"Verdi Off": tanti appuntamenti collaterali al Festival Verdi, pensati dall'associazione "Parma io ci sto" assieme a Comune di Parma e Teatro Regio. Concerti nelle case, passeggiate in carrozza in città, film, mostre di fotografia, incursioni nei parchi cittadini, albe, tramonti e notti verdiane.

Parma, 9 settembre 2016

Il Festival Verdi da quest'anno si arricchisce di un vasto programma di manifestazioni collaterali con "Verdi Off". Ad accompagnare il noto festival cittadino saranno infatti numerosi eventi in città: concerti nelle case, passeggiate in carrozza, film, mostre di fotografia, incursioni nei parchi, albe, tramonti e notti verdiane. Questo e tanto altro ancora per gli oltre 100 eventi, in gran parte gratuiti, che coinvolgeranno Parma.
Il mondo della musica abbandona i luoghi canonici e si apre alla città. La manifestazione che "invaderà" Parma in corrispondenza del Festival Verdi, porta la firma dell'associazione "Parma Io ci sto", insieme a quelle del Teatro Regio e del Comune di Parma.

«L'edizione 2016 del Festival Verdi - dichiara Federico Pizzarotti, Sindaco di Parma e Presidente della Fondazione Teatro Regio - segna un risultato importante nel grande impegno al rilancio profuso dall'Amministrazione comunale e dalla direzione del Teatro Regio di Parma. Il programma, annunciato e promosso in Italia, Europa, Stati Uniti e Russia, è impreziosito da nuovi allestimenti e da un progetto speciale al Teatro Farnese e vede impegnati protagonisti prestigiosi in appuntamenti che attraversano generi e linguaggi diversi, rivolti a un ampio pubblico. Uno sforzo titanico che in pochi mesi ha già dato ottimi risultati e che auspichiamo sarà ben accolto dal pubblico e dalla critica. Nella volontà di far vivere il Festival anche nelle strade e nelle piazze della Città, nelle case, sui balconi, allo stadio, condividendo l'emozione di ritrovarsi nel nome di Giuseppe Verdi, abbiamo voluto realizzare Verdi Off per diffondere la grandezza e la passione dell'uomo e dell'artista in modo lieve, giocoso e aperto, rinnovando il piacere della condivisione e della scoperta di luoghi e occasioni di incontro, che nel nome di Verdi avranno una suggestione in più».

«Sono tante le iniziative che compongono Verdi Off - spiega il Direttore generale del Teatro Regio di Parma Anna Maria Meo. Concerti nelle case, film, passeggiate in carrozza alla scoperta della città, mostre fotografiche, tramonti, notti e albe verdiane, incursioni spettacolari nei parchi cittadini, art contest. Questo e altro ancora per stimolare la voglia di fare Festival in città nel nome di Verdi, coinvolgendo persone e luoghi che sono solo apparentemente lontani dall'opera e dalla musica. Ringraziamo l'Associazione "Parma, io ci sto!" che ha scelto di dedicare il suo primo progetto culturale al Festival Verdi. Parma e Busseto rappresentano il cuore pulsante della musica verdiana e ci auguriamo che le iniziative di Verdi Off che coinvolgono la Città possano già a partire dalle prossime edizioni allargarsi alle terre del Maestro».

«"Parma, io ci sto!" nasce dall'esigenza condivisa di sostenere e alimentare il rilancio e la valorizzazione del nostro territorio attraverso energie e sforzi coordinati - dichiara Alessandro Chiesi, Presidente di "Parma, io ci sto!". Gli obiettivi sono di creare iniziative di eccellenza e progresso economico-sociale, di attrarre investimenti, talenti e competenze. Un progetto che vuole guardare lontano, per proiettare Parma e la sua gente verso un futuro dinamico e vivace, vivibile e sostenibile. Questo primo progetto realizzato grazie all'Associazione sposa a pieno il nostro obiettivo: elaborare idee ed impegnarci per realizzarle ricordando sempre le eccellenze della nostra cultura e della nostra storia. La musica verdiana, grazie a questo progetto, diventa così accessibile a tutti. Sono fiducioso che iniziative come Verdi Off siano d'esempio per dare uno "slancio" al futuro della nostra collettività, riconosciuta grazie a questi valori, in tutto il mondo».

Gli appuntamenti Timeless, Verdi in jazz, Premio Verdi Off, Verdi Streetphotography Walk, Verdi Off viral, "E adesso tutti a cena...", A cena con Verdi, Verdi Off Creative Gadgets , Verdi Menu, Verdi Cocktail Contest sono realizzati da 360° Creativity Events.

Tutto il programma.

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Tutte le foto di Francesca Bocchia proseguono nella galleria in fondo alla pagina

Carlo Conti, Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello protagonisti di uno spettacolo che li vede nuovamente sullo stesso palco a vent'anni di distanza dalla loro ultima apparizione.

Parma, 10 settembre 2016

di Pietro Razzini

Un tridente come questo, forse, regalerebbe meno gol, ma sicuramente riempirebbe gli stadi di tutta Italia. Perché trattasi di fuoriclasse, ognuno a proprio modo, sempre capaci di regalare il guizzo vincente con una battuta, una bischerata, una mimica fuori da ogni convenzione. Carlo Conti, Leonardo Pieraccioni e Giorgio Panariello sono stati i grandi protagonisti di uno spettacolo che li ha visti nuovamente sullo stesso palco a vent'anni di distanza dalla loro ultima apparizione. E come il buon vino, anche i tre toscanacci hanno dimostrato di migliorare le proprie performance "live" con il passare del tempo, mettendo in scena una serie di simpatiche trovate in grado di garantire risate a getto continuo nelle oltre due ore di intrattenimento.

LO SHOW – E' proprio questo il titolo dato allo spettacolo che nei prossimi mesi si offrirà anche al pubblico di Milano, Firenze, Roma e Livorno. Se non sarà tutto esaurito, poco mancherà: trascinanti, irriverenti, coinvolgenti. Sono tre pezzi grossi dello show business italiano e il motivo appare chiaro sin dalle prime battute. La risposta del pubblico è immediata, creando all'istante quella relazione tra palco e realtà che rimarrà indissolubile fino al termine dello show. La notte dell'Arena di Verona è un mix tra pezzi corali e acuti da solista: ricompaiono personaggi amati dalla gente come il "panarielliano" bagnino Mario, nascono momenti di un'intimità incredibile (con la canzone scritta da Pieraccioni alla figlia Martina), si creano momenti di suspance con finale a sorpresa nella parte conclusiva della serata (con Carlo Conti protagonista).

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RISATE A GO GO- Insomma, ogni componente è al suo posto per garantire il perfetto esito di uno spettacolo che, sicuramente, catalizzerà l'attenzione del grande pubblico. E poco importa se amnesie momentanee rallentano il ritmo ogni tanto: il recupero della situazione è immediato grazie a una capacità innata di improvvisare, di trasformare in oro anche ciò che, inizialmente, non luccica. Il viaggio nel tempo coinvolge ricordi, amici vecchi e nuovi (Cristiano Malgioglio, Belen Rodriguez, Sabrina Ferilli e Massimo Ceccherini), tecnologie all'avanguardia e giochi di parole che strappano sempre un sorriso. Tra passato, presente e futuro Pieraccioni, Conti e Panariello tornano protagonisti insieme: il trio delle meraviglie ha colpito ancora... meglio di Neymar, Messi e Suarez.

Presso la Casa del Giovane Verdi a Busseto - dove il grande genio visse dai 10 ai 18 anni - una serata magica all'insegna della cultura, della musica e della gastronomia. 

Parma, 8 settembre 2016 

Anche sabato sera la Casa del Giovane Verdi a Busseto in Via Piroli, storico luogo dove il grande genio visse dai 10 ai 18 anni ha fatto il pieno non solo di partecipanti ma anche di emozioni. Anna Sichel, perfetta padrona di casa, ha regalato ai presenti una serata magica all'insegna della cultura, della musica e della gastronomia come piaceva tanto a Verdi. Corrado Mingardi ha introdotto il concerto di brani verdiani. Nell'occasione ha fatto omaggio ad Anna Sichel di una bellissima riproduzione del ritratto di un giovanissimo Verdi, 10 anni circa, mentre suona la spinetta. L'originale del ritratto si trova all'Accademia Chigiana di Siena. Il noto chitarrista fidentino Daniele Pettorazzi laureato al conservatorio di Parma oltre a brani verdiani ha anche eseguito un suo inedito. E' stata poi la volta del pluripremiato "poeta del flauto" Mauro Uselli che ad un anno di distanza è tornato ad esibirsi nello storico luogo verdiano. Alla fine i due musicisti hanno eseguito alcuni brani di Verdi con flauto e chitarra insieme, tra i quali la Vergine degli Angeli voluta dal M° Daniele Pettorazzi, brano che ha strappato lunghi applausi e la richiesta di bis. A seguire party gratuito con degustazioni di prodotti tipici delle terre verdiane offerti dalla ditta Ibis-Gourmet presentati dalla esperta Michela Sivelli.

Mercoledì, 07 Settembre 2016 14:06

Il tappeto rosso piu' famoso d'Italia

Ogni giorno, alla stessa ora, il cielo si tinge di rosso, proprio come il red carpet del Lido di Venezia in questi giorni. Su questo fantastico palcoscenico sfilano attori e attrici, registi e personaggi della tv. Dai presentatori italiani fino alle star americane più famose, non ci sono distinzioni. Il pubblico, in attesa fino dalle prime luci dell'alba di vedere i loro idoli, esulta e chiede a gran voce foto e autografi che (quasi) sempre gli vengono concessi.

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Sono due gli appuntamenti per i fan del tappeto rosso: alle 18 e alle 21. I giornalisti accreditati e coloro che partecipano alle conferenze stampa mattutine e pomeridiane sanno già cosa aspettarsi e chi attendere, ma le sorprese non mancano mai. Infatti, non si parla di soli attori o registi ma anche di tante modelle, stilisti e fashion blogger. Fin dai primi giorni, il pubblico ha potuto godere della presenza di grandi nomi quali Michael Fassbender, Jake Gyllenhaal, Alicia Vikander, Emma Stone, James Franco, Amy Adams, il nostro immancabile (da ormai diversi anni) Paolo Sorrentino e tanti altri che si preparano alla proiezione dei film o documentari presentati; ma anche Belen, Bianca Balti e Chiara Ferragni.

Cosa ci riserverà il festival nei prossimi giorni? Solo il tempo potrà dirlo, ma una cosa è certa: il tappeto rosso non delude mai.

Articolo di Federico Meneghini e Luca Fantuzzi
Foto di Federico Meneghini, Luca Fantuzzi e Ludovico Casalone

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Le foto continuano nella galleria in fondo alla pagina

Appena entrati nella sala conferenze del Palazzo del Festival di arte cinematografica di Venezia, nonché Casino, si respira un'aria particolare. Poter semplicemente camminare e sedersi a pochi metri di distanza da artisti di fama mondiale, registi emergenti e produttori di alto livello, è una sensazione unica e indimenticabile. Dalle risposte alle domande dei giornalisti presenti in sala, emerge l'energia dei nuovi progetti o dei grandi classici riproposti, come ad esempio "The Bleeder" di Philippe Falardeau con Naomi Watts e Liev Schreiber, oppure la versione restaurata in 4K di "Zombi (Dawn of The Dead)" di George A. Romero presentato da Dario Argento insieme a Nicolas Winding Refn e proiettato per l'occasione a mezzanotte.

Novità di quest'anno è "Jesus VR – The Story of Christ", ovvero il primo film interamente da vedere e vivere attraverso la realtà virtuale. Girato con le nuove tecnologie 360, narra gli eventi principali della vita di Gesù come mai prima d'ora.

Articolo di Federico Meneghini e Luca Fantuzzi
Foto di Federico Meneghini, Luca Fantuzzi e Ludovico Casalone

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A qualche giorno di distanza dal suo rientro in Italia, Lorenzo Basile mette nero su bianco le impressioni della tappa che, durante il viaggio in Bosnia con la Caritas diocesana, nell'ambito del progetto Kamlalaf, lo ha portato alla scoperta di Sarajevo.

Piacenza, 6 settembre 2016

Un cielo plumbeo copre Sarajevo al nostro arrivo. Del medesimo colore, primi ad accoglierci, sono i giganti di cemento di Novi Grad, casermoni popolari in perfetto stile sovietico, il cui maestoso grigiore resta immutato attraverso i decenni. Entriamo in città risalendo la Miljacka, fiume lungo il quale Sarajevo si è storicamente sviluppata in periodo ottomano come importante snodo commerciale. Tutto attorno, su entrambe le sponde, la circondano colline, oggi verdi e piene di abitazioni. Le lenti colorate della memoria, tuttavia, le fanno assumere tinte ben più cupe. Fu loro il mortifero abbraccio che soffocò la città durante l'assedio protrattosi quattro lunghissimi anni, dal 1992 al 1996.


Per giungere a destinazione percorriamo il tristemente noto Viale dei Cecchini, la lingua d'asfalto, che insieme al fiume, taglia a metà il centro urbano: oltre 600 persone caddero sotto il fuoco dei tiratori scelti serbi nel tentativo di attraversarlo. È strano, ma mi sento come osservato. 
Poche città trasudano storia come Sarajevo. Tanti regni, e regimi, si sono susseguiti ed ognuno ha contribuito ad accrescerne il carattere multiculturale e multietnico, una storia di convivenza che ha portato qualcuno a definirla una sorta di Gerusalemme d'Occidente. Nel centro cittadino, infatti, nel raggio di cento metri è possibile osservare una chiesa ortodossa, una cattedrale cattolica, una sinagoga ed una moschea. Tutte, nessuna esclusa, hanno subito danni durante il conflitto.
Simbolica è la cosiddetta "Sarajevo meeting of cultures".

Una linea retta tracciata sulla strada che idealmente separa l'Oriente dall'Occidente, identificati questi con l'Impero Ottomano e l'impero Asburgico che succedendosi hanno segnato cinque secoli di storia della città. Stando su questa linea, a seconda di come ci si orienta, si possono osservare due stili completamente diversi: in un attimo si passa, infatti, da una strada in stile Istanbul nel quartiere Bascarsija ad una tipica cornice viennese fatta di viali e cafè. I profumi delle panetterie e i rumori delle piccole botteghe artigiane, invece, si diffondono liberi in ogni vicolo, senza discriminare tra est e ovest. 
Tristemente esemplare della follia distruttrice della guerra furono i bombardamenti che per trenta ore si accanirono contro la Vijećnica, il magnifico edificio in stile moresco che ospita la Biblioteca Nazionale e nel cui rogo andarono in fumo centinaia di migliaia di volumi. Non si trattò di cieca violenza, bensì della deliberata volontà di colpire al cuore le radici altrui, cancellando la memoria di secoli di convivenza, inconcepibile per coloro che erano spinti da un becero nazionalismo esclusivista.

