"Viviamo in una società troppo abituata a sostituire il ragionamento con lo scontro e troppo impegnata ad allevare mastini da combattimento: le parole dell'arcivescovo Matteo Maria Zuppi che invitano a fare delle nostre comunità luoghi di incontro più che di scontro sono un richiamo a riconquistare una dimensione umana e civile della nostra vita su cui riflettere e incamminarsi".

Così Simonetta Saliera in merito all'omelia pronunciata oggi dall'arcivescovo di Bologna nel corso della messa di San Petronio, patrono di Bologna.

Roncole Verdi, la scuola di proprietà non statale è comunque privata. Alcuni esponenti istituzionali, di rilievo locale, hanno voluto puntualizzare sulla natura giuridica di una scuola non statale che grazie a rilevanti aiuti pubblici è stata insediata a Roncole Verdi, frazione del Comune di Busseto (Parma), in un edificio di proprietà pubblica.

Al di là della qualificazione giuridica dell'entità scolastica in questione, a quanto pare una scuola media, la Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, ribadisce il grave dato che emerge: esponenti politici locali, trasversali a tutte le aree politiche, sin battono a sostegno di un'entità che ha una proprietà privata e non pubblica, provocando il depotenziamento delle scuole statali del territorio che in prospettiva possono perdere iscritti, quindi vedersi ridurre risorse economiche ed organici.

Se a Roncole Verdi si installa una scuola media che non è dello Stato Italiano in concorrenza a quelle Statali, è ovvio che questo costituisce un attacco diretto alle scuole medie degli Istituti Comprensivi di Busseto, Fontanellato, San Secondo, alla Scuola Media "Zani" di Fidenza ed all'Istituto Comprensivo di Cortemaggiore (scuola media di Villanova d'Arda).

Scuole in cui il personale docente e non docente è selezionato per forza, secondo i parametri imposti dal Contratto Collettivo Nazionale del comparto scuola ed alle norme ad esso collegate.

La Gilda degli Insegnanti, per il tramite del coordinatore di Parma e Piacenza Salvatore Pizzo, è vicina ai docenti delle scuole statali interessate.
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Gilda degli insegnanti – Parma –Via Verdi 25 tel. 0521 235547 -338 8103820
Gilda degli insegnanti – Piacenza – Via San Marco 22 tel 0523 314046 -3388103820

La kermesse internazionale dedicata al mondo dell'antiquariato ha preso il via sabato scorso presso le Fiere di Parma. Ben 20mila le presenze tra collezionisti appassionati e curiosi.

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Il tutto, in quattro padiglioni, 45.000 metri quadrati di superficie espositiva che accolgono 1.000 espositori e operatori da tutto il mondo

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Tanti gli oggetti curiosi e da collezione che si posso scovare, segnaliamo una riproduzione bronzea della timida ballerina Marie Van Goethem, la "Petite danseuse de quatorze ans" di Degas. Ce ne sono 100 in giro per il mondo. La versione più famosa è esposta al Museo D'Orsay a Parigi, ma la nr. 79 si trova a Mercanteinfiera. Poi ci sono le coloratissime sculture femminili di Niki de Saint Phalle e tutto l'alfabeto estetico del collezionismo dall' antiquariato al modernariato al vintage.

In concomitanza con Mercanteinfiera è tornata anche la 7ª edizione di ArtParma Fair, la fiera dedicata all'Arte Moderna e Contemporanea -presso il padiglione 7 - importante palcoscenico sia per firme di prestigio che per quelle emergenti.

La kermess chiuderà domenica 8 ottobre. Orari dalle 10.00 alle 19.00. 

Costo: Intero € 10
Ridotto architetti (con tesserino) € 7
Online € 8
Ragazzi gratuito se accompagnati da un adulto

Sfoglia la galleria qui sotto, cliccando su ogni foto!

Troppi imperdonabili errori e deformazioni della realtà storica nel docu-film sul Manzoni del Centro Nazionale Studi Manzoniani.

Lettera aperta che il Centro Studi Abate Stoppani ha inviato il 21 settembre 2017 alla Ministra dell'Istruzione Valeria Fedeli.

La lettera chiede alla Ministra di valutare l'idoneità didattica o meno del docu-film «Alessandro Manzoni, milanese d'Europa – L'immagine della parola», prodotto dal Centro Nazionale Studi Manzoniani, di cui è stata preannunciata la diffusione a 230.000 studenti delle Scuole Medie di Primo e Secondo grado del Comune di Milano.

"A supporto della nostra richiesta alla Ministra - scrive il Centro Studi Abate Stoppani - abbiamo elaborato una motivata analisi critica relativa a 20 episodi del docu-film in oggetto, recanti errori di fatto o interpretazioni superficiali di importanti momenti del nostro Risorgimento.

Il testo della LETTERA APERTA alla Ministra dell'Istruzione Senatrice Valeria Fedeli e a tutte le strutture interessate alle tematiche manzoniane

Milano, 21 settembre 2017
___________

Osservazioni critiche sulla adeguatezza didattica del docu-film «Alessandro Manzoni, milanese d'Europa – L'immagine della parola».
Un film di Pino Farinotti con la regia di Andrea Bellati. Scritto da Angelo Stella e Pino Farinotti.
Prodotto dal Centro Nazionale Studi Manzoniani, con il contributo di Fondazione Cariplo.

Ministero Istruzione Università e Ricerca

Cortese attenzione
Ministra Senatrice Valeria Fedeli

Milano, 21 settembre 2017

Oggetto: Osservazioni critiche in merito all'adeguatezza didattica del docu-film
«Alessandro Manzoni, milanese d'Europa – L'immagine della parola»

Gentile Ministra Fedeli,
con la presente il nostro Centro Studi Abate Stoppani Le chiede di valutare l'adeguatezza didattica del docu-film «Alessandro Manzoni, milanese d'Europa – L'immagine della parola», la cui diffusione nelle Scuole medie del territorio di Milano, è stata annunciata dalla circolare "MIUR.AOOUSPMI.REGISTRO UFFICIALE(U).0002884.27-02-2017" della USR Lombardia - Ufficio X - AT di Milano.

Dal marzo 2017 è in vendita su DVD (14 Euro) il docu-film "«Alessandro Manzoni, milanese d'Europa– L'immagine della parola». È una proposta editoriale di Pino Farinotti (noto per il suo "Dizionario di tutti i film"), con la regia di Andrea Bellati (regista, documentarista, Responsabile Formazione e Progetti Educativi presso Fondazione Eni Enrico Mattei).

È prodotto dal Centro Nazionale Studi Manzoniani (d'ora in poi CNSM) con il contributo di Fondazione Cariplo; di MiBACT – Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo; di MIC – Museo Interattivo del Cinema (progetto di Fondazione Cineteca Italiana e di Regione Lombardia). Il testo è firmato dal professor Angelo Stella (Presidente del Centro Nazionale Studi Manzoniani) e dallo stesso Pino Farinotti.

Nella confezione di vendita al pubblico, il docu-film si presenta con queste parole (in nota la nostra traduzione*): «This documentary about Alessandro Manzoni means to show to the public each aspect of the writer's life and works. Starting from his house, it shows all the places where Manzoni had lived. Everybody already knows them in a certain way, because those images, those cities, were fictionally recreated by the author in his poems. Throught many different interviews, comments and readings, this documentary gives opportunity to learn more about the importance of Alessandro Manzoni in the history of Italian literature as well as in the Italian language.»*

* Nostra traduzione: «Questo documentario su Alessandro Manzoni vuole presentare al pubblico ogni aspetto della vita e delle opere dello scrittore. Partendo dalla sua casa, il documentario mostra tutti i luoghi nei quali visse Manzoni. Ognuno in qualche modo già li conosce, perché quelle immagini, quelle città, furono dall'autore riproposte artisticamente nelle sue opere. Attraverso interviste, commenti e letture, questo documentario offre l'opportunità di saperne di più sull'importanza di Alessandro Manzoni nella storia della letteratura e della lingua italiane.»

Il docu-film è quindi da considerarsi a tutti gli effetti un'opera documentaristica.

Il docu-film è stato presentato in anteprima il 17 dicembre 2016 allo "Spazio Oberdan" di Milano. Emanazione della "Fondazione Cineteca Italiana", lo "Spazio Oberdan" è un riconosciuto centro di cultura, la cui attività cinematografica gode del sostegno, tra gli altri, di Provincia di Milano Settore Cultura, Regione Lombardia Culture, Identità e Autonomie della Lombardia, Comune di Milano. La sinossi di promozione dell'evento del 17 dicembre si concludeva con queste parole: «Ospite d'eccezione è infine papa Francesco, che in un prezioso intervento in video esorta i giovani a leggere i Promessi sposi, "capolavoro della letteratura italiana."».

Nel quadro del positivo accoglimento del docu-film presso le più prestigiose sedi della cinematografia milanese, e dell'implicito apprezzamento delle Istituzioni a ciò collegate, su iniziativa dell'Ufficio Scolastico Lombardia, il 31 marzo 2017, il docu-film è stato presentato presso Casa del Manzoni in Milano (Via Morone 1), ai docenti degli Istituti secondari Statali e Paritari di I e II grado del territorio di Milano.

Nella circolare di invito alla presentazione, si dice che il docu-film "sarà successivamente distribuito alle nostre scuole". Ricordiamo che si tratta di un bacino di riferimento di 213.000 giovani dagli 11 ai 18 anni, per 640 scuole.

Gentile Ministra Fedeli,
riteniamo che, a dispetto degli ampi consensi di cui gode, il docu-film "Alessandro Manzoni, milanese d'Europa" del CNSM non sia adeguato sotto il profilo didattico e quindi non possa essere distribuito nelle scuole medie di Milano.

Il film, prodotto dal Centro Nazione Studi Manzoniani con testo del Presidente dello stesso, professor Angelo Stella, e di Pino Farinotti, presenta infatti a nostro avviso, e sulla base di elementi di fatto che andremo ad esporre, aspetti di superficialità; dimenticanze; deformazione di dati storici; minimizzazioni di elementi fondanti della vita di Manzoni (per esempio, il suo rapporto con Lecco); tutti elementi che impongono al nostro Centro Studi Abate Stoppani di non rimanere silenziosi.

Il perché della nostra analisi critica – Il nostro Centro Studi ha in generale come obiettivo la conoscenza della vita e delle opere dell'Abate Stoppani, di cui stiamo predisponendo l'Opera Omnia. Nel 1873 l'Abate Stoppani pubblicò un libro «I Primi Anni di A. Manzoni» che fece scuola nell'analisi della formazione psicologica dello scrittore e della sua biografia giovanile.

Nel quadro delle ricerche per contestualizzare questa particolare opera dell'Abate Stoppani, ci siamo imbattuti in questo docu-film del CNSM, che, come abbiamo già evidenziato, contiene a nostro avviso elementi pregiudizievoli, sul piano culturale, sia della figura di Manzoni sia (seppure indirettamente) delle personalità che operarono attorno alla figura del poeta, tra cui l'Abate Stoppani.

Da qui la nostra attenzione e impegno perché, anche con riferimento a questo particolare prodotto editoriale, la ricerca storica sia tenuta al riparo da facili "effetti cinematografici", e sia conservata nella sua integrità metodologica.

Di seguito troverà gli elementi di analisi a sostegno delle nostre affermazioni e della richiesta che Le avanziamo di valutare l'adeguatezza didattica di questo documentario su Manzoni.

La struttura del docu-film – Il docu-film del CNSM si sviluppa attraverso nove capitoli (durata in minuti:secondi): 1. Milanese d'Europa (5:58) / 2. La vita (8:31) / 3. Gli ospiti di Casa Manzoni (10:04) / 4. I Promessi Sposi (6:55) / 5. L'immagine della parola (5:54) / 6. Il cinema (3:05) / 7. Le opere (5:57) / 8. Storia della Colonna Infame (4:04) / 9. I grandi manzoniani (5:30).

Il tempo di trasmissione è di 55 minuti. Il "parlato" si compone di 6.900 parole, quasi esclusivamente pronunciate da Pino Farinotti. Vi sono anche sette brevi interventi di operatori della cultura. Quattro di essi riteniamo siano da considerarsi organici al progetto: Angelo Stella, Presidente del CNSM (1:23); Jone Riva, Segretaria del Centro Nazionale Studi Manzoniani (1:54); Fernando Mazzocca, critico d'arte, supervisore del recentemente rinnovato allestimento del Museo Manzoniano di Casa del Manzoni di Milano (1:50); Rossella Farinotti, critico d'arte, figlia e collaboratrice di Pino Farinotti (1:12), per un tempo complessivo di 6:19. Per la brevità o il carattere dei loro interventi, le altre tre personalità, apparirebbero essere state incluse più come testimoni di prestigio che come co-autori del progetto: Francesco Alberoni, sociologo e scrittore (1:00); Emilio Isgrò, artista (1:32); Andrea Camilleri, scrittore (0:45), per un tempo complessivo di 3:17.

La struttura della nostra analisi – Abbiamo estrapolato dal docu-film esclusivamente le parti che a nostro avviso contengono errori e travisamenti di fatti storici ben verificabili, lasciando ad altra sede il dibattito sui modelli di analisi storica adottati dal docu-film. Di queste parti / episodi del docu-film che riteniamo non idonei sul piano didattico, abbiamo estrapolato le "scene" relative nonché il testo integrale del commento narrante. Le nostre osservazioni sono poste in immediata e inconfondibile vicinanza agli elementi estrapolati.

Questi i venti "episodi" analizzati
Segnaliamo che l'analisi critica è riportata – con maggiore completezza iconografica e con i corrispondenti spezzoni del docu-film – anche sul nostro sito http://abatestoppani.it/manzoni-lettera-ministra-fedeli/ Ognuno degli episodi sotto indicati reca – in colore blu – l'indirizzo della corrispondente pagina del sito (cliccandovi sopra si attiva il collegamento).

