in volume unico, ma Luigi Perdisa e suoi collaboratori editoriali si erano appassionati all'impresa e ne vollero una splendida edizione illustrata stampata tra il 1984 e il 1989 in quattro volumi".

Che futuro ti auguri per quella che possiamo definire la tua opera più importante?
"Obiettivamente non esiste un'opera simile nei cataloghi librari, posso sperare (cioè sognare) un posto nelle scansie delle grandi biblioteche scientifiche di continenti e paesi diversi. Ma non so se le Agrarian Sciences in the West siano realmente il mio cimento più importante. Ho lavorato con altrettanta passione in sfere diverse, quella narrativa e quella epica. Ai lettori futuri il giudizio definitivo".

La nascita della Storia delle Scienze Agrarie ha anche un curioso antefatto. Quando il suo autore frequentava la terza liceo classico al Collegio San Carlo di Modena fu premiato per un tema sulla Comunità Economica Europea. Un'apposita commissione giudicatrice internazionale selezionò il suo elaborato insieme ad altri 34 scritti da studenti di 11 paesi diversi. I vincitori furono premiati a Vienna, mentre "l'impresa" del giovane Antonio Saltini venne riportata, insieme all'elaborato vincitore, nelle pagine della Gazzetta dell'Emilia del 26 giugno 1962.

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Bormioli Rocco, in collaborazione con ALMA La Scuola Internazionale di Cucina Italiana, promuove "Lezioni di Management" la nuova rubrica rivolta ai professionisti della ristorazione: i docenti di ALMA metteranno a disposizione il loro know-how per fornire consigli ed analizzare gli aspetti chiave in grado di fare la differenza nella gestione di un ristorante. Il primo appuntamento è per  mercoledì 2 dicembre.

Di Chiara Marando - Mercoledì 02 Dicembre 2015 -

La cucina è uno di quegli argomenti che sempre di più riscuote un grande interesse tra il pubblico di professionisti ed appassionati. Ogni canale televisivo propone programmi culinari e, mai come in questo momento, l’attenzione dei consumatori verso le materie prime e la qualità di ciò che viene proposto è alta.

Si tratta di un settore in continua evoluzione all’interno del quale è molto difficile orientarsi, soprattutto per i ristoratori che vedono cambiare gusti e tendenze, spesso senza sapere come muoversi.

Per trovare queste risposte, Bormioli Rocco, da sempre attento alle esigenze del mercato, ha deciso di promuovere  una serie di “Lezioni di Management” volte ad analizzare gli aspetti chiave che possono fare la differenza nella gestione di un ristorante: dal marketing alla pianificazione, dalla misurazione delle performance alla costruzione della cantina, dalla gestione dell’happy hour fino alla creazione della carta dei dolci.

Una realtà d’eccezione affiancherà Bormioli Rocco in questo progetto: saranno i docenti di ALMA, La Scuola Internazionale di Cucina Italiana fondata da Gualtiero Marchesi, a gestire le diverse lezioni, fornendo il loro know-how a quei professionisti che desiderano ampliare non solo le conoscenze legate al settore, ma apprendere nuove metodologie e tecniche per accrescere le proprie competenze e fornire un servizio in linea con le necessità di una clientela esigente e variegata.

Sul sito Bormioli Rocco MyBusiness, a partire da mercoledì 2 dicembre e con cadenza mensile, sarà possibile seguire le “Lezioni di Management” nella sezione dedicata e scaricare i pdf completi con tutti contenuti forniti dai docenti di ALMA. Inoltre, ogni appuntamento sarà impreziosito da una illustrazione della graphic designer Elena Locatelli.

La prima lezione affronterà le caratteristiche del mercato HoReCa, fornendo una panoramica generale del comparto attraverso l’analisi dell’evoluzione dei costumi. Per farlo, i docenti approfondiranno la figura del consumatore mediante la lettura di un’indagine di TradeLabche permetterà di capirne preferenze, abitudini, desideri e comportamenti. Oltre a questo, una rapida carrellata su nuove tendenze e competitors evidenzierà le molteplici opportunità che ogni professionista della ristorazione potrà cogliere per sviluppare il proprio lavoro.