Camminando per la città ovunque sono ancora ben visibili i fori di proiettile sulle pareti delle case, cicatrici fisiche qua e là coperte con cerotti di stucco. Più difficili da rimarginare sono, invece, quelle che hanno lacerato i cuori delle persone e, di conseguenza, il tessuto sociale della città. 
Presso il Centro della Pastorale Giovanile di Sarajevo, di cui siamo stati ospiti, abbiamo avuto la grande opportunità di ascoltare la testimonianza di tre ex-detenuti nei campi di prigionia creati in tempo di guerra. Si tratta di un progetto di Caritas Bosnia e del Catholic Relief Services (Caritas USA) chiamato "Fiducia, riconciliazione e responsabilità" che mira a narrare in modo condiviso quei tragici avvenimenti. Poco importa l'etnia, i racconti sono praticamente tutti uguali: vicini che da un giorno all'altro bussano armati alla tua porta, deportazioni forzate e prigionie disumanizzanti. Contro i pregiudizi e contro le narrazioni dei media embedded ai partiti nazionalisti, loro portano nelle scuole e nei villaggi il loro messaggio di pace, da ricordare e ricostruire, perché sia ponte tra i fossati creati da un odio etnico che non apparteneva alla storia di queste terre, ma che venne piuttosto seminato con scientifica lucidità da classi dirigenti criminali per i loro biechi interessi. 
Tanto ci sarebbe ancora da raccontare, ma il tempo e le parole, soprattutto le parole, non sono sufficienti per descrivere le contrastanti emozioni che una città come Sarajevo sa trasmettere. Un luogo dove anche un semplice vecchio tram ha una storia da gridare ad un mondo troppo spesso sordo, che invece, proprio di questi tempi, tanto avrebbe da imparare da questi tragici fatti.

Lorenzo Basile

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Nel confermare ufficialmente le voci riguardanti l'annullamento del concerto degli Stadio previsto per mercoledì 7 settembre a Piacenza, l'assessora al Commercio Giorgia Buscarini precisa quanto segue.

"L'organizzazione dello spettacolo non era a cura del Comune ma di Eleonora Stavar, che un anno fa aveva già promosso il concerto con Paolo Belli e altri artisti piacentini a sostegno delle popolazioni alluvionate e, nelle scorse settimane, ci ha ricontattati per proporre all'Amministrazione comunale e all'associazione Vita in Centro a Piacenza, presieduta da Elisabetta Busconi, la possibilità di una serata gratuita con gli Stadio. La stessa organizzatrice aveva sottolineato che non vi sarebbero stati costi a carico del Comune, che aveva garantito collaborazione mettendo a disposizione piazza Cavalli".

Aggiunge, in proposito, l'assessora Buscarini: "Ci sono stati problemi tra la band e l'organizzatrice dell'evento, Eleonora Stavar, e non si capisce per quale motivo la responsabilità sia stata attribuita all'Amministrazione e all'associazione Vita in Centro a Piacenza, che sono totalmente estranee all'organizzazione, alla stesura dei contratti e ai compensi per gli artisti. Saremmo stati ben lieti – conclude Giorgia Buscarini – che le cose andassero diversamente, ma ribadisco che non è giusto dare al Comune responsabilità che sono esclusivamente a carico della manager".

Martedì, 06 Settembre 2016 10:08

Venezia città del cinema

Come ogni anno, da ormai 73 edizioni, la città di Venezia apre le braccia ad uno dei più grandi eventi d'arte cinematografica del mondo. Dieci giorni all'insegna del buon cinema. Tra i numerosi turisti si scorgono critici, produttori e semplici fan che ogni giorno si imbarcano verso il Lido di Venezia per assistere alle numerose attività che il festival propone.

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C'è anche la tratta diretta San Marco – Casinò per gli addetti ai lavori. L'atmosfera è frenetica, anche visti gli eventi che si sovrappongono ogni giorno: dalle proiezioni, alle conferenze stampa, dai photocall fino al classico e immancabile red carpet serale. Attraversando la città, si notano subito i fan in attesa dei loro idoli, le telecamere e i fotografi appostati, i giornalisti al lavoro e i semplici curiosi che tentano di scoprire chi sarà la prossima star ad attraversare il red carpet.

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Nei pressi del Palazzo del Festival si trovano svariate zone di ristoro che alle ore di punta si riempiono e le varie sale di proiezione, ognuna chiaramente riconoscibile per lo stile colorato. Si prospetta un'edizione interessante ed innovativa, anche grazie all'introduzione di nuove tecniche cinematografiche come quella della realtà virtuale.

Articolo di Federico Meneghini e Luca Fantuzzi
Foto di Federico Meneghini, Luca Fantuzzi e Ludovico Casalone

 

 

Domani sera in piazza Cavalli lo spettacolo di chiusura con tre protagonisti: il gruppo folcloristico Tallentalegra di Giacarta (Indonesia), il coro Gerberto di Bobbio e il Nuovo Balletto Classico di Reggio Emilia. Ingresso gratuito.

Piacenza, 5 settembre 2016

Si chiude domani il Festival che ha portato nella città di Piacenza giovani talenti provenienti da tutto il mondo. Spettacoli con canti e balli di giovani artisti che nel mese di agosto hanno regalato performance tipiche della cultura dei rispettivi Paesi d'origine. Il Festival Internazionale dei Giovani, manifestazione ideata e condotta ogni anno con grande successo dal direttore Carlo Devoti, si conclude domani, martedì 6 settembre alle ore 21. Piazza Cavalli ospiterà lo spettacolo di chiusura dell'edizione 2016 con tre protagonisti: il gruppo folcloristico Tallentalegra di Giacarta (Indonesia), il coro Gerberto di Bobbio e il Nuovo Balletto Classico di Reggio Emilia.

Il gruppo Tallentalegra (nome tratto dal libro di Harry Potter "La maledizione dei piedi sempre in movimento") è composto da studenti - di età compresa tra i 15 e i 18 anni - della scuola superiore Garuda Cendikia di Giacarta. Nelle loro danze coreografiche tradizione e modernità si fondono in un cocktail sapiente e suggestivo. L'esibizione piacentina è resa possibile grazie la collaborazione con la "Iov Indonesia", dipartimento dell'Onu che s'interessa alla preservazione e alla promozione delle culture del mondo.
Il "Nuovo balletto classico" di Reggio Emilia presentato dall'etoile Liliana Cosi, ha tra gli interpreti i primi ballerini Elena Casolari e Alexandr Serov, che hanno raccolto l'eredità della Compagnia Cosi - Stefanescu. Il programma dell'esibizione piacentina prevede l'esecuzione dei brani: "Come una colomba", musica di Tommaso Albinoni, coreografia di Marinel Stefanescu (durata 6 minuti); "Don Chisciotte" pas de deux, musica di Ludwig Minkus, coreografia classica russa, interpreti Bianca Assad e Rezart Stafa (durata 8 minuti); "Spartacus", musica di Aram Kaciaturian, coreografia di Marinel Stefanescu, interpreti Elena Casolari e Alexandr Serov (durata 9 minuti).
Il Coro Gerberto, fondato nel 1967 da don Michele Tosi e il cui nome deriva da Gerberto di Aurillac, abate del monastero di S. Colombano a Bobbio intorno all'anno Mille e che in seguito salì al soglio pontificio con il nome di Silvestro II, è diretto dal 1998 da Edo Mazzoni e consta attualmente di 33 elementi, che eseguono un ampio repertorio che spazia dai canti tradizionali della montagna al folklore internazionale.

 

E' entrata nel vivo la manifestazione "Tutti matti per Colorno", la IX edizione del festival del circo e degli artisti di strada. Nel centro storico di Colorno, sino a domenica 4 settembre, le migliori compagnie del mondo di teatro di strada e circo contemporaneo animeranno ogni angolo della cittadina. 

 'I dventén tut mat par gnir a Colorni' - (in allegato la galleria immagini della giornata inaugurale a cura di Francesca Bocchia)

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Ospite d'eccezione della IX edizione del festival più matto d'Italia è il Cirque Bidon, che conclude il Festival prolungandolo fino al 7 settembre. (in allegato il programma completo)

Giunge alla IX edizione TUTTI MATTI PER COLORNO, imperdibile appuntamento con la follia e il talento di artisti di strada, acrobati, clown da tutto il mondo, che da venerdì 2 a domenica 4 settembre 2016 farà della cittadina Ducale la capitale del circo contemporaneo internazionale. Una tre giorni attesissima dal pubblico di tutte le età, che ogni anno invade le strade di Colorno, la splendida Reggia, il suo cortile e il suo giardino; ogni anno lo spazio urbano diviene un palcoscenico a cielo aperto e in ogni angolo, via, piazza si aprono universi affascinanti, grazie a un intenso programma, da pomeriggio a sera, con spettacoli da Francia, Spagna, Germania, Danimarca, Olanda, Argentina... e naturalmente Italia. Un'occasione unica per incontrare artisti straordinari e un momento di divertimento e di intensa convivialità, partecipazione, condivisione, grazie anche alle molte attività collaterali, ai concerti, agli spazi ristorazione, alle installazioni che contribuiscono a creare un'atmosfera magica. Magia che ogni anno si ripete e si rinnova grazie alla direzione artistica e organizzativa del Teatro Necessario, in collaborazione con il Comune di Colorno e la Provincia di Parma con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, del Mibact - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e numerosi sponsor locali. Numerose aziende del territorio sostengono il Festival, tra queste ringraziamo in particolare Tap e Transferoil "Sponsor istituzionali", GLF "Main sponsor" e Ittigel "Special sponsor".

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IL PROGRAMMA
OSPITI SPECIALI
Quest'anno Tutti Matti per Colorno ha organizzato il grande ritorno in Italia, dopo 15 anni, del Cirque Bidon, l'onirico circo a bordo di carovane trainate da cavalli, guidato da Francois Rauline, pioniere del nouveaux cirque. La IX edizione del Festival sarà tappa speciale della lunga tournée italiana del Cirque Bidon, che dopo aver attraversato in tre mesi Lombardia, Piemonte e Emilia-Romagna metterà in scena anche a Colorno l'ultimo spettacolo La Bulle de Rêve, dal 2 al 7 settembre (sempre nel giardino della Reggia Ducale alle ore 21.30, tranne sabato 3 e domenica 4 alle ore 20.00, spettacolo a pagamento).

Un tributo al circo contemporaneo e a colui che per primo contribuì a creare questo genere portandolo in Italia, oltre 30 anni fa: molte delle compagnie di teatro di strada nate in Italia negli anni '80 e '90 devono tanto all'esperienza del Cirque Bidon. Una fra queste è certamente il Teatro Necessario, compagnia emiliana affermata internazionalmente che ha ideato 9 anni fa Tutti matti per Colorno.

Contestualmente allo spettacolo, presso l'Aranciaia, da venerdì 2 a martedì 6 (il 2 dalle ore 18.30 alle 24.00, sabato 3 e domenica 4 dalle ore 15.00 alle ore 24.00, lunedì 5 e martedì 6 dalle ore 18.30 alle ore 21.30), è allestita la mostra fotografica Vivre Libre, dedicata all'esperienza del Cirque Bidon, che nel 2001 il fotografo Lorenzo Ziliotti ha seguito in un passaggio emiliano della carovana. Un reportage poetico in bianco e nero di
un piccolo grande mondo fuori dagli schemi.

Molte altre sono le compagnie di prestigio che compongono l'articolato programma del Festival 2016, a partire da Compañía de Circo "eia", acronimo di "Elans imprevus accordés", ossia "Slanci imprevisti concordati". Il nome riassume il concetto creativo della compagnia, dotata di una qualità fisica, coreografica e acrobatica netta e precisa, orientata alla valorizzazione delle differenze espressive degli artisti che la compongono. La compagnia ha vinto numerosi premi internazionali con lo spettacolo "Capas", presentato anche a Tutti Matti per Colorno. Quest'anno arriva in Italia con la nuova creazione "InTarsi"(2/09 alle ore 23.00 e 3/09 alle ore 20.30 nel Cortile del Palazzo Ducale, spettacolo a pagamento) in cui quattro acrobati, tra destrezza e follia, conducono il pubblico in un viaggio attraverso diversi frammenti di vita. Un percorso costruito con la danza, il teatro fisico e, soprattutto, le arti circensi (portés acrobatici, banchina, mini-tramp, bascula) in cui, con tenera comicità, i personaggi danno vita e sentimento a uno spettacolo che è un invito a guardare le cose da un altro punto di vista.

"Concerto per due Clown" (2/09 alle ore 20.30, 3/09 alle ore 23.00 e 4/09 alle ore 21.00 nel Cortile della Reggia, spettacolo a pagamento) dalla Francia, è uno speciale spettacolo musicale tra tradizione e innovazione, vincitore del premio del pubblico al Festival di Avignon off 2013, in cui i due "poeti in azione", secondo la bella formula di Henry Miller, suoneranno Vivaldi, Strauss, Bach a modo loro, aggiungendo alle note il mimo, le acrobazie, e creando così un linguaggio universale che raggiunge grandi e piccoli, lasciandoli divertiti e meravigliati. In scena Les Rois Vagabonds, progetto nato dall'incontro tra Julia Caprez Moa e Igor Sellem. Il loro bagaglio eclettico, che spazia dall'acrobatica alla musica, dalla danza al teatro fisico, li ha portati a esplorare l'arte del clown, portando avanti una ricerca rigorosa a partire dalla tradizione di quei clown che, come Grock o Slava, fanno evolvere il loro spettacolo per tutta la vita.

ALTRI SPETTACOLI
Abitato da animali, ma in questo caso fantastici, è lo spettacolo FierS à Cheval della compagnia Quidams (ingresso libero, sabato 3 alle ore 22.00 in Piazza Garibaldi), gruppo fondato nel '94 da Jean-Baptiste Duperray che riunisce una ventina di artisti e tecnici; un ensemble artistico multiforme che ha sede a Etrez, minuscolo villaggio alpino tra Francia e Svizzera. In FierS à Cheval la scena è attraversata da una mandria di cavalli fantastici di grandi dimensioni (alti più di 3,5 m), manovrati da audaci burattinai in costumi leggendari: un onirico passaggio di immagini che trasforma l'atmosfera e trasporta i presenti in un altrove lontano, poetico e potente, prima al passo, poi al trotto e infine al galoppo; una giostra fantastica che squarcia il tempo e lo spazio, al suono di sinfonie leggendarie.

