Il cane "gioca in squadra", il gatto è un solista e vede il mondo in verticale. In ogni caso, la convivenza con un animale cambia la vita. Ecco perché conoscerli meglio vuol dire rispettare la loro natura, ma anche arricchire la propria esistenza con uno scambio reciproco.

Di Manuela Fiorini

"Sono come cane e gatto", si dice di due persone che proprio non riescono ad andare d'accordo. E, in parte è vero, perché il cane e il gatto hanno "stili" di vita completamente diversi, spesso speculari, sotto certi aspetti, agli antipodi. Oltre alle differenze insite nella specie, poi, a influenzare il carattere del singolo soggetto c'è anche l'esperienza, il vissuto, il carattere. E anche noi, da esseri umani, spesso commettiamo degli errori nei loro confronti, riversando su di loro i nostri bisogni affettivi, oppure aspettative che vengono prontamente disattese. Ecco perché conoscere la natura dei nostri amici a quattro zampe e rispettarla significa arricchire l'esperienza di vita in comune con uno scambio reciproco.

Nel suo ultimo libro Cane & Gatto. Due stili a confronto, Roberto Marchesini, etologo, antropologo e filosofo bolognese, analizza la natura del cane e del gatto e offre preziosi consigli per una convivenza arricchente. Lo abbiamo incontrato.

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Alcune persone amano i gatti per la loro "discrezione", altri i cani per la loro vivacità, empatia, invadenza e forza di relazione. Davvero ci rispecchiamo nell'animale che scegliamo come compagno di vita?
"Non sempre. Talvolta la scelta è riconducibile alle nostre esperienze d'infanzia, sia nel caso abbiamo convissuto con un gatto piuttosto che con un cane sia perché lo abbiamo tanto desiderato. Detto questo, è evidente che il tipo di relazione che ispira un gatto, molto più basata sul piacere estetico e talvolta comico, più conviviale e incentrata sulla dimensione domestica, è assai differente dal coinvolgimento affettivo e collaborativo nonché dall'apertura al mondo esterno, alla dimensione pubblica che, viceversa, caratterizza il cane".

Il cane spinge alla relazione, il gatto alla riflessione. Quali sono le cose fondamentali che dobbiamo conoscere di loro, prima di decidere se siamo più adatti a un cane o a un gatto?
"Personalmente amo la compagnia sia del gatto che del cane, ma riconosco che vi è una profonda diversità tra loro e di conseguenza le relazioni non sono minimamente sovrapponibili. Non dico che bisogna scegliere necessariamente tra le due, in fondo nella vita di tutti i giorni abbiamo relazioni molto diverse. Si pensi solo all'amicizia rispetto all'amore. Del resto è fondamentale saper sempre quello che ci si può aspettare da una relazione, ma anche cosa essa richieda. Il gatto è un ottimo compagno che condivide in modo conviviale la nostra intimità arricchendola di aspetti che le conferiscono calore e fantasia, ma chiede a noi discrezione e sicurezza. Il cane è un grande compagno di attività, capace di seguirci in ogni avventura e di plasmarsi sul nostro stile, ma chiede complicità e autorevolezza".

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La nostra casa diventerà anche la loro casa. Il cane o il gatto che accoglieremo non sarà solo un accessorio, ma un ospite, anzi, un coinquilino. Come preparare la nostra casa al meglio per accogliere un cane o un gatto?
"La casa è la dimensione di vita del gatto e in questo senso spesso più che un coinquilino sembra diventare lui il padrone e noi degli ospiti tollerati. Ma, a parte gli scherzi, per il gatto la casa è una sorta di utero, un'espansione del sé. La casa pertanto deve rappresentarlo e per questo il gatto ne marca i limiti e i passaggi sfregandovisi contro. Il gatto è molto geloso della sua dimora, che gli assicura la sicurezza, per cui non ama gli intrusi. D'altro canto il gatto vive la casa in verticale a differenza del cane e dell'uomo, per cui talvolta potrebbe essere utile un arredamento che prevede passerelle e punti per arrampicarsi e spesso queste soluzioni danno un tocco in più alla nostra casa. Per il cane la casa siamo noi. Non voglio dire che non ci tenga, ma lui ha un carattere più nomade e la sua dimensione di vita è il gruppo".

Quante volte ci sentiamo dire da chi da tempo convive con un animale domestico: "Ti cambierà la vita!". Come cambierà con un cane o con un gatto?
"Non saprei dire perché stiamo parlando di relazione, vale a dire di esperienze che si declinano in modo singolare a seconda del vissuto della persona. Di certo una relazione con un cane ci sollecita a uscire dal nostro mondo e aprirci alle occasioni esterne. Non si può vivere con il cane è rimanere chiusi in se stessi perché il cane ti sfoglia come se tu fossi un giornale e ti rende visibile agli altri. Il cane è un vero e proprio collante sociale per cui di colpo la tua vita diventerà in un certo modo più pubblica e più partecipativa. La vita con il gatto è una sorpresa continua, la scusa ma direi più la sollecitazione a prendersi degli spazi e dei momenti per se'. Il gatto è il grande compagno degli scrittori e degli artisti in genere ed è facile capire perché".

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Nel libro mette in guardia contro il rischio di eccessiva antropomorfizzazione del cane o del gatto. È vero che oggi vediamo sempre più spesso cani e gatti trattati come peluches, o come figli, con accessori costosi e montagne di giocattoli. Qual è il confine da rispettare affinché l'amore nei loro confronti non sfoci nel "troppo" e rischi di snaturarli?
"Non si tratta di troppo amore verso di loro perché, quando non si rispetta la natura di qualcuno, più che amare l'altro stiamo amando noi stessi attraverso l'altro. Le persone che umanizzano non si accorgono di perdere una grande opportunità, vale a dire di costruire una relazione che ci può insegnare qualcosa proprio perché diamo facoltà di espressione all'altro e perché noi stessi ci poniamo in ascolto. Detto questo è però utile capire che esistono immedesimazioni sbagliate come quando pensiamo di avere la stessa comunicazione, percezione e interessi verso il mondo, e poi ci sono somiglianze che non si possono negare perché siamo tutti e tre mammiferi, e come tali proviamo emozioni, abbiamo legami affettivi, siamo curiosi e impariamo dalle esperienze, ci piace giocare".

"Sono come cane e gatto", si dice di due persone che non vanno per nulla d'accordo. Sfatiamo questo mito? Cane e gatto possono convivere?
"Se cresciuti fin da piccoli insieme, cani e gatti vanno perfettamente d'accordo perché imparano l'uno dall'altro, altrimenti fanno un po' di fatica e talvolta proprio non ce la fanno perché sono molto differenti. Hanno gesti che vogliono dire cose opposte nei due linguaggi per cui il fraintendimento, se non c'è stata la frequentazione precoce che porta a una sorta di bilinguismo, è sempre in agguato. Ma non si tratta solo di linguaggio, hanno proprio caratteri differenti. Il gatto è silenzioso, discreto, ama i suoi spazi, al contrario del cane che è rumoroso, eccessivo, sempre pronto a saltarti addosso con irruenza. Detto questo esistono tantissime situazioni di convivenza e molto spesso cane e gatto diventano gemellini siamesi, sempre attaccati l'uno all'altro".

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Cani e gatti sempre più spesso sono costretti a condividere con l'uomo spazi urbani, che cosa possiamo fare per soddisfare la loro natura? (Giochi, passeggiate, mettere loro a disposizione spazi dedicati ecc...)
"Credo sia indispensabile conoscere bene la loro etologia, farsi aiutare da un esperto e soprattutto chiedersi prima di adottarli se saremo in grado di dar loro ciò che si aspettano. Non possiamo adottare un gatto e lasciare fuori dalla porta la felinità e così è per il cane. Non si tratta di giocattoli ma di modi di relazionarsi con loro, qui il più delle volte si sbaglia confondendoli con dei bambini cui si debbano acquistare oggetti per renderli felici. Ma la loro felicità non sta negli oggetti bensì nel modo in cui ci rapportiamo con loro".