Episodio 1 – Conversione a Saint-Roch / Il luogo indicato come di Saint-Roch a Parigi è un ambiente che a detta dei suoi
amministratori NON è di quella chiesa. Sulla conversione si ripete un racconto puramente aneddotico, lontano dai dati storici, pag. 5. >> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/manzoni-conversione-saint-roch/ 

Episodio 2 – Incontro con Papa Francesco / La consequenzialità delle scene e del parlato potrebbe essere suggestivo
e indurre così a ritenere che il Papa abbia elogiato «I Promessi Sposi» con un video realizzato appositamente per il docu-film
e come riflesso immediato di un "incontro" avuto dal Papa con il professor Stella, pag. 8.
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/papa-francesco-udienza-stella/ 

Episodio 3 – Storia della Colonna Infame / La disposizione di immagini e parole potrebbe indurre lo spettatore
a pensare che la «Storia della Colonna Infame» sia stato stampato da Manzoni come "racconto autonomo", pag. 11
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/storia-colonna-infame/ 

Episodio 4 – Lapide della Colonna Infame / Non si dice che la lapide della "colonna infame" è esposta al Castello Sforzesco di Milano; si recita un testo mentre le immagini ne propongono un altro, pag. 13.
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/lapide-colonna-castello-sforzesco/ 

Episodio 5 – Addio, monti / Si recita il brano "Addio, monti" de "I Promessi Sposi" con tre errori di lettura,
uno dei quali con effetti goliardici, pag. 14.
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/milanese-europa-addio-monti/ 

Episodio 6 – Stessa attrice ma film diversi / È scambiato il film «Conquest-Maria Walewska» con il film «Ninotcka», pag. 15.
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/milanese-europa-conquest-ninotcka/ 

Episodio 7 – Edizioni 'pirata' / La consequenzialità delle immagini di edizioni 'pirata' de «I Promessi Sposi» potrebbe
indurre lo spettatore a ritenerle come pensate da Manzoni e realizzate da Gonin, pag. 16
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/milanese-europa-edizioni-pirata/ 

Episodio 8 – Filmografia mutilata / Non vengono indicate opere importanti del cinema muto dedicate a "I Promessi Sposi", pag. 17
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/milanese-europa-filmografia-muto/

Episodio 9 – Geografia falsata / Per il passaggio dell'Adda di Renzo si presenta un luogo diverso. pag. 18
da quanto indicato con voluta precisione da Manzoni.
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/trezzo-renzo-passaggio-adda/ 

Episodio 10 – Località manzoniane / Si presentano come "manzoniane" località non collegabili a "I Promessi Sposi", pag. 19
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/luoghi-manzoniani-garlate-abbadia/ 

Episodio 11 – Lui veniva da qui, anche / Si minimizza, fino ad ometterne ogni preciso riferimento, il rapporto esistenziale
e biografico tra Manzoni e Lecco, pag. 20
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/lecco-citta-manzoni/ 

Episodio 12 – Contorsioni topografiche / Con una non motivata deambulazione per Lecco, si dà un'immagine
dei "luoghi manzoniani" che potrebbe apparire riduttiva, pag.21
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/lecco-luoghi-manzoniani/ 

Episodio 13 – La casa del giovane Manzoni e il suo Monumento / Non si attribuisce l'opportuna importanza a due importanti testimonianze a Manzoni in Lecco, tra cui un Monumento Nazionale, pag. 22
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/caleotto-lecco-la-casa-di-manzoni/ 

Episodio 14 – Come era la Milano di fine '700 / Si indicano per la Milano in cui nacque Manzoni tecnologie e topografie
posteriori di cinquant'anni. Si indica come Palazzo Blondel (demolito nel 1872) l'edificio realizzato da Pascoletti nel 1952, pag. 29
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/milano-teresiana-fine-700/ 

Episodio 15 – "Illuminismo" di Maria Teresa d'Austria / Si presenta come condizionata dalle idee di Beccaria l'arretrata e inumana realtà giuridica della Milano asburgica, pag. 31
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/barbarie-del-codice-teresiano/ 

Episodio 16 – Vittorio Emanuele II a Milano / Errore documentario sull'incontro tra Manzoni e il Re Vittorio Emanuele II nel 1860; riduttive interpretazioni su un importante episodio del nostro Risorgimento, pag. 33
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/clero-conciliatorista-milanese/ 

Episodio 17 – Stesso nome ma Imperatori diversi / Si attribuisce a Manzoni una supplica di cui ha scritto solo il testo; all'Imperatore Francesco I (1768-1835) si da il volto di un altro Imperatore, Francesco Giuseppe I (1830-1916), pag. 37
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/due-franceschi-imperatori-austria/ 

Episodio 18 – Incontri, o mai avvenuti, o in date diverse / Si colloca al 1856 e in Milano un incontro con Gladstone avvenuto nel 1838 e a Brusuglio; si dà per dato un mai avvenuto incontro con Newmann, pag. 38
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/gladstone-newmann-manzoni/ 

Episodio 19 – Perché Giulia Beccaria sposò Pietro Manzoni? / Dei fratelli Verri si mostra Pietro per Giovanni; si presenta come obbligo ineludibile per salvare i Beccaria un matrimonio che convenne a entrambi gli sposi; la posizione sociale di Pietro Manzoni sembra essere minimizzata, pag. 39
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/giulia-moglie-pietro-manzoni/ 

Episodio 20 – Di chi fu figlio Alessandro Manzoni? / A riprova dell'attribuzione della paternità biologica a Giovanni Verri si porta un "si sapeva" e un quadro forse regalatogli da Giulia Beccaria. Che però potrebbe non essere quello che conosciamo, pag. 41
>> vedi anche sul nostro sito: http://abatestoppani.it/padre-alessandro-manzoni/ 

Gentile Ministra Fedeli,
ringraziandoLa per la cortese attenzione, a disposizione per ogni ulteriore chiarimento, nell'auspicio di una Sua autorevole riflessione circa l'adeguatezza o meno del docu-film «Alessandro Manzoni, milanese d'Europa – L'immagine della parola» sul piano pedagogico-didattico, Le porgo i più cordiali saluti.

Fabio Stoppani – Presidente Centro Studi Abate Stoppani
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. / 335 135.44.57
Via A. Soffredini 39/A – 20126 Milano – MI

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Allegato

• Analisi e commento del docu-film «A. Manzoni, milanese d'Europa», scaricabile cliccando sul collegamento sotto riportato:
http://abatestoppani.it/wp-content/uploads/2017/09/manzoni-mi-eu-osservazioni-critiche02.pdf 

Attenzione: l'intera analisi critica è esposta anche sul sito del Centro Studi Abate Stoppani
http://abatestoppani.it/manzoni-lettera-ministra-fedeli/ 

Visita di Papa Francesco, Bonaccini: "L'intera comunità regionale grata al Santo Padre per la sua presenza in Emilia-Romagna"

"Le sue parole rappresentano una straordinaria occasione di riflessione, nel nome di una società inclusiva, solidale, capace di accogliere. Grazie anche per il sostegno al dialogo fra le parti sociali che stiamo portando avanti tutti insieme con il Patto per il Lavoro"

Bologna - "Tutti gli emiliano-romagnoli, l'intera comunità regionale, è grata a Papa Francesco per la visita di oggi nella nostra terra, prima e Cesena e poi a Bologna, la seconda in pochi mesi dopo quella nei luoghi del sisma, a Carpi e Mirandola, la scorsa primavera, a cinque anni dal terremoto.
E come allora, la presenza del Santo Padre, le sue parole, rappresentano una straordinaria occasione di riflessione, nel nome di una società inclusiva, solidale, capace di accogliere, nella quale non vi siano ultimi e la coesione, anche fra cittadini e istituzioni, sia elemento virtuoso di civismo, onestà, impegno per il bene comune.
E un grazie al Pontefice anche per le sue parole di sostegno al dialogo fra le parti sociali che in Emilia-Romagna stiamo concretamente portando avanti tutti insieme con il Patto per il Lavoro, che sta dando risultati importanti nella lotta alla disoccupazione, perché garantire lavoro significa in primo luogo garantire dignità alle persone".

Venerdì, 29 Settembre 2017 16:21

Flashdance: il grande sogno si realizza a Milano

Dal 5 ottobre al 31 dicembre il "Teatro Nazionale Che Banca!" di Milano verrà esaltato dal ritmo di Flashdance, musical basato sull'omonimo film della Paramount Pictures. Un titolo che già ha elettrizzato la piazza, in attesa della prima. La traduzione e gli adattamenti sono stati affidati a Chiara Noschese. Si tratta di un allestimento teatrale completamente inedito e, per questo, avvolto da quella curiosità e quel mistero che ne aumenta l'attenzione mediatica. La nuova produzione Stage Entertainment e Full House Entertainment è pronta a stupire.

INDIMENTICABILE - Flashdance è da sempre un vero punto di riferimento della cinematografia anni '80: indimenticabili le sue scene di ballo e la sua straordinaria colonna sonora: un susseguirsi di hit internazionali che sono diventate veri e propri videoclip. Impossibile non emozionarsi già alle prime note di brani come Maniac, What a Feeling, Manhunt, I Love Rock and Roll e Gloria. Scelta apprezzabile: anche nel musical le canzoni più note saranno proposte in lingua originale inglese.

LA REGISTA - La regia dello spettacolo è affidata a Chiara Noschese, affermata attrice di teatro, casting director per Stage e regista di family show quali "Il Piccolo Principe" e "Le Avventure di Alice nel Paese delle Meraviglie". Con Flashdance firma anche la prima regia di un importante titolo internazionale: "Ho curato l'adattamenti di testi e liriche. Sono fiera del risultato finale, molto più simile al film che alla precedente produzione teatrale. La mia missione: trasmettere ciò che ho imparato nel corso di tanti anni di carriera. Penso di esserci riuscita. Abbiamo investito su dei "non nomi". Valeria Belleudi é alla prima esperienza da protagonista. Siamo orgogliosi di averle offerto questa opportunità".

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LA STORIA - Flashdance è la storia di Alex, una ragazza che ha un grande sogno da realizzare: entrare nella prestigiosa accademia di ballo di Pittsburgh riscattandosi così da un passato difficile. E' determinata, ha una voglia di raggiungere i suoi obiettivi al di sopra della media ma la vita non l'aiuta. Lavora come operaia saldatrice di giorno e come ballerina in un locale notturno la sera. E' una giovane donna indipendente e forte che combatte e lavora in un mondo di uomini. Alex scoprirà anche l'amore e imparerà che per sognare in grande si deve credere in se stessi e non temere le sfide.

I PROTAGONISTI - Protagonisti dello spettacolo, Valeria Belleudi e Lorenzo Tognocchi che hanno raccontato le loro emozioni durante la conferenza stampa di presentazione: "Inizialmente non è stato semplice. Non avevo mai recitato: ho ascoltato con grande attenzione le indicazioni di Chiara Noschese sin dal primo giorno. Io sono nata nel 1985, il film è precedente. Tuttavia penso che Flashdance sia immortale: si parla dei sogni di giovani che si mettono in discussione con il loro bagaglio di paure e di incertezze. Questi messaggi sono sempre attuali", ha affermato la Bellaudi seguita a ruota da Tognocchi: "Molte situazioni capitate al mio personaggio, sono successe anche a me. È la prima occasione da protagonista di una produzione così importante. Sono opportunità da non lasciarsi scappare".

Pietro Razzini

Mercoledì, 27 Settembre 2017 15:51

Il marcia contro il razzismo

Nigerian Association in marcia per dire NO. 
Domenica 1 ottobre la Comunità Nigeriana invita a marciare contro razzismo, illegalità, stereotipi, degrado e violenza. Partenza alle 17 dal Barilla Center.

Oltre gli stereotipi per dimostrare con forza quanto anche agli immigrati stia a cuore lo stesso bene comune. La Nigerian Association di Parma e provincia, coglie al volo la ricorrenza dei 57 anni di Indipendenza della Nigeria, per celebrarla con una marcia alla quale invita ogni cittadino.
Appuntamento è domenica 1 ottobre alle 17 al Barilla Center. Da lì, il gruppo si muoverà verso piazza Garibaldi, passando dalla stazione ferroviaria.

Il senso della manifestazione emerge dalle parole di Emmanuel Iyanda Femi, portavoce dell'associazione: "sappiamo che ci sono alcuni immigrati che delinquono, alcuni sono Nigeriani, ma è anche vero che ci sono immigrati, tra cui i nigeriani stessi, che lavorano duramente, che sono onesti e rispettano la legge; purtroppo le persone tendono a etichettare tutti negativamente. Per questo abbiamo organizzato questa marcia, per far capire una volta per tutte che non tutti gli immigrati sono criminali o delinquenti".

L'invito è a unirsi per dire un NO forte e chiaro a: illegalità, razzismo, stereotipi, violenza, tratta e spaccio.

A una manciata di giorni dall'apertura della Casa di accoglienza di Corcagnano, la comunità Nigeriana offre un'ulteriore testimonianza di quanto possa essere determinante l'impegno sociale degli stranieri per cambiare lo stato delle cose e costruire una città dove il bene comune è lo stesso per tutti.

Domenica proporranno quattro percorsi sentimentali sui luoghi artistici e paesaggistici del comune con momenti musicali e coreutici, letture dal vivo e mostre fotografiche.

Reggio Emilia, 26 settembre 2017

Anche due classi dell'indirizzo Grafica del Bus Pascal saranno protagonisti del lungo weekend del nuovo "Viaggio a Gualtieri", un ricco calendario di eventi in programma da venerdì a domenica. L'interessante progetto realizzato dalla scuola prevede quattro visite guidate "sentimentali" sui luoghi artistici e paesaggistici di Gualtieri (che hanno tra l'altro ispirato l'ultimo romanzo di Syusy Blady "Il Paese dei Cento Violini", che sarà presentato domenica) e una performance degli stessi Violini di Santa Vittoria. L'iniziativa è stata presentata questa mattina nella Sala del Consiglio provinciale dal vicesindaco di Gualtieri Marcello Stecco insieme a due classi del Pascal – accompagnate dalla dirigente scolastica Sonia Ruozzi e da alcuni insegnanti, tra cui il presidente dell'Associazione I Violini di Santa Vittoria Orfeo Bossini – e alla presidente provinciale di Italia Nostra Francesca Vezzali.

