Martedì, 17 Maggio 2016 17:17

Midsummer Night's Circus

Una rivisitazione del tutto originale del "Sogno di una notte di mezza estate" in occasione del 400° anniversario della morte di William Shakespeare.

Di Pietro Razzini

Parma, 17 maggio 2016

Una festa di colori, luccichii, risate e allegria, inserite in maniera del tutto originale in una rivisitazione del "Sogno di una notte di mezza estate" in occasione del 400° anniversario della morte di William Shakespeare. E' tornato a Milano, questa volta al Teatro della Luna, Midsummer Night's Circus, per la regia di Marco Bellocchio, con la partecipazione di Michel Altieri (nei panni di Oberon), Simona Samarelli (nel ruolo di Titania), Pietro Pignatelli (Egeo) e Giovanni Abbracciavento (Lisandro). Con loro, in scena, oltre 40 performer capaci di sorprendere il pubblico presente in sala durante i due giorni di show (13 e 14 maggio) nel capoluogo lombardo.

IL RACCONTO Una trama apparentemente complessa, ma egregiamente raccontata dal cantastorie incaricato di guidare gli spettatori durante le due ore e trenta di spettacolo, mixa in maniera naturale risate e riflessioni, amori e rincorse, battute ironiche e assoli canori. La gioia, l'irrazionalità e gli istinti di quattro giovani amanti si alternano sul palco agli esilaranti siparietti di un gruppo di maldestri comici e al mondo di fate ed elfi, rappresentati, in questa occasione, con costumi sfarzosi da clowns, acrobati e majorettes di un circo dei primi anni del '900. Ed è proprio da incroci curiosi e situazioni inverosimili che nasce una piacevole comicità, in grado di coinvolgere tutti i presenti e di portare il loro stato d'animo a un livello di serenità superiore.

LA FORMAZIONE Prodotto da "MTS – Musical! The Show" in collaborazione con "Il Mosaico", Midsummer Night's Circus esalta sul palco un gruppo di lavoro molto giovane, legato alla prima accademia professionale che studia questo genere di spettacolo. Accanto a loro alcuni nomi noti nel settore, vere icone del musical italiano. Da tale fusione nasce un piacevolissimo show, fatto di testi che uniscono passato e presente. Si potrebbe tranquillamente definire come un incrocio tra la tradizione della commedia musicale italiana e il musical d'oltre Oceano, dal cui scontro prende vita una storia senza tempo, in cui le passioni giovanili e le visioni oniriche trasudano di fascino antico con note moderne.

A Parma sono in corso le celebrazione del bicentario del Ducato di Maria Luigia che tanto ha determinato la storia, la cultura e le tradizioni di questa vivace città emiliana. Merito della Duchessa è senz'altro quello di aver trasmesso una forte cultura musicale grazie alla costruzione del Teatro Regio e del Conservatorio per non dimenticare le tanto amate Violette di Parma che....possiamo anche mangiare! 

Di Renata Gorreri

Il 20 Aprile 1816 Maria Luigia D'Austria entrava in Parma, capitale del Ducato che le era stato assegnato dal Consiglio di Vienna del 1815.
Maria Luigia, figlia dell'imperatore d'Austria, moglie di Napoleone, quindi imperatrice dei francesi, era stata reggente per conto del marito durante le sue campagne di guerra, era la madre dello sfortunato re di Roma.

Nonostante le sue abitudini da imperatrice, si adattò perfettamente alla vita del piccolo Ducato. Amava la vita semplice e, appena arrivata, si dedicò con passione al suo territorio e alla sua gente.
I parmigiani l'hanno ricambiata fin da subito con tanto affetto, tanto da conservare fino ad oggi il ricordo di quei trent'anni di regno sereno e prospero.

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Maria Luigia si è occupata delle arti, riportando a Parma diverse opere che erano state sottratte durante le guerre, ha migliorato la viabilità facendo costruire ponti e strade, ha dato un forte impulso alla cultura musicale, istituendo l'attuale Conservatorio e facendo costruire il Teatro Regio, il tempio della lirica che tutti conosciamo e che tanti cantanti temono, per la profonda cultura dei melomani parmigiani.
Tutta la storia attuale di Parma, affonda le sue radici in quei tempi.

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Maria Luigia aveva anche una grande passione per la botanica e una grande affezione per un fiore: la Violetta di Parma. Già quando era imperatrice a Parigi, amava questo fiore per il suo colore e il profumo. Aveva chiesto alla sua dama d'onore di inviargliene alcune piantine anche a Parma, nella speranza di poterle coltivare e, a questo scopo, ha fatto predisporre l'Orto Botanico.
Le amava tanto che a volte sostituiva, nella sua corrispondenza, la firma con una violetta, aveva voluto che i suoi domestici avessero la livrea color violetta e la violetta era dipinta sui suoi piatti e vasellame e ricamata sui suoi abiti. Persino sull'abito nuziale, quando sposò Napoleone.

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I frati del convento dell'Annunciata riuscirono ad estrarre il profumo della violetta e lo producevano solo per la Duchessa.
Nel 1870, diversi anni dopo la morte di Maria Luigia, Lodovico Borsari riuscì ad avere la formula ed iniziò la produzione del profumo che ebbe un tale successo, da fare della Borsari un'azienda internazionalmente riconosciuta. Ora la Borsari non c'è più, acquistata da una multinazionale, però c'è un piccolo e tipico negozio in centro a Parma, che ancora produce e vende il profumo della Violetta di Parma.

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La violetta veniva e viene ancora usata anche in pasticceria.
Viene candita ed utilizzata per guarnire torte, pasticcini, gelati, o anche semplicemente per accompagnare un buon caffè.
Per ringraziare la Buona Duchessa per tutto quello che ha fatto per la città, ogni anno un gruppo di parmigiani porta un mazzolino di violette sulla sua tomba a Vienna.

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Per celebrare degnamente il bicentenario dell'arrivo di Maria Luigia in città, il Comune di Parma ha organizzato una serie di eventi per portare il turista, le famiglie e gli amanti delle arti, a scoprire i luoghi simbolo che indicano l'impatto storico, artistico e culturale della Buona Duchessa sulla realtà cittadina.

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"Il paese nel quale vivo è un vero giardino; ho nelle mani il modo di rendere felici quattrocentomila anime; di proteggere le scienze e le arti. Non sono ambiziosa ed ho la speranza di passare qui un gran numero di anni, che si rassomiglieranno tutti ma che tutti saranno dolci e tranquilli."
- Lettera di Maria Luigia d'Asburgo alla duchessa di Montebello, dama d'onore nel periodo imperiale, 11 maggio 1816

Vi invito a visitare il raffinato sito attivato dal Comune di Parma per scoprire la città e il suo territorio in questo 2016 di grande cultura marialuigia2016.it.

With the courtesy of: - wandabenati

L'Università di Parma ha presentato il suo nuovo ed ambizioso progetto, un Polo per l'Innovazione che guarda al futuro e si rivolge alle aziende interessante a sviluppare i propri campi di interesse in un'ottica di crescita.

Di CM-

Parma, 17 Maggio 2016 -

L'Università di Parma ha presentato il suo nuovo ed ambizioso progetto, un Polo per l'Innovazione che guarda al futuro e si rivolge alle aziende interessante a sviluppare le proprie ricerche in un'ottica di crescita.

Per farlo ha scelto l'ultima edizione di Cibus 2016 e, più precisamente, un incontro con imprenditori e manager durante il quale è stato possibile conoscere la portata di questa iniziativa attraverso le testimonianze di chi coloro che già sono attivi all'interno del Campus.

Il bando, in scadenza il prossimo 20 giugno, interessa quelle realtà che desiderano insediarsi nelle due strutture di INNOHUB e COUNTRY FOODLABS dell’Università di Parma. Si tratta di edifici progettati per ospitare nel proprio Campus universitario scientifico e tecnologico i laboratori di ricerca e sviluppo di tutte quelle aziende desiderose di intraprendere percorsi di collaborazione continuativa con l'Ateneo.

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Saranno circa 30 le imprese che, vivendo a stretto contatto con i dipartimenti ed i centri di ricerca del Campus di Parma, potranno contare su un rapporto privilegiato con le competenze e professionalità presenti.

Ulteriori informazioni e contatti diretti sono disponibili sul sito ufficiale poli-innovazione.mastercampus.unipr.it

Dopo tanta attesa, al 69esimo Festival del Cinema di Cannes è stata la volta di due grandi nomi hollywoodiani: stiamo parlando di Russel Crowe e Ryan Gosling che oltre a presentare il loro nuovo film "The Nice Guys" hanno intrattenuto i giornalisti presenti alla conferenza stampa ufficiale con divertenti battute.
La conferenza infatti è stata travolta dal loro spirito ironico e spensierato, che si riflette anche nei ruolo dei personaggi da loro interpretati.
Al termine, i due divi hanno anche dedicato qualche minuto ai fan presenti per firmare autografi e scattare foto insieme a loro.
Il film, fuori Concorso a Cannes e diretto da Shane Black sceneggiatore della famosa serie di film "Arma letale" con Mel Gibson e Danny Glover e regista del più recente "Iron Man 3" interpretato da Robert Downey Jr, sarà distribuito nelle nostre sale a partire dal 1 giugno.
Nella Los Angeles degli anni 70, Holland March, stravagante investigatore privato interpretato da Ryan Gosling e Jackson Healy, detective dalle maniere forti interpretato da Russel Crowe- decidono di collaborare per risolvere une serie di casi che, all'apparenza, non sembrano avere legami tra loro.

Articolo e foto di Federico Meneghini e Ludovico Casalone

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The Nice Guys film cannes 2016

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Russel Crowe Festival del cinema di Cannes 2016

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Il fine settimana di Parma è stato arricchito dalla quinta edizione di "Maschere italiane". A sfilare maschere storiche, famose e meno note che simboleggiano la tradizione del nostro Paese.

Dopo 
aver
 festosamente
 invaso
 l'Otretorrente, accompagnate d
ella 
Banda 
cittadina, le 
maschere
 agghindate
 con 
i
 loro
 magnifici
 e
 preziosi
 costumi,
 capitanate 
dal 
Al 
Dsèvod,
 hanno raggiunto
 Piazza
 Duomo.

