Nell'ambito degli incontri in materia di educazione alla legalità promossi dalla Polizia di Stato, il Commissario Capo Federico Mastorci, il Sovrintendente Giovanni Scollo e l'Assistente Capo Diego Margari, hanno incontrato i giovani ragazzi della Scuola Elementare "Bottego" di Parma.

Il personale della Questura di Parma, forte dell'esperienza maturata presso l'Ufficio Minori della Divisione Polizia Anticrimine, ha affrontato tematiche molto attuali, quali i fenomeni del bullismo e del cyberbullismo.

Il tutto non prima di aver dato alcuni input sui principi cardine della nostra Costituzione e sulla definizione di diritti e doveri.
Per quanto concerne il bullismo, alle classi incontrate sono stati proiettati dei filmati, che hanno permesso meglio di riflettere sulle conseguenze negative che quei comportamenti persecutori hanno sulla vittima. I ragazzi, sono stati informati, anche attraverso esempi, sulla gravità delle conseguenze che possono subire le vittime.

I giovani alunni hanno saputo fornire esempi diretti su come sostenere la vittima ed isolare il bullo, facendo capire di aver ben compreso le conseguenze di atti bullistici. Ci hanno detto che secondo loro bisogna: ascoltare la vittima, starle vicino, non dare valore alle parole del bullo, non supportarlo, parlarne con i genitori e non isolarsi, parlarne con le maestre, chiamare la polizia nei casi più gravi.

I loro interventi hanno permesso di riflettere sul ruolo del gruppo osservante e dei partecipanti, e di far comprendere che questi ultimi il potere di incentivare o disincentivare l'azione del bullo o del cyberbullo.

Riscontrando da parte dei ragazzi una grande partecipazione ed un notevole interesse sul tema, gli esperti della Polizia di Stato hanno messo in guardia i giovanissimi anche sui giochi online: scegliere sempre il "clan" di compagni che si conoscono per non incorrere nella "trappola" di malintenzionati.

Il personale della Polizia di Stato proseguirà nell'iniziativa, che ha avuto molto successo, già nel mese di marzo, presso altri istituti scolastici di Parma.

Anche oggi un candidato parmense del Partito Democratico parla dei docenti cercando di guadagnare consensi per farsi rieleggere, cercano di far dimenticare che il Pd è stata l'unica organizzazione politica che dal dopoguerra ad oggi ha fatto sì che venisse promulgata una legge finalizzata ad umiliare gli insegnanti della Scuola Statale.

Il candidato parmense parla di "130mila nuovi insegnanti a tempo indeterminato", in realtà i colleghi erano tutt'altro che "nuovi": si trattava di precari storici che stavano vincendo innumerevoli cause per il continuo abuso di contratti a tempo determinato, tanto che l'Italia stava per essere condannata in sede europea. Alla fine per non rifondere danni per milioni di euro hanno dovuto stabilizzare questi docenti come era loro sacrosanto diritto.

Una vicenda che è stata venduta come "scelta politica", hanno stanziato 40 milioni di euro che stanno incassando voraci formatori per la "formazione in servizio", ma niente che incentivi coloro che sono la fonte di guadagno per questi affaristi della formazione, ovvero i docenti.

A ciò si aggiunge un contratto collettivo rinnovato dopo quasi 10 anni, in una sola notte, esso prevede scarse risorse per adeguare i compensi dei docenti ma è servito come spot elettorale a pochi giorni dal voto.

Come non ricordare il libero arbitrio che è stato conferito amministratori non eletti, i dirigenti scolastici, che possono gestire discrezionalmente ingenti somme e scegliere a modo loro gli insegnanti che hanno perso la titolarità di sede.

La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, seppur apartitica ed apolitica, pur non esprimendo indicazioni in favore di alcuna forza politica, invita i docenti a non votare il Pd.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, afferma: "Noi non molliamo, i principali protagonisti della scuola sono i docenti, finché non correggeranno avranno un problema anche in questo territorio dove non ci stiamo ad essere spettatori passivi della politica scolastica".

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"Lady Diana. Colpevole o Innocente?".  Elisa Greco ha portato al Teatro Manzoni di Milano un tema che, nonostante il passare del tempo, resta sempre di grande attualità.

Sarà stato il carisma del personaggio, sarà stata la sua storia personale, ma Lady D ha lasciato nei cuori di tante persone un ricordo ancora vivo, superando anche i confini del Regno Unito. Ecco allora che il terzo appuntamento con "Personaggi e Protagonisti: incontri con la Storia" si riempie di interesse intorno a una figura unica nel suo genere. La carrellata offerta dal Teatro Manzoni, però, non si fermerà qui. Il prossimo appuntamento è fissato per lunedì 26 marzo quando sotto processo finirà Steve Jobs. Inizio fissato per le 20,45.

IL FORMAT - Si tratta dell'ottava edizione del format "Personaggi e Protagonisti: incontri con la Storia - Colpevole o Innocente?". Un prodotto così longevo non può che avere avuto riscontri di livello. E infatti è accattivante nella sua proposta al pubblico. La sua forza è la presenza di professionisti di alta caratura ed esperti dell'argomento in questione, ogni volta diverso, ogni volta sempre interessante. Un vero e proprio dibattimento processuale condotto da magistrati, avvocati e personalità della vita civile che si confrontano in un susseguirsi di dibattiti tra accusa e difesa. E alla fine ci sarà spazio anche per il pubblico: saranno i presenti in sala, infatti, a emettere il giudizio finale.

IL COMMENTO - "La domanda sorge spontanea: Lady Diana, indimenticata icona, protagonista assoluta della scena mondiale e morta tragicamente è stata una vittima oppure ha innescato una spirale da cui è stata travolta? Quale il confine tra la propria vita privata e l'immagine pubblica? E quest'ultima deve o può prendere il sopravvento?". Ha spiegato Elisa Greco, a capo del progetto artistico. Come anticipato, sul palco si sono confrontati esperti di diritto e approfonditi conoscitori della materia: il Magistrato Giuseppe Cernuto, Giudice del Tribunale di Milano, aveva il ruolo di Presidente della Corte Giudicante, Giovanni Polizzi, Sostituto Procuratore della Repubblica alla Procura di Milano, ha indossato i panni del Pubblico Ministero. All'Avvocato Annamaria Bernardini De Pace è stato affidato il ruolo di Avvocato Difensore.

TESTIMONI - Le testimonianze per l'accusa sono state eseguite dalla giornalista di Radio24 Marta Cagnola e del professore (oltre che scrittore) Derek Allen. Per la difesa sono intervenuti la giornalista di TgCom24 Marina Maltagliati e il giornalista, già corrispondente Rai, scrittore e conoscitore della monarchia inglese, Antonio Caprarica. A rivestire i panni della protagonista Lady Diana, infine, la scrittrice e firma del Fatto Quotidiano, Januaria Piromallo.

Di Pietro Razzini

Prima edizione di "The Artist Is Present": numerosi appuntamenti per avvicinarsi alla preziosa arte di Mimmo Cuticchio, erede diretto e attento interprete della tradizione palermitana dell'Opera dei pupi, nonché una delle voci più autorevoli del teatro italiano contemporaneo.

Parma, 27 febbraio 2018.

Al via la prima edizione di "The Artist Is Present", promossa dal Comune di Parma. Ogni anno, un noto artista si fermerà in città  e sarà invitato a lavorare in uno spazio pubblico per lasciare in dono, alla fine del periodo, una sua creazione alla comunità. 

Da sabato 17 a sabato 24 marzo, Parma ospiterà Mimmo Cuticchio, erede diretto e attento interprete della tradizione palermitana dell'Opera dei pupi (riconosciuta dall'Unesco parte del Patrimonio orale e immateriale dell'umanità), nonché una delle voci più autorevoli del teatro italiano contemporaneo.

L'iniziativa, che per questa prima edizione l'assessorato alla Cultura del Comune di Parma promuove in collaborazione con il Teatro delle Briciole, animerà la città con svariati appuntamenti, tra cui spettacoli teatrali, una lectio magistralis, una proiezione e la presentazione di un libro, consentendo a cittadini e turisti, per più di una settimana, di avvicinarsi alla preziosa arte di Mimmo Cuticchio e di conoscere a fondo questo straordinario artista.

"Si svolgeranno vari appuntamenti significativi che lo riguarderanno ma sarà soprattutto una preziosa occasione per tutti di vederlo lavorare da vicino e parlare con lui, oltre che una bellissima opportunità per i ragazzi delle scuole". - spiega l'assessore alla Cultura Michele Guerra. Infatti, in pieno centro storico - in via Macedonio Melloni, 1 - a fianco del Castello dei Burattini, verrà ricostruita la sua "bottega" che riprodurrà il laboratorio teatrale che l'artista ha in via Bara all'Olivella a Palermo. Un luogo magico dove scoprire e ammirare la tradizione del teatro dei pupi siciliani e conoscere ed osservare un grande Maestro al lavoro mentre costruisce le sue creature. Tra pezzi di ricambio, animali mitologici, cartelli, sipari e macchine sceniche, Cuticchio racconterà e mostrerà ai visitatori il lavoro di recupero delle tecniche tradizionali dei pupi e del cunto. 

Domenica 18 marzo, alle ore 11, si terrà l'inaugurazione di questa speciale "bottega" che resterà aperta al pubblico fino a sabato 24 marzo.

 

Il Programma degli appuntamenti con Mimmo Cuticchio

Sabato 17 marzo ore 21 - Teatro al Parco
A singolar tenzone. Cunto di e con Mimmo Cuticchio. Per adulti

Domenica 18 marzo ore 11 - via Melloni 1
Inaugurazione "bottega" di Mimmo Cuticchio a Parma*

Martedì 20 marzo ore 15.30 - Teatro al Parco
L'opera dei pupi dalla piccola alla grande scena. Lectio Magistralis
Saluti di Paolo Andrei, Magnifico Rettore dell'Università di Parma,
introduzione di Luigi Allegri, docente di Storia del teatro e dello spettacolo, Università di Parma.

Mercoledì 21 marzo ore 17 - Auditorium del Palazzo del Governatore
Presentazione del libro Alle armi, cavalieri – Le storie dei paladini di Francia rac­contate da Mimmo Cuticchio. Sarà presente, oltre all'autore, l'illustratrice Tania Giordano.

Giovedì 22 marzo ore 21 - Cinema Edison Largo 8 Marzo 9/a
Proiezione del documentario Prove per una tragedia siciliana di John Turturro e Roman Paska con John Turturro e Mimmo Cuticchio.

Sabato 24 marzo ore 12 - Castello dei Burattini, via Melloni 3/a
Donazione delle opere realizzate durante la residenza a Parma nella "bottega" di via Melloni

Sabato 24 marzo ore 21 - Teatro al Parco
Aladino di tutti i colori. Da una favola delle Mille e una notte.
Spettacolo per adulti e bambini dai 6 anni nell'ambito della quinta edizione di Impertinente - Festival di teatro di figura
Info: 0521 992044 – Biglietteria: 989430, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

*Orari di apertura al pubblico della "bottega" di via Melloni 1:
Domenica 18 marzo: 11 - 13 e 15 - 19;
Da lunedì 19 a giovedì 22 marzo: 15 - 19
Sabato 24 marzo: 9.30 – 13
(le mattine dal lunedì al venerdì l'apertura della bottega è riservata alle scuole).

L'ingresso a tutte le iniziative è gratuito ad eccezione dello spettacolo di sabato 24 marzo.
Info: Castello dei Burattini 0521 031631 - 218925, www.castellodeiburattini.it 

"Supercalifragilistichespiralidoso": impossibile non averla pronunciata almeno una volta da bambino. E forse anche da adulto. È uno dei tanti tormentoni regalati da Mary Poppins che, finalmente si potrebbe dire, arriva a teatro in Italia.

