La nota della Gilda degli Insegnanti in merito alle polemiche relative al cambiamento degli orari di lezione della Scuola primaria dell'Istituto Comprensivo di Traversetolo. Salvatore Pizzo, Coordinatore provinciale: "Non tolleriamo questo modo di fare che deriva dalla mancanza di controlli che l'Ufficio Scolastico Regionale dovrebbe attuare nei confronti dei dirigenti scolastici, la scuola parmense è nell'anarchia totale, ci riserviamo tutte le iniziative di legge". - 

Parma, 28 gennaio 2016

In merito alle polemiche relative al cambiamento degli orari di lezione della Scuola primaria dell'Istituto Comprensivo di Traversetolo, la Gilda degli Insegnanti precisa che tutte le decisioni che riguardano l'organizzazione del lavoro del personale scolastico non possono in alcun modo essere ritenute efficaci, fino a quando non viene resa un'informativa preventiva alle organizzazioni sindacali rappresentative del comparto scuola, lo prevedono il vigente contratto di categoria e le norme successive che regolano le relazioni sindacali. Inoltre, l'art. 10 comma 4 del Dlgs 297/97 prevede che i criteri generali in merito all'orario scolastico siano definiti dal Consiglio d'Istituto, purtroppo non è dato sapere cosa sia avvenuto, in quanto non ci sono stati trasmessi gli atti che per legge ci spettano. Come organizzazione di categoria non tolleriamo che di certe decisioni, così importanti per l'esercizio della funzione docente, siano già informati degli estranei alla scuola statale, quali i politici locali che amministrano il Comune, mentre non sono state ancora completate le procedure obbligatorie verso le rappresentanze del personale, che nella scuola rappresentano molto di più di amministratori locali estranei al settore. Il comune è solo il locatore dell'immobile della scuola. Salvatore Pizzo, Coordinatore provinciale della Gilda: "Non tolleriamo questo modo di fare che deriva dalla mancanza di controlli che l'Ufficio Scolastico Regionale dovrebbe attuare nei confronti dei dirigenti scolastici, la scuola parmense è nell'anarchia totale, ci riserviamo tutte le iniziative di legge" – continua il coordinatore della Gilda – "il caso vuole che certe anomalie, che vedono in qualche modo coinvolti gli enti locali, avvengono laddove esistono maggioranze del partito di governo, evidentemente è il nuovo modo di fare scuola "secondo Matteo". Pretendiamo che le nostre prerogative vengano rispettate e non intendiamo essere spettatori passivi, evidentemente a Traversetolo qualcuno è male abituato".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Gli alunni della 5° B della primaria Giordani ospiti in aula consiliare per il progetto "La scuola in Comune". Tutti i giovanissimi ospiti che hanno partecipato al progetto hanno incontrato il presidente Christian Fiazza, i consiglieri Mirta Quagliaroli e Gianluca Ceccarelli.

Piacenza, 27 gennaio 2016

Riprende, dopo la pausa per le vacanze natalizie, il progetto "La scuola in Comune", che stamani ha visto protagonisti in aula consiliare – dove hanno incontrato il presidente Christian Fiazza, i consiglieri Mirta Quagliaroli e Gianluca Ceccarelligli alunni della 5° B della primaria Giordani.
Questi i nominativi dei giovanissimi ospiti: Alessia Agostino, Francesco Bertoncini, Giulia Callegari, Camilla Cavalli, Simona Cucchetti, Marvin Espinoza Cueva, Martina Fermi, Francesca Ferri, Allegra Fiorani, Fabrizia Fornaroli, Sofia Garioni, Christian Emanuel Ghenta, Ludovica Guglielmetti, Isabella Lecini, Alice Leopardi, Roberto Lucchini, Carlotta Maffi, Andrea Maggi, Michele Menzani, Sofia Moglia, Bianca Maria Moglio, Justin Sebastian Jimenez Roque, Paolo Ruspaggiari, Enea Senaldi, Jonus Sabastian Thif, Yiran Zhou.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

A Palazzo Santa Margherita si proietta per tutta la giornata un video con il diario della madre di Spoerri, il cui padre fu ucciso dai nazisti. Il progetto dell'associazione Ecad (Ebraismo, Culture, Arti drammatiche) prevede che nel Giorno della Memoria venga esposta e valorizzata un'opera legata alle persecuzioni naziste contro la cosiddetta "arte degenerata" e alle discriminazioni politiche e razziali perpetrate dal regime hitleriano. -

Modena, 27 gennaio 2016

"Histoire de mon petit Daniel" è il titolo di un video, quasi un racconto per immagini, in cui una mano sfoglia pagina per pagina il diario della madre di Daniel Spoerri, scritto tra il 27 giugno 1930 e l'ottobre del 1932, durante i primi due anni di vita dell'artista, il cui padre fui poi ucciso dai nazisti. Il documento viene proiettato alla Galleria civica di Modena che partecipa così insieme a numerosi altri musei italiani oggi, nel Giorno della Memoria, al progetto "La Shoah dell'arte", insignito della Medaglia del Presidente della Repubblica e patrocinato dal Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo.
Il progetto dell'associazione Ecad (Ebraismo, Culture, Arti drammatiche) prevede, infatti, che nel Giorno della Memoria venga esposta e valorizzata un'opera legata alle persecuzioni naziste contro la cosiddetta "arte degenerata" e alle discriminazioni politiche e razziali perpetrate dal regime hitleriano.
Nell'ammezzato di Palazzo Santa Margherita in corso Canalgrande 103, sarà appunto proiettato per tutta la giornata di oggi, 27 gennaio, il video "Histoire de mon petit Daniel", in orario di apertura della mostra "Daniel Spoerri. Eat Art in transformation" (dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18). Alla Palazzina dei Giardini, inoltre, all'opera di Spoerri "Albero della civetta" sarà affiancato un testo scritto per l'occasione dal curatore Antonio D'Avossa, che svela il contenuto simbolico dell'opera legato agli eventi drammatici che hanno segnato l'infanzia dell'artista creatore della Eat Art.
Il diario della madre di Spoerri sfogliato nel video registra con puntualità ogni cambiamento del bambino: quanto pesa, quanto è cresciuto rispetto al mese precedente, ogni quante ore mangia. È segnato il giorno in cui per la prima volta si è nutrito con il latte vaccino, c'è il racconto di un viaggio a Galati, e una serie di fotografie con didascalia a fissare momenti di vita familiare: il giorno dopo la nascita, il primo ritratto di famiglia, il primo compleanno fino alla fotografia che chiude il diario, nella quale è ritratto insieme alla sorella nell'ottobre 1932. Solo pochi anni dopo, il padre di Spoerri, Isaac Feinstein, troverà la morte per soffocamento insieme ad altri 140 ebrei, per mano dei nazisti che avevano occupato la Romania. Nell'ottobre del '42, a dieci anni dall'ultima foto del diario, la famiglia di Daniel Spoerri ottiene il certificato di morte del padre, e Lidia, sua madre, può finalmente emigrare insieme ai suoi sei figli in Svizzera, alla ricerca della salvezza.
La mostra "Daniel Spoerri Eat Art in transformation", allestita nelle due sedi espositive della Galleria civica di Modena a Palazzo S. Margherita e alla Palazzina dei Giardini Ducali in corso Canalgrande, è visitabile gratuitamente da mercoledì a venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18; sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19 a orario continuato; è chiusa al lunedì e martedì. Per informazioni: Galleria civica di Modena, tel. 059 2032911, ( www.galleriacivicadimodena.it ).
(Fonte: ufficio stampa Comune di Modena)

Martedì, 26 Gennaio 2016 10:48

Fondazione Cariparma: al via i Bandi 2016

Fondazione Cariparma apre la raccolta delle richieste di contributo per l'anno 2016. Dal 1° febbraio al 15 marzo sarà infatti possibile inviare proposte progettuali riferite ai seguenti settori di intervento: "Volontariato, Filantropia e Beneficenza", "Salute pubblica, medicina preventiva e riabilitativa", "Arte, attività e beni culturali" e "Educazione, istruzione e formazione".

Questi i Bandi specifici:

"VOLONTARIATO, FILANTROPIA E BENEFICENZA": iniziative volte al contrasto e al superamento delle condizioni di disagio, acuite dalla crisi economica, vissute da diverse fasce della popolazione; (il budget a disposizione ammonta a Euro 3.500.000).

"SALUTE PUBBLICA, MEDICINA PREVENTIVA E RIABILITATIVA": progetti volti a qualificare, diversificare ed integrare il sistema dei servizi sanitari, tenendo in particolare considerazione la capacità dei progetti di favorire maggiore efficienza, efficacia e qualità del servizio sanitario oltre che la fornitura di servizi innovativi non adeguatamente disponibili; (il budget a disposizione ammonta a Euro 1.000.000).

"RETI D'ARTE": prevede sia progetti per la realizzazione di manifestazioni culturali promossi da reti di enti ed organizzazioni del territorio sia progetti rivolti alla valorizzazione di gruppi di beni culturali, legati da un percorso storico, filologico o turistico coerente; (il budget a disposizione ammonta a Euro 500.000).

"INFRASTRUTTURE SCOLASTICHE": iniziative di riqualificazione degli edifici scolastici con particolare attenzione alla riqualificazione energetica; (il budget a disposizione ammonta a Euro 750.000).

Inoltre dal 16 marzo al 16 aprile 2016 sarà aperto il Bando "Innovazione Didattica", finalizzato ad iniziative rivolte alla promozione del successo scolastico ed al miglioramento del sistema educativo provinciale; tale bando è riservato esclusivamente agli Istituti Scolastici pubblici o paritari organizzati in rete, con sede nella provincia di Parma; (il budget a disposizione ammonta a Euro 750.000).

Si evidenzia che Fondazione Cariparma sosterrà progetti o iniziative il cui oggetto o i cui effetti ricadano nella provincia di Parma.

È importante sottolineare che la modalità di raccolta delle richieste di contributo avverrà esclusivamente per via telematica collegandosi al sito internet della Fondazione Cariparma ( www.fondazionecrp.it ), sezione in home page "Come richiedere un contributo"; sul sito sono già comunque presenti e consultabili tutte le informazioni riguardanti la procedura di richiesta contributo, unitamente al "Disciplinare per l'accesso agli interventi erogativi 2016"; si consiglia un'attenta lettura del suddetto "Disciplinare", nonché del documento, parimenti consultabile sul sito, "Metodi e obiettivi per l'efficace compilazione delle richieste di contributo 2016".

Si ricorda inoltre che è prevista l'apertura di una Sessione Erogativa Generale finalizzata alla raccolta di richieste di contributo di piccolo importo (massimo importo richiedibile ed erogabile Euro 10.000) riferite ad aree tematiche non rientranti in alcun Bando specifico; tali domande devono essere presentate sempre attraverso la modalità on line dal sito della Fondazione (date di apertura per l'anno 2016: prima sessione 1° febbraio -30 aprile e seconda sessione 1° maggio – 31 ottobre).

Gli Uffici della Fondazione sono a disposizione del pubblico per qualsiasi informazione o chiarimento, telefonicamente o previo appuntamento, nei giorni:

lunedì e mercoledì dalle ore 14.30 alle ore 16.30
martedì e giovedì dalle ore 9.00 alle ore 13.00

(Fonte: ufficio stampa Fondazione Cariparma)

La Città di Guastalla, il Teatro Ruggeri e l A.N.P.I. Guastalla propongono "Cronache di una inconfessabile vergogna", lettura scenica da I sommersi e i salvati di Primo Levi e L'istruttoria di Peter Weiss a cura di Antonella Panini ore 9,30 e 11,15 per le scuole, ore 21.00 per tutti.