Domenica 1 ottobre (dalle 9 alle 11 e dalle 15 alle 17) in occasione della Domenica del Borgo - Ciceroni per un Giorno a cura dell'Associazione I Borghi più Belli d'Italia, gli studenti del Pascal proporranno quattro percorsi sentimentali: la golena, la città (da Villa Torello Malaspina sino a Palazzo Bentivoglio), l'impianto Idrovoro del Torrione e Palazzo Greppi a Santa Vittoria. I percorsi prevedono momenti musicali e coreutici, letture dal vivo, mostre fotografiche, e l'illustrazione della storia materiale e artistica che ha contribuito alla costruzione del paesaggio reggiano di pianura.

"Si tratta di un appuntamento particolarmente significativo tra i tanti che, per il terzo anno, saranno proposti da "Viaggio a Gualtieri", questo tentativo, finora ben riuscito, di far conoscere le bellezze conosciute e quelle meno conosciute del nostro comune", ha detto il vicesindaco Marcello Stecco ricordando le tante eccellenze: "da quelle di un centro storico rinascimentale, unico reggiano tra i mille borghi più belli d'Italia, a Palazzo Greppi, dal patrimonio naturalistico certificato dalla presenza di Italia Nostra a quello culturale e artistico rappresentato dai dipinti di Antonio Ligabue e dai costumi teatrali e cinematografici di Umberto Tirelli, senza dimenticare ovviamente la tradizione culinaria".
"Il rapporto col territorio è fondamentale per rendere concreto il lavoro che si compie in classe: la scuola offre competenze culturali ed educative, ma non sempre riesce anche a far lanciare lo sguardo verso la realtà che i ragazzi dovranno affrontare dopo il diploma, o lavorando o all'università", ha spiegato la dirigente del Bus Pascal Sonia Ruozzi sottolineando come "questa esperienza valorizzi anche le caratteristiche del corso che i ragazzi frequentano".

"Sarete protagonisti di iniziativa importante, mi auguro che vi resti un bel ricordo e che sia una esperienza emozionante dal punto di vista didattico – ha aggiunto l'insegnante Orfeo Bossini - Avete l'occasione di lavorare su quelle competenze di cui tanto si parla , il vostro entusiasmo sarà fondamentale per contribuite alla valorizzazione di un patrimonio culturale importante, perché sui temi del paesaggio e della cultura si gioca il futuro della nostra comunità".
"E' il terzo anno che collaboriamo con la scuola e devo dire che i progetti si fanno sempre più maturi nella loro tridimensionalità - ha concluso la presidente provinciale di Italia Nostra Francesca Vezzali – Avrete modo di approfondire le mille sfaccettature della storia del'uomo e a ricostruire la profondità della nostra cultura, che i ragazzi devono conoscere perché è proprio la cultura che vi permette di amare e, dunque tutelare, questo patrimonio".

Provincia di Reggio Emilia
Corso Garibaldi, 59
42121 Reggio Emilia
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Il 4 ottobre al Megastore La Feltrinelli si parlerà di Marketing Turistico. Il work shop, aperto a tutti, vedrà la presentazione del Libro "Marketing turistico. Rendi visibile la struttura ricettiva online".

Nell'occasione gli operatori di settore e i professionisti della comunicazione potranno confrontarsi con Alex Alessandrini, autore del libro, esperto in marketing turistico.

Di cosa parla "Marketing Turistico. Rendi visibile la tua struttura ricettiva online".
Non si tratta di un manuale tecnico sul marketing per hotel, b&b, resort o qualsiasi altra attività ricettiva. L'obiettivo è quello di proporre un manuale che affronta in modo semplice e diretto questo tema sempre più complesso e variegato.

A chi è rivolto questo libro di marketing per attività ricettive?
Il libro è pensato per albergatori, gestori di strutture ricettive, operatori del settore e chiunque abbia a che fare quotidianamente con lo straordinario mondo dell'accoglienza e della promozione turistica.

Appuntamento quindi per MERCOLEDI' 4 OTTOBRE ALLE 18,00 AL  MEGASTORE LA FELTRINELLI in Via Farini, 17 a Parma.

Per prenotazione posto al Workshop: http://blogdigitale.com/marketing-turistico-blog-digitale.html 

Venerdì, 22 Settembre 2017 17:22

Inaugurazione Guatelli Contemporaneo '17

Sabato 23 settembre, dalle ore 16, al Museo Guatelli l'inaugurazione della nuova edizione di Guatelli contemporaneo.

Parma, 22 settembre 2017

In occasione delle Giornate Europee del Patrimonio, sabato 23 settembre si inaugurerà, presso il Museo Ettore Guatelli di Ozzano Taro, la seconda edizione del progetto culturale "Guatelli Contemporaneo".
Protagonista del pomeriggio sarà il frutto della residenza artistica svolta presso il Museo Guatelli dai tre artisti vincitori di "OWIO – museum's residency", bando di concorso volto a promuovere momenti di studio e sperimentazione dedicati a giovani artisti.

La giornata si aprirà alle ore 16 con la tavola rotonda "Chi ha paura dell'arte?". Intorno all'interrogativo sull'intenzionalità dell'opera d'arte e sulla natura dell'essere artista, si incontreranno le voci di Franco Ferrero (Master Artist della residenza artistica OWIO – museum's residency) e Giorgio Zanchetti (Docente di Storia dell'Arte Contemporanea dell'Università Statale di Milano) insieme a quelle di Mario Turci (Direttore della Fondazione Museo Ettore Guatelli) e Michela Zanetti (Assessore alla Cultura del Comune di Collecchio).

Il tema trattato introdurrà, alle ore 18, la presentazione delle opere realizzate da Aurora Biancardi, Mimì Enna e Cosimo Veneziano, i tre artisti selezionati tra i 135 partecipanti al bando "OWIO – museum's residency" per vivere un percorso residenziale di ricerca all'interno del Museo Guatelli. L'approfondito studio del luogo, della sua storia e del territorio circostante ha portato alla realizzazione di opere site specific negli spazi del Museo. La mostra rimarrà aperta dal 23 settembre al 22 ottobre 2017. In occasione dell'inaugurazione non mancherà la possibilità di visitare il Museo insieme alle guide dell'associazione Amici di Ettore Guatelli e del Museo. Sarà, inoltre, offerta la possibilità di degustare vini naturali rifermentati in bottiglia, grazie all'azienda agricola Crocizia.

Dal 22 settembre al 23 ottobre molte altre interpretazioni nasceranno grazie a conferenze, esposizioni e laboratori dedicati, senza dimenticare momenti ludici e conviviali. Tra le numerose sfaccettature di cui è composta l'opera di Ettore Guatelli, l'indagine del progetto si focalizza infatti sul suo continuare ad essere presente, attuale e afferrabile ma alla stesso tempo perspicace, lungimirante e imprevedibile.
In una parola: contemporanea.

Ecco il programma completo delle iniziative:

sabato 23 settembre 2017 | 16:00 | Museo Ettore Guatelli
Chi ha paura dell'arte?
Tavola Rotonda.
Intorno all'interrogativo sull'intenzionalità dell'opera d'arte e sulla natura dell'essere artista, si incontreranno le voci di Franco Ferrero (Master Artist della residenza artistica OWIO – museum's residency) e Giorgio Zanchetti (Docente di Storia dell'Arte Contemporanea dell'Università Statale di Milano), insieme a quelle di Mario Turci (Direttore della Fondazione Museo Ettore Guatelli) e Michela Zanetti (Assessore alla Cultura del Comune di Collecchio). Evento organizzato in occasione delle Giornate Europee del Patrimonio. Ingresso libero.

sabato 23 settembre 2017 | 18:00 | Museo Ettore Guatelli
Owio – Museum's Residency | Interpretazioni
Inaugurazione mostra.
Aurora Biancardi, Mimì Enna e Cosimo Veneziano, i tre artisti vincitori del concorso OWIO – museum's residency, presenteranno il frutto della loro indagine svolta durante la residenza presso il Museo Guatelli, restituendo così la loro interpretazione dell'opera del Maestro Ettore. A seguire degustazione di vini naturali rifermentati in bottiglia offerta dall'azienda agricola Crocizia. La mostra rimarrà aperta dal 23 settembre al 22 ottobre 2017. Ingresso libero. Durante la giornata, sarà possibile visitare il museo insieme all'associazione Amici di Ettore Guatelli e del Museo.

mercoledì 27 settembre 2017 | 21:00 | Museo Ettore Guatelli
La Notte del Guatelli
Workshop fotografico a cura Fogg – art photo gallery.
Passeggiata notturna con il fotografo Alberto Ghizzi Panizza, che condurrà un tour fotografico all'interno del Museo soffermandosi su luci e dettagli del paesaggio guatelliano per immortalare con scatti le evocative suggestioni insieme ai partecipanti. Su prenotazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo..  Costo: 40 euro.

venerdì 29 settembre 2017 | 18:00 | Centro Culturale Villa Soragna
Sassolini
Inaugurazione mostra a cura di Ricredo, in collaborazione con l'Azienda USL di Parma.
Mostra-racconto ispirata al maestro Guatelli, frutto delle esperienze espressive dei laboratori promossi dal Dipartimento Assistenziale Integrato Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell'Azienda USL di Parma, e gestiti dalla Associazione Ricredo. La mostra rimarrà aperta dal 29 settembre al 21 ottobre 2017. Ingresso libero.

sabato 7 ottobre 2017 | 15:30 | Centro Culturale Villa Soragna
Il Paese delle Cose
Laboratorio per bambini e famiglie a cura di Educarte.
Un percorso speciale all'interno della mostra "Sassolini" dove gli oggetti raccontano numerose storie, guidandoci alla scoperta di nuovi modi di guardare il mondo. Età consigliata: 5 – 9 anni. Su prenotazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | 0521 301281. Partecipazione gratuita.

domenica 8 ottobre 2017 | 17:00 | Museo Ettore Guatelli
Sogno Infranto n.1
Sfilata di moda di Fabrizio Corbo, a cura di Nadia Saccardi.
Lo stilista Fabrizio Corbo presenterà con una sfilata la sua collezione di moda ispirata al Museo Ettore Guatelli. Il linguaggio dell'evento si avvicinerà a quello della performance, accorciando la distanza tra moda e arte. Gli abiti e i bozzetti rimarranno esposti al Museo dall'8 al 21 ottobre 2017. A seguire aperitivo e servizio ristoro a cura del Circolo Rondine. Ingresso libero.

venerdì 13 ottobre 2017 | 21:00 | Museo Ettore Guatelli
La Fotografia Brut E Materica
Workshop fotografico a cura Fogg – art photo gallery.
Tour fotografico dallo stile informale all'interno del Museo Guatelli insieme a Roberto Petrolini, artista neofita della fotografia materica. Il workshop verrà inaugurato con un aperitivo offerto da Fogg – art photo gallery. Su prenotazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. Partecipazione gratuita.

sabato 14 ottobre 2017 | 16:00 | Castello dei Burattini
Baracche ad Arte
Laboratorio per bambini e famiglie a cura di Educarte.
Un luogo magico che accoglie pupazzi di antichi spettacoli per un laboratorio dedicato ai giochi di una volta dove costruire una vera baracca dei burattini. Età consigliata: 4 – 9 anni. Su prenotazione: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. | 0521 508184. Partecipazione gratuita.

sabato 14 ottobre 2017 | 18:00 | CUBO Gallery
Giving Power To Young People! 17 sguardi rivelano Juarez
Inaugurazione mostra a cura di Marc Ibáñez, Guim Tió e Marcel Cururella, in collaborazione con CUBO Gallery.
Le fotografie di 17 ragazzi di Ciudad Juárez sveleranno la realtà dei margini della loro città attraverso uno sguardo rivelatore. Un progetto fotografico e pedagogico che ci permetterà di vedere sotto occhi nuovi ciò che ci circonda. A seguire live music per tutta la serata. Evento organizzato in occasione della Giornata del Contemporaneo promossa da AMACI. La mostra rimarrà aperta dal 14 ottobre al 18 novembre 2017. Ingresso libero.

venerdì 20 ottobre 2017 | 18:30 | Pinacoteca Stuard
"Ceci N'est Pas Une Pipe". La straordinaria avventura degli oggetti nell'arte
Conversazione con Elisabetta Pozzetti in collaborazione con il Comune di Parma.
In compagnia della curatrice Elisabetta Pozzetti, una narrazione divertita e divertente del felice incontro tra gli oggetti e il mondo strampalato dell'arte contemporaneo, all'interno del suggestivo spazio della Pinacoteca Stuard. Ingresso libero.

sabato 21 ottobre | 17:00 | Centro Culturale Villa Soragna
Guatelli, Archivi, Sassolini
Conversazione con Bianca Tosatti a cura di Ricredo, in collaborazione con l'Azienda USL di Parma.
Presentazione del catalogo di "Sassolini" con l'intervento dalla storica dell'arte Bianca Tosatti che si soffermerà sulle storie che gli oggetti e le opere possono narrarci, in un confronto tra i racconti rappresentati dai ragazzi dei laboratori promossi dal Dipartimento Assistenziale Integrato Salute Mentale e Dipendenze Patologiche dell'Azienda USL di Parma e quelli di alcuni oggetti presenti nel Museo Guatelli. Ingresso libero.

domenica 22 ottobre | 17:30 | Museo Ettore Guatelli
Oggetti e Creature Fantastiche. Dal Museo Guatelli al cinema di animazione
Proiezione cortometraggio e brevi letture a cura di Sequence.
Gli oggetti del Museo Guatelli, legati al nostro passato ed arricchiti da storie di mistero e magia, raccontati attraverso le immagini dell'animatore parmigiano Francesco Vecchi e le cronache inattese e fantastiche di Giuseppe Pederiali. A seguire aperitivo e servizio ristoro a cura del Circolo Rondine. Ingresso libero.