L'autore

Roberto Marchesini (Bologna 1959) è filosofo, etologo e zooantropologo. È Direttore del Centro Studi Filosofia Postumanista e di Siua, Istituto di Formazione Zooantropologica. Insegna in diversi atenei italiani e ha all'attivo oltre un centinaio di pubblicazioni del campo della bioetica, della filosofia postumanista e dell'etologia filosofica.Tra queste: Intelligenze plurime (2008), Modelli cognitivi e comportamento animale (2011), Etologia filosofica. Alla ricerca della soggettività animale (2016). Scrive per diverse testate nazionali e tiene conferenze in tutto il mondo sul rapporto uomo-animale.

SCHEDA DEL LIBRO
Roberto Marchesini
Cane & Gatto. Due stili a confronto
Edizioni Apeiron
Pag 184 - € 15

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Il Lions Club Mirandola termina l'annata lionistica con le premiazioni del Concorso di Idee per gli stili di vita e il benessere ambientale.

Serata di grande festa al Lions Club Mirandola che ha concluso l'annata del presidente Guido Zaccarelli con un incontro nel quale sono stati premiati i vincitori del Concorso di Idee per migliorare gli stili di vita e promuovere il benessere ambientale, indetto fra gli studenti delle scuole secondarie di 1° e 2° grado dei Comuni di Mirandola, Concordia, S. Possidonio, Medolla, Cavezzo, San Prospero e del Corso di laurea in Infermieristica dell'Università di Modena e Reggio.

L'obiettivo del concorso era quello di diffondere la cultura della vita attiva e, in particolare, del movimento, come strumento necessario per il benessere fisico e psichico, soprattutto dei bambini, dei giovani e delle persone fragili e svantaggiate, in opposizione al diffondersi delle malattie cardiovascolari, dell'obesità e del diabete.

Il concorso è stato lanciato e portato avanti dai Lions, in collaborazione e col sostegno della ditta Mantovani Benne Italia (MBI), una delle eccellenze del nostro territorio, che ha voluto legarlo al ricordo dell'indimenticato Sebastiano Mantovani, scomparso alcuni anni fa, vittima di un tragico incidente e giovanissimo nipote del titolare dell'azienda, Alberto, socio Lions.

I lavori presentati sono stati valutati da una commissione composta dai Lions Andrea Smerieri, Nunzio Borelli e Sonia Menghini e dalla Sig.a Roberta Mantovani, in rappresentanza della famiglia Mantovani, che ha individuato quelli migliori e più meritevoli di essere premiati con le borse di studio messe a disposizione.

Per le scuole secondarie di 2° grado, il progetto vincitore è risultato il "Dog Walking", proposto dall'Istituto Galilei di Mirandola, che vede nelle frequenti passeggiate con il cane un utile occasione di movimento non solo per il cane, ma anche (e soprattutto) per l'accompagnatore.

Per il Corso di Laurea in Infermieristica di Unimore, vincitore è risultato il progetto "Farfalla" che propone l'attivazione di palestre, anche di tipo pubblico, con l'assegnazione di "punti salute" tali da compensare ai frequentatori i costi di partecipazione.

Infine per le scuole secondarie di 1° grado, c'è stata una festosa e numerosa risposta da parte degli studenti degli istituti di Cavezzo, Medolla e S. Prospero, con progetti, classificatisi nell'ordine, che prevedono l'istituzione di zone verdi, nuove ciclabili, raccolte dati sull'attività fisica della popolazione, ecc., a dimostrazione dell'interesse che l'argomento suscita fra i giovanissimi.

Bisogna, però, a questo punto tirare le somme dell'annata lionistica condotta dal presidente Guido Zaccarelli e giunta al termine.

A fine giugno essa si concluderà con il passaggio delle consegne al nuovo presidente Nunzio Borelli. Orbene, il bilancio non potrebbe essere più positivo.

E' stato l'anno dedicato all'Arte, ossia alla riscoperta e valorizzazione delle cose fatte bene, e in questo senso "artistiche", in tutti i campi, a partire da quello industriale con la visita a Mantovani Benne, cui hanno fatto seguito il sostegno alla vita (con la visita alla Menù, il cui fondatore è stato insignito della Melvin Jones Fellowship, la più alta onorificenza Lions), la musica, la magia, la storia degli ebrei in Italia, la moda, la lirica, la spiritualità delle icone, l'ambiente, il tango, l'economia e l'innovazione. L'annata è stata pure ricca di convegni e di service sponsorizzati dal Club in vari ambiti, sempre con l'obiettivo di svolgere opera di promozione a favore delle comunità locali.

Il Club ha così cercato di rispondere concretamente a numerose istanze di sostegno presentate dal pubblico. Non solo, ma lo ha fatto con uno stile nuovo, ossia coinvolgendo attivamente i suoi soci, in particolare i consiglieri, nell'organizzazione delle attività, a fianco del presidente. E poco importa se qualcuno di essi ha visto in tutto ciò triplicare il suo impegno a favore del Club, rispetto a quello profuso negli anni passati. A buon diritto, si può dirla con S. Paolo: abbiamo "combattuto la buona battaglia", abbiamo "terminato la corsa", lasciando, però, al prossimo anno, il patrimonio di un Club molto attivamente ben inserito nel tessuto locale.

Grazie a Guido e a tutti i Lions.

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Gruppo Musike

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Il gruppo dei Vincitori

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Guido Zaccarelli e Roberta Mantovani

 

 

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Fontanincanto 2018 - Festival Internazionale di Circo Contemporaneo a Fontanellato (PR). La festa degli artisti di strada di Fontanellato.

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(Foto di Francesca Bocchia)

Un'occhiata all'Italia dal palcoscenico, attraverso la testimonianza di una delle più grandi dive del nostro tempo, Katia Ricciarelli. Ieri sera, è stata la protagonista del terzo e ultimo appuntamento della quinta edizione del Festival della Parola di Parma, organizzato dall'associazione culturale Rinascimento 2.0.

Presso la Pergola della Corale Verdi, accompagnata da due istrionici compagni di viaggio, Katia Ricciarelli si è mostrata in una divertente disanima aneddotica dello strano mondo della lirica (e non solo...).

Katia Ricciarelli è una delle ultime dive. Una Soprano straordinaria, conosciuta in tutto il mondo come "il soprano verdiano" per il particolare colore della sua voce, che quando si è "prestata" al cinema ha sempre riscosso notevole successo.

Artemio Cabassi (Costumista e regista teatrale), Andrea Merli (Critico e corrispondente della trasmissione Radio RAI la Barcaccia, della rivista l'Opera e OperaActual, cura la rubrica l'Impiccione viaggiatore).

Foto e galleria immagini a cura di Francesca Bocchia

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Gli appuntamenti del 16 giugno. Tanti gli appuntamenti che erano in programma per la seconda giornata degli Stati generali della Ricerca, per parlare di ricerca industriale, trasformazione digitale, scienze della vita, e innovazione sul territorio.
Gli appuntamenti mattutini di Palazzo Gotico si si sono incentrati sulla ricerca industriale, dall'ambito farmaceutico a quello motoristico, con l'intervento – alle 11 – del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.

La sessione, coordinata dal professore ordinario di Fisica tecnica del Politecnico di Milano Renzo Marchesi, ha acceso i riflettori anche sulla logistica, sulla tutela del Made in Italy e la lotta alla contraffazione.

Nel contempo, all'auditorium Sant'Ilario il presidente dell'Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri Augusto Pagani ha guidato l'ambito tematico dedicato alle Scienze della vita: dalle staminali alla medicina rigenerativa, dalla genetica alle applicazioni sociologiche in materia di crescita, disuguaglianza e solidarietà.