Reggio Emilia, 25 gennaio 2016

In occasione della Giornata della Memoria Mercoledì 27 gennaio 2016, alle ore 9,30 e 11,15 per le scuole e alle ore 21 per tutti, la Città di guastalla, il Teatro Ruggeri e l A.N.P.I. Guastalla propongono "Cronache di una inconfessabile vergogna", lettura scenica da "I sommersi e i salvati" di Primo Levi e "L'Istruttoria" di Peter Weiss a cura di Antonella Panini.

Dall'ultimo Libro di Primo Levi arriva diretta una riflessione analitica e un monito all'umanità

Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario, perché ciò che è accaduto può ritornare, le coscienze possono nuovamente essere sedotte e oscurate: anche le nostre.
Primo Levi

Dall'aula del Tribunale di Francoforte sul Meno tra il 63 e il 65 si ascoltano testimoni e imputati, nel processo contro gli Ufficiali SS e i funzionari del Lager di Auschwitz.
L'istruttoria di Weiss racconta teatralmente quel processo in cui si giudica il più grande crimine commesso dall'umanità contro se stessa.

Per questa lettura scenica, Antonella Panini, orchestra brani da L'istruttoria con le parole di Primo Levi del suo I sommersi e i salvati che suonano a commento e riflessione degli atti processuali e rispondono a domande e temi contemporanei di urgente attualità. Si creano così in scena due piani della memoria e del tempo: quello del ricordo e quello dell'oblio, quello del passato e quello del presente. L'accento è posto non solo sulle atrocità testimoniate ma su ciò che ha generato una tal degenerazione umana, affinchè la memoria non sia ricordo ma responsabilità nell'agire quotidiano di ognuno e attenzione al presente.

in scena Marco Morellini e Laura Pazzaglia (Ars Ventuno Drama) Fiorello Tagliavini, Aldo Buti, Gianmarco Gradellini.

giorno memoria guastalla rid

La società di promozione del centro storico nella giornata di Sabato 23 gennaio ha staccato un assegno di 2.500 euro: il ricavato della raccolta fondi si è svolta in occasione del Trenino di Natale, che ha animato il centro storico di Modena fino al 6 gennaio. 

Modena 25 gennaio 2016

Sabato scorso Peter Zehentleitner, amministratore unico di Trenkwalder, insieme a Mauro Rossi e Maria Carafoli, rispettivamente Presidente e Direttore di Modenamoremio, hanno consegnato a Erio Bagni, Presidente dell'Associazione Sostegno Ematologia Oncologia Pediatrica Onlus (ASEOP), e al Vice Presidente Nelusco Maini, un assegno di 2.500,00 euro.

La somma è stata raccolta in occasione del Trenino di Natale che ha animato il centro storico di Modena fino al 6 gennaio 2016. La cifra corrisposta ad ASEOP contribuirà a realizzare la Casa di Accoglienza "La casa di Fausta" per i bambini ricoverati presso il Dipartimento Materno Infantile, dell'Azienda Ospedaliero Sanitaria Policlinico di Modena, e loro famiglie.

Questo importante risultato deve essere motivo di orgoglio per Modenamoremio, per chi partecipa ormai da anni alla realizzazione dell'iniziativa, e per tutta la città.

(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio)

Lunedì, 25 Gennaio 2016 12:54

Beckett e Pinter al Teatro Due di Parma

Samuel Beckett e Harold Pinter a Teatro Due: con "Catastrofe – Il linguaggio della montagna, Il bicchiere della staffa, Il nuovo ordine mondiale", per la regia di Massimiliano Farau, si affronta il complesso rapporto tra oppressi e oppressori. In scena fino al 31 gennaio. -

di Cristina Pedretti

Parma, 25 gennaio 2016

Sono le opere di due grandissimi autori teatrali del Novecento quelle che andranno in scena al Teatro Due di Parma fino alla fine di gennaio: "Catastrofe" di Samuel Beckett, un breve ma intenso atto unico, farà infatti da premessa ai tre testi di Harold Pinter, "Il bicchiere della staffa", "Il linguaggio della montagna" e "Il nuovo ordine mondiale", raccolti insieme in uno spettacolo unico. I lavori di questi due esponenti del Teatro dell'assurdo innescano una profonda riflessione sul tema dell'oppressione e dei rapporti umani (anche politici) dominati dalla violenza.

Samuel Beckett scrisse "Catastrofe" nel 1982 per il Festival di Avignone, evento durante il quale molti intellettuali dimostrarono il loro supporto a Vaclav Havel, il drammaturgo cecoslovacco dissidente che fu imprigionato e perseguitato per diversi anni a causa della sua lotta per la difesa dei diritti civili, e che divenne poi il primo presidente della Repubblica Ceca. A Beckett, il fatto che ad Havel, come punizione, fosse stato proibito di scrivere, sembrò la massima espressione di oppressione, e in "Catastrofe" mise in scena proprio questa condizione, rappresentando il rapporto tra un attore e il suo regista: umiliato e totalmente sottomesso, il primo, e despota inesorabile il secondo. Le tre opere di Pinter ("Il bicchiere della staffa" del 1984, "Il linguaggio della montagna" del 1988 e "Il nuovo ordine mondiale" del 1991) analizzano l'oppressione e la prevaricazione messe in atto con la tortura, con la manipolazione e la mistificazione del linguaggio, con l'alterazione dell'identità personale.

«In questi tre agghiaccianti atti unici – sostiene il regista Massimiliano Farau – Pinter ci fa entrare nei "luoghi chiusi dell'oppressione": camere della tortura, carceri segrete, algide sale colloquio. E ci pone un fondamentale interrogativo: che cosa può trasformare un normale essere umano in un torturatore? Perché non possiamo illuderci che i torturatori siano dei mostri. Sarebbe troppo facile e soprattutto ci farebbe cadere nel loro stesso autoinganno: quello di pensare che il male sia altrove, fuori di noi, facilmente identificabile. Come regista sento che è essenziale affrontare Nicolas, gli aguzzini de "Il linguaggio della montagna", Des e Lionel nel "Nuovo ordine mondiale" non come meri villains, ma come esseri umani. Come esempi della condizione in cui chiunque di noi può precipitare in circostanze estreme e in nome della "giusta causa". Come paradigmi degli effetti che un cocktail micidiale fatto di principio di autorità, paura, bisogno di appartenenza, istinto di morte, possono produrre sulle coscienze».

Lo spettacolo andrà in scena sabato 30 gennaio alle ore 21; domenica 31 gennaio alle ore 16. Sul palco: Cristina Cattellani, Paola De Crescenzo, Davide Gagliardini, Luca Nucera, Gian Marco Pellecchia, Bruna Rossi, Emanuele Vezzoli, Mattia Gambetta e Tommaso Vaja.

Trend in cucina: la moda del momento sceglie il Golden Milk, una bevanda dalle origini antiche preparata con latte, miele e curcuma, ovvero la cosiddetta “radice della guarigione del corpo”. Un drink dai tanti benefici

Di Chiara Marando -

Sabato 23 Gennaio 2016 -

Mode, manie e tendenze, in cucina non finiscono mai i trend del momento, alimenti nuovi o riscoperti che sembrano non poter mancare sulla tavola dei veri gourmet.

Questa volta tocca ad una bevanda particolare e dal nome promettente: il Golden Milk, un mix di latte, miele e curcuma. Tutti lo vogliono, lo cercano e ne condividono la foto tramite social, come ben dimostra l’hashtag #goldenmilk, ma la realtà è che non si tratta di una novità, bensì di un prodotto dalla storia quasi millenaria.

I primi a conoscerne e sfruttarne le virtù benefiche sono stati i medici ayurvedici, proprio in relazione alle proprietà della curcuma, ma anche del miele e del latte, che riescono ad attivare effetti positivi sul nostro organismo. Infatti, entrando nel dettaglio, la curcuma possiede ormai conclamate caratteristiche  curative come anti-infiammatorio, ma anche antiossidante ed analgesico. In più, rappresenta un’importante soluzione per trattare quei disturbi legati al sistema articolare, intestinale e respiratorio.  Il segreto si trova nella cosiddetta curcumina, una sostanza estremamente preziosa, diciamo proprio un’alleata per il benessere a tutto tondo, definita non a caso come la “radice della guarigione del corpo”.

Golden-Milk

Se poi pensiamo al miele, inutile dire che non c’è rimedio naturale migliore per mal di gola e tosse. Aggiungendolo al latte, ricco di calcio, vitamina D e proprietà calmanti, l’accoppiata diventa insuperabile per favorire il sonno serale, oppure per coccolarsi durante l’influenza.

Gli amanti del Golden Milk, ovvero chi non può più farne e meno, consigliano di assumerne un bicchiere una volta al giorno con regolarità, così da poterne constatare le potenzialità.

golden milk 1

Ma dopo aver elencato i suoi numerosi aspetti positivi, non rimane che provarlo. Quindi ecco la ricetta per prepararlo a casa:

Ingredienti per la Pasta di curcuma

1/2 tazza di curcuma in polvere

1/2 tazza di acqua

1/2 cucchiaino di pepe macinato.

Preparazione

Bollire acqua, pepe e curcuma mescolando fino ad ottenere un impasto denso che farete raffreddare. La pasta di curcuma si può tenere in un contenitore ermetico in frigo fino a 40 giorni.

Ingredienti per Golden Milk

1 cucchiaio di pasta di curcuma

1  tazza di latte vegetale (soia o riso)

1 cucchiaino di olio di mandorle dolci

Miele per dolcificare

Preparazione

Far bollire il latte con un cucchiaio di pasta di curcuma ed uno di olio di mandorle fino a quando il composto non sarà diventato cremoso. Infine, aggiungere il miele.

Sabato, 23 Gennaio 2016 10:03

Quei ragazzi "Tra le onde nel cielo"

Nel cinquantesimo anniversario della tragedia aerea in cui rimasero vittime sette giovani atleti della Nazionale Italia di nuoto, il loro allenatore e un giornalista Rai, sarà proiettato a Brema il trailer del docufilm scritto e diretto da Francesco Zarzana. L'anteprima nazionale invece, sarà a Modena, il prossimo 20 febbraio, nell'ambito di Buk Festival.

Di Manuela Fiorini

Modena, 23 gennaio 2016

Daniela Samuele, aveva 16 anni ed era una giovane promessa del nuoto italiano. Bruno Bianchi ne aveva 23, era il capitano della nazionale italiana di nuoto ed era stato per sedici volte primatista italiano nello stile libero. Nella squadra di atleti, che avrebbe dovuto partecipare al meeting di Brema del 1966, c'erano anche Amedeo Chimisso, 20 anni, primatista dei 200 metri a dorso, Sergio De Gregorio, anche lui ventenne, detentore di cinque titoli italiani assoluti, Carmen Longo, 19 anni, bolognese, campionessa italiana negli stili rana e misto, Luciana Massenzi, 21 anni, stileliberista e dorsista, primatista nei 100 metri dorso e detentrice di quattro titoli assoluti e Chiaffredo Rora, detto Dino, 21 anni, uno dei quattro nuotatori italiani ad avere detenuto un record europeo nei 100 metri dorso. Ad accompagnarli in Germania per quella occasione così importante c'erano anche Paolo Costoli, ex nuotatore e allenatore, e il giornalista sportivo Nico Sapio, che seguiva il nuoto italiano per la Rai. Il 28 gennaio il gruppo sale su un aereo della Lufthansa, preso in extremis, tra voli persi e appuntamenti rimandati. Il destino è in agguato. Il velivolo si schianta in fase di atterraggio all'aeroporto di Brema, forse a causa di un nubifragio. Muoiono tutte e 46 le persone a bordo. Nonostante la tragedia che ha decimato la Nazionale Italiana, le gare di Brema si disputarono comunque. Sui blocchi di partenza che avrebbero dovuto occupare i nostri atleti vengono deposti dei mazzi di fiori.