Un evento atteso da tanti appassionati del genere e reso possibile da WEC - World Entertainment Company che presenta la prima produzione italiana assoluta del musical, originariamente prodotto da Disney Theatrical Productions e Cameron Mackintosh. Il Teatro Nazionale "CheBanca!" di Milano propone questo spettacolo fino al 13 maggio: orchestra dal vivo, incredibili effetti e coinvolgenti coreografie fanno da cornice a una storia senza tempo, in cui canzoni indimenticabili scandiscono il ritmo in scena. "Cam caminì", "Com'e' bello passeggiar con Mary" e "Un poco di zucchero" sono solo alcuni di quei motivetti che entrano nella testa senza più abbandonare lo spettatore.

DIETRO LE QUINTE

Una produzione che vede firme di prestigio, garanzia di qualità nell'offerta: il regista Federico Bellone, per esempio, protagonista di successi come "Newsies" della Disney, "Dirty Dancing" in l'Inghilterra e "A Qualcuno Piace Caldo". Il supervisore musicale Simone Manfredini che ha lavorato a "The Lion King" e "Les Misérables" nel West End. La coreografa Gillian Bruce presente in "Newsies" della Disney e "Frankestein Jr." oltre a "La Vedova Allegra" per il Teatro alla Scala.

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SUL PALCO

In scena ci saranno loro a guidare un gruppo di artisti numeroso e preparato, splendidi davanti a un pubblico che li ha meritatamente acclamati durante le oltre due ore di intrattenimento: Giulia Fabbri è Mary Poppins, Davide Sammartano veste i panni di Bert, Alessandro Parise si trasforma in George Banks mentre Alice Mistroni lo accompagna nelle vesti di Winifred Banks. Attorno a loro si sviluppa una storia fantastica, in grado di fare sognare i bambini di tutta Italia. Chi, infatti, non ha desiderato almeno una volta di incontrare Mary Poppins in carne ed ossa, camminando con lei sui tetti della città, vedendola atterrare dal cielo con il suo buffo ombrello parlante. Anche da grandi forse, il mito di Mary Poppins continua a vivere: riordinare il proprio appartamento con uno schiocco di dita è la speranza di ogni casalinga (e a teatro ci saranno tantissimi accorgimenti tecnici che regaleranno quel tocco di magia inaspettato). Nel complesso è uno spettacolo assolutamente da non perdere, una delle più importanti proposte che il musical italiano offrirà in questa stagione. E sicuramente anche voi, all'uscita dal Teatro Nazionale "Che Banca!" canticchierete "Supercalifragilistichespiralidoso".

Di Pietro Razzini

Si tratta di un progetto di marketing innovativo promosso dal Gruppo Fini e sviluppato dall'agenza Garage Raw, con trama della scrittrice Eliselle, che si svolge su uno dei social più amati dai giovani.

MODENA – Sul profilo Instagram @NonSoloBuono, per tutto il 2018, si potranno seguire le avventure di Matilde, giovane fotografa di Modena, che attraverso avventure sentimentali e colpi di scena accompagnerà i suoi followers alla scoperta di Modena e delle sue eccellenze.

Si tratta di #aModenaStory, un innovativo progetto di marketing promosso dal Gruppo Fini e realizzato dall'agenzia Garage Raw che, attraverso una strategia di comunicazione innovativa, quella del racconto fotografico a puntate, mette in primo piano i clienti, con sporadiche "apparizioni" dei brand Fini e "Conserve della Nonna", che tuttavia non vincolano la narrazione.

Nel racconto, ideato dalla scrittrice modenese Eliselle, sono presenti gli aspetti principali del classico romanzo rosa d'appendice: la divisione della narrazione in brevi episodi, l'attesa e la suspense per gli sviluppi della vicenda, la semplicità della fruizione su un mezzo popolare di massa. Tutto questo però declinato con i linguaggi tipici di oggi e in particolare di Instagram. I followers potranno così affezionarsi alle vicende dei protagonisti, interagire direttamente con i personaggi, tifare per loro o criticarli.

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Ci siamo fatti raccontare dagli ideatori come nasce #aModenaStory, come si sviluppa e quali sono i suoi obiettivi.

"Il progetto nasce da un'idea originale dell'agenzia Garage Raw", dice Valentina Lanza del Gruppo Fini", che voleva trovare un modo unico e nuovo per utilizzare il canale Instagram @NonSoloBuono, e dal Gruppo Fini che ha avuto il coraggio di dargli carta bianca su questa attività e di credere in questa strategia di comunicazione. La trama e la sceneggiatura del racconto sono state ideate e realizzate dalla scrittrice modenese Eliselle che ci riserverà molti colpi di scena nei prossimi mesi. Sappiamo che sui social network i contenuti smaccatamente pubblicitari sono ormai tanti e poco apprezzati, mentre il pubblico si appassiona più facilmente ai racconti. Protagonista sarà anche Modena, la città dove da sempre nascono i prodotti Fini e "Le Conserve della Nonna" attraverso i quali l'Azienda è fiera di portare in Italia e nel mondo il gusto delle tradizioni emiliane. Ecco spiegato perché il nuovo progetto Instagram è incentrato a Modena e ha anche ottenuto il Patrocinio del Comune".

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Con la scrittrice Eliselle parliamo invece della trama

"Matilde è una ragazza di ventisette anni con studi universitari alle spalle, un lavoro precario nel campo della fotografia e alla continua ricerca di una professione stabile. Abita a Modena, dov'è cresciuta, in un appartamento in affitto insieme al suo fidanzato Manuel. La loro storia d'amore dura da quattro anni: si erano. Lui, molto quadrato, ha studiato Giurisprudenza, si è laureato col massimo dei voti e ha iniziato da qualche mese a fare praticantato per uno studio di avvocati molto quotato in città. Lei, da sempre sognatrice e con un grande spirito creativo, ha invece abbandonato il corso di laurea in Comunicazione e ha iniziato a specializzarsi in fotografia spinta dalla sua passione, aiutandosi economicamente con qualche collaborazione con agenzie e media. Da qualche mese, dopo averne parlato a lungo, Matilde e Manuel si sono decisi e hanno fatto l'importante passo della convivenza, ma non tutto andrà come ci si aspetta..."

Le immagini ricordano un po' i "fotoromanzi": una scelta studiata quella di unire classico e moderno?

"Sia nei fotoromanzi che di questo progetto gli ingredienti della narrazione sono gli stessi: la pubblicazione su un mezzo di comunicazione popolare e la frammentazione della vicenda in più puntate, con l'obiettivo di mantenere viva la curiosità e fidelizzare il pubblico a seguire una storia in cui possa ritrovarsi e appassionarsi", ci dice ancora Eliselle, "La mia è la parte più creativa, e per scrivere la sceneggiatura ho cercato di seguire e al contempo di stravolgere i cliché dei fotoromanzi, delle soap opera, dei romanzi d'amore e dei serial tv, divertendomi un sacco a vedere realizzate le scene durante gli shooting: è un esperimento, e come tale è sempre stimolante per me mettermi alla prova con qualcosa di innovativo".

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Come mai si è scelto di sviluppare il progetto su Instagram?

"Instagram è il social network che oggi cresce di più in Italia, e che essendo ancora relativamente poco esplorato dai brand si presta meglio alla sperimentazione di nuovi linguaggi, non solo fotografci", spiega Francesco Mattucci di Garage Raw, "Questo progetto è unico perché ci permette di unire elementi antichi ma sempre attuali, come la narrazione a puntate in stile "feuilletton", ai mezzi più moderni della fotografia digitale e alle meccaniche social di condivisione. Da non dimenticare che Instagram, a differenza di altri Social, ha una percentuale di interazioni molto alta. Il pubblico di Instagram oggi chiede contenuti originali, pertinenti e rilevanti: gli utenti vogliono la curiosità nel contenuto e allo stesso tempo la fruibilità del contenitore ma, più di ogni altra cosa, vogliono essere considerati come utenti, desiderano un mercato 'nuovo' indipendentemente dalla loro età e sono loro che scelgono i Brand che vogliono avere nella loro vita. Instagram diventa fondamentale per l'evoluzione della strategia di un marchio che prende posizione, crea valore e lo riconosce, un passaggio da memorizzazione a "memorabilità".

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La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza invita gli organi d stampa a precisare che la persona condannata a 2 anni 8 mesi dal Giudice per l'Udienza preliminare del Tribunale di Parma, con l'accusa di attenzioni a sfondo sessuale ai danni di una bimba di 8 anni non è alcun modo un docente. Il fatto, seppur avvenuto all'interno di una scuola, riguarda un istruttore esterno che era in ausilio al lavoro degli insegnanti.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, precisa: "L'accaduto, se confermato anche nei successivi gradi di giudizio, è sicuramente grave, ma non vorremmo fosse usato per attacchi strumentali contro i docenti"- precisa il rappresentante dei docenti - "la precisazione dovrebbe arrivare dall'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna, ma quando in qualche modo si tratta di difendere la categoria sono inattivi"

Martedì, 20 Febbraio 2018 16:09

"Platone - la caverna dell'informazione"

La realtà vista con gli occhi di chi, in maniera irriverente e tragicomica, cerca la verità, tramutando in risata ciò che nella quotidianità spesso fa meno ridere. Tutto questo e molto di più è "Platone - la caverna dell'informazione", spettacolo che vede come protagonista il comico Leonardo Manera accompagnato sul palco dal giornalista Alessandro Milan.

Il format è strettamente legato alla trasmissione in onda tutte le mattine su Radio 24 e porta sul palco notizie vere e simpatici approfondimenti, video grotteschi, ospiti veri e ospiti verosimili (a volte più credibili di quelli reali). Il tutto giocato sul filo dell'ironia. "Platone" sarà nuovamente al Teatro Manzoni di Milano l'11 marzo dopo il successo ottenuto domenica 18 febbraio. Si tratterà dell'ultima occasione per vedere lo show nella metropoli lombarda.

CHE GRUPPO - Comico dall'esperienza pluriennale, Leonardo Manera è in grado di dirigere un cast di comparse trasformati, di minuto in minuto, in prim'attori. Personaggi più o meno noti al grande pubblico. Alcuni di essi hanno professionalità di rilievo nella quotidianità. Altri mettono in scena macchiette in grado di far ridere il pubblico accorso a teatro. Tra i primi, ovviamente, bisogna citare il giornalista Alessandro Milan e Oscar Giannino, ospite gradito e pungente. Nel secondo tutta una serie di comici che, uno dopo l'altro, sono "intervistati" da Manera. Il risultato è esilarante.

LO SCOPO - La domanda è sempre la stessa. Anche Platone se oggi fosse vivo si chiederebbe: "Quella che noi conosciamo è la realtà o la sua rappresentazione mediatica?" E forse si risponderebbe: "La realtà finisce dove finisce l'informazione e, dove finisce l'informazione, lì si che comincia la realtà". Nello spettacolo Leonardo Manera e i suoi ospiti si occupano dei temi principali che riguardano la nostra giornata, scendendo nel concreto. Si dà spazio al divertimento che l'attualità rivisitata può suscitare. Lo show quindi gioca con l'informazione, ottenendo una visione dei fatti spesso ridicola e grottesca ma, purtroppo, più credibile di quella reale.

 

Di Pietro Razzini

Banca Interprovinciale aggiunge un nuovo tassello al progetto "Green Bike" consegnando le biciclette alle associazione di Reggio Emilia.