Nella sala di via Garibaldi 17 il programma è proseguito, nel pomeriggio di sabato 16, con "La parola al territorio": dalla rigenerazione delle aree militari al manifatturiero avanzato sino all'Urban Hub, dalla ricerca in Oncologia, Cure palliative e Odontostomatologia al workshop sui fabbisogni di innovazione delle imprese locali, condotto dal professor Daniele Fornari dell'Università Cattolica.

Il salone monumentale di Palazzo Gotico ha accolto invece, dalle 15, la sessione incentrata sulla trasformazione digitale, coordinata dal professore ordinario di Microbiologia dell'Università Cattolica Pier Sandro Cocconcelli.
Si è parlato di come l'intelligenza artificiale possa aiutare a riconoscere le fake news, delle prospettive della Smart City con i presidenti di Iren e Utilitalia Paolo Peveraro e Giovanni Valotti, ma ci sarà spazio anche per le suggestioni delle missioni spaziali con l'intervento alle 15.30 di Giorgio Magistrati, head dei computer di bordo per la European Space Agency, nonchè per il workshop dedicato alle traiettorie di innovazione nelle Amministrazioni pubbliche, guidato dalla direttrice del Cecap dell'Università Cattolica Elena Zuffada.

Conclusioni alle 18.30, a Palazzo Gotico, con il vicesindaco Elena Baio e l'assessore regionale Patrizio Bianchi, prima del concerto jazz degli allievi del Conservatorio Nicolini in piazzetta Pescheria.

(Foto Comune di Piacenza - Del Papa)

 

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Sabato, 16 Giugno 2018 14:29

Pupi Avati dialoga con Michele Brambilla

In piazza Garibaldi, il regista bolognese Pupi Avati si è raccontato, in un'intervista pubblica con il direttore della Gazzetta di Parma Michele Brambilla: dal tentativo giovanile (fallito) di diventare un jazzista al lavoro come dirigente di un'industria di surgelati, posto lasciato per andare a Cinecittà a cercare fortuna. La sua vita come un sogno, o forse come un film.

LIVE in PARMA la rassegna di incontri promossa dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Parma, in collaborazione con la Domenica de Il Sole 24 Ore, partita ieri con successo alla presenza di grandi ospiti tra cui Carlo Ossola, Eugenio Borgna, Vittorio Lingiardi e i sindaci Giorgio Gori, Federico Sboarina e Federico Pizzarotti proseguirà secondo il calendario di seguito illustrato: 

 

alle ore 17, 00 con  Giulio Giorello e Gilberto Corbellini si confronteranno sulla natura (bifronte) dell'informazione scientifica. Nell'epoca della Rete sembra a prima vista difficile distinguere la buona informazione scientifica da "notizie" incerte, velleitarie e confuse. Tuttavia questo è un problema ben più antico, come sta a dimostrare gran parte del dibattito scientifico a partire almeno da Galileo Galilei.

Alle ore 18.30 gli appuntamenti ospitati in piazza Garibaldi si chiuderanno con l'incontro fra i critici cinematografici Gianni Canova e Roberto Escobar a partire dal libro di Canova "Divi duci guitti papi caimani. L'immaginario del potere nel cinema italiano, da Rossellini a «The young pope»" (Edizioni Bietti) in cui l'autore presenta un lavoro di ricerca e riflessione sul rapporto distorto che la cultura popolare italiana ha con l'idea di potere. Un dialogo sul cinema e sui film per mettere a fuoco una riflessione sulle rappresentazioni del potere. Sul modo in cui il potere evocato sugli schermi del cinema si sia poi radicato nell'immaginario collettivo, l'abbia fecondato e suggestionato, fino a generare contraccolpi e conseguenze anche sulla percezione che gli italiani hanno messo in atto - sia individualmente che collettivamente - nella propria storia e nella propria vita.

Alle ore 21 Gianni Canova si sposterà alla Arena Shakespeare di Teatro Due dove, accompagnato dai musicisti Lorenzo Palmeri (tastiera) e Shunya Sugawara (polistrumentista), presenterà al pubblico "Charlot, the Tramp" un originale spettacolo, concepito come un mix di lezione, performance e concerto, in cui Canova proverà a descrivere il genio di Charlot raccontando che cosa ci emoziona nell'arte di Charlot. Nella convinzione che certe emozioni siano contagiose e che quanto più vengono fatte circolare tanto più producono effetti benefici su chi le condivide. Perché Charlot, the Tramp, è uno di quei comici, rari e preziosi, che non si sono limitati a farci ridere, ma che ci hanno anche aiutato a vivere meglio.

Tutti gli appuntamenti sono ad ingresso libero fino ad esaurimento posti.

In caso di maltempo gli incontri di piazza Garibaldi si terranno all'Auditorium di Palazzo del Governatore, mentre quelli dell'Arena Shakespeare si sposteranno nella sala interna di Teatro Due.

Info: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

Programma completo su: www.domenicalive.it 

(Foto e galleria immagine di Francesca Bocchia)

 

 

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Stati Generali della Ricerca, l'assessore regionale Patrizio Bianchi: "La ricerca è motore di conoscenza, ma anche di trasformazione economica"

"Questa riunione degli Stati generali della Ricerca a Piacenza intende innanzitutto delineare la rilevanza che la ricerca avanzata svolge nel nostro Paese, nella nostra Regione, a Piacenza. La ricerca è sempre più non solo motore di conoscenza, ma anche motore di una trasformazione economica che si basa sempre più su una conoscenza che diviene essa stessa produzione".

Con queste parole l'assessore regionale all'Università, Ricerca e Lavoro, Patrizio Bianchi ha aperto questa mattina l'incontro a palazzo Gotico con i rettori delle Università degli Studi di Parma, Modena e Reggio Emilia, Ferrara, del Politecnico di Milano, dell'Università Cattolica del Sacro Cuore e con il prorettore dell'Università di Bologna, sulle nuove sfide e le linee strategiche degli atenei, nell'ambito della due giorni di conferenze e dibattiti degli "Stati Generali della Ricerca", evento organizzato dal Comune di Piacenza con il patrocinio della Regione Emilia Romagna.

"In un momento di nuova rivoluzione industriale in cui si stanno ridisegnando i nostri sistemi produttivi ed anche le nostre comunità e la nostra vita quotidiana – ha aggiunto Patrizio Bianchi -, le università e i centri di ricerca hanno un ruolo centrale nel trasformare questa conoscenza in capacità produttiva per dare risposta alla molteplici domande che oggi emergono da una società sempre più complessa".

"Ai rettori ed ai loro delegati qui presenti oggi domandiamo come le nostre università stiano oggi affrontando questa straordinaria sfida di cambiamento" ha proseguito. "In particolare oggi ci domandiamo quali siano le linee strategiche su cui si stanno muovendo i nostri atenei e come interagiscono fra loro per determinare dimensioni adeguate al nuovo contesto globale. In questo quadro Piacenza – ha concluso l'assessore Bianchi - gioca un ruolo fondamentale fra le università dell'Emilia-Romagna e le università della Lombardia, che nel loro insieme rappresentano gran parte delle capacità di ricerca ed innovazione dell'intero Paese, e oggi dobbiamo chiederci come possiamo valorizzare questo ruolo".

Domani, sabato 16, gli appuntamenti mattutini di Palazzo Gotico si incentreranno sulla ricerca industriale, dall'ambito farmaceutico a quello motoristico, con l'intervento – alle 11 – del presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini.

La sessione, coordinata dal professore ordinario di Fisica tecnica del Politecnico di Milano Renzo Marchesi, accenderà i riflettori anche sulla logistica, sulla tutela del Made in Italy e la lotta alla contraffazione.