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                                                                  foto della troupe

Nel cinquantesimo anniversario della tragedia, per ricordare gli atleti azzurri arriva il docufilm "Tra le onde nel cielo", scritto e diretto da Francesco Zarzana, siciliano di nascita e modenese di adozione, scrittore, giornalista, autore teatrale ed ex nuotatore, già autore del libro L'ultima bracciata. Brema, 1966: la tragedia dimenticata della nazionale italiana di nuoto (Infinito Edizioni). Il film, di 80 minuti, include parti recitate a testimonianze di familiari, amici e compagni di squadra degli atleti scomparsi. Tra gli attori che, invece, daranno il volto ai protagonisti, ricostruendo la vicenda, ci saranno Laura Efrikian nei panni di Maria Andreani, insegnante di liceo di Carme Longo, Marco Morandi, nel ruolo di Dino Buzzati, e poi le attrici Claudia Campagnola, Elena Polic Greco, Lucia Fossi e Lucia Bendia.

Abbiamo incontrato Francesco Zarzana per farci raccontare la genesi del docufilm, il cui trailer sarà presentato a Brema il prossimo 28 gennaio con sottotitoli in tedesco. La versione integrale, invece, sarà proiettata in anteprima nazionale sabato 20 gennaio, alle ore 21, alla Tenda di viale Molza, a Modena, nell'ambito di BUK, il festival della piccola e media editoria, tra gli sponsor della pellicola insieme all'associazione Progettarte.

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Perché hai scelto di raccontare la tragedia di Brema?

"Sono stato un nuotatore agonista da ragazzo e partecipavo ogni anno a una gara chiamata Coppa Caduti di Brema ma non sapevo che cosa fosse. Da adulto mi sono reso conto che questa tragedia era stata subito dimenticata. È nata in me la voglia di saperne di più, di "conoscerli", di scoprire come fosse la loro vita, quali le loro passioni, aspirazioni, gioie, dolori. E che cosa sia davvero successo in quel tragico viaggio del 28 gennaio 1966. Sono così riuscito a raccogliere molto materiale, con pazienza certosina. E mi sono affezionato a questi giovani. Così, a ridosso del 50° anniversario, ho fortemente voluto fare questo lavoro sulla memoria emotivamente forte".

Quali sono state le difficoltà di girare un docufilm indipendente e le sfide e le emozioni nel vederlo "nascere" giorno dopo giorno?

"Ho creato un gruppo di lavoro straordinario e, ancora una volta, ho realizzato un sogno. Il mio motto, infatti, è "l'impossibile può realizzarsi". Non nego che le difficoltà economiche sono state enormi perché per accedere a un qualche fondo bisogna essere esageratamente strutturati. Nonostante tutto, alla fine, ce l'abbiamo fatta.

Tra gli interpreti ci sono nomi come Marco Morandi e Laura Efrikian. Come li hai convinti a partecipare al tuo progetto?

"Marco e Laura sono dei cari amici ed è bastato raccontare loro quello che volevo realizzare. Hanno accettato immediatamente. Così come le altre attrici: Claudia Campagnola, Lucia Fossi, Elena Polic Greco e Lucia Bendia. Le riprese sono state davvero emozionanti e abbiamo condiviso tutte le scelte".

Che cosa ti auguri per "Tra le onde nel cielo?"

"E' un lavoro di memoria che parla di una sciagura aerea, ma non è un docu-film triste. Spero che questo lavoro serva a far conoscere il più possibile questa storia troppo presto dimenticata".

Il docufilm si autofinanzia attraverso il crowfunding, un metodo molto americano che solo recentemente sta iniziando a prendere piede anche in Italia. Come mai questa scelta, anch'essa coraggiosa e non per esempio, i fondi per la cultura?

"Come dicevo prima, ai fondi pubblici non si riesce ad accedere perché bisogna essere esageratamente strutturati. Il crowdfunding che abbiamo attivato ha raccolto molto poco. In Italia non esiste questa cultura come negli Usa, dove grandi film sono finanziati dal pubblico. Si è reticenti a fare una donazione on line, malgrado i siti sono sicurissimi. Speriamo che in futuro questo metodo possa prendere piede anche da noi".

Francesco Zarzana è anche autore della canzone Among the way in the sky, che fa da colonna sonora alla pellicola. Musicata dalla musicista francese Valérie Marie, con gli arrangiamenti di Lorenzo Maiani, è interpretata da Eleonora Mazzotti, finalista al festival di Castrocaro 2010.
Chi, invece, volesse contribuire con una donazione, può farlo attraverso la piattaforma di crowfunding www.indiegogo.com/projects/tra-le-onde-nel-cielo-round-2#/ dove si possono trovare anche informazioni sul progetto, sul cast, sulla vicenda storica e una documentazione fotografica sulla tragedia di Brema e scatti della realizzazione del film.

tra le onde nel cielo locandina rid

Mostra di orchidee alla Solgarden, la cooperativa sociale di Sassuolo che, nata nel 1992 per offrire opportunità lavorative a persone svantaggiate, gestisce il garden di via Madre Teresa 5. Da oggi, sabato 23 gennaio, a domenica 14 febbraio si può ammirare uno dei fiori più affascinanti e misteriosi, disponibile in molte forme e colori. Inoltre gli operatori Solgarden sono a disposizione per fornire informazioni e consigli pratici sulla gestione delle orchidee.

Modena, 23 gennaio 2015

(Fonte: ufficio stampa Confcooperative MO)

Alla Biblioteca Comunale un appuntamento in occasione del Giorno della Memoria: i ragazzi del Laboratorio del Teatro l'Attesa e il nuovo gruppo corale "Respiro" del Corpo Filarmonico presentano "Questa storia... è la nostra storia". -

Parma, 23 gennaio 2016

Oggi, Sabato 23 gennaio alle ore 18.00, presso la Biblioteca Comunale un appuntamento in occasione del Giorno della Memoria: i ragazzi del Laboratorio del Teatro l'Attesa e il nuovo gruppo corale "Respiro" del Corpo Filarmonico presentano "Questa storia... è la nostra storia", letture e musica dal libro "Sono dov'è il mio corpo" di Pietro Iotti, memorie di un ex deportato a Mauthausen. Un evento ideato da Daniele Castellari e Sara Sistici.
Un Giorno della Memoria "diverso" quello di quest'anno a S.Ilario. Fatto a partire dai ragazzi. Un mondo per rendere prossimo un passato lontano, per intrecciare le esperienze di generazioni diverse, per trasmettere un messaggio che sia reso vivo dal contatto con l'attualità.
Questo progetto mette insieme le esperienze che gli adolescenti del nostro territorio compiono durante l'arco dell'anno in ambiti come la musica e il teatro: una forma di conoscenza e di crescita fatta di applicazione, divertimento, incontri. Si tratta di collegare questa energia quotidiana a qualcosa di apparentemente distante: la vicenda di un loro coetaneo di settant'anni fa che fu protagonista, insieme ad altri sfortunati santilariesi, della terribile esperienza del Lager. Stiamo parlando naturalmente di Pietro Iotti e della sua testimonianza del tempo trascorso nel campo di Mauthausen in Austria. Una testimonianza che ha trovato una ventina d'anni fa una solida voce nel libro "Sono dov'è il mio corpo", realizzato a quattro mani con Tullio Masoni. Un testo agile, ben scritto ed evocativo che costituisce un patrimonio da valorizzare e diffondere.
Quella della diffusione di pratiche attive di conoscenza della storia e di promozione dei diritti è uno degli obiettivi del progetto "Buona Memoria" lanciato dall'Amministrazione Comunale. Sempre per il Giorno della Memoria ci saranno attività con le Scuole Medie di S.Ilario curate da Daniele Castellari mentre a febbraio arriverà il "secondo capitolo" del percorso dedicato alla Grande Guerra con la mostra dedicata alla trincea curata da Carlo Perucchetti e James Garimberti. Perché il viaggio della memoria non si ferma.
Ingresso libero. Info: Biblioteca comunale, piazza Repubblica 11/E, Sant'Ilario d'Enza (RE).

Tel 0522672154 www.comune.santilariodenza.re.it 

(Fonte: Ufficio Stampa - Comune di Sant'Ilario d'Enza
Tel. 0522 902861 – 3351507274
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.)

GRADE Onlus è una realtà che da sempre opera con l’obiettivo di sostenere l’attività ospedaliera del Reparto di Ematologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, ma anche promuovere progetti innovativi e di ricerca.

Di Chiara Marando –

Domenica 24 Gennaio 2016 – (Foto della gallery by Francesca Bocchia)

Era il 1989 quando a Reggio Emilia si costituì l’associazione senza fini di lucro GRADE Onlus (Gruppo Amici dell’Ematologia), una realtà che da sempre opera con l’obiettivo disostenere l’attività ospedaliera del Reparto di Ematologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova – IRCCS di Reggio Emilia, finanziando progetti di ricerca ed assistenza per chi soffre di malattie oncoematologiche.

Al suo interno medici, infermieri, personale specializzato, ma anche famiglie ed ex pazienti che cooperano per uno scopo comune, permettendo all’associazione di crescere e proseguire nel suo cammino di sviluppo e sostegno. Ed infatti, nel corso degli anni, questo impegno ha portato al raggiungimento di traguardi importanti, alla raccolta di risorse reperite grazie a donazioni, iniziative speciali ed al contributo di soci, volontari, istituzioni e cittadini sensibili all’argomento.

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Un percorso lungo oltre 25 anni, culminato nel 2015 con una novità: GRADE ha ottenuto la denominazione diFondazione Onlus nel 2015.

Ecco in sintesi i suoi obiettivi:

-          Sostenere l’attività ospedaliera del Reparto di Ematologia dell’ASMN di Reggio Emilia

-          Sviluppare innovativi progetti di ricerca e assistenza

-          Migliorare la qualità di vita dei pazienti oncoematologici

Tanti i progetti realizzati, come quello per lo sviluppo del Reparto di Ematologia che vede un totale di 16 figure, finanziate direttamente con contratti libero-professionali o per esperienze scientifiche presso centri di ricerca di fama internazionale, e 500.000 euro investiti ogni anno per la ricerca.

Ma anche progetti più particolari, come quello che può contare sulla collaborazione della Make-Up Artist Serena Ballerini, che offre la possibilità di truccare o insegnare a truccare le pazienti attualmente in terapia presso il Reparto di Ematologia.

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Serena mette a disposizione le sue capacità e competenze su prenotazione il sabato mattina, dalle 9 alle 12 presso il Reparto. Il servizio è totalmente gratuito e dedicato a tutte le pazienti del Reparto di Ematologia dell’Arcispedale Santa Maria Nuova – IRCSS.

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La Libreria Ubik di Parma, in collaborazione con l’Associazione culturale Massimo Boscaini promuove “Progetto Dante”, iniziativa volta ad aiutare chi ha più bisogno: ciascun lettore può donare 50 centesimi al momento dell'acquisto di libri, ai quali ne verranno aggiunti altrettanti da parte della libreria.

Parma, 21 Gennaio 2016 -

Si intitola “Progetto Dante” e ha come scopo quello di aiutare Stefano, un uomo che vive per strada dopo aver perso il lavoro.

A lanciarlo sono state la Libreria Ubik di Parma e l'Associazione culturale Massimo Boscaini che hanno preso spunto da una celebre frase pronunciata nel 2010 dall'allora ministro Giulio Tremonti: "Di cultura non si vive, vado alla buvette a farmi un panino alla cultura, e comincio dalla Divina Commedia".