Cosa succede quando un uomo verde, pieno zeppo di accessori verdi si catapulta nelle nostre strada a bordo di uno scooter verde? Adrian Schvarzstein (spettacolo itinerante, 02/09 ore 21.00, 03/09 ore 18.45 e ore 21.30, 04/09 ore 17.30 e ore 19.00) arriva a Colorno e realizza uno spettacolo di divertente interazione, mettendo in gioco tutta la sua follia e la sua fervida immaginazione. Con la sua travolgente ironia e gag
esilaranti, sempre nuove, Adrian Schvarzstein è un clown cittadino del mondo dal 1989. Attore, regista teatrale e di circo contemporaneo, dopo aver studiato Commedia dell'Arte in Italia e dopo molti anni con il Circus Ronaldo in Belgio, Adrian dal 2004 porta avanti il progetto Circus Klezmer, ancora in turnée. Ha vinto numerosi premi, tra cui il Miramiro Prize nel 2008, il premio Ernst a Brema e il premio Zirkolika. 

Dagli Stati Uniti, passando per la Spagna, arriva a Colorno il teatro comico-musicale di "Paul Morocco & Olé!", spettacolo ideato nel 1993 da Paul Morocco (02/09 ore 19.30 e ore 21.30, 03/09 ore 18.00 e ore 22.00, 04/09 ore 16.30 e ore 18.45). Con una comicità, un'arguzia e un coraggio che ne hanno determinato il successo in Australia e ora in Europa, la performance di Morocco è sospesa tra la figura del clown e quella dell'intrattenitore maldestro. Il suo chiodo fisso è il flamenco che ha saputo reinterpretare, creando una nuova formula, originale e dissacrante, sovversiva ma celebrativa allo stesso tempo. Paul Morocco, al secolo Williams, è nato in America da un padre militare e da una madre ebrea marocchina, Miss Casablanca nel '50. Muove i primi passi come artista a Londra nel '78 al Covent Garden; approda poi in continente presentando
spettacoli in cui combina il romanticismo circense ai toni fiammeggianti del cabaret e all'informalità della
commedia classica.

Il teatro della Compagnia Artiflette (02/09 ore 19.15 e 22.15, 03/09 ore 19.45 e ore 23.00, 04/09 ore 18.00 e 19.45, sempre nello spazio circo) è elettrico e interattivo. Guy e Freddy, i due soci di questa bizzarra avventura, sono il collegamento tra la macchina e l'uomo: armati di cacciaviti e tabelle di calcolo, misurano, saldano, calibrano, collegano e sollecitano il pubblico a fare altrettanto, creando un'atmosfera allo stesso tempo retrò e futurista, come nei vecchi film di fantascienza. "Chez Guy et Freddy" si susseguono esperimenti strambi e protagonisti sono gli spettatori, che qui possono trovare servizi diversi, dal juke box ambulante, alla cine-bicicletta, alle feste a pedali. Samuel Guetta incarna Gyu, inventore pazzo, scienziato ciarlatano, inventore del suo gioioso bazar; con lui in scena c'è Olaf, ebanista, attore e giocoliere dal grande talento affabulatorio.

Ci sono poi artisti del Festival che ogni anno rinnovano la propria presenza, senza smettere di sorprendere e divertire il pubblico.
In strada, con il loro vecchio Camion Teatro, i Brunette Brothers, che da 13 anni con grande successo combinano la dedizione danese con il genio creativo mediterraneo, presenteranno quest'anno un eccentrico e comico spettacolo di teatro di figura: "Il grandioso e II° più piccolo circo al mondo" (02/09 ore 19.30 e 22.30, 03/09 ore 19.00 e ore 22.00, 04/09 ore 17.00 e ore 19.30, in Via XX Settembre). Circondata da una coloratissima fiera, "l'anziana mole" del teatro, alta 6 metri, si schiude per portare alla ribalta 50 fenomenali artisti: una combriccola di bozos (clown), che spoglia di ogni lustro il sogno del circo tradizionale, rivelando al pubblico un mondo miserabile abitato da giocattoli abbandonati, i vessati dipendenti dei Brunette Bros. Il pubblico tra le risa, barricato tra gli arredi dell'accampamento del circo, è invitato a spiare la maldestra e folle esistenza di questa "compagine dai denti a sciabola", rassegnata alla schiavitù.

Torna e promette tesori, fortuna e avventura la folle compagnia olandese De Stijle Want con la prima nazionale di "Het Wilde Western" (dalle ore 20.00 venerdì 2, dalle ore 21.00 sabato 3, e dalle ore 18.00 domenica 4), un intervento di "high speed theatre", che porterà il pubblico nel selvaggio west, nella corsa all'oro, più veloce del vento.

Incontro speciale, sempre molto atteso, è quello con Mariam, la saggia e sensitiva donna barbuta, che torna al Festival per leggere le mani di chi vorrà conoscerla e entrare nella sua piccola e magica roulotte.

Ma più di tutti, a grande richiesta, si attende il ritorno alla ribalta dei "padri di casa": Leonardo Adorni, Jacopo Maria Bianchini e Alessandro Mori, insieme il Teatro Necessario, si esibiranno nel loro ormai mitico "Clown in libertà" domenica 4 settembre alle ore 16.00 (spazio Laghetto), per rinnovare l'euforia e il travolgente divertimento delle loro acrobazie, musicali e non solo. 

Appuntamenti sempre sorprendenti quelli con l'arte, proiettata, fotografata, assemblata, di alcuni artisti che da diverse edizioni contribuiscono a costruire l'immaginario del Festival: quello con la compagnia francese l'Excuse con la video installazione "Silly Windows", una performance multimediale che coinvolge cittadini di Colorno e Teatro Necessario; con le fotografie "scaramantiche e contemporanee" del gruppo Ottotipi che con "Ottomatic" propongono al pubblico di giocare con la fortuna e con le ottiche, guidati dal veggente Otto e dai suoi oracoli (in palio grandi soprese della stagione TeatriNelTaro); con le sculture, le lampade, le installazioni di LUfER (Luca Ferraglia), che ha fatto del riuso e del riciclo un'arte.

Come ogni anno spazio anche alla sezione OFF del Festival, che accoglie compagnie italiane e internazionali in una programmazione che incrocia quella "ufficiale". Saranno a Colorno, presentando i propri spettacoli nei tre giorni e in più repliche, dall'Argentina il Duo Masawa, in "V.O.G.O.T."(mano a mano) e la compagnia Intrepidos con "Un golpe de suerte" (giocoleria e contorsionismo), il clown italiano Ugo Sanchez Jr in "Rio
Bum Bum", la performer Silvia Martini in "Distraction", The Sparkle, al secolo Federica Tranchida, con il suo spettacolo di fuoco "Maiora", Maurizio Marchetti, nome d'arte GranMastro con "Ciro Cavallo Show", il mago Tino Fimiani.

CONCERTI
Ad aprire le danze del Festival sarà dalla mezzanotte di venerdì 2 settembre la Zastava Orkestar (anche sabato 3 settembre alle ore 19.30 in versione itinerante), composta da musicisti provenienti da alcune tra le migliori orchestre dell'Alta Maremma, che proporrà il suo travolgente repertorio della tradizione popolare balcanica, oltre ad arrangiamenti e composizioni originali, rigorosamente in acustico.

Sabato 3 settembre arrivano a Colorno (sempre alle ore 24.00) i berlinesi Dirty Honkers, scoppiettante trio musicale internazionale swing-tech, composto dal cantante-produttore israeliano Gad "Neckbreaka" Baruch, dalla cantante ed autrice Andrea "Screechy" Roberts e dal sassofonista francese Florent "Flap Jack" Mannant. Negli ultimi 5 anni i tre hanno scatenato feste in tutta Europa, Stati Uniti, Russia e Medio Oriente, con uno stile pieno di umorismo e carisma, capaci di virtuosismi e improvvisazioni unici.

Domenica 4 settembre, alle ore 22.15, saliranno sul palco dell'area circo i francesi Backleg Breakers, band swing composta da tre elementi, contrabbasso, pianoforte e voce, con un repertorio composto da brani melodici e ritmi Charleston, nel rispetto dello spirito del jazz d'epoca. Il cantante di colore, Richard Genipa, è noto per la sua profonda voce calda, e viene spesso paragonato al grande Joe Turner.
Pianista d'eccellenza, che passa dal classico alla scompostezza del musicista più ardito, Roberto Esposito è una stella emergente del pianoforte classico e jazz. Sarà lui il protagonista di tutti gli intermezzi musicali e il fulcro delle jam session, divenute ormai un elemento distintivo e imprescindibile del festival. Musica e danza al Festival non mancano mai e oltre al programma di concerti anche quest'anno tornano i momenti dedicati al ballo: sabato 3 settembre appuntamento dunque con lo swing dei i Parma Lindy Hoppers (ore 18.15) e con il tango dei Lo Que Vendra (ore 22.15, in collaborazione con Mas Que Tango).

NON SOLO SPETTACOLI...
Spazio poi ai giochi e ai più piccoli, ma anche all'ecologia e al consumo consapevole: il collettivo spagnolo GUIXOT DE 8 propone come ormai tradizione a Colorno i propri giochi di abilità creati con materiali di riciclo. Non tutto è ancora stato inventato e con la curiosità e il gioco la compagnia Guixot de 8 ci mostrerà dei sorprendenti e divertenti modi di riutilizzare alcune delle cose che gettiamo nella spazzatura; si metterà alla
prova l'abilità del pubblico, in uno stimolante momento per l'immaginazione di bambini e genitori, che scopriranno quali nuove funzioni dare alle cose.

Dalla scorsa edizione prosegue inoltre la collaborazione con ORSO LUDO, che nell'area circo allestisce uno spazio dedicato al gioco, selezionando giochi di qualità, intelligenti e divertenti, messi a disposizione gratuitamente di chiunque, piccolo o grande che sia, con la supervisione di operatori ed esperti ( www.orsoludo.it ).

Inoltre come ogni anno nelle vie del paese sarà allestito il MERCATINO DELL'ARTIGIANATO CREATIVO: 30 espositori selezionati presenteranno i loro oggetti originali, rigorosamente frutto della fantasia e dell'abilità di ciascuno.

Inoltre all'Infopoint in Piazza Garibaldi è in vendita il merchandising del Festival con gadget e abbigliamento a tema "Tutti Matti per Colorno", per portare con se a casa un po' della follia della tre giorni (e il mitico lupetto "apotropaico"). All'ingresso del paese, facendo un'offerta, sono poi disponibili le pin del Festival, ogni anno diverse.

Infine non potrà mancare all'interno dello Spazio Circo l'AREA BAR/RISTORANTE, momento cardine dell'esperienza del Festival in cui ritrovarsi e gustare piatti di alta cucina, preparati dallo Chef del Festival Cristian Broglia, a prezzi popolari e dissetarsi fino a tarda notte dopo le fatiche degli spettacoli e delle danze, con una gustosa selezione di food trucks. Un punto ristoro sarà allestito anche in Piazza Garibaldi, in collaborazione con Birrificio Farnese, che da alcune edizioni realizza la speciale Birra del Festival, realizzata con la "preziosa consulenza" del Teatro Necessario.

BIGLIETTI E INFORMAZIONI PRATICHE
La partecipazione al Festival è gratuita (offerta libera facoltativa) eccetto tre spettacoli a pagamento i cui biglietti sono acquistabili in prevendita: online, visitando il sito www.tuttimattipercolorno.it alla pagina "biglietteria", presso le rivendite autorizzate vivaticket di tutta Italia, pubblicate sul sito www.vivaticket.it , o ancora presso lo IAT del Comune di Parma in Piazza Garibaldi n.1 (non si accettano prenotazioni).

Durante lo svolgimento del Festival i biglietti sono in vendita presso l'infopoint in Piazza Garibaldi.
Inoltre tutti gli spettacoli che si svolgono nel Cortile della Reggia hanno una capienza limitata (500 posti); il giorno stesso, prima degli spettacoli non a pagamento, è necessario ritirare il talloncino numerato (o contromarca) all'infopoint di Piazza Garibaldi per accedere allo spazio. Lo spettacolo "La bulle de reve" della compagnia Cirque Bidon (durata 120 minuti incluso intervallo), allestito nel Giardino del Palazzo Ducale dal 2 al 7 settembre (sempre alle ore 21.30, tranne sabato 3 e domenica 4 settembre alle ore 20.00), prevede un ingresso con biglietto a 12 € (intero, ridotto fino ai 12 anni a 8 €).

Due gli spettacoli a pagamento nel Cortile del Palazzo Ducale: "inTarsi" della Compañía de Circo "eia", in programma per il 2/09 alle ore 23.00 e il 3/09 alle ore 20.30 (Cortile del Palazzo Ducale) e "Concerto per due Clown" della compagnia Les Rois Vagabonds, in scena il 2/09 alle ore 20.30, il 3/09 alle ore 23.00 e il 4/09 alle ore 21.00. Il costo dei biglietti per ciascuno di questi spettacoli è di 10,00 € per l'intero e di 6,00 € per
il ridotto (fino ai 12 anni). E' possibile acquistare un mini abbonamento che prevede l'ingresso a entrambi gli spettacoli al costo di 15 € (intero) e di 8 € (ridotto).

La manifestazione avrà luogo anche in caso di maltempo ed eventuali variazioni al programma saranno comunicate on-line e sui canali social del Festival.

Il programma completo e tutti i dettagli sono disponibili sul sito www.tuttimattipercolorno.it ; inoltre è disponibile
gratuitamente la app del Festival (tuttimatti...) con informazioni pratiche su come arrivare e sul calendario.

(in allegato il programma completo e la galleria immagini della prima giornata)

02092016-TUTTIMATTIPERCOLORNO2016 294

Modena, 2 settembre 2016. Gli autotrasportatori modenesi in scena per aiutare le comunità colpite dal terremoto del 24 agosto. La Protezione Civile, infatti, per tramite della responsabile Paola Ammeni e del sindaco di S. Possidonio Rudi Accorsi, ha chiesto aiuto a CNA Fita per il trasporto di una dozzina di roulotte nelle zone colpite dal sisma. Per il presidente Franco Casadei non è stato difficile individuare i volontari che stamani (venerdì) partiranno alla volta di Cittàreale (Rieti).