Sabato 24 febbraio (dalle ore 10:00 alle ore 12:00), Giuliano Davoli, Vice Direttore Generale di Banca Interprovinciale, alla guida del settore marketing dell'Istituto di credito emiliano, accoglierà nella filiale di Reggio Emilia, in Viale dei Mille al numero uno, tutte le associazioni che hanno aderito al progetto "Green Bike" per consegnare loro la bicicletta di Banca Interprovinciale.

"Green Bike", è uno speciale progetto di solidarietà legato alla cultura ecosostenibile. Dedicato alle onlus, alle associazioni di promozione sociale, alle fondazioni, alle polisportive e a tutti gli altri enti impegnati in attività di volontariato sul territorio, rientra nel programma "Missione Verde" della Banca che mira a divulgare uno stile di vita sostenibile sotto ogni punto di vista, ambientale quanto finanziario, nel quotidiano.

Attraverso il profilo Facebook istituzionale (@bancainterprovinciale), gli enti possono garantirsi in omaggio la bicicletta verde di Banca Interprovinciale.

A cadenza trimestrale, sarà pubblicato un post dedicato alle associazioni del territorio, che potranno così richiedere la bicicletta seguendo le semplici istruzioni in esso indicate.

Vice-dir-generale-giuliano-davoli_1.jpg"Con questo progetto vogliamo dire grazie a tutte le associazioni, le fondazioni e gli enti che dedicano il loro tempo e il loro lavoro agli altri – sottolinea – il Vice-Direttore Giuliano Davoli. Abbiamo scelto la bicicletta, ormai un vero e proprio simbolo dell'attività della Banca, in quanto, rappresenta uno stile di vita sano e di rispetto all'ambiente, determinazione e impegno quotidiano, cose queste fanno parte del nostro DNA."

La risposta al progetto "Green Bike"è stata sempre molto positiva, basti pensare che a oggi sono state consegnate centinaia di biciclette alle associazioni impegnate nella diffusione della cultura, della solidarietà e della condivisione.

L'operazione "Green Bike" Reggio Emilia è attiva fino alla sera del 23 febbraio.

www.bancainterprovinciale.it 

In un contesto di progressiva digitalizzazione dei servizi bancari, UniCredit ha – negli ultimi anni - orientato la propria costante ricerca verso figure professionali esperte nell'analisi dati, con una laurea in materie quantitative quali, ad esempio, Statistica, Matematica, Fisica, Ingegneria e Informatica, oltre che alle più classiche discipline economiche.

Diverse sono le modalità di inserimento: dallo stage per le posizioni più junior all'International Impact Graduate Program (https://www.unicreditgroup.eu/en/careers/student-and-graduates/graduate-program.html), un programma di sviluppo di 18 mesi che permette a giovani laureati di entrare a far parte del Gruppo e di sviluppare il proprio talento attraverso un percorso di crescita accelerato.

Grazie al recente accordo del 1° febbraio, UniCredit è in procinto di assumere circa 550 giovani attraverso un positivo turnover generazionale prevalentemente nella aree della rete commerciale che presentano maggiori esigenze operative e di sviluppo. In UniCredit il processo di ricezione e selezione delle candidature è sempre attivo e disponibile al sito www.careers.unicreditgroup.eu

ALMA ORIENTA E CAREER DAY: ORIENTARSI TRA I CORSI UNIBO E LE OPPORTUNITA' LAVORATIVE
Tutto pronto a BolognaFiere per le due giornate dedicate all'orientamento universitario. Quattro i padiglioni in attesa di ospitare gli studenti delle scuole superiori e i laureandi e laureati dell'Alma Mater che, nella giornata del 20 febbraio, potranno sostenere i loro primi colloqui di lavoro

Bologna, 16 febbraio 2018 – Tornano Alma Orienta e Career day, i due eventi organizzati dall'Università di Bologna per orientare i futuri studenti verso la scelta universitaria e mettere in contatto i laureandi e laureati dell'Ateneo con il mondo del lavoro. Due giornate, martedì 20 e mercoledì 21 febbraio, all'insegna della scoperta, dell'informazione, della conoscenza del mondo Alma Mater e delle oltre 150 aziende partecipanti.

Sarà un importante momento di confronto e condivisione, grazie agli incontri e alle iniziative pensati per far sentire già parte del mondo Alma Mater i tantissimi studenti che si apprestano a vivere le due giornate a Bologna.

In più, un'app progettata dall'Università di Bologna con il supporto degli stessi studenti, myAlmaOrienta, farà da guida nel corso delle due giornate grazie alla mappa degli stand, il calendario degli incontri per i quali è possibile attivare gli alert, la presentazione dei corsi di studio con la possibilità di metterli a confronto, la panoramica di tutti i servizi offerti dall'Ateneo per la vita universitaria a Bologna e nei suoi Campus. Uno strumento utile anche quando le Giornate dell'Orientamento saranno terminate e dove gli studenti potranno sempre trovare un punto di riferimento per orientarsi alla scelta.

Gli studenti, inoltre, potranno condividere con @Unibo i momenti della loro giornata in fiera, partecipando al photo contest su Instagram #MyAlmaOrienta. Alle 13.30 del 20 e 21 febbraio, presso lo stand #MyAlmaOrienta Contest, saranno premiate le tre foto più belle scattate nel corso delle due giornate.

Alma Orienta – 20 e 21 febbraio
I padiglioni 25 e 26 saranno dedicati alla presentazione dell'offerta formativa 2018/2019 a Bologna e nei Campus di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini: 219 i corsi di studio di cui 92 corsi di laurea, 113 corsi di laurea magistrale, 1 corso di laurea magistrale inter-ateneo e 13 corsi di laurea magistrale a ciclo unico. I corsi di laurea di nuova attivazione sono 5 fra cui il corso di laurea in Meccatronica ad orientamento professionale, che costituisce una novità assoluta nel panorama nazionale dell'offerta formativa dell'A.A. 2018-19.
Saranno presentati i corsi di tutte le sedi dell'Alma Mater quindi oltre al Comune di Bologna ci saranno anche il Comune di Cesena, Forlì, Ravenna e Rimini, per offrire ai futuri studenti e a tutti i giovani visitatori una panoramica dei servizi e progetti pensati per favorire cittadinanza studentesca nel territorio.
Sarà possibile conoscere inoltre il Collegio Superiore (Scuola di eccellenza dell'Alma Mater), ricevere informazioni sui TOLC e conoscere da vicino gli innumerevoli servizi a supporto degli studenti. Un fitto calendario di incontri correderà le due giornate: nel padiglione 25, dalle 9.15 alle 15.30, si susseguiranno le presentazioni delle Scuole, dei Corsi e delle modalità di accesso.

Career Day – 20 febbraio
Cresce l'interesse verso i laureati dell' Ateneo bolognese, il Career Day raddoppia gli spazi per accogliere le oltre 150 aziende nazionali e multinazionali presenti nei padiglioni 31 e 32, attestandosi come la principale Job Fair organizzata da un Ateneo italiano. I giovani laureandi e laureati dell'Università di Bologna (iscritti all'ultimo anno delle lauree triennali, iscritti alle lauree magistrali, laureati di tutti i cicli da non oltre 3 anni, iscritti ai master dell'Università di Bologna, diplomati ai master da non oltre 24 mesi) potranno incontrare i referenti risorse umane di importanti realtà aziendali e sostenere primi colloqui conoscitivi. Le aziende potranno fornire informazioni sugli sbocchi occupazionali e raccogliere candidature. Dalle 11 alle 16, al Centro Servizi, si svolgeranno 35 presentazioni per fornire una panoramica rispetto alla cultura aziendale, ai profili ricercati e alle modalità di candidatura di alcune delle aziende partecipanti.

Saranno presenti, tra i servizi Unibo, il Job Placement, che ha organizzato direttamente l'iniziativa in collaborazione con Bologna Fiere, il Servizio Orientamento al lavoro dell'Ateneo disponibile a fornire un breve Check point CV per gli studenti Unibo e il Servizio Tirocini.
Per garantire ai giovani laureati un allineamento con i canali social legati al mondo del lavoro i referenti Linkedin saranno disponibili presso lo stand Job Placement con brevi suggerimenti per presentarsi al meglio anche online.

Il team Startup Day sarà presente per tutta la giornata al Career Day per dare informazioni e raccogliere nuove adesioni sulla prossima edizione dell'evento in programma per il prossimo 19 maggio a Palazzo Re Enzo (Bologna): giunto alla sua quarta edizione, lo Start up Day è l'evento nato per favorire lo sviluppo dei progetti imprenditoriali di studenti e i laureati dell'Università di Bologna.

È partito da Milano, il giorno di San Valentino. Non poteva essere che così. "Romeo e Giulietta. Ama e cambia il mondo", il musical prodotto da David e Clemente Zard, ricomincia di slancio un tour che lo porterà anche nella nostra regione. Appuntamento già fissato a Bologna, dal 27 al 29 aprile, all'Europauditorium.

Il Teatro Ciak della metropoli lombarda, invece, è stato sede del primo atto di questo giro d'Italia che toccherà anche Torino (10 e 11 marzo al Palalpitour), Padova (dal 23 al 25 marzo al Teatro Geox), Genova (dal 6 all'8 aprile al Teatro Carlo Felice), Napoli (dal 12 al 15 aprile al Teatro Palapartenope), Bari (dal 19 al 22 aprile al Teatro Team), Firenze (dall'11 al 13 maggio al Teatro Verdi), Roma (dall'1 al 3 giugno al Palalottomatica) e Cosenza (dall'8 al 10 giugno allo Stadio San Vito). Lo spettacolo è stato insignito di 4 "Oscar del Musical" nel 2015: miglior Spettacolo Big (David e Clemente Zard), miglior Coreografia (Veronica Peparini), migliori Costumi (Frédéric Olivier) e il Premio Web.

I PROTAGONISTI - La versione italiana dello spettacolo musicale di Gérard Presgurvic è firmata da Vincenzo Incenzo, autore che, in passato, ha avuto l'onore di collaborare con artisti del calibro di Renato Zero, Armando Trovajoli, Lucio Dalla e Antonello Venditti. Le coreografie di Veronica Peparini, divenuta una delle professioniste più affermate nel settore sia in Italia e che all'estero, regalano quel tocco di stile in più, in grado di rendere straordinario un cast, già di per sé, di alto livello. Davide Merlini (Romeo), Giulia Luzi (Giulietta) e Luca Giacomelli Ferrarini (Mercuzio) nei panni dei protagonisti, è un privilegio per pochi. Proprio Ferrarini ha dato vita ha un personaggio complesso, con grande maestria: non è un caso che sia stato notato da Renato Zero e che abbia sviluppato una collaborazione con il cantante per le sue due tournée "Alt in tour" (2016/2017) e "Zerovskij, Solo per Amore" (2017). In precedenza aveva ricevuto anche il "Premio Sandro Massimini", riconoscimento rivolto ai giovani attori del teatro musicale italiano con particolari doti nel canto, ballo e recitazione (2015). Proprio un bel talento.

IL CAST - Riccardo Maccaferri (Benvolio), Gianluca Merolli (Tebaldo), Leonardo Di Minno (Principe Escalus), Barbara Cola (Lady Capuleti), Roberta Faccani (Lady Montecchi), Graziano Galàtone (Conte Capuleti), Silvia Querci (Nutrice), Emiliano Geppetti (Frate Lorenzo) e il giovane Renato Crudo che si alternerà a Davide Merlini nel ruolo di Romeo, completano un cast in grado di coinvolgere il pubblico e farlo innamorare di questo dramma, da sempre punto di riferimento per gli innamorati particolarmente sentimentali. Ma non è tutto: sul palco ci saranno anche 20 ulteriori artisti. Ballerini e acrobati che renderanno ancora più spettacolare lo show. Servono altri numeri? Una troupe di 30 persone tra tecnici e produzione, 23 cambi di scena e 270 costumi. Le proiezioni luci e video sono su volumetrie ed elementi mobili che compongono l'impianto scenico: ciò permette una molteplicità di configurazioni e una resa della spazialità differente. Impossibile resistere al profumo di Shakespeare. "Romeo e Giulietta" vi aspetta a teatro.