Al contrario, però, di cultura si può vivere o, quantomeno, tramite essa sostenere chi non ha più nulla e si trova costretto a chiedere l'elemosina.

Il “Progetto Dante” prevede che, per aiutare Stefano, ciascun lettore possa donare 50 centesimi al momento dell'acquisto di libri, ai quali ne verranno aggiunti altrettanti da parte della libreria.

“Grazie al vostro e al nostro amore verso i libri - recita il cartello che illustra l'iniziativa - potremo aiutare una persona in difficoltà. Magari cominciando proprio da una copia della Divina Commedia”

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Crediamo – spiega Salvo Taranto, uno dei due titolari della Ubik di Parma insieme a Giovanni Musumeciche non ci sia modo migliore per dimostrare quanto poco fondamento abbia una dichiarazione come quella dell'ex ministro: provare a dare da mangiare, proprio tramite la cultura, a chi in questo momento non può permettersi nulla. Il libro, insomma, non soltanto come pane per la mente”.

Al fianco della libreria in questo progetto compare l'Associazione culturale Massimo Boscaini,  realtà sorta a Parma per promuovere la musica classica ed offrire borse di studio a giovani musicisti. Tra le sue fila il maestro Romano Franceschetto, uno dei maggiori baritoni italiani.

The Verdi Ballets: omaggio della giovane danza ai ballabili dalle Opere di Verdi al Teatro Verdi di Busseto, domenica 24 gennaio ore 17.30 e ore 20.30. Il gala vedrà sul palco la presenza di due danzatori ospiti: Rebeca Zucchegni e Davide Vagnetti. Regia Arturo Cannistrà, Fondazione Nazionale Danza. Il secondo spettacolo dal titolo "Vittime del silenzio" sarà il 13 marzo. -

Parma, 23 gennaio 2016

E' divenuto ormai un appuntamento consueto quello realizzato da Parma OperArt in collaborazione con la Fnasd, e per la regia di Arturo Cannistrà della Fondazione Nazionale Danza, per quanto riguarda la danza nel cartellone teatrale del Teatro Verdi di Busseto.
Il primo spettacolo della giovane danza – le scuole di danza del territorio nazionale – è un omaggio al Maestro Verdi con "The Verdi ballets" domenica 24 gennaio con due spettacoli: pomeridiano alle 17.30 e serale alle 20.30.
Il secondo spettacolo dal titolo "Vittime del silenzio" sarà il 13 marzo 2016.

Le coreografie del 24 gennaio sono ispirate ai ballabili dalle opere del Maestro Verdi che, non solo è nel cuore di tutti i melomani, ma è anche presente nella vita dei danzatori italiani. La musica di Verdi ha fornito un contributo essenziale al balletto, il Cigno di Busseto è riuscito a dimostrare il proprio estro e versatilità, amalgamando all'interno del contesto operistico anche la danza. I ballabili Verdiani risalgono al periodo parigino, poiché all'Opéra di Parigi venivano espressamente richieste opere che contenessero al suo interno almeno un balletto o comunque delle parti danzate. Capita così che Verdi debba metter mano allo spartito ed inserire appositamente la danza nelle primière parigine. Ciò ha fatto in modo che siano giunti a noi questi "capolavori della danza".
Oltre ad "Otello", "Aida", "Vespri siciliani", il programma del 24 gennaio prevede anche altri brani Verdiani che ben si prestano alla danza sebbene non rientrino proprio tra i "ballabili" Verdiani, i coreografi delle varie scuole del Veneto, Umbria, Lazio, Emilia-Romagna, Calabria e Repubblica di San Marino, hanno fatto un pregevole lavoro.

Il gala vedrà sul palco la presenza di due danzatori ospiti: nello spettacolo del pomeriggio Rebeca Zucchegni, di Rieti, giovane talento di soli 15 anni, ma già astro nascente della danza internazionale, e allo spettacolo serale Davide Vagnetti, danzatore dalla presenza scenica di indubbio magnetismo.
Durante lo spettacolo verrà assegnato, come di consueto, un riconoscimento ad una grande personalità della danza: il 24 gennaio tale riconoscimento alla carriera verrà assegnato a Gino Labate, Maestro, Coreografo e Direttore di grandi eventi di danza.

Per informazioni e biglietteria: IAT di Busseto, 0524 92487, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , www.bussetolive.com 

(Fonte: ufficio stampa Parma Operart)

The Verdi Ballets: omaggio della giovane danza ai ballabili dalle Opere di Verdi al Teatro Verdi di Busseto domenica 24 gennaio, ore 17.30 e ore 20.30. Danzatori ospiti: Rebeca Zucchegni e Davide Vagnetti. Regia Arturo Cannistrà, Fondazione Nazionale Danza. Il secondo spettacolo dal titolo "Vittime del silenzio" sarà il 13 marzo. -

Parma, 21 gennaio 2016

E' divenuto ormai un appuntamento consueto quello realizzato da Parma OperArt in collaborazione con la Fnasd, e per la regia di Arturo Cannistrà della Fondazione Nazionale Danza, per quanto riguarda la danza nel cartellone teatrale del Teatro Verdi di Busseto.
Il primo spettacolo della giovane danza – le scuole di danza del territorio nazionale – è un omaggio al Maestro Verdi con "The Verdi ballets" domenica 24 gennaio con due spettacoli: pomeridiano alle 17.30 e serale alle 20.30.
Il secondo spettacolo dal titolo "Vittime del silenzio" sarà il 13 marzo 2016.

Le coreografie del 24 gennaio sono ispirate ai ballabili dalle opere del Maestro Verdi che, non solo è nel cuore di tutti i melomani, ma è anche presente nella vita dei danzatori italiani. La musica di Verdi ha fornito un contributo essenziale al balletto, il Cigno di Busseto è riuscito a dimostrare il proprio estro e versatilità, amalgamando all'interno del contesto operistico anche la danza. I ballabili Verdiani risalgono al periodo parigino, poiché all'Opéra di Parigi venivano espressamente richieste opere che contenessero al suo interno almeno un balletto o comunque delle parti danzate. Capita così che Verdi debba metter mano allo spartito ed inserire appositamente la danza nelle primière parigine. Ciò ha fatto in modo che siano giunti a noi questi "capolavori della danza".
Oltre ad "Otello", "Aida", "Vespri siciliani", il programma del 24 gennaio prevede anche altri brani Verdiani che ben si prestano alla danza sebbene non rientrino proprio tra i "ballabili" Verdiani, i coreografi delle varie scuole del Veneto, Umbria, Lazio, Emilia-Romagna, Calabria e Repubblica di San Marino, hanno fatto un pregevole lavoro.

Il gala vedrà sul palco la presenza di due danzatori ospiti: nello spettacolo del pomeriggio Rebeca Zucchegni, di Rieti, giovane talento di soli 15 anni, ma già astro nascente della danza internazionale, e allo spettacolo serale Davide Vagnetti, danzatore dalla presenza scenica di indubbio magnetismo.
Durante lo spettacolo verrà assegnato, come di consueto, un riconoscimento ad una grande personalità della danza: il 24 gennaio tale riconoscimento alla carriera verrà assegnato a Gino Labate, Maestro, Coreografo e Direttore di grandi eventi di danza.

Per informazioni e biglietteria: IAT di Busseto, 0524 92487, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , www.bussetolive.com 

(Fonte: ufficio stampa Parma Operart)

Per la seconda volta in pochi giorni un parlamentare del PD all'interno dell'Istituto "Gadda". La Gilda degli Insegnanti: "No ai politici nelle scuole". Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda: "L'Ufficio Scolastico Regionale ci dica se, oltre alla bandiera italiana ed a quella europea, sui pennoni delle scuole non sia da aggiungere anche la bandiera del PD, mancano solo marcette e canti per completare una pseudo riforma della scuola "secondo Matteo". -

Parma, 19 gennaio 2016

E' ormai imbarazzante l'uso tipicamente parmense di invitare esponenti politici del partito di maggioranza all'interno delle Scuole Statali del nostro territorio, è avvenuto per ben due volte in pochi giorni all'Itsos "Gadda" di Fornovo, purtroppo esso è solo uno degli istituti del nostro territorio in cui questa inopportuna usanza si è consumata nell'ossequioso silenzio generale. L'ospite d'onore è stato ancora una volta un parlamentare del PD, lo stesso partito politico che, con la legge capziosamente denominata "Buona Scuola", ha introdotto elementi di autoritarismo limitativi della libertà didattica dei docenti italiani e situazioni caotiche e discrezionali all'interno delle nostre scuole.
La Gilda degli Insegnanti rifiuta di accettare che le scuole parmensi siano trasformate in tribune festanti ed ossequiose al cospetto dei politici, resiste a questo andazzo tipico di certi regimi e lo denuncia.
Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda: "L'Ufficio Scolastico Regionale ci dica se, oltre alla bandiera italiana ed a quella europea, sui pennoni delle scuole non sia da aggiungere anche la bandiera del PD, mancano solo marcette e canti per completare una pseudo riforma della scuola "secondo Matteo".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Isegnanti)

Una versione rinnovata del classicissimo balletto che tutti ricordiamo. Le coreografie di Lev Ivanov magistralmente eseguite dal Balletto russo di San Pietroburgo. La Compagnia ha calcato i palchi di piú di 20 Paesi nel mondo con il suo stile unico e i virtuosismi dei suoi interpreti. -

- di Pietro Razzini -

Parma, 19 gennaio 2016

Rivivere per una notte la magia dell'atmosfera natalizia e immergersi in un sogno senza tempo è stato il dono che, all'inizio del nuovo anno, il prestigioso Balletto russo di San Pietroburgo ha offerto al pubblico del Teatro degli Arcimboldi di Milano. Come? Grazie alla messa in scena de "Lo Schiaccianoci Acrobatico", il 15 e il 16 gennaio nella realtà lombarda.



LA NUOVA PROPOSTA Le musiche immortali di Tchaikovsky hanno accompagnato una versione rinnovata del classicissimo balletto che tutti ricordiamo come una bella favola che incanta fin da bambini. La compagnia russa si è dimostrata al passo con i tempi, utilizzando la tecnologia e la commistione artistica per aggiornare e rendere ancora più memorabile l'opera.
 Durante lo spettacolo, giochi di luci, trucchi di magia, salti vertiginosi e acrobazie spettacolari creano una miscela riuscitissima con le raffinate variazioni e i passi a due del balletto classico.



LA SCENA Lo spettatore non può che rimanere estasiato da ogni cambio di scena: si passa da un magnifico salone delle feste ricco di colori, alla dimensione onirica riprodotta con elementi visivi suggestivi, capaci di aprire scenari sempre più curiosi e misteriosi come boschi innevati (in cui danzano fiocchi di neve) e la Montagna dei Dolciumi. Gli splendidi abiti e le scenografie si fondono gli uni con gli altri creando quadri in movimento che affascinano e appagano gli occhi. Le musiche composte per la prima volta tra il 1891 e il 1892 dal grande maestro russo Piotr Ilych Tchaikovsky completano un racconto magico perfetto.



LA COMPAGNIA Le coreografie di Lev Ivanov sono magistralmente eseguite dai ballerini e acrobati del Balletto russo di San Pietroburgo: una nuova generazione di giovani talentuosi che attinge alle tradizioni del balletto russo e cresce artisticamente alla famosa Accademia Vogánova. La Compagnia ha calcato i palchi di piú di 20 Paesi nel mondo con il suo stile unico e i virtuosismi dei suoi interpreti, elogiati dalle critiche dagli Stati Uniti agli Emirati Arabi; dalla Russia ai Paesi Bassi. 