Nel contempo, all'auditorium Sant'Ilario il presidente dell'Ordine provinciale dei Medici Chirurghi e Odontoiatri Augusto Pagani guiderà l'ambito tematico dedicato alle Scienze della vita: dalle staminali alla medicina rigenerativa, dalla genetica alle applicazioni sociologiche in materia di crescita, disuguaglianza e solidarietà. Nella sala di via Garibaldi 17 il programma proseguirà, nel pomeriggio di sabato 16, con "La parola al territorio": dalla rigenerazione delle aree militari al manifatturiero avanzato sino all'Urban Hub, dalla ricerca in Oncologia, Cure palliative e Odontostomatologia al workshop sui fabbisogni di innovazione delle imprese locali, condotto dal professor Daniele Fornari dell'Università Cattolica.

Il salone monumentale di Palazzo Gotico accoglierà invece, dalle 15, la sessione incentrata sulla trasformazione digitale, coordinata dal professore ordinario di Microbiologia dell'Università Cattolica Pier Sandro Cocconcelli. Si parlerà di come l'intelligenza artificiale possa aiutare a riconoscere le fake news, delle prospettive della Smart City con i presidenti di Iren e Utilitalia Paolo Peveraro e Giovanni Valotti, ma ci sarà spazio anche per le suggestioni delle missioni spaziali con l'intervento alle 15.30 di Giorgio Magistrati, head dei computer di bordo per la European Space Agency, nonchè per il workshop dedicato alle traiettorie di innovazione nelle Amministrazioni pubbliche, guidato dalla direttrice del Cecap dell'Università Cattolica Enrica Zuffada.

Conclusioni alle 18.30, a Palazzo Gotico, con il vicesindaco Elena Baio e l'assessore regionale Patrizio Bianchi, prima del concerto jazz degli allievi del Conservatorio Nicolini in piazzetta Pescheria.

(Segue Galleria Immagini)

 

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Venerdì, 15 Giugno 2018 10:07

Buon compleanno, Telefono Amico

Martedì 19 giugno - il servizio di volontariato della Pubblica compie 29 anni e inizia a raccogliere le adesioni per il prossimo corso di formazione.

Parma, 15 giugno 2018 – Martedì prossimo Telefono amico compie 29 anni. Questo servizio di volontariato dell'Assistenza Pubblica Parma Onlus conta oltre 10mila giorni di ascolto, offrendo una possibilità di dialogo a tutti sulle tematiche più disparate. Nel rispetto di alcuni valori fondamentali per la fiducia tra chi chiama e chi risponde: anonimato, accoglienza, empatia, assenza di pregiudizi.

Nato il 19 giugno 1989 con il primo «Pronto, Telefono amico...», il servizio sociale della Pubblica risponde tutti i giorni dell'anno, feste comprese, alle due linee telefoniche dello 0521.284344, dalle 17 alle 23.

Nel corso del 2017, ha ricevuto 7.880 chiamate, e il tempo complessivo che i volontari hanno trascorso al telefono è stato di circa 1.225 ore. Le tematiche maggiormente trattate dal servizio, che non si rivolge ad un'utenza particolare, ma offre ascolto a chiunque senta la necessità di parlare e confrontarsi, hanno riguardato la sfera personale, emozionale, lavorativa, famigliare, amicale ed economica.

«La crescita costante dei contatti telefonici pervenuti al nostro servizio dimostra che oggi ci sono moltissime persone che necessitano di qualcuno con cui poter parlare – spiega Francesca Anedda, consigliere della Pubblica con delega al Telefono amico ¬– e ciò che tali persone cercano sono la possibilità di un confronto, di un altro punto di vista, di un'occasione di dialogo aliena da pregiudizi e incomprensioni, ormai troppo presenti e pervasivi nella nostra vita di tutti i giorni. E i nostri volontari, che quotidianamente rispondono alle numerose richieste, sono sempre mossi dall'intenzione primaria di contribuire a formare una società basata sul dialogo aperto, creando relazioni sociali sane, pacifiche, lontano dai conflitti e dalla rabbia imperante: il dialogo è prima di tutto condivisione piena e opportunità di creare rapporti sereni, con gli altri e con noi stessi».

Telefono amico organizza ogni anno un corso di formazione iniziale della durata di circa 12 incontri, gestito da un formatore professionista, per gli aspiranti volontari che, una volta entrati in servizio, saranno costantemente aggiornati e formati. «Il volontario ideale non necessita solo di tempo libero e buona volontà – sottolinea Anedda -, ma anche di una naturale predisposizione all'ascolto e al dialogo e di un'innata apertura al confronto. Il suo compito non è quello di dare consigli o di risolvere problemi, ma di offrire il proprio tempo e il proprio ascolto alle persone che chiamano per accompagnarle nel dialogo e nella riflessione interiore».

Il prossimo corso di formazione partirà a settembre 2018. Per informazioni, è possibile chiamare lo 0521.224922 o scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. .

 

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I tre volumi editi da Historica usciranno il prossimo 22 giugno e conterrà i 155 racconti selezionati (su 280). Tra i tanti generi presenti, dall'erotico alla commedia, dal thriller al racconto storico, spicca un personaggio: la nonna. E la scrittrice più giovane ha 11 anni.

Di Manuela Fiorini - È ormai un appuntamento fisso per gli scrittori, o aspiranti tali, dell'Emilia Romagna: il concorso "Racconti Emiliano Romagnoli", promosso da RuleDesigner è giunto alla sua sesta edizione. Ben 280 i racconti pervenuti nell'arco di due mesi. Ma "solo" 155 di questi sono stati selezionati ed entreranno a far parte dei tre volumi, due "emiliani" e uno "romagnolo", in uscita il prossimo 22 giugno ed editi da Historica, casa editrice anch'essa emiliano-romagnola.

Un'altra caratteristica del concorso è quella di valorizzare, oltre agli autori presenti, anche il territorio regionale. Non solo, infatti, i volumi saranno presenti alle più importanti fiere di settore, ma le presentazioni si terranno in luoghi storici e suggestivi della nostra regione.

Chi si è preso "la briga" di curare, selezionare, editare i racconti è il giornalista, scrittore, speaker radiofonico Stefano Andrini, bolognese doc, che abbiamo intervistato per farci raccontare qualche curiosità sul concorso e sui libri in uscita.

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Ben 280 racconti pervenuti, 155 selezionati: c'è un genere prevalente?
"Lo spettro dei generi è molto ampio. Dal noir alle storie della memoria (la guerra, nonostante siano passati molti anni dalla sua conclusione, è ancora ben presente nell'immaginario di molti autori. Domina il fantasy (quello a chilometro zero fa la parte del leone). E ci sono efficaci incursioni nel campo sempre ben battuto dalle penne 2.0. Ovvero la fantascienza. Non conosce tramonto la propensione di raccontare le cinquanta sfumature dell'amore svariando dalle corde drammatiche a quelle più ironiche. Più che un genere c'è un personaggio che svetta in modo ricorrente su tutti gli altri. La nonna, infatti, si conferma come la maschera per eccellenza della nostra regione".

Da dove arrivano gli autori? Sono di più gli Emiliani o i Romagnoli?
"Sono un centinaio i racconti arrivati dall'Emilia (leader indiscussa è ovviamente Bologna). Le donne, secondo tradizione, scrivono più degli uomini. Tra le curiosità abbiamo nella nostra squadra di autori una bambina di soli 11 anni. Un fenomeno che abbiamo registrato in questa edizione è la capillarità. I testi arrivano nella stragrande maggioranza dai paesi piuttosto che dalle città capoluogo"

Quali sono le ragioni del successo di questo concorso che raggruppa gli scrittori della nostra regione?
"La gratuità, in primo luogo. A seguire una serietà organizzativa ormai consolidata. La distribuzione delle antologie nelle più importanti fiere del settore. Ma soprattutto la possibilità che viene data a tutti di costruire una vera e propria community. Fino al punto da vivere insieme appassionati eventi di lettura dove tutti diventano protagonisti".