In particolare, sono stati le cooperative Cilsea, Unitrans con il presidente Giulio Barbieri, Movitransline e Movitrans Group a sollecitare i propri soci a manifestare la propria disponibilità.

Una richiesta che ha trovato l'adesione dei primi trasportatori: saranno così gli autoarticolati dei Flli. Di Piazza, di Alessio Scione e Sebastiano De Maria che trasporteranno a loro spese, e con il contributo delle cooperative interessate, le prime quattro roulotte già utilizzate quattro anni fa sul nostro territorio.

"La sensibilità dei colleghi – sottolinea Franco Casadei – è stata immediata e non scontata, per questo voglio sentitamente ringraziare o colleghi che si sono messi subito a disposizione per questa missione di solidarietà".

Centro storico di Colorno. Venerdì 2, sabato 3 e domenica 4 settembre 2016 - 'I dventén tut mat par gnir a Colorni' -  Le migliori compagnie del mondo di teatro di strada e circo contemporaneo si ritrovano ogni anno a Colorno.

Ospite d'eccezione della IX edizione del festival più matto d'Italia è il Cirque Bidon, che conclude il Festival prolungandolo fino al 7 settembre. (in allegato il programma completo)

Giunge alla IX edizione TUTTI MATTI PER COLORNO, imperdibile appuntamento con la follia e il talento di artisti di strada, acrobati, clown da tutto il mondo, che da venerdì 2 a domenica 4 settembre 2016 farà della cittadina Ducale la capitale del circo contemporaneo internazionale. Una tre giorni attesissima dal pubblico di tutte le età, che ogni anno invade le strade di Colorno, la splendida Reggia, il suo cortile e il suo giardino; ogni anno lo spazio urbano diviene un palcoscenico a cielo aperto e in ogni angolo, via, piazza si aprono universi affascinanti, grazie a un intenso programma, da pomeriggio a sera, con spettacoli da Francia, Spagna, Germania, Danimarca, Olanda, Argentina... e naturalmente Italia. Un'occasione unica per incontrare artisti straordinari e un momento di divertimento e di intensa convivialità, partecipazione, condivisione, grazie anche alle molte attività collaterali, ai concerti, agli spazi ristorazione, alle installazioni che contribuiscono a creare un'atmosfera magica. Magia che ogni anno si ripete e si rinnova grazie alla direzione artistica e organizzativa del Teatro Necessario, in collaborazione con il Comune di Colorno e la Provincia di Parma con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, del Mibact - Ministero dei Beni e delle Attività Culturali e del Turismo e numerosi sponsor locali. Numerose aziende del territorio sostengono il Festival, tra queste ringraziamo in particolare Tap e Transferoil "Sponsor istituzionali", GLF "Main sponsor" e Ittigel "Special sponsor".

IL PROGRAMMA
OSPITI SPECIALI
Quest'anno Tutti Matti per Colorno ha organizzato il grande ritorno in Italia, dopo 15 anni, del Cirque Bidon, l'onirico circo a bordo di carovane trainate da cavalli, guidato da Francois Rauline, pioniere del nouveaux cirque. La IX edizione del Festival sarà tappa speciale della lunga tournée italiana del Cirque Bidon, che dopo aver attraversato in tre mesi Lombardia, Piemonte e Emilia-Romagna metterà in scena anche a Colorno l'ultimo spettacolo La Bulle de Rêve, dal 2 al 7 settembre (sempre nel giardino della Reggia Ducale alle ore 21.30, tranne sabato 3 e domenica 4 alle ore 20.00, spettacolo a pagamento).

Un tributo al circo contemporaneo e a colui che per primo contribuì a creare questo genere portandolo in Italia, oltre 30 anni fa: molte delle compagnie di teatro di strada nate in Italia negli anni '80 e '90 devono tanto all'esperienza del Cirque Bidon. Una fra queste è certamente il Teatro Necessario, compagnia emiliana affermata internazionalmente che ha ideato 9 anni fa Tutti matti per Colorno.

Contestualmente allo spettacolo, presso l'Aranciaia, da venerdì 2 a martedì 6 (il 2 dalle ore 18.30 alle 24.00, sabato 3 e domenica 4 dalle ore 15.00 alle ore 24.00, lunedì 5 e martedì 6 dalle ore 18.30 alle ore 21.30), è allestita la mostra fotografica Vivre Libre, dedicata all'esperienza del Cirque Bidon, che nel 2001 il fotografo Lorenzo Ziliotti ha seguito in un passaggio emiliano della carovana. Un reportage poetico in bianco e nero di
un piccolo grande mondo fuori dagli schemi.

Molte altre sono le compagnie di prestigio che compongono l'articolato programma del Festival 2016, a partire da Compañía de Circo "eia", acronimo di "Elans imprevus accordés", ossia "Slanci imprevisti concordati". Il nome riassume il concetto creativo della compagnia, dotata di una qualità fisica, coreografica e acrobatica netta e precisa, orientata alla valorizzazione delle differenze espressive degli artisti che la compongono. La compagnia ha vinto numerosi premi internazionali con lo spettacolo "Capas", presentato anche a Tutti Matti per Colorno. Quest'anno arriva in Italia con la nuova creazione "InTarsi"(2/09 alle ore 23.00 e 3/09 alle ore 20.30 nel Cortile del Palazzo Ducale, spettacolo a pagamento) in cui quattro acrobati, tra destrezza e follia, conducono il pubblico in un viaggio attraverso diversi frammenti di vita. Un percorso costruito con la danza, il teatro fisico e, soprattutto, le arti circensi (portés acrobatici, banchina, mini-tramp, bascula) in cui, con tenera comicità, i personaggi danno vita e sentimento a uno spettacolo che è un invito a guardare le cose da un altro punto di vista.

"Concerto per due Clown" (2/09 alle ore 20.30, 3/09 alle ore 23.00 e 4/09 alle ore 21.00 nel Cortile della Reggia, spettacolo a pagamento) dalla Francia, è uno speciale spettacolo musicale tra tradizione e innovazione, vincitore del premio del pubblico al Festival di Avignon off 2013, in cui i due "poeti in azione", secondo la bella formula di Henry Miller, suoneranno Vivaldi, Strauss, Bach a modo loro, aggiungendo alle note il mimo, le acrobazie, e creando così un linguaggio universale che raggiunge grandi e piccoli, lasciandoli divertiti e meravigliati. In scena Les Rois Vagabonds, progetto nato dall'incontro tra Julia Caprez Moa e Igor Sellem. Il loro bagaglio eclettico, che spazia dall'acrobatica alla musica, dalla danza al teatro fisico, li ha portati a esplorare l'arte del clown, portando avanti una ricerca rigorosa a partire dalla tradizione di quei clown che, come Grock o Slava, fanno evolvere il loro spettacolo per tutta la vita.

ALTRI SPETTACOLI
Abitato da animali, ma in questo caso fantastici, è lo spettacolo FierS à Cheval della compagnia Quidams (ingresso libero, sabato 3 alle ore 22.00 in Piazza Garibaldi), gruppo fondato nel '94 da Jean-Baptiste Duperray che riunisce una ventina di artisti e tecnici; un ensemble artistico multiforme che ha sede a Etrez, minuscolo villaggio alpino tra Francia e Svizzera. In FierS à Cheval la scena è attraversata da una mandria di cavalli fantastici di grandi dimensioni (alti più di 3,5 m), manovrati da audaci burattinai in costumi leggendari: un onirico passaggio di immagini che trasforma l'atmosfera e trasporta i presenti in un altrove lontano, poetico e potente, prima al passo, poi al trotto e infine al galoppo; una giostra fantastica che squarcia il tempo e lo spazio, al suono di sinfonie leggendarie.

Cosa succede quando un uomo verde, pieno zeppo di accessori verdi si catapulta nelle nostre strada a bordo di uno scooter verde? Adrian Schvarzstein (spettacolo itinerante, 02/09 ore 21.00, 03/09 ore 18.45 e ore 21.30, 04/09 ore 17.30 e ore 19.00) arriva a Colorno e realizza uno spettacolo di divertente interazione, mettendo in gioco tutta la sua follia e la sua fervida immaginazione. Con la sua travolgente ironia e gag
esilaranti, sempre nuove, Adrian Schvarzstein è un clown cittadino del mondo dal 1989. Attore, regista teatrale e di circo contemporaneo, dopo aver studiato Commedia dell'Arte in Italia e dopo molti anni con il Circus Ronaldo in Belgio, Adrian dal 2004 porta avanti il progetto Circus Klezmer, ancora in turnée. Ha vinto numerosi premi, tra cui il Miramiro Prize nel 2008, il premio Ernst a Brema e il premio Zirkolika. 

Dagli Stati Uniti, passando per la Spagna, arriva a Colorno il teatro comico-musicale di "Paul Morocco & Olé!", spettacolo ideato nel 1993 da Paul Morocco (02/09 ore 19.30 e ore 21.30, 03/09 ore 18.00 e ore 22.00, 04/09 ore 16.30 e ore 18.45). Con una comicità, un'arguzia e un coraggio che ne hanno determinato il successo in Australia e ora in Europa, la performance di Morocco è sospesa tra la figura del clown e quella dell'intrattenitore maldestro. Il suo chiodo fisso è il flamenco che ha saputo reinterpretare, creando una nuova formula, originale e dissacrante, sovversiva ma celebrativa allo stesso tempo. Paul Morocco, al secolo Williams, è nato in America da un padre militare e da una madre ebrea marocchina, Miss Casablanca nel '50. Muove i primi passi come artista a Londra nel '78 al Covent Garden; approda poi in continente presentando
spettacoli in cui combina il romanticismo circense ai toni fiammeggianti del cabaret e all'informalità della
commedia classica.

Il teatro della Compagnia Artiflette (02/09 ore 19.15 e 22.15, 03/09 ore 19.45 e ore 23.00, 04/09 ore 18.00 e 19.45, sempre nello spazio circo) è elettrico e interattivo. Guy e Freddy, i due soci di questa bizzarra avventura, sono il collegamento tra la macchina e l'uomo: armati di cacciaviti e tabelle di calcolo, misurano, saldano, calibrano, collegano e sollecitano il pubblico a fare altrettanto, creando un'atmosfera allo stesso tempo retrò e futurista, come nei vecchi film di fantascienza. "Chez Guy et Freddy" si susseguono esperimenti strambi e protagonisti sono gli spettatori, che qui possono trovare servizi diversi, dal juke box ambulante, alla cine-bicicletta, alle feste a pedali. Samuel Guetta incarna Gyu, inventore pazzo, scienziato ciarlatano, inventore del suo gioioso bazar; con lui in scena c'è Olaf, ebanista, attore e giocoliere dal grande talento affabulatorio.

Ci sono poi artisti del Festival che ogni anno rinnovano la propria presenza, senza smettere di sorprendere e divertire il pubblico.
In strada, con il loro vecchio Camion Teatro, i Brunette Brothers, che da 13 anni con grande successo combinano la dedizione danese con il genio creativo mediterraneo, presenteranno quest'anno un eccentrico e comico spettacolo di teatro di figura: "Il grandioso e II° più piccolo circo al mondo" (02/09 ore 19.30 e 22.30, 03/09 ore 19.00 e ore 22.00, 04/09 ore 17.00 e ore 19.30, in Via XX Settembre). Circondata da una coloratissima fiera, "l'anziana mole" del teatro, alta 6 metri, si schiude per portare alla ribalta 50 fenomenali artisti: una combriccola di bozos (clown), che spoglia di ogni lustro il sogno del circo tradizionale, rivelando al pubblico un mondo miserabile abitato da giocattoli abbandonati, i vessati dipendenti dei Brunette Bros. Il pubblico tra le risa, barricato tra gli arredi dell'accampamento del circo, è invitato a spiare la maldestra e folle esistenza di questa "compagine dai denti a sciabola", rassegnata alla schiavitù.

Torna e promette tesori, fortuna e avventura la folle compagnia olandese De Stijle Want con la prima nazionale di "Het Wilde Western" (dalle ore 20.00 venerdì 2, dalle ore 21.00 sabato 3, e dalle ore 18.00 domenica 4), un intervento di "high speed theatre", che porterà il pubblico nel selvaggio west, nella corsa all'oro, più veloce del vento.

Incontro speciale, sempre molto atteso, è quello con Mariam, la saggia e sensitiva donna barbuta, che torna al Festival per leggere le mani di chi vorrà conoscerla e entrare nella sua piccola e magica roulotte.

Ma più di tutti, a grande richiesta, si attende il ritorno alla ribalta dei "padri di casa": Leonardo Adorni, Jacopo Maria Bianchini e Alessandro Mori, insieme il Teatro Necessario, si esibiranno nel loro ormai mitico "Clown in libertà" domenica 4 settembre alle ore 16.00 (spazio Laghetto), per rinnovare l'euforia e il travolgente divertimento delle loro acrobazie, musicali e non solo. 

Appuntamenti sempre sorprendenti quelli con l'arte, proiettata, fotografata, assemblata, di alcuni artisti che da diverse edizioni contribuiscono a costruire l'immaginario del Festival: quello con la compagnia francese l'Excuse con la video installazione "Silly Windows", una performance multimediale che coinvolge cittadini di Colorno e Teatro Necessario; con le fotografie "scaramantiche e contemporanee" del gruppo Ottotipi che con "Ottomatic" propongono al pubblico di giocare con la fortuna e con le ottiche, guidati dal veggente Otto e dai suoi oracoli (in palio grandi soprese della stagione TeatriNelTaro); con le sculture, le lampade, le installazioni di LUfER (Luca Ferraglia), che ha fatto del riuso e del riciclo un'arte.

Come ogni anno spazio anche alla sezione OFF del Festival, che accoglie compagnie italiane e internazionali in una programmazione che incrocia quella "ufficiale". Saranno a Colorno, presentando i propri spettacoli nei tre giorni e in più repliche, dall'Argentina il Duo Masawa, in "V.O.G.O.T."(mano a mano) e la compagnia Intrepidos con "Un golpe de suerte" (giocoleria e contorsionismo), il clown italiano Ugo Sanchez Jr in "Rio
Bum Bum", la performer Silvia Martini in "Distraction", The Sparkle, al secolo Federica Tranchida, con il suo spettacolo di fuoco "Maiora", Maurizio Marchetti, nome d'arte GranMastro con "Ciro Cavallo Show", il mago Tino Fimiani.