La creatività e l'intensità dello spettacolo riescono a trascinare gli spettatori in un mondo incantato per più di due ore, ma certamente immagini e suoni rimarranno ben più a lungo tra i loro ricordi piú significativi.



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La compagnia toscana Zaches Teatro porta il suo pluripremiato "Pinocchio" al Teatro del Cerchio di Parma: la storia del burattino che vuole diventare umano recitata da...umani diventati burattini. Appuntamento sabato 16 gennaio alle ore 21 e domenica 17 gennaio alle ore 17 al teatro di via Pini. -

di Cristina Pedretti

Parma, 15 gennaio 2016 

È nel polveroso angolo d'un teatro di burattini dismesso che prende vita l'incanto di "Pinocchio – storia di un burattino e della fata che gli cambiò la vita", lo spettacolo della compagnia Zaches Teatro che andrà in scena a Teatro del Cerchio sabato 16 gennaio alle ore 21 e domenica 17 alle ore 17. Uno spettacolo già apprezzato e premiato (finalista al premio nazionale "In Box" 2015) che la compagnia toscana degli Zaches sta portando in giro per l'Italia dal 2014, attirando l'attenzione d'un vasto pubblico. Un'opera liberamente ispirata al Pinocchio di Collodi, che del testo originale mantiene le atmosfere cupe, la sensazione di straniamento e di meraviglia, l'inquietante forza dei personaggi. E sulla scena, con un sorprendente ribaltamento di ruoli, sono gli attori in carne ed ossa a trasformarsi in burattini, compiendo il percorso inverso a quella "incarnazione" tanto agognata da Pinocchio: tutti sul palco, dalla Fata turchina, a Mangiafuoco e al Gatto e alla Volpe, diventano burattini, e questa scelta drammaturgica esalta le capacità degli attori del Teatro Zaches, da sempre attenti a miscelare diversi linguaggi espressivi, come il teatro di figura, l'uso delle maschere e lo studio dei movimenti plastici abbinati alla musica elettronica. Lo spettacolo è dedicato a Nikolaj Karpov, l'attore e teorico teatrale russo (scomparso nel 2014) che fu un maestro del movimento scenico ed insegnò quest'arte a generazioni di attori. La regia e la drammaturgia sono di Luana Gramegna, gli interpreti sono Alice Conti, Gianluca Gabriele e Giulia Viana, mentre le musiche originali sono di Stefano Ciardi. Lo spettacolo è adatto a un pubblico di tutte le età. Per informazioni e prenotazioni: 331 8978682 e www.teatrodelcerchio.it 

Trasferito il Dirigente dell'Ambito Scolastico Territoriale della nostra provincia. Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa della Gilda Insegnanti di Parma che si pronuncia in merito alla notizia. Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda: "Adesso, nel rispetto dei ruoli di ognuno, speriamo di avere dei rapporti maggiormente costruttivi con l'Amministrazione scolastica". -

Parma, 14 gennaio 2016

La Gilda degli Insegnanti di Parma accoglie con grande piacere la notizia che il dott. Giovanni Desco non è più il Dirigente dell'Ambito Scolastico Territoriale della nostra provincia (ex Provveditorato agli Studi). La principale associazione professionale dei docenti di Scuola Statale auspica che da oggi il sistema scolastico del nostro territorio acquisisca un maggiore slancio, che gli insegnanti si sentano maggiormente tutelati, che venga messa in atto una più efficace vigilanza per arginare la presenza dei politici nelle scuole e che i dirigenti scolastici (i presidi) siano maggiormente controllati.

Salvatore Pizzo, coordinatore provinciale della Gilda, a proposito della notizia: "Adesso, nel rispetto dei ruoli di ognuno, speriamo di avere dei rapporti maggiormente costruttivi con l'Amministrazione scolastica".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Sabato 16 gennaio, alle 16.30, il poeta, scrittore e fotografo modenese presenta la sua terza raccolta di liriche alla libreria Emily Book Shop. Protagonista l'amore, in un'ideale percorso che, attraverso l'analisi delle sue tante sfaccettature, conduce a una personale riflessione sul senso della vita. -

 - Di Manuela Fiorini -

Modena, 13 gennaio 2016

E' il sentimento che, dall'alba dei tempi, stravolge l'animo dell'uomo, nel bene e nel male. Ha ispirato scrittori e poeti, drammaturghi, registi, ma è stato anche la causa di conflitti, delitti, guerre. L'amore è la più forte e complessa delle emozioni, della quale non possiamo fare a meno. Ognuno di noi ha avuto a che fare con l'amore e ne avuto una particolare impressione o sa darne una personale interpretazione. Massimo Vaccaro, fotografo, scrittore e poeta modenese, racconta, in versi, la sua, nella sua terza antologia poetica "Oggi è un gran giorno. Alcune poesie d'amore e una riflessione sulla vita", pubblicata da Edizioni Teseo, nella collana Minotauri Le Gorgoni, che sarà presentata sabato 16 gennaio, alle 16.30, alla libreria Emily Bookshop di via Fonte D'Abisso, a Modena.

In un ideale percorso lirico l'autore analizza l'amore in tutte le sue sfaccettature. L'amore "giovane", appena nato, è la passione, con la sua forza e la sua irruenza, che rompe gli argini e gli schemi prefissati, rivoluziona l'esistenza. La ritroviamo in versi che evocano la danza dei corpi e delle anime degli amanti, nei baci che volano da una bocca all'altra.

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Tuttavia, per crescere e maturare, l'amore si nutre del tempo, che scorre lento e si contrappone alla vita frenetica di tutti i giorni. Il tempo dell'amore è tempo per sé, sono dettagli della vita che a poco a poco si svelano agli amanti, ma sono anche luoghi che assumono un significato "altro", perché filtrati dagli occhi degli innamorati. L'amore è il mare che regala quiete e appagamento, ma è anche un porto sicuro, dove andarsi a rifugiare. L'amore è anche riflessione su di sé, per questo si nutre anche del silenzio, preludio di una passione più profonda e appagante, ma ha anche una sfumatura malinconica, che nasce dal ricordo della persona amata, lontana o scomparsa. Le liriche analizzano l'amore fatto di nostalgia, di attesa, ma anche la speranza e il sostegno, nella sua fase più matura.
Il tutto conduce alla riflessione finale, dove una poesia più lunga delle altre, porta l'autore a riflettere sul senso della vita, dimostrando una grande maturità e profondità d'animo.

Massimo Vaccaro è nato a Lodi, ma da anni vive a Carpi. Di professione ingegnere, coltiva numerose passione, tra cui la fotografia, lo yoga, la chitarra e la scrittura di poesie. Tra i suoi autori di riferimento vi sono Pablo Neruda e Giacomo Leopardi, Ada Merini e Wislawa Szymborska.

L'evento, a ingresso libero, è condotto da Daniela Ori, l'attrice Mina Larocca presterà la voce alle liriche, accompagnata alla chitarra dallo stesso autore.

INFO: Emily Book Shop, via Fonte d'Abisso 9/11, Modena, tel 349/5369707, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..

“Italy in the Box” è la nuova iniziativa di crowdfunding promossa attraverso il sito Kickstarter per esportare le tipicità italiane in Usa: i protagonisti sono piccoli produttori, il gruppo Colavita ed un esperto di strategie di marketing digitale come Alessio Rossi.

Di Chiara Marando -

Sabato 09 Gennaio 2016 -

Il cibo italiano, un’eccellenza  conosciuta in tutto il mondo, una varietà culturale e di sapori che tanti ricercano ed altrettanti tentano di imitare. Ma ammettiamolo, non si può imitare qualcosa che affonda le sue radici nelle tradizioni più profonde di un territorio dalla storia millenaria.

Ecco perché l’Italian Food non smette mai di sorprendere, ed ecco perché tante sono le attività volte ad esportare le sue delizie. Come nel caso della nuova iniziativa di «crowdfunding» del sito Kickstarter, un progetto lanciato da Alessio Rossi, esperto in strategie di marketing digitale, e da Giovanni Colavita, amministratore delegato della società Usa del Gruppo Colavita.

Si tratta di “Italy in the Box”, un’idea certamente affascinante che vuole aiutare i produttori di nicchia a farsi spazio nel mercato internazionale, abbassando i costi di gestione, comunicazione e distribuzione.

Ma chi sono i veri protagonisti?

Pensate ad un gruppo di piccole aziende alimentari italiane, quelle che producono tipicità tradizionali eccellenti ancora secondo i metodi più artigianali, ma che non riescono a sostenere i numeri richiesti da un vero mercato d’esportazione. Aggiungete a questo quadro una realtà di origini molisane, che ha iniziato la sua esperienza dalla produzione di olio ed è riuscita a diventare il maggior esportatore di cibi italiani negli Stati Uniti. Infine, non poteva mancare un esperto di marketing digitale.

Ed eccoci al vero motore di tutta questa iniziativa, ovvero la raccolta di crowdfunding che renderà possibile l’intero progetto.

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In sintesi, la scommessa era di raccogliere entro fine dicembre scorso alcune decine di migliaia di dollari provenienti da finanziatori che sostengono Kickstarter, sito che in cinque anni ha raccolto una cifra pari a due miliardi di dollari utilizzati per sviluppare 96mila progetti.

A seconda del denaro versato, i consumatori Usa attivi nell’iniziativa riceveranno una o due volte al mese la tanto desiderata scatola di “Italy in the Box”, contenente ben 6 specialità alimentari italiane di alta qualità selezionate a sorpresa. Una scelta di bontà che spazia, ad esempio, dalle acciughe siciliane, ai torroni piemontesi, ma anche a formaggi toscani e pasta molisana. Insomma, una scatola delle meraviglie.

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Sarà proprio il gruppo Colavita ad aiutare le imprese nell’organizzazione, nella gestione delle spedizioni, nonché nell’ottenere tutte le autorizzazioni sanitarie indispensabili per introdurre prodotti alimentari in USA.

E dato che ogni tradizione ha la sua storia, non mancherà uno specifico documento di storytelling che descriverà origini, caratteristiche e peculiarità dei diversi prodotti, così che l’anima made in Italy possa essere compresa al meglio, assorbita ed amata.