Il concorso ha come condizione che gli autori vivano o risiedano in Emilia Romagna, questo legame con la terra di origine si riflette nei racconti?
"Il popolo emiliano e romagnolo è da sempre legato ad una grande tradizione di storytelling: davanti al camino, attorno ad un fuoco acceso in spiaggia, durante una partita a carte o in bilico su un cantiere appena aperto. ma la cartina di tornasole che nell'antologia fa capire che noi siamo noi è il cibo. Impossibile, per gli autori, staccarsi da questa seconda pelle".

Altra peculiarità del concorso RuleDesigner sono le location in cui sarà presentata l'antologia, che hanno un forte legame con il territorio, in un'ottica di valorizzazione. Quali saranno le tappe di questa nuova edizione di "Racconti Emiliano Romagnoli?
"Le premiazioni si svolgeranno nella Rocca di Dozza un complesso monumentale di origine medievale trasformato da Caterina Sforza in castello fortificato e adibito, in epoca rinascimentale, a residenza nobiliare e a Villa Manuzzi (Ravenna) sede dell'azienda RuleDesigner che sponsorizza il Concorso".

 

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Giovedì, 14 Giugno 2018 16:11

Parma Capitale della cultura cistercense

Lunedì 18 la presentazione della prima guida italiana su Abbazie e Siti Cistercensi. Sarà anche il debutto dell'Associazione AISAC che avrà sede a Parma
(Parma, 14 giugno 2018) – Nasce a Parma la prima guida italiana delle abbazie cistercensi dal titolo "Abbazie e Siti Cistercensi in Italia. 1120 - 2018", che sarà presentata lunedì 18 giugno a partire dalle ore 11 nella splendida cornice dell'Abbazia di Valserena a Paradigna, dove si trova il Centro Studi e Archivio della Comunicazione (CSAC) dell'Università di Parma. Sarà anche l'occasione per il debutto ufficiale della nuova Associazione Italiana dei Siti e delle Abbazie Cistercensi (AISAC), che avrà sede proprio a Parma nei locali dello CSAC.

La pubblicazione dell'elegante volume che raccoglie notizie storiche, architettoniche e turistiche su oltre 500 tra abbazie e siti che hanno segnato la storia d'Italia, rappresenta la conclusione della prima fase del progetto "Abbazie e Siti Cistercensi in Italia", promosso dall'Associazione culturale "Giuseppe Micheli" di Confcooperative Parma, e dal Comune di Morimondo (Mi). Grazie all'accurata ricerca della prof.ssa Silvia Testa e dell'arch. Piero Rimoldi, autori della pubblicazione, l'Italia può così rientrare a pieno titolo nel percorso delle abbazie cistercensi, già riconosciuto e finanziato dall'Unione Europea. Sono diversi gli enti e le istituzioni che hanno collaborato alla realizzazione di questa guida e all'organizzazione dell'evento: dai Comuni di Parma e Fontevivo alle Confcooperative di Parma e dell'Emilia-Romagna, dall'Università di Parma allo CSAC, passando per la Regione Emilia-Romagna e il Senato della Repubblica, fino al sostegno della Fondazione Cariparma in particolare per l'organizzazione dell'iniziativa di lunedì 18. Senza dimenticare il contributo dei monaci cistercensi e delle abbazie.

L'evento di lunedì 18 giugno inizia alle ore 11 con i saluti di Fabrizio Storti (pro rettore Università di Parma), Michele Guerra (assessore alla Cultura del Comune di Parma), Tommaso Fiazza (sindaco di Fontevivo) e Daniele Pezzali (Fondazione Cariparma).

Si prosegue con la presentazione della ricerca e della guida dal titolo "Abbazie e Siti Cistercensi in Italia. 1120-2018" curata dagli autori Silvia Testa e Piero Rimoldi, che saranno presenti insieme al sindaco di Morimondo Marco Marelli. Spazio poi a Pierpaolo Franzese (referente italiano della Charte européenne des Abbayes et des Sites Cisterciens), a Padre Amedeo Parente (Priore dell'Abbazia di Chiaravalle della Colomba) e a Chiara Laghi (presidente Confcooperative – Cultura Turismo Sport Emilia Romagna). A moderare i lavori sarà Eugenio Caggiati,  residente dell'Associazione culturale "Giuseppe Micheli".

Dopo il rinfresco, dal primo pomeriggio, sarà possibile visitare, su prenotazione, le abbazie di Valserena e (con apposito transfert) quelle di Chiaravalle della Colomba e Fontevivo.

Per prenotare visite guidate e per informazioni relative al pernottamento a Parma: Artemilia  ( Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.   – 348.4559176).

Per prenotazione volumi rivolgersi all'Associazione "Giuseppe Micheli" ai seguenti recapiti: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.  / 0521.942635

Partenza e arrivo dal Centro Sportivo "Il NOCE", un tracciato di soli 4 km si affiancherà al tradizionale di 12 e ovviamente nuovi ostacoli. All'insegna del divertimento assicurato l'edizione n° 4 della Farm Run che prenderà il via il prossimo 23 giugno.

Noceto (PR) 12 dicembre 2017 -
Sono state annunciate le principali novità della quarta edizione della Farm Run, l'affascinante e divertente gara podistica, tappa storica del Campionato Italiano OCR (Obstacle Course Race) che si svolgerà il 23 giugno a Noceto.

La prima sostanziale novità è nata proprio in seno al comune di Noceto con la collaborazione che si è instaurata tra RTI Il Noce , il raggruppamento di imprese che gestisce il Centro Polisportivo di Noceto e ASD ACME l'associazione sportiva che organizza la gara nocetana.
"La Farm Run da quest'anno cambia location, annuncia Fabio Fecci, primo cittadino di Noceto, e direi che abbiamo centrato un obiettivo molto importante per il nostro territorio. E' un evento che, tra l'altro, pubblicizza l'attività prevalente l'agricoltura nelle sue diverse declinazioni, dal Parmigiano Reggiano al Biologico, insomma tutto il mondo agricolo che Giuseppe Ronchini ben rappresenta da tempo. L'idea di portare la gara a partire dal nostro Centro Sportivo, così ben gestito dall'ATI, qui rappresentata oggi da Gianluca Bassanini e ben affiancata dalla collaborazione con la ristorazione proposta da Soul Kitchen, è l'approdo ideale per una manifestazione sportiva di questa portata."

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Il Sindaco, nel suo discorso introduttivo, non nasconde la soddisfazione per la buona e affiatata collaborazione che si è venuta a generare tra le associazioni sportive e gli stessi uffici comunali anch'essi coinvolti nella buona riuscita della manifestazione.
Giuseppe Ronchini, il deus ex machina dell'evento e presidente di ASD ACME, esprime l'apprezzamento per la sinergia realizzata che meglio qualificherà l'evento sportivo.
"Uniamo le sinergie e quant'altro che sta ben funzionando nel nostro paese per dare la giusta ospitalità a atleti che, in quota competitiva, tenteranno la qualificazione agli europei o ai mondiali di specialità. Gli atleti, che provengono da ogni parte d'Italia, troveranno una location e servizi relativi, come il ristori ad esempio, all'altezza della situazione. Noceto si è dimostrato, ancora una volta, di ben rispondere a ogni attività. La cosa bella di questa corsa è che rappresenta un fenomeno in costante crescita ed evoluzione (quest'anno in 40.000 hanno seguito le gare OCR) e noi, per meglio divulgare la specialità, abbiamo realizzato una gara di 4 KM (20 ostacoli), che si affianca alla tradizionale di 12 km (40 ostacoli), per offrire la possibilità agli atleti in erba a muovere i primi passi su questi ostacoli che sono anche molto divertenti."