CONCERTI
Ad aprire le danze del Festival sarà dalla mezzanotte di venerdì 2 settembre la Zastava Orkestar (anche sabato 3 settembre alle ore 19.30 in versione itinerante), composta da musicisti provenienti da alcune tra le migliori orchestre dell'Alta Maremma, che proporrà il suo travolgente repertorio della tradizione popolare balcanica, oltre ad arrangiamenti e composizioni originali, rigorosamente in acustico.

Sabato 3 settembre arrivano a Colorno (sempre alle ore 24.00) i berlinesi Dirty Honkers, scoppiettante trio musicale internazionale swing-tech, composto dal cantante-produttore israeliano Gad "Neckbreaka" Baruch, dalla cantante ed autrice Andrea "Screechy" Roberts e dal sassofonista francese Florent "Flap Jack" Mannant. Negli ultimi 5 anni i tre hanno scatenato feste in tutta Europa, Stati Uniti, Russia e Medio Oriente, con uno stile pieno di umorismo e carisma, capaci di virtuosismi e improvvisazioni unici.

Domenica 4 settembre, alle ore 22.15, saliranno sul palco dell'area circo i francesi Backleg Breakers, band swing composta da tre elementi, contrabbasso, pianoforte e voce, con un repertorio composto da brani melodici e ritmi Charleston, nel rispetto dello spirito del jazz d'epoca. Il cantante di colore, Richard Genipa, è noto per la sua profonda voce calda, e viene spesso paragonato al grande Joe Turner.
Pianista d'eccellenza, che passa dal classico alla scompostezza del musicista più ardito, Roberto Esposito è una stella emergente del pianoforte classico e jazz. Sarà lui il protagonista di tutti gli intermezzi musicali e il fulcro delle jam session, divenute ormai un elemento distintivo e imprescindibile del festival. Musica e danza al Festival non mancano mai e oltre al programma di concerti anche quest'anno tornano i momenti dedicati al ballo: sabato 3 settembre appuntamento dunque con lo swing dei i Parma Lindy Hoppers (ore 18.15) e con il tango dei Lo Que Vendra (ore 22.15, in collaborazione con Mas Que Tango).

NON SOLO SPETTACOLI...
Spazio poi ai giochi e ai più piccoli, ma anche all'ecologia e al consumo consapevole: il collettivo spagnolo GUIXOT DE 8 propone come ormai tradizione a Colorno i propri giochi di abilità creati con materiali di riciclo. Non tutto è ancora stato inventato e con la curiosità e il gioco la compagnia Guixot de 8 ci mostrerà dei sorprendenti e divertenti modi di riutilizzare alcune delle cose che gettiamo nella spazzatura; si metterà alla
prova l'abilità del pubblico, in uno stimolante momento per l'immaginazione di bambini e genitori, che scopriranno quali nuove funzioni dare alle cose.

Dalla scorsa edizione prosegue inoltre la collaborazione con ORSO LUDO, che nell'area circo allestisce uno spazio dedicato al gioco, selezionando giochi di qualità, intelligenti e divertenti, messi a disposizione gratuitamente di chiunque, piccolo o grande che sia, con la supervisione di operatori ed esperti ( www.orsoludo.it ).

Inoltre come ogni anno nelle vie del paese sarà allestito il MERCATINO DELL'ARTIGIANATO CREATIVO: 30 espositori selezionati presenteranno i loro oggetti originali, rigorosamente frutto della fantasia e dell'abilità di ciascuno.

Inoltre all'Infopoint in Piazza Garibaldi è in vendita il merchandising del Festival con gadget e abbigliamento a tema "Tutti Matti per Colorno", per portare con se a casa un po' della follia della tre giorni (e il mitico lupetto "apotropaico"). All'ingresso del paese, facendo un'offerta, sono poi disponibili le pin del Festival, ogni anno diverse.

Infine non potrà mancare all'interno dello Spazio Circo l'AREA BAR/RISTORANTE, momento cardine dell'esperienza del Festival in cui ritrovarsi e gustare piatti di alta cucina, preparati dallo Chef del Festival Cristian Broglia, a prezzi popolari e dissetarsi fino a tarda notte dopo le fatiche degli spettacoli e delle danze, con una gustosa selezione di food trucks. Un punto ristoro sarà allestito anche in Piazza Garibaldi, in collaborazione con Birrificio Farnese, che da alcune edizioni realizza la speciale Birra del Festival, realizzata con la "preziosa consulenza" del Teatro Necessario.

BIGLIETTI E INFORMAZIONI PRATICHE
La partecipazione al Festival è gratuita (offerta libera facoltativa) eccetto tre spettacoli a pagamento i cui biglietti sono acquistabili in prevendita: online, visitando il sito www.tuttimattipercolorno.it alla pagina "biglietteria", presso le rivendite autorizzate vivaticket di tutta Italia, pubblicate sul sito www.vivaticket.it , o ancora presso lo IAT del Comune di Parma in Piazza Garibaldi n.1 (non si accettano prenotazioni).

Durante lo svolgimento del Festival i biglietti sono in vendita presso l'infopoint in Piazza Garibaldi.
Inoltre tutti gli spettacoli che si svolgono nel Cortile della Reggia hanno una capienza limitata (500 posti); il giorno stesso, prima degli spettacoli non a pagamento, è necessario ritirare il talloncino numerato (o contromarca) all'infopoint di Piazza Garibaldi per accedere allo spazio. Lo spettacolo "La bulle de reve" della compagnia Cirque Bidon (durata 120 minuti incluso intervallo), allestito nel Giardino del Palazzo Ducale dal 2 al 7 settembre (sempre alle ore 21.30, tranne sabato 3 e domenica 4 settembre alle ore 20.00), prevede un ingresso con biglietto a 12 € (intero, ridotto fino ai 12 anni a 8 €).

Due gli spettacoli a pagamento nel Cortile del Palazzo Ducale: "inTarsi" della Compañía de Circo "eia", in programma per il 2/09 alle ore 23.00 e il 3/09 alle ore 20.30 (Cortile del Palazzo Ducale) e "Concerto per due Clown" della compagnia Les Rois Vagabonds, in scena il 2/09 alle ore 20.30, il 3/09 alle ore 23.00 e il 4/09 alle ore 21.00. Il costo dei biglietti per ciascuno di questi spettacoli è di 10,00 € per l'intero e di 6,00 € per
il ridotto (fino ai 12 anni). E' possibile acquistare un mini abbonamento che prevede l'ingresso a entrambi gli spettacoli al costo di 15 € (intero) e di 8 € (ridotto).

La manifestazione avrà luogo anche in caso di maltempo ed eventuali variazioni al programma saranno comunicate on-line e sui canali social del Festival.

Il programma completo e tutti i dettagli sono disponibili sul sito www.tuttimattipercolorno.it ; inoltre è disponibile
gratuitamente la app del Festival (tuttimatti...) con informazioni pratiche su come arrivare e sul calendario.

(in allegato il programma completo)

Giovedì, 01 Settembre 2016 18:47

Il Cirque Bidon in piazza Garibaldi

Parma, 1 settembre 2016 - Il circo di François Bidon ha fatto tappa in piazza Garibaldi, nella tarda mattinata di oggi, dopo aver percorso la via Emilia da Sant'Ilario, a bordo di 5 carovane trainate da 8 cavalli, fino a Parma.

E proprio in piazza ha regalato al pubblico un assaggio musicale, insieme agli artisti del Teatro Necessario, per poi proseguire in direzione Colorno. L'iniziativa è stata patrocinata dal Comune di Parma.

E' partita dalla Lombardia la tournée del Cirque Bidon proseguendo in Piemonte, per un viaggio che sta attraversando l' Emilia-Romagna e che, dopo la tappa al Festival Tutti Matti per Colorno, si concluderà a Zibello.

(In allegato la Galleria immagini a cura di Francesca Bocchia)

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Sisma nell'Italia centrale. Cresce l'impegno della Regione Emilia-Romagna: 'adottato' Montegallo (Ap), micro-campi per l'assistenza diffusa e squadre di tecnici pronte a partire per accompagnare il Comune fuori dall'emergenza

In collaborazione con Anci regionale, contattati 360 esperti per le operazioni sul campo di censimento dei danni e per le verifiche di agibilità degli edifici. Oltre 260 persone assistite, più di 100 volontari al lavoro nei tre campi di accoglienza, un presidio medico attivo. L'assessore Gazzolo: "Supporto amministrativo oltre all'assistenza". Il conto unico regionale per le donazioni.

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Bologna - Una partnership forte tra Regione Emilia-Romagna e Montegallo, in provincia di Ascoli Piceno, con l'obiettivo di accompagnare il Comune nella delicata fase di uscita dall'emergenza. Si tratta del paese marchigiano nel quale l'Agenzia di protezione civile regionale dell'Emilia-Romagna ha allestito tre campi per assistere la popolazione nelle ore successive al sisma che ha devastato vaste zone dell'Italia centrale. Cresce così l'impegno dell'Emilia-Romagna a favore delle popolazioni colpite. La Regione, in collaborazione con l'Anci Emilia-Romagna (Associazione nazionale Comuni italiani), ha inviato circa 360 lettere a tecnici esperti per verificare la loro disponibilità a recarsi sul campo per aiutare l'amministrazione comunale di Montegallo nel censimento del danno e nelle verifiche di agibilità degli edifici. In accordo col Dipartimento nazionale di Protezione civile, i tecnici lavoreranno principalmente nel Comune di Montegallo, articolato in oltre 20 frazioni, ma anche in altri luoghi del cratere in caso di richiesta. Inoltre sono già pronti a partire dipendenti dei Comuni dell'Emilia-Romagna (ragionieri, amministrativi, personale di polizia municipale) per gestire tutti gli adempimenti necessari in questa prima fase di emergenza.

"Vogliamo fare la nostra parte per accompagnare il Comune in tutte le fasi dell'emergenza. Lo affiancheremo passo dopo passo non solo nell'assistenza alla popolazione, come stiamo già facendo, ma anche nel supporto amministrativo e nelle verifiche tecniche sugli edifici- spiega l'assessore alla Protezione civile, Paola Gazzolo-. Come ha detto il presidente Bonaccini durante la nostra visita di venerdì scorso, rimarremo a Montegallo fino a quando ci sarà bisogno e siamo disponibili ad aumentare il nostro impegno in base alle necessità".
La Regione sta infatti attivando nella frazione di Abetito moduli di "assistenza diffusa": quattro squadre composte da cinque volontari ciascuna e due squadre di tecnici stanno allestendo in queste ore dei micro-campi per rispondere meglio alle richieste dei cittadini che non possono abbandonare le loro abitazioni perché hanno animali da accudire o per esigenze di presidio.

I numeri
Ad oggi sono oltre 260 le persone assistite, più di 100 i volontari al lavoro nei tre campi di accoglienza allestiti dalla Protezione civile regionale a Montegallo, 350 i pasti erogati al giorno e un presidio medico attivo. Il 118 ha inoltre costruito una rete assistenziale composta da medici di base, assistenti sociali e psicologi dell'emergenza del territorio.

Infine, la Regione ha già stanziato un milione di euro per l'immediata emergenza.

Chiunque voglia contribuire può farlo con un versamento sul conto corrente unico aperto dalla Regione Emilia-Romagna: IBAN IT69G0200802435000104428964 - dall'estero BIC UNCRITM1BA2 - Intestazione e causale: Emilia-Romagna per sisma Centro Italia./BB

Il Servizio Promozione Sociale del Comune di Piacenza comunica l'avvio della nuova misura nazionale di Sostegno per l'inclusione attiva (Sia), che prevede l'erogazione di un contributo alle famiglie in condizioni economiche disagiate nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata. La richiesta del beneficio è presentata da un componente del nucleo familiare al Comune mediante la compilazione di un modulo (predisposto dall'Inps) con il quale, oltre a formulare la domanda, si dichiara il possesso di alcuni requisiti necessari per l'accesso al programma, ovvero: Isee inferiore a 3mila euro; valore complessivo di altri trattamenti percepiti inferiore o uguale a 600 euro mensili; assenza di strumenti di sostegno al reddito per disoccupati, e altri. E' importante che il richiedente sia già in possesso di un'attestazione Isee in corso di validità, in quanto la valutazione della domanda terrà conto delle informazioni in essa contenute.

Per godere del beneficio, il nucleo familiare del richiedente dovrà aderire ad un progetto personalizzato che, oltre a prevedere la presa in carico dei Servizi sociali del Comune, consisterà in forme di attivazione sociale e lavorativa. Il progetto verrà costruito insieme al nucleo familiare sulla base di una valutazione globale delle problematiche e dei bisogni e coinvolgerà tutti i componenti, instaurando un patto tra servizi e famiglie quale reciproca assunzione di responsabilità e di impegni. Le attività riguarderanno la ricerca attiva di lavoro, l'adesione a progetti di formazione, la frequenza e l'impegno scolastico, la prevenzione e la tutela della salute, con l'obiettivo di aiutare le famiglie a superare la condizione di povertà e riconquistare gradualmente l'autonomia.

Il beneficio economico, concesso bimestralmente, verrà erogato entro due mesi dalla richiesta attraverso una carta di pagamento elettronica (carta Sia), rilasciata da Poste Italiane, con la quale si potranno pagare le bollette elettriche e del gas presso gli uffici postali, nonché effettuare acquisti in tutti i supermercati, negozi alimentari, farmacie e parafarmacie abilitati al circuito Mastercard (con il diritto a uno sconto del 5% sugli acquisti effettuati nei negozi e nelle farmacie convenzionate, con l'eccezione degli acquisti di farmaci e del pagamento di ticket).

Il beneficio mensile ammonta a 80 euro nel caso in cui il nucleo familiare sia formato da un solo componente, 160 euro per famiglie con due persone, 240 euro per nuclei di tre unità, 320 euro laddove in famiglia vi siano quattro persone e 400 euro per nuclei con 5 o più membri.

I cittadini residenti nel Comune di Piacenza potranno presentare la domanda a partire da venerdì 2 settembre, presso lo sportello InformaFamiglie & Bambini del Comune di Piacenza, nelle seguenti sedi e orari: Centro per le Famiglie di Piacenza, via Marinai d'Italia 42, lunedì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12, mercoledì orario continuato dalle 9 alle 18, sabato dalle 8.30 alle 12.30 (tel. 0523/492380, fax 0523/492379); Quartiere Roma, via Torricella 7, martedì dalle 9 alle 12 (tel. 0523/385318).