Lo spettacolo teatrale ideato nel centenario del Dadaismo e ispirato a Spoerri va in scena il 20 e il 21 gennaio alle 21 alla Galleria civica di Modena a Palazzo Santa Margherita. Ingresso gratuito, con prenotazione. Protagonisti artisti, attori e danzatori impegnati in un lavoro incentrato sui temi classici del Dadaismo. -

Modena, 9 gennaio 2016

Sono aperte le prenotazioni per assistere allo spettacolo teatrale "Da Dada a Dada", che sarà rappresentato mercoledì 20 e giovedì 21 gennaio alle 21 alla Galleria civica di Modena a Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103.
L'ingresso allo spettacolo, che rientra nell'ambito della mostra "Daniel Spoerri. Eat Art in Trasformation" è gratuito fino a esaurimento posti. Per informazioni e prenotazioni ci si può rivolgere al bookshop di Palazzo Santa Margherita in orario di mostra (dal mercoledì al venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19) e negli stessi orari si può telefonare allo 059 2032919. Possibile anche la prenotazione via email Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..
"Da Dada a Dada", di cui una anticipazione parziale è stata presentata al Padiglione Svizzero di Expo 2015 a Milano, andrà in scena in anteprima assoluta in sala grande, dove è allestita la mostra di Daniel Spoerri. Lo spettacolo - ideazione e regia di Franco Brambilla, produzione Statale9teatro e Fondazione Mudima Milano, organizzazione Fadia Bassmaji - è ispirato all'opera dell'artista svizzero e ai testi teatrali "Il cuore a gas" (1921) di Tristan Tzara, uno dei più significativi dell'esperienza dadaista, e "Il desiderio preso per la coda" di Pablo Picasso, scritto durante gli anni dell'occupazione nazista di Parigi.
L'azione scenica sperimenta linguaggi e mette in discussione conformismo, luoghi comuni, certezze. Protagonisti artisti, attori e danzatori sono impegnati in un lavoro incentrato sui temi classici del Dadaismo: imballaggio, collage, happening, movimento del corpo, danza. In scena le attrici e gli attori Silvia Scotti, Fabio Brusadin, Barbara Nicoli, insieme con la danzatrice Sandhya Nagaraja. L'assistente è Alessandra Pavoni, la scenografa Giuliana Davolio, la sarta Nuvia Valestri.
Suoni, parole, musiche per uno spaccato del mondo dell'arte che prende vita dagli esiti del lavoro di un artista come Spoerri, nato danzatore e coreografo, che nel 1954 ha messo in scena a sua volta entrambi i testi.
Lo spettacolo, che sarà successivamente rappresentato alla Fondazione Mudima di Milano, si inserisce nelle celebrazioni per il centenario del Dadaismo la cui data di nascita si fa risalire al 5 febbraio 1916 quando inaugurò a Zurigo, città di adozione di Spoerri, il "Cabaret Voltaire"
La mostra "Daniel Spoerri. Eat Art in transformation", è a cura di Antonio d'Avossa e Nicoletta Ossanna Cavadini. Allestita fino al 31 gennaio a Palazzo Santa Margherita e alla Palazzina dei Giardini Ducali, è stata realizzata e coprodotta dalla Galleria civica di Modena e dalla Fondazione Cassa di risparmio di Modena con il m.a.x. museo di Chiasso (Svizzera).
In entrambe le sedi espositive è visitabile gratuitamente dal mercoledì al venerdì dalle 10.30 alle 13 e dalle 15 alle 18, sabato, domenica e festivi dalle 10.30 alle 19. ( www.galleriacivicadimodena.it ).

(Fonte: Comune di Modena)

Conflitti di classe e differenze tra uomo e donna, pulsioni animali e sete di potere, onore e desiderio: la tragedia naturalistica di August Strindberg "Mademoiselle Julie", per la regia di Walter Le Moli, va in scena a Teatro Due dal 7 al 13 gennaio. -

Parma, 8 gennaio 2016 - di Cristina Pedretti -

Nel 1888 August Strindberg, poliedrico artista e letterato, poeta, pittore e alchimista nato a Stoccolma nel 1849, scrisse quella che lui stesso definì come la prima tragedia naturalistica del teatro svedese: "La signorina Giulia" (Fröken Julie). Influenzato dal naturalismo di Emile Zola e dalle opere di Ibsen, Strindberg indagò, in questo dramma di un atto unico, le complesse reazioni della psiche e dei sentimenti davanti alle differenze: di classe, di genere, di morale. Appartenente alla nobiltà, la venticinquenne Julie si lascia trascinare dalle sue intime pulsioni e arriva a sedurre, nonostante l'evidente sconvenienza del gesto, l'umile servo Jean. Consapevole della propria inferiorità, Jean si trova a sua volta a vivere il conflitto tra il desiderio sessuale e la paura delle convenzioni sociali, perfettamente rispettate invece da Kristin, la cuoca di casa, che tenta di riportarlo alla ragione. In una spirale di attrazione, angoscia e violenze fisiche e psicologiche, vengono alla luce le sfaccettature dell'animo umano e l'incolmabile distanza tra i due sessi, oltre che tra le classi sociali. Strindberg, figlio di una cameriera e marito di una baronessa (Siri von Essen, che fu la prima ad interpretare Julie sul palco), inserì nel dramma quei tormenti che viveva nella vita privata e che all'epoca erano temi scottanti per la collettività. Un contrasto che portava inevitabilmente, sia nell'opera teatrale che nella realtà, a dolorose conseguenze. La produzione di Fondazione Teatro Due "Mademoiselle Julie", regia di Walter Le Moli, vede in scena Sara Putignano, Raffaele Esposito e Ilaria Falini e sarà rappresentata a Teatro Due il 7, 8, 9, 12 e 13 gennaio alle ore 21, e il 10 gennaio alle 16. Per informazioni e prenotazioni: www.teatrodue.org 

Sabato, 09 Gennaio 2016 10:31

Prorogata la Mostra di Giacinto Sgarbi

Prorogata sino a domenica 17 gennaio la mostra di quadri di Giacinto Sgarbi allestita nelle sale espositive del Museo Gonzaga di Novellara in occasione del decimo anniversario della morte del pittore. La mostra è visitabile dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18,30. Ingresso libero. -

Novellara, 9 gennaio 2016

Sarà possibile visitare anche domenica 10 e 17 gennaio la mostra di quadri di Giacinto Sgarbi allestita nelle sale espositive del Museo Gonzaga di Novellara in occasione del decimo anniversario della morte del pittore. Il Comune ha deciso di prorogare la mostra visto l'ampio riscontro ed interesse da parte dei visitatori del Museo Gonzaga.
L'esposizione, inaugurata il 6 dicembre presentava al pubblico 37 quadri di proprietà della famiglia è stata successivamente arricchita con tre opere della fine degli anni Sessanta di proprietà privata.

Sgarbi inizia a dipingere da autodidatta molto presto dedicandosi sino alla metà degli anni Sessanta al figurativo. Le opere in mostra sono suddivise su due sale, nella prima sono esposti scorci di Novellara o delle Valli dipinti negli anni Novanta. Nella seconda sala il percorso inizia con alcune opere figurative degli anni Sessanta per snodarsi poi negli anni periodi quando l'artista approda alla sua forma "surrealista" che lo caratterizzerà per sempre. Caratteristica del pittore anche la grande padronanza e il "gusto" nell'uso del colore che gli permette, con grandi risultati, anche accostamenti azzardati.
Nella sua lunga carriera Sgarbi espone in diverse mostre collettive e personali ottenendo importanti riconoscimenti.
Nel 1973 a Massa Carrara, nella 4° Rassegna Nazionale di pittura, tenutasi presso la Galleria Michelangelo, tra 100 partecipanti Giacinto Sgarbi vince il primo premio nella sezione astratta con l'opera "Dopo l'incidente" del 1972 (esposta in mostra).
In una lettera del 1987 della Galerie Salammbo di Parigi, situata a pochi metri dal Museo Picasso, gli chiedono di diventare uno dei loro artisti ufficiali e gli comunicano che le sue opere saranno esposte accanto ad artisti importanti: Dali, Roth, Toffoli, Picasso...

La mostra è visitabile dalle ore 10.00 alle 12.30 e dalle 15.00 alle 18,30.
Ingresso libero.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Novellara (RE))

Venerdì, 01 Gennaio 2016 12:28

Cinema: nel 2016 ne vedremo delle belle!

Tra remake, graditi ritorni, novità e saghe ecco i film più attesi dell'anno. Da Zoolander a Bridget Jones, dal pesciolino Nemo al nuovo film della Disney Oceania. Per tutti i gusti e tutte le età. Ecco, allora, una carrellata dei più attesi nelle sale, con le date di uscita mese per mese. -

Modena, 1 gennaio 2016 - di Manuela Fiorini -

Il 2016 sarà un anno d'oro per il cinema. Sono tante, infatti, le pellicole che si alterneranno nelle sale per tutto il corso dell'anno, tra thriller, fantasy, fantascienza, commedie e cartoon per i più piccoli, ma non solo. Ecco, allora, una carrellata dei più attesi nelle sale, con le date di uscita mese per mese.

Leonardo di Caprio apre il mese di gennaio, e la caccia all'Oscar (speriamo sia la volta buona!) con The Revenant (Il Sopravvissuto), del regista di Birdman Alejandro Gonzalez Iñárritu. Il film è tratto da una storia vera e racconta dell'esploratore Hugh Glass (Di Caprio), che durante una spedizione nelle terre inesplorate dell'America di fine Ottocento viene attaccato da un orso e dato per morto dai compagni. Inizia così una lotta per la sopravvivenza, tra tradimenti e sofferenze fisiche e spirituali. Magistrale l'interpretazione di Di Caprio, che per aspirare all'ambita statuetta ha mangiato davvero fegato crudo di bisonte direttamente dalla carcassa. Nelle sale il 14 gennaio.

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L'11 febbraio tornano i supemodelli Derek e Hans interpretati da Ben Stiller e Owen Wilson in Zoolander 2, l'atteso seguito della pellicola che li ha resi famosi ormai 15 anni fa. A colpi di selfie, pose e look strampalati la coppia più fashion del cinema tornerà nel mondo dell'Alta Moda per salvare una famosa pop star. Li affiancano un'inedita Penelope Cruz in versione motociclista, un androgino Benedict Cumberbatch e l'idolo delle ragazzine Justin Bieber.

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Terzo capitolo per la saga di The Divergent, il 9 marzo, Allegiant vede i giovani protagonisti Tris e Quattro, interpretati da Shailene Woodley e Theo James, avventurarsi fuori dalle mura che circondano una distopica Chicago e affrontare per la prima volta un mondo sconosciuto e pericoloso. Saranno presi in custodia dal misterioso Dipartimento di Sanità Genetica che rivelerà loro nuove e sconvolgenti verità.

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Per gli appassionati dell'universo Marvel sarà una grande annata. Si comincia, il 4 maggio con Captain America: Civil War, con Chris Evans e Robert Downey Jr. Le vicende si svolgono dopo gli eventi di Avengers: Age of Ultron. I supereroi protagonisti dovranno fare fronte ai danni collaterali causati dalla lotta per difendere la Terra. Il film si apre con un incidente internazionale in Laos, Nigeria, che vede coinvolto il Team di super uomini. Le pressioni politiche chiedono a gran voce un consiglio internazionale per decidere quando richiedere l'intervento dei difensori. Proprio allora, una nuova minaccia spunta all'orizzonte.

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Ancora un regalo per i fans di Marvel il 19 maggio con X-Men: Apocalypse con protagonisti i potenti mutanti. Il cattivo di turno è Apocalisse, il primo mutante dai poteri smisurati, in grado di assorbire quelli di altri suoi simili. Immortale e invincibile, si risveglia sulla Terra dopo migliaia di anni e rimane profondamente deluso dalla società degli uomini. Decide così di radunare un esercito di mutanti tra cui Magneto (Michale Fassbender). Raven, il premio Oscar Jennifer Lawrence, la Katniss di Hunger Games, con l'aiuto del Professor X (James McAvoy) dovrà mettersi alla guida di un gruppo di giovani X-Men. Nel cast anche Hugh Jackman, nel ruolo di Wolverine, Channing "Magic Mike" Tatum e Evan Peters, star di American Horror Story.

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Nostalgia del Cappellaio Matto e della sua "deliranza, dello Stregatto e del Brucaliffo? Il 25 maggio fa il suo esordio nelle sale il secondo capitolo di Alice "Attraverso lo specchio". A prestare il volto alla protagonista del romanzo di Lewis Carrol è ancora Mia Wasikowska. Alice viene inghiottita dal suo riflesso e viene di nuovo catapultata a Wonderland dove l'attendono i suoi bizzarri amici. Il Cappellaio (Johnny Depp) ha perso la sua Moltezza ed è uscito di senno. La Regina Bianca (Anne Hathaway) manda così Alice alla ricerca della Chronosphera per tornare indietro nel tempo e salvare il loro amico prima dello scadere del tempo. In questo viaggio la protagonista incontrerà vecchi e nuovi nemici.