Di Pietro Razzini

Studenti violenti: per i minori degli anni 14 azioni legali contro le famiglie, per gli altri azione penale obbligatoria senza indugiare. L'Avvocatura dello Stato di Bologna non si copra gli occhi!

Cinque dipendenti dell'amministrazione scolastica, ex docenti poi reclutati come dirigenti scolastici, interpellati dalla stampa locale di Parma hanno dato la loro posizione relativa ai crescenti comportamenti violenti di minori all'interno delle scuole.

Ancora una volta siamo costretti a rilevare che una forte dose di "buonismo" che affligge la categoria, per questo la Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza vuole ricordare che aggredire le persone è sempre reato e quando gli autori delle violenze sono minori di 14 anni, le loro famiglie devono essere chiamate in causa per la responsabilità civile, specialmente quando la vittima è un pubblico ufficiale e l'insegnante è tale.

Solitamente i dirigenti scolastici, che in quanto dirigenti della pubblica amministrazione dovrebbero essere uomini e donne di legge, spesso usano come loro "faro" l'Avvocatura dello Stato di Bologna, istituzione che pare essere particolarmente efficace ed efficiente solo quando c'è da contrastare i docenti, i quali in quanto tali sono rappresentanti dell'Amministrazione Statale e non degli avversari da contrastare, nulla avviene quando gli insegnanti sono vittime.

"Tutto ciò oltre ad essere illegale - commenta Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, è l'effetto collaterale del continuo prostrarsi di certa dirigenza scolastica verso i capricci di certe famiglie e certi alunni, comportamenti che hanno minato l'autorità dei docenti mettendoli alla mercè di maleducati e delinquenti – conclude Pizzo – pretendiamo dall'Avvocatura dello Stato di Bologna la stessa puntualità che la caratterizza quando essa agisce contro i docenti".


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Gilda degli Insegnanti
Via Verdi 25 - 43121 Parma
Coordinatore: SALVATORE PIZZO
Tel. Fax 0521 235547 - Cell. 338 810382

In "Tre volte più grandi" Samantha Gamberini e Renata Borgato suggeriscono come migliorare le proprie tecniche e aumentare le possibilità di ottenere quello che ci si merita o si desidera. Nel lavoro e nella vita.

Di Manuela Fiorini - Un aumento di stipendio, una promozione, una modifica al contratto di lavoro, ma anche una causa legale, un aiuto in casa, un po' più di collaborazione da parte del partner o dei figli. Quante volte le donne si trovano nelle condizioni di dover negoziare? Sicuramente più spesso degli uomini. Peccato, però, che molte volte rinunciano in partenza a intavolare le proprie ragioni, a suggerire i propri bisogni, a esplicitare i propri meriti. Rinunciando, in definitiva, a raggiungere i propri obiettivi o intraprendendo strade più lunghe e tortuose. In una parola, la negoziazione non è donna.

Se vi siete riconosciute in questa descrizione, Tre volte più grandi (Franco Angeli Editore, € 19) è il libro che fa per voi. Scritto da Samantha Gamberini, che da 15 anni si occupa di formazione manageriale per aziende nazionali e internazionali ed esperta di negoziazione e di strategie relazionali, e da Renata Borgato, esperta in formazione e consulenza manageriale, si presenta come un manuale ad uso delle donne, ma non solo, con esempi pratici, analisi delle situazioni e suggerimenti per aumentare le possibilità di raggiungere i propri obiettivi e ottenere "quello che si ritiene di meritare".

Abbiamo incontrato una delle autrici, Samantha Gamberini, bolognese, per parlare del libro e per farci anche dare qualche suggerimento per negoziare in maniera efficace.

Samantha_Gamberini.jpgPartiamo dal titolo: perché "Tre volte più grandi"?
"Il titolo nasce da una citazione di Virginia Woolf. Lei fa dire a un suo personaggio di sesso maschile che le donne, anche quelle più intelligenti ed istruite, vedono gli uomini, come si dice che i cavalli vedono le persone: tre volte più grandi. Per questa ragione, continua il personaggio, non otterranno mai nulla anche quando avranno il voto. Tre volte più grandi è contemporaneamente la presa di coscienza di un problema e allo stesso tempo un augurio...quello di potersi sentire a ragione tre volte più grandi, rispetto a come ci sentiamo oggi".

Il libro si propone come un "manuale di negoziazione": perché negoziare è diverso per uomini e donne?
"Si è molto diverso per uomini e donne e per ragioni che non sono sullo stesso piano. Partiamo da un dato di fatto: se uomini e donne fanno la stessa identica cosa, il giudizio sul loro operato è diverso. La ragione è molto semplice: da donne e uomini ci aspettiamo comportamenti differenti. Quindi se una donna comunica in modo assertivo, viene spesso giudicata aggressiva. Il film il Diavolo veste Prada identifica bene questo meccanismo. Attenzione, questo giudizio non viene espresso solo da uomini, ma è perfettamente interiorizzato anche dalle donne, anche quando penalizza le stesse donne. Ovviamente questo vale anche per gli uomini...che se si dimostrano sensibili "rischiano" di essere identificati come "femminucce". Nella nostra cultura lo stereotipo del perfetto negoziatore prevede attitudini che noi consideriamo maschili...anche se è una visione miope e riguarda solo una tipologia di negoziazione. Un altro elemento riguarda la competenza. Nella nostra cultura agli uomini viene erogato una sorta di bonus. Io spesso per spiegare questo elemento cito il fatto che ho impiegato moltissimi anni della mia vita per capire che quando mi relazionavo con un uomo doveva dimostrarmi di non essere all'altezza, mentre se mi relazionavo con una donna doveva dimostrarmi di essere all'altezza. Sembra la stessa cosa, ma nei fatti cambia moltissimo".

Perché le donne negoziano meno degli uomini?
"Le donne usano la negoziazione quando è esplicitato il fatto di doverlo fare. Questo ha delle ricadute dirette. In fase di assunzione ad esempio le donne che negoziano il salario di ingresso sono molte meno rispetto agli uomini. Questo comportamento permane anche durante il lavoro. Molte donne lavorano a testa bassa nell'attesa che vengano riconosciuti i loro meriti e molto raramente questo accade. Come risposta cosa fanno? Lavorano ancora di più! Conseguenza...niente promozione, ma una bella gastrite!"

Perché le donne spesso rinunciano in partenza a negoziare?
"Personalmente mi sono fatta un'idea: in primis la trappola dell'ovvio o del "dovresti saperlo". Pochi giorni fa in un post su Facebook una donna australiana madre di quattro bambini, si lamentava dello scarso interesse del marito nella cura della casa. Lei era esausta e lui stava davanti alla tv. Alcuni amici le hanno suggerito di richiedere esplicitamente al marito un aiuto e di fare deleghe precise. Lei lo ha fatto e lui ha eseguito tutti i compiti. Poi finita la lista, è tornato di nuovo davanti alla tv. Lei ovviamente si è fortemente alterata... "ma come fa a non vedere quello che si deve fare e a non accorgersi della mia fatica! Non ha 5 anni!". In realtà tutti abbiamo 5 anni quando dobbiamo accorgerci dei bisogni degli altri e se stiamo bene non andiamo a crearci situazioni scomode. Sul lavoro di cura siamo ancora nel Medioevo e siamo noi le prime a sentirci in colpa quando non riusciamo a fare tutto".

Quali sono, in sintesi, i cardini della negoziazione?
"Nel libro si fornisce una metodologia precisa che mette al centro la preparazione. È una metodologia che può consentire ottimi risultati anche con poco tempo a disposizione. Parte da un'idea di fondo che è quella che l'altra parte potrebbe dirci di no. Di fronte a questo no noi iniziamo a negoziare sapendo: quello che vogliamo e perché, chi può darcelo, quanto siamo forti e quali alternative possiamo avere. Inoltre vengono messi in evidenza aspetti legati alla percezione della propria forza e alle trappole nelle quali possiamo incappare durante una negoziazione".

A chi consigli questo libro?
"In primis, ovviamente, alle donne. Senza distinzione. Il libro parla della vita privata e di quella professionale e quindi non è rivolto ad uno specifico target. In realtà la metodologia presentata può ovviamente essere utilizzata anche da uomini e ho scoperto con grande piacere che molti lo stanno leggendo e che ne hanno tratto spunti sia per le loro negoziazioni, sia nel comprendere meccanismi relazionali tra i generi. È comunque un manuale e ognuno può scegliere di prendere quello di cui ha bisogno"

 

 

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Fatti violenti contro insegnanti di Piacenza, chiediamo di perseguire duramente i responsabili: i genitori rispondano delle azioni dei figli.

E' grave il fatto che uno studente aggredisca il proprio insegnante che in quanto tale rappresenta anche l'Autorità Statale, trattandosi di un soggetto minore dei 14 anni egli non è perseguibile penalmente ma certamente i genitori (o chi per essi) rispondono verso terzi dei danni prodotti dai loro figli, specialmente quando essi sono compiuti verso pubblici ufficiali quali sono i docenti statali nell'esercizio delle loro funzioni.

La Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma inviterà formalmente l'Ufficio Scolastico Regionale dell'Emilia Romagna e l'Avvocatura dello Stato di Bologna ad agire nelle competenti sedi giudiziarie, solitamente lo fanno solo quando si tratta di "andare contro gli insegnanti" mai quando c'è da agire per tutelarli.

Non siamo disposti a tollerare oltre questo buonismo dell'Amministrazione scolastica, la cui scarsa reattività andrebbe meglio sanzionata. I cittadini che hanno compiuto 14 anni sono perseguibili penalmente e l'azione penale nel nostro Paese è obbligatoria, quando sono infraquattordicenni seppur non imputabili i loro genitori vanno chiamati a risarcire.

Oltre alla violenza fisica subita da un docente piacentino, apprendiamo anche che un altro insegnante della provincia di Piacenza sarebbe stato vittima di comportamenti lesivi da parte di minori, anche in quel caso chiediamo azioni urgenti contro le famiglie, pretendendo che i dirigenti scolastici ed i vertici territoriali dell'Amministrazione scolastica creino le condizioni affinchè ci sia un atteggiamento compunto verso l'Autorità che gli insegnanti rappresentano.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma, rivolgendosi ai colleghi vilipesi afferma: "Anche se non dovessero essere nostri iscritti siamo disposti a sostenerli e ad assisterli per quanto è nelle nostre possibilità"

Gilda degli insegnanti - sede di Piacenza
Coordinatore: SALVATORE PIZZO
Tel. 0523 314046 - 338 8103820

L'Associazione "Impronte nell'Anima" promuove Interventi Assistiti con Animali da compagnia coinvolgendo diverse realtà di Parma e provincia, quali asili nido, scuole elementari, centri per disabili e case protette. Un impegno costante per portare benefici alle persone sia sotto il profilo psico-emozionale sia dal punto di vista fisico.

