Mercoledì, 07 Giugno 2017 15:40

Notturni in musica alla Corte della Duchessa

STAGIONE 2017

REGGIA DI COLORNO
27 Giugno – 12 Luglio 2017

27 Giugno 2017 – ore 21.30 "Soul-Jazz Dance", la giovane danza interpreta i migliori successi del Jazz e del Musical degli anni '50 e '60. Regia Arturo Cannistrà della Fondazione Nazionale Danza/Aterballetto.

6 Luglio 2017 – ore 21.30 "Rigoletto", allestimento Opera integrale di G. Verdi, con il baritono Massimiliamo Fichera nel ruolo del titolo, coro dell'Opera di Parma e Orchestra Città di Ferrara diretti dal M° Lorenzo Bizzarri. Regia: Eddy Lovaglio

12 Luglio 2017 – ore 21.30 "Recital del M° Roberto Cappello" con Roberto Vignoli, saxofono. Musiche di Gorge Gershwin e di Roberto Molinelli

PROGRAMMA IN DETTAGLIO

La stagione estiva 2017 negli storici giardini della Reggia di Colorno inizierà il 27 giugno con un Gala di Danza interpretato da giovani danzatori e coreografi, provenienti da tutta Italia, dal titolo "Soul-Jazz Dance" in omaggio alle più belle musiche degli anni '50 e '60 del panorama del Jazz e del Musical. La regia è di Arturo Cannistrà della Fondazione Nazionale Danza/Aterballetto.

Il 6 luglio 2017
L'appuntamento più atteso della stagione con la nuova produzione lirica di Parma OperArt: l'Opera "Rigoletto" di Giuseppe Verdi.
Opera in tre atti su libretto di Francesco Maria Piave.
Scenografia di Lorenzo Giossi secondo una visione Pirandelliana dell'Opera, costumi nella tradizione.

Il Cast dell'Opera RIGOLETTO
quest'anno è davvero straordinario a cominciare dall'interprete principale del titolo: il baritono Massimiliano Fichera nel ruolo di Rigoletto. Altra presenza prestigiosa è quella del tenore Oreste Cosimo nel ruolo del Duca di Mantova, Gilda sarà interpretata dal soprano Annalisa Di Ciccio.

Rigoletto: Massimiliano Fichera, baritono
Il Duca di Mantova: Oreste Cosimo, tenore
Gilda: Annalisa Di Ciccio, soprano
Sparafucile: Kiok Park, basso
Maddalena: Virginia McIntyre, mezzosoprano
Il Conte di Monterone: Daebum Lee, baritono
Marullo: Franco Montorsi, bass-baritone
Matteo Borsa: Matteo Benvenuti, tenore
Conte di Ceprano: Giulio A. Bocchi, basso
Giovanna: Gisella Leti, mezzosoprano
Contessa e Paggio: Liu Su, soprano

Coro dell'Opera di Parma diretto dal M° Emiliano Esposito
Orchestra "Città di Ferrara" diretta dal M° Lorenzo Bizzarri
Scenografia di Lorenzo Giossi
Costumi "Arte & Amicizia"
Regia di Eddy Lovaglio

Massimiliano FICHERA, baritono

Una voce calda, potente, un timbro veramente interessante con versatilità, elasticità e buona lama per affrontare ruoli impervi, quali sono quelli verdiani.
Ha interpretato già innumerevoli volte il ruolo di "Rigoletto" sempre con grande successo, durante la sua brillante carriera si è esibito presso prestigiosi teatri tra i quali: Teatro dell'Opera di Roma, Rossini di Pesaro, Regio di Torino, Grande di Brescia, Petruzzelli di Bari, il Festival Pucciniano di Torre del Lago, il Sociale di Rovigo, il Municipale di Piacenza, Ente Luglio Musicale Trapanese, Nuovo di Spoleto e molti altri teatri di tradizione. All'estero: Cairo Opera House, Astana Opera in Kazakistan, il Bunka Kaikan di Tokyo, a Osaka, e in altre città del Giappone dove ha cantato un Tour del Barbiere di Siviglia con il tenore Antonino Siracusa e Sonia Ganassi. In Africa ha cantato alla Réunion con Fiorella Burato.
È stato il primo baritono al mondo che ha cantato a Doha il Barbiere di Siviglia, nel Quatar e ancora: Théatre du Casino di Ginevra, Siviglia, Lisbona, Barcelona, Parigi, Seoul, New York, Miami, al Teatro Poly di Pechino ha cantato Un Ballo in Maschera e ha tenuto master di canto presso il Conservatorio della stessa città.
Ha collaborato con direttori tra i quali: Gianluigi Gelmetti, Nikša Bareza, Steven Mercurio, Marcello Rota, Roberto Tolomelli, Carl Martin, Bruno Aprea, Vittorio Parisi, Marcello Panni, Lorenzo Castriota Skanderbeg, Daniele Callegari, Amos Talmon, Daniele Agiman, Marco Balderi e Giampaolo Sanzogno. Tra i registi ricordiamo: Beppe De Tomasi, Filippo Crivelli, Francesco Esposito, Mauro Avogadro, George Pressburger, Michal Znaniecki, Marco Carniti e Antonello Madau Dias.
Ha collaborato con artisti come Carlo Cossutta, Andrea Bocelli, Lando Bartolini, Cecilia Gasdia, Maria Dragoni, Vincenzo La Scola, Nicola Martinucci, Ernesto Palacio, Barbara Hendricks, Renato Bruson, Katia Ricciarelli, Denia Mazzola Gavazzeni, Ghena Dimitrova, Francesca Patanè, Ganassi, Simone Alaimo, Siragusa e Rolando Panerai.

Oreste COSIMO, tenore

Voce generosa, dal bel colore e di grande espressività. Il tenore Oreste Cosimo, che attualmente fa parte dell' "Accademia del Teatro Alla Scala", riscosse già enorme successo nel ruolo di Alfredo ne "La Traviata" realizzata proprio alla Reggia di Colorno in occasione del Bicentenario Verdiano (2013) e proprio in quell'anno vinse l'edizione 2013 del concorso Bussetano "Voci Verdiane", al concerto al Teatro Regio di Parma, con la romanza "Ah la paterna mano" ha ricevuto un minuto di applausi. Al Regio aveva debuttato qualche anno prima, nel 2008, il ruolo di Ismaele nel "Nabucco" e successivamente il ruolo di Alfredo che diventerà poi il ruolo di spicco e maggiormente eseguito del suo repertorio. Ma negli anni seguenti numerosi sono stati i debutti importanti:

Rodolfo nella "Boheme" presso il teatro di Salsomaggiore, Il Duca di Mantova in "Rigoletto" presso il Teatro Comunale di Carpi, Edgardo nella "Lucia di Lammermoor", Nemorino in "Elisir d'amore" con la regia del grande baritono Rolando Panerai e diretto dal Maestro Fabio Mastrangelo in occasione del "Festival Illica", Camille De Rossillon ne "La vedova Allegra" presso il Teatro Municipale di Piacenza, Edgardo nella "Lucia di Lammermoor", Loris nella "Fedora", Don Ottavio nel "Don Giovanni", Belmonte nel "Ratto dal Serraglio" di Mozart al teatro Comunale di Firenze, Florville ne "Il Signor Bruschino" ed Edoardo ne "La Cambiale di matrimonio" di Rossini. Presso il "Teatro Alla Scala" di Milano il 7 dicembre 2014 in occasione della storica apertura di stagione, ha interpretato il ruolo di "Erster Gefangener" diretto da Daniel Barenboim nell'opera Fidelio di Beethoven trasmessa in diretta mondiale.
Nel 2016 è stato selezionato dal M° Muti come cantante nella sua Italian Opera Academy per la produzione de "La Traviata". Sempre nel 2016 successo per il ruolo del Duca di Mantova al Castello Sforzesco di Milano nell'ambito della rassegna "Notturni al Castello" . Inoltre si è esibito in diverse serate di gala con l'orchestra di Mannheim, la Filarmonica "Arturo Toscanini" di Parma, l'orchestra "Coccia" di Novara, l'orchestra del Teatro dell' Opera di Nizza svolgendo un intensa attività concertistica in Italia, in Europa e in Asia.

Annalisa DI CICCIO, soprano

Soprano lirico leggero di coloratura e dal temperamento accattivante. Ha ricoperto diversi ruoli in opera tra i quali: "La serva padrona", la "Bohème" (Musetta), "L'Elisir d'amore" (Adina), "Il flauto magico" (la regina della notte), "Falstaff" (Nannetta), "Il Barbiere di Siviglia" (Rosina) e Gilda
in "Rigoletto".
Nel luglio 2015 ha cantato per "la notte dell'opera" in occasione del "Macerata Opera Festival", ha partecipato come soprano solista nel concerto di apertura "Requiem" di Mozart della Settimana Mozartiana di Chieti diretto dal M° M. Bufalini ed è stata protagonista di un concerto nella Casa Abruzzo" EXPO Milano.
Si è esibita a "Uno mattina" su Rai Uno cantanto l'aria della "bambola" di Offenbach e vincendo il televoto con il 75% di preferenze.
Nel 2015, 2016, 2017 tournée in USA esibendosi alla "Dante Alighieri Society Massachusetts", al "Maxwell Auditorium" di Lexington MA, allo "Sheraton" Spingfield MA, e altre tappe.
Debutta nel ruolo di Gilda in "Rigoletto" nel febbraio 2017 al Teatro Regina di Cattolica diretta dal M° M. Sabbatini e poi al Teatro Sanzio di Urbino 

Virginia E. McIntyre, Mezzosoprano

Nata negli Stati Uniti, ha ottenuto la prestigiosa laurea specialistica Bachelor's of Music con lode presso Purchase University a NY, in seguito ha continuato a perfezionarsi in Italia presso il conservatorio di Mantova dove si è diplomata con il massimo dei voti. Vincitrice e semifinalista di numerosi concorsi tra i quali il 1° premio Concorso Internazionale Don Matteo Colucci (Fasano), il 2° premio Gran
Premio- Canto lirico (Civenna) ed il 3° premio Concorso Nazionale (Brindisi).
La sua estensione vocale le ha permesso d'iniziare la carriera come soprano prima di maturare e sviluppare la voce da mezzosoprano. Come soprano ha debuttato a New York nei ruoli di: Donna Elvira (Don Giovanni), La Ciesca (Gianni Schicchi), Papagena (Die Zaubeflote) e Rosalinde (Die Fledermaus). Ha partecipato al Laboratorio di Enzo Dara dove ha iniziato la sua carriera italiana debuttando in: Donna Eleonora in "Prima la Musica poi le Parole" di Salieri seguito dai ruoli di Vera (Nadea), Musetta (La Boheme), Santuzza (Cavalleria Rusticana), Liù (Turandot) ed il 13 luglio 2012 ha riscosso enorme successo con il ruolo di: Leonora (Il Trovatore) a Marghera(VE) in collaborazione con il Gran Teatro Fenice di Venezia.
Da 2013 affronta i ruoli da Mezzosoprano che richiedono sia la voce rotonda con note gravi scuri che gli acuti sfogati perfezionandosi nei ruoli di Preziosilla, Amneris, Eboli, Azucena, Ulrica, Laura (La Gioconda) e Maddalena in "Rigoletto".

Kiok Park, basso

Si è laureato a Seoul (Corea del Sud), è residente a Milano dal 2014 e si è diplomato al Conservatorio "Giuseppe Verdi" di Milano. Vincitore di numerosi concorsi, voce dal timbro deciso e possente. Dal 2008 ad oggi vari sono i ruoli debuttati: Sparafucile ne "Rigoletto" di Verdi, Inquisitore ne "Don Carlo" di Verdi, Dottore Grenvil ne "La Traviata" di
Verdi, Don Alfonso ne "Cosi Fan Tutte" di Mozart, Il Conte Rodolfo ne "La Sonnambula" di Bellini, Giorgio ne "I Puritani" di Bellini, Basilio ne "Il Barbiere di Siviglia" di Rossini, Angelotti ne "Tosca" di Puccini, Colline ne "La Boheme" di Puccini, Lo Zio Bonzo ne "Madama Butterfly" di Puccini.

Daebum Lee, baritono

Non di minore importanza la voce di Daebum Lee che interpreta "Monterone", baritono che ha ricoperto diversi ruoli solistici in Italia in questi ultimi anni, riscuotendo grande successo, tra i quali: nel febbraio e marzo 2016 nel ruolo di Giorgio Germont ne "La Traviata" al Teatro Montegrappa e al Teatro Micheli di Ferrara; nel ruolo di Sharpless in "Madama Butterfly"; ha tenuto vari concerti e ruoli in opera a Milano, Vienna, Berlino e San Francisco, tra le opere: L'Elisir d'amore (Belcore), La Bohème (Schaunard), Rigoletto (Rigoletto), Un ballo in maschera (Renato), oltre al Requiem di Mozart e Requiem di Gounod.

Bravi anche gli altri comprimari, come il baritono Franco Montorsi nel ruolo di Marullo, Liu Su nel ruolo del paggio, Gisella Leti nel ruolo di Giovanna e Giulio A. Bocchi nel ruolo di Ceprano.
Il coro dell'Opera di Parma (in pratica il coro del Teatro Regio di Parma) sarà diretto dal M° Emiliano Esposito e l'orchestra sarà l'Orchestra Città di Ferrara (nata dalla volontà del Maestro Claudio Abbado) con la quale già da anni è nata una proficua sinergia. L'Orchestra sarà diretta dal M° Lorenzo Bizzarri.

Il 12 luglio 2017

Si chiude la stagione di eventi estivi realizzati da Parma OperArt, nei giardini della Reggia di Colorno, con un concerto di grande importanza
e prestigio: "Recital del M° Roberto Cappello".

La chiara fama del M° Roberto Cappello, affermato pianista concertista a livello internazionale, ed ex-direttore del Conservatorio "A. Boito" di Parma, spesso chiamato a presiedere giurie di concorsi pianistici nazionali ed internazionali, supera qualsivoglia biografia ed elenco delle innumerevoli esibizioni della sua carriera artistica ai vertici dell'arte interpretativa del concertismo.
Una tecnica trascendentale, una raffinatissima sensibilità artistica e spirituale, un costante impegno culturale e intellettuale nella scelta del repertorio volto a esaltarne i più alti contenuti.
Nel recital alla Reggia di Colorno il M° Roberto Cappello si esibirà in uno dei repertori che meglio possono esaltare la sua arte: le musiche di George Gershwin.

Al suo fianco un giovane talentuoso saxofonista, il M° Roberto Vignoli, che ci trasporterà dalla Hollywood di Gershwin a Brodway e Manhattan.
Musiche di Piazzolla e Molinelli.

Info e biglietteria: Parma OperArt, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., cell. 393 0935075
Reggia di Colorno, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. Tel. 0521 312545

Costi: "Rigoletto" euro 25,00 I° settore, euro 20,00 II° settore
"Soul-Jazz Dance": 15,00 euro posto unico – "Recital M° R. Cappello": 15,00 euro.