Tutte le foto della sfilata ph. Francesca Bocchia

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I preparativi per il consueto red carpet pomeridiano sono veloci e impeccabili: si inizia con la sostituzione del famoso tappeto. La folla inizia a raggiunge velocemente le transenne che dividono la via principale della Croisette dal palazzo del Festival. Ma c'è una differenza sostanziale rispetto agli altri anni: la sicurezza è ovunque e i controlli sono ancora più stretti, è infatti difficile per i turisti anche solo avvicinarsi alle star presenti a questa edizione. Nonostante il clima un po' teso tutto si è svolto nel migliore dei modi. Ed ecco apparire una raggiante Blake Lively la quale è presente con il film "Cafè society" diretto da Woody Allen, proiettato all'apertura del Festival. È però quando arriva Juliette Binoche insieme a Valeria Bruni Tedeschi ed il cast di "Ma loute", diretto da Bruno Dumont, che tutto si ferma e chiude in bellezza la serata.

Articolo e foto di Federico Meneghini e Ludovico Casalone

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Blake Lively festival cannes 2016 cinema

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valeria bruni tedeschi cannes 2016

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Torniamo ad un nostro consueto appuntamento dedicato ai consigli per la lettura di un buon libro che ci accompagni finalmente in un meritato weekend in relax.

Di Cecilia Novembri

"Per quello che mi riguarda, se un libro è ben scritto, lo trovo sempre troppo corto."
Aveva ragione Jane Austen con questo suo aforismo e la stessa cosa si può sicuramente affermare per i suoi libri e per tutto ciò che oramai da più due secoli si scrive su di lei e intorno a lei.
I suoi scritti rappresentano un fenomeno di risonanza mondiale e senza tempo, le trame, le riflessioni, la critica di costume, i rapporti uomo-donna sono come una polaroid del suo tempo.

leggere austen libri

Di questo, e molto altro, parla Diego Scaglia nel suo ultimo libro "Leggere Austen", traccia un sentiero nella vita della grande scrittrice inglese, un sentiero da percorrere!

Da leggere il libro d'esordio di Antonino Calabrese, "Damasco".
Due giovani, Anna e Marco, appena sposati che si perdono, nel vero senso della parola, in una notte che li avrebbe visti protagonisti del viaggio di nozze.
Le due vite in una notte si rincorrono e non si incrociano per pochissimo, vivono esperienze impensabili per entrambi che lasciano un segno indelebile nelle loro anime e aprono le rispettive menti a mondi lontani dal loro quotidiano. Dialoghi scorrevoli e coinvolgenti che si arricchiscono con l'intervento di altri personaggi che colorano la storia con innumerevoli sfumature!

damasco libri

CREDITS: goccedicapri.it – sulletraccedijane.blogspot.com – matrimonio.it – amazon.it – unipr.it

E' stata un'edizione da record quella di Cibus 2016 che si è chiusa con numeri mai visti ed un successo di visitatori senza precedenti: proviamo a fare un breve resoconto di cosa ha proposto, tra novità, conferme e qualche elemento un po' troppo “trash”.

Di Chiara Marando -

Parma, 14 Maggio 2016 – (Foto di Chiara Marando)

E' stata un'edizione da record quella di Cibus 2016, la fiera internazionale dell’alimentazione organizzata da Fiere di Parma e Federalimentare, che si è chiusa con numeri mai visti ed un successo di visitatori senza precedenti: 3mila aziende espositrici su 130mila metri quadri, 72mila visitatori di cui 16 mila operatori esteri e 2.200 top buyer.

Un risultato che ha portato a confermare la volontà di rendere Cibus annuale, fissando il prossimo appuntamento ad aprile 2017 con “Cibus Connect”: evento che comprende un forum internazionale con esperti di food&beverage da tutto il mondo , ma anche una forma espositiva light finalizzata al matching con la grande distribuzione.

Ma prima di proiettarci verso il prossimo anno, proviamo a fare un breve resoconto di cosa ha proposto questa 18° edizione, tra novità, conferme e qualche elemento un po' troppo “trash”.

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Inutile dire che i grandi marchi italiani si sono fatti notare con stand che sembravano bilocali posizionati in punti strategici e ben visibili. La parola d'ordine, come sempre, è stata “lasciare il segno”.

Così Barilla ha riproposto la sua originale e futuristica – ormai non più tanto – pasta stampata in 3D; Levoni si è presentato con una sorta di mercato coperto di grande impattovisivo; Perugina ha deliziato i presenti con cioccolatini preparati al momento e gelato dell'Antica Gelateria del Corso; Gruppo Cremonini ha costruito più una piazza che uno stand; Rocchetta ha portato in fiera la sua testimonial Alice Sabatini, Miss Italia 2015; ed ancora lo chef Carlo Cracco si è esibito allo stand San Carlo in uno show cooking accompagnato dal barman campione del Mondo 2015 Bruno Vanzan. Avvistati anche Antonino Cannavacciuolo e Davide Oldani, che si sono fatti notare ancora una volta per la loro maestria ai fornelli.

Cibus 2016-Foto Chiara Marando 2

Ospite più che attesa, Belen ha fatto la sua comparsa da Consorzio Virgilio...ogni commento sull'afflusso di pubblico è superfluo.

Tra tanti grandi classici non potevano mancare idee originali di cui, a dirla tutta, si poteva anche fare a meno. Sto parlando della crema di cioccolato dolcificata con succo di carota concentrato, un non-senso perché se decidi di concederti un peccato di gola, almeno devi farlo come si deve.

Poi si va nell'ambito veg con le Veggiefette, ovvero sottilette vegane, e le Veganette ai carciofi, una rivisitazione dei salumi in ottica vegana. Io evito volentieri ma de gustibus....

Rimanendo nel campo delle punizioni alimentari, non vorrei dimenticarmi la maionese senza uovo che della maionese non è che un lontano e triste ricordo.

Ampio spazio è stato dato alla moda del momento in fatto di carboidrati con la pizza al carbone vegetale, ma soprattutto alla curiosa piadina con riso rosso fermentato. Non ce l'ho fatta a provarla, proprio non ho avuto cuore.

Uno dei protagonisti è stato il Gluten Free, con prodotti per celiaci quali pasta in molteplici formati, pane, grissini ed altre proposte dolci che allargano considerevolmente l'offerta di prodotti specifici per questo tipo di problematiche. Un segno di apertura e sensibilizzazione che fa ben sperare.

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Tornando alle curiosità, impossibile non notare il pecorino stagionato nell'argilla, il pecorino con polvere di quercia e quello con scaglie di cioccolato fondente, che quest'anno hanno fatto la loro comparsa per la prima volta a Cibus 2016.

Infine, andiamo sul goloso con l'uovo da bere al bicchiere condito con capperi e prezzemolo: un aperitivo energizzante e di sicuro effetto.

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Sabato, 14 Maggio 2016 10:34

"We are Brio": creatività da indossare

Una linea nata dalla brillante mente di Stefano Brianti, grafico pubblicitario parmigiano, che ha unito le sue passioni per dar vita ad una linea comoda e portabile per il tempo libero o lo sport: "We are Brio".

Parma, 14 maggio 2016

Un simpatico gattone bianco e nero campeggia sulla maglietta del "Progetto Etico 3.0" volto a illuminare le attività sociali ed economiche di ogni quartiere di Parma: è Pablo, ispirato al gattone "padrone" della palestra "Bodoni". Divenuto simbolo della prima tappa del progetto ad ampio respiro ideato e coordinato da Francesca Abbati, creato dalla fervida mente di Stefano Brianti.

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Arte, grafica, moda e sport: un mix di passioni che prendono forma nella linea "We are Brio". Stefano Brianti, grafico pubblicitario parmigiano, si è prefissato l'obiettivo di recuperare il gusto delle cose quotidiane, del racconto da indossare, unito alla possibilità di personalizzare in modo versatile il proprio stile e le proprie stampe, acquistabili tramite il sito www.Teespring.com

Grazie alla formazione artistica che lo ha portato a partecipare a numerosi concorsi di grafica a livello nazionale, tra cui quello per la salvaguardia del Lupo indetto dal WWF "Dalla parte del Lupo", oggi Stefano Brianti con la preziosa collaborazione di Isabella Lanfranchi, propone loghi per ogni situazione, per ogni idea, ogni richiesta, così da potere affidare alla linea stessa la possibilità di crearsi un marchio unico personalizzato. Creatività pura di marchi unici quali "Life for Dance", "Wilma dog's Power", "Avanti Leoni", "Io amo il Rugby", "Matisse Cat's Power".

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We are Brio è una linea comoda e portabile per il tempo libero o lo sport, che si propone di fornire un matrimonio artistico fra l'arte dell'indossare un marchio e accessori di tendenza, distinguendosi con un messaggio personale visibile e immediato. Immagini che raccontano una storia, per sentirci noi stessi e allo stesso tempo portare un messaggio di condivisione e apertura verso il mondo.

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E proprio il nome della linea nasce dall'inglese wear dove indossare si trasforma in un gioco linguistico che rispecchia perfettamente l'idea di indoss-arti: indossa quello che vuoi ma, dato che lo fai ogni giorno, ricordati di farlo con creatività e gusto dell'arte. Sì in questo siamo tutti WE-ARE-BRIO.

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Per info: Facebook pagina We are Brio
Prenota ed acquista on line le produzioni We are Brio: è facile, sicuro e veloce

www.teespring.com/new-life-for-dance  
www.Teespring.com/wilma-dogs-power     
www.Teespring.com/wear-avanti-leoni   
www.Teespring.com/io-amo-il-rugby 
www.Teespring.com/matisse-cat-power 
www.Teespring.com/brio-football-team 
www.Teespring.com/gol-football-team 

Sciopero della scuola Giovedì 12 maggio indetto dalla Gilda degli Insegnanti. Lo sciopero generale della scuola italiana coinvolgerà pesantemente anche Parma ed il Parmense.

Parma, 10 maggio 2016

Giovedì 12 maggio la Gilda degli Insegnanti ha proclamato uno sciopero generale della scuola italiana che coinvolgerà pesantemente anche Parma ed il Parmense. "Le trattative per il rinnovo del contratto scaduto da circa sette anni sono ancora al palo.