Guatelli Contemporaneo, promosso dalla Fondazione Museo Ettore Guatelli e dal Comune di Collecchio, è organizzato da spazio entropia, Educarte, Made in Art e curato da Stefani Cognata con il patrocinio del Comune di Parma, Comune di Sala Baganza, International Council of Museum - Italia, Università degli Studi di Parma, Azienda Usl di Parma, Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici. Il progetto è sostenuto dall'Istituto dei Beni Artisti Culturali e Naturali – Emilia Romagna e vanta, inoltre, del contributo di illustri sponsor: Bodino Engineering, COOP Alleanza 3.0, Iren, Bioearth, Soqquadro e VisionLed. In questa seconda edizione importanti sono anche le collaborazioni che vedono come partner: BAM! Strategie Culturali, Istituto Comprensivo "E. Guatelli" di Collecchio, Associazione degli Amici di Ettore e del Museo, Fogg - art photo gallery, Ars Ventuno, CUBO Gallery, Sequence, Ricredo, Gallani, Ceramica del Ferlaro, Azienda Agricola Crocizia, Giacomo Mha, Romanini Fundraising, Circolo Rondine.

Roncole Verdi (Parma), tolgono una scuola statale e mettono una privata che toglie alunni alle scuole della Bassa Parmense e di Fidenza. Lo sdegno della Gilda degli Insegnanti.

Dopo la chiusura del plesso di scuola materna statale di Roncole Verdi che afferiva all'Istituto Comprensivo di Busseto, nello stesso immobile che è di proprietà pubblica verrà insediata una scuola media privata che fa concorrenza alle scuole statali della Bassa Parmense, ciò non solo usando un immobile di proprietà pubblica ma anche godendo di finanziamenti pubblici, erogati proprio nei giorni scorsi.

Una sorta di concorrenza sleale perpetrata verso l'istruzione statale, con avallo politico trasversale, un fatto che la Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza denuncia con forza.

Il Coordinatore della Gilda Salvatore Pizzo ricorda che: "Nella Bassa ed a Fidenza vi sono importanti e qualificate scuole medie, quelle fanno parte degli Istituti Comprensivi di Busseto, San Secondo, Fontanellato, Sissa Trecasali e la Scuola "Zani" di Fidenza- continua- è grave che lo Stato non difenda le sue scuole che gli enti locali aiutino questo andazzo".
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SEDE DI PARMA - Via Verdi 25 – 43121-Parma- presso Alpic Caf CedItalia
Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. -tel.338/8103820 – tel.fax 0521/235547

SEDE DI PIACENZA: Via S. Marco, 22 – 29100 Piacenza
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Venerdì 22 settembre, alle 18.30, si conclude il tour dell'antologia che per tutta l'estate ha portato in giro per l'Appennino le storie di diciannove scrittori. Il libro è anche finalista del premio internazionale "Raffaele Crovi", il cui podio sarà deciso il prossimo 1° ottobre a Castelnuovo Monti (RE)

GRIZZANA MORANDI (BO) – Aggiungi un posto a tavola, anzi diciannove! Come gli scrittori che hanno prestato la loro penna per ideare altrettanti racconti, racchiusi nell'antologia "Misteri e Manicaretti dell'Appennino Bolognese", edito dalle Edizioni del Loggione con il patrocinio dell'Unione dei Comuni dell'Appennino Bolognese.

A ogni racconto, ispirato a un luogo dell'Appennino Bolognese, sono state abbinate due ricette della tradizione, tra cui quelle degli chef Lucia Antonelli e Riccardo Facchini.

Per tutta l'estate, il libro è stato protagonista del tour "Brividi a cena – A cena con gli scrittori", nove serate in altrettanti ristoranti che includevano le ricette riportate nel libro e le letture di alcuni brani dalla viva voce degli autori. Venerdì 22 settembre, il gran finale si terrà alla Rocchetta Mattei, a partire dalle 18.30.

La Rocchetta è tra i luoghi che hanno ispirato gli autori.

Gli altri sono: le Grotte di Labante per Fabrizio Carollo, il borgo di Castel di Casio per Francesca Panzacchi, Suviana per Luca Occhi, il Cimitero Sudafricano di Castiglione dei Pepoli per Manuela Fiorini, il Santuario di Boccadirio per Roberta Brintazzoli, Bombiana per Cristina Orlandi, Ronchidoso per Massimo Fagnoni, Borgo la Scola per Sabrina Leonelli, Montovolo per Luca Martinelli, Santa Lucia e Monte Sole per Carmine Caputo, il Museo Etrusco di Marzabotto per Lorena Lusetti, Monte Cenere per Paolo Panzacchi, Vado per Fabio Mundatori, Cedrecchia per il duo Eliselle & Carlo Vanni, San Benedetto Val di Sambro per Andrea Masotti, Tolè per Sara Magnoli e, appunto, la Rocchetta Mattei per Lorena Grattoni.

L'antologia è anche tra i finalisti del premio letterario nazionale "Raffaele Crovi" per la letteratura d'Appennino, il cui podio verrà deciso il prossimo 1° ottobre a Castelnuovo Monti (RE).

20170921-autori Misteri-Manicaretti

Si è svolta martedì 19 settembre alle ore 9.00 presso la sede di Confcooperative Parma la conferenza stampa di presentazione del percorso formativo dedicato ai caseifici "La forma della via lattea è cooperativa".

A raccontare il progetto formativo e gli altri eventi legati al 70° anno di Confcooperative Parma, erano presenti come relatori Andrea Gennari (Direttore Confcooperative Parma), Alain Gennari (Responsabile della sede di Parma di Irecoop Emilia Romagna) e Claudio Barilli (Responsabile del settore agroalimentare di Confcooperative Parma).

Ha aperto la conferenza il Direttore Andrea Gennari, sottolineando l'importanza di inserire questo percorso dedicato ai caseifici nel più ampio contesto del 70° anno dell'Ente.

"Confcooperative Parma quest'anno compie i 70 anni di vita" ha dichiarato,"70 anni in cui è sempre stata presente sul territorio e ora questa ricorrenza va festeggiata con una serie di eventi che partono ora e proseguiranno fino a fine anno. Il primo è proprio il percorso formativo dedicato ai caseifici, a cui ne seguirà uno legato al mondo della scuola, perché non c'è nulla di meglio che festeggiare i 70 anni pensando a chi un domani entrerà nel mondo del lavoro. Il terzo evento è dedicato al nostro mondo giovanile: lo scorso anno abbiamo lanciato OOP Giovani e con loro presenteremo CoopUp Parma, un incubatore dove le idee troveranno spazio e daranno origine a nuove imprese. Un'altra iniziativa ancora è legata al mondo sociale: sarà organizzato da Federsolidarietà e si svolgerà a Noceto in occasione dell'inaugurazione di Articioc, il birrificio di una nostra cooperativa. Infine, ci saranno un evento di Fedagri che riguarderà la gestione delle risorse idriche e uno culturale realizzato dall'Associazione G. Micheli, nata lo scorso anno per promuovere studi storici e sociali sulla cooperazione parmense, nel quale verrà presentata una ricerca molto interessante sulle abbazia cistercensi italiane. Tornando all'evento che presentiamo oggi, è fondamentale sottolineare che uno dei sette principi della cooperazione è "l'educazione, l'informazione e la formazione" dedicata ai soci e ai dipendenti della cooperazione, cosa che lascia trasparire l'importanza che questo evento ha per noi e per il nostro sistema".

Mercoledì 20 settembre parte dunque questo primo percorso che conferma l'importanza in Confcooperative del settore agricolo, che ha avuto nel corso della sua storia un ruolo dominante per molto tempo.

"Il mondo agricolo è un mondo molto legato alla tradizione e in periodi come questo il fatto di essere rimasti agganciati alla tradizione è un valore essenziale della produzione" aggiunge Claudio Barilli, responsabile di Fedagri Parma. "Tradizione sì come valore fondamentale, che però comporta sempre il rischio di un aggiornamento un po' rallentato, cosa che ci ha portato a sentire l'esigenza di puntare sulla formazione dei nostri dirigenti. Questa è un'esigenza che sentiamo già da qualche anno e che ci ha portato quindi a volere fortemente questo corso di aggiornamento e di introduzione ai temi economici ma anche di sensibilizzazione verso quei giovani che si approcciano all'attività delle cooperative, in modo che abbiano uno strumento utile e importante per maturare consapevolezza e conoscenza verso gli obiettivi futuri".

Un focus sui tre percorsi nei quali si declina la formazione dedicata ai caseifici è stato infine il cuore dell'intervento di Alain Gennari.
"Sono tre percorsi formativi strategici per i caseifici del parmense" ha spiegato il Responsabile Irecoop Parma. "Il primo, in partenza domani, sarà dedicato al tema "Amministrare e gestire la cooperativa 4.0: consapevolezza"; il secondo, che partirà invece l'11 ottobre, avrà come argomento "Applicare il controllo della gestione: redditività. Fabbisogni finanziari e ruolo della banca", mentre il terzo e ultimo, che partirà l'8 novembre, ruoterà attorno al tema "Crowd economy e management cooperativo: porta aperta alle idee" e prevedrà un focus di sei ore sul Consorzio del formaggio Parmigiano Reggiano."

Questo è dunque solo il primo di una serie di appuntamenti dedicati al mondo che ruota intorno al sistema Confcooperative, un sistema articolato e fortemente integrato con il territorio, le sue dinamiche e le sue esigenze.

Per aggiornamenti sugli eventi legati al 70° anno di Fondazione, il sito di riferimento sarà il portale ufficiale di Confcooperative Parma.

 

Martedì, 19 Settembre 2017 11:21

Omeopatia, tutto quello che bisognerebbe sapere

OMEOPATIA: TUTTO CIO' CHE VORRESTE SAPERE, MA ANCHE TUTTO CIO' CHE "DOVRESTE" SAPERE! Un libro "storico" sull'omeopatia sarà presentato a Parma alla libreria VOLTAPAGINA il prossimo sabato 23 settembre alle ore 18.

Il Circolo di Parma dell'Unione degli Atei e degli Agnostici Razionalisti, (UAAR), annuncia che Sabato 23 settembre 2017 alle ore 18 alla libreria Voltapagina (via Oberdan 4/C) si terrà la presentazione del libro

"200 ANNI DI OMEOPATIA – Storia di un equivoco?".

20170919-locandina libro-OmeopatiaL'evento è organizzato in collaborazione con il CICAP (Comitato Italiano per il Controllo delle Affermazioni sulle Pseudoscienze), un'organizzazione fondata nel 1989 da Piero Angela, attuale Presidente Onorario, per promuovere l'indagine critica delle pseudoscienze.

Interverrà l'autrice PAOLA PANCIROLI. Nata a Parma nel 1991, è laureata con il massimo dei voti in Scienze Filosofiche all'Università di Bologna, con una tesi in Storia del pensiero scientifico, incentrata sullo sviluppo dell'omeopatia in Italia. Si interessa di bioetica e di storia della medicina, con particolare riguardo all'evoluzione storica dei rapporti tra medicina scientifica e medicine alternative.

Moderatore sarà il medico socio UAAR RICCARDO ZANNONI.

L'omeopatia, nata all'inizio del XIX secolo in Germania, rappresenta una delle medicine alternative più in voga in Italia, con un mercato dal fatturato non indifferente.

Il libro ne indaga le origini storiche, l'arrivo nel nostro Paese, le sperimentazioni cui viene sottoposta, le dimensioni del dibattito all'interno della comunità scientifica italiana e le dinamiche alla base del suo successo.

Vengono illustrate le prese di posizione di illustri esponenti della comunità scientifica italiana e la ricostruzione delle controversie nate intorno alle prime sperimentazioni, perlopiù non controllate. Viene esaminata la complessa questione dell'omeopatia nella storia della medicina del XIX secolo e nel suo percorso di scientificizzazione. Infine si considerano le problematiche legate alla regolamentazione della pratica medica, percorrendo, passo dopo passo, le varie tappe che hanno portato alle norme attuali.

L'UAAR – Unione Atei e Agnostici Razionalisti – Circolo di Parma - ha fortemente voluto l'organizzazione di questo evento perché ritiene che le culture scientifica e tecnologica, così poco diffuse nella società civile in Italia, debbano invece costituire un patrimonio fondamentale dello sviluppo della personalità umana in tutte le sue fasi, da quella della formazione scolastica a quella della vita comune del cittadino, a garanzia delle libertà e per una costruzione consapevole e democratica del futuro.

(Alberto Ricchieri – Coordinatore del Circolo UAAR di Parma)

 

In arrivo cantieri per la cifra-record di 13,6 milioni. Il presidente Manghi agli studenti: "Vi auguro che quest'anno soddisfi quello che avete nella vostra mente e nel vostro cuore".

Reggio Emilia, 15 settembre 2017

Ammonta a poco più di 5 milioni di euro l'impegno che la Provincia di Reggio Emilia, anche quest'anno, è riuscita a garantire - nonostante i ben noti tagli finanziari subiti - a favore degli istituti superiori reggiani: un patrimonio decisamente consistente e, dunque, complesso da gestire, formato da 21 istituti dislocati in 29 sedi scolastiche collocate in 64 edifici, per una superficie complessiva di 198.700 metri quadrati che da questa mattina ospitano 21.649 studenti suddivisi in 957 classi.