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L'Ordine degli Psicologi ER analizza il fenomeno dell'ansia da esame e dà alcuni consigli.

Chiuso l'anno scolastico ordinario, per gli studenti dell'ultimo anno delle superiori è il momento dei bilanci, e degli esami. L'esame per eccellenza, quello di maturità. Sono tanti gli studenti che a ridosso del momento della valutazione si fanno prendere dall'ansia, per varie ragioni. Dalle aspettative dei genitori all'importanza del passaggio all'età adulta, dal timore per il futuro al sentire l'esame non solo come una prova sulla preparazione, ma anche come giudizio sulla persona. L'aspetto tranquillizzante è che una certa dose di ansia è normale e, fino a un certo punto, anche positiva. 
Spesso associata a segnali come attenzione fluttuante, sensazione di "testa vuota", timore di non ricordare nulla di quanto studiato, l'ansia è in realtà fisiologica e necessaria per stimolare lo studio. Altre manifestazioni possono essere paura, senso d'inadeguatezza, irascibilità, cefalea, disturbi gastrointestinali, ecc. In modo simile a quanto accade nello sport, serve per spingere a dare il massimo.

Superata una certa soglia, però, non ha più la funzione di stimolo: può trasformarsi in ostacolo, compromettendo le performance dello studente e l'esito stesso dell'esame. Il passaggio da una normale ansia a una patologica è questione di grado: l'intensità, la frequenza e la durata temporale della sintomatologia sono gli elementi che ne definiscono la gravità, se aumentano eccessivamente possono far sfociare una comune ansia prestazionale in uno stato psicopatologico che va curato con l'aiuto di uno specialista. 
Le cause dell'ansia possono essere varie. Ad esempio, il metodo di valutazione - che fa dipendere il voto finale in buona parte dai risultati delle prove d'esame e solo in minima parte dalla carriera scolastica - può stimolare emozioni forti e reazioni ansiose anche negli studenti più preparati. Anzi, a volte questi sono proprio i più colpiti dall'ansia, perché hanno di più da perdere.


Oltre all'aspetto del superamento dell'esame, ci sono altre componenti. Il voto, ad esempio, può essere determinante, rischiando di essere percepito come una valutazione di se stessi in senso più ampio, l'espressione del proprio valore come persona adulta. L'angoscia è causata dall'immaginare che un cattivo risultato possa far perdere la stima dei genitori e degli amici. Ecco che alla complessità psicologica di questa situazione si aggiungono spesso le aspettative dei genitori, che caricano di importanza la maturità, vivendo l'esito dell'esame come un giudizio sulla loro adeguatezza genitoriale. 


L'esame di maturità è una tappa fondamentale che sancisce il passaggio allo stadio adulto: spesso coincide non solo con il raggiungimento della maggiore età, ma anche con la necessità di organizzare in autonomia e responsabilità la propria vita. Rappresenta non solo la fine della scuola e la verifica di quanto si è studiato, ma anche un profondo cambiamento dell'esistenza, con conseguente coinvolgimento emotivo molto rilevante, assumendo così significato sia psicologico che sociale. Si può avvertire il peso della responsabilità, sia di dover fare una scelta per impostare e affrontare il proprio futuro – entrare all'università o nel mondo del lavoro – sia, e soprattutto, di dover sostenere in autonomia le conseguenze delle proprie decisioni. 


Per aiutare e rassicurare i ragazzi è essenziale il ruolo della famiglia, che deve essere consapevole della rilevanza del momento per lo sviluppo dell'indipendenza nei figli. I genitori dovrebbero riconoscere le capacità decisionali dei figli lasciando loro la giusta autonomia, assicurando nel contempo sostegno e vicinanza senza essere iperprotettivi. I ragazzi sanno quanto si sono impegnati nello studio e i genitori dovrebbero prenderne atto senza sovraccaricare di responsabilità e aspettative i maturandi con raccomandazioni e rimproveri che rischiano di accrescere inutilmente la tensione. 
È importante supportarli e far capire che il voto che prenderanno non condizionerà la loro vita e che, soprattutto, non si tratta di un giudizio di valore sulla persona. Ciò che conta nella relazione è essere presenti con atteggiamento accogliente e capacità di ascolto, disponibile al dialogo e all'aiuto concreto, dando la giusta importanza all'avvenimento.

Grande successo per la seconda edizione del Gola Gola Festival a Parma. L'evento dedicato alla cultura del buon cibo e del territorio si è concluso ieri sera, dopo una tre giorni ricca di approfondimenti, show cooking, laboratori, talk show, incontri e degustazioni.

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Questa è la storia di Paolo Palumbo, ragazzi affetto dalla SLA; e della sua battaglia al fianco chi soffre per la stessa malattia o presenta problemi di deglutizione. Lui e lo chef Pomata insieme per il libro di cucina “Sapori a colori”

Di Chiara Marando -

Domenica 04 Giugno 2017 -

Questa è una storia bella, una di quelle che fanno sorridere di speranza. E’ la storia di Paolo Palumbo e della sua lotta contro una malattia che gli ha cambiato la vita, ma soprattutto del suo saper insegnare qualcosa a tutti noi: la forza di credere nelle proprie idee.

La sua è una forma aggressiva di sclerosi laterale amiotrofica, ma Paolo, dall’alto dei suoi soli 19 anni, ha dimostrato a tutti che con la passione e la forza di volontà si può arrivare oltre le aspettative. Lui lo ha fatto ed ha trovato il modo di aiutare gli altri. Anche il Presidente della Repubblica ha voluto partecipare alla sua iniziativa con una risposta di incoraggiamento.

"Carissimo Paolo- ha scritto l'Ufficio particolare del capo dello Stato - il presidente della Repubblica ha ricevuto la tua toccante lettera e mi incarica di ringraziarti per averlo reso partecipe della tua vita, purtroppo molto cambiata da quando devi combattere contro questa grave malattia - continua - Il progetto del libro Sapori a colori inoltre - immaginato da te per alleviare le sofferenze dei pazienti con problemi di deglutizione, disfagia o costretti ad una alimentazione artificiale - esprime già nel titolo le tue intenzioni ed il presidente Mattarella sarà felice di poterne ricevere una copia, non appena sarà ultimato".

Ad affiancarlo in questo percorso, uno chef d’eccezione come Luigi Pomata, coautore del libro di cucina “Sapori a colori”, che sta ormai diventando fenomeno virale sul web.  Ma lo scopo di questo volume è ben diverso dall’essere una classica raccolta di ricette, si tratta di una idea molto più concreta e pratica: l’obiettivo è quello di aiutare la ricerca per combattere la SLA, Sclerosi Laterale Amiotrofica, così da permettere un sostanziale miglioramento di vita per tutte le persone ammalate e costrette ad alimentarsi tramite sondino.

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Perché una quotidianità più serena passa anche attraverso la possibilità di mangiare cibi saporiti godendo del piacere della cucina. E Paolo, che ha da poco ricevuto il tanto ambito attestato dalla prestigiosa Scuola di Cucina ALMA, ha ideato soluzioni gustose e ricche di deliziose alternative per ogni pasto. A Pomata il compito di elaborarle dando corpo ad un mondo a colori che diventa un dono per chi affronta questa patologia o presenta problemi di deglutizione.

“E’ un libro dedicato a malati di Sla ma anche a tutti coloro che hanno problemi di deglutizione – ha spiegato lo chef Pomata -  con Paolo abbiamo creato un libro di ricette di piatti che si possono omogeneizzare e somministrare ai pazienti tramite sondino. Non pazienti, ma persone come tante, a cui le papille gustative funzionano, e che meritano di poter sentire i sapori”.

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Il secondo, ma altrettanto importante passaggio, è quello di estrarre l’essenza dell’alimento tramite un tampone da posizionare sulla lingua così da poterne sentire il gusto.

Il supporto e l’aiuto al progetto di Paolo stanno veramente diventando un fenomeno mediatico tanto da trasformarsi in un vero e proprio contest sul web che vede coinvolti professionisti dell’alta cucina, personaggi dello spettacolo e della politica. Tutti insieme al fianco di Paolo nella lotta contro la SLA: #iostoconpaolo.

Ecco come aderire!

  • Per info e acquisti, www.saporiacolori.it
  • Per donazioni: Iban IT34S0306917411100000010900 – Intestato a SAPORI A COLORI

Si può partecipare anche diffondendo il messaggio e invitando altri a donare e acquistare il libro. E’ sufficiente pubblicare una vostra foto con l’hashtag #iostoconpaolo sui social e taggare altre tre persone invitandole ad acquistare “Sapori a Colori”.

Una importante iniziativa di sensibilizzazione volta a far conoscere la storia di Paolo e aiutarlo nella sua missione di supporto per chi soffre della stessa patologia.

Si è ormai conclusa la 70esima edizione del festival del cinema di Cannes. Settant'anni celebrati con la bellezza italiana: quella di Claudia Cardinale sulla locandina ufficiale del festival e presente anche al padiglione italiano e quella di Monica Bellucci come madrina di questa edizione.

Come anticipato, la Cardinale era presente ad una conferenza di presentazione all'interno del padiglione italiano.

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Il padiglione, che come ogni anno sfoggia la qualità cinematografica italiana, si trovava come sempre in un'ala dell'hotel Majestic Barriere. Qualità che quest'anno è stata denominata "The brilliant side of us" come recita la locandina appena fuori dal padiglione. Quest'anno, similarmente a quello del 2015, il padiglione era composto da vari specchi quasi "accartocciati" su loro stessi e schermi che proiettavano immagini di film italiani storici.

Ma non di sola bellezza si parla a Cannes 2017, trova infatti spazio anche la bravura dell'italiana Jasmine Trinca che è stata premiata come miglior interprete nella sezione Un Certain Regard per il suo ruolo in "Fortunata" di Sergio Castellitto.

Vincitori di questa edizione, la cui giuria è stata presieduta da Pedro Almodovar, sono Ruben Östlund con la sua satira sul mondo dell'arte contemporanea "The Square" che ha vinto la Palma D'oro. Miglior regia per Sofia Coppola con "Beguilded". Migliori attori sono stati invece Diane Kruger e Joaquin Phoenix.

Il 2017 ha segnato anche un grandissimo ritorno sul piccolo schermo, ovvero quello di David Lynch con la sua terza stagione di Twin Peaks accolta con una standing ovation che ha commosso anche il suo solitamente impassibile creatore. Una terza stagione di una serie cult che promette di stupire e spaventare anche a più di 25 anni di distanza dalla sua nascita.

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Un'anno di grandi ritorni, insomma, che hanno segnato questa edizione quasi quanto l'aumento di sicurezza e controlli. Un'edizione che però sembra aver accontentato un po' tutti senza spiccare con titoli eccezionali. Vedremo cosa ci riserverà il prossimo festival. Ci vediamo nel 2018, Cannes!

Articolo di Federico Meneghini
Foto di Luca Fantuzzi e Federico Meneghini

Dal 2014, anno della privatizzazione dell'Ente CRI, il Comitato CRI di Piacenza è impegnato nel rinnovo dei mezzi e delle ambulanze dell'Associazione, al fine di garantire maggior sicurezza agli operatori sanitari e ai pazienti trasportati ed inoltre al fine di garantire maggior disponibilità in casi di urgenze o maggior richiesta di mezzi, cercando di rispondere celermente a tutte le necessità del territorio in cui si interviene.

L'acquisto di numerosi mezzi comporta un importante investimento finanziario ma quest'anno, grazie al Progetto Carta Etica di UniCredit è stato possibile acquistare un'autovettura per il trasporto organi ed emoderivati con uno sforzo in meno.

Il Progetto Carta Etica di UniCredit si realizza grazie a UniCreditCard Flexia Etica, la carta di credito che, senza costi aggiuntivi, per il titolare destina il 2 per mille di ogni spesa effettuata ad un fondo destinato a iniziative e progetti di solidarietà sociale. Un segno concreto di come UniCredit sia una banca vicina anche alle istanze sociali del territorio.

La vettura acquistata dalla Croce Rossa piacentina grazie al sostegno di UniCredit è una Fiat Tipo SW, allestita per il trasporto di organi ed emoderivati. Andrà al servizio della Centrale Trasporti Intraospedalieri Urgenti per tutte le necessità di trasporti urgenti a lungo e medio raggio.
Il mezzo è stato presentato alla città e inaugurato - alla presenza di Marina Moretti, Area Manager Piacenza UniCredit; di Gianluigi Savi, Direttore della Filiale Piacenza Battisti UniCredit; e delle autorità Piacentine - in occasione della Giornata Mondiale della Croce Rossa in programma sul pubblico passeggio di Piacenza il 27 Maggio 2017.

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La manifestazione "Maschere italiane a Parma" è tornata, nel fine settimana appena trascorso, fra le strade cittadine per per la 6° edizione. Maschere storiche, famose e meno note, tutte illustri protagoniste dell'evento, che da piazza Garibaldi le ha portate a sfilare in Oltretorrente. Foto ricordo, gag, ed affascinanti storie della tradizione popolare.

Sfoglia tutte le foto nella galleria qui sotto, ph. Francesca Bocchia

Venerdì, 26 Maggio 2017 16:53

Palio di San Secondo 2017

In arrivo la 28° edizione Palio delle Contrade Di San Secondo Parmense si svolge il 2, 3, 4 giugno 2017. Domenica 28 maggio novità assoluta del Palio delle Contrade: "Aspettando il Palio".

Parma, 26 aprile 2017

Tutto pronto a San Secondo Parmense per il Palio delle Contrade. Il Palio ripropone i festeggiamenti avvenuti nel 1523, in occasione del matrimonio tra il Conte Pier Maria dé Rossi e Camilla, figlia del signore di Vescovado Giovanni Gonzaga fratello del marchese di Mantova. Tanti nobili signori intervenivano alla festa, tra i quali spiccava Giovanni dé Medici, fratello della contessa Bianca e zio di Pier Maria, e Pietro Aretino, sempre al seguito dell'amico Giovanni.

La corte dei Rossi e le sei contrade - Bureg di minen, Castell'Aicardi, Grillo, Dragonda, Prevostura e Trinità - animano il Borgo con cortei, banchetti, cerimonie, rinascimentali.

La Spalla di San Secondo, regina della festa, viene dispensata a tutti nelle cene propiziatorie, abbondantemente innaffiata dal vino "Fortanina".
Spettacoli di musici e sbandieratori, falconieri, duelli di spade, visite notturne alla splendida Rocca dei Rossi e scenografie suggestive caratterizzano i giorni magici del Palio.
La domenica, sul far della sera, si disputa la spettacolare Giostra della Quintana, che viene corsa con gli anelli più piccoli d'Italia.