 

Stamattina l'incontro tra gli studenti di 13 scuole superiori che la scorsa estate hanno studiato e lavorato per un mese in Europa grazie al progetto "Movet" della Provincia e quelli interessati ai ben 321 posti disponibili per il prossimo anno. Ilenia Malavasi: "Esperienza fondamentale". -

Reggio Emilia, 30 novembre 2015 - tutte le foto in galleria in fondo al testo -

Partono da Reggio Emilia, per un mese studiano la lingua e lavorano all'estero e rientrano diversi: più maturi, più aperti, più pronti ad affrontare il mondo – quello del lavoro, ma non solo – o con le idee più chiare sull'università da intraprendere. Oppure non ritornano, perché trovano subito lavoro: come è successo a Costantin Luca, uno studente di orgini moldave del "Motti" che a Malta è rimasto come cuoco per tutta la stagione estiva, o a Waqar Fahad, un ragazzo pachistano del "Carrara" di Guastalla che è tuttora in Irlanda con un contratto in uno studio di amministrazione e contabilità
Sono i giovani reggiani della "generazione Erasmus+", che questa mattina hanno affollato l'aula magna dell'Università per raccontare le loro esperienze agli studenti che, facendo quest'anno la quarta superiore, saranno i protagonisti dei prossimi progetti coordinati dall'Ufficio politiche comunitarie Provincia di Reggio Emilia: ben 4, per un importo di 1 milione e mezzo di euro, un vero record. Il prossimo anno, infatti, altri 321 studenti (228 di quarta superiore e 93 neodiplomati) potranno infatti a loro volta "vivere quest'esperienza che è davvero importante non solo perché consente di mettere in pratica le abilità acquisite a scuola, di avere un primo approccio col mondo del lavoro e di affrontare meglio la scelta dell'università da intraprendere – ha sottolineato la vicepresidente della Provincia, Ilenia Malavasi – ma anche perché per moltissimi di loro rappresenta la prima opportunità di vita fuori casa: all'estero questi ragazzi non imparano solo la lingua o un lavoro, ma anche a farsi da mangiare, a lavarsi i vestiti, insomma crescono come cittadini e come studenti". Come ha riconosciuto Laura Paciotti del "Motti", per la quale la sua "a Malta ha rappresentato un'esperienza positiva che ci ha aiutato a crescere e farci capire com'è il mondo fuori dalla "chioccia" dei nostri genitori". E' un modo, insomma, anche per "darsi una mossa", come suggerisce del resto l'azzeccato acronimo del progetto gestito dalla Provincia: Movet (Mobility for vocational and educational training), che dall'inglese passa al latino ammiccando al dialetto reggiano.
E che questi ragazzi siano tornati diversi, più maturi e brillanti, lo ha confermato la mattinata che - con la regia della stessa Ilenia Malavasi, di Martino Soragni dell'Ufficio politiche comunitarie della Provincia e di Fabio Pasquale, amatissimo formatore di ragazzi e docenti dell'Agenzia per la mobilità internazionale di Arezzo, consolidato partner di Palazzo Allende – si è snodata tra i racconti di studenti e professori. Per tutti, vale la testimonianza di Marianna Facchini del liceo "Corso" di Correggio che è stata nel Regno Unito: "Lavorando in una scuola di lingua e vivendo in una casa multietnica, le mie prospettive si sono ampliate, il mio modo di pensare non è più su una scala locale, ma internazionale, e questo mi fa sperare nel futuro, nello scambio di esperienze, di vite, di strade che si intrecciano, di porte che si aprono: perché a volte per iniziare a raccontare una storia, a costruire la propria carriera, il proprio avvenire è necessario diventare qualcun altro...".