La vice sindaco Dasy Bizzi ha ringraziato gli organizzatori per avere portato e mantenuto a Noceto questa manifestazione che sta raccogliendo tanto consenso e, "per quello che abbiamo potuto vedere nelle precedenti edizioni, è anche molto divertente. "Quindi un "in bocca al lupo" e un grazie agli organizzatori per aver voluto portare questa manifestazione a Noceto".

"Siamo contentissimi di poter dare - commenta Gianluca Bassanini di RTI Il Noce - un supporto logistico all'organizzazione ,anche con l'ausilio di Marco Mosca (Soul Kitchen), e siamo pronti a assorbire l'impatto della vostra organizzazione. Per noi è una buona opportunità e da qua partiamo con un nuovo e ulteriore slancio per il prossimo triennio di gestione".

Conclude il Sindaco ringraziando ancora tutti i soggetti coinvolti e il volontariato consapevole che sarebbe necessario un ulteriore sostegno "con il vostro infaticabile impegno siete riusciti a ottenere ottimi traguardi, probabilmente avreste bisogno di altro supporto ma è sempre più difficile trovare persone disponibili a concedere tempo e risorse a disposizione della comunità e meno male che ci siete voi, che come le vostre società sportive riuscite a promuovere sport, in modo sano e corretto, a favore delle nuove generazioni"

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In chiusura, gli Organizzatori illustrano in maggior dettaglio il percorso e in particolare sui nuovi ostacoli, gli "Ovali", lo "Z-Wall" e la "Traversa Irlandese" che andranno a arricchire la già ampissima gamma di ostacoli proposti da Farm Run nelle 3 precedenti edizioni e che hanno contribuito ad alimentare la fama della tappa nocetana all'interno del circuito OCR .

Infine, a suggellare il fatto che sia una manifestazione dal sapore goliardico, ben due gruppi si sono iscritti per celebrare l'addio al celibato (uno alla 12 km e uno alla 4 km). Per gli amanti delle glorie del calcio, il 23 giugno, potranno riconoscere, nella truppa di partenza, un famosissimo ex calciatore di serie A, oggi appassionatissimo e competitivo atleta OCR il cui nome rimane ancora "riservato".

 

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SCHEDA ANALITICA

La FARM RUN - 23 giugno 2018 a Noceto di Parma - prevede quattro modalità di partecipazione:

1. FARM RUN COMPETITIVA (12 KM)
Percorso di circa 12 km, con oltre 40 ostacoli naturali ed artificiali, su un terreno misto e sterrato.
Gara valevole per il Campionato Italiano OCR 2018
Gara valevole per Campionato Regionale ed Interregionale
Qualificante per la Coppa Italia – Federazione Italiana OCR
Qualificante per il Campionato Europeo – OCR European Championships
Qualificante per il Campionato Mondiale – OCR World Championships

2. FARM RUN NON COMPETITIVA (12 KM)
Stesso percorso e stessa distanza della Farm Run Competitiva, col vantaggio che potrai aiutare o farti aiutare a superare gli ostacoli dagli atleti che hai vicino in quel momento. Potrai aggirare gli ostacoli che giudichi inadatti per il tuo piacere senza nessuna penalità.
Insomma, tanto divertimento senza l'ansia da prestazione!

3. FARM RUN "FOUR" COMPETITIVA (4 KM)
Al pomeriggio partirà la Farm Run "FOUR" competitiva: percorso ridotto a 4 km con 25 ostacoli naturali e artificiali. Un modo diverso per affrontare i nostri migliori ostacoli Fantagricoli tutti di un fiato!

4. FARM RUN "FOUR" NON COMPETITIVA
La scelta divertente per eccellenza da percorrere in tutta tranquillità, scegliendo quali ostacoli affrontare, con oltre due ore a disposizione per arrivare al traguardo!

Per iscriversi: www.FarmRun.it 


Link di riferimento
www.FarmRun.it 
https://FederazioneItalianaOcr.it 
https://CampionatoOcr.it 
https://OcrEuropeanChampionships.org 
http://ocrworldchampionships.com 

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PARTNER FARM RUN - 2018

AVD Reform: Noceto - Integratori alimentari "Cordyceps" - disintossifezione e drenaggio epatico

Consorzio del Parmigiano Reggiano
Terme di Salsomaggiore e Tabiano
Nutrilite: Bevande Isotoniche
INC Hotels - Parma
GRUPPO SEM MO Acqua

Bertinelli Caseificio della Musica - Medesano
Ristorante Parma Rotta - PR
Ristorante La Barchetta - Castelguelfo
Ristorate Ponterecchio - Noceto
Osteria dei Servi - PR Piazza Ghiaia
Osteria del Teatro - PR Piazza San Bartolomeo
Casa Modena "Fratelli Parmigiani" - Noceto
Emil Banca - Noceto
ERREA - PR -
Fotostudio 3 - Andalo TN -

Warehouse Gmbh
Nuova editoriale scrl - Monticelli Terme
RTI "IL NOCE" e "Soul Kitchen"- Noceto (PR)
Amministrazione Comunale di Noceto

Ufficio stampa

Lamberto Colla

Vice Presidente ACME ASD

Responsabile comunicazione

Telefono +39 344 2373963

http://www.farmrun.it 

https://www.facebook.com/farmrun.noceto 

 

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Incontri "Nel segno dell'Arte" alla Quadreria di Palazzo Magnani. Si è svolto ieri l'ultimo appuntamento con l'iniziativa curata dalla società editrice il Mulino e inserita nell'ambito del progetto artistico della Quadreria realizzato da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e UniCredit per riscoprire la storica dimora di via Zamboni.

Quarto e ultimo appuntamento "Nel segno dell'Arte", l'iniziativa nata dalla sinergia tra la società editrice il Mulino, la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e UniCredit per illustrare alcune delle opere di maggior pregio ospitate a Palazzo Magnani, in via Zamboni 20 a Bologna.

Ieri pomeriggio, giovedì 7 giugno, l'appuntamento con la cultura a Palazzo Magnani è stato condotto dallo storico dell'arte, già Soprintendente per il Polo museale di Roma, Claudio Strinati che ha illustrato agli ospiti Il mito greco e le origini di Roma, attraverso alcuni particolari del ciclo carraccesco contenuti nella storica dimora bolognese.

Strinati.jpgL'incontro rientra tra le iniziative realizzate nell'ambito del progetto artistico della Quadreria di Palazzo Magnani, a cura della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e di UniCredit.

Claudio Strinati è storico dell'arte, già Soprintendente per il Polo museale di Roma. Ha ideato e organizzato importanti mostre in Italia e all'estero. Come divulgatore di storia dell'arte ha condotto trasmissioni televisive e collaborato con quotidiani e riviste. Esperto di pittura e scultura del Rinascimento e del Seicento, è esperto anche nel campo musicale. Ha collaborato con il Dizionario Biografico degli Italiani edito dall'Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Tra le sue pubblicazioni, Andrea del Sarto: un San Sebastiano ritrovato (Gangemi, 2013) e Il mestiere dell'artista: dal Trecento al Seicento, (Sellerio, 2014).

Un concerto dedicato a John Williams e alle sue colonne sonore per i film. Un appuntamento che ha emozionato tutti gli amanti del grande schermo, coloro che conoscono a memoria battute e respiri degli attori, coloro che alla prima nota riconoscono il capolavoro che ci sta dietro. Questa volta, all'Auditorium di Milano in largo Mahler, laVerdi POPs ha deciso di stringere il campo, mettendo nelle mani di Simone Pedroni, pianista di fama internazionale ma in questa occasione direttore alla guida dell'Orchestra Sinfonica di Milano Giuseppe Verdi, una serie di spartiti legati a Steven Spielberg, festeggiando così i 45 anni di collaborazione tra il regista (Spielberg) e il compositore (Williams). È stato l'evento di chiusura di una stagione esaltante: e anche in questo caso il pubblico si è lasciato trascinare dalle sonorità conosciute, applaudendo senza remore.