A disegnare il Drappo 2017 sarà Stefano Brianti, vincitore del Bando di Concorso. Brianti, classe '73, nato a Parma, dove risiede, è diplomato al liceo artistico Toschi di Parma. Appassionato di calcio, ha svolto anche ruoli di giocatore e di allenatore. Vanta un gran numero di mostre personali, alcune delle quali dedicate a Siena e al suo Palio. 

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PROGRAMMA

Domenica 28 Maggio anteprima del Palio 

Sfilata per le vie del borgo dei musici e sbandieratori delle contrade per arrivare nella piazza della Rocca dei Rossi dove avrà luogo la cerimonia di presentazione dei Capitani di Contrada e investitura del Provveditore di Campo. Subito dopo svelatura del Drappo 2017 e sorteggio delle carriere. A seguire gara dei gruppi musici sbandieratori.

Ore 17.30
Vie del Borgo
Corteo storico con Musici Sbandieratori

Ore 18.00
Piazza della Rocca
Cerimonia di investitura dei Capitani di Contrada e del Provveditore di Campo

Ore 17.50
Piazza della Rocca
Svelatura del Drappo - Investitura del Provveditore di Campo e Presentazione dei Capitani di Contrada
A seguire
Piazza della Rocca
Gara Musici e Sbandieratori

Ore 20.30
Piazza della Racchetta
Cena Musici e Sbandieratori della Contrada Prevostura

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Giovedì 1 Giugno

Dal pomeriggio Ludoteca Prevostura e le Esibizioni Allievi Musici e Sbandieratori della Contrada Prevostura in serata Battesimi di Contrada.
spettacoloprevostura.

Ore 17.00
Piazza della Racchetta Ludoteca Prevostura con i "Braccialetti bianco-neri"

Ore 18.00
Piazza della Racchetta Esibizione del Gruppo Allievi Musici e Sbandieratori della Contrada Prevostura

Ore 19.00 
Via Oddi Battesimo di Contrada Castell'Aicardi

Ore 20.00
Oratorio di San Luigi Battesimo di Contrada Trinità

Venerdì 2 Giugno

Celebrazioni 300° anniversario inizio della fabbrica dell'Oratorio di San Luigi Gonzaga (1717-2017). Nella piazza della Rocca Mercato Rinascimentale con Arti e Mestieri, esibizioni di giullari lungo le vie del Borgo e Cene Rinascimentali con vari spettacoli nelle Contrade. Sul Sagrato della Chiesa Collegiata la Corte dei Conti Rossi e i Signori delle Contrade fanno dono del Cero Votivo e ricevono dal Prevosto la benedizione. La Corte dei Conti Rossi saluta gli ospiti dei Feudi amici intervenuti a Palazzo. Visita guidata notturna "Arte e suggestioni in Rocca" a cura della Corte dei Rossi cero.

Dalle ore 09,00
Contrada Trinità
Celebrazioni 300° anniversario inizio della fabbrica dell'Oratorio di San Luigi Gonzaga (1717-2017)

Dalle ore 15,00
Piazza della Rocca
Mercato Rinascimentale con Arti e Mestieri

Dalle ore 15,30
Piazza della Rocca
I Racconti de "La Dama delle Civette"

Dalle ore 16,30
Vie del Borgo
Spettacoli con "I giullari fuori tempo"

Dalle ore 19,00
Piazza della Rocca
Cena Rinascimentale alla "Locanda dal Bureg"

Dalle ore 19,00
Via Roma
"Prevostura in itinere" passeggiata enogastronomica con Locanda in Piazzetta immersi nella storia della Contrada

Dalle ore 19,00
Via Garibaldi
Cena Rinascimentale con la Contrada del Grillo (riservata)

Dalle ore 19,00
Via Garibaldi - Portici del Leon D'oro
Cena Rinasimentale con la Contrada Trinità (riservata)

Dalle ore 19,30
Piazza della Rocca
Tavolata rievocativa in costume e giochi rinascimentali per bambini

Dalle ore 19,30
Piazza della Rocca
Contrada Castell'Aicardi "Osteria il Cardo" servizio al pubblico

Dalle ore 20,00
Piazza dell'Ospedale
Cena Contrada Dragonda (riservata)

Ore 21,30
Piazza della Chiesa
Investitura Signori di Contrada - Benedizione del Cero e del Drappo
A seguire
Via Garibaldi
Spettacolo di Focoleria e Danza Rinascimentale con la Contrada del Grillo

Ore 22,30
Piazza della Rocca
Fiaba della Buonanotte con "La Dama delle Civette"

Ore 22,30
Rocca dei Rossi
"Arte e suggestioni in Rocca" Visita spettacolo notturna con la Corte dei Rossi

Sabato 3 Giugno

Bianca Riario con i figli e le figlie, Pietro Aretino e il Cardinale Giulio de' Medici accolgono nel Castello di San Secondo gli sposi arrivati da Mantova insieme a Giovanni delle Bande Nere; i Signori delle Contrade rendono gli omaggi al Conte e alla sua famiglia. Presentazione delle Contrade, dei Cavalieri e dei Cavalli che disputerannp il Palio. Banchetti nelle Contrade e nelle Taverne del Borgo. 

Dalle ore 10.00
Piazza della Rocca
Mercato Rinascimentale con Arti e Mestieri

dalle ore 14.00 alle 19.00
Campo di gara
Prove ufficiali

Ore 20,00
Vie e piazze del Borgo
Inizio dei festeggiamenti

Ore 21.00
Piazza della Rocca
Offerta dei doni delle Contrade e indizione dei Giochi del Palio

A seguire
Vie e Piazze del Borgo
Rientro nelle Contrade in Corteo

Ore 22.00
Vie e Piazze del Borgo
Banchetti e cene propiziatorie in tutte le Contrade

Domenica 4 Giugno

Mercato rinascimentale in Piazza della Rocca per tutta la giornata. Dopo i riti religiosi del mattino, esibizioni Musici e Sbanderatori, spettacoli di Falconeria ancitipano il grandioso Corteo Storico con la Corte dei Rossi, gli ospiti e le sei contrade Buregh di Minén, Castell'Aicardi, Dragonda, Grillo, Prevostura e Trinità che precede la tenzone del Palio nell'Arena dello Stadio.

Dalle ore 08.30 - 10.30
Campo di Gara
Prove Ufficiali

Dalle ore 09.30
Piazza della Rocca
Mercato Rinascimentale con Arti e Mestieri

Ore 10.00
Piazza della Rocca
Didattica sulla falconeria con i "Falconieri dei Quattro Venti"

Ore 11.15
Vie del Borgo
Corteo di Cavalieri, Musici e Signori

a seguire
Piazza della Chiesa
Benedizione dei Cavalieri e dei Cavalli
Ore 11.45
Piazza della Rocca
Dimostrazione di falconeria maestra, con coinvolgimento del pubblico (I)

Ore 15.00
Piazza della Rocca
Dimostrazione di falconeria maestra, con coinvolgimento del pubblico (II)

Ore 15.45
Piazza della Rocca
Esibizione Musici e Sbandieratori

Ore 16.15
Vie e Piazze del Borgo
Grande Corteo Storico con partenza dalla Rocca dei Rossi

Ore 17.45
Campo di Gara
Spettacoli dei Musici e Sbandieratori
A seguire
Campo di Gara
Disputa del XXVIII° Palio delle Contrade con gli anelli più piccoli d'Italia
Dalle ore 20.00
Vie e Piazze del Borgo
Ultimi banchetti nelle Contrade

Venerdì, 26 Maggio 2017 11:02

Cannes 2017, un Red Carpet da Oscar

Il Red Carpet sulla Croisette del Festival di Cannes ormai giunto alla sua 70esima edizione è stato anche quest'anno calpestato da alcune delle celebrità più importanti di sempre. In specifici casi, anche più di una volta solo in questa edizione. Parliamo di Nicole Kidman che quest'anno si presenta sul tappeto rosso per presentare ben 4 film in cui ha partecipato.

Ma non è sola. Infatti, quest'anno è accompagnata anche da una regista di cui non sentivamo parlare da tempo, ovvero Sofia Coppola che presenta il suo nuovo film "L'inganno" con il cast al completo.

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Presente anche Colin Farrell, unico uomo del cast, e l'ormai non più emergente (la definiremmo più un ciclone) Elle Fanning, attrice preferita da quel Nicolas Winding Refn che l'ha portata in vetta grazie al criticatissimo "The Neon Demon". Film fischiato proprio dal pubblico di Cannes ma che ha riscosso un discreto successo tra il pubblico. Infine troviamo anche Kirsten Dunst che completa il quadro di attori presenti nel remake del film che fu diretto da Jon Siegel nel 1971.

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Ma il Red Carpet non si nutre di soli attori e registi e quindi anche quest'anno troviamo star della tv o del web. Tra queste troviamo Irina Shayk insieme ad alcune sue colleghe modelle, tra cui Doutzen Kroes. Presente, inoltre, anche la nostra Valeria Marini, tra le tante che hanno salito le scale di questo Festival.

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Articolo di Federico Meneghini
Foto di Federico Meneghini e Luca Fantuzzi

Sfoglia tutte le foto nella galleria qui sotto!

Ci troviamo al Festival del Cinema più importante d'Europa e una cosa che salta subito all'occhio è l'aumento delle misure di sicurezza e dei controlli messi in atto dalla polizia francese, che risultano nettamente maggiori e ancora più accurati della scorsa edizione, visto l'attuale clima di allarme terrorismo. Quest'anno camminare sulla Croisette, la via principale dove si svolgono le attività più importanti del Festival, rivela una maggiore presenza di poliziotti, posti di blocco e controlli serratissimi.

Se infatti una volta bastava passare una semplice perquisizione per entrare al Palazzo del Festival, dove si tengono conferenze e photocall, ora si devono superare ben due controlli al metal detector. Non solo, negli orari di punta svariati posti di blocco non permetteranno l'accesso alle auto nella zona adiacente al Red Carpet e varie deviazioni obbligheranno fotografi, turisti o semplici curiosi ad attraversare vie ben meno conosciute sperando di trovare qualche spiraglio per vedere le loro star preferite.

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Atmosfera molto tesa, dunque, quella a Cannes ma in fondo è meglio così, vista l'enorme quantità di volti noti, personaggi famosi e turisti che ogni maggio visitano la città in occasione di questa festa del cinema. Festa che anche quest'anno non manca di stupire e incuriosire, anche grazie alla presenza dei soliti (pazienti) curiosi che cercano inviti per entrare alle proiezioni, chiedendoli direttamente ai passanti nella speranza di ottenerne qualcuno.

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In attesa di foto degli attori che quest'anno stanno attraversando il tappeto rosso più famoso d'Europa, vi invitiamo a seguirci su Gazzetta dell'Emilia!

Articolo di Federico Meneghini
Foto di Federico Meneghini e Luca Fantuzzi

Progetti innovativi per promuovere e valorizzare le opere d'arte di Palazzo Magnani. Inaugurazione a Bologna, martedì 23 maggio ore 18.30 alla presenza di Giusella Finocchiaro – Presidente Fondazione del Mont e Giuseppe Vita – Presidente UniCredit.

Bologna, 23 maggio 2017

Un nuovo percorso espositivo, un'ampia apertura al pubblico, tirocini formativi per studenti dell'Università e dell'Accademia di Bologna, un concorso di idee aperto ai giovani per la creazione di progetti innovativi per promuovere e valorizzare le opere d'arte di Palazzo Magnani anche attraverso nuovi strumenti di marketing culturale e le più recenti tecnologie. Questi i primi concreti risultati dell'accordo di collaborazione stretto lo scorso anno tra la Fondazione del Monte e UniCredit per la valorizzazione della Quadreria di Palazzo Magnani. Un'intesa volta a confermare il forte impegno di Banca e Fondazione in campo culturale, nel segno dell'arte e del riconoscimento del patrimonio della città di Bologna.

Palazzo Magnani 

Storica dimora cinquecentesca di via Zamboni 20, sede bolognese di UniCredit, ben nota per le straordinarie opere che la arricchiscono come gli affreschi di Agostino, Annibale e Ludovico Carracci e i dipinti di arte antica e moderna - si apre così sempre più alla collettività con nuove attività che sono state illustrate alla stampa e alla città da Giusella Finocchiaro, Presidente Fondazione del Monte e da Giuseppe Vita, Presidente UniCredit.

Appuntamento per l'inaugurazione di questa nuova fase della vita di Palazzo Magnani questa sera alle ore 18.30. Ai saluti dei Presidenti della Fondazione del Monte e di UniCredit, seguiranno la presentazione del percorso e la visita guidata al Salone dei Carracci a cura di Marco Riccòmini. Una spettacolare proiezione sulla facciata del Palazzo Magnani completerà la serata offrendo all'esterno la visione del capolavoro dei Carracci. La proiezione sarà ripetuta domani a partire dalle ore 21.30.

Un nuovo percorso espositivo per la Quadreria

Si inizia con un rinnovato percorso espositivo che mostra le opere più importanti della Quadreria, dal Cinquecento al Settecento, attorno allo straordinario fregio dei Carracci. 
Quest'ultimo allestimento è stato curato da Marco Riccòmini, art advisor ed esperto di arte antica che seguirà i progetti artistici della Quadreria per la parte antica. Il fulcro narrativo del nuovo percorso è il riferimento alle opere dei maestri bolognesi Annibale, Agostino e Ludovico Carracci, come le Storie della fondazione di Roma che troneggiano nello splendido salone a loro intitolato al primo piano di Palazzo Magnani.
Così ad esempio la stanza d'apertura, che ospita la monumentale Adorazione dei Magi di Cantarini – spiega Riccòmini nel suo catalogo "La Quadreria di Palazzo Magnani" –, "offre poi un assaggio del Siglo de Oro della pittura bolognese (ovvero il Seicento), che ha inizio pressappoco negli anni del giovanile San Vincenzo di Ludovico Carracci". La sala dedicata alle sole tele di Giuseppe Maria Crespi detto lo Spagnuolo racconta, invece, del suo amore per i Carracci. "Tutto il resto precede o segue a ruota quel che accadde sul finire del Cinquecento al primo piano del palazzo affacciato sulla Strada San Donato (come si chiamava anticamente via Zamboni), che ha cambiato per sempre la storia della pittura in Italia". E tra le opere presenti, allora, quelle di Prospero Fontana (Sacra Famiglia coi santi Giovannino e Francesco; La Madonna Assunta e i quattro santi protettori di Bologna) di Alessandro Tiarini (L'apparizione a San Francesca Romana) e del Guercino (La Trinità, Orazione nell'orto, Lucrezia).