I progetti

Quello raccontato stamattina attraverso le parole e le immagini di ragazzi e studenti è stato il progetto Movet (Mobility for vocational and educational training), promosso dalla Provincia di Reggio Emilia nell'ambito del Programma Erasmus+ KA1 VET in collaborazione con 13 scuole superiori: "Ariosto-Spallanzani", "Aldo Moro", "Canossa", "Chierici", "Corso", "Motti", "Gobetti", "Scaruffi - Levi - Tricolore", "Zanelli", "Pascal", "Cattaneo - Dall'Aglio", "Russell" e "Carrara". Cento gli studenti di quarta superiore (e 30 i neodiplomati che rientreranno a dicembre) che la scorsa estate hanno vissuto presso famiglie ospitanti o in appartamenti condivisi, imparato la lingua e lavorato in Regno Unito (Cardiff), Irlanda (Cork), Germania (Pforzheim nella provincia gemella dell'Enzkreis), Portogallo (Lisbona), Spagna (La Coruña) e Malta grazie a borse di studio che hanno coperto i costi di viaggio, vitto, alloggio, corso di lingua e assicurazione.
Ma la Provincia è già al lavoro per i prossimi progetti: per partecipare al prossimo bando e soprattutto per gestire i quattro che sono stati approvati la scorsa primavera e che la prossima estate permetteranno ad altri 321 giovani reggiani di affrontare a loro volta questa importante esperienza. "Reggio Emilia è stata la realtà che più di tutte, a livello nazionale, lo scorso anno è stata capace di raccogliere finanziamenti per i nostri ragazzi, a conferma della capacità di fare rete che caratterizza la nostra terra – conclude la vicepresidente della Provincia, Ilenia Malavasi - Tutto ciò è merito del grande lavoro di progettazione svolto dai nostri uffici e della preziosa collaborazione con tutte le scuole superiori della provincia, cui si aggiungono i tanti partenariati locali, dalle imprese alle associazioni di categoria".

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

Il Natale è la festa tradizionale per eccellenza, un momento nel quale si celebra lo stare in famiglia anche attorno alla tavola imbandita. Come in Italia, anche negli altri Paesi europei, e non solo, la cucina rispecchia la cultura del territorio

Di Chiara Marando – 28 Novembre 2015 -

Impossibile non notare le luci che in questi giorni hanno iniziato ad illuminare i centri storici delle città, trasportandoci lentamente nella suggestiva atmosfera natalizia che accompagnerà il mese di dicembre.

Ma Natale è sinonimo di tradizione e la tradizione va a braccetto con la cucina. Mai come durante le feste ci lasciamo andare a stravizi mangerecci, pietanze tipiche che diventano dei veri e propri cerimoniali da tramandare di anno in anno. Ogni luogo ha usanze diverse, piatti preparati come una volta che racchiudono un significato più profondo legato alla cultura dei diversi territori.

Già perché, come accade in Italia, anche negli altri Paesi europei, e non solo, il Natale è l’occasione perfetta per recuperare quelle specialità che ormai sono diventate parte integrante di usanze che permettono di festeggiare questi momenti dedicati alla famiglia.

Cominciamo pensando alla Spagna, dove non può mancare  una saporita zuppa a base di carne e verdure chiamata escudella y carn d’olla, oppure il tacchino al forno accompagnato da frutta glassata, il maialino e l’agnello arrostiti ed il polvorones, uno sfizioso dolce friabile al cocco.

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E che dire della Francia? Il popolo che ha fatto della raffinatezza un biglietto da visita, anche sulla tavola di Natale non si smentisce e propone principalmente piatti a base di pesce indirizzandosi verso ostriche, salmone affumicato,  paté de Fois Gras e lumache, il tutto servito con insalate lavorate e condite con salse particolari allo yogurt. Nella regione dell’Alsazia si prepara il pollo arrosto, l’oca ed il prosciutto al forno, mentre in Borgogna il vero must è rappresentato dal tacchino servito con le castagne. Il dolce nazionale è la Bûche de Noël, un fagotto al cioccolato che ricorda il nostro Tronchetto di Natale.

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In Inghilterra non esiste Natale senza il Christmas Pudding servito con rum o brandy, una ricetta che ha origini molto antiche e costituisce uno dei simboli gastronomici del popolo britannico, una specialità benaugurante. Ma non è solo la ricetta l’elemento particolare (contiene ben 13 ingredienti), anche la sua preparazione ha un procedimento rituale che vede impegnata tutta la famiglia: ogni membro deve essere presente durante la lavorazione per girare l’impasto, rigorosamente in senso antiorario.