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Negli anni, sono uscite parecchie versioni cinematografiche, ma un film su Tarzan fa sempre piacere. The legend of Tarzan si svolge parecchi anni dopo. Abbandonata la jungla e il costume adamitico, John Clayton III vive a Londra come Lord Greystoke insieme alla moglie Jane. Viene invitato in Congo per fare da emissario commerciale per conto del Parlamento inglese. Si renderà presto conto di essere al centro di un complotto ordito dal capitano belga Leon Rom e dovrà tornare a saltare di liana in liana per difendere la foresta e i suoi amici animali. Nei panni di Tarzan questa volta c'è Alexander Sgarsgard, l'ex sexy vampiro del serial True Blood.

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Diciamo la verità, a chi ha superato gli "anta" sono mancati. Ma il 15 luglio, per festeggiare il 30° anniversario dell'uscita del primo film tornano gli acchiappa fantasmi di Ghostbusters 3 che, per questa avventura 2.0 vedono protagonista una squadra tutta al femminile. Abby e Erin sono una coppia di scrittrici esordienti che decidono di pubblicare un libro sui fantasmi sostenendo che questi esistono. Qualche anno dopo, Erin riceve un prestigioso incarico alla Columbia University, ma il libro emerge dal suo passato e la trasforma nello zimbello di studenti e docenti, al punto che si vedrà costretta a lasciare il lavoro. Ci penserà la sua amica Abby a convincerla ad aprire un'agenzia di Acchiappafantasmi, perché, nel frattempo, Manhattan è invasa da una pericolosa ondata di spettri ed ectoplasmi.

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Si torna a bordo dell'Enterprise con Star Trek Beyond, terzo capitolo della saga, in uscita il 21 luglio. Confermato il cast dei capitoli precedenti, con Chris Pine nel ruolo del capitano Kirk, Zachary Quinto in quelli di Spok, Simon Pegg in quello di Scotty e Zoe Saldana in quello di Uhura. Il cattivo di turno da affrontare è Idris Elba, ancora top segret il ruolo di Sofia Boutella. Nel 2016, Star Trek compie 50 anni. Il primo episodio del telefilm che ha dato origine alla saga è uscito infatti l'8 settembre 1966.

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C'è attesa per il Joker del premio Oscar, nonché frontman dei Thirty Second to Mars, Jared Leto, tra i protagonisti di Suicide Squad, in sala dal 5 agosto. Un gruppo di celebri "cattivoni" dai superpoteri viene reclutato da una misteriosa agenzia governativa per una missione segreta in cambio della grazia. Nel cast anche la supermodella Cara Delevigne e Will Smith.

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Per i più piccoli, ma non solo, tornano sul grande schermo il pesciolino Nemo, il suo papà Marlin e la gang dell'acquario in Alla ricerca di Dory, secondo capitolo del fortunato capolavoro Disney, uscito ormai 13 anni fa. Questa volta a essersi smarrita è la pesciolina Dory, smemorata e pasticciona. L'avventura è ambientata in parte vicino alla costa californiana tra graditi ritorni e qualche new entry.

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Torna anche la tenera pasticciona Bridget Jones che il 22 settembre, dopo 12 anni dall'uscita del primo film. In Bridget Jones' Baby, la protagonista, che ha ancora una volta il volto di Renee Zellweger. La trama è ancora top secret. Si sa solo che ritroveremo la nostra Bridget ormai quarantenne e incinta. Al suo fianco Colin Firth e Patrick Dempsey, il Dottor Stranamore di Grey's Anatomy, che sostituisce Hugh Grant.

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Un atteso ritorno anche quello di Tom Hanks nei panni dell'esperto di simbologia Robert Langdon, protagonista di Inferno, nelle sale dal 13 ottobre, tratto dall'omonimo best seller di Dan Brown. Con la regia di Ron Howard. Langdon si risvegli in un ospedale di Firenze dopo essere stato vittima di un'aggressione da parte di un gruppo di uomini misteriosi che hanno tentato di ucciderlo. Colpito da amnesia, si affida alle cure della dottoressa Sienna Brooks, mentre dalla sua mente cominciano ad affiorare strani ricordi legati all'opera immortale di Dante. Il nemico questa volta è il Consortium, un'organizzazione segreta con un obiettivo molto pericoloso.

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E' forse il film più atteso dell'anno, da tutti i fans di Harry Potter e non. Sceneggiato da J.K Rowling, Gli animali fantastici e dove trovarli, prende vita dalle pagine del testo omonimo menzionato nella saga del maghetto. Eddie Redmayne è Newt Scamander che, nel 1926, ha appena terminato il suo viaggio attorno al mondo per documentare le creature magiche. Arriva a New York per una breve pausa, ma un "babbano", cioè una persona priva di magia, di nome Jacob, una valigetta lasciata nel posto sbagliato e la fuga di alcuni animali fantastici creeranno scompiglio sia nel mondo magico che in quello umano. Curiosi? Si dovrà attendere fino al 17 novembre.

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Dicembre, infine, è il mese delle favole natalizie. Non poteva mancare la Disney, che, il 23 dicembre, esce nelle sale italiane con il 56° classico Oceania. Le Hawaii fanno da scenario alle avventure della principessa Moana giovane avventuriera che salpa i mari alla ricerca di un'isola incantata per dimostrare di essere una grande esploratrice, all'altezza dei suoi antenati.

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Non può nemmeno mancare la favola gotica targata Tim Burton. Il 25 dicembre, infine, è la volta de La Casa per bambini speciali di Miss Peregrine che vede protagonista il sedicenne Jacob Portman che, finito per caso su un'isola misteriosa, dovrà aiutare un gruppo di coetanei orfani, ospiti della casa di Miss Peregrine a sfuggire a un gruppo di creature mostruose.

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Professionisti ed imprenditori desiderosi di mettere a disposizione le proprie esperienze per valorizzare il tessuto sociale, il patrimonio culturale e fare buone azioni utili allo sviluppo, favorendo l'internazionalizzazione delle PMI italiane in vari paesi, europei ed extra europei. -

Parma, 29 dicembre 2015

Promuovere l'appartenenza alle origini italiane, la riscoperta e la salvaguardia dei valori umani, la valorizzazione dell'arte, della filosofia, della storia, delle tradizioni e della cultura italiana in genere; sono questi i caratteri distintivi della neonata associazione "IT IDENTITA' ITALIA" registrata lo scorso 23 dicembre presso l'agenzia delle entrate di Parma e composta da professionisti ed imprenditori desiderosi di mettere a disposizione le proprie esperienze per valorizzare il tessuto sociale, il patrimonio culturale e fare buone azioni utili allo sviluppo.
Il presidente dell'associazione, Roberto Castelli, dichiara che lavorerà per proporsi agli Italiani ed ai simpatizzanti, in Italia e nel mondo, come punto di riferimento nella costituzione di una rete di relazioni individuali e collettive, nazionali ed internazionali, per promuovere l'appartenenza alle origini italiane con etica ed urbanità, favorendo l'incontro, l'aggregazione e lo scambio di idee ed opinioni rivolte verso un cammino di crescita e sviluppo per il rilancio nel mondo dell'Italia dei valori, economica e di pensiero.
In quest'ottica, ribadiscono gli altri soci fondatori, tra i quali si annoverano il Vice Presidente dott. Paolo Cavezzali ed il segretario dott. Mario Vacca l'associazione sarà molto visibile sui social mentre, per un miglior funzionamento dell'attività, l'associazione nominerà commissioni permanenti di studio che, avranno il compito di approfondire le problematiche connesse alle materie ed ai settori facenti parte degli scopi dell'associazione.
IT Identità Italia favorirà l'internazionalizzazione delle PMI italiane in vari paesi, europei ed extra europei, sia grazie alla presenza di partner, spesso italiani che da anni operano in loco con successo sia, grazie ai rapporti stretti con Associazioni ed Enti Locali per facilitare lo sviluppo di rapporti istituzionali ed operativi volti alla valorizzazione dell'Italia ed offrendo la possibilità di sviluppare nuovi mercati anche tramite il web marketing.

Tutte le info su www.itidentitaitalia.it 

Ufficio Scolastico è stato sconfitto davanti al Tar ed è stato condannato a pagare anche 3mila euro. La nota stampa della Gilda Insegnanti: "Il Tar di Parma ha sentenziato che per le iscrizioni scolastiche lo stradario non è vincolante. Sconfitto l'Ufficio Scolastico che rimane silente."

Parma, 28 dicembre 2015

A Parma, da anni, le iscrizioni degli alunni alle scuole elementari e medie (che oggi si chiamano primaria e secondaria di 1° grado), sono regolamentate in base all'appartenenza di stradario determinata dalla residenza dei ragazzi, ma per le imminenti iscrizioni che il Ministero ha fissato dal 22 gennaio al 22 febbraio del 2016 potrebbe non essere più così. L'Ufficio Scolastico è stato sconfitto davanti al Tar ed è stato condannato a pagare anche 3mila euro, dopo che una coppia di genitori parmigiani aveva eccepito questo criterio. Lo spunto per affermare questo principio è stata l'iscrizione di un alunno con specificità particolari, tuttavia l' "indicazione giurisprudenziale" contenuta nella decisione dei giudici di Piazzale Santafiora non indica alcuna differenziazione di casi, semplicemente ritiene lo stradario un atto non vincolante ai fini delle iscrizioni nel senso più generale del termine. Il tema è molto sentito dalle famiglie che devono iscrivere bambini e ragazzi, la scelta della scuola da frequentare è importante nella vita di ogni individuo: la sentenza risale allo scorso novembre, essa può avere incidenze assai importanti in vista delle iscrizioni al prossimo anno scolastico, anche relativamente alla dotazione organica che viene assegnata alle scuole in base al numero di iscritti. La Gilda degli Insegnanti, tramite, il coordinatore provinciale Salvatore Pizzo, fa sapere che: "Mai l'attuale dirigenza dell'Ufficio Scolastico Provinciale ha fatto oggetto di disamina di questa novità con le rappresentanze di categoria, come se ciò non fosse un fatto di interesse territoriale e che si collega alla dotazione organica delle scuole, a distanza di oltre un mese abbiamo saputo di ciò solo per caso" - continua il coordinatore della Gilda - "noi ricerchiamo sempre soluzioni condivise affinché possa esserci una comunione di intenti convergente per il benessere tutti le componenti della scuola dagli alunni ai docenti ed una liberazione dalle pastoie burocratiche che spesso rendono difficile la quotidianità".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

VIP PARMA è l’associazione Onlus che si ispira alla “Terapia del sorriso” del medico Patch Adams: volontari vestiti da clown che si impegnano per offrire supporto, sostegno, ma anche trasmettere allegria e positività a chi soffre per malattie, disabilità o è costretto a lunghi periodi di degenza

Di Chiara Marando -

Parma, 27 Dicembre 2015 – (Foto della gallery by Francesca Bocchia)

Più o meno tutti conoscono la storia di Patch Adams, il medico diventato noto per il suo costante impegno nei confronti degli ammalati. Un impegno volto ad organizzare  gruppi di volontari che, travestiti da clown, passano di ospedale in ospedale con l'obiettivo di regalare il buonumore a chi soffre: la cosiddetta “terapia del sorriso”, anche nota come “clownterapia”.  

Ed è proprio a questa filosofia che si ispira l’attività quotidiana di VIP PARMA ONLUS, associazione di volontariato che dal 2006 opera gratuitamente all’interno dell’Ospedale Maggiore di Parma, presso la Geriatria e la Lungodegenza geriatrica del padiglione Barbieri, ma anche tra le corsie  della Lungodegenza all’interno della Casa della Salute di San Secondo Parmense.

Si tratta di una realtà composta attualmente da 83 soci volontari, che fa parte della Federazione VIP ViviamoInPositivo Italia Onlus, struttura che collega e coordina un totale di 55 associazioni VIP dislocate su tutto il territorio nazionale.