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Sala del Novecento

Uno degli obiettivi del progetto è quello di mettere in dialogo l'anima antica e quella moderna della Quadreria: una prima selezione di opere contemporanee, effettuata da Maura Pozzati, docente di Storia e Metodologia della Critica d'Arte all'Accademia di Belle Arti di Bologna e membro del Consiglio di Amministrazione dell'Istituzione Bologna Musei, che curerà i progetti sul contemporaneo, è visibile in una sala dedicata ad autori del Novecento. La curatrice ha delineato un percorso di confronto tra le opere attorno al tema del paesaggio: sia interiore che esteriore, come veduta o come stato dell'essere, spesso reso attraverso una materia grumosa e densa, "informale".
"Se il punto centrale della sala è rappresentato dal quadro di Morandi Paesaggio di Grizzana del 1962" commenta Maura Pozzati "in realtà il momento di forza è il rapporto tra il grande dipinto di Moreni, dal gesto convulso e violento, e l'opera di Morlotti Paesaggio (1955), dove la natura smette di essere indagata otticamente ma diventa tattile e la pittura è un tutt'uno con la pasta del mondo. La stessa percezione, anche se addolcita e alleggerita, la ritroviamo nel quadro di Fautrier Paysage (1928). Esposti in questa sala anche il quadro di Romiti Composizione del 1954, L'atelier dell'artista del 1936 di De Pisis, Sutherland con tre lavori del 1943 e un piccolo quadro di Burri, proveniente dalla collezione di Francesco Arcangeli.

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L'apertura al pubblico

Prima visitabile solo su prenotazione, grazie alla sinergia tra Fondazione del Monte e UniCredit, la Quadreria apre adesso al pubblico ogni mercoledì e il secondo sabato del mese. Inoltre, per valorizzare al meglio questa parte della città e tutte le principali realtà culturali che si affacciano sulla via Zamboni, giovani studenti dell'Università e dell'Accademia di Bologna, a seguito degli accordi tra le Istituzioni, avranno la possibilità di svolgere tirocini formativi, conducendo il pubblico alla scoperta delle sale.

Concorso di idee

La Fondazione del Monte e UniCredit hanno voluto rendere i giovani protagonisti in un concorso di idee per la creazione di progetti innovativi incentrati sulla promozione e sulla valorizzazione del patrimonio artistico e storico di Palazzo Magnani e della Quadreria attraverso l'ideazione e la realizzazione di nuovi strumenti di marketing culturale con tecnologie d'avanguardia.
Il concorso partirà oggi, in concomitanza con l'inaugurazione, e le domande dovranno essere inviate entro il 31 ottobre 2017.
La partecipazione al concorso è gratuita e aperta agli studenti di tutte le facoltà dell'Università di Bologna, dell'Accademia di Belle Arti di Bologna, ai laureati dell'Università di Bologna e ai diplomati delle scuole d'Arte di Bologna da non oltre due anni.
Al primo classificato verrà corrisposto un premio in denaro pari a € 5.000,00 e gli sarà data la possibilità di vedere realizzata la propria iniziativa.
Le proposte saranno giudicate da una Commissione di esperti in campo artistico e di comunicazione.

Gli appuntamenti in Quadreria

Palazzo Magnani e la sua Quadreria rappresentano un luogo simbolo del rinnovato impegno e del continuo investimento che la Fondazione e UniCredit operano a favore della cultura e del patrimonio artistico in un costante dialogo con la città e in collaborazione con il territorio, coinvolgendo in particolare i giovani e creando occasioni di conoscenza ed esperienza dell'arte attraverso mostre, incontri e progetti di ricerca. Per questo motivo, la Quadreria sarà animata anche da un ricco programma di incontri culturali e artistici, attività espositive e concerti.

"Oggi, grazie alla collaborazione fra UniCredit e Fondazione del Monte – ha dichiarato Giusella Finocchiaro, Presidente Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna - uno dei tesori di Bologna si rivela alla città e non solo, in un progetto che rende accessibili Palazzo Magnani e le opere esposte ai visitatori e agli studiosi di tutto il modo, in collegamento con i maggiori musei internazionali. Il progetto ha anche un immediato impatto sociale poiché utilizza direttamente le competenze degli studenti dell'Accademia delle belle arti e dell'Università di Bologna; attiva un'altra rete di collaborazione fra i soggetti pubblici e privati della città e infine costituisce un'ulteriore importante conferma dell'impegno della Fondazione nella valorizzazione di Via Zamboni".

"Mi fa molto piacere - ha dichiarato Giuseppe Vita, Presidente UniCredit - che questo nuovo progetto artistico voluto dalla Banca e dalla Fondazione del Monte porti nuova luce sulla Quadreria di palazzo Magnani, perché diventi un luogo di sviluppo culturale per la città di Bologna, i suoi cittadini e soprattutto i giovani."

Info e prenotazioni visite www.quadreriapalazzomagnani.it

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Martedì, 23 Maggio 2017 13:24

Fornovo Taro: salva la Scuola di Riccò

La Gilda degli Insegnanti ha ricevuto assicurazione dagli organi periferici del Ministero dell'Istruzione che non sussiste alcun problema per il prossimo anno scolastico, in merito alla formazione della prima elementare nel plesso scolastico di Riccò che afferisce all'Istituto Comprensivo di Fornovo.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma comunica anche che lo stesso Istituto Comprensivo ha anche un aumento di iscritti, che determinerà l'assegnazione al plesso di Solignano di un alto docente di scuola primaria. La stessa Gilda fa sapere che ci sono buone notizie anche per l'Istituto Comprensivo di Bedonia, anch'esso avrà un ulteriore docente di scuola elementare rispetto all'organico di quest'anno.

(Fonte: Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma)

 

Inizia oggi, mercoledì 17 maggio, il Festival di Cannes. Siamo arrivati alla 70esima edizione dell'evento che tutti gli amanti del cinema attendono con ansia ogni anno. Questa edizione è stata anticipata dal tanto apprezzato quanto criticato manifesto con una ritoccata Claudia Cardinale che appare più magra rispetto alla fotografia originale.
Non è l'unico volto noto italiano a questo Festival: la madrina di quest'anno è infatti un'altra bellezza del nostro paese: Monica Bellucci. L'attrice presenzierà all'apertura e alla chiusura della cerimonia e consegnerà direttamente i premi.

Il programma del Festival

Quest'anno il festival francese durerà 12 giorni, dal 17 al 28 maggio e si aprirà come sempre con proiezioni di film di apertura e fuori concorso. Questa volta troviamo Arnaud Desplechin, regista di Lei Fantomes d'Ismael, Mathieu Amlaric e Marion Cotillard.
Le pellicole in concorso per vincere la Palma d'Oro sono invece sono 18. Tra questi, nessun film italiano, purtroppo.
Oltre alla selezione ufficiale, come sempre "Cannes classic" che come suggerisce il nome riguarda la proiezione di grandi classici restaurati; "Settimana Internazionale della critica" per i registi esordienti; "Quinzaine de Réalisateurs" per le opere di avanguardia; "Short film corner" che invece tratta di cortometraggi.

Gli ospiti di quest'anno

Come ogni anno, anche questa edizione non mancherà di regalarci ospiti illustri e personaggi di fama internazionale che presenteranno i propri lavori e non. Come probabilmente già saprete, il Presidente di giuria di quest'anno è Pedro Almodòvar. Mentre Cristian Munglu sarà il presidente della giuria per i cortometraggi. Troveremo anche David Lynch e Jane Campion con il cast di Twin Peaks che si prepara per un grande ritorno con una terza stagione. Vanessa Redgrave con un suo documentario "Sea Sorrow". Tornerà anche Kristen Stewart per presentare un suo cortometraggio e Nicole Kidman.
Ma non solo, troveremo anche tantissimi altri attori, tra cui Colin Farrell, Ellen Fanning, Robert Pattinson, Julienne Moore, Joaquin Phoenix, Dustin Hoffman e tantissimi altri.

Che siate partecipanti come addetti ai lavori o semplici curiosi, non ci resta che augurarvi buon Festival di Cannes 2017!

E fra i tanti giornalisti, operatori del settore e appassionati, - come lo scorso anno - ci saremo anche noi ad immortalare Vip e seguire proiezioni, stay tuned!

Federico Meneghini

OWIO - museum's residency, Bando di concorso per giovani artisti: in palio tre Borse di Ricerca e ospitalità gratuita per una Residenza al Museo Ettore Guatelli. C'è tempo fino al 6 giugno.

Parma, 16 maggio 2017

Il Bando di concorso OWIO - museum's residency, attraverso tre Borse di Ricerca (di un totale di 3.000,00 euro), promuove e sostiene momenti di studio e sperimentazione dedicati a giovani Artisti under 35. Con la scopo di innescare riflessioni e attivare nuove interpretazioni in una direzione di analisi meta-artistica, sarà possibile vivere una Residenza negli spazi del Museo Ettore Guatelli di Ozzano Taro (Parma). Questo luogo si prefigura come enigmatica opera d'arte totale, aperta alle più disparate linee interpretative, ponendosi così come stimolante spunto per la nascita di opere e progetti, a cui saranno chiamati a lavorare i tre Artisti vincitori della Residenza. Il frutto di questo percorso, seguito da Franco Ferrero degli Eredi Brancusi, verrà presentato attraverso un'esposizione finale negli spazi del Museo Guatelli e pubblicato in un catalogo.

Durante il periodo di Residenza, che andrà dal 3 al 9 luglio 2017, le spese di vitto e alloggio dei tre vincitori verranno direttamente coperte dall'Organizzazione; mentre tre Borse di Ricerca, pari a 1.000,00 euro per ogni Artista vincitore, costituiranno il riconoscimento e il sostegno per la realizzazione del progetto definito durante il periodo di Residenza. Gli Artisti, oltre a vivere un importante momento di studio e approfondimento della loro ricerca, potranno confrontarsi con il Master Artist Franco Ferrero degli Eredi Brancusi e numerose altre figure del mondo dell'arte contemporanea, progettando e realizzando una mostra finale che inaugurerà sabato 23 settembre 2017 negli spazi del Museo Ettore Guatelli. A testimoniare la ricerca condotta sarà anche un catalogo che verrà pubblicato e presentato nel marzo 2018, in occasione della Giornata dei Guatelliani.

Il Bando di Residenza (scaricabile dal sito www.museoguatelli.it/bando)
è aperto a tutti gli Artisti italiani e stranieri operanti nel campo delle arti visive che abbiano un'età compresa tra i 19 e 35 anni. Non ci sono limitazioni riguardanti le tecniche che potranno essere utilizzate per presentare il progetto finale (sono ad esempio da considerare pertinenti lavori che utilizzeranno installazioni, performance, video, suono...). La partecipazione al Bando è gratuita e non prevede costi di iscrizione. Per presentare la propria candidatura alle selezioni del Bando è necessario compilare il modulo di partecipazione online sul sito www.museoguatelli.it/partecipa, dove sarà richiesto di allegare, entro e non oltre le ore 15:00 di martedì 6 giugno 2017: Lettera Motivazionale, Portfolio e Documento d'identità.
Una Commissione di esperti, appositamente costituita per OWIO, valuterà le specifiche motivazioni e competenze degli Artisti, in coerenza con le finalità espresse dal presente bando. La suddetta commissione vedrà coinvolti: Franco Ferrero degli Eredi Brancusi (Master Artist - prima edizione del progetto Guatelli Contemporaneo), Claudia Losi (Artista), Samuele Menin (Curatore e Critico d'arte, già caporedattore di Flash Art), Mario Turci (Direttore della Fondazione Museo Ettore Guatelli) e Michela Zanetti (Assessore alla Cultura del Comune di Collecchio). I nomi dei tre Artisti selezionati saranno resi pubblici entro lunedì 12 giugno 2017.

OWIO è stato ideato dall'Associazione Culturale spazio entropia e curato da Stefani Cognata all'interno del progetto culturale Guatelli Contemporaneo, vincitore della III edizione del Bando Giovani per il territorio indetto dall'IBC - Emilia Romagna. Il concorso è promosso dalla Fondazione Museo Ettore Guatelli e dal Comune di Collecchio, con il patrocinio del Comune di Parma, Comune di Sala Baganza, ICOM - Italia, Università degli Studi di Parma, SIMBDEA; in collaborazione con BAM! Strategie Culturali e Made in Art.

Informazioni
www.museoguatelli.it/bando 
www.facebook.com/GUATELLIcontemporaneo 
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Artètipi presenta "Persistenze", mostra prevalentemente fotografica che ha come elemento centrale gli scatti di Giacomo Doni. L'inaugurazione è oggi, 16 maggio 2016 alle ore 18:30 e l'esposizione sarà visitabile fino al 24 giugno 2017.

Parma, 16 maggio 2017

È il 1978. In Italia viene emanata la Legge 180, norma che sanciva il superamento e la chiusura di tutte le strutture manicomiali, nominando così l'Italia l'unico paese al mondo senza manicomi.
Da quel momento ad oggi, circa 80 complessi manicomiali sono chiusi, ma nonostante ciò non sono ancora divenuti oggetto della difficoltosa questione di tutela e conservazione. L'urgenza di tale problematica non è da sottovalutare in quanto si rischia di perdere un'importante testimonianza culturale, urbanistica e architettonica.
Pur se tutelate ai sensi del Codice dei beni culturali e del paesaggio, molte strutture manicomiali sono state oggetto di pessime ristrutturazioni o sono ancora in condizioni di abbandono, architetture-ruderi a cui il tempo ha dato un nuovo assetto estetico.
Tali luoghi, inglobati nel tessuto urbano o riconvertite, sono ora adibiti a funzioni differenti o, essendo di proprietà delle ASL, continuano a mantenere il legame con il loro passato ospedaliero.
Non si è mai pensata una conservazione di tipo integrale, che cogliesse il significato di Gesamkunstwerk dei manicomi stessi, caratterizzati da testimonianze immobili – architetture, giardini – e mobili – arredi, macchinari, biblioteche, materiali d'archivio, testimonianze artistiche.
In tutto questo, sono tante le storie da raccontare, infinite. Giacomo Doni ha deciso di dar voce a queste strutture attraverso la fotografia. Il progetto, iniziato nel 2006, si chiama PERSISTENZE e si muove all'interno di questi luoghi, cercandone storie e testimonianze di quella che è stata la difficile realtà manicomiale con l'intento non solo di documentare, ma anche di tutelare la memoria di questi edifici.

La mostra presenterà una trentina di fotografie di grande formato dei luoghi abbandonati dalla psichiatria post-Basaglia. Collegno, Racconigi, Volterra per citarne alcuni, luoghi che ogni comunità locale conosce molto bene.
Due ulteriori progetti di Doni, uno su Mombello e uno su Cogoleto, definiranno ancora meglio questo viaggio/percorso tra i luoghi della follia.
Un approfondimento su Colorno è quello realizzato in video da Wendyfilm, cha ha vinto con questo il festival "La danza in un minuto" edizione 2017 e realizzato nell'ambito di un progetto condotto per conto del Consorzio Solidarietà Sociale.
L'intera iniziativa gode del patrocinio della Fondazione Mario Tommasini.