Parma, 13 febbraio 2018

Fly, Ettore, Connie e Tom sono quattro docili e gioviali "pelosi" che ad oggi hanno già aiutato un gran numero di persone in gravi situazioni di fragilità, regalando loro gioia e affetto. Fanno parte di un gruppo di amici (a due e quattro zampe) che nel 2015 ha deciso di costituire l'Associazione di Promozione Sociale "Impronte nell'Anima", per promuovere Interventi Assistiti con Animali. Più comunemente conosciuti come "Pet Therapy", sono volti a migliorare la salute e il benessere delle persone, grazie ad una terapia "dolce" basata sull'interazione uomo-animale.

Una realtà cittadina importante che, grazie alla dedizione dei suoi circa trenta volontari, ha già all'attivo numerose iniziative a Parma e provincia. Un impegno di grande responsabilità per il quale tutti i partecipanti devono essere adeguatamente formati a lavorare in una  Equipe Multidisciplinare, composta da figure sanitarie, pedagogiche e tecniche, con diversi compiti, a seconda del tipo di intervento e secondo le attuali linee Guida Nazionali.

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Le iniziative si concretizzano in un'ampia gamma di interventi che coinvolgono persone di ogni età, partendo dai più piccoli. Giocare con un animale durante l'infanzia infatti, stimola un atteggiamento empatico nei confronti degli altri durante la crescita.

Negli adulti, la relazione uomo-animale, agevola invece ad affrontare condizioni di stress o di conflittualità e rappresenta inoltre, un valido aiuto per persone con problemi sociali e comunicativi. La terapia, su taluni pazienti, può inoltre coadiuvare - senza mai sostituire - le tradizionali terapie per ottenere diversi obiettivi di miglioramento comportamentale e fisico, oltre che cognitivo, psicosociale e psicologico-emotivo.

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In tre anni di intenso lavoro e impegno, l'Associazione "Impronte nell'Anima", con il suo piccolo serraglio composto da quattro cani, un gatto, un coniglietto e persino un asinello, ha portato le attività in numerose realtà cittadine, quali asili nido, scuole elementari, centri per disabili e case protette, constatandone i benefici sia sotto il profilo psico-emozionale sia dal punto di vista fisico.  

Anche la Pediatria dell'Ospedale dei Bambini e l'Unità Operativa di Medicina Riabilitativa dell'Ospedale Maggiore di Parma sono state coinvolte in diverse iniziative e tutte hanno confermato l'efficacia degli Interventi.

Un impegno costante e in continua crescita. L'iniziativa "Mani, code, zampe e sguardi", in corso in questi mesi, presso la Cooperativa Insieme-Centro residenziale per disabili, è solo il primo appuntamento del fittissimo calendario in programma per quest'anno.

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La loro attività riempie il cuore di speranza su ciò che la sensibilità di un animale possa riuscire a far scaturire nelle persone, soprattuto se affette da gravi disabilità. E la missione di "Impronte nell'Anima" è proprio questa: essere un interlocutore attento e disponibile per migliorare le condizioni di chi vive momenti di grande fragilità regalando un aiuto concreto.

 

Testo di Sara Bondani, foto di Francesca Bocchia

Per info improntenellanima.jimdo.com Pagina Facebook

Sono anni che la Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma denuncia pubblicamente che l'Invalsi, ente statistico preposto alla rilevazione dei livelli scolastici di apprendimento, è l'unica amministrazione pubblica che pretende dalle persone prestazioni lavorative gratuite, uno vero e proprio sfruttamento che viene imposto al personale scolastico, docente e non docente.

Ci riferiamo alle complesse operazioni di data entry che servono all'Invalsi e che i suoi dirigenti, meritoriamente nominati dalla politica, per nulla organizzano. Quest'anno il fenomeno dovrebbe riguardare solo la scuola primaria, infatti pare che negli altri ordini di scuola l'Invalsi si sia finalmente attrezzato. La Gilda di Parma e Piacenza ha chiesto più volte all'Invalsi di sedersi ad un tavolo per negoziare questo lavoro extra, uno sfruttamento a "nero" talvolta imposto con metodi da vero e proprio caporalato: certi dirigenti scolastici, fortunatamente non tutti, pretendono di reclutare manovalanza intellettuale a costo zero per un ente che non ha sottoscritto alcun contratto con il personale delle scuole.

Dice Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma: "Per questo ci dispiace che l'Invalsi venga citato come modello positivo sulla stampa per dire che i ragazzi del "Respighi" hanno risultati eccellenti, ciò certamente non lo neghiamo, ma coniugare una struttura che sfrutta il lavoro con quanto riguarda l'educazione dei ragazzi stona con i principi di legalità di cui i dirigenti delle scuole dovrebbero essere garanti".

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Gilda Insegnanti – sede Piacenza

Via S. Marco, 22 – 29100 Piacenza

Tel. 0523 314046 – 338 8103820

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(Foto tratta da Piacenzantica.it )

Uno dei candidati parmensi del Pd sta "vendendo" agli elettori come un successo della sua parte politica la recente firma apposta da Cgil, Cisl e Uil al contratto degli insegnanti della scuola statale, sottoscritto chissà perchè proprio a pochi giorni dalle elezioni.

In realtà si tratta di un incremento stipendiale risibile, il governo del Pd non ha voluto destinare agli insegnanti la gran parte delle risorse economiche disponibili per il settore, scegliendo di continuare ad utilizzarle per tenere in vita quella legge chiamata truffaldinamente "Buona Scuola", la quale tra l'altro toglie diritti ai docenti: introducendo la chiamata diretta da parte dei dirigenti scolastici (i quali sono nominati per cooptazione concorsuale) e statuisce il licenziamento dei precari storici.

La firma messa a pochi giorni dalle elezioni ad un contratto, che è l'ennesima umiliazione inflitta dalla politca agli insegnanti, è solo una messinscena per favorire il Pd affinché esso possa presentare agli elettori quello si vuole far passare per un "successo", il sindacalismo indipendente e non politicizzato non si è prestato ad un'operazione di propaganda elettorale sulla pelle degli insegnanti. Il candidato Pd, anche grazie al silenzio dei suoi oppositori politici, addirittura sostiene che "è uno degli atti del governo di cui è più orgoglioso", 10mila 800voti in meno alle scorse comunali di Parma e Piacenza non gli sono bastati, perseverano nella loro azione. Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza, ricorda ai politici ed ai loro addentellati all'interno del sindacalismo politicizzato ed a certi dirigenti scolastici che sul territorio parmense "la Gilda non molla e non rimarrà spettatore passivo delle questioni di governance scolastica che riguardano il territorio".

Domenica, 11 Febbraio 2018 09:17

La casa dei trapianti "Raddoppia"

Inaugurazione della nuova ala di Tetto Amico, che nel 2017 ha offerto gratuitamente oltre 4.400 giornate di pernottamento ai trapiantati e ai loro famigliari

La casa dei trapianti 'raddoppia'. È stata, infatti, inaugurata oggi la nuova ala di Tetto Amico, la struttura che accoglie gratuitamente persone in attesa di trapianto o post-trapiantate e loro parenti o accompagnatori all'interno del Policlinico, in occasione di controlli medici o periodi di attesa o di osservazione.

Ristrutturata a tempo di record grazie all'impegno del Sant'Orsola e al sostegno di tanti donatori coinvolti da Atcom (l'associazione dei trapiantati di cuore), porterà la dotazione della casa a 19 stanze.

La struttura di accoglienza

Finora Tetto Amico ha gestito un'area di circa 640 metri quadri, collocata al 2° piano del padiglione 29, composta da 13 camere singole con servizi, lavanderia, soggiorno, cucinetta, salone con TV e biblioteca. Tra i servizi che vengono forniti in convenzione con il Policlinico, sempre gratuitamente, la pulizia delle camere, il cambio delle lenzuola settimanale e il pranzo gratuito anche per l'accompagnatore, presso la mensa aziendale.

Nel corso del 2017 sono state 4.404 le giornate di pernottamento gratuite, la maggior parte per trapiantati di cuore (adulti e pediatrici), ma anche di fegato, rene e in generale per tutti coloro che ne hanno necessità. La maggior parte degli ospiti proviene dalle regioni meridionali del nostro Paese, ma la struttura ha aperto le porte anche a famigliari di bambini stranieri curati al Sant'Orsola, anche per interventi diversi dal trapianto.

I lavori nella nuova ala

Nell'ottobre scorso sono stati individuati ulteriori spazi al primo piano del padiglione 29, con una superficie netta di 262 metri quadrati, per un possibile ampliamento di Tetto Amico. I locali, prima del trasferimento al nuovo Polo Cardio-toraco-vascolare, erano utilizzati come studi medici per la Cardiologia e la Dermatologia. Si è mantenuta l'originaria distribuzione degli ambienti procedendo però ad una generale innovazione tecnologica ed impiantistica con interventi di manutenzione straordinaria.

Oltre al rinnovo di tutti gli impianti elettrici per rendere gli spazi a norma, sicuri e confortevoli, sono stati sostitute le lampade con apparecchi di illuminazione a led, rifatti i pavimenti con nuova pavimentazione in vinile omogeneo e tinteggiati gli ambienti, istallati un impianto di climatizzazione del tipo multisplit, un impianto televisivo con monitor fissati a parete, un impianto per la connessione alla rete internet e telefonia, un impianto di videosorveglianza e un sistema di apertura della porta d'ingresso con badge magnetico.

Nella nuova ala sono state così realizzate 6 camere con un posto letto, una poltrona-letto e bagno privato e spazi accessori, tra cui una cucina, una lavanderia, un locale attrezzato con cyclette per la riabilitazione, una stanza di soggiorno e l'ingresso/attesa con distributore di bevande calde.

Il cuore di Bologna per la casa dei trapianti

L'intervento è stato finanziato dal Policlinico di Sant'Orsola (60mila euro) e da Atcom (Associazione trapiantati di cuore), che gestisce la casa in collaborazione con altre associazioni di volontariato e che ha raccolto complessivamente 150mila euro grazie al sostegno di tanti partner a partire da UniCredit, che supporta lo sviluppo della Casa Trapianti già dal 2014 attraverso il Progetto Carta Etica, realizzato dalla banca grazie a una speciale carta di credito che, senza costi aggiuntivi per il titolare, destina una percentuale di ogni spesa effettuata ad un fondo destinato a iniziative e progetti di solidarietà sociale.

Alla 'gara di solidarietà' hanno contribuito anche la Fondazione del Monte, l'Associazione Piccoli Grandi Cuori e le stesse ditte esecutrici dei lavori (ISOM GESTIONE e per gli impianti elettrici ICEM SRL) con ulteriori sconti sui preventivi. Gli arredi – il cui valore si aggira complessivamente attorno ad ulteriori 50mila euro – sono a carico dell'associazione Atcom.

 

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Affollata conferenza a Scandiano del noto giornalista e divulgatore scientifico, organizzata dal Lions Club Scandiano in collaborazione con il Comune.

Informazioni presentate come vere con l'intento di ingannare e creare un forte impatto emotivo nelle persone e nella società: queste sono le fake news. Ma perché esistono persone o vere e proprie organizzazioni che creano e diffondono notizie false? I motivi sono molti: propaganda, divertimento, crudeltà, ma soprattutto profitto. Sì, perché con le fake news oggi si fa business, influenzano le persone, fanno leva sulle loro emozioni e condizionano l'opinione pubblica.

Paolo Attivissimo, giornalista studioso di media e noto cacciatore di bufale, protagonista a Scandiano di un'affollata conferenza organizzata dal Lions Club locale, ha esplorato questo fenomeno, in realtà piuttosto antico, ma diventato oggi estremamente diffuso grazie alla velocità dei social network.
"Ci sono moltissimi siti italiani e stranieri specializzati nella produzione di notizie false, ma ci sono anche siti esperti nello smascherarle – ha spiegato Attivissimo – purtroppo la smentita non ha mai lo stesso effetto della notizia, anzi spesso è come una notizia data due volte".