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Ciò che contraddistingue le associazioni VIP Italia sono alcuni principi fondamentali sui quali si fonda il lavoro di tutti i giorni:

-          fornire e garantire una formazione costante ai circa 3800 volontari clown che prestano regolarmente servizio nelle oltre 150 strutture ospedaliere e sanitarie in tutta Italia;

-          promuovere il Vivere in Positivo e il volontariato Clown in ogni situazione di disagio fisico e sociale, in Italia e nei paese del Terzo Mondo;

-          sensibilizzare al Vivere in Positivo attraverso eventi, pubblicazioni, testimonianze.

VIP PARMA rappresenta la volontà di offrire momenti di svago e divertimento, ma anche di ascolto, supporto a tutte quelle persone, adulti e bambini, che vivono il disagio di una malattia, della disabilità, ma anche a coloro che sono costretti a vivere periodi più o meno lunghi di degenza in ospedale oppure in strutture istituzionalizzate permanenti. Il desiderio è quello di incoraggiare e stimolare la parte più creativa che è nascosta in ognuno di noi, allontanare la sofferenza ed incoraggiare l’integrazione.

Riconoscere il volontari è semplicissimo: la loro carta di identità sono un camice conformato e colorato, il tesserino di riconoscimenti, l’immancabile naso rosso e l’insostituibile sorriso contagioso.

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L’obiettivo di trasmettere allegria e positività ha portato l’associazione oltre i confini della provincia di Parma in momenti di grande necessità, come ad esempio  in seguito al terremoto che ha colpito l’Emilia Romagna, oppure durante missioni nazionali in Paesi quali Romania, Argentina, Sierra Leone, Cambogia,  Tanzania e Camerun. Il tutto dando vita al “Progetto Gornja Bistra - All’amore si arriva con una sguardo”, che vede i volontari clown di VIP PARMA, e di tutta Italia,  impegnati all’interno del campo permanente della Fondazione Internazionale "Il giardino delle Rose Blu Onlus", con lo scopo di ideare attività ludiche rivolte a bambini, ragazzi ed adulti con disabilità gravi dal punto di vista intellettivo e motorio.

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I fiori sono una fonte di profumo, gusto e fantasia da sfruttare anche in cucina: ad ogni tipologia il suo sapore, aroma e potere energizzante. Quindi, ecco qualche consiglio per sceglierli, conservarli ed utilizzarli al meglio in ricette e preparazioni particolari.

Di Chiara Marando –

Sabato 26 Dicembre 2015 -

Ormai in numerosi ristoranti è sempre più comune notare piatti preparati con ingredienti particolari come i fiori, tocchi di colore, ma anche di sapore, in grado di rendere una preparazione culinaria veramente particolare.

Forse non tutti ne sono a conoscenza, ma la pratica di utilizzare i fiori in cucina risale a migliaia di anni fa, lo insegnano le testimonianze di popoli come quello cinese, romano o greco. Si tratta di accorgimenti che racchiudevano un significato simbolico, piccoli scrigni di energia, colore, fragranze ed addirittura gusto. Già, perché ogni tipologia possiede determinate caratteristiche distinguibili al palato: alcuni sono speziati, altri freschi e delicati, altri ancora dolci e, per finire, erbacei e più decisi.

Quindi, fiori in tavola non solo per un uso creativo, come guarnizioni per piatti oppure cocktail, ma anche come fonte di un gusto tutto al naturale, nonché di proprietà antiossidanti ed oligo-elementi. Certamente, è importantissimo saperli scegliere, conoscere gli abbinamenti più azzeccati a seconda degli alimenti che si desidera cucinare, nonché trattarli con cura per non alterarne le peculiarità.

Cominciamo con il fare un piccolo elenco per capire quali sono alcune tipologie da acquistare per scopi gastronomici.

Basilico: conosciutissimo per il suo aroma intenso ed ingrediente principe in alcuni piatti tradizionali…in questo caso gli esempi si sprecano. Il suo fiore è  disponibile in diversi colori ed il sapore è simile a quello delle foglie, solo più debole.

basilico in cucina

Aneto: fiori gialli dal sapore erbaceo

Calendula: non dovrebbe mai mancare in cucina perché il suo gusto piccante e pepato arricchisce le ricette, mentre il suo colore dorato aggiunge un tocco elegante alle presentazioni in tavola.

Coriandolo: esattamente come le foglie, anche i fiori si distinguono per un sapore erbaceo. Il consiglio è quello di consumarli freschi.

Finocchio:  deliziosi fiori gialli con un leggero sapore di liquirizia

Garofano:  petali dolci e profumati

Gelsomino: perfetti per aromatizzare il thè, ma anche per personalizzare dolci.

Girasole : molto più che conosciuti ed utilizzati, i suoi petali sono commestibili,  ed il suo germoglio può essere tostato o cotto al vapore.

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Fiordaliso: tendenzialmente dal sapore amaro ed erbaceo.

Citrus:  I fiori sono dolci e molto profumati.

Cerfoglio: dal gusto delicato con una nota di anice.

Borragine: Il fiore sa di cetriolo!

Dente di leone: I boccioli si possono mettere sottaceto per dare un carattere più acidulo ad antipasti e crostini.

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Allium:  Tutti i fiori di questa famiglia, ovvero porri, aglio, erba cipollina etc, sono più che gustosi ed aromatici.

Margherita: Il sapore dei petali non è proprio da ricordare, ma la loro presenza decorativa fa la differenza in un piatto.

Menta: la sua fama precede qualsiasi possibile spiegazione.

Rosa: petali dal sapore profumato, consigliato per impreziosire bevande, dolci e marmellate.

Ibisco: un sapore avvolgente abbondantemente utilizzato per thè e tisane, ma perfetto anche per dolci e crostate.

Monarda: fiori di colore rosso che ricordano il sapore della menta.

Salvia: il sapore dei fiori è simile a quello delle foglie, ma più lieve.

Viola: quel sapore delicato di menta che regala colore e gusto ad insalate, pasta, risotti, frutta e cocktail.

viole per cucinare

Prima di cucinarli, però, ci sono alcune semplici raccomandazioni preventive da tenere presenti. Cominciamo con il dire che è sempre bene utilizzare fiori coltivati personalmente ma, in particolar modo, che è importante non prendere in considerazione di acquistarli da un fiorista, perché trattati chimicamente. Esistono negozi appositi nei quali poter trovare molteplici varietà fresche oppure secche da poter consumare senza alcun problema.

Infine, ci sono determinate tecniche per conservarli. Ad esempio, in frigorifero non devono superare i 2 o 3 giorni di permanenza; è consigliabile non congelarli perché se ne perderebbe buona parte delle caratteristiche; si possono far seccare all’aria mettendoli su uno strofinaccio o un pezzo di cartone; meglio sistemarli in vasetti di vetro, ma anche in buste di carta, in un luogo lontano dal sole o fonti di calore.

Contiene 18 brani della tradizione natalizia nordica riarrangiati in maniera originale e l’inedito “Invent a prayer”. Intervista con Lucia “Aine” De Carlo, voce e arpa celtica, per parlare di musica, amicizia e passione per la lingua gaelica e il mondo dei celti.

- Di Manuela Fiorini -

Modena, 24 dicembre 2015 -

Si chiama Light of Yule ed è il secondo album del gruppo modenese Belthane. Contiene 17 brani della tradizione natalizia nordica più un inedito, “Invent a prayer”. Una bella soddisfazione per i giovani musicisti che hanno in comune la passione per la musica e la tradizione celtica. Proprio i Celti, chiamati nella lingua latina Galli, occuparono il territorio modenese prima dei Romani e anche la nostra attuale cultura ne conserva ancora qualche influsso.

Abbiamo incontrato Lucia De Carlo, fondatrice, voce e arpa celtica dei Belthane, che ci racconta come è nata questa avventura musicale: “Il gruppo è nato nel 2009 da una idea mia e di Claudio Javier Polacchini. Nel corso degli anni, il progetto musicale si è consolidato e si è arricchito fino ad arrivare all'attuale formazione che include le arpiste Melanie Bruniaux, Stefania Oriente e le voci femminili di Federica Lanna, Silvia Panini e Letizia Brancolini.  A seconda poi della tipologia di spettacolo il gruppo collabora con ballerini e attori. 

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                                                                        La copertina dell'album 

Questo è il vostro secondo CD dopo tanti concerti dal vivo, come è nato Light of Yule?

“Il nostro primo album si intitola The Fairy's Love Songs ed è stato autoprodotto nel 2011. In poco tempo sono arrivati tantissimi riscontri positivi. Il pubblico iniziava a chiederci qualcosa di nuovo, ma noi abbiamo preferito aspettare per approfondire accuratamente lo studio della tradizione musicale e stilistica di tutta l'area celtica, che cerchiamo di trasmettere in ogni nostro lavoro. Per diversi motivi, poi,  il Natale è una data molto importante per tutto il gruppo. Allora, ci è venuta l'idea di raccogliere 17 brani della tradizione popolare nordica più un inedito, ben consapevoli  del rischio dovuto al fatto di non sfornare l'ennesimo CD natalizio commerciale”.

 Quali sono state le difficoltà e le soddisfazioni?

“Il CD è stato realizzato in soli tre mesi, un tempo record se si tiene conto che i brani tradizionali sono stati riarrangiati secondo un'ottica molto originale. La difficoltà maggiore è stata quella di incastrare in così poco tempo gli impegni personali di ogni membro  del gruppo con quelli del coro VoceInkanto di Parma presente in questo album.  Riguardo alle soddisfazioni, il riconoscimento più grande è arrivato da gente competente del settore oltre che dal pubblico.

Come avete scelto le canzoni?

“La tradizione natalizia italiana è piena di riferimenti provenienti dal nord Europa. Dopotutto i celti abitavano queste zone prima che venissero assorbiti dai romani ma l'attenzione era rivolta più alle celebrazioni dell'inverno che al Natale come lo intendiamo noi.  Abbiamo semplicemente scelto quei brani che secondo noi rappresentavano un punto di unione tra le tradizioni ancestrali e quelle attuali. L’ inedito Invent A Prayer è invece il frutto della collaborazione tra Daniele  Biagioni, autore del testo, e Claudio Javier Pollachini che ne ha curato gli arrangiamenti”.

Nel repertorio dei Belthane ci sono anche canzoni in gaelico. Quali sono state le difficoltà nell'imparare la lingua?

“Dal punto di vista fonetico e di impostazione della voce come la intendiamo noi, patria del Bel Canto, è stata una vera e propria sfida. Gli irlandesi cantano le "consonanti". Loro sono in grado di creare dei suoni su gruppi consonantici utilizzando altri punti di risonanza cranico-facciale diversamente da noi che viaggiamo di più sulle vocali. Un orecchio molto attento è basilare per ottenere un buon risultato oltre allo studio periodico con gli esperti in loco”. 

L'album si intitola "The Light of Yule", che cosa è "la luce di Yule"?

“Secondo la tradizione norrena, Yule è la festa della Luce, ricorrenza che possiamo trovare in tante altre culture dove viene venerato il Sole, dalle celebrazioni dell' antica Roma del Sol Invictus, a quelle nella Grecia classica dove si commemorava la vittoria di Kronos nelle sue battaglie contro i Titani, così come nella tradizione cristiana, dove il Natale è la luce del mondo. E' un delicato momento spirituale, un lasso di tempo dal significato intimo e profondo, dove la rinascita della luce porta a guardarsi dentro, desiderando una nuova crescita sia personale sia nel mondo esterno”. 

Il Cd si può acquistare contattando direttamente i Belthane sul loro sito www.belthane.it o sulla loro pagina Facebook. Un’idea originale da mettere sotto l’albero.

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