La mostra sarà inaugurata oggi, martedì 16 maggio alle ore 18:30

Artètipi Strada Nino Bixio 50 43125 Parma www.artetipi.it

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Sfoglia tutte le foto nella galleria qui sotto, ph. Francesca Bocchia

 

Sabato, 13 Maggio 2017 12:30

Elvis, il Musical: tributo al re del rock

Un grande evento a ricordo dei 40 anni dalla scomparsa di Elvis Presley. 
E a Milano è subito rock, quello intramontabile, quello da cantare e ballare, quello che fa emozionare. Il Teatro Nuovo ospita fino a domani, domenica 14 maggio, lo spettacolo "Elvis, The Musical", un tributo al re del rock che ripercorre la sua vita attraverso le canzoni che hanno segnato un'epoca.

Lo spettacolo - Un vero e proprio show, degno di un importante palco nel cuore del capoluogo lombardo. Scritta e diretta da Maurizio Combi, l'emozionante storia di Elvis va in scena amalgamando momenti biografici cruciali per l'artista, fatti personali e successi professionali: una vita dalle note indimenticabili. 
Gli interpreti che hanno la grande responsabilità di riportare on stage il re del rock sono Michel Orlando (Elvis giovane), l'esordiente interprete originario di Biella, e l'italo-canadese Joe Ontario (Elvis maturo), una garanzia. Le esibizioni canore e l'intera performance teatrale sono impreziosite da musica "live" e da coreografie eccezionalmente eseguite da ballerini professionisti. Quasi due ore di note senza tempo che voleranno in un soffio per gli spettatori in sala.

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Musica ma non solo - Senza dubbio le protagoniste della serata sono le magiche canzoni che da My Way a Only You hanno fatto innamorare milioni di persone in tutto il mondo. E ancora Jailhouse Rock e Blue Suede Shoes, che hanno fatto scatenare tutti i giovani negli anni '50. Tuttavia, la proposta di Combi non si esaurisce in un medley di canzoni o in un documentario su un artista immortale. È il risultato di un grande studio su questo giovane talento fagocitato dallo showbiz e delle figure chiave che hanno segnato la sua vita come la madre Gladys (la brava Elisa Filace), la sua band e Priscilla, interpretata da Valeria Citi. Il risultato? Tutto da godere a Teatro.

In ricordo del re del rock - I fan di Elvis troveranno una piacevole sorpresa al loro arrivo: il foyer del teatro verrà allestito con 15 memorabilia dell'Elvis Presley Museum come la chitarra Hagström, utilizzata nel TV show "Comeback Special" del 1968 o l'abito indossato nel 1972 e 1973 durante i suoi concerti a Las Vegas, o ancora la sua ultima lettera scritta il giorno prima della tragica morte. Insomma, un'esperienza a tutto tondo per gli amanti di "The King". Le iniziative in suo onore non si esauriscono a Milano, nelle prossime settimane raggiungeranno infatti anche la provincia di Como, per la FIM, Fiera Internazionale della Musica che si terrà dal 26 al 28 maggio a LarioFiere - Erba e Bologna, durante il musical juke-box di Broadway "All Shook Up!", in scena al Teatro "Il Celebrazioni".

Pietro Razzini

Sabato 13 maggio, alle 17.30, presso la libreria Emily Bookshop di via Fonte d'Abisso (MO), il poeta e scrittore originario di Pavullo presenta la sua raccolta di liriche. L'intervista all'autore.

Di Manuela Fiorini

Modena, 12 maggio 2017

Antropologo, scrittore, poeta e autore musicale. Daniele Biagioni, classe 1980, originario di Pavullo, sull'Appennino modenese, è un artista poliedrico che sa dosare con sapienza i suoi studi e i suoi talenti. I risultati, che gli sono valsi numerosi premi e riconoscimenti in concorsi nazionali, sono piccoli capolavori in cui nessuna parte e preponderante, ma ognuna si mescola alle altre con un'armonia perfetta. Come la raccolta di liriche Non conoscevo le zagare (Edizioni Il Fiorino), che sarà presentata sabato 13 maggio, alle 17.30, presso la libreria Emily Bookshop di via Fonte d'Abisso 9/11, a Modena. La natura e il sacro sono gli elementi che accomunano gran parte delle liriche, componimenti potenti, il cui la parola si fa preghiera nel tentativo di raggiungere l'assoluto.

Abbiamo incontrato l'autore.

Che cosa sono le zagare che danno il titolo alla raccolta?
"Le zagare sono il fiore degli agrumi. Si tratta di fiori bianchi a grappolo che hanno un aroma inconfondibile, come quello dei frutti che andranno a creare: dolce, ma anche acre e pungente. Nel nostro territorio sono rari: l'inverno modenese uccide gli alberi di aranci e limoni. Più che visivo, il richiamo è proprio olfattivo: ci sono dei profumi che ci colpiscono improvvisamente e che ci portano lontano da dove siamo fisicamente in quel momento, ci permettono di trovare un rifugio nei momenti in cui ne abbiamo bisogno e, ovviamente, di conoscere qualcosa di nuovo. L'olfatto è un senso spesso sottovalutato, ma la poesia ci insegna a ricordarcelo. Questa raccolta è uscita nel 2014 con "Il Fiorino" ed è stata sugli scaffali della libreria del mio studio per più di due anni. Ho deciso di presentarla adesso spinto dal mio ingresso ne "I Semi Neri", un'associazione fatta di persone e scrittori eccezionali che mi hanno fatto tornare voglia di mettermi in gioco con ciò che scrivo".

Nelle liriche si sente potente la presenza della natura, che riflette lo stato d'animo del poeta. A volte meravigliosa, a volte melanconica. Come l'elemento naturale ti è di ispirazione?
"Credo che recuperare il contatto con la natura ci aiuti semplicemente e meravigliosamente a ritrovare il contatto con noi stessi. Noi siamo parte della natura, lo sapevano i filosofi greci così come San Francesco. Se ci distacchiamo da essa, ci allontaniamo da noi stessi e diveniamo orfani della nostra parte più vera e profonda. La natura è fonte di ispirazione perché ci parla della nostra essenza più profonda, che segue le stagioni e il mutare del cielo, del giorno e della notte. Noi conosciamo il linguaggio della natura a livello inconscio: basta abbandonarsi ad essa per capirlo di nuovo anche consciamente e farlo fluire nella poesia".

Un altro tema molto presente è quello della tradizione ebraica, per esempio le poesie "Golgota", "Sukkoth", "Aviv", "Come a Gabaon". Come mai?
"Da diversi anni sono affascinato dalla cultura e dalla lingua ebraica. Penso che sia la tradizione antica che, grazie alla scrittura, è giunta a noi più intatta. Non a caso gli ebrei vengono chiamati "Il popolo dei libri". Si tratta di una tradizione millenaria e sconfinata che non ha mai smesso di produrre nuove vie ma, allo stesso tempo, è rimasta fedele al suo asse principale, quello della fede. Nella cultura ebraica ci si può perdere e ritrovare mille e mille volte, senza stancarsi mai. Sono in particolar modo affezionato all'Antico Testamento e, forse ancora di più, al Talmud, il Trattato delle Benedizioni, il libro infinito dei dialoghi rabbinici sulla sapienza.

In altre liriche, tra cui Prometeo, Il respiro di Set, Thar naoi dtonn emerge la presenza di alcuni culti dell'antichità. Che importanza ha per te il divino?
"Credo che i culti antichi abbiano il grande pregio di essere stati vicino alla natura e quindi siano spesso più immediati. La trascendenza cristiana ha il difetto di avere allontanato Dio dalla natura e averlo portato lontano da noi. Penso che la vocazione al divino sia insita nell'uomo. E personalmente ho sempre creduto che la dimensione spirituale sia in realtà quelle più vera. Non importa in che cosa credi ma è solo nella spiritualità che puoi immergerti per trovare un senso e per guarire dalle ferite. E allo stesso tempo, qualsiasi crescita che prescinda dalla dimensione spirituale è, secondo me, fatua. Come costruire sul nulla. Allo stesso modo, anche l'ispirazione poetica ha radici profonde nella spiritualità".

La tradizione ebraica e la tradizione celtica ritornano sovente nelle tue liriche. Quali sono i punti in comune?
"Sono antropologo e so che spesso le tradizioni culturali hanno radici comuni, anche e spesso inaspettatamente. Nel caso delle due tradizioni citate, quella celtica e quella ebraica, occorre prescindere dall'aspetto linguistico, in quando si tratta di lingue provenienti da famiglie davvero lontane: l'ebraico è una lingua semitica, le lingue celtiche sono di matrice indoeuropea; tuttavia, ci sono straordinarie similitudini fra il gaelico irlandese e il sanscrito. Nel profondo delle tradizioni, ci sono poi delle similitudini anche tra il mondo ebraico e quello celtico. Per esempio, nella connessione importantissima con gli elementi arborei: c'è una festa ebraica che si chiama BiShvat e che significa capodanno degli alberi e tutta la tradizione esoterica cabalistica si basa sull'immagine dell'albero della vita che struttura la nostra anima; l'alfabeto celtico è detto "alfabeto degli alberi" perché ogni lettera è associata ad un albero, così come gli alberi spiegano il nostro modo di essere e di vivere attraverso le similitudini con il nostro carattere".

C'è una lirica a cui sei particolarmente legato?
"Ogni poesia che scrivo è la fotografia della mia dimensione interiore in un particolare momento. Quindi, a posteriori, posso esprimere più o meno affezione verso una o verso l'altra. Infatti, la percezione varia in base al periodo che sto vivendo quando rileggo le mie poesie. Quindi posso dirti a quale poesia mi sento particolarmente legato oggi, in questo istante in cui rispondo alla tua domanda, leggendo il mio libro: "Leolam". In questo momento vorrei essere soltanto terra, per osservare il cielo cambiare.

Qual è oggi il ruolo del poeta?
"Il poeta oggi è un visionario che cerca di raccontare alla gente quanto la bellezza si nasconda fra le cose del quotidiano e quanto sia delicato il nostro mondo, pieno di fili invisibili che non vediamo ma che muovono le circostanze intorno a noi. Spesso il poeta soffre più degli altri ma Dio gli ha donato la scrittura come terapia per sopravvivere".

La conduzione è affidata a Daniela Ori, poetessa, scrittrice e presidente dell'Associazioni "I Semi Neri", che leggerà anche alcune liriche insieme all'autore. Sono previsti interventi musicali dello stesso Daniele Biagioni.

INFO
Daniele Biagioni
Non conoscevo le zagare (Edizioni il Fiorino e Ebook Editore per la versione digitale)
Presentazione sabato 13 maggio, ore 17.30
c/o Emily Bookshop, via Fonte d'Abisso 9/11, Modena
www.semineri.it, www.emilybookshop.it 
tel 349 5369707
INGRESSO LIBERO

«Tutti combattiamo. Per un'idea, un amore, un'ingiustizia, un traguardo... in generale per il diritto di essere felici» e ieri sera Fiorella Mannoia l'ha dimostrato sfoggiando tutta la sua grinta sul palco del Teatro Regio, grazie a Caos Organizzazione Spettacoli e Arci Parma.

Un successo inarrestabile quello di "Combattente Tour", con cui Fiorella Mannoia sta calcando i palchi dei più prestigiosi teatri italiani.

Molte le "firme" che hanno collaborato alla realizzazione del nuovo album "Combattente", autori della nuova generazione, ma anche storici nomi della canzone d'autore: Ivano Fossati (in un brano in cui Fiorella è autrice del testo e Fossati delle musiche), Giuliano Sangiorgi, Federica Abbate, Cheope, Fabrizio Moro, Bungaro, Cesare Chiodo e anche la stessa Fiorella Mannoia.

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Nell'album troviamo anche "Perfetti Sconosciuti", il brano scritto da Fiorella Mannoia con Cesare Chiodo e Bungaro e che le è valso (al suo debutto come autrice e interprete di una colonna sonora) il Nastro D'Argento 2016 per la "Migliore Canzone Originale" nell'omonimo film diretto da Paolo Genovese.
Una ritrovata passione, quella per il cinema, per Fiorella che è anche sul grande schermo nel film di Michele Placido "7 Minuti", in cui recita il ruolo di una delle protagoniste.

Sfoglia tutte le foto nella galleria qui sotto, ph. Francesca Bocchia

Sabato, 13 Maggio 2017 10:34

Michael Jackson Live Tribute Show

L'emozione di ascoltare dal vivo brani leggendari come "Dangerous", "Billie Jean", "Thriller", "Smooth Criminal" e "Heal the World", in un susseguirsi di brividi sulla pelle e una costante crescita di ritmo. L'incredulità di vedere sul palco movenze e caratteri somatici che immortalano il re del pop. Tutto questo e molto di più è stato lo show di Sergio Cortes, spagnolo di Barcellona, fan da una vita di Michael Jackson. Con lavoro, impegno e sacrifici, Sergio è riuscito a creare uno spettacolo che parla del suo mito, trasformando una passione in un lavoro. E questa passione è stata ben visibile al "Teatro Nazionale Che Banca!" di Milano: oltre due ore di musica che hanno permesso di rivivere i magici momenti della storia di re Michael.

LA SCOMMESSA VINTA - Un'impresa per niente facile, se ci si pensa con attenzione. Un risultato che ha lasciato tutti soddisfatti: poco distante sia nell'aspetto che nel timbro vocale, l'artista spagnolo mostra nel suo "Michael Jackson Live Tribute Show" una grinta e una attenzione ai particolari elevatissima. Il pubblico non può fare a meno che shakerare i bacini e sostenere il cantante gridando le parole delle canzoni che Michael Jackson ha portato nell'immortalità. Tutti i gesti ricordano lui. Tutte le movenze sono state ripetute allo sfinimento per raggiungere la perfezione del risultato. Il boato maggiore, nel momento dell'intramontabile "moon walking".

IL GRUPPO - Una band di 5 elementi, 5 ballerini che portano in scena coreografie pazzesche, costumi volutamente ispirati ai video d'epoca, un mix di luci che aggiungono un' atmosfera di eternità alla notte del teatro Nazionale. Tutti elementi che hanno contributo al successo dell'evento. La volontà era quella di seguire le scalette predisposte durante i concerti del grande Michael: missione compiuta, creando una fusione eccezionale di brani che si vivono non solo si ascoltano. Un regalo per tutti coloro che hanno vissuto (in maniera diretta o attraverso i racconti di presenti) un concerto del re del pop.

Pietro Razzini

Servizio di nido anche nei mesi estivi centrali organizzando il "Centro Estivo" al Nido "La Rondine" per i bimbi dai 12 ai 36 mesi.

Felino, 10 maggio 2017

Per andare incontro alle esigenze delle famiglie con entrambi i genitori lavoratori, l'Amministrazione Comunale di Felino prolunga il servizio di nido anche nei mesi estivi centrali organizzando il "Centro Estivo" al Nido "La Rondine" per i bimbi dai 12 ai 36 mesi per il periodo dal 24 Luglio al 25 Agosto.