La situazione è diventata ormai insostenibile e riteniamo che lo sciopero, sia necessario in questo difficile momento" - dichiara Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda per le province di Parma e Piacenza - che aggiunge - "chiediamo la modifica della legge 107/2015, meglio nota con il furbesco e capzioso nome di Buona Scuola", in particolare l´abrogazione dell´assunzione diretta da parte dei presidi novità che farà piombare il sistema in preda al clientelismo se non peggio, l'abolizione degli ambiti territoriali scolastici che fanno perdere il diritto ai docenti di essere titolari presso una scuola e dei poteri premiali conferiti ai dirigenti scolastici che possono assegnare soldi con modalità forfettrie e discrezionali, infine si richiede la restituzione dello scatto di anzianità relativo al 2013 che i docenti devono ancora percepire".

Conclude Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza: "Dobbiamo difenderci dall'aggressione che il Pd ha messo in atto uando l'ingannevole nome di Buona Scuola, per questo invitiamo i cittadini tutti a starci vicini non votando i candidati del Pd già alle prossime amministrative che interessano vari comuni del nostro territorio".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Lo studioso ed insigne Corrado Mingardi ha descritto vicende e curiosi aneddoti poco noti dell'epopea verdiana e come sempre ha appassionato i presenti.

Parma, 9 maggio 2016

Ancora una volta la Casa del giovane Verdi era gremita di gente. Lo studioso ed insigne Corrado Mingardi ha descritto vicende e curiosi aneddoti poco noti dell'epopea verdiana e come sempre ha appassionato i presenti. Anna Sichel proprietaria della dimora in cui il giovane Verdi visse dai 10 ai 18 anni ha raccontato questo primo anno di attività della Casa Editrice che porta il suo nome. I risultati ottenuti, le significative recensioni al volume il giovane Giuseppe Verdi di Meri Rizzi in Verdiperspektiven dalla Università di Berna e nel periodico Banca Flash di Piacenza con un giudizio di "eccellente pubblicazione con interessante documentazione del governo di Maria Luigia, sugli Uttini, sulle origini della famiglia Verdi". Ha inoltre annunciato la prossima pubblicazione di altri libri sempre inerenti a Verdi. Tra gli altri sono intervenuti Meri Rizzi, autrice dei volumi "Il giovane Giuseppe Verdi" e "Verdi, la sua musica e la follia" ringraziando la casa editrice per la straordinaria opportunità avuta, essendo lei da sempre appassionata di musica ed in particolare di Verdi. L'artista Ivana Bianchi alla fine della mattinata ha consegnato alla Casa del Giovane Verdi il ritratto di Lulù, il cane più amato da Verdi, opera di cui la pittrice fidentina aveva già annunciato la donazione nel corso della sua ultima mostra tenuta proprio nella storica dimora verdiana. A tutti i presenti la Casa Editrice Sichel ha fatto omaggio di un libro edito dalla stessa, naturalmente relativo a Giuseppe Verdi.

Sabato, 07 Maggio 2016 10:42

Salad Cake: torta o insalata?

Dimenticate le severe e tristi insalate protagoniste di molti pranzi veloci da oggi arriva una novità in cucina, tutta veg e vegetariana, più che soddisfacente per occhi e palato: sono le Salad Cake, torte salate talmente belle da sembrare finte.

Di Chiara Marando -

Sabato 07 Maggio 2016 -

Chi lo dice che carote, pomodori e lattuga non possano essere anche golose ed invitanti? Dimenticate le severe e tristi insalate protagoniste di molti pranzi veloci da consumare nella pausa pranzo, da oggi arriva una novità in cucina, tutta veg e vegetariana, più che soddisfacente per occhi e palato.

Sono le Salad Cake, torte salate talmente belle da sembrare finte, vere opere d'arte realizzate dalla food stylist giapponese Misuki Moriyasu. Talmente meravigliose da essersi meritate un locale completamente dedicato, il Caffè Vegedeco, a Nagoya, la città dell'artista.

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Un'idea nata per caso dalla volontà di trovare un modo creativo di reinterpretare le verdure per renderle invitanti...e Misuki ci è riuscita: le sue Salad Cake hanno entusiasmato il pubblico e le immagini di queste torte originali e colorate sono diventate ormai virali.

Diciamolo, risultano veramente spettacolari. Guardandole ci si dimentica che siano fatte di soli ortaggi e si immagina subito di affondare i denti in creme morbide, gelato o pan di spagna guarnito. La vera sorpresa è che si possono mangiare a volontà senza sensi di colpa, perché sono leggere, vegetariane e dietetiche.

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Ma di cosa sono fatte esattamente?

Semplice, verdure miste a seconda della stagione e della fantasia, radici e farina di soia, crema di formaggio oppure tofu. Ogni ricetta ha le sue proporzioni ed i suoi ingredienti, tutte a basso contenuto di carboidrati ed alcune, addirittura senza glutine.

Per realizzarle ci vogliono manualità, creatività e fantasia: si dispongono gli ortaggi in strati di colori diversi circondati da un pan di Spagna molto particolare, perché fatto con ingredienti naturali tipo farina di soia. Anche la ghiaccia reale che completa la superficie è un "falso d'autore", preparata mescolando le verdure con poca crema di formaggio o tofu.

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Ad aumentare l'apporto salutare sono le erbe e radici utilizzate in abbondanza a fronte di un più che limitato uso dello zucchero.

Il risultato è una torta con una quantità di carboidrati controllata, un dolce detox che sta impazzando in rete e facendo concorrenza all'ormai famosa Raindrop Cake.

C'è un unico, piccolo, problema logistico difficile da ignorare: non è facilmente reperibile, si può trovare solo nel negozio di Misuki a Nagoya.

 

 

Venerdì, 06 Maggio 2016 15:13

Le Mini Piadine

Che ne dite di preparare qualcosa di buono e inviatante per voi e i vostri commensali magari sorseggiando un buon bicchiere di vino tra un impasto e l'altro? Arriva in aiuto per noi ILARIA BERTINELLI che offre anche utili consigli per una sana cucina senza glutine per coloro che devono prestare qualche attenzione in più.

Di Ilaria Bertinelli

Il piatto tipico della tradizione romagnola in realtà è un "pane salvacena". Infatti, questi squisiti dischi di impasto si preparano senza lievito, quindi non richiedono tempo di riposo.
Non solo. Per chi, come i non romagnoli, non è dotato di piastre specifiche per la loro cottura, potrà tranquillamente rimediare con una buona padella antiaderente.
Quindi, con 20 minuti a disposizione, porterete la gioia e il sorriso a tavola accompagnando le mini-piadine con tutto ciò che vi piace: formaggi, verdure, salumi e, magari anche una confettura o una crema di cioccolato per il dessert.

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Questa ricetta generalmente contiene glutine, quindi troverete indicate le farine per realizzare le piadine senza glutine contraddistinte da un doppio asterisco **, mentre alla fine della ricetta troverete le indicazioni per realizzarle con farina tradizionale.

INGREDIENTI

47,6 g CHO per 100 g
IngredIenti per 6 persone
200 g acqua tiepida
150 g farina per Pane e Paste Lievitate BiAglut**
150 g farina Mix IT DS**
40 g strutto
14 g olio extra vergine di oliva
10 g sale
½ cucchiaino bicarbonato
q.b. farina** per spianatoia

PREPARAZIONE

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Mescolare tutti gli ingredienti in una terrina o in un robot fino a ottenere un impasto soffice e liscio
Coprirlo con una pellicola trasparente e lasciarlo riposare in frigorifero per circa 30 minuti
Stendere la pasta piuttosto sottile con il mattarello e, spolverando la spianatoia con una delle farine utilizzate, tagliare dei dischi della dimensione desiderata
Cuocerli in una padella antiaderente ben calda.
Quando le piadine saranno dorate su entrambi i lati, servirle calde accompagnandole con formaggi, salumi e verdure a piacere.

N.B = Versione con glutine:
Preparare le piadine con 300 g di farina di frumento.

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CREDITS photo: - blog.giallozafferano.it – kitchencri.it – lacucinadipattylou.blogspot.com – ricettesapori.pianetadonna.it – cookaround.com – interrogarobot.blogspot.com – aboutappettit.com – agrodolce.it – morenaincucina.ifood.it -

Martedì 10 maggio i sette finalisti si sfideranno a colpi di risate. Ospiti della serata i comici Paolo Migone, Andrea Ferrari, Mimmo Foresta, Gian Piero Sterpi e il vincitore della scorsa edizione Andrea Fratellini. Conduce il patron Riccardo Benini.

Di Manuela Fiorini

Modena, 7 maggio 2016

E' uno degli appuntamenti annuali più attesi, giunto ormai alla sua 23° edizione. Come da tradizione, anche quest'anno la finalissima del Festival del Cabaret Emergente si terrà al Teatro Storchi di Modena, martedì 10 maggio, a partire dalle 21.

Il Festival, ideato e organizzato da Riccardo Benini, che sarà anche il presentatore della serata, ha visto sfidarsi ben 221 comici provenienti da tutta Italia. Dalle selezioni sono emersi i sette finalisti, che si contenderanno la vittoria nella cornice del Teatro Storchi. Sono Christian Cappellone da Chieti, già ospite de "La Botola" di Rai 1, che presenta una parodia di alcuni dei cantanti più famosi, Gli Irrequieti da Milano, un duo composto da Angelo Catalano e Raffaele Renna, che hanno partecipato al programma "Tu sì que vales" con Maria de Filippi, che propongono una parodia dei quiz televisivi, Il Merc, al secolo Marco Di Biase, da Varese, già semifinalista nel 2015, che propone un cabaret musicale. Il quartetto c'era, trio torinese composto da Andrea Bruno, Carmen Maimone e Massimo Pica, che presenta un numero sui grandi rapporti di coppia nella storia, Ugo Sanchez, all'anagrafe Guido Nardin, da Prato con all'attivo partecipazioni in programmi Rai e Mediaset, che presenta un numero di clownerie, I Sano, duo composto da Sara Carbone e Gaetano di Natale, da Asti che si cementano in un numero basato su un equivoco telefonico e, infine, Ruben Spezzati da Brescia, che ha frequentato lo Zelig Lab di Milano e presenta un monologo sui problemi di famiglia.