Per entrambe le sedi l'e-mail è Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

Per informazioni sul Sia è possibile contattare anche gli sportelli Informasociale del Comune di Piacenza (via Taverna 39, tel. 0523/492731; via XXIV Maggio 28, tel. 0523/492022 - indirizzo email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. ).

Nella notte e in mattinata di ieri finito il montaggio delle aree attrezzate per l'accoglienza di sfollati e volontari. Nelle strutture anche un presidio sanitario. Attivato dall'Urp della Regione un numero verde per informazioni: 800407407

Bologna – Hanno lavorato tutta la notte, i 192 volontari dell'Emilia-Romagna della colonna mobile coordinata dalla Protezione civile regionale, finendo questa mattina verso le 10 il montaggio dell'ultimo dei tre campi per l'accoglienza che sono stati realizzati in alcune frazioni di Montegallo, in provincia di Ascoli Piceno, nell'epicentro del sisma che ha devastato larghe zone dell'Italia centrale.

E' stato necessario realizzare tre campi per la mancanza di uno spazio utile a contenere tutte le tende e strutture messe a disposizione, data la complessa morfologia del territorio e l'abbondanza di macerie.
Verso le 4 del mattino sono stati completati il primo e il secondo campo, a Uscerno (frazione di Montegallo): nel primo sono state ospitate 85 persone, mentre il secondo è stato reso disponibile per l'accoglienza dei volontari dei coordinamenti di Modena, Parma, Reggio Emilia, Rimini e Forlì-Cesena, oltre a 20 volontari della Croce Rossa Italiana, 40 dell'Associazione nazionale alpini e 14 dell'Anpas.

In mattinata è stato infine completato il campo più capiente, nella frazione di Balzo di Montegallo, atto alla ricezione di 160 persone. In totale nei campi vengono erogati pasti per 250 persone.
Nel campo è compreso anche un posto medico avanzato, che ospita una farmacia e degli ambulatori, organizzato in collaborazione con la sanità regionale.

L'Urp della Regione Emilia-Romagna ha attivato da questa mattina un numero verde per dare informazioni sul sisma in Italia centrale. Il numero è 800407407 e gli orari sono i seguenti: dal lunedì al venerdì dalle ore 9 alle 13 e il lunedì e giovedì anche dalle 14,30 alle 16,30. /Va.Ma.

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Per ogni kg. di formaggio venduto negli spacci aziendali fino al 31 dicembre 2016, un euro sarà destinato ai paesi colpiti dal sisma. Operazione solidale simile a quella del 2012, quando il terremoto colpì anche 37 caseifici con oltre 100 milioni di danni. Il presidente Bezzi: "siamo rinati grazie a tanti e vogliamo aiutare a rinascere".

(Reggio Emilia, 25 agosto 2016) Il Consorzio e i caseifici del Parmigiano Reggiano si mobilitano a favore delle popolazioni dell'Italia centrale colpite dal terremoto del 24 agosto.

Dopo l'immediato invio (avvenuto ieri) di prodotto da utilizzare nelle mense allestite dalla Protezione Civile, numerosi caseifici, infatti, hanno già aderito alla proposta dell'Ente di tutela di destinare ai terremotati un euro per ogni chilogrammo di Parmigiano Reggiano venduto negli spacci aziendali.

L'intervento, denominato "Un euro per rinascere", si protrarrà fino al 31 dicembre prossimo e, seppure con una diversa destinazione, replica l'operazione che nel 2012 consentì di raccogliere centinaia di miglia di euro a favore dei caseifici dell'Emilia e del mantovano colpiti dal doppio sisma del 20 e 29 maggio.

"Siamo vicini nel dolore e nella solidarietà - sottolinea il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Alessandro Bezzi - alle popolazioni del Centro Italia drammaticamente colpite dal terremoto. Pensando alle vittime, alle loro famiglie, alle tragedie personali e collettive, ci sentono colpiti come quattro anni fa, quando il sisma devastò tanta parte del nostro territorio e tanti caseifici (37, con danni economici per oltre 100 milioni di euro) spezzando vite, distruggendo case e storie di lavoro".
"Siamo rinati - prosegue Bezzi - grazie all'aiuto di milioni di persone e alla solidarietà di ogni caseificio nei confronti di chi era stato colpito. Siamo rinati per aiutare a rinascere, ed è a questo che oggi ci sentiamo chiamati".

Il Consorzio ha già aperto anche un conto corrente sul quale tutti i caseifici possono effettuare versamenti a favore delle popolazioni colpite dal terremoto, mentre l'operazione "Un euro per rinascere" partirà all'inizio della prossima settimana, quando i caseifici aderenti riceveranno gli appositi bollini da applicare sul prodotto confezionato e venduto proprio per i fini solidali.

"La risposta da parte dei nostri caseifici - sottolinea il presidente Bezzi - è stata immediata e molto significativa, nella consapevolezza che il lavoro dei nostri allevatori, delle strutture di trasformazione e del personale di caseificio andrà a beneficio di chi ha perso tanto, affinchè non perda la speranza di una rinascita che è stata possibile per le donne, gli uomini e i caseifici del Parmigiano Reggiano e deve essere possibile per tutti".

Nell'esprimere vicinanza e solidarietà alle popolazioni di Amatrice, Accumuli, Pescara del Tronto e di tutti i paesi devastati dal terremoto, il Consorzio del Parmigiano Reggiano informa che l'elenco dei caseifici aderenti all'iniziativa "Un euro per rinascere" sarà costantemente aggiornato sul sito www.parmigianoreggiano.it 

Terremoto: Poste Italiane e Croce Rossa Italiana attivano conto corrente per le donazioni a favore delle comunità colpite dal sisma. Il conto è intestato "Poste Italiane con Croce Rossa Italiana-Sisma del 24 agosto 2016" c/c 900050

Roma, 25 agosto 2016 – Poste Italiane è vicina alle comunità del Centro Italia gravemente colpite dal sisma ed è impegnata sin dalle prime ore in azioni di sostegno ai residenti nelle zone terremotate.

Poste Italiane, in collaborazione con la Croce Rossa Italiana, ha istituito un conto corrente attivo già da oggi per le donazioni a favore degli abitanti dei centri gravemente danneggiati dal terremoto.

Il conto corrente è intestato "Poste Italiane con Croce Rossa Italiana - Sisma del 24 agosto 2016"c/c 900050, codice IBAN IT38R0760103000000000900050; il codice BIC/SWIFT per inviare bonifici dall'estero è BPPIITRRXXX.

Poste Italiane, inoltre, d'intesa con il Dipartimento della Protezione Civile, ha attivato attraverso l'operatore telefonico Poste Mobile la numerazione solidale 45500 per la raccolta fondi. Tutti i clienti PosteMobile possono donare 2 euro tramite l'invio di un SMS.

In queste ore Poste Italiane sta lavorando in stretta collaborazione con la Protezione Civile e le altre istituzioni per assicurare la continuità dei servizi postali e finanziari ai cittadini dei comuni colpiti. I tecnici di Poste Italiane sono impegnati a verificare l'efficienza delle strutture e delle tecnologie nelle regioni interessate dal sisma per ripristinarne la piena funzionalità con la massima rapidità.

Sisma nell'Italia centrale. Il presidente Bonaccini nelle prossime ore sui luoghi colpiti: "Il grande cuore dell'Emilia-Romagna si è già messo in moto". Un campo della Protezione civile dell'Emilia-Romagna sarà allestito a Montegallo in provincia di Ascoli Piceno, dove si sta recando una colonna di volontari e tecnici. Aperto un conto corrente per le donazioni.

Bologna – "Il grande cuore dell'Emilia-Romagna si è già messo in moto. Lo ha fatto, con generosità, subito dopo le prime scosse e continuerà a farlo nelle prossime ore rispondendo alle richieste di coloro che stanno coordinando in loco le operazioni di primo soccorso".

Così il presidente della Regione Emilia-Romagna e della Conferenza delle Regioni Stefano Bonaccini che sarà nelle prossime ore sui luoghi colpiti dal sisma nell'Italia centrale e nel campo allestito dalla Protezione civile dell'Emilia-Romagna.

Infatti, nel pomeriggio di oggi (ieri 24 agosto - ndr) da diverse località della regione, su richiesta della Protezione civile nazionale, si sono messe in marcia verso le zone colpite unità cinofile e 20camion con tende, cucine e attrezzature di emergenza per l'allestimento di un campo. La colonna - con a bordo un centinaio di volontari e tecnici dell'Agenzia regionale di Protezione civile dell'Emilia-Romagna - raggiungerà e allestirà il campo nel Comune di Montegallo (Ascoli Piceno).

La Regione ha aperto un conto corrente unico regionale per la raccolta di fondi che saranno destinati alle esigenze delle popolazione e dei territori colpiti. Questo Iban e causale del conto corrente intestato a Agenzia Protezione Civile Emilia-Romagna: IBAN IT69G0200802435000104428964 - Causale: Emilia Romagna per sisma Centro Italia".

Intanto l'Agenzia di Protezione civile – in stretta collaborazione con l'Anci regionale - sta raccogliendo le disponibilità di tecnici comunali, polizie locali, responsabili di protezione civile e volontari dei gruppi comunali del territorio emiliano-romagnolo per mettere in campo competenza in caso di richiesta di aiuti. Professionalità che verranno utilizzate in base alle richieste ed esigenze specifiche segnalate dalla Protezione civile nazionale. Alla Protezione civile è stata anche comunicata la disponibilità ad accogliere, se richiesto, sfollati presso le strutture alberghiere dell'Emilia-Romagna.

Per quanto riguarda le necessità trasfusionali il Centro Regionale Sangue (Crs) dell'Emilia-Romagna in contatto con il Centro Nazionale Sangue (Cns), si è reso disponibile, se necessario, a far fronte a eventuali fabbisogni trasfusionali. Per la raccolta di materiali e beni di prima necessità, il riferimento sono le principali associazioni di volontariato del territorio.

Infine, la Regione, nei prossimi giorni, inizierà la selezione del personale tecnico e amministrativo da mettere a disposizione per la fase post-emergenziale: dai tecnici per lo smaltimento delle macerie ai nuclei per le valutazioni speditive per verifica dei danni.

Prosegue il viaggio di Kamlalaf in Senegal, con l'associazione Diaspora Yoff. A raccontare le sue impressioni, in un collage di suoni che arrivano all'anima, è Matteo Stefano Tiboni, che insieme a Daniela Razzini e Anna Dainelli rientrerà in Italia lunedì 22 agosto.

Musica e rumori. Ogni tanto un aereo interrompe i nostri discorsi (siamo a 4 km dall'aeroporto) e il nostro naso si rivolge verso l'alto. Il primo giorno, il secondo e poi via via sempre meno volte, fino a che la cosa non ci distrae quasi più e quel rumore diventa quasi amico in mezzo a un'orgia di suoni assordanti, un'ambulanza a sirene spiegate, qualche clacson di taxi per farsi strada in mezzo alla gente, i bambini che giocano nelle vie.
Al mattino presto l'imam chiama a raccolta i fedeli urlando dal megafono la preghiera, quasi fosse una gara con le altre moschee del quartiere a chi sveglia più persone, ed è così che tutte le mattine partono le giornate qui a Yoff, Dakar. Il sole si alza come gli aerei che partono per le mete più disparate e anche gli animali vengono svegliati: un gallo, qualche capra e via via tutto si mette in moto.
Caos. Auto, moto, clacson, qualcuno fischia, sali su un autobus e la musica accompagna il tuo viaggio, la maggior parte delle volte schiacciato in mezzo alla gente, spalla contro spalla. Ancora un clacson; "ehi italiano" dice uno mentre cerca di venderti le cose più disparate, "spostati" urla un altro indicando un taxi. Al pomeriggio un po' di quiete fino alle cinque, c'è molto caldo e tra un pranzo ed una preghiera la città si siede per poi rialzarsi e riprendere tutte le attività fino all'imbrunire. È tutto così frenetico per certi versi, ma vissuto con estrema calma e serenità da tutti, non trovi nessuno che si arrabbia per la confusione o che litiga in mezzo alla strada come noi italiani (salvo casi isolati).
La notte, poi, quando tutto sembra addormentarsi i locali si animano. È una festa unica, non c'è limite d'età, tutti ma proprio tutti i ceti sociali si ritrovano insieme e ballano. Ma ballano sul serio. Non usano la scusa come noi di andare a ballare per fare altro. Qui vanno tutti esclusivamente per ballare. È fantastico, hanno il ritmo nel sangue, con questi jambè che vengono frustati all'esaurimento coinvolgono tutti non riesci a stare fermo a guardare, è impossibile. I loro corpi sono ipnotici, si mischiano tra loro in una danza che a volte sembra quasi primitiva ma che è l'essenza vera del ritmo. È un rapporto viscerale, il loro, con la musica come una mamma con il proprio figlio, sono collegati da un cordone ombelicale che li terrà insieme per il resto della vita.

Matteo Stefano Tiboni

 

 

Dopo l'esperienza del Refettorio Ambrosiano ad Expo (struttura ancora oggi aperta), l'Ente di tutela a fianco di Massimo Bottura e Food for Soul. Grandi chef impegnati a preparare cibo per i poveri utilizzando le eccedenze prodotte dal villaggio olimpico.

Reggio Emilia, 10 agosto 2016 - Dopo il buon esito dell'esperienza vissuta all'Expo di Milano con il Refettorio Ambrosiano (un teatro alla periferia di Milano trasformato in mensa per i poveri), il Consorzio del Parmigiano Reggiano sosterrà il nuovo progetto solidaristico e culturale che lo chef Massimo Bottura (titolare di quell'"Osteria Francescana" definito il miglior ristorante del mondo) realizzerà a Rio in occasione delle Olimpiadi.

Grazie alla collaborazione tra "Food for Soul" (l'Associazione non-profit fondata dallo stesso Bottura per incoraggiare comunità e persone a combattere lo spreco alimentare) e Gastromotiva (organizzazione non-profit nata dallo chef David Hertz per promuovere integrazione sociale attraverso il cibo), il 9 agosto, infatti, ha aperto i battenti il "RefettoRio", struttura nella quale saranno serviti pasti gratuiti ai più bisognosi durante l'intero periodo delle Olimpiadi e della Paralimpiadi, recuperando ed utilizzando le eccedenze prodotte dal villaggio olimpico.