LA SERATA

Capolavori come Duel, Lo squalo, Incontri ravvicinati del terzo tipo, I predatori dell'arca perduta, E.T. l'extraterrestre e La lista di Schindler sono stati resi unici da una colonna sonora impareggiabile. Ecco che tutta la potenza delle note è diventata protagonista della notte milanese con uno spettacolo ricco di contenuti, durante la quale l'orchestra non si è risparmiata fornendo una performance che ha superato le due ore. L'impressionante versatilità drammaturgica di Williams, capace di adattarsi alle esigenze dei film, ha regalato ritmi diversi al concerto all'interno del quale è stato possibile ascoltare un catalogo di alcune delle gemme che John Williams ha composto per Steven Spielberg offrendo emozioni e sensazioni diverse tra loro: dalla tragedia alla commedia, dal lutto alla gioia, dalla malinconica contemplazione all'incontenibile giubilo. E nel finale, spazio anche a una "variazione sul tema": sfruttando la collaborazione con l'amico George Lucas, ecco la colonna sonora di Guerre Stellari, un classico apprezzato da tutto il pubblico.

LE PAROLE DEL DIRETTORE D'ORCHESTRA

Il piacere di dirigere un lavoro di questo tipo è facilmente leggibile nelle parole di Simone Pedroni che spiega brevemente le peculiarità di un musicista unico come John Williams: "Dopo la travolgente esperienza di aver eseguito con "laVerdi" tutte le versioni originali preparate per la sala da concerto da John Williams, tratte dalla sue musiche per la saga di Star Wars, mi è sembrato ovvio mostrare come Williams non sia solo Star Wars, ma come il suo genio compositivo sia estremamente versatile. La collaborazione con Spielberg ne è la lampante dimostrazione. Una collaborazione feconda e ricca di straordinari risultati che dura da 45 anni. La cosa più interessante, a livello musicale, è che in ogni film Williams, rimanendo se stesso, abbia creato partiture sempre estremamente diverse tra loro: partiture raffinatissime come potrebbe esserlo un balletto di Ciaikovski".

Pietro Razzini

La Notte del Terzo Giorno, con il suo fascino, ha rapito i tanti parmigiani che hanno passato il sabato appena trascorso fra le vie del centro storico.

Numerosi gli eventi, risultato di un progetto più ampio nato dalla sinergia tra Pubblico e Privato che ha portato dapprima Parma ad essere eletta Capitale della Cultura 2020 e successivamente alla creazione della mostra da cui prende il nome grazie al coinvolgimento delle aziende del territorio e del Comune.

Di seguito tutte le Foto di Francesca Bocchia

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L'associazione Culturale 3dproduction ha presentato il suo nuovo cortometraggio Noir Tales il 21 maggio alle ore 18, all'interno del The Space Cinema al Barilla Center - Sala 1.

L'evento, su invito, e' stato organizzato per festeggiare la fine di questo lavoro noir in bianco e nero con richiami evidenti a Sin City e a tutta la produzione di genere. Una lavorazione che ha richiesto 4 anni per un utilizzo massiccio di chromakey e fondali ricreati interamente al computer mixando foto di oggetti e location d'epoca a tema.

L'incontro é stata anche un'occasione per festeggiare i 24 anni di attivitá ed incontrare e presentare alcune realtá legate al territorio di Parma e/o al cinema, fra i quali Crypto Escape Room, Swonderful Cinelab, SpinOff Film festival di Casaletto Vaprio (CR) da parte del suo direttore artistico Samuele Zenone e MAG Associazione Culturale con il suo nuovo spettacolo R.I.P. Rock In Paradise.

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Presente alla manifestazione, Luca Sommi, autore de La7 e canale 9, nonché conduttore di Accordi & Disaccordi con Andrea Scanzi, che gentilmente ha partecipato alla consegna del "Premio del pubblico" agli attori membri dell'associazione che si sono distinti per la loro performance: Enrico Amoruso ed Alessandro Pavino. Consegnata una menzione d'onore a Fabio Bellini, in arte Fabius Noxé, musicista nocetano che vanta numerose collaborazioni negli Stati Uniti e Giappone, autore delle musiche del cortometraggio.

Durante le 2 ore di incontro sono stati proiettati alcuni corti e spot della associazione e ripercorso insieme il lungo viaggio personale e associativo ed anche quello produttivo del corto, che ci ha condotto a questa destinazione: il cinema.

La sala da 150 posti era gremita, in sala presenti anche alcune testate locali e pubblico interessato al cinema amatoriale e incuriosito dall'originalitá dell'associazione, che dal 1994 crea aggregazione e cultura intorno al magico mondo del cinema, non come spettatori ma chiedendo a tutti i suoi associati di mettersi in gioco davanti o dietro la videocamera.
Il filmato sará rilasciato su youtube il 27 maggio 2018.

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NOIR TALES

REGIA Ettore Di Gennaro
SOGGETTO Ettore Di Gennaro
SCENEGGIATURA Ettore Di Gennaro, Paolo D'Alessandro, Antonio Castaldo, Alessandro Pavino
MUSICHE Fabio Bellini
OPERATORI Ettore Di Gennaro, Antonio Castaldo
FOTOGRAFIA Antonio Castaldo

Con Alfredo Rubano, Antonietta Tognino, Alessandro Pavino, Paolo D'Alessandro, Adriano Graffi, Manuel Vasile, Enrico Amoruso, Riccardo William Berti, Valentina Folli, Ferdinando Di Gennaro, Antonio Castaldo, Brad Calcagno, Angelo Mucerino, Alessandro Guggino, Vito Loconte.

La Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza dopo aver appreso della vicenda giudiziaria che vende coinvolti docenti della scuola dell'infanzia di Colorno, chiede pubblicamente che le autorità inquirenti mostrino i video delle indagini.

Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, a tal proposito precisa: "Solo guardando le immagini potremo renderci conto almeno parzialmente di cosa è realmente successo a Colorno - continua il rappresentante dei docenti - è anche opportuno che il legislatore indichi espressamente quando una ramanzina o una punizione comminata ad un alunno discolo è legale e quando si sconfina nell'illecito penale. Ricordiamo che anche la giurisprudenza in passato ha precisato che il docente è dotato di poteri autoritativi" – conclude "oltre che nella magistratura requirente confidiamo nella magistratura giudicante"

Gilda degli Insegnanti di Parma e Piacenza

Via Verdi 25 - 43121 Parma
Tel/fax 0521 235547 - Cell 338 8103820

Busseto, 22 maggio 2018 |All'Istituto Comprensivo di Bussetto è arrivato il progetto "Con il Parma e Folletto a scuola si #pensapulito". Giunto alla terza edizione, il progetto porta nelle scuole del terri-torio i valori condivisi di Parma Calcio e Folletto: lo sport come unione, coraggio, gioco di squadra, fi-ducia nelle proprie possibilità, divertimento sano e gioia della condivisione. Ad accogliere la delega-zione del Parma Calcio, formata dal centrocampista Manuel Scavone, dal portiere Andrea Dini, dall'addetto stampa del Settore Giovanile Gabriele Majo e i responsabili del settore commerciale Luca Vascelli e Gaetano Improta, sono stati il vice sindaco Gianarturo Leoni e l'assessore alla Pubblica Istruzione Elisa Guareschi, insieme alla dirigente dell'IC Anita Monti e alle docenti.