Come difenderci allora da questa montagna crescente di bufale che si diffondono tanto rapidamente sul web?

"Internet è il problema, ma anche il suo antidoto – ha sottolineato lo studioso – e la censura non funziona, anzi spesso genera l'effetto inverso. Però possiamo chiedere ai giornalisti di essere più rigorosi nella verifica delle notizie o utilizzare la tecnologia per incoraggiare e diffondere le informazioni "buone", come fa l'associazione Sleeping Giants, ma soprattutto dobbiamo educare al senso critico". Ha concluso Attivissimo "oggi siamo tutti un po' creduloni, mentre dobbiamo riappropriarci dell'approccio scientifico: i fatti sono fatti".

Sono molti, infatti, i modi per verificare la veridicità delle migliaia di informazioni che arrivano a noi ogni giorno: news.google.com o scholar.google.it sono strumenti molto efficaci, ma anche tineye.com o karmadecay.com che permettono una ricerca rapida per immagini o addirittura si può consultare l'avanzatissimo fakenews.publicdatalab.org.

Perché se Sofocle, il poeta greco, diceva che quello che la gente crede prevale sulla verità è pur vero che la verità vince sempre...basta cercarla!

(intervista: seconda parte https://youtu.be/-_7ihitknWA)

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Mercoledì, 07 Febbraio 2018 10:02

Fake news e complotti. Capire per difenderci.

Paolo Attivissimo, giornalista, studioso della disinformazione mediatica e noto cacciatore di bufale, in conferenza a Scandiano venerdì 9 febbraio alle ore 18.30

Bufale, fake news, contenuti ingannevoli creati ad arte per condizionare e manipolare l'informazione. Nell'era di internet e della comunicazione digitale si possono limitare gli effetti della disinformazione e acquisire strumenti utili per distinguere la realtà dalla fantasia?
Sembra di sì, soprattutto se ad aiutarci è un giornalista studioso di media, specializzato nel riconoscere le fake news, con all'attivo una lunga carriera come consulente di pubbliche amministrazioni e società private, pronte a difendersi da attacchi informatici e nuove forme di pirateria digitale.

Paolo Attivissimo, il noto cacciatore di bufale racconterà la sua esperienza professionale, venerdì 9 febbraio alle ore 18.30, a Scandiano presso la Sala comunale Casini (via Daz, 17), nel corso di una conferenza, aperta al pubblico e ad ingresso gratuito, dal titolo "Fake news e complotti: capire per difenderci".
Attivissimo, che non è uno pseudonimo ma il vero cognome anagrafico, spiegherà come riconoscere le notizie false, distorte o inventate di cui il web e i social media sono pieni, e a comprendere il danno economico e sociale di questi professionisti dell'inganno.

L'incontro, organizzato dai Lions di Scandiano in occasione delle celebrazioni del 50° anniversario della fondazione del Club e nel centenario dell'associazione internazionale, gode del patrocinio del Distretto Lions 108 Tb e del Comune di Scandiano.

Saranno infatti presenti il governatore Piero Augusto Nasuelli e il sindaco Alessio Mammi.

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Parma, 7 febbraio 2018. Ieri pomeriggio, presso la sede dell'Assistenza Pubblica Parma Onlus, è stato festeggiato l'arrivo di un dono proveniente direttamente dalla città: un nuovo pulmino per il trasporto disabili, acquistato grazie a quanto è stato devoluto all'ente di volontariato con il 5x1000 in dichiarazione dei redditi, che è stato inaugurato alla presenza del sindaco di Parma, Federico Pizzarotti.

pulmino_ap1_1.jpgLa cerimonia, cui hanno partecipato anche Massimo Fabi, direttore generale dell'azienda ospedaliero-universitaria di Parma, ed Elena Saccenti, direttore generale dell'azienda USL di Parma, è stata inoltre l'occasione per comunicare i dati relativi alle attività svolte dalla Pubblica durante lo scorso anno.

Nata nel 1902, da 116 anni l'associazione di volontariato dell'Oltretorrente, che conta oggi su un "patrimonio" di circa 900 militi volontari (o soci attivi) e quasi 2.800 soci contribuenti, soccorre, assiste e conforta la città per 24 ore al giorno 365 giorni l'anno.

Nel 2017 l'Assistenza Pubblica Parma Onlus ha effettuato oltre 54.000 servizi (oltre 30.000 servizi in ambulanza, 22.000 servizi di trasporto disabili, 2.000 servizi in automedica con medico rianimatore a bordo), percorrendo 735.000 chilometri con i propri automezzi.

Ha inoltre garantito 199 uscite con il Pulmino di Padre Lino, per il primo soccorso ai senza fissa dimora, e offerto 1.300 ore di ascolto attraverso Telefono Amico. Considerando anche l'attività di Protezione Civile e gli altri servizi offerti alla città, le ore di volontariato sono state superiori alle 275.000.

Sono cifre che confermano, per la specializzazione e la qualità degli interventi prestati e per l'importanza dei progetti varati nel tempo, come l'associazione sia un punto di riferimento fondamentale nella vita parmigiana.

"Donare il 5x1000 è un gesto di per sé piccolo e semplice - ha detto il sindaco Federico Pizzarotti - ma può fare tanto e diventare un gesto di responsabilità. Grazie alla fiducia dei parmigiani verso la pubblica e al loro buon cuore, oggi si può contare su un pulmino nuovo e di grande importanza per tutta la comunità parmigiana. A volte con piccole azioni possiamo davvero dare tanto e fare la differenza, e quest'oggi ne ricordiamo l'esempio. Ringrazio i parmigiani e ringrazio l'assistenza pubblica per la quotidiana attività al servizio del prossimo".

"Con l'inaugurazione di questo pulmino – dichiara Luca Bellingeri, presidente dell'Assistenza Pubblica – vogliamo sia ringraziare tutti i nostri concittadini, che hanno deciso di darci fiducia e di devolvere alla Pubblica il proprio 5x1000, sia dare un segnale concreto rispetto a come questi fondi vengano utilizzati. Speriamo che il nuovo mezzo, percorrendo in lungo e in largo le strade della nostra città, dia testimonianza di questo ai parmigiani e invogli sempre più persone a devolverci il loro 5x1000: un gesto che non costa nulla, ma che per noi è fondamentale".

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Presso la "Casa della Conoscenza" di Casalecchio di Reno (BO), si è tenuto l'evento che ha premiato gli autori i cui racconti sono stati pubblicati nell'antologia edita dalle Edizioni del Loggione.

Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi

Chi è venuto da più lontano è arrivato dalla Sicilia, ma c'è anche chi ha sfidato il maltempo e si è avventurato verso il capoluogo emiliano anche dalla Puglia, dalla Toscana, dal Veneto, dal Lazio, dalla Liguria e, naturalmente, dall'Emilia Romagna. Tra loro ci sono insegnanti, ingegneri, medici, avvocati, impiegati, sportivi, studenti, mamme e artisti. Tutti con una passione in comune: la scrittura. Sono i 50 autori selezionati nel concorso letterario "Sòcc'mel, che canzone!", le cui opere sono state pubblicate nell'omonima antologia edita dalle Edizioni del Loggione.

Una selezione davvero difficile, come hanno spiegato la curatrice Lorena Lusetti e gli editori Katia Brentani e Massimo Casarini. Il bando prevedeva di ispirarsi alle canzoni di autori bolognesi e, si sa, la musica e le parole sono sempre stato uno sposalizio ben riuscito. Sarà perché entrambe sono in grado di suscitare emozioni ed evocare ricordi. I racconti inviati sono stati quasi 200, di questi, solo 50 sono entrati a fare parte del libro. Ogni autore ha interpretato a modo suo una canzone di un cantante o cantautore bolognese che ha avuto un significato particolare nella sua storia personale, oppure, nella frazione di un attimo, lo ha ispirato, magari perché proprio quella canzone stava passando alla radio.

Tantissimi i racconti ispirati alle canzoni immortali dell'indimenticabile Lucio Dalla, ma anche a quelle di Gianni Morandi, Claudio Lolli, Dino Sarti. E poi, ancora, Samuele Bersani, Cesare Cremonini, Cristina D'Avena, Andrea Mingardi, gli Stadio e gli Skiantos. Ci sono le favole e le storie d'amore, i noir e le commedie, a seconda del gusto e della creatività di ogni autore.

I racconti selezionati sono stati premiati nell'ambito di un evento che si è tenuto presso la Casa della Conoscenza di Casalecchio di Reno. Condotto dal giornalista Stefano Zanerini, il pomeriggio non poteva che avere come co-protagonista la musica. Sul palco, insieme ai premiati, alla curatrice e al conduttore, anche la voce straordinaria di Silvia Parma, che ha interpretato alcune delle canzoni più belle dei cantautori bolognesi.

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Al primo posto del podio "Kill Gianni" di Michel Minghetti, "Uomini" di Valentino Poppi, e "Ninna Nanna di Taverna" della giovanissima Margherita Sassoli, classe 2005 e un futuro da scrittrice. Secondo premio per ""A son sfighè e ho pure visto un marzian socc'mel" di Sandra Morara, "Non aprire mai" di Orazio Parisi e "Agosto" di Sergio Gatti. Sono seguiti, poi, i premi "Medaglia" e i premi "Pergamena" attribuiti agli altri racconti selezionati.

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Come detto, i racconti arrivati sono stati davvero tanti ed è stato impossibile includerli tutti. La casa editrice ha ritenuto tuttavia opportuno assegnare quattro Premi Speciali ai racconti "Se sono stato felice" di Claudio Guerra, "Sabato e domani tango" di Marcello Mandegni, "Ci si dimentica" di Francesca Panzacchi, "Uno che ruba anche alla luna" di Andrea Moretti.

Intanto, sul sito www.loggione.it è già pronto il bando per la seconda edizione del concorso, che ha come titolo "Sòcc mel, che viaggio" con scadenza 31 ottobre 2018.

L'antologia Sòcc mel, che canzone! si può acquistare direttamente sui siti www.loggione.it e www.kebook.it

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La mostra The Grandfather Platform, è l'opera site specific pensata dall'artista milanese Luca Pozzi per Palazzo Magnani (Via Zamboni 20 – Bologna) ed inserita nel percorso Arte Fiera – Art City 2018.

 

Inserita nel percorso Arte Fiera – Art City 2018, l'opera site specific è stata pensata dall'artista milanese Luca Pozzi per Palazzo Magnani. Il progetto, a cura di Maura Pozzati, costituisce una nuova importante tappa nell'ambito della collaborazione intrapresa da UniCredit e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna volta a promuovere il patrimonio artistico dello storico edificio bolognese.

Un viaggio nel tempo e nello spazio, dentro e attraverso superfici, storia e futuro. Un'esperienza per i sensi e per l'anima in una originale mostra d'arte che, grazie ad una monumentale piattaforma interattiva, consente incontri ravvicinati con gli affreschi realizzati da Ludovico, Agostino e Annibale Carracci nel tardo Cinquecento, tra vibrazioni dallo spazio, buchi neri e realtà aumentata
The Grandfather Platform è una mostra unica per elaborazione creativa e realizzazione, che risponde alla volontà di attivare all'interno della Fiera Internazionale d'Arte di Bologna il dialogo tra la cornice storica della città, l'arte contemporanea e il tema della convivenza civile.
Il progetto, a cura di Maura Pozzati, costituisce una nuova importante tappa nell'ambito della collaborazione intrapresa da UniCredit e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna al fine di promuovere Palazzo Magnani come rinnovato luogo di cultura, capace di accogliere nuove forme di espressione artistica sempre più vicine alla contemporaneità. Grazie a The Grandfather Platform, infatti, lo storico edificio sarà aperto alla città affinché questa possa immergersi in un'esperienza d'arte composita e innovativa, unica nel suo genere.