"Si tratta di un servizio aggiuntivo rispetto al nido tradizionale, pensato per quelle famiglie che necessitano di un aiuto per l'accudimento dei loro bambini anche nei mesi estivi di luglio e agosto che risponde alle esigenze lavorative dei genitori ma, allo stesso tempo, assicura ai bambini una continuità nella cura e dell'attività educativa" spiega Patrizia Tondelli, Assessore ai Servizi educativi e scolastici del Comune di Felino.

Al servizio potranno accedere sia i bambini già iscritti al Nido Intercomunale "La Rondine"di Felino-Sala Baganza e al Micronido "Arcobaleno" di San Michele Tiorre, sia i bambini attualmente non frequentanti e non residenti nei due comuni.

Per il nuovo servizio di "Centro Estivo" sarà possibile l'iscrizione e la frequenza a moduli settimanali. Sono state determinate tariffe settimanali differenziate in base al modulo orario prescelto che comprende l'orario part-time dalle 7,30 alle 13,00, l'orario tradizionale dalle 7,30 alle 15,30 e l'orario prolungato fino alle 18,00.

La sede del Centro Estivo sarà presso il Nido "La Rondine" di Felino e si svolgerà dal 24 luglio al 25 agosto con esclusione della settimana di Ferragosto che va dal 14 al 19 agosto. Per poter accedere ai servizi educativi 0-3 anni, compreso il Centro estivo, occorre essere in regola con le vaccinazioni.

La quota fissa dovrà essere pagata anticipatamente all'atto dell'iscrizione mentre il pagamento dei pasti dovrà essere effettuato al termine della settimana di frequenza. Per questo servizio non si terrà conto del beneficio Isee.
Sarà possibile effettuare l'iscrizione dal 5 maggio al 26 maggio 2017 consegnando il modulo, debitamente compilato, presso l'Ufficio Iscrizioni e Rette del Comune di Felino, unitamente alla ricevuta di pagamento, aperto nei seguenti giorni e orari: dal lunedì al venerdì dalle ore 11,00 alle 13,00 ed il sabato dalle ore 8,30 alle 13,00.

(Fonte: Comune di Felino)

Perché una scelta così 'forte'? Cosa spinge un uomo qualunque a decidere di vivere senza acqua, luce e riscaldamento, senza contatti umani, in silenzio e in condizione di estrema povertà? Due giovani registi siciliani sono in viaggio alla scoperta di 'voci dal silenzio' e raccontano, in un documentario di prossima uscita dei loro incontri speciali.

di Alexa Kuhne

Parma, 13 maggio 2017

A chi non è capitato, almeno una volta, di averne abbastanza dei ritmi insostenibili della vita in città, del lavoro, dei rumori, degli smartphone, del caos? A quanti è successo di non sentirsi liberi? E quanti hanno desiderato di andare via e di cercare il silenzio, l'isolamento, il contatto con la natura e con Dio?
A quasi tutti sarà sembrato impossibile fuggire. Per qualcuno la possibilità si è fatta realtà.
Perché esistono luoghi dove ancora domina il silenzio. Posti in cui è possibile rifugiarsi e scappare dal mondo, da quello che siamo costretti a vivere.
In punti sperduti della Terra si può esistere 'in lentezza', pregando, toccando una spiritualità spesso soffocata, scavando in se stessi. 
Scelte di vita estreme che possono sembrare ingabbianti perché richiedono sacrifici enormi, apparentemente, a corpo e mente.
E invece non è proprio così. Si può arrivare a comprendere che intrappolante era la vita di prima, perché creava catene su catene.
Ci sono persone speciali, coraggiose o fanatiche - a seconda dei punti di vista - che cambiano e cercano condizioni estreme di vita: sono gli eremiti. Uomini e donne che, volontariamente, hanno deciso di ritagliarsi uno spazio di solitudine, lontano dal mondo, quello convenzionale.
Se non ci fossero stati due registi, Alessandro Seidita e Joshua Wahlen, con il loro 'Voci dal silenzio', probabilmente non conosceremmo la vita degli eremiti di cui stiamo per raccontarvi.
I due documentaristi hanno raccolto le storie di Fra' Bernardino, di un ex pugile, del 'pazzo del fiume', di Gianni che vuol vivere con i suoi gatti e le sue tartarughe, di Rosalba che vive in una grotta fra le montagne.

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Il viaggio. Alessandro e Joshua, il cui lavoro è ora in fase di montaggio, hanno viaggiato per mesi e mesi, percorrendo l'Italia da sud a nord su di un camper, per incontrare questi personaggi reali che animano la docu con il loro percorso di silenzio e solitudine.
Raccontano i due film maker:"Ogni singola persona è eremita a modo suo, perché dentro ciascuno esiste una prospettiva diversa, una ricchezza umana sempre differente, con cui si vive la solitudine. L'isolamento, il luogo che si deputa a eremo, è uno 'specchio', che riflette l'interiorità dell'asceta, che riflette e amplifica la parte più intima".
Riflettere e amplificare il proprio mondo interiore: quello che non è possibile fare in una esistenza convenzionale. Questa, per un eremita, è la più grande conquista.
Dicono i due reporter: "Se tutti noi ci adoperiamo per riempire, il solitario attua un processo inverso: comincia a sottrarre. Perché, oltre i fumi del suo ego, attraversati i tremori del suo animo, egli fa la scoperta di un deserto abitato: se stesso nel tutto".

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Fra' Bernardino il francescano
Prima della sua nuova vita, si chiamava Bernardino Greco. Ha 78 anni e vive alla Romita di Cesi, nei boschi di Torre Maggiore in Umbria, 800 metri di altezza, sulla via Francigena, fra Assisi e Roma.
Prima di diventare francescano faceva l'agricoltore e il carpentiere. Da ragazzo è rimasto colpito dalle rovine di un vecchio convento abbandonato nel 1867 e ha deciso di rimanere fra quei resti che gli sembrava lo invitassero a rimanere. Il francescano non si è più mosso e ha restaurato la Romita. Vive senza corrente elettrica, raccoglie l'acqua piovana. Coltiva il suo orto e nutre dei polli.
L'unica compagnia sono i suoi cani maremmani.
"Bernardino vive in modo semplice e genuino - spiegano Joshua e Alessandro -; è ancorato alla terra, ha creato un rapporto speciale con le pietre della Romita. Si considera parte del creato con i cui elementi comunica continuamente".

Il 'pazzo del fiume'
Maurizio lo chiamano così da quando lo hanno visto costruirsi un eremo in pietra, sulle sponde di un fiume, alle porte di Bivongi, un paese in provincia di Reggio Calabria. Vive in un'unica stanza senza elettricità, acqua e riscaldamento. Realizza strumenti aborigeni e decora legno con il fuoco. Cura volatili e percorre quotidianamente i sentieri del bosco.
La sua 'diversità' gli è costata il soprannome di 'pazzo del fiume'. Maurizio, 62 anni, in quel luogo sperduto si sente come in una culla, lui stesso dice "protetta dagli angeli e dalla sorella natura. L'unica cosa a cui devo realmente prestare attenzione è la presenza dell'uomo". La sua casetta nel bosco diventa spesso oggetto di atti vandalici ed è stata anche incendiata.
Joshua racconta: "Maurizio è un sognatore che non affila mai le armi. In lui abita una religiosità primitiva: comunica con il divino attraverso le rocce, gli alberi, l'acqua. Ed è lì che trova Dio".

Gianni e i suoi amici silenziosi
Si chiama Gianni Menichetti e vive tra le montagne che fiancheggiano la Costiera amalfitana. Quello che lo uccide sono le città piene di esseri umani; quello che gli dà vita è il rapporto profondo con la natura e con i suoi animali di cui si è circondato in una costruzione moresca in cui vive.

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Rosalba, la grotta e il suo voto di povertà
La sua dimora, a 1100 metri di altezza in Val di Susa, è la grotta della Madonna di Beaume; gli abitanti della piccola comunità vicina hanno voluto costruirle una baracca per riporre cibo e i pochi oggetti personali. Non ha niente perché i suoi 71 anni ha scelto di viverli nella povertà assoluta. Prima di questa decisione lavorava come pubblicitaria; poi ha voluto seguire la voce di Dio.
Joshua spiega che "la sua storia ricorda quella degli 'stolti di Cristo', figure ascetiche della Chiesa ortodossa che si muovono lungo gli argini prossimi alla follia. Rifuggono la sapienza umana per seguire le voci del cuore, simulano la pazzia, mortificano il corpo".

L'ex pugile indocristiano
Pietro Bucciotti da 30 anni vive a Cerva, vicino Catanzaro. Prima di scoprire il suo eremo ha viaggiato per anni verso Est. L'ex pugile cerca la meditazione e segue la filosofia orientale.
Il suo credo nasce dal sincretismo religioso.
Ogni mattina si rivolge al sole e si purifica con l'acqua di una fonte. Per lui le parole sono "superflue, fuorvianti e approssimative"...

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Secondo giorno del Campionato Mondiale della Pizza che sta animando il Palacassa di Parma. Ecco gli scatti di questo appuntamento che si concluderà il 10 maggio con le competizioni finali.

Parma, 9 Maggio 2017 

C’è profumo di Pizza al Palacassa, nel quartiere fieristico di Parma. Quel profumo che avvolge e fa venire l’acquolina in bocca. Ma ancora più coinvolgente è l’osservare i migliori pizzaioli italiani e dal mondo impastare e far roteare dischi con evoluzioni da veri showman. Il Campionato Mondiale della Pizza è anche questo, è spettacolo culinario, scoperta di prodotti studiati appositamente per impasti impeccabili e curiosità sulle diverse tecniche e sperimentazioni. E soprattutto è confronto: ogni pizzaiolo porta il meglio, le novità provate e riprovate perché il risultato sia la pizza perfetta.

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Tre giorni tra mozzarella filante, sentori fragranti, gare e premiazioni. Domani, mercoledì 10 maggio, si svolgerà la giornata finale con la competizione più attesa e spettacoli di freestyle e si potranno tirare le somme di questa 26esima edizione

A giudicare dall’affluenza e dall’entusiasmo non deluderanno.

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Si è svolta presso l'Istituto di Istruzione Magnaghi, di Salsomaggiore Terme, la finale dei giovani chef finalisti del Concorso "Dove c'è sugo c'é pasta", ideato e promosso da Barilla e rivolta agli studenti frequentanti il quarto anno dell'indirizzo enogastronomia, con l'obiettivo di valorizzare e premiare la creatività nella preparazione di uno dei piatti più famosi della cucina italiana: la Pasta.

Molte le ricette, tutte di altissimo livello, e accomunate dallo stesso tema: realizzare con originalità e creatività una salsa (o condimento) innovativo con materie prime caratteristiche della cucina regionale italiana. La sfida, arbitrata da una giuria di qualità composta dal team Barilla e dai docenti dell'Istituto hanno visto Alessia Ferrara e Claudia Ghelfi della 4^C enogastronomia, seconda coppia classificata Lorenzo Zambon e Gabriele Gambarelli della 4^B enogastronomia, terzi Luigi Balzano e Andrea Busseti della 4^B e quarti Alessio Sora e Simone Accarini della 4^B enogastronomia.

Ai vincitori sopra menzionati sarà data la possibilità di accedere ad una giornata di full immersion in Accademia Barilla con gli chef Barilla e per l'occasione verrà loro consegnata una giacca da cucina Barilla. «Il nostro Istituto è sempre orgoglioso di essere al fianco della grandi aziende italiane in occasioni che creano percorsi di alta formazione per i nostri studenti- ha spiegato la preside Luciana Rabaiotti – e ringrazio Barilla per l'attenzione che in tutti questi anni ci ha riservato. Il Concorso Barilla è uno degli appuntamenti più attesi dai nostri studenti di quarta enogastronomia: non è solo un concorso, ma un appuntamento con il mondo dell'alta cucina per cui si preparano accuratamente e con passione. Siamo pertanto lieti che di nuovo l'azienda parmigiana ci abbia coinvolti e auspichiamo che questa collaborazione prosegua negli anni dirigendosi verso progettualità e accordi ancora più collaborativi».

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Forse non tutti sanno che l'uva oltre ad essere un gustoso frutto da cui si ricavano straordinari vini può produrre anche un prodigioso olio. CECILIA NOVEMBRI ci spiega come da quei piccoli semini che troviamo nei chicchi d'uva si estrae esattamente l'olio di vinaccioli! Un olio molto saporito e ricco di benefiche proprietà organolettiche perfetto in cucina, ma anche come cura di bellezza.

 

Il vino, per i veri appassionati, si sa, è un elemento fantastico, che regala sensazioni gustolfattive incomparabili. Ma esistono degli altri elementi che si intrecciano al mondo del vino che sono altrettanto soddisfacenti: i vinaccioli.

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Sono i semi dell'uva che contengono Omega 6, Acido Linoleico, Antiossidanti di origine Fenolica, Calcio, Fosforo, Vitamina E, Polifenoli e Flavonoidi, dalla loro spremitura a freddo si ricava l'Olio di vinaccioli, ingrediente che può essere usato nella quotidianità, sia come rimedio di bellezza, è ideale per idratare la pelle, sia in cucina, ma a piccole dosi perché è molto calorico.

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L'olio di vinaccioli può infatti essere consumato crudo, con il calore può alterarsi, per condire le verdure o per marinare filetti di pesce o crostacei.
Si possono preparare emulsioni o citronette con il succo di limoni freschi, buccia d'agrumi, sale, pepe e spezie come la curcuma. Grazie al suo particolare gusto agrodolce è ideale per esaltare l'aroma dei formaggi e con un cucchiaino di miele sarà perfetto.

Le sue proprietà sia gustative che olfattive ne fanno un elemento utilizzato nelle cucine raffinate di alto livello che desiderano arricchire i propri piatti con sapori particolari ed unici!

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In occasione della “Giornata Internazionale della Terra” i rappresentanti dell'associazione JRE Europa insieme per un evento metafora di rinascita, sostenibilità e rispetto per l'ambiente. Portavoce della compagine italiana è stato lo chef Luca Marchini

Modena 24 Aprile 2017 -

In occasione della “Giornata Internazionale della Terra” l'Associazione JRE Europa si  è incontrata per un evento unico nel suo genere, metafora di rinascita, sostenibilità e rispetto per l'ambiente: “Earth Day Dinner”. Ad organizzare ed ospitare l'appuntamento è stata la Polonia, new entry dell'associazione con tre ristoranti.

Due giornate, il 21 e 22 aprile, incentrate sulla scoperta di questo territorio, delle sue peculiarità e dei prodotti che la terra offre. Due giornate durante le quali gli chef si sono trovati impegnati in attività a contatto con la natura, alle prese con piantumazioni per contribuire alla crescita e sviluppo della foresta, ma anche in preparazioni culinarie senza l'ausilio di utensili e strumenti elettrici.