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Tanti anche gli ospiti della serata, a cominciare da Paolo Migone, direttamente da Zelig, che propone uno show di 20 minuti. Ci sarà anche Andrea Ferrari, nei panni del Notaio Scrittore, Mimmo Foresta, imitatore di cantanti al femminile, una scoperta proprio del Festival del Cabaret Emergente, poi portato al successo da Fiorello, Gian Piero Sterpi, in una veste inedita che gli permetterà di interagire con il pubblico e la giuria, e Andrea Fratellini, vincitore dell'edizione 2015.

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Il vincitore e gli altri comici usciti dalla finalissima saranno poi in tour per tutta l'estate 2016, con una tappa modenese il prossimo 28 giugno in Piazza XX settembre.
I biglietti per la serata del 10 maggio ancora disponibili (solo posti in prima e seconda Galleria) si possono acquistare al costo di 10 euro presso la Biglietteria del Teatro Storchi (largo Garibaldi, tel 059/9120911, martedì 10-14 e 16.30 -19; dal mercoledì al venerdì dalle 10 alle 14, il sabato dalle 10 alle 13 e dalle 16.30 alle 19), oppure presso Riccardo Benini Spettacoli (via Rainusso 130), tel 059/331355.

Quest'anno il Consorzio dell'Asparago Piacentino ha organizzato una giornata molto particolare per promuovere questo eccezionale prodotto della natura: una vera e propria visita al campo che ha visto protagoniste alcune food blogger.

Piacenza, 3 Maggio 2016 

Quest'anno il Consorzio dell'Asparago Piacentino ha organizzato una giornata molto particolare per promuovere questo eccezionale prodotto della natura: una vera e propria visita al campo dove alcune food blogger sono state guidate da Emanuela Cabrini, presidente del Consorzio, e da altri soci alla scoperta delle asparagiaie di Muradello. Tra i presenti, anche il Sindaco di Pontenure Manola Groppi.

Smartphone alla mano con dirette live sui vari social network, le food blogger hanno potuto imparare e raccontare come nasce una asparagiaia a partire dall'impianto delle radici nel terreno che avviene in modo manuale, così come manualmente avviene la raccolta.
Un viaggio tra i diversi stadi di coltivazione delle asparagiaie visitate: da quella appena piantata, che per due anni rimarrà a riposo per permettere alle radici di fortificarsi, a quella a "fine carriera". Tante sono state le domande in merito ai metodi di coltivazione, concimazione, irrigazione e prevenzione dei parassiti, rigidamente controllati da un disciplinare che tutela la qualità del prodotto e la salute del consumatore finale.

E dopo la lezione è stato il momento della raccolta di asparagi coltivati sotto tunnel per permettere ai germogli di crescere e svilupparsi anche in condizioni metereologiche non particolarmente favorevoli con temperature basse, come in questo ultimo periodo.

Recentemente il Consorzio ha concluso accordi commerciali che consentono la distribuzione tempestiva e giornaliera del prodotto nei punti vendita Auchan di tutto il Nord Italia, in 20 Supermercati Esselunga, presso Conad, Ipercoop e Coop, Eataly Piacenza e nei mercati rionali.

L'idea di coinvolgere le food blogger è parte di un progetto che punta alla corretta informazione del consumatore affinché sia consapevole della qualità dei prodotti che ogni giorno porta in tavola.

Queste le attente ospiti della giornata:

Katia Baldrighi - Pappa e Cicci
Letizia Minutoli - Fate in Cucina
Daniela Sippi - Mani in pasta quanto basta
Gloria Tonani Gloricetta
Giulia Golino - Giulia Cook Eat Love

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Il Salone del Mobile, il Fuorisalone o meglio la Design Week, altro importante evento internazionale del "Made in Italy" a Milano, si è da poco concluso con l'edizione 2016. GIULIA SANTORO in esclusiva per FLASHON MAG ha girato in lungo e in largo tra eventi ed esposiizoni per offrire a tutti noi un assaggio di quelle che sono state le ultime proposte, le novità in tema di Design, arredo e tanta eccellenza italiana!

Di Giulia Santoro

Ogni anno si dice più o meno la stessa la cosa, ma quest'anno il Salone del Mobile ha superato se stesso, o meglio, è stato superato dal FuoriSalone!
Per chi non ha avuto la possibilità di visitare Milano durante l'ultima Design Week cercherò di riproporre ciò che ho trovato di maggior interesse e che ha regalato momenti emozionanti.

La Design Week ha aperto i battenti martedì 12 Aprile con il grande Opening: tanti, tantissimi gli eventi sparsi per la città. I più grandi e famosi brand di design, architettura e moda hanno organizzato sontuosi eventi per l'Opening della design week di Milano. Concentrati nel distretto di Brera assistiamo ai più blasonati e attesi eventi dell'inaugurazione. In particolare da Kartell quest'anno in collaborazione con Lapo Elkann ha creato una linea essenziale, di carattere, sofisticata con ricercatezza e ricchezza dei materiali e nelle logiche di produzione.
UNOPIU' mantiene il suo incontrastato ed inimitabile stile.
Brand d'eccellenza italiano per l'arredamento da esterno, colpisce come questo marchio riesca a mantenere uno standard altissimo per scelta dei materiali e del design. Un design che abbatte le barriere dei muri ed interno ed esterno comunicano tra di loro.

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Richard Ginori invece ci catapulta in un mondo parallelo, fatto di antica eleganza, il fascino di un tempo che fu, soprattutto invidiato e sospirato, traslato nel nostro tempo. Romantico ma aggressivo, leggero ma deciso, unico e non per tutti.
In serata, nel meraviglioso contesto privato del giardino di Palazzo Borromeo, l'evento organizzato dalla nota vodka Belvedere. Un installazione di geniale sincretismo tra ecologico, futurismo ed eleganza. Una veranda su due livelli, fatta di specchi e legno. Dentro ci sono piante, una cucina, il bancone. Tutto a risparmio energetico ecosostenibile.

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Il tour continua l'indomani tra i vibranti distretti del FuoriSalone e la curiosità di captare particolari unici in angoli che normalmente sono inaccessibili come i palazzi o le corti del vivace quartiere di zona Tortona: ovunque ci sono installazioni.

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Il museo del design, Superstudiopiù, il Palazzo Ansaldo hanno aperto le loro frontiere e ci fanno conoscere i loro tesori, fatti di visionarie e grandi installazioni inventate per rendere la nostra vita migliore. Non per altro la linea guida proposta in quest'edizione della Design Week è rivolta a poche regole in cui è l'arredamento, e non solo, ad adattarsi alle esigenze dell'uomo e della Terra piuttosto che il contrario.

Ci sono illuminazioni, auto lussuose, piscine, biciclette, arredamento per la casa, cucine, salotti, orologi. Nulla è lasciato o dato per scontato. La bellezza e la praticità ecosostenibile sono i principi cardine di questo volteggiare e susseguirsi di esemplari del design.

Durante il weekend il Salone del Mobile apre le porte anche al pubblico e di certo non potevamo mancare questo intenso momento.
Rispetto al FuoriSalone si intuisce subito che qui l'atmosfera è più business e meno mostra, ma è pur sempre interessante scoprire per primi quali saranno le novità del domani in termini di arredamento domestico, illuminazione, ufficio, ed esterni.
Sono presenti tutti i grandi brand del settore e posizionati per aree tematiche.
Ci sono i padiglioni dedicati alle cucine, alle zone Living, alle sale da bagno, al giardino.

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Anche qui grande attenzione è rivolta all'ecosostenibilità e alla presentazione dei nuovi materiali dove vengono scoperti i segreti delle tecnologie alternative, ma pur rispettando le esigenze di oggi in termini anche di fruibilità e praticità delle cose.
Le cucine sono tecniche, di facile manutenzione, studiate sia per ambienti piccoli che per tasche meno "ricche".
I bagni sono semplici ma orientati per offrire qualche "servizio aggiuntivo" per chi li vive, come ad esempio doccie-sauna, cromoterapia, musicoterapia in filodiffusione col resto della casa.
Tema centrale e ricorrente è il colore, la vivacità e l'eleganza.
Inoltre sono sempre più numerose le collaborazioni tra top brand di moda con i brand del design che quest'anno hanno la piena fusione in un connubio ideale.
Ora che questo importantissimo evento internazionale si è concluso, Milano è tornata alla consueta normalità: i negozi ai loro consueti orari, le dinamiche installazioni sono state smantellate e le pagine dei giornali, dei blog, dei siti internet cominciano a pubblicare quelle che sono le novità emerse quest'anno.
E così come quando si torna da un viaggio di quelli che ti cambiano e ti fanno crescere, così la Design Week ha lasciato quella voglia di rivivere questa esperienza unica ed emozionale.....arrivederci ad Aprile 2017!

CREDISTS: - glamour.it – indiansavage.com – living.corriere.it

A Bologna, sabato 7 maggio a Palazzo Magnani sede di UniCredit, laboratori per bambini alla scoperta di ABITARE SOTTOSOPRA – "Scoprire e sperimentare come si sta dentro i luoghi, l'arte e le emozioni".

BOLOGNA, 28 aprile 2016

Dal 2 all'8 maggio prossimi è in programma la terza edizione del Festival della Cultura Creativa dedicato ai più giovani (6-13 anni), promosso da ABI con la partecipazione delle Banche italiane. UniCredit, anche quest'anno, organizza laboratori gratuiti in 6 città italiane tra cui Bologna.

ABITARE SOTTOSOPRA - "Scoprire e sperimentare come si sta dentro i luoghi, l'arte e le emozioni", è il tema dell'edizione 2016, filo conduttore che legherà tutte le iniziative (laboratori, mostre, teatro, musica) organizzate dalle banche che operano in Italia. I ragazzi potranno interpretare questo concetto in libertà, costruendo un percorso che sia espressione della propria creatività. Con l'aiuto di operatori esperti, i partecipanti potranno abitare epoche storiche, pianeti, ambienti reali o virtuali. UniCredit, da sempre attenta allo sviluppo culturale e sociale del territorio, organizza laboratori artistico-musicali.