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Per la Germania il Natale rappresenta una delle feste più sentite, la sua magica atmosfera si respira in ogni più piccolo paesino, complici anche i famosi mercatini. La tavola tedesca viene così imbandita con il Martinsgans, ovvero arrosto d’oca imbottito di castagne, mele e cipolle con un contorno a base di cavolo rosso e canederli di patate, i cosiddetti Kloesse. Un altro piatto legato alla tradizione cristiana più antica sono i Weinhachtskarpfen, letteralmente “le carpe di Natale”. Poi ci sono i dolci: abbondano i Lebkuchen, biscotti speziati a base di miele, frutta secca e cannella, oppure i Baumkuchen, un impasto simile ai pancake, sistemato in sottili strati, grigliato e ricoperto di cioccolato fuso.

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Passiamo alla Finlandia, ovvero il paese di Babbo Natale, che aspetta con impazienza questo periodo per celebrare anche la Festa della Luce che saluta la fine del periodo dei sei mesi di buio per dare il benvenuto a quelli che portano i raggi del sole. Qui, la vera tipicità gastronomica sono i dolci natalizi: i Joulutorttu, paste a forma di stella di Natale guarnite con marmellata di prugne, i Pipparkakku, biscotti speziati realizzati con varie forme, e la pappa di riso per la colazione della mattina di Natale, a cui viene aggiunto zucchero, cannella ed una mandorla portafortuna. Il cenone tradizionale prevede merluzzo, patè di fegato e prosciutto cotto accompagnati da bevande tipiche come il Glögg, ossia vino caldo con mandorle, cannella ed uvetta.

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Infine, voliamo negli Stati Uniti dove per il pranzo del 25 dicembre trionfa il tacchino ripieno con salsa di mirtilli e verdure. I dolci che concludono il lauto pasto sono Christmas Pudding, Brownies e tortine di pasta frolla condite con frutta secca assortimento, le Mince Pies.

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Generazioni a confronto: in aula gli studenti nel ruolo di docenti, gli anziani in quello di allievi. Il progetto è promosso dalla Provincia di Parma e dall'Associazione ANCeSCAO. Iscrizioni aperte dal 30 novembre presso la sede del Coordinamento Provinciale Centri Sociali, Comitati Anziani e Orti.  -

Parma, 28 novembre 2015 –

Si troveranno in aula: gli studenti a insegnare l'informatica, gli anziani ad impararla. Il progetto "Informatica per capelli d'argento", promosso anche per l'anno scolastico 2015/16, dalla Provincia di Parma e dall'Associazione ANCeSCAO parte da quest'idea: mettere insieme le generazioni e far circolare il sapere. E i corsi di alfabetizzazione informatica per la terza età saranno tenuti dagli alunni degli istituti superiori di Parma e provincia. Finalità del progetto sono quelle di offrire alla popolazione anziana la possibilità di apprendere le nuove tecnologie informatiche, di promuovere uno scambio e un dialogo fra generazioni diverse, di offrire ai ragazzi delle scuole la possibilità di sperimentarsi nel ruolo di docenti mettendo a frutto le conoscenze acquisite.

L'iniziativa è garantita dall'accordo tra la Provincia di Parma e il Coordinamento Provinciale Centri Sociali, Comitati anziani e Orti di Parma e prevede lo svolgimento di una lezione settimanale di due ore, in giorni concordati con le scuole aderenti, per l'utilizzo dei laboratori e per un totale di 10 lezioni (20 ore). Alla conclusione del progetto l'Associazione ANCESCAO riconoscerà all'istituto una donazione per l'acquisto di materiale didattico, come cancelleria e libri.

Le iscrizioni si aprono lunedì 30 novembre presso la sede del Coordinamento Provinciale Centri Sociali, Comitati Anziani e Orti, Via Milano 30, Parma, con questi orari: dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 12.