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Per l'Italia è stato Luca Marchini, chef del Ristorante L'Erba del Re di Modena e neo e letto presidente della compagine italiana, a cimentarsi in ricette che hanno previsto l'utilizzo di alimenti quali bacche, licheni, radici, germogli, piante e fiori, ma anche pesci e selvaggina, lavorati secondo antiche tecniche di fermentazione ed essiccazione. E non vi erano cucine attrezzate o elettrodomestici ad aiutare il lavoro, ma solo cotture alla brace, con legna, in buche e su pietre calde.

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Lontano dalle tipicità modenesi, lo chef Marchini ha portato in Polonia la sua esperienza per fonderla con la cultura e le tipicità locali, realizzando i piatti di una volta, quelli più popolari e contadini. Una riscoperta dei sapori genuini che la cucina polacca custodisce, ma soprattutto la volontà di puntare l'attenzione sul rispetto che la terra e i suoi frutti meritano, nonché sull'importanza imprescindibile che ricoprono nella vita di ogni uomo.

Il "Castello delle fiabe" come è stato definito, ora gestito dal Comune di Grizzana Morandi, è stato fondata nel 1850 dal conte Cesare Mattei. "Vita straordinaria di Primo Stefanelli" è la biografia dell'ultimo proprietario del Castello.

di Laura Corallo

"Vita straordinaria di Primo Stefanelli" è la biografia dell'ultimo proprietario del Castello Rocchetta Mattei, alle porte di Bologna, dal 2005 di proprietà della Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna. Il "Castello delle fiabe" come è stato definito, ora gestito dal Comune di Grizzana Morandi, è stato fondata nel 1850 dal conte Cesare Mattei, inventore dell'elettromeopatia, ed oggi rappresenta una delle principali mete turistiche dell'Emilia Romagna, con 60 mila visitatori all'anno.

Il libro è stato voluto dalla famiglia di Primo Stefanelli, i figli Antonietta e Giuseppe e i nipoti Paolo e in particolare Stefano, per tramandare la memoria dell'imprenditore, vissuto fino al 1989 e conosciuto da tutti come il "Mercantone", protagonista di una delle più importanti imprese economiche della valle del Reno a partire dagli anni Trenta e dalla sua rinascita nel secondo Novecento. L'autore del libro, lo storico Claudio Cappelletti racconta "il nome di Primo Stefanelli è legato indissolubilmente a quello del conte Cesare Mattei, fondatore della Rocchetta – spiega Cappelletti -. Stefanelli ha salvato il castello dal definitivo degrado e ha acquistato alcune proprietà che erano state del Conte. Ha avuto il merito di aprire la Rocchetta ai visitatori e offrire ospitalità al suo interno (il Castello era dotato di bar, ristorante e albergo). Negli anni Sessanta l'ha fatta conoscere attraverso un gran lavoro di promozione come opuscoli e cartoline". "Stefanelli è identificato come il proprietario della Rocchetta ma è molte altre cose, imprenditore in più settori – continua l'autore. I momenti più significativi della sua carriera sono la rappresentanza in zona della Singer dal 1934 e la casa del Mobilio, il commercio cioè dei mobili, poi ovviamente la Rocchetta e il Castello Carrobio di Massa Finalese mentre le difficoltà sono state la guerra e l'incendio del suo negozio nel 1947".

Famiglia Stefanelli

Oggi, al recupero della Rocchetta, durata sette anni ad opera della Fondazione Carisbo, nell'ambito di un progetto turistico e culturale funzionale alla valorizzazione della Valle del Reno, potrebbe aggiungersi un altro tassello. Antonietta Stefanelli, farmacista e figlia di Primo Stefanelli, ha proposto infatti la realizzazione di un orto botanico, che ha raccolto il favore del Sindaco di Grizzana Morandi, Graziella Leoni, all'interno del parco della Rocchetta, con tutte le piante che il Conte Cesare Mattei utilizzava per i suoi rimedi elettromeopatici. "Sarebbe un modo per portare avanti la ricerca dei rimedi delMattei, che grazie all'arte medica dell'elettromeopatia, ha attirato a Grizzana Moranti personaggi illustri e nobili da tutta Europa che venivano al Castello a curare i loro disturbi. Una disciplina nella quale Mattei era specialista e unico depositario dei suoi segreti".

Martedì, 18 Aprile 2017 15:57

Depero alla Fondazione Magnani Rocca - FOTO

Depero in più di 100 opere, in mostra presso la Fondazione Magnani Rocca. A raccontare "un artista che seppe dispensare meraviglia" Dinamico, poliedrico, brillante.

Parma, 18 aprile 2017

Dal 18 marzo al 2 luglio 2017 la Fondazione Magnani Rocca ospita una grande mostra dedicata a Fortunato Depero (Fondo 1892 – Rovereto 1960) nella Villa di Mamiano di Traversetolo, presso Parma. Oltre cento opere tra dipinti, le celebri tarsie in panno, i collage, disegni, abiti, mobili, progetti pubblicitari, per celebrare il geniale artefice di un'estetica innovativa che mette in comunicazione le discipline dell'arte, dalla pittura alla scultura, dall'architettura al design, al teatro.
La mostra è frutto della collaborazione istituzionale fra il Mart, Museo di arte moderna e contemporanea di Trento e Rovereto, e la Fondazione Magnani Rocca, ed è curata da Nicoletta Boschiero, già autrice di storiche ricognizioni su Depero, e Stefano Roffi, direttore scientifico della Fondazione.

Informazioni

Fondazione Magnani Rocca, via Fondazione Magnani Rocca 4, Mamiano di Traversetolo (Parma).
Dal 18 marzo al 2 luglio 2017. Aperto anche tutti i festivi. Orario: dal martedì al venerdì continuato 10-18 (la biglietteria chiude alle 17) – sabato, domenica e festivi continuato 10-19 (la biglietteria chiude alle 18). Lunedì chiuso, aperto lunedì di Pasqua, lunedì 24 aprile e lunedì 1° maggio. Ingresso: € 10,00 valido anche per le raccolte permanenti – € 5,00 per le scuole.

Informazioni e prenotazioni gruppi: tel. 0521 848327 / 848148 Fax 0521 848337 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.magnanirocca.it  Il martedì ore 15.30, il sabato ore 16.30 e la domenica e festivi ore 11.30, 16, 17, visita alla mostra e al confronto Cézanne/Morandi con guida specializzata; è possibile prenotare via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., oppure presentarsi all'ingresso del museo fino a esaurimento posti; costo € 15,00 (ingresso e guida).
Mostra e Catalogo (Silvana Editoriale) a cura di Nicoletta Boschiero e Stefano Roffi. Saggi in catalogo di Nicoletta Boschiero, Mauro Carrera, Matteo Fochessati, Alessandro Nigro, Stefano Roffi; apparati di Ilaria Cimonetti.

Sfoglia tutte le foto qui sotto, ph. Francesca Bocchia

Sabato 22 aprile, alle 17.30, al Teatro Alberione di Modena va in scena un reading teatrale tratto dal libro della poetessa modenese Daniela Ori. Regia e sceneggiatura di Annibale Lino Fontana e le voci narranti di Fabio Clerici, Lino Fontana e Mikaela Modigliani.

Modena, 18 aprile 2017

Il Giorno che non c'è, la raccolta di liriche della poetessa modenese Daniela Ori (Edizioni Artestampa) diventa uno spettacolo teatrale per dare voce, anzi, voci, alle emozioni e alle mille sfaccettature dell'animo femminile. Sabato 22 aprile, l'appuntamento è alle 17.30 presso il Teatro Alberione di via Tre Febbraio, a Modena. La raccolta di liriche è suddivisa in sette parti: Amore, Magia, Donna, Ricordi, Figlia, Incanto e Ironia, ognuna delle quali conta cinque poesie, a cui si aggiunge, come epilogo, la lirica che dà il titolo al libro. La regia e la sceneggiatura del reading è di Annibale Lino Fontana, che sarà anche una delle voci narranti, insieme a Fabio Clerici, ecclettico scrittore milanese, e a Mikaela Modigliani.

Ecco che cosa ci ha anticipato il regista Annibale Lino Fontana.

Annibale Lino Fontana

Da dove nasce l'idea di creare uno spettacolo teatrale da una raccolta di liriche?
"Mi è sempre piaciuta l'dea che una raccolta di poesie fosse in realtà un racconto organico "destrutturato e meta emozionale". Chiarisco: una raccolta di poesie è sempre stata pensata dal pubblico come una serie di piccoli componimenti senza alcun legame tra loro, sebbene potessero avere una idea di fondo in comune. Ecco allora la mia idea: scoprire quel legame sotterraneo che unisce le varie composizioni, renderlo palese attraverso una serie di "cuciture" e scoprire le emozioni nuove che questa operazione può suscitare nell'ascoltatore. Spesso si è sentito dire che ascoltare la lettura di poesie fosse "roba da tagliarsi le vene". In parte ciò può essere vero, soprattutto se la lettura privilegia quella vena di melanconia che normalmente accompagna la lettura delle liriche. Per me, invece, le poesie sono dei racconti concentrati di emozioni: dolci, violente, ironiche, tragiche, passionali e così via. Ho voluto fare in modo che tutte queste emozioni emergessero attraverso una lettura più coinvolgente, dove il pubblico si sentisse parte del racconto. La lettura diventa così un racconto organico dove le poesie si fondono con le "cuciture" divenendo un nuovo componimento poetico, dove le singole liriche spariscono per creare qualche cosa di più grande"

Come sarà articolato lo spettacolo?
"Sarà la rappresentazione di come si possa dialogare con se stessi attraverso alcuni componimenti poetici. Nella fattispecie vi è una specie di sdoppiamento di personalità. In ognuno di noi è presente una parte maschile ed una femminile ed è questo che porto in scena. Io rappresento la parte uomo-donna e c'è Mikaela Modigliani che rappresenta la parte donna-donna. Saremo come i cromosomi del DNA dell'autrice che assumono vita propria e combinandosi insieme daranno vita ad un nuovo essere autonomo. Ci saranno momenti in cui sarà l'anima ad avere il sopravvento, e altri dove, benché si tratti in fondo di un "reading", viene espressa la fisicità del racconto poetico. A volte, in maniera provocatoria, dico che la poesia deve essere anche violenza. Nel senso che la fisicità di una emozione deve essere presente nella lettura"

Quali sono state le difficoltà nel trasformare una raccolta di liriche in uno spettacolo teatrale?
"L'unico problema-sfida, in questo caso, è stato quello di immedesimarmi in un ruolo femminile. Sono pur sempre un maschio in cui la parte femminile tenta di prendere il sopravvento e diventa emergente e prioritaria. Il fatto che Daniela abbia strutturato il suo libro in capitoli con una particolare sequenza, in un primo momento, mi ha dato l'impressione di condizionarmi nella creazione del reading, ma mi sono subito ricreduto. Sicuramente è stato piacevole immaginare gli scenari, i personaggi, le emozioni presenti per poi evidenziare il tutto con la voce e con gesti. Sono felice di avere avuto questa opportunità".

Fabio Clerici, scrittore e regista, oltre a voce narrante, ha anche introdotto ogni sezione in cui è suddiviso Il giorno che non c'è, ponendosi come controparte maschile dell'autrice.

Fabio Clerici

Come ti sei rapportato con questa raccolta di liriche così fortemente femminile?
"Ritengo che ognuno di noi coltivi spazi emotivi maschili e femminili e in particolar modo in ambito artistico è necessario addentrarsi nelle pieghe di un vissuto diverso dal nostro, solo allora si può comprendere il fascino e lo stupore che dona l'universo femminile (nel mio caso) a volte apparentemente contradditorio ma ricco di quegli elementi che permettono alla diversità di divenire una fondamentale risorsa comu/nicativa. Con Daniela, amica e donna dalle molteplici stagioni emotive, mi sono lasciato cullare dal piacere di leggere le sue liriche e a mano a mano sgorgavano le emozioni, la penna correva sul foglio bianco dando voce a quel caleidoscopio di sensazioni che mi pervadeva. Il rapporto con quelle parole è stato subito magico, mi sono avventurato nel suo "bosco interiore", per viverne i profumi e i suoni".

C'è una parte del libro o una lirica che hai sentito più tua?
"Ogni lirica rappresenta una cellula del vissuto dell'autrice, creata seguendo le stagioni emotive, che si dilatano nel tempo e nello spazio. Sarebbe ingiusto privilegiare una lirica all'altra, perché sono tutti figlie della stessa madre. Una cosa però la posso dire, in questo libro trovo affascinanti tutte le poesie afferenti alla parte più intima dell'autrice: una su tutte quella che dona il titolo all'intera silloge "Il giorno che non c'è". Dovendo recensire questi versi li ho in un certo senso "adottati" e amati come se fossero miei".

Tu sei milanese, ma con Modena hai un legame particolare. Che cosa ti lega alla nostra città?
"Nel 2012, dopo il terremoto che ha colpito la Bassa modenese, ho partecipato a una missione di soccorso e rapportandomi con gli abitanti della zona sono rimasto colpito dalla loro filosofia di vita, dalla fierezza e umiltà dei gesti quotidiani e dall'attaccamento alla loro terra, segno di profonde radici piantate in quelle campagne violentate. Da quella esperienza è nato un libro, un doveroso tributo a un legame che è divenuto indissolubile".

L'evento è promosso dall'Associazione Culturale "I Semi Neri"  www.semineri.it  in collaborazione con il Centro Culturale Giacomo Alberione www.centroalberionemodena.it ed è a ingresso libero.

INFO
Centro Culturale Alberione, tel 059/236853 (lun-ven 16-19) o Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Ad aprire la rassegna di eventi "Aspettando la Mille Miglia" ideata dal Comune di Parma e Fiere di Parma, il Gran Premio auto storiche Terre di Canossa in programma il 21 aprile - A salutare le signore a quattro ruote la mattina del 21 maggio, i velivoli del Nucleo Aereo Acrobatico Parmense Srl e dell'Historical Aircraft Group che sorvoleranno il torrente Parma.

Parma, 14 aprile 2017

La Mille Miglia compie 90 anni dalla prima edizione del 1927 e si appresta a festeggiare questo importante traguardo anche a Parma, dove farà tappa per la terza volta sabato 20 maggio.

A presentare il percorso e il ricco calendario di eventi che animerà la città a partire dal 21 aprile, il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, l' Assessore comunale al Turismo Cristiano Casa, Marcella Pedroni, Segretario Affari Generale di Fiere di Parma, Ilaria Dazzi Brand Manager di Mercanteinauto, e Giuseppe Cherubini Vicepresidente del Comitato Operativo Mille Miglia in occasione di un incontro che si è tenuto questa mattina in Municipio.