A Bologna l'appuntamento è per sabato 7 maggio a Palazzo Magnani, sede UniCredit, dalle 10 alle 17 (in programma due laboratori dalle 10 alle 12 e dalle 15 alle 17). Il Gruppo A12 realizzerà "Unità di Misura Umana", progetto che insegna ai ragazzi a mettere in relazione il proprio corpo con lo spazio che questo occupa. Il corpo visto come un'unità di misura che permette di comprendere e di misurare realmente le dimensioni degli spazi in cui noi tutti ci muoviamo ogni giorno.
Prenotazione obbligatoria fino a esaurimento posti disponibili scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. (la conferma della prenotazione avverrà via email).

Il Festival della Cultura Creativa è una delle iniziative presenti nel "Piano d'azione a sostegno dell'arte e della cultura" ideato da ABI e dalle banche associate per promuovere il proprio impegno a favore della cultura e della crescita sociale e per mettere a disposizione della comunità il proprio patrimonio storico e artistico. Maggiori informazioni su www.festivalculturacreativa.it 

(fonte: ufficio stampa Unicredit)

Mercoledì, 27 Aprile 2016 15:21

In Appennino "Sulle tracce di antiche vie"

 

Il progetto, che vede protagonisti gli otto Comuni dell'Appennino Parma Est insieme ai Parchi del Ducato e alla Diocesi di Parma, è stato presentato ieri in Provincia.

Parma, 27 aprile 2016

Il progetto "Sulle Tracce di antiche vie", vincitore e terzo classificato nel concorso indetto dall'Istituto Beni Culturali Regionale Giovani Per il Territorio 2016, propone di riportare al presente e quindi rendere percepibili e fruibili i beni culturali perlopiù "nascosti" del territorio del nostro Appennino.

E' stato presentato ieri mattina in Piazza della Pace nel corso di una conferenza stampa a cui hanno preso parte il Delegato provinciale ai Parchi Gianpaolo Cantoni, il Presidente dei Parchi del Ducato Agostino Maggiali, LinoFranzini Sindaco di Palanzano, Federica Di Martino assessore alla Cultura del Comune di Langhirano, Matteo Cattani assessore alla Cultura del Comune di Corniglio e i rappresentanti dell'Associazione Pro Val Parma.

Il progetto è sostenuto da un ampio partenariato locale: Comune di Langhirano (capofila), Comune di Tizzano Val Parma, Comune di Monchio delle Corti, Comune di Palanzano, Comune di Corniglio, Comune di Neviano degli Arduini, Comune di Lesignano de'Bagni, Comune di Calestano, Unione Montana Est, Parchi del Ducato, Curia Vescovile di Parma, Comunità delle Valli dei Cavalieri, Associazione Culturale Ermo Colle, Centro Culturale di Torrechiara, Scuole del territorio, Musei, Pro Loco, Coop 100 Laghi, Abacus -Arco, Agenzia AssaporAppennino.

L'Appennino parmense è ricco di testimonianze medievali che la ricerca dell'Associazione Pro val Parma ha geolocalizzato e verificato come fossero legati da antichi percorsi storici tuttora presenti: come la "Via del Sale" che si snoda lungo le valli dell'Enza e del Parma, ma anche strade trasvallive ancor meno note e importanti per gli scambi tra le popolazioni locali. Il bene culturale al centro del progetto è un vero e proprio Parco Tematico Medievale in cui resistono molti beni culturali localizzati lungo l'antica viabilità legata al trasporto del sale.

Il progetto di gestione e cura del circuito ritrovato vuole collegare le emergenze medievali del territorio e gestire le antiche vie in accordo con gli Enti coinvolti. Il circuito, rinominato "Le Valli dei Cavalieri" sarà gestito in modo unitario a cura del Gruppo Assapora Appennino che comprende archeologi, architetti, Guide turistiche e ambientali, operatori didattici e culturali.
L'idea è quella di creare lavoro con un modello operativo che, partendo dalla conoscenza scientifica, recuperi la presenza dell'itinerario per una sua fruizione animata da didattica, promozione e accompagnamento ricreativo e turistico. Per mantenere i due cuori pulsanti del progetto: professionalità di ricerca e comunicazione/fruizione del territorio, anche con soluzioni innovative in questo 2016 che è Anno dei Cammini storici.

Il programma prevede un nutrito calendario di eventi, escursioni e laboratori che ogni mese manterranno viva l'attenzione "Sulle Tracce di antiche vie". Si comincia già l'8 Maggio a Moragnano mentre il 29 Maggio si "riaprirà" il passo di Fragno con due gruppi di camminatori da Langhirano e Calestano che si incontreranno sul crinale per festeggiare l'occasione. In Giugno le attività saranno a Neviano e al Lagastrello, in Luglio nella valle dei Cavalieri, mentre in Agosto anche gli spettacoli di ERMO COLLE faranno rivivere i luoghi medievali. Settembre sarà dedicato alla Via del Sale, anche per la concomitanza con il Festival del Prosciutto a Langhirano, in Ottobre si andrà verso l'Appennino reggiano in onore della Riserva Mab Unesco, poi a Novembre si tornerà verso valle con gli itinerari tra San Michele Tiorre e la Badia di Torrechiara, con viste inusuali sul Castello.

L'autunno sarà la stagione dedicata ai Laboratori con le Scuole, partendo da quelle locali per poi arrivare a coinvolgere quelle della città, con un'ampia offerta di attività per "tornare A Scuola in Appennino".
Così partendo dal contagioso entusiasmo di un gruppo di giovani operatori culturali della Val Parma, un'intera comunità potrà godere di nuovi punti di vista da cui osservare un Appennino da riscoprire, da amare e magari tornare ad abitare.

Dati tecnici

Progetto elaborato da Associazione Pro Val Parma, nata a Bosco di Corniglio nel 2010, allo scopo di difendere, tutelare e promuovere le risorse ambientali, sociali, culturali e turistiche della Val Parma e recentemente rinnovata dall'ingresso di numerosi e qualificati giovani del territorio.
Il Circuito Le Valli dei Cavalieri è un anello di circa 200 km che dall'antico porto di Brescello conduce al Malpasso (Lagastrello) e per chi vuole tornare a valle propone un percorso sull'altro lato della ValParma

La comunicazione è a cura di "La Tavola del Contado" Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

(Fonte: ufficio stampa Provincia di Parma)

Il nuovo dolce che fa impazzire i newyorkesi è la Raindrop Cake: la torta più delicata al mondo che si presenta come una grossa goccia di acqua caduta accidentalmente nel piatto. L'inventore è lo chef di origini giapponesi Darren Wong.

Di Chiara Marando -

Sabato 23 Aprile 2016 -

Stanchi dei soliti dolci? Vorreste una fetta di torta ma la classica crostata vi ha stancato?

Bene, allora provate la nuova Raindrop Cake, non un semplice dessert ma qualcosa di originale...molto originale. A guardarla non viene proprio in mente di mangiarla, sembra una grossa goccia d'acqua caduta accidentalmente nel piatto che, per chissà quale strana legge della chimica o magia, rimane in forma. In realtà si tratta dell'ultima invenzione che sta facendo impazzire New York, ad opera dello chef di origini giapponesi Darren Wong.

Ed effettivamente, l'ispirazione alla cucina giapponese c'è e arriva dai Mochi, ovvero i famosi involtini di farina di riso, ma a differenziarla è l'aggiunta di agar, un'alga gelatinosa. La vera difficoltà, come ha spiegato Wong, sta nel bilanciare gli ingredienti per raggiungere la giusta consistenza, un segreto che solo lui conosce veramente.

Raindrop-cake

Il risultato è il dolce più delicato al mondo che deve essere consumato entro 30 minuti, prima che evapori. Certamente, il suo aspetto risulta estremamente affascinate ed è molto difficile credere che possa essere appetitoso, ma il suo creatore giura che il sapore sia dolce e delicato – forse un po' troppo delicato ndr. - nonché piacevolmente zuccherino.

E se si osserva il successo ottenuto dalla Raindrop Cake, pare che Darren Wong abbia proprio ragione: davanti al suo banchetto di Smorgasburg, il noto mercato metropolitano di Brooklyn, ogni giorno c'è sempre una fila di avventori desiderosi di aggiudicarsene una porzione.

Insomma, tutti vogliono la Raindrop Cake e non si fanno frenare neppure dal prezzo, perché viene venduta a otto dollari al pezzo. Non male per un dolce quasi inesistente.

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Ma se siete dei temerari, ecco la ricetta per preparala a casa direttamente dal “Cucchiaio d'Argento”:

1. In un pentolino, unite 15g di agar e 12gr di zucchero semolato

2. Aggiungete 1/2 litro di acqua, poco alla volta

3. Portate a ebollizione sul fuoco

4. Versate il liquido in uno stampo rotondo

5. Fate raffreddare in frigorifero

6. Rimuovete dallo stampo e aggiungete noci tostate e sciroppo di zucchero

Venerdì, 22 Aprile 2016 13:50

Vellutata di Zucca

Con l'arrivo di un lungo weekend, FLASHON MAG desidera dare il "benvenuto" ad una "new entry": Ilaria Bertinelli.
Ilaria, nota imprenditrice e mamma tuttosprint, è riuscita con la sua energia e caparbietà a trasformare una problematica di salute della sua piccola Gaia in un nuovo stile di vita pieno di amore e cose buonissime. Da oggi le ricette di Ilaria sapranno rendere buoni e appetitosi tutti i piatti senza privazioni, ma con un piccolo e semplice aiuto!

Di Ilaria Bertinelli

La stagione delle zucche volge al termine, quindi vale la pena sfruttare le ultime occasioni di gustarsele in una delle versione che non mi delude mai, la vellutata.