Per informazioni:
ANCeSCAO 0521 273466

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Il 27 e 28 novembre, in prima nazionale, "Drakula – da Bram Stoker", una coproduzione italo-croato-slovena del visionario regista Andràs Urbàn. Le atmosfere gotiche e oniriche del romanzo sono solo il punto di partenza per un'opera che indaga le ambiguità dell'animo umano, i lati oscuri più intimamente celati, le verità che si abbeverano e si affogano nel sangue.-

Parma, 27 novembre 2015 -

Fu nel 1897 che lo scrittore irlandese Bram Stoker presentò al mondo il suo Conte Dracula: affascinato dalla figura realmente esistita del principe rumeno Vlad Dracul, e in seguito a lunghe ricerche sulla cultura e la religione dei Balcani, Stoker creò il romanzo gotico del terrore per eccellenza, su un personaggio divenuto ben presto leggendario. Nonostante le innumerevoli trasposizioni e le derivazioni dirette di questo cult (i vampiri di "Twilight" sono solo l'esempio più recente), lo spaventoso quanto seducente conte non smette di entusiasmare il pubblico, sempre contagiato dalla sua immortale bellezza.

Al Teatro Due di Parma, nelle serate di venerdì 27 e sabato 28 novembre alle ore 21.00, si potrà assistere, in prima nazionale, a "Drakula – da Bram Stoker", spettacolo ideato e realizzato in una originale coproduzione internazionale fra il Teatro Nazionale Croato di Zagabria, il Teatro Nazionale Sloveno di Maribor e Fondazione Teatro Due. Le atmosfere gotiche e oniriche del romanzo sono solo il punto di partenza per un'opera che indaga le ambiguità dell'animo umano, i lati oscuri più intimamente celati, le verità che si abbeverano e si affogano nel sangue. Come spiega Kata Gyarmati, autrice della drammaturgia: "Quando appare Dracula, si può essere certi che la battaglia della vita e della morte è già iniziata. Eppure, Dracula è appassionato di oscurità e sfumature. Rifugge il sole e la luce, due elementi essenziali per la nostra esistenza. La parte più importante del lavoro è coincisa con l'affrontare alcune domande che la storia di Dracula ci ha suscitato e che ci sembrano cruciali rispetto al contemporaneo. Se non altro, Dracula si è rivelato un coltello, uno strumento per andare più a fondo dentro di noi. Forse il vampirismo oggi consiste nel succhiare il nostro stesso sangue, perché siamo diventati allo stesso tempo prede e predatori, ed è evidente a tutti i livelli della nostra società, non solo nel campo delle relazioni interpersonali. E se ti viene succhiato il sangue, goccia dopo goccia, diventi sempre più debole, finché esausto e impotente, sei destinato a morire o a trasformarti in un vampiro".

"In questo rapporto tra l'essere umano e Dracula" dice il regista serbo Andràs Urbàn, "ci siamo concentrati sulla prospettiva della vittima, dove la vittima è, ovviamente, l'umano. Dracula incarna la minaccia imminente per l'esistenza umana. E il nostro Drakula non è una fuga nella metafisica, ma piuttosto un salto nel disumano. In condizioni disumane, qualsiasi anelito vitale diventa solo un mezzo per sfuggire alla disumanità. Sia Dracula che l'uomo rappresentano, quindi, un percorso verso l'auto-distruzione, perché indipendentemente dalla direzione di partenza, stiamo tutti per scontrarci. Chi ci sta succhiando il sangue? Cosa opprime la vita umana?". Sul palco, nove attori provenienti dai tre teatri coinvolti nel progetto: Matevž Biber, Mia Biondić, Dado Ćosić, Jurij Drevenšek, Davide Gagliardini, Edvin Liverić, Gian Marco Pellecchia, Nika Rozman e Lucija Šerbedžija.