A Parma, Città Creativa della Gastronomia Unesco, l'arrivo della carovana è previsto nella serata del 20 maggio. Le auto, precedute da 50 esemplari del Mercede Benz Mille Miglia Challange 2017 e da 100 esemplari del Ferrari Tribute to Mille Miglia Mercedes-Benz, cui ancora una volta la "Freccia Rossa" dedica un suggestivo tributo, sbucheranno da via Emilia Est, dove troveranno ad accoglierli i commercianti di San Lazzaro. Le vetture si dirigeranno poi verso viale Basetti, via Mazzini e strada Garibaldi, per giungere intorno alle 20.30 circa alla passerella in piazza Duomo. La partenza è prevista il giorno seguente da piazzale Santa Croce, per proseguire verso Ponte Taro e Busseto, dove nella mattinata si vedranno sfrecciare le magnifiche vetture che raggiungeranno Brescia.

A sfilare nelle vie del centro storico 450 bolidi costruiti tra il 1927 e 1957. Tra questi una Mercedes-Benz SSK, omaggio alla storica vittoria colta nel 1931 da Rudolf Caracciola, primo pilota non italiano ad imporsi in un'edizione della Mille Miglia. Ed ancora le auto della collezione Bmw Group Classic e ben tre delle vetture più significative del Museo Storico Alfa Romeo di Arese. Vetture d'antan lontane dalla sofisticazione tecnologica dei nostri giorni dove il fascino si gioca su stile, design e le suggestioni di un mondo passato quando tutto era più slow. Un'alchimia che anche a Parma ha conquistato appassionati e non, grandi e bambini.

Nell'attesa che il leggendario serpentone delle signore a quattro ruote arrivi in città, tante le iniziative in programma, frutto della sinergia tra Comune e Fiere di Parma.

Il primo appuntamento di "Aspettando la Mille Miglia" sarà la gara di regolarità "Terre di Canossa International Classic Car Challenge" che, sotto la direzione di Scuderia Tricolore e Terre di Canossa Events, prenderà il via venerdì 21 aprile dal Parco Ducale la settima edizione. Da qui le 100 vetture storiche attraverseranno le strade di Emilia, Liguria e Toscana, in un affascinante viaggio alla scoperta dei territori che furono di Matilde di Canossa, per giungere all'Autodromo di Varano Melegari e proseguire verso il Golfo della Spezia.

Il week-end successivo sarà all'insegna dei raduni capaci di esaltare la bellezza senza tempo di vetture che hanno segnato diverse epoche. Sabato 22 aprile a Parma la scena sarà tutta per coupè, spider e barchette che hanno partecipato alle diverse edizioni della Mille Miglia e che faranno bella mostra di sé, su iniziativa del Club Ruote a Raggi. Domenica 23 spazio invece alle Fiat 500, che sfileranno per le vie del centro in un appuntamento a cura di Fiat 500 Club Italia.

Dal 24 aprile al 1° maggio, "Aspettando la Mille Miglia" apre invece al mondo dei camper e del turismo all'aria aperta. Il Registro Italiano dei Camper Storici, grazie alla collaborazione dell'Associazione "In Camper con Gusto" ed al patrocinio del Comune di Parma, organizza in piazza Garibaldi un'esposizione di caravan ed autocaravan storici per la giornata del 29 aprile.

A chiudere infine il programma di eventi, il Raduno dei velivoli storici, ideato da Vittorio Dalla Rosa Prati e Luigi Rossi, organizzato per le giornate di sabato 20 e domenica 21 maggio, con la collaborazione del Nucleo Aereo Acrobatico Parmense Srl e dell'Historical Aircraft Group. Ben 30 velivoli storici giungeranno a Parma nel pomeriggio di sabato con i piloti che si recheranno subito in piazza Duomo, dove assisteranno all'arrivo degli equipaggi della Mille Miglia. I velivoli ripartiranno domenica mattina, sorvolando il torrente Parma e dando così il saluto alle auto storiche che lasceranno la città.

Parma riserverà anche quest'anno una caloroso abbraccio alla Mille Miglia accogliendo la Freccia Rossa nella meravigliosa cornice di Piazza Duomo dove per l'occasione è stata allestita una vip lounge. Un'opportunità unica per assistere in prima fila all'arrivo della storica corsa automobilistica.
Un'esperienza magica, sponsorizzata da Silvano Romani, in cui tradizione culinaria e passione per i motori convengono e sorprendono appassionati e curiosi.

In Piazza Garibaldi sarà allestito il "Villaggio Mille Miglia" fin dalla mattina del 20 maggio,dove le auto della Scuderia Dallara faranno bella mostra sotto i Portici del Grano. Alcuni gazebo accoglieranno cittadini e turisti in attesa dell'arrivo delle vetture della Mille Miglia.

" Per Parma la Mille Miglia è un'importante opportunità, un esempio tra i più rappresentativi del Made in Italy. Quest'anno la Mille Miglia festeggia i 90 anni e Parma che compie quest'anno 2.200 anni dalla sua fondazioni, si appresta ad accoglierla, sabato 20 maggio, come tappa per il terzo anno consecutivo – ha dichiarato l'assessore al Turismo Cristiano Casa - Sarà una grande festa, un'occasione speciale per promuovere il nostro territorio. Oggi vogliamo presentare il percorso che valorizzerà le nostre bellezze storico, culturali, gastronomiche e gli eventi che avranno luogo prima del 20 maggio "Aspettando la Mille Miglia" e che proseguiranno anche dopo la partenza dei bolidi con un evento in programma per la giornata del 27 maggio organizzato, in occasione della commemorazione di "San Filippo Neri" fondatore della Congregazione della Carità, con l'Azienda dei Servizi alla Persona del Comune di Parma – Ad Personam – e l'Associazione Veicoli Storici di Parma".

"Abbiamo partecipato anche quest'anno con entusiasmo alla macchina organizzativa della Mille Miglia in città, consapevoli dello straordinario fascino che questa manifestazione internazionale continua ad esercitare nei confronti di un'ampia fetta di pubblico, di appassionati e non solo – ha dichiarato Ilaria Dazzi, Brand Manager di Mercanteinauto e Mercanteinfiera -; intendiamo così valorizzare l'impegno del polo fieristico sempre più in sinergia con il territorio, con l'obiettivo di esaltarne le eccellenze che sa esprimere e tra queste sicuramente il mondo dei motori".

La 28° edizione Palio delle Contrade Di San Secondo Parmense si svolge il 2, 3, 4 giugno 2017. A disegnare il nuovo Drappo sarà Stefano Brianti, vincitore del Bando di Concorso.

Parma, 15 aprile 2017

Ogni anno, il primo fine settimana di Giugno, si disputa a San Secondo Parmense il Palio delle Contrade. Il Palio ripropone i festeggiamenti avvenuti nel 1523, in occasione del matrimonio tra il Conte Pier Maria dé Rossi e Camilla, figlia del signore di Vescovado Giovanni Gonzaga fratello del marchese di Mantova.

Tanti nobili signori intervenivano alla festa, tra i quali spiccava Giovanni dé Medici, fratello della contessa Bianca e zio di Pier Maria, e Pietro Aretino, sempre al seguito dell'amico Giovanni.
La corte dei Rossi e le sei contrade - Bureg di minen, Castell'Aicardi, Grillo, Dragonda, Prevostura e Trinità - animano il Borgo con cortei, banchetti, cerimonie, rinascimentali.

La Spalla di San Secondo, regina della festa, viene dispensata a tutti nelle cene propiziatorie, abbondantemente innaffiata dal vino "Fortanina".
Spettacoli di musici e sbandieratori, falconieri, duelli di spade, visite notturne alla splendida Rocca dei Rossi e scenografie suggestive caratterizzano i giorni magici del Palio.
La domenica, sul far della sera, si disputa la spettacolare Giostra della Quintana, che viene corsa con gli anelli più piccoli d'Italia.

A disegnare il Drappo 2017 sarà Stefano Brianti, vincitore del Bando di Concorso. Brianti, classe '73, nato a Parma, dove risiede, è diplomato al liceo artistico Toschi di Parma. Appassionato di calcio, ha svolto anche ruoli di giocatore e di allenatore. Vanta un gran numero di mostre personali, alcune delle quali dedicate a Siena e al suo Palio. 

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PROGRAMMA

Domenica 28 Maggio anteprima del Palio 

Sfilata per le vie del borgo dei musici e sbandieratori delle contrade per arrivare nella piazza della Rocca dei Rossi dove avrà luogo la cerimonia di presentazione dei Capitani di Contrada e investitura del Provveditore di Campo. Subito dopo svelatura del Drappo 2017 e sorteggio delle carriere. A seguire gara dei gruppi musici sbandieratori.

Ore 17.30
Vie del Borgo
Corteo storico con Musici Sbandieratori

Ore 18.00
Piazza della Rocca
Cerimonia di investitura dei Capitani di Contrada e del Provveditore di Campo

Ore 17.50
Piazza della Rocca
Svelatura del Drappo - Investitura del Provveditore di Campo e Presentazione dei Capitani di Contrada
A seguire
Piazza della Rocca
Gara Musici e Sbandieratori

Ore 20.30
Piazza della Racchetta
Cena Musici e Sbandieratori della Contrada Prevostura

Giovedì 1 Giugno

Dal pomeriggio Ludoteca Prevostura e le Esibizioni Allievi Musici e Sbandieratori della Contrada Prevostura in serata Battesimi di Contrada.
spettacoloprevostura.

Ore 17.00
Piazza della Racchetta Ludoteca Prevostura con i "Braccialetti bianco-neri"

Ore 18.00
Piazza della Racchetta Esibizione del Gruppo Allievi Musici e Sbandieratori della Contrada Prevostura

Ore 19.00 
Via Oddi Battesimo di Contrada Castell'Aicardi

Ore 20.00
Oratorio di San Luigi Battesimo di Contrada Trinità

Venerdì 2 Giugno

Celebrazioni 300° anniversario inizio della fabbrica dell'Oratorio di San Luigi Gonzaga (1717-2017). Nella piazza della Rocca Mercato Rinascimentale con Arti e Mestieri, esibizioni di giullari lungo le vie del Borgo e Cene Rinascimentali con vari spettacoli nelle Contrade. Sul Sagrato della Chiesa Collegiata la Corte dei Conti Rossi e i Signori delle Contrade fanno dono del Cero Votivo e ricevono dal Prevosto la benedizione. La Corte dei Conti Rossi saluta gli ospiti dei Feudi amici intervenuti a Palazzo. Visita guidata notturna "Arte e suggestioni in Rocca" a cura della Corte dei Rossi cero.

Dalle ore 09,00
Contrada Trinità
Celebrazioni 300° anniversario inizio della fabbrica dell'Oratorio di San Luigi Gonzaga (1717-2017)

Dalle ore 15,00
Piazza della Rocca
Mercato Rinascimentale con Arti e Mestieri

Dalle ore 15,30
Piazza della Rocca
I Racconti de "La Dama delle Civette"

Dalle ore 16,30
Vie del Borgo
Spettacoli con "I giullari fuori tempo"

Dalle ore 19,00
Piazza della Rocca
Cena Rinascimentale alla "Locanda dal Bureg"

Dalle ore 19,00
Via Roma
"Prevostura in itinere" passeggiata enogastronomica con Locanda in Piazzetta immersi nella storia della Contrada

Dalle ore 19,00
Via Garibaldi
Cena Rinascimentale con la Contrada del Grillo (riservata)

Dalle ore 19,00
Via Garibaldi - Portici del Leon D'oro
Cena Rinasimentale con la Contrada Trinità (riservata)

Dalle ore 19,30
Piazza della Rocca
Tavolata rievocativa in costume e giochi rinascimentali per bambini

Dalle ore 19,30
Piazza della Rocca
Contrada Castell'Aicardi "Osteria il Cardo" servizio al pubblico

Dalle ore 20,00
Piazza dell'Ospedale
Cena Contrada Dragonda (riservata)

Ore 21,30
Piazza della Chiesa
Investitura Signori di Contrada - Benedizione del Cero e del Drappo
A seguire
Via Garibaldi
Spettacolo di Focoleria e Danza Rinascimentale con la Contrada del Grillo

Ore 22,30
Piazza della Rocca
Fiaba della Buonanotte con "La Dama delle Civette"

Ore 22,30
Rocca dei Rossi
"Arte e suggestioni in Rocca" Visita spettacolo notturna con la Corte dei Rossi

Sabato 3 Giugno

Bianca Riario con i figli e le figlie, Pietro Aretino e il Cardinale Giulio de' Medici accolgono nel Castello di San Secondo gli sposi arrivati da Mantova insieme a Giovanni delle Bande Nere; i Signori delle Contrade rendono gli omaggi al Conte e alla sua famiglia. Presentazione delle Contrade, dei Cavalieri e dei Cavalli che disputerannp il Palio. Banchetti nelle Contrade e nelle Taverne del Borgo. 

Dalle ore 10.00
Piazza della Rocca
Mercato Rinascimentale con Arti e Mestieri

dalle ore 14.00 alle 19.00
Campo di gara
Prove ufficiali

Ore 20,00
Vie e piazze del Borgo
Inizio dei festeggiamenti

Ore 21.00
Piazza della Rocca
Offerta dei doni delle Contrade e indizione dei Giochi del Palio

A seguire
Vie e Piazze del Borgo
Rientro nelle Contrade in Corteo

Ore 22.00
Vie e Piazze del Borgo
Banchetti e cene propiziatorie in tutte le Contrade

Domenica 4 Giugno

Mercato rinascimentale in Piazza della Rocca per tutta la giornata. Dopo i riti religiosi del mattino, esibizioni Musici e Sbanderatori, spettacoli di Falconeria ancitipano il grandioso Corteo Storico con la Corte dei Rossi, gli ospiti e le sei contrade Buregh di Minén, Castell'Aicardi, Dragonda, Grillo, Prevostura e Trinità che precede la tenzone del Palio nell'Arena dello Stadio.

Dalle ore 08.30 - 10.30
Campo di Gara
Prove Ufficiali

Dalle ore 09.30
Piazza della Rocca
Mercato Rinascimentale con Arti e Mestieri

Ore 10.00
Piazza della Rocca
Didattica sulla falconeria con i "Falconieri dei Quattro Venti"

Ore 11.15
Vie del Borgo
Corteo di Cavalieri, Musici e Signori

a seguire
Piazza della Chiesa
Benedizione dei Cavalieri e dei Cavalli
Ore 11.45
Piazza della Rocca
Dimostrazione di falconeria maestra, con coinvolgimento del pubblico (I)

Ore 15.00
Piazza della Rocca
Dimostrazione di falconeria maestra, con coinvolgimento del pubblico (II)

Ore 15.45
Piazza della Rocca
Esibizione Musici e Sbandieratori

Ore 16.15
Vie e Piazze del Borgo
Grande Corteo Storico con partenza dalla Rocca dei Rossi

Ore 17.45
Campo di Gara
Spettacoli dei Musici e Sbandieratori
A seguire
Campo di Gara
Disputa del XXVIII° Palio delle Contrade con gli anelli più piccoli d'Italia
Dalle ore 20.00
Vie e Piazze del Borgo
Ultimi banchetti nelle Contrade

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