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Dopo una lunga giornata di lavoro, anche se la temperatura sta gradatamente aumentando, gustarsi il dolce sapore della zucca abbinato alla nota caramellata delle cipolle cotte al forno, sicuramente ci aiuta a trovare un'oasi di pace e di piacere. Questa ricetta è perfetta anche per i più piccoli della famiglia che non si lamenteranno per un piatto di verdura che conquista anche solo con il colore. Questa ricetta è naturalmente senza glutine, quindi l'unica variante per chi non potesse permettersi il glutine saranno i crostini contraddistinti da un doppio asterisco **
5,3 g CHO per 100 g senza crostini

INGREDIENTI per 4 Persone
570 g acqua
350 g zucca gialla
160 g patata
150 g cipolla
30 g olio extra vergine di oliva
q.b. sale e pepe
q.b. crostini**

ricetta vellutata di zucca cipolle

PREPARAZIONE
Tagliare la zucca e la cipolla in pezzi di circa 3 cm di lato.
Ricoprire una teglia con carta forno e adagiarvi sopra la zucca e la cipolla; preriscaldare il forno ventilato a 160°C e cuocere le verdure per 30 minuti.
Tagliare la patata a pezzi piccoli e farla saltare in un tegame con 2 cucchiai di olio di oliva per circa 4 minuti, aggiungere le verdure cotte al forno, l'acqua, aggiustare di sale, mettere il coperchio al tegame e lasciare cuocere per 15 minuti.
Con un frullatore a immersione, frullare la minestra di verdura in modo da ottenere una crema e servirla con un filo d'olio per ogni piatto, una macinata di pepe e crostini a piacere.

CREDITS photo: unadonna.it – giallozafferano.it – chiccacook.it – donnad.it –salepepe.it – arnaldagourmet.com – it.wikihow.com – lacucinaitaliana.it – greenpink.org – gds.it

Il musical campione di incassi a Broadway e Londra, racconta la grandiosa ascesa verso la celebrità di una delle band di maggior successo nella storia della musica pop: i leggendari Four Season. 20 milioni di spettatori in tutto il mondo hanno già applaudito Jersey Boys.

Di Pietro Razzini

Parma, 23 aprile 2016

Una promessa: uscendo dal Teatro Nuovo di Milano anche voi tenterete di canticchiare in falsetto i grandi successi dei Four Season. Con "Jersey Boys", in scena fino al 15 maggio, si torna negli anni '60, quando quattro ragazzi bianchi dominarono la scena internazionale con oltre 175 mila dischi venduti. Tratto dalla vera storia di un gruppo proveniente dal New Jersey, il musical è stato un successo ovunque sia stato rappresentato, campione di incassi a New York e a Londra. Ora è sbarcato a Milano e, a quanto sembra, anche la capitale della moda ha recepito il valore della rappresentazione.

LE CANZONI - Sherry, Big girls don't cry, Walk like a man, December, 1963 (Oh what a Night) e l'immortale Can't take my eyes off you: è incredibile come, nell'arco dello spettacolo, cresca la passione del pubblico per questo gruppo. Impossibile non rimanere abbagliati da brani che emozionano a più di 50 anni di distanza. Il momento di massima devozione si avverte alle prime note di "Can't take my eyes off you", singolo rimasto mitico nel tempo grazie alla reinterpretazione di Gloria Gaynor, Diana Ross, i Muse e Mina. La musica pop dei Four Season ferma il tempo nelle oltre due ore di show: spensieratezza e buon umore sono le componenti principali di una storia che, grazie alla bravura dei suoi performer, regala tante risate, oltre che piacere sonoro.

LA STORIA - Francesco Stefano Castelluccio, nome d'arte Frankie Valli, è un giovane italo-americano con doti canore al di sopra della media. Con tre amici del New Jersey fonda un gruppo dal "nome instabile". La versione definitiva, dopo diversi tentativi, sarà "Four Season". Il chitarrista Tommy DeVito, il bassista Nick Massi, il tastierista e compositore Bob Gaudio iniziarono insieme a Frankie una scalata verso il successo, condita da vicissitudini personali, ben raccontate all'interno dello show, capaci di mantenere lo spettacolo a contatto con la realtà. Il loro percorso artistico fu celebrato con l'ingresso nella Rock'n'roll Hall of Fame, nel 1990.

I PROTAGONISTI - Testo italiano, canzoni in inglese (troppo famose per tradurle): il lavoro del regista Claudio Insegno, del direttore musicale Angelo Racz e del produttore Lorenzo Vitali ha offerto uno spettacolo assolutamente gustoso: Alex Mastromarino, nel ruolo di Frankie Valli, gioca con la voce tra un falsetto e l'altro, Flavio Gismondi è un Bob Gaudio fresco e convincente, Marco Stabile entra nei panni di Tommy Devito con una ironia ammaliatrice e Claudio Zanelli porta in scena un Nick Massi arrogante ma, contemporaneamente, impossibile da odiare. Insomma, il gruppo funziona e, tutto intorno a loro, il cast suona uno spartito eccellente, che rimarrà nella testa del pubblico per diverse ore al termine dello spettacolo. E' una promessa.

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Come la moda anche il design ha mobilizzato Milano per il grande evento internazionale del Salone del Mobile in una Design Week ricca di eventi sparsi per la città nel contesto del FuoriSalone. VERONICA VOLPI ci illustra tante novità di Design ma con innovativi innesti con la "nostra" Moda. Evviva alla creatività tutta ed esclusivamente "Made in Italy"!

Di Veronica Volpi

Come ogni anno, il mese di aprile ha significato per Milano l'arrivo delle novità in materia di design, arredamento e confort-life.
Stilisti, designer e per la prima volta operatori del settore wine-food hanno unito le loro idee e forze per creare oggetti sempre nuovi e funzionali per il living quotidiano, senza dimenticarne le caratteristiche estetiche e il piacere dei sensi.

In generale si è assistito a un ritorno alle origini: materiali organic ed ecosostenibili sono stati la base per mobili e complementi di arredo, a tal punto da inserire persino l'orto stesso nelle terrazze di casa.
Attenzione per la natura, ma senza trascurarne la funzionalità e comodità: se da una parte cucine ipertecnologiche ci distoglieranno sempre di più dalle preoccupazioni quotidiane casalinghe, dall'altra il piacere del confort di sedie, divani e letti allevieranno il corpo dall'aumento di stress, luci soffuse rilasseranno occhi e mente, mentre la cromoterapia assumerà quasi una funzione psicanalista.

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Sulle novità in materia di collaborazioni tra stilisti e designer, ancora una volta Kartell si è posizionato in prima fila, lasciando i propri oggetti iconici nelle mani di sarti e stilisti: Lapo Elkann ha applicato la tecnica del car wrapping alle sue sedie, mentre N°21 ha "vestito" l'iconica lampada Tatì Lace di Ferruccio Laviani.

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Non da meno è stato Louis Vuitton, da sempre protagonista della manifestazione con la sua linea Objets Nomades, che ha arricchito il concept del viaggio con la Chaise Longue di Marcel Wanders.

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Etro, Roberto Cavalli, Versace e Armani hanno ampliato le loro home collection con nuove fantasie a tema floreale, mentre Marni ha acceso il mondo della danza trasformando lo spazio di Viale Umbria in una sala da ballo con tanto di ballerini che danzano in un set ispirato alla Colombia.

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Non da meno sono state le installazioni promosse da Tommy Hilfiger, che ha dato vita a un'isola temporanea, in perfetto stile caraibico per rendere omaggio alla campagna pubblicitaria Hilfiger Denim Primavera Estate 2016, o ancora l'installazione video-interattiva METEOMORPHOSIS che da sfondo ai capi e calzature di GORE-TEX® realizzati in Limited Edition dai Brand Partner internazionali come Acronym, Asics, Camper, Clarks, Herno, Frau, Kennel & Schmenger e Nanamica.

Ultimo, ma non meno importante, grande successo del Made in Italy è stata la collaborazione tra Smeg e Dolce&Gabbana: gli stilisti hanno fatto dipingere a mano l'iconico frigorifero FAB28 Smeg da artisti siciliani con fantasie e ricami tratti dalla tradizione.
Dal carretto siciliano alla frutta del sole, come i limoni, i temi degli abiti delle sfilate sono stati ripresi in 100 pezzi unici che fondono la creatività dell'arte e cultura con la tecnologia del nostro paese.

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CREDITS photo: Dolce&Gabbana, Louis Vuitton, Kartell designdate.cz – fradiavola.it – arredamento.it – fashiontimes.it – upstudiomilano.com – ilgiornale.it – touringclub.it – milanodesignagenda.com – robertocavalli.com -

Giovedì, 21 Aprile 2016 11:45

"The Human Jubox": divertimento assicurato

I grandi della musica italiana e internazionale, pronti a essere mixati, parodiati, affrontati in duelli verbali e musicali. Gli Oblivion sono partiti da Bologna alla conquista dell'Italia. Subito dopo Milano, dal 3 al 15 maggio, saranno in scena a Roma.

Di Pietro Razzini

Parma, 21 aprile 2016

"Lasciate ogni speranza (di non ridere) voi ch'entrate". Dante Alighieri nel terzo canto dell'Inferno aveva una visione un po' differente, scrivendo queste parole. Gli Oblivion le hanno reinterpretate, offrendo un'occasione di divertimento puro a tutti coloro che hanno scelto di andare al Teatro Leonardo per assistere al loro "The Human Jubox". A Milano fino all' 1 maggio, il gruppo propone un flusso di note e ritmi a dir poco infinito: nel loro repertorio, infatti, ci sono tutti i grandi della musica italiana e internazionale, pronti a essere mixati, parodiati, affrontati in duelli verbali e musicali da cui nascono spontaneamente risate convinte da parte del pubblico. Davanti agli occhi attoniti degli spettatori prendono vita ogni sera brani nuovi, tratti dalle canzoni di Ligabue e dai Cori Gospel, dagli inni immortali di Gianni Morandi e dalle note senza tempo dei Queen.

THE HUMAN JUKEBOX – Ma cos'è "The Human Jukeboxe"? In base alla definizione data dagli artisti, si tratta di una playlist che nessuno ha mai avuto il coraggio di fare, uno Spotify vivente che provoca scene di panico, isteria collettiva, ma soprattutto interminabili richieste di bis. E tutto parte proprio dal pubblico che propone le hit dei propri cantanti preferiti. Ed è qui che inizia il delirio, che si innesta la creatività di uno show capace di legare palco e platea. Raramente si crea un'interazione così diretta e spontanea.