Per loro, quest'anno, la Provincia di Reggio Emilia ha messo in campo oltre 5 milioni di euro, la maggior parte dei quali (4,1 mln) relativi ai due cantieri di elevata complessità (la messa in sicurezza antisismica del liceo artistico Chierici di Reggio e il raddoppio della nuova ala del polo Gobetti di Scandiano), ai quali si aggiungono 685.000 euro per interventi di piccola e grande manutenzione realizzati durante l'estate, 200.000 euro di fondi assegnati direttamente alle scuole per l'acquisto di attrezzature e arredi o piccoli interventi e 54.400 euro per il Progetto Tutor – una eccellenza tutta reggiana - che anche quest'anno Palazzo Allende è riuscito a finanziare a favore dei circa 2.600 studenti disabili che frequentano le superiori.

Il punto sui tanti cantieri conclusi entro l'estate, su quelli in corso e quelli – davvero consistenti (oltre 13 milioni) – programmati dal prossimo anno è stato fatto questa mattina allo Scaruffi-Levi-Tricolore, proprio in occasione dell'avvio dell'anno scolastico e proprio in un istituto oggetto dei prossimi interventi, dal presidente e dalla vicepresidente con delega all'Istruzione della Provincia di Reggio Emilia, Giammaria Manghi ed Ilenia Malavasi, insieme ai dirigenti Valerio Bussei ed Anna Maria Campeol.

A fare gli onori di casa, la dirigente scolastica Domenica Tassoni, insieme ad alcuni docenti e agli studenti di una classe quarta e due quinte dello Scaruffi-Levi-Tricolore. Per il presidente Giammaria Manghi, è stata anche l'occasione per rivolgere un augurio di buon lavoro ai ragazzi quest'oggi di nuovo sui banchi: "La prima campanella ha sempre un suono particolare, perché riparte un cammino, che alla fatica della quotidianità aggiungerà una profonda ricchezza, un percorso formativo importante per voi, ma non solo – ha detto rivolto agli studenti - Qui si determinano gli esiti di voi che crescete e vi compiete come persone, ma i risultati del cammino che affrontate tutti insieme si riverbereranno sulla comunità più larga, quella civile. L'augurio è che quest'anno scolastico soddisfi quello che avete nella vostra mente e nel vostro cuore".
Il presidente Manghi ha quindi illustrato i due più importanti cantieri in corso: "La messa in sicurezza antisismica del liceo artistico Chierici, un appalto da 2,5 milioni, prosegue come da programma – ha spiegato – Alcune classi sono state trasferite negli attigui locali del Levi per consentire la prosecuzione dei lavori che dovrebbero concludersi entro la prossima primavera. Tempistica finora rispettata anche al Gobetti di Scandiano, dove con un investimento da 1,6 milioni si sta innalzando di un piano la nuova sede inaugurata nel 2010, 8 nuove aule che da gennaio saranno in grado di ospitare 200 studenti".

Ma è soprattutto sugli interventi di prossima realizzazione che il presidente Manghi si è voluto soffermare, annunciando la consistente mole di fondi che la Provincia di Reggio Emilia ha ottenuto sulla base dello schema di Decreto del Ministero dell'Istruzione di riparto delle risorse per interventi di edilizia scolastica approvato dalla Conferenza Unificata il 3 agosto scorso. Si tratta di un ammontare complessivo di 321,1 milioni di euro e ripartito in quattro annualità (79 milioni di euro per l'anno 2017), stanziati dal Governo con l'ultima Manovra in seguito a una precisa richiesta politica dell'Upi che, in sede di discussione parlamentare, ha rappresentato chiaramente la situazione delle scuole superiori gestite da Province e Città metropolitane e le relative esigenze di risorse finanziarie. "Dei 29,5 milioni assegnati alla Regione Emilia-Romagna, ben 13,6 arriveranno alla Provincia di Reggio Emilia, davvero un grande risultato ottenuto grazie ai tanti progetti che avevamo pronti, a partire da quello relativo al nuovo Polo scolastico del territorio che potremo così realizzare in via Fratelli Rosselli, accanto a Motti e Zanelli, per trasferirvi il Secchi e ottenere contestualmente nuovi spazi nel polo di via Makallé", ha detto il presidente. Oltre che per il nuovo Polo del territorio (due lotti da poco più di 3 milioni l'uno), questi fondi ministeriali – spalmati in quattro anni da qui al 2020 – verranno utilizzati anche per l'adeguamento antisismico dello Scaruffi-Levi-Tricolore di Reggio (2,7 milioni) e del Cattaneo di Castelnovo Monti (2 milioni), per l'ampliamento e la messa in sicurezza del D'Arzo di Montecchio e per realizzare una nuova palestra al Polo scolastico di via Makallé, accanto a quella del Matilde di Canossa.
Di ancora più prossima realizzazione (il Decreto interministeriale di autorizzazione alla stipula del mutuo è in corso di pubblicazione sulla Gazzetta ufficiale), sono poi altri due interventi finanziati alla Provincia grazie al Decreto mutui del Governo: 115.000 euro per ripristinare la copertura della sede centrale del Nobili di Reggio Emilia e 100.000 euro per la sicurezza del polo scolastico Carrara-Russell di Guastalla attraverso la posa di controsoffitti certificati.

Tornando agli investimenti già effettuati dalla Provincia, particolarmente significativi i 54.400 euro che anche in questo bilancio Palazzo Allende è riuscito a destinare ai Tutor per studenti disabili, "un progetto storico, ed unico in Emilia-Romagna, che abbiamo avviato nel 2004 e che ci siamo impegnati ogni anno a rinnovare nonostante i tagli finanziari subiti", ha sottolineato la vicepresidente con delega all'Istruzione Ilenia Malavasi. "Anche in quest'anno scolastico i circa 2.600 studenti disabili che frequentano le superiori reggiane potranno dunque contare sull'affiancamento, in orario scolastico ed extrascolastico, di 68 tutor loro coetanei che svolgeranno complessivamente 6.800 ore", ha aggiunto Malavasi annunciando il recente stanziamento da parte della Regione di 652.000 euro per azioni di sostegno sempre a studenti disabili che la Provincia girerà a Comuni o Unioni in base alle attività svolte.

Completano il quadro i 685.000 euro che nel corso dell'estate hanno consentito - oltre a piccoli interventi di manutenzione per 83.000 euro in 16 istituti (dal ripristino dei servizi igienici alla riparazione di serramenti e pavimentazioni, alla sistemazione degli impianti elettrici), comunque importanti per consentire la completa funzionalità degli immobili - lavori più importanti per 602.000 euro in 9 scuole, tra cui la sostituzione di tutti i serramenti del lato est del Nobili di Reggio Emilia (134.550 euro); l'installazione di due aule prefabbricate (60.0000 euro) d'intesa con la dirigenza scolastica del D'Arzo di Montecchio; la realizzazione di un impianto di videosorveglianza e il rifacimento della pavimentazione della palestra del Carrara-Russell-Cfp di Guastalla (87.000 euro, 20.000 dei quali a carico delle scuole); il restauro della bella biblioteca affrescata della Filippo Re (120.000 euro).

Infine, attingendo da due distinti capitoli di spesa, la Provincia ha assegnato 200.000 euro direttamente alle scuole per l'acquisto di attrezzature e arredi o per piccoli interventi di manutenzione: le somme – distribuite sulla base di popolazione scolastica e numero di sedi riferiti allo scorso anno – vanno dai 2.500 euro del Secchi ai 15.000 euro di Moro e Nobili.

Provincia di Reggio Emilia
Corso Garibaldi, 59
42121 Reggio Emilia
TEL. 0522444.134
Web: www.provincia.re.it 

Twitter: @ProvinciadiRe 

Facebook: www.facebook.com/ProvinciadiRE 

Youtube:www.youtube.com/user/ProvinciadiReggioE  

Il lifepak 15 è stato acquistato grazie al lascito testamentario di Elsa Bologna, recentemente scomparsa.

Parma, 15 settembre 2017

Il monitor defibrillatore multiparametrico è uno strumento di soccorso molto importante, che permette di svolgere monitoraggio, diagnosi e trattamenti su pazienti con problematiche cardiorespiratorie e non. Da oggi, l'Assistenza Pubblica Parma Onlus potrà utilizzarlo sulle proprie automediche, grazie al lascito testamentario di Elsa Bologna, scomparsa all'età di 96 anni lo scorso mese di gennaio.

Il Lifepak 15 consente di seguire costantemente i parametri vitali del paziente e questa possibilità di visualizzare tali parametri e il tracciato elettrocardiografico permette al medico di diagnosticare patologie meritevoli di trattamento farmacologico o di carattere interventistico. È più di un defibrillatore automatico esterno (DAE), poiché il medico può erogare terapie elettriche differenziate, sulla base del tracciato e delle caratteristiche del paziente. Infine, il modello scelto dall'Assistenza Pubblica permette di avere a disposizione uno strumento aggiuntivo a quello già a disposizione dell'ente, per trasmettere il tracciato elettrocardiografico al reparto di Cardiologia per i casi di sospetto infarto del miocardio.

«La zia Elsa – spiega il nipote Enzo Petrolini – ha lasciato scritto, nel suo testamento, di devolvere una cifra all'Assistenza Pubblica di Parma. Per due motivi: essendo vissuta tutta la vita in Oltretorrente, l'associazione le era molto cara e ne è sempre stata socia, e poi perché suo zio Guerrino Bologna, anche lui vissuto "de l'a da l'acqua" e morto all'inizio del Novecento, era stato uno dei primi soci fondatori di questo ente di volontariato».

«La donazione ricevuta – afferma Cristiana Madoni, direttore sanitario dell'Assistenza Pubblica Parma Onlus – è per noi di estrema importanza per mantenere la qualità e l'efficienza del nostro servizio di emergenza con automedica: crediamo, fin da quando è partito il servizio nel 1988, che per intervenire con efficacia, in caso di emergenza extraospedaliera, occorrano personale qualificato e addestrato all'emergenza insieme a mezzi efficienti e presidi avanzati. Un monitor defibrillatore multiparametrico consente di trattare il paziente e di monitorarlo durante il trasporto dal territorio all'ospedale».

«Siamo sinceramente riconoscenti alla signora Elsa per questa donazione effettuata a nome suo e dello zio Enrico Bologna - afferma Luca Bellingeri, Presidente dell'Assistenza Pubblica Parma Onlus – perché è un segno di fiducia verso la nostra associazione e verso l'impegno e il senso di responsabilità con cui svolgiamo la nostra attività di volontariato ogni giorno, 365 giorni l'anno, 24 ore su 24».

Ufficio stampa e comunicazione Assistenza Pubblica - Parma Onlus

Mercoledì, 13 Settembre 2017 15:01

Il Calendario Polizia di Stato 2018

La Polizia di Stato svela il progetto del calendario istituzionale 2018.

Gli scatti, che avranno il compito di ritrarre il delicato ruolo degli uomini e delle donne della Polizia di Stato, sono stati affidati ad undici giovani fotografi professionisti dell'Agenzia Fotografica "Contrasto", una realtà unica nel mondo dell'immagine che costituisce un punto di riferimento per la fotografia, operando nel mondo dell'informazione e della cultura, con un ruolo di primo piano nel campo della fotografia d'autore.

Tutti gli scatti rappresentano, da Nord a Sud del nostro Paese, il variegato mondo della Polizia di Stato con approccio artistico unico e diverso per ogni foto.

Per l'edizione del prossimo anno, il calendario della Polizia di Stato ha introdotto una assoluta novità artistica. Uno degli scatti che correderanno l'iniziativa è stato individuato attraverso un concorso fotografico a cui hanno partecipato molti poliziotti che hanno voluto rappresentare la propria dimensione professionale attraverso lo strumento della fotografia. Non solo la mano e l'occhio di esperti fotografi ma anche l'intuito fotografico di un poliziotto ha permesso di realizzare uno straordinario lavoro artistico che anche per il prossimo anno permetterà di rappresentare nella sua interezza e nella sua diversità la Polizia di Stato.

Anche quest'anno la realizzazione del calendario della Polizia di Stato ha trovato la partnership di Unicef ed il ricavato della vendita sarà destinato al Comitato italiano per l'Unicef Onlus per sostenere il progetto "Italia – Emergenza bambini migranti".

L'Unicef sta lavorando in Italia, da circa un anno e per la prima volta, per assicurare a tutti i bambini migranti e rifugiati l'accesso a servizi equi, tempestivi e di qualità che garantisca loro protezione, cure ed inclusione sociale. Nel 2016 sono oltre 25.846 bambini e adolescenti sbarcati sulle coste italiane e più di 6.500 sono arrivati soli, non accompagnati.

Il Comitato italiano per l'Unicef, per la prima volta, donerà anche 8.000 euro del ricavato al Fondo Assistenza Polizia di Stato.
Grazie alla consolidata partnership con Unicef dal 2001 ad oggi sono stati complessivamente raccolti più di 2 milioni di euro e completati diversi progetti, di cui alcuni a sostegno dell'infanzia e contro lo sfruttamento dei minori in Cambogia, Benin, Congo, Guinea, Repubblica Centro Africana.

Solo nel 2017 sono stati raccolti più di 151.000 euro che sono stati devoluti per sostenere in Libano – il progetto "Youth and Innovation" finalizzato a promuovere, nel paese, l'integrazione sociale ed economica dei giovani a rischio.

Tutti i cittadini potranno prenotare il calendario da parete al costo 8 euro e il calendario da tavolo al costo di 6 euro, entro il prossimo 25 settembre 2017, facendo un versamento sul conto corrente postale nr. 745000, intestato a "Comitato Italiano per l'Unicef". Sul bollettino dovrà essere indicata la causale "Calendario della Polizia di Stato 2018" per il progetto Unicef "Italia – Emergenza bambini migranti".

La ricevuta del versamento dovrà poi essere presentata agli (U.R.P.) Uffici Relazioni con il Pubblico di tutte le Questure d'Italia che forniranno dettagli sulla consegna.