"Sosteniamo questa iniziativa con una specifica donazione - sottolinea il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Alessandro Bezzi - perchè condividiamo i valori etici e culturali che stanno alla base del progetto e ci auguriamo che si possa ripetere la positiva esperienza vissuta in occasione di Expo con il Refettorio Ambrosiano, che è ancora attivo per 5 giorni a settimana e, grazie alla Caritas, serve pasti ai senzatetto".
"La forte connotazione solidaristica e la prossimità ai più bisognosi - spiega Bezzi - è la prima ragione della nostra adesione alle proposte di "Food for Soul" e al "RefettoRio" che sarà aperto in Rua da Lapa 108 a Rio, ma ad essa si unisce il valore di un'esperienza finalizzata a educare ad evitare gli sprechi, al rispetto profondo del cibo, della natura, dell'ambiente in cui si generano le risorse fondamentali per l'uomo e a mantenere sempre un rapporto sostenibile fra produzione e territorio". "Un insieme di valori - aggiunge Bezzi - che connotano da oltre 900 anni il lavoro dei nostri produttori e la loro cultura, che si traduce in un prodotto straordinario che sarà sempre presente sulle tavole del "RefettoRio".

A preparare i pasti a Rio, così come era accaduto a Milano, saranno alcuni dei più grandi chef del mondo (furono 65 in occasione di Expo), coinvolti da Massimo Bottura in un progetto - conclude il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano - "che promuove la dignità umana opponendosi anche allo spreco alimentare".

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Gli chef di tutto il mondo stanno sperimentando piatti a base di meduse, un alimento ricco di proteine e dalle proprietà inaspettate, come quella di combattere la pressione arteriosa. E voi, osereste?

di Alexa Kuhne

Parma, 13 Agosto 2016 

In fondo basterebbe combattere un po' di pregiudizi e pensare che una medusa non è niente di diverso da un polpo, solo che è rovesciata.
L'Occidente già sta, poco alla volta, sperimentando insetti e larve, inaspettatamente versatili, nutrienti e gustosi e forse, a breve, guarderà, per cercare cibi alternativi, verso il mare, dove le meduse abbondano e rappresentano ormai un problema da gestire.
Senza contare che il loro utilizzo in cucina risolverebbe problemi ambientali e aiuterebbe a combattere la fame nel mondo.
Dall'Associazione ecologista Marevivo arriva la richiesta di non fare morire le meduse sulle spiagge, bensì di farle diventare una risorsa alimentare, in quanto ricche di proteine e collagene.
Così, raccogliendo l'invito dell'Associazione, molti cuochi da tutta Italia si stanno cimentando nella preparazione di piatti a base di celenterati urticanti. E' successo in questi giorni a Lipari, dove il delegato di Marevivo delle Isole Eolie, Enzo Donato, ha organizzato una degustazione di meduse della specie Pelagia Noctiluca.

«Un'iniziativa interessante, sotto vari punti di vista», commenta Alessandro Circiello, presidente della Federazione Italiana Cuochi Regione Lazio. «Innanzitutto perché la medusa potrebbe diventare un alimento per sfamare il mondo; inoltre è ricca di sostanze nutritive. Potrebbe essere utilizzata allo stesso modo delle cavallette in Cina, che per le popolazioni orientali sono una delle più importanti fonti proteiche in assoluto».
La medusa, in effetti, viene già utilizzata nella cucina orientale. "Il sapore - continua Cerciello - potrebbe richiamare quello di specifici molluschi, e quindi potrebbe essere cucinata in tanti modi, bisogna solo cimentarsi e approfondire, fare ricerca".
Una ricerca motivata sia dagli allarmi sulla fame nel mondo, sia dalla volontà di rendere i nostri mari più sostenibili. La nostra pesca è sempre molto limitata a livello di tipologia; ampliare i generi significherebbe non rischiare l'estinzione di specie come il tonno rosso e anzi, pulire le acque da animali, come appunto le meduse, sempre più numerose, e pericolose.

L'impulso a considerare le meduse come specie utilizzabile in gastronomia è partito dalla FAO, 'Organizzazione delle Nazioni Unite per l'alimentazione e l'agricoltura, che, la scorsa primavera, ha pubblicato un rapporto lungo oltre 60 pagine che racconta delle sempre più frequenti e abbondanti "fioriture" di meduse in Mediterraneo, dei danni che possono provocare e di quali rimedi si possano mettere in campo per contrastarle, tra cui, appunto, l'idea di trasformarle in cibo.
Che non è nemmeno un'idea così rivoluzionaria, dal momento che la pesca delle meduse, sul mercato orientale, ha già un elevato valore commerciale e si parla di miliardi di dollari.
Solo il Giappone, ogni anno, ne importa per oltre 25 milioni di dollari. La domanda di meduse da mangiare è talmente elevata che si deve ricorrere all'allevamento perchè non se ne pescano abbastanza per soddisfare tutti.
Le meduse mangiano principalmente plancton. Le stesse prede che mangiano i pesci piccoli o giovanissimi. Inoltre, diverse specie di pesci, nella loro fase adulta, mangiano anche le meduse, mentre queste, a loro volta, possono nutrirsi di piccoli pesci o di uova di pesce. In un sistema in equilibrio tutto ciò funziona bene e le varie popolazioni si "regolano a vicenda". Ma se noi riduciamo fortemente il numero dei pesci, che è quello che l'eccesso di pesca sta facendo in tutti i mari del mondo, questi non saranno più in competizione con le meduse, nè le prederanno attivamente. Dunque le meduse tenderanno a crescere di numero, come sta succedendo. nel Mediterraneo. I mari sono impoveriti da una pesca quasi sempre portata oltre ai limiti di sostenibilità, l' ecosistema è fragile e le meduse prosperano.
A volte, addirittura, la proliferazione di meduse danneggia la pesca, riempendo le reti a dismisura.

In Giappone, a fine 2009, un peschereccio è affondato, tirato giù del peso della rete che stava salpando, stipata di grosse meduse.
L'unica arma che abbiamo per combattere questo nemico preoccupantemente infestante è mangiarlo!
Ci sono, comunque, meduse e meduse.
Quella 'quadrifoglio', presente soprattutto in Adriatico, non troppo grande, con il disegno di quattro cerchi sul "dorso", è una specie non urticante.
Questa medusa viene servita sulle tavole cinesi da più di mille anni. Nel mercato orientale, da secoli avvezzo alle meduse come fonte di cibo, sono 4 o 5 le specie commestibili apprezzate, con la parte da leone svolta dalla Rhopilema esculentum, una grossa medusa, tra l'altro usata anche per scopi medicinali, come cura per la pressione alta e le bronchiti.
Un'insalata di meduse è dunque una prelibatezza della cucina asiatica. La consistenza è gommosa e possono essere cucinate con salsa di soia o olio di sesamo. Sono apprezzate anche per l'elevato contenuto di proteine e collagene, mentre sono praticamente prive di colesterolo, calorie e grassi saturi.

Il consumo di questi animali marini è in crescita negli Stati Uniti, in Australia e nel Regno Unito. Il mercato alimentare occidentale infatti guarda sempre più verso prodotti "salutisti" e, da questo punto di vista, le meduse sono perfette, perché, prive di grassi, sono costituite dal 95% di acqua e da proteine. Inoltre, alcune proprietà medicamentose sono state scientificamente provate come gli effetti sulla pressione arteriosa e per la cura dell'artrite.
Per i palati più temerari, le meduse in salamoia, col nome di"Istant natural jellyfish", sono in vendita anche in Italia.
Sono confezionate con tutto l'occorrente per condirle: salsa di soia, dado granulare, olio piccante. La prelibatezza, prima di essere consumata, va lasciata a mollo per circa un'ora in acqua fresca.
Le parti della medusa che sono commestibili sono i tentacoli orali, dunque non urticanti, e la parte inferiore dell'ombrello. La preparazione prevede diversi passaggi in salamoia, per tempi che possono arrivare anche fino al 20-40 giorni.
E gli chef italiani di certo, solleticati dalla curiosità, non si sono tirati indietro e hanno accettato la sfida di una nuova frontiera gastronomica. Come il pluripremiato Gennaro Esposito che, in occasione della manifestazione di Marevivo, "La Tavola blu", presentata a maggio scorso a Roma, ha cucinato una bella scodella di meduse, con una ricetta di sua invenzione in cui ha servito i gelatinosi animali in un letto di pesto alla genovese, con guarnizione di mozzarelle di bufala.
La motivazione è chiara anche a lui, che di necessità ha fatto virtù culinaria: "Ce ne sono troppe nel mare, quindi, noi le peschiamo e le cuciniamo. La sfida è proprio quella di togliere ciò che al mare fa male e che rischia di alterarne l'ecosistema, trovando i giusti ingredienti per farne anche una ricetta originale".
Perfettamente in linea con quello che dichiara la FAO.

E' rientrata nel fine settimana in Italia, dopo il viaggio in Perù con ProgettoMondo Mlal nell'ambito dell'edizione 2016 di Kamlalaf: nelle righe che seguono, Federica Nembi racconta gli ultimi giorni trascorsi nel Paese andino, riflettendo sul valore dell'esperienza vissuta.

Piacenza, 9 agosto 2016

di Federica Nembi

Il primo Paese con cui entriamo in contatto, arrivati sull'altopiano andino, è Sicuani. Qui, nei due giorni di permanenza, i componenti del Gies Canchis ci accompagnano a visitare alcune realtà che fanno parte della loro associazione. Così come per le cooperative di cafetaleros, anche in questo caso ci viene spiegato come la cooperativa sia una struttura solidale che si pone l'obiettivo di fortificare le capacità dei produttori, per far sì che il loro lavoro sia fonte di un'economia sostenibile.
Abbiamo l'onore di partecipare anche a una "Huatya", evento della comunità in cui le donne ci permettono di condividere con loro un momento importante della tradizione rurale, qual è il pranzo che si fa nei campi durante la stagione della raccolta.
Il giorno seguente partecipiamo alla "feria" che, in accordo con il Comune, l'organizzazione propone mensilmente per promuovere le produzioni delle associazioni aderenti al Gies. Questi momenti rappresentano un'occasione importante, non solo da un punto di vista economico di vendita, ma anche e soprattutto un momento di condivisione col tessuto sociale di appartenenza.
Dopo Sicuani, ci spostiamo ad Ayaviri dove conosciamo l'associazione Cepas Puno. E' un'associazione locale, sempre di matrice solidale, che ha l'obiettivo di accompagnare i gruppi di donne e le comunità con attività di sostegno quali il microcredito e la commercializzazione dei prodotti, curandone anche la qualità e la provenienza biologica.
Ultimamente, alcuni giovani del Cepas hanno dato vita a una nuova cooperativa, Tarpuy, con l'obiettivo di promuovere una cultura diversa rispetto a quella che propone la Tv peruviana. A questo proposito organizzano, con l'ausilio di dispositivi audiovideo, cineforum e attività culturali nelle scuole.
Gies Canchis e Cepas Puno sono tra le associazioni locali con cui collabora l'ong ProgettoMondo Mlal nel progetto biennale "Economia solidale", iniziativa di cooperazione per il potenziamento della rete di economia solidale e dell'equità di genere delle popolazioni rurali, cofinanziato dal Fondo Italo-Peruviano (Fip).
Come ultima tappa del nostro viaggio visitiamo l'isola di Amantani, sul lago Titicaca. Sotto un cielo con così tante stelle come non ne ho mai viste, arriva per me il momento di ringraziare chi ha reso possibile tutto questo: ProgettoMondo Mlal che mi ha permesso di visitare e vivere il Perù "dalla parte giusta"; i compañeros con cui ho condiviso questa esperienza, quelli partiti con me dall'Italia e quelli che ho conosciuto qui, sia italiani che peruviani, che hanno saputo giorno per giorno mostrarci luoghi incantevoli, quanto a volte ostici, come la Selva e l'altopiano andino; il Comune di Piacenza, lo Svep e il progetto "Kamlalaf in viaggio con Erodoto", con la speranza che possano continuare ad offrire ai giovani l'opportunità di vedere il mondo da un altro punto di vista.
Il Perù è un luogo meraviglioso, che in certe zone, lontano dalle grandi città, soprattutto là dove si è svolto il nostro viaggio, chiede alla sua gente un prezzo alto in termini di fatica e di adattabilità. Abbiamo conosciuto persone, soprattutto donne, che rispondono però quotidianamente a questa richiesta con grande umiltà, dignità e rispetto profondo per la Pachamama (Madre Terra). Solpayki Peru (grazie Perù)!

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Sabato, 06 Agosto 2016 12:03

I libri dell'estate 2016

Cosa c'è di meglio di un buon libro da divorare sotto l'ombrellone? Cecilia Novembri propone alcuni libri da leggere questa estate. Dal thriller al romanzo d'amore...

Di Cecilia Novembri

Proposte di lettura estive quasi tutte al femminile con Concita De Gregorio e il suo "Cosa pensano le ragazze" libro su un'analisi fatta dalle donne, soprattutto adolescenti e giovani donne, che hanno espresso le loro opinioni su quale sia la cosa più importante nella vita, su come fare ad ottenerla e la delusione quando non arriva, tema centrale l'amore.

concita de gregorio libro romanzo estate 1

Per gli amanti del thriller Renèe Knight propone "La vita perfetta" definito dal New York Times "un romanzo speciale", è un vero e proprio caso editoriale, in corso di traduzione in 30 paesi.

la vita perfetta romanzo libri estate 2

Da ragazze di campagna del 1960 a Country girl del 2012, torna nelle librerie la scrittrice irlandese Edna O'Brien con "Oggetto d'amore", dove protagonisti sono sempre i sentimenti, amore, sesso, patria, gioia, solitudine e chi più ne ha più ne metta!

oggetto d amore libro romanzo

"Non è la fine del mondo" è il nuovo romanzo di Alessia Gazzola, la storia di una trentenne, eterna stagista che spera nel posto fisso. Il giorno in cui la società di produzione cinematografica per cui lavora non le rinnova il contratto, Emma si sente davvero come una delle eroine romantiche dei suoi romanzi: sola, a lottare contro la sorte avversa e la fine del mondo.

alessia gazzola romanzo libro

Infine l'elemento di lettura maschile per l'estate: "Enjoy" è il libro che introduce nella vita dell'imprenditore e Re dei social Gianluca Vacchi che propone aneddoti e curiosità, dimostrandosi capace di autoironia, ma allo stesso tempo uomo carismatico e geniale.

gianluca vacchi libro

Letture estive a 360° per tutti i gusti!
Buon relax e ....Enjoy summer

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Giovedì, 04 Agosto 2016 16:50

Busseto: salvato l'indirizzo musicale

L'indirizzo musicale nell'Istituto Comprensivo di Busseto sarà mantenuto anche per il prossimo anno scolastico, ciò utilizzando le risorse del cosiddetto organico di fatto che viene appositamente assegnato in aggiunta all'organico di diritto.