DIVERSO OGNI SERA – Vista l'unicità dello spettacolo, ogni appuntamento con The Human Show è qualcosa di irripetibile: dati alcuni punti fermi (la parodia de Il Volo, la storia dei vincitori di Sanremo in pochi minuti, un medley sul tema dei fiori), il resto è improvvisazione studiata a priori. Per essere più chiari, si creano momenti musicali nuovi partendo da uno studio e un lavoro incredibile fatto dal gruppo nella fase di preparazione dello spettacolo. Ecco quindi una versione rap di "Una zebra a pois", un giradischi rotto sulle note di Renato Zero, il mimo delle canzoni di Vasco Rossi.

IL GRUPPO - Graziana Borciani, Davide Calabrese, Francesca Folloni, Lorenzo Scuda e Fabio Vagnarelli: il pokerissimo degli Oblivion è servito. Il primo incontro a Bologna. Da lì è partita la conquista dell'Italia. Subito dopo Milano, dal 3 al 15 maggio, saranno in scena a Roma. Il Teatro Sistina li accoglierà per più di dieci giorni diventando la casa della risata e della musica. Nel periodo lombardo, tuttavia, ci sarà una sostituzione, rispetto allo starting five: Clara Maselli prenderà il posto di Francesca Folloni, "impegnata" a dar vita a un capolavoro (umano e non artistico, questa volta). Cambia un addendo ma il risultato non muterà.

Martedì, 19 Aprile 2016 18:26

Utili consigli su come ristrutturare casa

I consigli utili di GIULIA SANTORO in tema di design e dintorni sono rivolti a tutti coloro che sono in procinto di ristrutturare casa. Sono sempre tanti i primi pensieri e le cose da affrontare, quindi superata la fase dell'emozione che domina l'inizio dell'impresa, bisogna cominciare a fare ordine sulle priorità!

Di Giulia Santoro

Finalmente il sogno si realizza: siete riusciti ad acquistare la vostra prima casa!
È un momento emozionante da vivere con gioia e serenità, quindi la prima cosa da fare, dopo i dovuti festeggiamenti, è mettere ordine alle idee.
Fondamentale è partire con un'idea piuttosto precisa sullo stile da creare.
Sfogliare qualche rivista d'arredamento, curiosare tra negozi in città o visitare le case di amici che prima di voi hanno passato questo momento, sarebbe opportuno e consigliato.
Lasciatevi trasportare per di più dalle sensazioni, senza ragionamenti ma solo col cuore, capirete così intuitivamente quale stile più di altri vi attrae con maggior convinzione.

Altro obiettivo è fissare un budget totale da dedicare sia alle spese di ristrutturazione che per l'arredamento della casa. Tenente presente che in genere il budget viene puntualmente sforato, perciò mantenetevi di manica larga.
Quando siete pronti per iniziare i lavori bisognerà decidere a chi affidare un compito così oneroso.

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La cosa migliore sarebbe affidare l'intero compito ad un'unica impresa. Cercate quindi tramite conoscenze o passaparola una ditta che sia il più completa possibile che abbia tra le figure di competenza un geometra e diversi muratori, oltre ad un elettricista, idraulico ed imbianchino.
Facendo così abbatterete diversi costi accettando un pacchetto "all inclusive" e naturalmente risparmierete tanto tempo per la ricerca di singoli professionisti.

Il prossimo passo è quello di contattare l'amministratore del palazzo per informarlo che per qualche tempo dalla vostra abitazione potrà provenire rumore o esserci un po' di sporco proprio per via dei lavori in corso. Lasciate un vostro recapito così da poter essere contattati per ogni esigenza.

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In corso d'opera non lasciate mai che qualcuno scelga per voi!
Dovrete essere presenti nella scelta dei materiali, dei colori e nella logica di impiego. Sarà più semplice così evitare sorpresine irrimediabili potendo intervenire per tempo.
Non lasciatevi prendere dall'entusiasmo e tenete sempre ben a mente il vostro budget durante i lavori per questo può essere utile farsi una "lista dei desideri" con le priorità per la casa.
Inoltre conservate scontrini, fatture, biglietti di ogni cosa che andrete ad acquistare, compresa la manodopera. Sarà così più semplice potervi tutelare nel caso qualcosa dovesse andare storto.

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A lavori terminati arriva in realtà il momento più emozionante: l'arredamento! Dal momento che avete ben chiaro il vostro stile abitativo, le prime cose da farsi sono di ordinare cucina, sanitari e letto. Senza questi sarebbe praticamente impossibile anche solo sopravvivere una notte. Per tutto il resto ci sarà più tempo.

Ordinate tutto su misura se potete, almeno i "pezzi" principali. Il che non vuol dire affatto spendere di più. Anche IKEA predispone esperti dediti proprio a comporre su misura l'arredamento domestico.
La casa apparirà sicuramente più curata e ordinata.

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Scegliete possibilmente colori tenui e rilassanti, sia per il colore delle pareti che per l'arredamento generale, ad esclusione solo del divano che, sempre per ragioni logistiche, dovreste acquistare di una gradazione più scura rispetto al resto per evitare che segni di usura e macchie si vedano eccessivamente.
Per ultima cosa ritagliatevi del tempo tutto per voi per farvi un giro tra i negozi e....scegliere il vostro primo e unico portachiavi di casa!

CREDITS photo: casa.lc.it, fazland.com, arredamento.it, latanadelserpente.it, habitoactivair.it, venetorcstrutturazioni.it, immobiliare.it
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Dal 6 maggio al 3 giugno 2016 a Parma partirà il progetto di Biblioteca Itinerante promossa da Parmakids: "Libri con le Ruote", un modo nuovo di vivere le emozioni raccontate dai libri e promuovere le biblioteche comunali.

Parma, 25 aprile 2016

Le storie sono viaggi dell'immaginazione in giro per il mondo, alla scoperta di situazioni, epoche e terre lontane. Ma, nell'era dei social network, ovvero degli stimoli che distraggono più che catturare l'attenzione, le storie corrono il pericolo di rimanere ingabbiate in quelle prigioni d'oro che sono le biblioteche.
Ma cosa succederebbe se i libri prendessero vita e decidessero di saltare giù dagli scaffali e uscire per strada alla ricerca di qualcuno che li meriti sul serio?
Questa è l'idea da cui parte "Libri con le ruote" – progetto immaginato da Andrea Saccon, meglio conosciuto come "La Sajetta", e realizzato da Parmakids con il contributo di Fondazione Cariparma, Fondazione Monteparma e Comune di Parma – è una vera e propria biblioteca itinerante su due ruote e ad impatto zero che, con un carico di libri per bambini da 2 a 10 anni - sia in italiano che in lingua straniera – intende diffondere e difendere la lettura, ponendosi come ponte di collegamento tra le biblioteche comunali di Parma e i parchi cittadini, luogo d'incontro e di aggregazione per le famiglie della città.

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Lo scopo è quello di valorizzare le biblioteche pubbliche comunali con una formula nuova e attiva, con la partecipazione degli abitanti, nella convinzione che la cultura si fa insieme, andando a cercare le persone - in questo caso i piccoli lettori - là dove si trovano.
Chi parteciperà agli appuntamenti potrà subito prendere in prestito un libro, per poi restituirlo nell'occasione successiva, e sottoscrivere gratuitamente la tessera delle biblioteche comunali di Parma. Ospite d'onore sarà ogni volta un bibliotecario, affinché i bambini prendano confidenza con una figura in grado di orientarli nella scelta del libro "che fa per loro".
"Libri con le ruote" è anche una biblioteca parlante, che promuove la lettura ad alta voce, protagonista di un appuntamento fisso – a cura del "leggendario" Andrea Saccon dedicato ai bambini dai 3 agli 8 anni che amano soprattutto ascoltare.

Cinque gli appuntamenti in programma tra maggio e giugno 2016 in vari parchi della città, sia centrali che periferici. Il tour, con una tappa alla settimana, ogni venerdì dal 6 maggio al 3 giugno, a partire dalle 17.00, toccherà Parco Ferrari (Biblioteca di riferimento: Pavese), Via Pellicelli (Biblioteca di riferimento: Pavese), Piazzale Pablo (Biblioteca di riferimento: @lice), Via Argonne (Biblioteca di riferimento: @lice), Parco Nord (Biblioteca di riferimento: Internazionale/Guanda).

Ai bambini che parteciperanno alle letture nei parchi previste dal calendario della Biblioteca viaggiante sarà consegnato uno speciale passaporto: a chi collezionerà 5 timbri corrispondenti ai cinque appuntamenti con la Biblioteca viaggiante, completando il passaporto, sarà regalato un buono acquisto libri offerto dalla libreria Libri e Formiche, la Libreria dei ragazzi di Parma.

Lunedì, 18 Aprile 2016 16:19

Il giardino degli amanti

I personaggi mozartiani, che giocano o forse si prendono gioco degli ospiti della festa coinvolgendoli nelle loro ben note schermaglie amorose. Come in un sogno dove tutto si mescola, il reale e l'illusione si fondono.

Di Pietro Razzini

Parma, 18 aprile 2016

In occasione del 225° anniversario dalla scomparsa di Wolfgang Amadeus Mozart, dal 9 al 19 aprile il meraviglioso Teatro alla Scala di Milano si trasforma in un giardino misterioso, popolato da figure dispettose, affascinanti e divertenti. Sono i personaggi mozartiani che prendono vita dalle musiche dei magnifici quartetti e quintetti del compositore austriaco. 
L'étoile Roberto Bolle e Nicoletta Manni sono le figure centrali della nuovissima produzione "Il Giardino degli Amanti" che certamente coinvolge con grande trasporto tutti gli innamorati del balletto, ma che, con la sua freschezza, è capace di affascinare anche un pubblico meno abituale. La magia che avvolge il teatro per un'ora e mezza lascia gli spettatori sospesi in una realtà che stuzzica la curiosità e invita al sorriso.