20170913-falchi Polizia 1

 

Parma, 13 settembre 2017 – «Io andavo al liceo, qui di fianco alla sede, e sentivo di continuo le sirene delle ambulanze; allora, mi sono detta: qua hanno tantissimo da fare, magari posso dare una mano anch'io e, da lì, non ho più smesso», racconta Alessandra, giovane militessa dell'Assistenza Pubblica Parma Onlus. «Sono 62 anni che sono volontario: il tempo libero l'ho sempre dedicato alla Pubblica. Qui ho trovato il valore di poter fare qualcosa per chi ha più bisogno di me», dice Ernaldo, il milite più anziano in servizio. Sono solo due delle tante testimonianze raccolte dallo storyteller e film-maker Nicola Gennari per il video girato in Pubblica.

Per vivere le stesse esperienze raccontate dagli angeli in divisa arancione, si può partecipare al prossimo corso per aspiranti militi. La serata introduttiva si terrà lunedì 18 settembre 2017, presso la sala conferenze "Luigi Anedda" nella sede dell'associazione (Viale Gorizia, 2/A), alle 20.45. Durante l'incontro, aperto a tutti, verrà fornita una panoramica generale sull'ente di volontariato dell'Oltretorrente che, da 116 anni, si prodiga per la comunità di Parma con impegno, dedizione e senso di responsabilità, 365 giorni l'anno, 24 ore su 24.

Nel 2016, i mezzi della Pubblica hanno percorso circa 710.000 chilometri, come se avessero fatto per quasi 18 volte il giro della Terra, ed effettuato 52.000 trasporti. Le ore totali di volontariato degli oltre 800 militi sono state circa 270.000, come se l'associazione avesse vissuto trent'anni in uno solo. La Centrale Operativa Otto per i trasporti ordinari, coordinata dalla Pubblica, ha gestito quasi 31.000 servizi, sia per la città che per la provincia, assicurando a circa 8.000 persone un trasporto in ambulanza.

Il corso per diventare militi si articolerà in una serie di lezioni teoriche e di prove pratiche, svolte su manichini, e si terrà ogni lunedì e giovedì sera, per tre mesi.

Più due weekend, in cui verrà data l'abilitazione per l'utilizzo del defibrillatore automatico esterno per la rianimazione cardio-polmonare. Volontari qualificati si alterneranno, come docenti, per formare gli aspiranti soccorritori su come intervenire nei servizi ordinari, di urgenza o di emergenza, secondo gli standard dell'Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze, approvati dalla Regione Emilia-Romagna. Al termine delle lezioni, una prova scritta, poi i primi passi (ma non soli) sulle ambulanze e, in seguito, un esame finale.

«Essere volontario nella nostra associazione significa scegliere di impegnare il proprio tempo attivamente a favore del prossimo – afferma Andrea Camin, Comandante del Corpo Militi della Pubblica – e trovare una grande famiglia, un punto di aggregazione, dove ti senti a casa».

ASSISTENZA PUBBLICA PARMA ONLUS: PARTE IL CORSO PER ASPIRANTI MILITI

Lunedì 18 settembre 2017 - ore 20.45

SALA CONFERENZE "LUIGI ANEDDA"
ASSISTENZA PUBBLICA – PARMA (ONLUS)
Viale Gorizia, 2/A - Parma

Per ulteriori informazioni: consultare il sito www.apparma.org o la pagina Facebook www.facebook.com/AssistenzaPubblicaParma , contattare l'Ufficio Comando ai numeri 0521.224981-224982, o inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

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Per ulteriori informazioni: Mariagrazia Villa
Ufficio stampa e comunicazione Assistenza Pubblica - Parma (Onlus)
Tel.: +39 3475889139 – Email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Website: www.apparma.org 
Facebook: www.facebook.com/AssistenzaPubblicaParma 

Martedì, 12 Settembre 2017 07:48

Fabio Rainieri contro Bello Figo

Rainieri (Ln): "basta concerti di Bello Figo, vietarne le esibizioni". Il consigliere regionale si appella all'articolo 21 della Costituzione e chiede che la giunta non sostenga i circoli o gli enti che organizzano le esibizioni del rapper.

I concerti di Bello Figo nel mirino di Fabio Rainieri, consigliere regionale della Lega Nord, che ha presentato un'interrogazione perché la Giunta intervenga per bloccare altre sue performance.

Dopo lo spettacolo organizzato a Parma lo scorso 9 settembre, ora il rapper ha annunciato la sua intenzione a organizzare un nuovo concerto in uno spazio più ampio in città.

"La maggior parte dei testi- spiega Fabio Rainieri - contengono frasi volgari, allusioni ingiuriose e provocazioni che oltrepassano il limite della libertà di espressione, in quanto oltraggiose per le istituzioni pubbliche. Questi testi - aggiunge Rainieri- strumentalizzano spesso le problematiche inerenti all'immigrazione e hanno destato vivaci proteste sia da parte di diversi rappresentanti delle istituzioni ed esponenti del mondo politico sia da parte di immigrati e loro associazioni".

Per questo, Rainieri interroga l'esecutivo regionale per sapere "se concorda che i testi di Bello Figo siano eccessivamente offensivi per cui gli spettacoli pubblici in cui sono recitati non siano da considerarsi espressioni artistiche, ma vadano considerati contrari al buon costume e quindi manifestazioni da vietare, attuando l'articolo 21 della Costituzione. Se ritiene inopportuno che Bello Figo si esibisca nuovamente a Parma e su tutto il territorio regionale e se, infine- conclude il consigliere- intenda togliere ogni sostegno diretto e indiretto a tutti gli enti, i circoli e le associazioni che promuovono e organizzano spettacoli pubblici di Bello Figo".

(Fonte Regione Emilia Romagna - Margherita Giacchi)

Quella dei Casadei non è solo una famiglia di musicisti. E' una dinastia di musicisti, radicata in Romagna, precisamente a Villamarina di Cesenatico , dove si trova la "casa recinto" che riunisce tutta la famiglia Casadei: Raoul e la moglie Pina, i figli Mirko, Mirna e Carolina, nipoti e pronipoti.

di Laura Corallo - Il giorno di Ferragosto c'erano proprio tutti, nella piazza di Santarcangelo di Romagna per festeggiare, assieme componenti dell'orchestra, gli 80 anni di Raoul Casadei, il Re del Liscio, davanti a diecimila persone.Un successo straordinario che riflette anche il grande affetto che gli italiani hanno sempre dimostrato per Raoul e i Casadei, una famiglia con la musica nel sangue. Lo zio, Secondo Casadei, maestro e antesignano del ballo tradizionale romagnolo in Italia, è stato il crocevia di un destino che viene da molto lontano, dal 1928 con la fondazione dell'Orchestra Casadei. Con la morte di Secondo il timone è passato a Raoul Casadei, musicista e autore che ha fatto ballare l'Italia dagli anni Sessanta ad oggi e considerato il maggior interprete della musica folkloristica italiana.

20170906-Mirko e Raoul Casadei Ritiratosi dal palcoscenico 37 anni fa, oggi si dedica alla famiglia dopo aver lasciato il testimone al figlio Mirko diventato il nuovo leader dell'Orchestra Casadei.

Lei è protagonista indiscusso della storia della musica popolare italiana. Può raccontare come è nata la sua passione per la musica?
Facevo il maestro elementare. L'ho fatto per 17 anni. Intanto suonavo, con un piccolo gruppo The little band, tutte le musiche americane di Bill Halley. Poi ho iniziato a suonare nel weekend con lo zio Secondo Casadei, fondatore dell'orchestra Casadei nel 1928. Ero diventato il suo delfino, scrivevo canzoni per lui e insieme decidevamo tutto. Negli anni '60 l'orchestra e diventata "Secondo e Raoul Casadei". Nel 1971 a novembre lo zio ci ha lasciati e io ho deciso, anche a furor popolare, di portare avanti la storia dell'Orchestra Casadei: ho lasciato la scuola ad un anno dalla pensione ed è iniziata l'avventura. Ho scritto una canzoncina "Ciao mare" che è diventata un successo nazionale ed è scoppiata la febbre del liscio.

Suo zio, il Maestro Secondo Casadei, è stato il padre del liscio e autore di "Romagna mia", canzone conosciuta in tutto il mondo e che più di tutte le altre identifica la musica dell'Orchestra Casadei. Cosa le ha insegnato?

In realtà mio zio Secondo la parola liscio non l'ha mai sentita! Questa parola l'ho inventata nel 1973 con il successo di Ciao Mare. Tornando a mio zio, mi ha insegnato tante cose,andavamo molto d'accordo. Era una persona umile, semplice, sincera e combattiva. Credeva molto in quello che faceva, guardava sempre la sua gente.
Mio zio Secondo Casadei, nel 1954, ha scritto "Romagna mia" che poi ,grazie al successo del liscio degli anni 70, ha fatto il giro del mondo; è una canzone che racconta l'amore per la propria terra, per la casa, per la famiglia. Valori che poi sono rimasti fondamentali nei testi delle mie canzoni.

Quali sono gli artisti a cui si è maggiormente ispirato? Con chi avrebbe voluto suonare in concerto?
Io non mi sono ispirato ad altri artisti, mi sono ispirato a quello che avevo dentro, ai miei sentimenti e alla gente che mi piaceva e mi piace osservare.

L'espressione "Vai col liscio" è una sua invenzione?
Eravamo in una sala da ballo e tutti ballavano, tutti sorridevano, tutti erano allegri. Andava tutto liscio e io ho gridato "Vai con liscio!". Il giorno dopo questa parola era su tutti giornali e sulla copertina di Sorrisi e Canzoni TV.

I testi delle sue canzoni sono un inno ai valori della terra romagnola:la famiglia, l'amore e l'amicizia. Quanto, questi valori, hanno contato nella sua vita e influenzato le sue scelte, personali e lavorative?

La vita è piena di tante cose belle, brutte, e pazze, ma alla fine l'unica fortezza sono i valori. Ritengo che l'amore, gli amici, la famiglia siano la base di tutto. Ecco perché uno dei miei più grandi goal, oltre alla musica, è il mio "recinto di casa Casadei" con tutti i figi, i nipotini, l'orto biologico, le galline dalle uova fresche. Io e mia moglie Pina ne siamo orgogliosi!

Lei è nato in una delle zone più frequentate della Riviera romagnola. Da lì è nata la sua fortunata carriera artistica. Come è cambiata la città negli anni? Cosa vorrebbe migliorare?

Io sono nato a Sant'Angelo di Gatteo, un paesino nell'entroterra della Riviera Romagnola. Ho visto nascere il turismo, ho visto crescere alberghi e ristoranti come fossero funghi. La mia musica è stata la colonna sonora di questa crescita turistica e delle vacanze degli italiani. Riguardo al turismo ce ne sarebbero da dire. Negli anni '70 e '80 eravamo più avanti di tutti: sempre idee nuove. Le tendenze partivano dalla Romagna. Ci sono stati anni in cui i giovani e i romagnoli si sono seduti sfruttando il successo della vecchia generazione e del turismo di quegli anni . Lavoravano quel tanto che basta e poi se ne andavano in vacanza alle Maldive, tutto l'inverno. Ora, invece, con i nuovi sviluppi, le nuove mete turistiche, i low cost e Internet, è più difficile competere. Noto con piacere che le nuove generazioni sono molto attente e piene di idee. Credo ci sarà un bel rilancio della nostra Romagna, anche del nostro meraviglioso entroterra.

Com'è stato negli anni il rapporto con i romagnoli? L'hanno sostenuta e incoraggiata?

Il rapporto con romagnoli è sempre stato fantastico, anche se dopo la scomparsa dello zio Secondo ci sono stati i tradizionalisti che non mi hanno appoggiato. Un po' come in politica, quelli di rifondazione: non volevano il rinnovamento mentre io guardavo avanti alle nuove generazioni. Però i romagnoli amano il liscio e amano tutta la dinastia Casadei: me, mio zio e mio figlio. Recentemente abbiamo festeggiato i miei ottant'anni in piazza Santarcangelo di Romagna proprio il giorno di Ferragosto, giorno del mio compleanno. A Ferragosto normalmente  la città si svuota, tutti chiudono negozi, bar, ristoranti e vanno al mare. È stata una scommessa e c'era tutta la Romagna, forse diecimila persone! La piazza era strapiena. Il sentimento della passione straripava dal cuore e degli occhi di tutte le persone ed erano quasi tutti romagnoli. Ci ha fatto un piacere enorme!

Ognuno di noi possiede una propria colonna sonora, canzoni che ci ricordano momenti topici della nostra vita. Quali sono le canzoni alle quali si sente più legato, sue e di altri cantanti?

Mi piace molto Bob Marley perché la sua musica è solare come la mia. Di certo Battisti, Baglioni, Venditti hanno accompagnato tanti miei viaggi in macchina. Mi piace molto Mango perché parla del Mediterraneo e il sound di Pino Daniele. Amo la musica solare perché mette in corpo un'energia positiva.

Tanti giovani, oggi, sognano una carriera nel mondo della musica. Raggiungere il proprio stile e identità è l'obiettivo più difficile ma fondamentale. In base alla sua esperienza, quali sono i suoi consigli ?

È molto difficile dare consigli oggi, anche perché il mondo è completamente cambiato con l'arrivo di Internet e dei Social. Fanno successo cose che non potrebbero mai fare successo in un mondo normale, nel vecchio mondo discografico. La cosa che posso consigliare è serietà, determinazione e fiducia.

Oggi viviamo una fase storica di grandi trasformazioni. Rispetto agli anni Sessanta/Novanta, che rappresentano il clou della sua carriera artistica, come vede e legge il presente e il nostro futuro,soprattutto per le giovani generazioni?