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Centro nevralgico della mostra – che si inaugura oggi, venerdì 2 febbraio alle 19 – è la Sala dei Carracci, per l'occasione interamente occupata da un'installazione ambientale che permetterà ai visitatori di salire a oltre 4 metri di altezza per trovarsi vis-à-vis, per la prima volta nella storia di Palazzo Magnani, a una distanza così ravvicinata con i magnifici affreschi carracceschi che ornano le pareti dell'intero salone.

Il potenziamento della fruizione dell'affresco non è tuttavia l'unico effetto che l'opera di Pozzi produce. L'artista offre suggestioni derivanti dalla traduzione visiva di alcune moderne teorie della fisica, giungendo ad immaginare l'invisibile. The Grandfather Platform, nel mutare la prospettiva sul fregio dal livello terra del salone al livello sopraelevato della piattaforma, evoca l'imprescindibilità del punto di vista, principio caro alla meccanica quantistica. Ma Pozzi si spinge anche oltre, creando un cunicolo spaziotemporale all'interno del quale il visitatore potrà metaforicamente viaggiare nel tempo, dal presente all'origine della fondazione di Roma, epicentro della nascita non solo del nostro paese ma dell'Europa intera. Spaziando dalla storia dell'arte contemporanea a quella moderna, grazie ad un collegamento immediato tra due regioni prima remotissime.

"Per lo spettatore – spiega la curatrice della mostra, Maura Pozzati - sarà possibile raggiungere un diverso stato meditativo a 4 metri d'altezza tra il passato, la storia dell'arte e il presente, tra la verticalità della pittura e l'orizzontalità del piano stesso. Un'infrastruttura fisica ma al tempo stesso illusionistica che, facendo proprie le ardite tecniche dei Carracci, arriva a simulare la presenza di un gigantesco buco nero grazie ad un collage digitale riprodotto sulla moquette dove poter camminare anche scalzi. Il visitatore si troverà tra la Rosetta Mission dell'Agenzia Spaziale Europea (ESA), il Fermi Telescope (Nasa e INFN) e il Laser Interferometer Space Antenna (LISA) il cui lancio è previsto solo nel 2034".

Secondo l'autore Luca Pozzi, artista visivo e mediatore culturale, "Siamo abituati a pensare al tempo come a qualcosa di lineare, ma il tempo non è uguale per tutti, dipende da come lo tagli a che velocità lo percorri e a quanto interagisci con le cose che ti circondano. Per questo mi sono ispirato al Grandfather Paradox per l'installazione di Palazzo Magnani, un paradosso di fisica teorica che descrive questa non linearità nelle sue più estreme conseguenze. Il risultato è una specie di macchina del tempo di proporzioni ambientali pensata per connettere comunità distanti, visionarie discipline e diverse culture bypassando i confini geografici, politici e linguistici. Se lo spazio-tempo è una ragnatela, allora una mia interazione con la rete qui e ora farà vibrare quello che è successo più di duemila anni fa".

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L'installazione permetterà tra l'altro di sperimentare gli effetti emozionali della realtà aumentata scaricando l'app ideata da Pozzi e predisposta da Bepart, partner tecnico del progetto. La mostra continua nelle sale adiacenti dove sarà visibile la serie di sculture in bronzo lucidato a specchio "Dragon's Eggs" - risultato di una collaborazione con l'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (INFN) che le ha equipaggiate di veri scintillatori muonici in grado di percepire il passaggio di particelle subatomiche altrimenti invisibili, segnalandone la presenza attraverso un impulso luminoso. Il progetto si chiude come si è aperto attraverso la presentazione degli scatti fotografici "Wilson Tour" realizzati documentando il lancio di una pallina da tennis il 19 novembre 2017 dalle 11.00 alle 17.45 di fronte alle scene delle "Storie dei primi fondatori Romolo e Remo" dipinte da Ludovico, Agostino e Annibale Carracci.

Nella Quadreria, inoltre, saranno esposte due sculture realizzate dall'artista, già presenti nella Collezione d'Arte UniCredit. Queste opere mettono in luce un uso originale della forza di gravità, connesso a temi artistici e religiosi della realtà bolognese.

La mostra sarà visitabile fino al 30 marzo 2018, con apertura straordinaria 3/4/5 febbraio dalle 10 alle 18; poi ogni mercoledì dalle 10 alle 13,30 e dalle 14,30 alle 20; il giovedì e il venerdì dalle 14,30 alle 18; i sabati 10 febbraio e 10 marzo dalle 10 alle 13.30 e dalle 14.30 alle 18.

 

 

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Continuano gli appuntamenti con la rassegna culturale "Sabato con l'Autore" del Comune di Busseto. L'ultimo incontro, che si svolto lo scorso 20 gennaio, ha avuto come protagoniste le favole dell'autrice parmigiana Daniela Conversi. Il pomeriggio al Salone Barezzi, messo a disposizione dagli Amici di Verdi che collaborano alla buona riuscita della rassegna, è stato piacevole e distensivo per tutto il pubblico presente. L'incontro è stato un connubio perfetto di letture e musica, apprezzato dal pubblico.

L'autrice, intervistata dal direttore de ilParmense.net Luca Galvani, ha letto alcuni brani delle favole contenute nel libro "La Luna dei Desideri" con accompagnamenti musicali di Vivaldi, Pachebel e Cajkovskij. Il gran finale ha visto tutti i presenti unirsi in un omaggio a Giuseppe Verdi con il canto del Va' Pensiero.

La rassegna prosegue questo sabato, 3 febbraio, con l'appuntamento con Sara Rattaro, autrice del libro "Il cacciatore di sogni". Il libro, adatto per ragazzi e adulti, racconta la storia di Albert Bruce Sabin, lo scienziato che scoprì il vaccino per sconfiggere la poliomelite. Un'avventura straordinaria che Luca, il protagonista, racconta in prima persona mettendo in luce desideri, sogni, coraggio e determinazione che solo i bambini possono avere.

"Siamo a metà del percorso che abbiamo intrapreso con questa rassegna culturale – spiega il consigliere comunale Nicolas Brigati – e siamo soddisfatti della partecipazione dei bussetani, che ringrazio. Questi ultimi due incontri, con Sara Rattaro e Guido Conti, chiuderanno in grande stile 'Sabato con l'Autore' e ci auspichiamo che la partecipazione dei cittadini sia – come sempre - numerosa". L'ultimo appuntamento sarà il 17 febbraio con la presentazione di "La profezia di Cittastella" con la partecipazione dell'autore Guido Conti.

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Fonte: Comune di Busseto)

Confartigianato Imprese Parma celebra i 70 anni di attività con un gesto di solidarietà lungo un intero anno.

C'è una nuova adesione per Parma Facciamo Squadra: Confartigianato Imprese Parma ha scelto di sostenere il progetto e il benessere dei nostri bambini per l'intero arco dell'anno. La prima iniziativa sarà un grande concerto interpretato da Antonella Ruggiero, al Teatro Regio.

Ecco la dichiarazione del presidente Leonardo Cassinelli: "Confartigianato Imprese Parma quest'anno compie 70 anni: un traguardo importante che abbiamo deciso di celebrare assieme a tutta la città. Il compleanno è un momento in cui riflettere sui valori e gli ideali che hanno mosso un gruppo di piccoli imprenditori, nel 1948, all'indomani della guerra, a mettersi insieme, ad associarsi per affrontare con più forza il futuro. Di qui, il claim che ci accompagnerà tutto l'anno "Un futuro che inizia dalla nostra storia".

"Spinti da quegli stessi valori, abbiamo scelto di sostenere il progetto di Parma Facciamo Squadra a favore dei bambini in difficoltà. I bambini di oggi sono il futuro della nostra società e noi vorremmo che tutti avessero le stesse opportunità di crescita, di studio, di gioco. Siamo molto orgogliosi del sostegno che, da tanti anni, Forum Solidarietà sta dando ai meno fortunati, attraverso Parma Facciamo Squadra.
Per tutto l'anno raccoglieremo i fondi e, a questo proposito, abbiamo aperto un conto corrente specifico. Il primo momento in cui si potrà dare un contributo sarà proprio alla nostra festa, sabato 17 febbraio al Teatro Regio, al concerto che vedrà protagonista la cantautrice Antonella Ruggiero".

Ogni donazione sarà moltiplicata per quattro da Fondazione Cariparma, Barilla e Chiesi Farmaceutici che aggiungeranno un euro per ogni euro raccolto. 
Per saperne di più www.parmafacciamosquadra.it 

 

Notte bianca dell'arte anche in Assemblea legislativa: Bottarelli espone in occasione di Artefiera. La mostra del pittore fidentino sarà aperta per tutto il week end in occasione del tradizionale appuntamento invernale. Inaugurazione venerdì alle 18, sabato aperta fino alle 22, domenica fino alle 19.

 

Un'Assemblea legislativa aperta. All'arte, ma soprattutto ai cittadini. Nasce così la partecipazione dell'istituzione ad ArteFiera, il tradizionale appuntamento invernale all'insegna dell'arte che si terrà a Bologna il primo fine settimana di febbraio. Da venerdì alle 18, infatti, il piano ammezza to del Parlamento dell'Emilia-Romagna ospiterà, all'interno del percorso di Art City, la mostra personale L'irrinunciabile ostinazione nella Pittura di Maurizio Bottarelli.

Un percorso artistico che sarà aperto per tutto il week end e, sabato, fino alle 22. "In questo modo l'Assemblea -spiega la presidente- sarà ancora più aperta ai cittadini, che potranno abituarsi a frequentare questi luoghi anche per l'arte che contengono. Un modo per l'istituzione per entrare in osmosi con i cittadini e far sì che l'arte ispiri questo processo. L'apertura serale va proprio in questa direzione: far capire che l'Assemblea legislativa è sempre a disposizione delle persone e dei cittadini".

Le opere di Bottarelli sono il frutto dei suoi viaggi in giro per il mondo, come in Australia e in Nuova Zelanda, e subiscono le influenze di questi luoghi, tra diverse culture, politiche, persino le guerre che questi posti hanno dovuto subire. Lo si capisce dai volti dipinti, "che possono essere considerati anche delle maschere, suggestionate dai posti che ho visitato e dagli episodi che questi luoghi hanno vissuto", spiega l'artista di Fidenza (Parma), uno degli artisti donatori di opere all'Assemblea legislativa, che espone in maniera permanente tutto l'anno opere di artisti emiliano-romagnoli.

La scelta delle opere di Bottarelli, operata dal curatore Sandro Malossini, non è stata semplice: "Dipingo da 50 anni: ho selezionato le opere più recenti e soprattutto quelle che ritenevo più significative della mia carriera". La mostra sarà visitabile tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 18; apertura straordinaria: venerdì 2 febbraio dalle 18 alle 21 e sabato 3 febbraio dalle 11 alle 22 in occasione della notte bianca di Art City White Night e domenica 4 febbraio dalle 11 alle 19. (Margherita Giacchi)

 

Fonte: Regione Emilia Romagna

Ieri sera, alla libreria Voltapagina di via Oberdan 4/c, l'interessante presentazione del libro "L'abaco dei sentimenti confusi" alla presenza dell'autore, Giuseppe Procacini, già capo di gabinetto del Ministero dell'Interno. 

A sorpresa ecco fare la comparsa proprio Roberto Maroni che, nel 2008, nominò Giuseppe Procaccini a capo di gabinetto del Viminale, in seguito confermato nell'incarico anche dalla ministra Cancellieri e Alfano. 