SPERIMENTAZIONE E CREATIVITÀ


Viene affidata al già ballerino e coreografo Massimiliano Volpini questa nuova splendida creazione per il teatro, portata in scena e trasmessa il 9 aprile in prima assoluta su Rai 5, con diffusione cinematografica internazionale a partire da giugno. 
Si alza il sipario ed è come se cominciasse un incantesimo. Sul palcoscenico le sinuose ed eleganti movenze di personaggi bizzarri s'intrecciano nel caleidoscopio di colori degli abiti di scena, variopinti e meravigliosamente valorizzati da ogni salto o pirouettes. La scenografia delle siepi del giardino si muove labirinticamente insieme ai suoi protagonisti, diventando complice dei loro divertenti siparietti amorosi. 
In accompagnamento, ma allo stesso tempo guida della scena, la musica ricca e dinamica di Mozart, straordinariamente eseguita dal quartetto della Scala e dai solisti dell'Orchestra del Teatro alla Scala.

LA STORIA


Durante una festa nel giardino di una villa barocca, una orchestra da camera suona quartetti e quintetti di Mozart; l'ambiente è carico di rimandi al compositore. Quasi d'incanto, dal giardino affiorano le personificazioni dei personaggi mozartiani che si rincorrono, scherzano animatamente e si prendono gioco degli ospiti della festa coinvolgendoli nelle loro avventure amorose. Il giardino si anima di danze virtuosistiche e appassionate che si susseguono con grande dinamicità e cambi di atmosfera. Come in un sogno dove tutto si mescola, dove il reale e l'illusione si fondono e si confondono.

Applausi scroscianti riempiono il teatro al termine del balletto, in un'atmosfera di festa gioiosa che pervade gli animi di interpreti raggianti e di un pubblico visibilmente appagato. È l'incanto senza tempo del teatro.

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Ogni componente è il tassello unico e prezioso che porta alla completezza, al "Puzzle" appunto capace di dare vita ad un insieme senza uguali. Ogni tassello, essenziale, trova la giusta collocazione solo nel gruppo, in un orizzonte comune di creazione.

Sabato al Teatro Regio di Parma questa alchimia perfetta, frutto di un lungo percorso che scommette sulle singole idee, è stata portata in scena entusiasmando tutti i presenti.

La compagnia Kataklò ha travolto il pubblico italiano ed estero con la sua ondata di freschezza, raccogliendo un grandissimo successo di pubblico e di critica in quasi vent'anni di attività.

"Puzzle" è una composizione corale e poliedrica, realizzata attraverso l'accostamento di coreografie storiche che hanno fatto grande la compagnia. I danzatori stessi hanno avuto "licenza di fantasia" da Giulia Staccioli, che ne firma la regia e la supervisione artistica, divenendo "danzautori".

Danza, atletismo acrobatico, mimica, humor, suoni, luci e costumi si fondono per uno spettacolo unico ed emozionante.

Foto di Francesca Bocchia

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Venerdì, 15 Aprile 2016 16:21

La Vita Degli Elfi

Torniamo alla tradizione del weekend di FlashOn Mag dedicata alla proposta di lettura. Il libro proposto da CECILIA NOVEMBRI è una novità editoriale di grande fascino e molto "fantasy" per lasciarsi trasportare in un magico weekend!

Di Cecilia Novembri

Con "L'Eleganza del Riccio" del 2007 Muriel Barbery ha sbancato le librerie di tutto il mondo e le ha regalato la fama internazionale.
Torna con un nuovo romanzo che potrebbe essere il primo volume di una serie, un'epica battaglia tra il bene e il male.

Dalla parte dei buoni stanno i contadini e un'aristocratica popolazione di elfi misteriosamente insediata nei palazzi della Roma patrizia.
Con "La vita degli elfi" la scrittrice francese sconfina nel fantasy, un romanzo onirico che è una riflessione sull'incanto della bellezza minacciata dalle miserie umane, è una meditazione poetica sull'arte, la natura, i sogni e il ruolo dell'immaginazione.

la vita degli elfi romanzo

Protagoniste due bambine: Maria vive in uno sperduto villaggio in Borgogna, dove scopre di avere il dono di saper comunicare con la natura. In Italia, Clara scopre di possedere uno straordinario genio musicale e si trasferisce dalla campagna a Roma per sviluppare queste sue meravigliose abilità.
Le due ragazzine conducono vite parallele accomunate però dal contatto con mondi magici e forze maligne grazie ai loro straordinari talenti.
Se, a dispetto di tutti gli ostacoli, riusciranno a unire i loro destini, questo incontro potrebbe cambiare il corso della storia.

la vita degli elfi rid

Il profondo legame con la natura renderanno possibile l'unione degli umani con il regno del soprannaturale? Per chi ama la penna fantasiosa di questa autrice, potrà godere le sue pagine senza preoccuparsi della trama bizzarra, un commovente e sensibile omaggio al potere della natura e dell'arte di una delle autrici più amate al mondo.

CREDITS www.lexpress.fr www.bookrepublic.it – girodelmondoattraversoilibri.wordpress.com – deabyday.tv – youtube.com

Giovedì, 14 Aprile 2016 16:34

La Foresta Incantata

Per chi volesse provare una nuova terapia di rilassamento per sfuggire dallo stress ed è fin dai tempi dell'infanzia attratto da matite e colori ecco per voi l'Artherapy! Colorare non è solo la passione prediletta dei nostri piccini, ma possiamo provare a dilettarci anche noi "giovani adulti" insieme a loro.

Di Susanna Voliani

Se la giovane illustratrice scozzese Johanna Basford ha venduto, soltanto nel Regno Unito, circa un milione di copie dei suoi libri da colorare ("La Foresta incantata", edito da Gallucci, è il secondo dopo "Il Giardino Incantato"), un motivo ci dovrà pur essere.

la foresta incantata libro bambini 1

Che sia la nuovissima mania di scacciare lo stress colorando? Che sia la voglia di sperimentare questa sorta di nuova moda editoriale? Che sia il fascino immediato che suscitano queste immagini d'arte? Fatto si è che queste pagine hanno il profumo antico di un'infanzia fatta di matite e pastelli a cera, ed è proprio qui che scatta il desiderio di condivisione con i nostri bambini: trovare il tempo di colorare insieme, portarsi il libro in viaggio, in treno, al parco o semplicemente sul tavolo del salotto, colorare colorare colorare con calma, attenzione e dedizione, fino a veder crescere sui fogli capolavori dalle mille sfumature.
Piante, insoliti animaletti, oggetti magici inondano questa foresta e celano un segreto custodito nel castello in mezzo al bosco.

Munitevi di matite o pennarelli, temperino, grande pazienza, aguzzate la vista e dalla rigogliosa e sorprendente flora emergerà l'incanto.

la foresta incantata libro bambini 2

L'hanno definita "Art Therapy", atta, così sembra, soprattutto al rilassamento della mente affaticata, ma in realtà non può che rappresentare il giusto mezzo per sviluppare la concentrazione e stimolare la creatività. In grandi e piccini. Perché colorare non ha età.
Dai 5 anni.

Hachettepartworks.com – mamme.it – ideainaction.net – arttherapycollection.com

Colorato, allegro e, a quanto dicono, buonissimo: si parla dell'ultima invenzione food, ovvero il Rainbow Bagel. A realizzarlo è stato il re dei Bagel, Scot Rossillo, nel suo ormai famosissimo The Bagel Store di Brooklyn a New York

Di Chiara Marando -

Sabato 09 Aprile 2016 -

Per la serie “la fantasia in cucina non è mai troppa” e “anche l'occhio vuole la sua parte", ecco che l'alimento di cui parliamo oggi supera ampiamente i concetti di normalità e monotonia cromatica, tanto da sembrare appena uscito dalla cucina di Nonna Papera.

Si tratta del rivoluzionario Rainbow Bagel, una ciambella che riprende la forma del più classico bagel, ma sembra fatta di pongo ed assemblata da un bambino: indubbiamente bellissima da vedere e, pare, eccezionale da mangiare.

Già, i fortunati che hanno avuto il piacere di provarla parlano di una vera e propria esplosione di gusto, un mix di sapori dolci e salati che si fondono ad ogni morso. Ad inventarla è stato Scot Rossillo, considerato il “miglior artista di bagel al mondo”, che lavora nel suo ormai famosissimo The Bagel Store in Bedford Ave, Brooklyn, a New York.

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Con il Rainbow Bagel pare che Scot abbia veramente superato sé stesso, un prodotto che nasce dalla passione per la sperimentazione in cucina ma anche da tanta pazienza e creatività. Non a caso, come dice lui «mi ci sono voluti 20 anni di tentativi e altrettanti di fallimenti».

Scot è molto noto tra gli amanti dei bagel, ne rappresenta un vero pioniere e maestro. La sua tecnica si basa su procedimenti ancora artigianali e tradizionali, ma la sua manualità, e l'estro che lo contraddistingue, gli consentono di sfornare bagel stravaganti e di ogni colore.

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Ovviamente non è dato sapere quale sia la ricetta originale del Rainbow Bagel, impossibile riuscire a rintracciare ogni singolo ingrediente solo assaggiandolo. Una cosa però si sa: non vengono aggiunti conservanti o additivi chimici all'impasto (difficile da credere osservando il procedimento di preparazione ndr.) ed il vero segreto si trova nel goloso ripieno che completa il risultato finale.

Certamente, esaminare il momento della realizzazione risulta estremamente affascinate, sembra di giocare con enormi pezzi di pongo, esattamente come facevamo da piccoli quando ci divertivamo a modellare delle improbabili composizioni o formine.

Ma che sapore ha questa invenzione?

Pare sia simile a quello dei lecca lecca, di tutti i gusti messi insieme appassionatamente, anche se con un risultato meno dolce. Poi, come già premesso, c'è il tocco finale, ovvero una farcitura dal nome improbabile: Funfetti-style cream” che consiste in una crema al formaggio amalgamata con i “Candy cotton”, quei i bastoncini colorati e zuccherati dall'aspetto fiabesco.

The bagel store

E qui scatta la domanda: ma c'era proprio bisogno di un ennesimo junk food?

A onor del vero non si conoscono la reale portata calorica ed i grassi, quindi abbiamo ancora un po' di tempo per illuderci che non si tratti proprio di “cibo spazzatura”....ma temo proprio sia poco tempo. Nel caso, siccome in cucina non si butta via nulla, si può sempre pensare di utilizzarlo come allegro soprammobile.

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