La vita è ciclica, è fatta di epoche: ci sono sempre stati i grandi cambiamenti e le grandi trasformazioni. Al successo segue la caduta, poi torna il successo. Questo nella musica, nella politica, nel turismo.
Consiglio ai ragazzi di non perdere mai dignità fiducia e valori. Per il resto i giovani di oggi mi sembrano molto, molto in gamba. Il liscio fa parte del DNA di tutti gli italiani e di tutte le generazioni. Direttamente o indirettamente ha fatto parte della vita di tutti: con i genitori o con i nonni alle festa di paese, in macchina andando al mare in vacanza. Il liscio in qualche modo ha toccato la vita di tutti. Poi magari gli adolescenti perdono il contatto e a memoria di questa musica, ma quando crescono e mettono su famiglia riparte il ciclo! A volte mi fermano dei ragazzini mi guardano e mi dicono grazie. Solo grazie, quel semplice grazie che significa tantissime cose.

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L'Amministrazione Comunale avvisa che a causa dell'abbondante pioggia caduta ieri pomeriggio, alcuni locali del Nido d'Infanzia intercomunale "La Rondine" di Felino – Sala Baganza, hanno subito delle infiltrazioni, ma il servizio continua regolarmente, grazie all'allestimento di una sezione nell'adiacente Scuola dell'Infanzia Don Minzoni.

L’Amministrazione Comunale avvisa che a causa dell’abbondante pioggia caduta ieri pomeriggio, alcuni locali del Nido d’Infanzia intercomunale “La Rondine” di Felino – Sala Baganza, hanno subito delle infiltrazioni, ma il servizio continua regolarmente, grazie all’allestimento di una sezione nell’adiacente Scuola dell’Infanzia Don Minzoni.

<L’acqua si è introdotta solo in una delle 4 sezioni in cui è suddivisa la struttura. Tre continuano a funzionare normalmente. Invece sulla quarta, “Cicala”, interessata dal fenomeno, siamo intervenuti tempestivamente, ritenendo opportuno chiuderla ai fini di valutare in maniera approfondita lo stato dei locali. I genitori sono stati avvisati la sera stessa per non creare ulteriore disagio>, spiega l’assessore alla Pubblica Istruzione e Servizi educatici Patrizia Tondelli. I tecnici sono già al lavoro per ripristinarne l’idoneità e la massima sicurezza dell’area. Nel frattempo, <i bambini della sezione coinvolta da lunedì potranno ugualmente usufruire del servizio grazie all’allestimento di un’aula, predisposta dal Comune, presso l’adiacente Scuola dell’Infanzia Don Minzoni. Viene così garantita continuità e regolarità alle famiglie, con le stesse educatrici e gli stessi orari>.

Il riconoscimento, consegnato dall'assessore regionale al Turismo dell'Emilia-Romagna, Andrea Corsini, arriva nella quinta edizione del Soundtrack Stars Award, manifestazione che premia la migliore colonna sonora tra i film in concorso. Quest'anno in giuria anche la cantante Paola Turci

Bologna – Al musicista romagnolo Andrea Guerra va il premio alla carriera, per la sua attività di compositore di colonne sonore di film. Il riconoscimento è arrivato dalla giuria della quinta edizione del Soundtrack Stars Award, premio collaterale della 74a Mostra internazionale d'arte cinematografica di Venezia. A premiare il musicista e compositore di Santarcangelo di Romagna, è stato l'assessore regionale al Turismo dell'Emilia-Romagna, Andrea Corsini, durante una cerimonia svoltasi questo pomeriggio all'Hotel Excelsior del Lido di Venezia.

"E' con grande piacere- ha detto l'assessore Corsini- che consegno ad Andrea Guerra questo riconoscimento. Un artista della nostra terra, la cui carriera è stata segnata da importanti traguardi da un punto di vista artistico e che oggi viene premiata nell'ambito della prestigiosa Venezia74"

Il Soundtrack Stars Award valuta la migliore colonna sonora tra le opere in selezione ufficiale alla Mostra del cinema di Venezia, il film e l'artista che più avranno valorizzato la colonna sonora tra i titoli in concorso. La giuria, guidata quest'anno dal presidente Sngci, Laura Delli Colli, era formata da Antonella Nesi (Adnkronos), Stefania Ulivi (Corriere della Sera e Corriere.it) e Giuseppe Fantasia (Huffington Post): giurata d'eccezione la cantante Paola Turci.
Soundtrack Stars Award, nato da un'idea dell'agenzia Free Event, punta a valorizzare, da quest'anno insieme al Sngci e in collaborazione con Siae, il ruolo della musica nel mondo del cinema: l'edizione 2017 della manifestazione è stata sostenuta da By Creation e Garvan.

Andrea Guerra
Nato nell'ottobre del 1961 a Santarcangelo di Romagna, Andrea Guerra ha studiato composizione e arrangiamento a Bologna con il maestro Ettore Ballotta. Dopo essersi trasferito a Roma, Guerra ha iniziato la sua carriera componendo musica per documentari naturalistici. Guerra, che scrive anche colonne sonore per numerose serie e miniserie televisive, ha composto più di cento colonne sonore per film di vario genere, lavorando con registi quali Ettore Scola, Rob Marshall, Terry George, Griffin Dunne, Maneesh Sharma, Zhang Yuan, Gabriele Muccino. Ha collaborato anche con Ferzan Ozpetek, Giuseppe Bertolucci, Riccardo Milani, Roberto Faenza ed Emanuele Crialese.

Nel palmares un David di Donatello per la colonna sonora del film di Ferzan Ozpetek La Finestra di Fronte (2003): l'album della colonna sonora ha venduto più di 75 mila copie ed è diventata Disco d'oro, mentre il singolo "Gocce di memoria", scritto da Guerra e cantato da Giorgia, è stato una hit di successo in Italia, vendendo più di 120 mila copie e diventando Disco di platino. Guerra ha inoltre vinto due Italian Music Award, uno per la miglior composizione e un altro per il miglior arrangiamento.

Venerdì, 08 Settembre 2017 14:02

Il Casino' del Lido si rifa' il trucco

Il Lido di Venezia sembra essersi rifatto il trucco per l'occasione durante il 74esimo Festival d'arte cinematografica. Edifici, percorsi, zone ristoro e lounge bar si presentano in modo molto diverso rispetto alla scorsa edizione. Ci troviamo infatti di fronte a edifici bianchi, luminosi ed elegantissimi che separano le varie zone. Lo stile italiano si vede anche in questo. Ma al di là delle differenze estetiche ritroviamo tutto ciò che contraddistingue il festival di Venezia, come ad esempio le esclusivissime zone all'interno del lussuoso hotel Excelsion che ospita l'Italian Pavillion e numerose feste che accompagnano le serate del festival. Non mancano, come sempre, i numerosissimi fan lungo le barriere del red carpet in attesa dei loro miti del cinema, con ombrelli e addirittura scalette.

Inoltre, non meno importante, la presenza di forze dell'ordine è aumentata, con numerosi posti di blocco, controllo bagagli e appostamenti per garantire la sicurezza a tutti i partecipanti.

Articolo di Federico Meneghini
Foto di Ludovico Casalone e Federico Meneghini

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Venerdì, 08 Settembre 2017 12:13

Un Festival dal sapore "Hollywoodiano"

E' in corso il 74esimo Festival d'arte cinematografica al Lido di Venezia, iniziato il 30 agosto che durerà fino al 9 settembre. Un'edizione carica di novità, a partire dal nuovo look del Palazzo del Casinò che ospita il festival e del red carpet che quest'anno rappresenta meglio che mai l'eleganza italiana. Ma del nuovo aspetto e delle nuove regole di sicurezza ne parleremo in un articolo dedicato. Quello che salta però subito all'occhio è la presenza di attori americani e inglesi, a questa edizione del festival del cinema italiano più amato al mondo.

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Già l'anno scorso, il 2016, avevamo notato un'aumento di celebrità internazionali ma quest'anno la fanno decisamente da padrone. Da George Clooney, Julianne Moore e Matt Damon con il loro "Suburbicon" a Jennifer Lawrence, Javier Bardem e Michelle Pfeiffer diretti da Darren Aronofsky in "Mother!", un film fischiato ma che ha comunque attratto l'attenzione di molti. Presenti anche Jim Carrey e Michael Caine con i rispettivi documentari.

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Ma non solo, ci sono anche attori americani e non che sono stati diretti dall'italianissimo Paolo Virzì. Stiamo parlando di Helen Mirren e Donald Sutherland in "The Leisure Seeker". E tantissimi altri tra cui Judy Dench, Guillermo del Toro e John Landies con il video restaurato di Thriller di Michael Jackson che nel 2017 vanterà anche una versione 3D. 

Articolo di Federico Meneghini
Foto di Ludovico Casalone e Federico Meneghini

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Diretta Rai e 12 mila paganti per lo spettacolo in occasione del decimo anniversario della morte del grande tenore. Sul palco tutto il "mondo" del tenore, dagli amici artisti delle varie edizioni del Pavarotti & Friends al premio Nobel Rigoberta Menchu. In platea la moglie Nicoletta con la figlia Alice e la nipote Caterina.

20170906-ArenaDi Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi - Modena 6 settembre 2017  – C'era tutto il mondo di Luciano Pavarotti all'Arena di Verona per lo spettacolo in onore del tenore modenese, di cui proprio ieri, 6 settembre, è ricorso il decimo anniversario della morte.

Un ricordo, quello di Luciano Pavarotti, ancora vivo e indelebile nei ricordi di chi lo ha conosciuto, ha avuto l'onore di lavorare con lui e di condividere le emozioni del palcoscenico, ma anche di chi lo avuto come maestro, come mentore e come benefattore.

Leit motiv della serata i duetti. Con i grandi nomi della lirica, con le giovani promesse del bel canto e con le stelle del Pop italiano, che hanno cantato "virtualmente" con il tenore, alternando la loro voce alla sua, forte, potente e inconfondibile. Perché Pavarotti, proprio attraverso i "duetti" era riuscito nell'impresa di fare uscire la lirica dai teatri, dove era appannaggio della stretta cerchia di melomani, e l'ha portata al grande pubblico, prendendo a braccetto il Pop e sublimandolo nelle indimenticabili edizioni del Pavarotti & Friends.


Esordiscono sul palcoscenico dell'Arena i ragazzi de Il Volo, con la soprano Angela Gheorghiu con Granada. L'attacco è timido, ma poi il trio si riprende. Carlo Conti introduce il primo collegamento esterno, quello con il regista Ron Howard, direttamente dal set del prossimo episodio di Star Wars.

L'indimenticabile Richie Conningham di Happy Days parla a ruota libera e contagia con il suo entusiasmo. Sta girando il documentario sulla vita di Luciano Pavarottti e traspare la sua affascinazione per il personaggio.

Altro momento di grande emozione, il ritorno dei Tre Tenori. Josè Carreras e Placido Domingo si esibiscono insieme alla voce di Pavarotti in . Josè Carreras e Placido Domingo si esibiscono insieme alla voce di Pavarotti in My Way, rievocando il successo di Los Angeles del 1994. "Luciano Pavarotti è stato un grande ed indimenticabile amico di vita e professionale. Ricordo quella straordinaria serata, alle terme di Caracalla, con i tre tenori, ha segnato una svolta nel mondo della lirica", ha detto del Maestro Placido Domingo emozionato.

È poi il turno di Zucchero, che ricorda la lunga amicizia con il tenore, nata quando il cantante di Reggio Emilia ebbe l'ardire di telefonare al Maestro per proporgli quel Miserere registrato con la voce di un giovanissimo Andrea Bocelli, che diede origine alle undici fortunate edizioni del Pavarotti & Friends. E proprio di Miserere, preceduto da Così celeste è il duetto virtuale con Pavarotti che emoziona l'Arena.

Torna in scena la lirica pura, con la voce potente di Vittorio Grigolo che si esibisce in Lucean le stelle dalla Tosca di Puccini, e con Domingo e Carreras, che insieme alla Gheorghiu intonano Non ti scordar di me.
Un emozionatissimo Eros Ramazzotti fa una piccola gaffes e confonde Pavarotti con Jovanotti, ma ci pensa Carlo Conti a correggere il tiro, con i nervi saldi di chi sa che sta conducendo una serata ricca di emozioni. "Questo è un pezzo molto importante della mia carriera, quando il Maestro Pavarotti la scelse per fare il duetto mi rese non felice... di più", ha detto Ramazzotti introducendo il duetto virtuale con Pavarotti di Se bastasse una canzone, "Rifarla adesso mi viene il groppo in gola".Secondo collegamento esterno, a metà serata, con Andrea Bocelli, che da una terrazza romana intona Ah, mes amis da La fille di Régiment.

Scorrono le immagini della scuola che Luciano Pavarotti ha contribuito ad aprire in Guatemala per i bambini vittime della guerra, mentre sul palco sale Rigoberta Menchu, Premio Nobel per la Pace 1992, che lo ricorda come "uomo straordinario, grandissimo, che ha amato tantissimo i bambin e che ha fatto tanto per loro". Parole semplici, ma che vengono dal cuore, che ricordano l'impegno e la generosità di Luciano Pavarotti per le cause umanitarie, alle quali il Maestro si è dedicato con impegno. I bambini guatemaltechi si sono esibiti con lui nell'edizione 1999 del Pavarotti & Friends. "Ora sono grandi, e insieme a tutto il Guatemala, lo ricordano con affetto. Pavarotti è vivo in tutto il mondo", ha concluso la Menchu.
Un'eterea Giorgia intona Imagine, ricordando l'emozione degli esordi e i consigli del tenore. Sul palco sale poi Alessandro Del Piero, indimenticato capitano della Juventus, squadra del cuore di Luciano Pavarotti. Placido Domingo dirige l'amico Josè Carreras in Passione. Da brividi il duetto di Massimo Ranieri con la soprano Angela Gheorghiu in Te voglio bene assaje.