GIUSEPPE PROCACCINI LABACO DEI SENIMENTI CONFUSI 2018 025-1L'ABACO DEI SENTIMENTI CONFUSI (Gaffi Editore) è una raccolta di dodici novelle che si susseguono senza una sequenza organica, un pò "indisciplinate": città e luoghi diversi, ambienti veri e fantasiosi, personaggi disparati, passato, presente e futuro, si incrociano e cavalcano, come a rincorrersi: tra sogno e realtà.

Il tempo della narrazione è contemporaneo, tranne la breve incursione del racconto "Il fratello": dalla storia di una moneta antica il lettore viene precipitato a Patrasso, agli albori del cristianesimo. In tutte le novelle la personalità complessa dell'autore, grazie a uno stile inconfondibile e confidenziale, tiene aperta una delicata linea di comunicazione. Procaccini affronta temi drammatici e leggeri, senza smettere mai di essere autentico: nel racconto "La confessione", in una pigra giornata napoletana, un uomo di successo sfruttando un'amara autoironia, fa i conti con il suo passato, prendendone finalmente coscienza; ne "Il parapioggia "ambientata a palazzo Chigi, racconta una storia un pò umoristica e leggermente dissacrante, ma soprattutto esemplificativa delle dinamiche burocratiche ed umane, in una ricostruzione fedele dei luoghi e degli atteggiamenti del "potere".

Denigrare o compatire sono sentimenti mai espressi, ma sempre sfiorati con delicatezza: in tutte e su tutte le novelle il dato prevalente è il rispetto della condizione umana, con le abitudini, le piccinerie, i sogni e le fatiche, la fortuna e l'amaro destino di ciascuno. Eppure è proprio questa condizione umana a dare coraggio, a restituire, se non fiducia, speranza.

Chi è Giuseppe Procaccini (clicca qui)

GIUSEPPE PROCACCINI LABACO DEI SENIMENTI CONFUSI 2018 002-1 1

Dal 26 gennaio al 25 febbraio, sbarca nella capitale tedesca, all'Istituto Italiano di Cultura, l'esposizione promossa dalla Fondazione Cineteca di Bologna con il sostegno della Regione

Bologna - "Partiamo da una constatazione di fatto: in questa regione è nata e si è formata gran parte dei migliori cineasti italiani". Così Renzo Renzi racchiudeva, in poche parole, l'immensa storia cinematografica dell'Emilia-Romagna, capace nei decenni di sfoderare autori come Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Pier Paolo Pasolini, Valerio Zurlini, Florestano Vancini, Bernardo e Giuseppe Bertolucci, Marco Bellocchio, Liliana Cavani, Pupi Avati, Giorgio Diritti.
Ora la mostra promossa dalla Cineteca di Bologna con il sostegno della Regione Emilia-Romagna li raccoglie tutti e li porta a Berlino: Emilia-Romagna terra di cineasti, a cura di Gian Luca Farinelli, Antonio Bigini e Rosaria Gioia, sarà allestita all'Istituto Italiano di Cultura dal 26 gennaio al 25 febbraio.

Presentazione dei curatori
Perché alcuni dei maggiori cineasti italiani sono emiliano-romagnoli? E perché molti dei momenti più innovativi e sorprendenti della storia del cinema italiano sono avvenuti nella nostra regione? La Cineteca di Bologna, in collaborazione con la Regione Emilia-Romagna, ha scelto di raccontare con un'esposizione la straordinaria fertilità cinematografica di queste terre.

La mostra, già svoltasi negli spazi storici della Sala d'Ercole a palazzo d'Accursio, si articola in un doppio percorso. Nella parte esterna un dialogo aperto tra pellicole, testi e testimonianze permette ai visitatori di rileggere la storia del cinema italiano da una prospettiva emiliano-romagnola, evidenziando l'affinità elettiva che da sempre lega il cinema alla nostra regione. Il pubblico può così riscoprire, o incontrare per la prima volta, film di autori come Federico Fellini, Michelangelo Antonioni, Pier Paolo Pasolini, Valerio Zurlini, Florestano Vancini, Bernardo Bertolucci, Marco Bellocchio, Liliana Cavani, Pupi Avati e Giorgio Diritti.

Il percorso interno tenta invece in maniera più suggestiva di interrogarsi sulle ragioni di questa straordinaria fioritura. Muovendo dalle idee e dagli spunti seminati da Renzo Renzi, che per primo si occupò del cinema emiliano-romagnolo nell'articolo che dà il titolo alla mostra, un gioco di rimandi tra film, testi e fotografie punta l'attenzione su un retroterra culturale, geografico e sociale unico, che ha fatto dell'Emilia-Romagna una regione a naturale vocazione cinematografica.

Si tratta di una mostra che invita a viaggiare, per visitare anche i grandi archivi cinematografici che la regione ospita: quello di Cesare Zavattini a Reggio Emilia, di Michelangelo Antonioni a Ferrara, di Federico Fellini a Rimini, di Pier Paolo Pasolini a Bologna o di Tonino Guerra a Pennabilli.

In quest'ottica si inserisce anche il progetto sul cineturismo, realizzato sempre in collaborazione con la Regione. Un sito web offre una mappatura dei principali film girati sul nostro territorio, proponendo dei percorsi cineturistici rivolti agli appassionati per riscoprire luoghi più o meno noti delle nostre città attraverso gli occhi dei grandi maestri.

In allegato: le città dell'Emilia-Romagna con gli autori a esse legati

Fotografi a Cannes

I cittadini di Parma che risiedono nella zona di Carignano hanno diritto ad avere una scuola dell'infanzia, spetta al Ministero dell'Istruzione e non a soggetti privati garantire i servizi scolastici.

La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza invita i cittadini interessati a fare pressione sulla politica locale affinché abbandoni la "privatizzazione" delle scuole consegnandole all'Amministrazione istituzionalmente preposta a gestirle, il Ministero dell'Istruzione.

Secondo l'associazione sindacale che riunisce esclusivamente docenti della scuola statale, l'unica soluzione è che la scuola dell'infanzia di Carignano, attualmente in mano ai privati che la stanno chiudendo, venga inglobata nell'Istituto Comprensivo di Corcagnano, quindi nel novero delle scuole statali, così come negli anni scorsi è già avvenuto nella vicina Felino.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, a tal proposito invita i cittadini interessati, l'amministrazione comunale e tutti gli altri soggetti a vario titolo coinvolti a compiere gli opportuni passi verso la sede parmense dell'Ufficio Scolastico Regionale (Ambito Territoriale di Parma e Piacenza) e verso l'Ufficio Scolastico Regionale, anzi sarebbe opportuno che la politica imponesse questa soluzione.


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Gilda Parma e Piacenza
Via Verdi 25 - 43121 Parma
Tel. Fax 0521 235547 - Cell. 338 8103820
email: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

(Foto: immagine di repertorio)

Sabato, 20 Gennaio 2018 09:56

ALAB – L'Italia s'è desta... da Palermo.

"La bellezza salverà il mondo" e Palermo ha già intrapreso la strada giusta. ALAB è il risultato concreto della felice intuizione di Pietro Muratore di creare una rete di artigiani e artisti riuniti sotto la stessa "bandiera".

da L'Equilibrista – Palermo 20 gennaio 2018 -
Palermo-5-intervista 1"Buongiorno, mi chiamo Pietro Muratore, non sono un artigiano e nemmeno un artista, per circa vent'anni ho lavorato presso la biblioteca Nazionale Centrale di Firenze, per oltre cinque, presso la sovrintendenza Archivistica per la Regione Toscana agli Uffizi fino a settembre nel 1993, anno dell'attentato in cui ho coordinato il volontariato per il recupero dei documenti. Ho completato poi il mio percorso lavorativo presso l'Archivio di stato di Palermo, appunto nel centro storico di Palermo e qui ho fatto parte di varie Associazioni seguendo tante iniziative, dove ho avuto l'opportunità di conoscere artigiani e artisti ed è cosi che ho creato ALAB."

In questa breve intervista il Sig.Pietro ha cercato di far comprendere quanto sia centrale il valore delle persone e quanto ci sia ancora bisogno del cosiddetto "sapere fare", proprio nelle nostre vite per non perdere la nostra grande storia e tradizione italiana.

A.L.A.B. (ASSOCIAZIONE LIBERI ARTIGIANI/ARTISTI BALARM) si occupa di promuovere iniziative di scambio e di incontro, contribuendo con ogni mezzo alla difesa ed incentivazione dell'arte e dell'artigianato. E allo scopo realizza eventi, incontri didattici, stage, mostre, iniziative pubbliche e mercati tematici, promuovendo cosi una presenza visibile ed una sua diffusione significativa dell'artigianato locale.

L'associazione A.L.A.B. attraverso i suoi artigiani-artisti propone un percorso di rinascita che coinvolge una parte della Palermo antica dove la rassegnazione e il degrado lasciano lentamente il posto al coraggio e alla rinnovata bellezza.

Palermo-3 1L'associazione A.L.A.B. sottolinea l'aspetto "deontologico" che si focalizza in alcuni principi importanti: correttezza, impegno e consapevolezza. È per questo che si assiste ad un qualcosa che è più di un lavoro; è soprattutto la partecipazione ad un progetto di riqualificazione urbana che coinvolge anche i cittadini i quali, attraverso un contributo, acquisiscono un manufatto di A.L.A.B. partecipando, in questo modo, a una rete diffusa di micro economia.

Se da una parte si crea sviluppo e economia, dall'altra queste persone hanno promosso una fondamentale funzione di presidio su di un territorio altrimenti abbandonato e che non avrebbe rispecchiato le antiche specializzazioni della Palermo colta, storica e gloriosa.

La tutela dei beni monumentali passa per una volta in secondo piano perché occorre salvaguardare gli aspetti socio economici che caratterizzano un tessuto urbano e storico, patrimonio di tutta la città di Palermo che testimonia la grande manifattura che l'Italia ha sempre saputo esprimere e che oggi vuole riscoprire nelle sue radici antiche.

A.L.A.B. è il motore propulsivo della nascita di varie botteghe artigianali-artistiche, espressione concreta di quello che è da sempre il suo impegno, accomunate dall'intraprendenza e dalla volontà di creare marchi riconoscibili e di qualità, un approccio decisamente moderno che volta le spalle alle repliche senza anima che la manifattura industriale a basso costo sta proponendo da anni.

Oggi, settanta laboratori e trecento soci danno vita ad oggetti d'arte ed innovazioni che i palermitani e turisti possono trovare grazie ad un itinerario che li porta alla scoperta di quel che c'è di autentico e veramente locale.

Un prodotto artistico – artigianale, è un prodotto creativo ovvero diretta espressione della ricerca personale e della sensibilità di chi lo ha pensato e realizzato. Si insinua perfettamente tra il prodotto artigianale e la creazione artistica, riuscendo a valorizzare un mestiere in cui si fondano perfettamente manualità ed intelletto che convivono nell'intero ciclo di produzione.

La Palermo che non ti aspetti, fra cibi, tradizioni e cultura, evolve sulla sua storia segnata dai passaggi di grandi civiltà antiche. Fenici, Greci, Bizantini, dominazioni Islamiche, splendori Normanni e le dinastie Sveve hanno anticipato le future impronte Angioine per arrivare alle più recenti influenze Spagnole e Borboniche che hanno contribuito via via a arricchire e impreziosire la cultura palermitana e il culto consapevole della bellezza.

Un esempio di concreta applicazione della celebre frase di Fëdor Dostoevskij: "La bellezza salverà il mondo", che appare nel libro "L'idiota", considerato uno dei massimi capolavori della letteratura russa.

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