Il 28 novembre all'Università e il 12 dicembre, nei singoli distretti, torna l'iniziativa della Provincia per accompagnare quasi 5.000 ragazzi e le loro famiglie nella scelta delle superiori. Domani il Salone dell'orientamento promosso dalla Provincia tornerà a occupare la sede dell'Università in viale Allegri dalle 9 alle 18.30. -

Reggio Emilia, 27 novembre 2015 -

Per 4.886 ragazzi reggiani si avvicina il momento di una scelta importante, quella della scuola superiore. Una scelta che, anche quest'anno, sarà più agevole grazie a "La Provincia che orienta". Giunto alla sua sesta edizione, sabato 28 novembre il Salone dell'orientamento promosso dalla Provincia tornerà a occupare la sede dell'Università in viale Allegri dalle 9 alle 18.30. Saranno presenti, con proprio spazi espositivi e docenti, tutte le scuole superiori e gli enti del sistema di formazione professionale.
Alle 9 e alle 14,45, in aula magna, è prevista la tradizionale presentazione collegiale da parte dei dirigenti scolastici di tutti gli istituti superiori. A ognuno dei quasi 5.000 ragazzi in uscita dalle scuole medie verrà poi consegnata anche quest'anno, entro Natale, una guida curata dal servizio di orientamento Polaris della Provincia con tutte le informazioni utili per conoscere le nostre scuole e la loro offerta formativa.

"La scelta della scuola superiore è un momento importante per gli studenti e le loro famiglie, chiamati a una decisione che va ponderata con attenzione, valutando gli interessi e le potenzialità di ogni ragazzo al fine di individuare la scuola migliore per esprimere il talento che è in ognuno di noi, assicurandone così il successo formativo" – sottolinea la vicepresidente della Provincia di Reggio Emilia, Ilenia Malavasi - Data la complessità della scelta, la Provincia ha organizzato diverse iniziative, utili a conoscere la ricca offerta formativa presente nel territorio provinciale, a partire dal Salone dell'Orientamento, dove è possibile approfondire ogni curiosità, incontrando direttamente le scuole, dagli studenti ai docenti, ai dirigenti scolastici. Come ulteriore aiuto alla scelta è possibile inoltre chiedere una consulenza individuale a Polaris, dove personale preparato e formato può fornire un supporto orientativo e risposte personalizzate alle esigenze dei ragazzi.

"In questa provincia ci sono ottime scuole, che offrono indirizzi e curricula diversificati. Questo non significa che esistono scuole migliori di altre – conclude la vicepresidente Malavasi - Non ci sono classifiche né garanzie per il successo formativo dei nostri ragazzi, ma solo scuole diverse. Ognuno di noi ha abilità differenti che devono trovare nella scuola la possibilità di esprimersi. Solo così ognuno di noi potrà esprimere il proprio talento, trovando la propria scuola migliore, quella migliore per lui e per il suo futuro".

Sabato 12 dicembre il Salone dell'orientamento farà poi tappa in provincia. L'iniziativa si svolgerà alle 15 contemporaneamente a Montecchio (istituto D'Arzo, via per Sant'Ilario 28/c); Guastalla (istituti Russell e Carrara, via Sacco e Vanzetti 1); Scandiano (istituto Gobetti, via della Repubblica 41); Correggio (liceo Corso in via Roma 15; convitto Corso in via Bernieri 8; istituto Einaudi in via Prati 2; liceo paritario D'Aquino in via Contarelli 3/5), mentre a Castelnovo Monti, l'attività di presentazione per le scuole superiori è prevista per le 14.30 al Teatro "Bismantova" in via Roma 75. In tutte le sedi sarà presente un operatore di Polaris della Provincia per fornire informazioni.
Anche quest'anno, manifesti e volantini del Salone dell'orientamento sono stati realizzati praticamente a costo zero grazie alla progettazione curata dagli studenti dell'indirizzo grafico del "Pascal" di Reggio Emilia e alla stampa effettuata dall'indirizzo grafico del "D'Arzo" di Montecchio e Sant'Ilario.
Per ulteriori informazioni è possibile visitare il sito della Provincia di Reggio Emilia www.provincia.re.it  oppure contattare il servizio Polaris, telefono 0522.444.855 e-mail Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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(Fonte: ufficio stampa Provincia di Reggio Emilia)

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