Parma, 4 agosto 2016

La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza oggi, al tavolo sindacale con il Dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale di Parma, ha ricevuto conferma formale che l'indirizzo musicale nell'Istituto Comprensivo di Busseto sarà mantenuto anche per il prossimo anno scolastico, ciò utilizzando le risorse del cosiddetto organico di fatto che viene appositamente assegnato in aggiunta all'organico di diritto. La Gilda esprime soddisfazione anche perché al tavolo sindacale è stato confermato che allo stesso modo verranno salvati altri indirizzi musicali esistenti nel Parmense e che erano stati messi a rischio, quelli di Fidenza, Medesano e Noceto. Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, a tal proposito dice: "Se non ci fosse stata un'adeguata reazione, il governo del Pd avrebbe abolito l'indirizzo musicale dove nacque il grande Giuseppe Verdi, non ci sono riusciti".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti)

In occasione dell'ingresso gratuito previsto, come di consueto, la prima domenica del mese, i Musei Civici promuovono speciali percorsi tematici alla scoperta del loro ricco patrimonio.

Parma, 6 agosto 2016

Domenica 7 agosto, alle 15.30, alla Pinacoteca Stuard, verranno presentati i ritratti Farnesiani: da Margherita d'Austria a Maria D'Aviz di Portogallo ritratte dalla bottega di Anthonis Mor, fino a Ranuccio II con la sua consorte Isabella d'Este dipinti da Frans Denys, giunti nella collezione dal Palazzo Comunale con il nuovo allestimento.
Il percorso attraverso le immagini dipinte permetterà di scoprire le storie, gli intrighi e i caratteri dei Duchi di casa Farnese.

Si proseguirà, alle 16.30, al Castello dei Burattini con i Burattini della paura: una speciale visita guidata per famiglie dedicata al tema della paura nel teatro di animazione.
In occasione della rassegna cinematografica I Giardini della Paura una delle vetrine del museo è stata infatti allestita ad hoc e resterà visibile al pubblico per tutta la durata della rassegna, fino alla fine di agosto.
Per scoprire l'intera collezione sono inoltre previste, come ogni weekend, visite guidate alle ore 11 al Castello dei Burattini e alle ore 16.30 alla Pinacoteca Stuard.

(Fonte: ufficio stampa Comune di Parma)

Un nuovo Eataly ha inaugurato a New York esattamente nella torre n° 4 del World Trade Center. Uno spazio immenso dedicato all’eccellenza alimentare ed un totale di 600 dipendenti. Tra i soci anche Joe Bastianich.

Di Chiara Marando -

Sabato 06 Agosto 2016 -

Una nuova casa della tradizione gastronomica italiana ha aperto a New York: Eataly raddoppia la sua presenza nella Grande Mela con un megastore, esattamente all’interno della torre n° 4 del World Trade Center.

Un totale di 600 dipendenti, “isole” e banchi dedicati a specialità alimentari di eccellenza e ristoranti, tanti ristoranti, che si affacciano direttamente sulla Freedom Tower e sulla Piazza del Memorial realizzata per ricordare le vittime dell’11 settembre 2001.

E non è un caso se il simbolo scelto per questo nuovo locale è quello della “Pace”. A darle corpo è stato niente di meno che Renzo Piano, la cui creatività si è espressa in un Tavolo della Pace posto proprio all’ingresso: una meraviglia realizzata con legni vecchi di quattromila anni, alle cui spalle troneggia una mappa dei pani di tutti i Paesi del mondo. E, sul tavolo, alcune delle tipologie di pane più significative e rappresentative.

-EATALY

Esatto, anche qui torna il Pane con simbolo proprio di questa Pace che tanto si cerca. Ovviamente non è tutta solo filosofia ed emozione, qui a far da padrone è il business alimentato da quei profumi e sapori invitanti che calamitano l’attenzione degli avventori, tanto desiderosi di portare a casa le bontà italiane ritenute tra le migliori al mondo.

Quindi tipicità, talmente tante e variegate da perdersi in un mare magnum di bontà. Una scelta che riesce ad accontentare tutti i gusti, soprattutto i palati più esigenti, ma anche le diverse tendenze e filosofie alimentari. Tra i ristoranti “novità” c’è Orto e Mare, con un menù che opta per piatti di pesce o vegetariani, poi non poteva mancare l’Osteria della Pace affidata allo chef trentenne Riccardo Orfino.

Eataly-New-York-

Questa volta Farinetti ha anche un socio d’eccezione, o meglio più nomi noti: Joe Bastianich con sua madre Lidia e Mario Batali, cuoco e scrittore statunitense. “ Eataly è un luogo speciale che regala emozioni, soprattutto a noi americani – ha commentato Bastianich - Sono curioso di vedere cosa succederà e come assorbiremo la presenza di due Eataly in questo posto”.

Per l’apertura al pubblico, però, si dovrà aspettare ancora qualche giorno..esattamente alle ore 12 dell’11 agosto. Inizia il conto alla rovescia.

Dal Perù, dove si trova in viaggio con ProgettoMondo Mlal nell'ambito del progetto Kamlalaf, arriva la seconda puntata del diario di Federica Nembi, che il 6 agosto rientrerà in Italia. Seguono le sue parole. Kalalaf è un progetto del Comune di Piacenza in collaborazione con il Centro di servizio per il volontariato Svep e diverse associazioni del territorio. E' un'iniziativa di turismo responsabile e consapevole, rivolta ai giovani di età compresa tra i 18 e i 35 anni per promuovere l'incontro e la solidarietà tra Nord e Sud del mondo, per crescere come persone e come cittadini.

Piacenza, 2 agosto 2016

Dopo un'intensa giornata con i bambini lavoratori, nel centro educativo del "Movimiento de Adolescentes y Niños Trabajadores Hijos de Obreros Cristianos – Manthoc", abbiamo potuto comprendere bene le parole di Alejandro Cussianovich quando, nell'incontro che abbiamo avuto prima con lui, ci diceva: "La solidaridad es la ternura de los pueblos – La solidarietà è la tenerezza dei popoli".
Infatti i ragazzi ci hanno preso per mano, facendoci osservare con orgoglio, attraverso le vie di Yerbateros, il lavoro dei loro genitori al mercato, cui quotidianamente partecipano, e districandosi nei vicoli ci hanno aperto la porta di casa. Qui il Centro educativo svolge un ruolo importante per lo sviluppo e la formazione di questi ragazzi, offrendo il servizio di una mensa, organizzando attivitá di dopo scuola e accompagnando la promozione di iniziative per incentivare le politiche pubbliche.
Li abbiamo salutati uno a uno e, per ultima, abbiamo salutato Lima. All'indomani, infatti, ci saremmo risvegliati nella Selva.
Qui a Pichanaki abbiamo potuto conoscere le cooperative locali dei "cafetalores" che ci hanno mostrato l'intera filiera produttiva e introdotto alle differenti situazioni di precarietà e povertà, legate alla scarsa copertura di servizi pubblici in zone rurali e al bassissimo livello di copertura previdenziale. É in questo ambito che si inserisce il progetto Caffè Corretto, iniziativa promossa da ProgettoMondo Mlal in collaborazione con le principali Federazioni nazionali di produttori di caffè di Perù e Bolivia.
Il progetto ha come obiettivo quello di contrastare appunto, in cinque zone di produzione di Perù e Bolivia (nelle regioni di Cajamarca, Junin, Puno, La Paz), gli attuali livelli di precarietà che caratterizzano i lavoratori e le lavoratrici delle filiere di caffè, contribuendo al riconoscimento della dignità del lavoro, a partire da un migliore accesso ai servizi pubblici e a forme di previdenza sociale adeguata, nel quadro del rafforzamento del modello associativo rurale.
Dopo questa esperienza abbiamo proseguito alla volta di Cuzco dove, mentre visitavamo luoghi dal forte richiamo turistico, abbiamo avuto la fortuna di alloggiare presso l'accogliente centro Yanapakusun, che svolge un importante lavoro con le giovani adolescenti in stato di vulnerabilità sociale (per informazioni sul centro ed eventuali prenotazioni in caso di viaggio a Cuzco, www.yanapanakusun.it ).
E' arrivata l'ora di salutare anche questi luoghi ed entrare nell'altipiano andino peruano!
Tupananchiskama!

Federica Nembi

(Fonte: ufficio stampa Comune di Piacenza)

Riceviamo e pubblichiamo la nota stampa della Gilda degli Insegnanti sulla visita del sindaco di Fidenza al plesso scolastico "Maria Magnani" durante il pasto dei bambini. 

Parma, 28 luglio 2016

Non abbiamo nulla contro il fatto che il sindaco di una città eserciti il controllo sulla qualità delle mense scolastiche, ci mancherebbe, rientra tra le sue funzioni ed è anche giusto che informi i cittadini di questa sua attività. Purtroppo a Fidenza sembra esserci una tradizione diversa: come si vede dalle foto, puntualmente venute in possesso della stampa locale, i bambini del plesso scolastico "Maria Magnani" hanno fatto da "corredo" alla momentanea ribalta mediatica dell'esponente del Pd che è sindaco della città. Quei bimbi si trovavano all'interno di una scuola pubblica, in un momento didattico qual è il pasto consumato nelle ore scolastiche, non è bello che siano stati esposti nell'ambito delle attività politico/istituzionali di un esponente della politica locale. Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza dichiara: "Speriamo che le foto siano uscite all'insaputa del sindaco, altrimenti siamo di fronte all'ennesimo esempio del rapporto anomalo che il Pd ha con la scuola pubblica".

(Fonte: ufficio stampa Gilda Insegnanti Parma)

Martedì, 26 Luglio 2016 15:21

Tagliolini al cacao con ragu' di verdure

La ricetta proposta da ILARIA BERTINELLI vi permetterà di dare ampio spazio alla vostra manualità in cucina, mettere a frutto la fantasia in un mix di ingredienti e colori, ma soprattutto di stupire chi con voi avrà il piacere di gustare un piatto molto appetitoso, ma anche assai goloso! Un occhio speciale nella ricetta anche per chi dovrà fare attenzione al glutine.

Di Ilaria Bertinelli

Se volete stupire e coccolare occhi e pancia, basta davvero poco: aggiungere un cucchiaio di cacao a farina e uova in modo da ottenere la classica pasta all'uovo, ma di colore marrone. Al colore della terra e della natura per eccellenza, il marrone appunto, possiamo aggiungere i colori caldi e freddi delle verdure che ci regala l'estate e il quadro è davvero completo.
Oltre a venire incontro a tante esigenze alimentari visto che può essere fatta con e senza glutine, è priva di lattosio (ricordiamo che il parmigiano non contiene lattosio) e di frutta a guscio, grazie alla sua bellezza e alla sua bontà questa pasta riuscirà a convincere anche i bambini a consumare tante verdure diverse.
Una nota pratica: nel caso in cui prepariate i tagliolini usando farina senza glutine, a seconda del tipo di farina che userete, potrebbe essere necessario aggiungere un uovo in più!

tagliolini al cacao con ragu di verdure ricetta 1

INGREDIENTI:

PER LA SFOGLIA
300 gr farina per sfoglia senza glutine** oppure di grano tenero 00
3 uova intere
30 gr acqua
10 gr olio
1 cucchiaio raso di cacao amaro
q.b. sale

PER IL RIPIENO
200 gr zucchine piccole
120 gr carote
100 gr melanzana
50 gr peperone rosso
50 gr peperone giallo
50 gr porro
2 fiori di zucca
q.b. Parmigiano Reggiano grattugiato, olio extra vergine di oliva, sale e pepe

PREPARAZIONE

tagliolini al cacao con ragu di verdure ricetta cucina ingredienti food 2

  • Su un tagliere, creare una fontana con la farina e rompervi le uova nel centro, aggiungere acqua, cacao, olio e sale.
  • Sbattere le uova con una forchetta e ad incorporare la farina gradatamente in modo da evitare che i liquidi fuoriescano dalla fontana.
  • Continuare a mescolare con la forchetta fino a quando l'impasto risulterà troppo duro per essere girato con la forchetta.
  • Iniziare ad impastare con le mani e continuare a lavorare la sfoglia fino a quando risulterà liscia e compatta.
  • Coprire la sfoglia con un foglio di pellicola e lasciarla riposare mentre si prepara il condimento.
  • Tagliare a julienne le zucchine e le carote; tagliare il mezzo peperone rosso a dadini di circa 1 cm e tagliare la parte bianca del porro a fettine sottili.
  • Scaldare il wok, aggiungere un filo d'olio extra vergine di oliva, versarvi le verdure e aggiustare di sale e pepe. Mettere il coperchio per qualche minuto in modo che fuoriesca un poco di acqua dalle verdure che ne permetterà la cottura.
  • Cuocere fino a quando le verdure risulteranno leggermente morbide.
  • In una grossa padella antiaderente, fare saltare la melanzana tagliata a cubetti con un filo d'olio e un pizzico di sale fino a quando sarà cotta e mettere da parte.

tagliolini al cacao con ragu di verdure 3

Iniziare a preparare i tagliolini: tagliare la sfoglia a fette, appiattirle con il matterello, poi tirare delle strisce di qualche millimetro di spessore con la sfogliatrice (io ho una macchina di marca Imperia e le ho tirate al quart'ultimo foro), lunghe circa 30 cm e larghe circa 10 cm con la sfogliatrice.

  • Lasciare asciugare le sfoglie per circa 5 minuti, poi passarle attraverso i rulli da tagliatelle sottili della sfogliatrice per ottenere i tagliolini.
  • Stenderli su un tagliere o dei vassoi per lasciarli asciugare leggermente oppure per farli surgelare.
  • Mettere a bollire una pentola di acqua e quando questa bollirà, salarla e buttare i tagliolini. Farli cuocere qualche minuto, assaggiarli e scolarli (conservando una parte dell'acqua) ancora al dente buttandoli nella padella con le melanzane.
  • Aggiungervi anche le altre verdure, un piccolo quantitativo di acqua di cottura e il parmigiano grattugiato.
  • Servire i tagliolini ben caldi.

tagliolini al cacao ricetto food cucina infredienti 4

CREDITS: - cookaround.com – ilgermogliobio.it – leverduredelmioorto.it – blog.pianetadonna.it – macrolibrarsi.it – sweetsweethouse.worldpress.com – ricette.pourfemme.it

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