20170906-DSC00051Bravissima Fiorella Mannoia, che accompagnata al flauto da Andrea Griminelli, pupillo del Maestro, ripropone il duetto in Caruso dell'edizione 2001 del Pavarotti & Friends e ricorda: "Nelle prove lo sentii cantare e la sua voce mi sembrava normale. Sul palco, durante il concerto, rimasi stupita: non potevo creder a una voce così potente. Aveva una potenza impressionante, davvero divina".

Tocca a Nek, al secolo Filippo Neviani, da Sassuolo, interpretare l'Ave Maria scritta dallo stesso Luciano Pavarotti. Nonostante l'emozione, supera brillantemente la prova, complice la dolcezza del flauto di Griminelli.

Nel preludio del gran finale, torna in scena la lirica, che in questo concerto dell'anniversario ha forse messo in ombra il Pop, a sottolineare quando Luciano Pavarotti, nonostante le sue incursioni nella canzone commerciale, sia sempre rimasto in fondo, il più grande tenore del Novecento, la voce divina in grado di radunare 500 mila spettatori a Central Park nel concerto a ingresso gratuito del 1993, come ricordato del video dove Angela Buttiglione decanta durante il TG della sera lo straordinario successo dell'evento.

Ancora lirica "pura", dicevamo, con Francesco Meli, che libera le potenti corde vocali in Una furtiva lagrima da L'elisir d'amore di Donizetti. I giovani Cantanti della Fondazione Pavarotti salgono sul palco e incantano il pubblico dell'Arena con Libiamo ne'lieti calici dalla Traviata di Verdi. Sale poi sul palco Nicoletta Mantovani, con le piccole donna amate da Luciano, la figlia più piccola, Alice, e l'unica nipote Caterina, figlia di Cristina Pavarotti. Siamo alle battute finali, mentre si avvicina la mezzanotte. Sul palco salgono i 2cellos che si esibiscono nel medley di La donna è mobile e O sole mio, e Fabio Armiliato, con la romanza di Ruggero Leoncavallo Mattinata.

Nel finale, il maestro Nicola Piovani dirige Vittorio Grigolo nell'inedito Luciano, una romanza dedicata a Pavarotti e commissionata dalla famiglia per omaggiare il grande tenore. E siamo tutti d'accordo con il Maestro Piovani quando ricorda la voce di Pavarotti come "quella scintilla emotiva che confina con l'eternità".

(Con Galleria Immagini)

Quando si parla di scuola gli esponenti del Pd continuano a stupire, l'ultimo esempio viene ancora una volta dal Parmense: l'esponente locale Alessandro Cardinali anziché rivolgersi ai vertici del suo partito che governano l'amministrazione scolastica, si è rivolto al funzionario che dirige l'ex provveditorato per rivendicare investimenti per le scuole di montagna, come se le decisioni politiche che riguardano la scuola italiana le prendessero gli extraterrestri e non la sua parte politica, che ha promosso norme che stanno distruggendo il sistema scolastico truffaldinamente chiamate "Buona Scuola".

La Gilda degli Insegnanti fa notare che gli esponenti del Pd ancora una volta fanno finta di dimenticare che i decisori politici sono loro, l'amministrazione scolastica è guidata da loro esponenti, in merito alla riapertura della scuola dell'infanzia a Bore basterebbe cambiare le norme che impediscono l'esistenza di plessi con pochi alunni, lo stesso vale per l'assegnazione di classi distinte alla scuola primaria di Albareto e del personale ATA alll'Istituto Comprensivo di Borgotaro, il cui dirigente ha recentemente lanciato un appello disperato, pare non abbia il personale sufficiente per garantire adeguati servizi.
La Gilda degli Insegnanti, tramite il suo coordinatore delle province di Parma e Piacenza, Salvatore Pizzo, fa anche notare che mentre il Pd nel parmense faceva questa uscita, contemporaneamente in città i suoi esponenti partecipavano all'inaugurazione della cosiddetta Scuola Europea, una scuola statale per il cui edificio sono stati spesi una trentina di milioni di euro degli italiani, conclude Pizzo, "una spesa che grida vendetta come se il resto del panorama scolastico Parmense non fosse Europa. Il Pd dopo aver voluto una legge che mortifica il corpo docente e destabilizza la scuola adesso manda lettere a se stesso"

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Il consigliere, in un'interrogazione alla Giunta, chiede verifiche sull'attività del centro, accertandone l'uso per attività di promozione sociale e non di culto

"Il Comune di Fidenza ha verificato l'effettivo utilizzo dell'immobile di via Pertini a Fidenza, nel parmense, utilizzato dal centro culturale Ennour, accertandone l'uso per attività di promozione sociale, tra cui, è bene specificare, non rientrano quelle di culto?".

A chiederlo, in un'interrogazione alla Giunta, è Tommaso Foti di Fratelli d'Italia-An. Il consigliere vuole anche sapere dall'esecutivo regionale se lo stesso Comune abbia appurato, "la conformità dei requisiti igienico-sanitari e di sicurezza dell'immobile in rapporto all'uso previsto, che non è certo quello di una moschea mascherata".

Infatti, nei giorni scorsi risulta che nel centro, rimarca il capogruppo di Fdi-An, "si sia tenuto un rito religioso, per la celebrazione della cosiddetta festa del sacrificio (l'Eid Al Adha): festa della fede e della totale sottomissione a dio per i musulmani". Che prevede, spiega, "il sacrificio di un montone, una pecora o un agnello". La struttura, si legge nell'atto ispettivo, inizialmente destinata ad attività produttive (centro elaborazione dati), veniva acquistata nel 2016 dal centro culturale Ennour, un'associazione di promozione sociale (iscritta nel registro regionale di cui alla legge regionale 34 del 2002). (Cristian Casali)

E' stato siglato, in Municipio, il Protocollo d'intesa tra Amministrazione comunale, Curia vescovile di Piacenza – Bobbio, Fondazione di Piacenza e Vigevano e Camera di Commercio, per la candidatura della città a Capitale italiana della cultura 2020. A sottoscrivere l'accordo, approvato dalla Giunta nei giorni scorsi, e in vigore sino al completamento delle procedure previste dal bando ministeriale, il sindaco Patrizia Barbieri, il vescovo monsignor Gianni Ambrosio, il presidente della Fondazione, Massimo Toscani e, per l'ente camerale, il consigliere Raffaele Chiappa in rappresentanza del presidente Parietti.

Piacenza 5 settembre 2017 - La firma odierna segna quindi la costituzione ufficiale del Comitato promotore, dando formalmente avvio all'iter di affidamento dell'incarico per la redazione del dossier di presentazione del territorio e sancendo l'impegno congiunto delle istituzioni nel predisporre la documentazione necessaria, nel curarne la promozione e nel coinvolgere tutte le realtà locali interessate.
Il dossier dovrà essere consegnato entro il 15 settembre, ma già nei prossimi giorni si terrà l'incontro tra istituzioni e associazioni per la designazione di un Comitato organizzatore, nonché per mettere a punto e focalizzare i tanti progetti che il territorio può esprimere. "Siamo chiamati a uno sforzo corale – hanno rimarcato stamani i presenti – nel quale la città per prima deve credere. In queste settimane si è lavorato molto per la raccolta dei materiali da inserire nel dossier, che sarà sottoposto al vaglio di un'apposita commissione da cui scaturirà, successivamente, la short-list delle dieci città finaliste. A quel punto si aprirà la seconda fase, relativa all'approfondimento delle proposte, degli aspetti organizzativi, del calendario di eventi e del quadro economico. E' una sfida che affronteremo insieme, istituzioni e associazioni, con il massimo impegno".
"Questo Protocollo – sottolinea il sindaco Patrizia Barbieri – è il frutto di un lavoro di squadra per il quale ringrazio tutti i soggetti coinvolti, in particolare monsignor Ambrosio, che per primo ha avuto, in questa fase così delicata, un ruolo strategico nel valutare l'importanza di un'unità di intenti per la qualità del progetto".
Sul tema è intervenuto anche l'assessore alla Cultura, Massimo Polledri, il quale ha ribadito come in questa fase stiano pervenendo numerose proposte: "Penso ad esempio – ha affermato – al contributo e all'impegno della Banca di Piacenza, i cui progetti culturali non solo sono importanti per il contenuto, ma poggiano su una solida copertura finanziaria che ne garantisce la realizzabilità". Infine Polledri ha aggiunto che il Protocollo ha già suscitato l'interesse di altre realtà, quali Genova e Alessandria.

Parma, 4 settembre 2017. Taglio del nastro per la nuova sede della Scuola per l'Europa questa mattina, dopo che i bambini hanno intonato l'inno italiano e quello europeo e sono state issate il tricolore e la bandiera dell'Europa.

La cerimonia è stata aperta dal direttore della Scuola per l'Europa, professor Carlo Cipollone ed ha visto gli interventi del sindaco di Parma, Federico Pizzarotti; del senatore Giorgio Pagliari; del Direttore Esecutivo Efsa, Bernhard Url; di Luciano Chiappetta del Consiglio di Amministrazione della Scuola; del presidente della Provincia di Parma, Filippo Fritelli e del Segretario Generale delle Scuole Europee, Giancarlo Marcheggiano.

Il professor Carlo Cipollone ha parlato di "momento straordinariamente importante e di scuola come luogo di crescita umana e personale, dove diventare veri cittadini europei".

Il sindaco, Federico Pizzarotti, ha consegnato simbolicamente le chiavi della scuola al professore Cipollone ed ha ringraziato tutti coloro che, a vario titolo, hanno collaborato per rendere possibile l'apertura della nuova sede della Scuola per l'Europa, in particolare l'assessore al bilancio Marco Ferretti ed il Direttore Generale del Comune, Marco Giorgi, accanto ai dirigenti dei servizi del Comune coinvolti ed a Stu Authority. " Si tratta di un risultato reso possibile - ha detto Pizzarotti – grazie alla sinergia di azione di diversi soggetti, mi preme ricordare il senatore Pagliari, Efsa ed il Prefetto Forlani".

Soddisfazione è stata espressa dal senatore Giorgio Pagliari che ha ricordato il ruolo svolto anche dagli onorevoli Giuseppe Romanini e Patrizia Maestri nel completamento dell'iter parlamentare. "Si tratta di un risultato che nasce dalla sinergia di azione di diversi attori del territorio che si sono uniti per questo importante obiettivo".
Bernhard Url, Direttore Esecutivo Efsa, si è detto "orgoglioso e grato a tutti i soggetti hanno reso possibile la conclusone di un'opera che rappresenta una grande opportunità per il territorio".
Soddisfazione è stata espressa da Luciano Chiappetta del Consiglio di Amministrazione della scuola; dal Presidente della Provincia, Filippo Fritelli; dal Segretario delle Scuole Europee, Giancarlo Marcheggiano.

L'inaugurazione della nuova sede della Scuola per l'Europa rappresenta, per l'intera Città di Parma e Provincia, un importante traguardo condiviso da tutti i soggetti che con dedizione e impegno hanno permesso di giungere a questo importante traguardo. Ha preso, così, il via l'anno scolastico 2017 – 2018 come era stato promesso in primavera quando il sindaco di Parma Federico Pizzarotti, il Direttore esecutivo di Efsa Bernhard Url, il Presidente della Provincia di Parma Filippo Fritelli, il Dirigente della Scuola per l'Europa Carlo Cipollone e il Prefetto di Parma Giuseppe Forlani avevano annunciato la ripresa dei lavori e che avevano sottoscritto la lettera di intenti.

Lo stanziamento per l'attuazione dei lavori necessari al completamento della struttura è stato reso possibile grazie all'emendamento alla Legge di Stabilità 2016 presentato dal Senatore Pagliari, grazie al quale sono state destinate all'opera risorse per 3 milioni e 900 mila euro, alle quali si aggiungono quelle messe a disposizione dal Comune di Parma.

L'inaugurazione della nuova sede della Scuola per l'Europa rappresenta l'esito positivo di un'intensa attività legata alla sinergia di azione istituzionale ed amministrativa tra tutti gli attori coinvolti.

Il nuovo plesso ospiterà tutti i cicli scolastici: dalle materne alle scuole superiori. E' stato costruito su un'area di 22.000 metri quadrati ed è in grado di ospitare fino a 900 alunni, dalla scuola materna ai baccalaureati secondo l'ordinamento europeo.

Il completamento della Scuola per l'Europa ha permesso una migliore organizzazione degli spazi educativi e ad un potenziamento dell'offerta formativa, grazie ad una più omogenea ed adeguata distribuzione degli alunni che possono usufruire di una struttura al passo con i tempi da un punto di vista di organizzazione degli spazi e di dotazioni tecnologiche. Si tratta di un complesso dotato dei più moderni comfort in tema di didattica e di accoglienza; sono da ultimare la palestra e l'auditorium che rappresentano una priorità per l'Amministrazione Comunale e saranno realizzati nel più breve tempo possibile.

In tema di viabilità il Comune di Parma ha previsto linee di autobus dedicate: Linee bus 7, 21 e il Campus Express e la Linea 12. Cinque Happy Bus sono stati attivati nell'ambito dei servizi di trasporto scolastico per i bambini della scuola. E' stata, inoltre, prevista la connessione con apposita pista ciclabile ed un ampio parcheggio da 220 stalli, realizzato proprio di fronte alla Scuola.

Oggi è stato inaugurato il nuovo edificio della cosiddetta Scuola Europea di Parma, costato molti milioni di euro, si tratta dell'unica scuola pubblica italiana a non voler intrattenere rapporti con le organizzazioni sindacali di rappresentanza dei docenti del comparto scuola, che non sono un optional ma previsti per contratto.

Uno schiaffo ad un'intera categoria professionale di cui la politica, che avalla questi disdicevoli comportamenti, sarà prima o poi chiamata a rispondere. Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, a tal proposito dichiara: "E' evidente che se si parla di scuola pubblica senza coinvolgere le rappresentanze dei docenti che sono certificate e legittimate per legge, ci sono delle anomalie – conclude – questa è giungla altro che Europa"

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