All'incontro, che si svolto questa mattina nel Salone Napolitano, hanno partecipato alcune delle classi della Scuola Primaria, tutte entusiaste dell'iniziativa. I ringraziamenti dell'Amministrazione Comunale sono andati alla dirigente scolastica e alle insegnanti, che hanno preparato i bambini al progetto all'interno delle classi.

"Quella di oggi - ha esordito il vice sindaco e assessore allo Sport Gianarturo Leoni - è una giornata bagnata non solo dalla pioggia, ma anche dalla promozione in Serie A: una sca-lata sportiva che, in solo tre anni, ha riportato il Parma lì dove merita di essere. Questo per voi - ha aggiunto, rivolgendosi ai bambini presenti - deve essere l'esempio che bisogna mai arrendersi, nem-meno di fronte alle difficoltà. L'importante è andare avanti sempre a testa alta".

L'assessore Guareschi ha, quindi, messo in luce la realtà associativa sportiva di Busseto di cui molti bambini fanno par-te: "Mi auguro - ha proseguito - che dalla giornata di oggi possiamo portare a casa i valori positivi dello sport come l'altruismo, la condivisione, il divertirsi, la sana competizione in campo e il rimanere amici fuori". L'invito dell'Assessore è stato poi quello di coinvolgere anche i genitori in progetti di questo tipo "perchè i ragazzi in campo sanno essere leali e corretti, mentre per i genitori a volte si ravvisa la necessità di una maggiore sensibilizzazione". Un saluto ai presenti è stato dato anche dalla dirigente scolastica Anita Monti che ha ribadito l'importanza dei valori positivi dello sport.

La mattinata è proseguita con Scavone e Dini che hanno firmato autografi ai bambini della scuola e poi risposto alle loro curiosità: da "cosa si prova a fare goal" a "quando avete iniziato a giocare a calcio". Lo staff del Parma ha quindi proiettato il cortometraggio "We Are Parma", un esempio con-creto di come un calcio sano e genuino possa ancora esistere, che nei sogni bisogna creder-ci davvero e che le persone, quando sono unite, sanno fare grandi cose. I ragazzi poi si so-no cimentati con entusiasmo in un disegno esprimendo attraverso la loro fantasia cosa si-gnifichi per ognuno di loro "pensare pulito".

Video: https://www.youtube.com/watch?v=P6Qj9MWswJ4&feature=youtu.be

 

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(prosegue in galleria immagini)

 

Lunedì, 21 Maggio 2018 06:24

Lucca - trionfo per "Omaggio a Frida"

Un Trionfo per la mostra "Omaggio a Frida" a cura di Amedeo Fusco e Vittorio Tosto all'Orto Botanico di Lucca. Una location affascinante nella parte sotterranea delle mura della Città, che ha visto la straordinaria affluenza di migliaia di visitatori già durante i primi giorni dall'inaugurazione.

E' raro vedere tante persone frequentare una mostra d'arte. Occorre ricordare che Omaggio a Frida è la prima dedicata alla memoria della straordinaria artista Messicana, che ormai da circa due anni sta facendo il tour dell'Italia.

Frida è oramai diventata un'icona dei nostri tempi; la sua forza e la sua voglia di lottare nonostante le tante avversità che la vita spesso ci riserva, sono ciò che principalmente traspare dalle opere dei 75 artisti provenienti da diverse regioni italiane ed anche dall'estero, anche dal Messico .. e sono:
Xavier Yarto, Michelangelo Lacagnina, Nara Kirakosyan, Pasquale Vulcano, Francesca Barnini, Emanuele Bellio, Katia Buffolo, Patrizia Villani, Roberto Trucco, Annalisa Cavallo, Sergio Cimbali, Manuela Distefano , Luca Ceccanti, Marcello Di Pierro, Francesca Burrascano, Gianfranco Brusegan, Ubaldo Petroni, Simona Benedetti, Lucio Morando, Fabrizio Viola, Mariella Mascaro, Silvana Occhipinti, Isabella Maria B, Maddalena Pumpo, Barbara Guarini, Angelo Mangione, Orlando Tocco, Carmelo Carrubba, Maria Nencioni, Beatrice Nicosia, Manola Caribotti, Paola Ummarino, Laura Longhitano, Giorgio Trucco, Paolo Cutrano, Dania Minotti, Piera Narducci , Maria Rosa Beghelli, Maria Pia Mucci, Maura Pusceddu, Raquel della Pina, Lina Mariolu, Barbara Puglisi, Bernardetta Olla, Adriana Schembari, Reyna Zapata, Ombretta Montanelli, Matteo Caramaschi, Ale Arreola De Calderoni, Alessio Schiavon, Angelo Criscione, Lorella Calisi, Mariagrazia Impagnatiello, Agostino Viviani, Mariagrazia Diquattro, Cristina Cateni, Maria Occhipinti, Paola Abbruzzese , Salvo Distefano, Paola Galli, Miria Nardini, Laura Girardello, Giovanni Peroncini, Annarita Camassa, Federica Furci, Maria Ana Deimichei, Francesco Santucci, Domynat Natale, Nina, Stefano Lorandi , Silvano Ruffini, Demmy Avanzi, Claudia Colnago , Angela Giovanetti, Pierluigi Biagioni, Sara Ghedin.

La mostra, organizzata dal Centro di Aggregazione Culturale in collaborazione con il comune di Lucca e con il patrocinio dell' Ambasciata del Messico in Italia sta riscuotendo un importante successo anche nel web e sui social.

" Questi sono i momenti in cui le nostre anime si devono aprire, questi sono i luoghi dove dobbiamo cercare di essere noi stessi – ha spiegato il curatore e presentatore Amedeo Fusco durante il discorso inaugurale- Questo è ciò che ha fatto ogni artista, creando in piena libertà, in ogni opera c'è un segnale del messaggio di Frida, ma allo stesso tempo la personalità ed il linguaggio di ogni singolo artista".

Sempre durante l'inaugurazione è intervenuto il sindaco della città di Lucca Alessandro Tambellini che, entusiasta, si è complimentato con i curatori e ha voluto ricordare ciò che Frida ha rappresentato e continua a rappresentare soprattutto nei confronti della donna: " Ogni opera è un momento di attenzione su un particolare problema. È importante per ognuno di noi osservare queste opere e meditarle per trarre quegli insegnamenti dell'animo che ci sono così necessari soprattutto nel nostro tempo". – Infine Vittorio Tosto ha ringraziato tutti i presenti sottolineando: " Mi inorgoglisce he la mia prima mostra da curatore viene realizzata in una location di questa rara bellezza con delle opere dedicate ad un personaggio che io definisco ancora tutto da scoprire. E sono molto sodisfatto di essere riuscito a portare l'opera di questi artisti nella mia città adottiva."

All'inaugurazione erano presenti anche il consigliere Lucio Pagliaro, la presidente della commissione cultura, Maria Teresa Leone e diversi artisti. L'ormai autorevole tour di Omaggio a Frida lascia la Citta di Lucca e giunge a Ragusa , li dove l'idea è nata: nel Centro di Aggregazione Culturale dall'1 al 10 giugno.

(Nella foto: Vittorio Tosto - Alessandro Tambellini e Amedeo Fusco)

Qual è uno degli argomenti più trattati dagli italiani nel loro tempo libero? Molto probabilmente il rapporto di coppia. E qual è lo spettacolo più famoso che parla di questo tema? Sicuramente Caveman, al Teatro della Luna di Assago (a pochi passi dal conosciutissimo Forum) domani, sabato 19 maggio.

I numeri supportano questa tesi: oltre 150.000 spettatori solo a Milano, più di 350.000 in tutta Italia dal 2009 a oggi in centinaia di repliche. Scritto da Rob Becker, lo show torna a grande richiesta nella metropoli milanese dopo il successo ottenuto lo scorso marzo.

RICONOSCIMENTI E STORIA – Il valore dello show è stato esaltato anche dal premio Laurence Oliver come miglior spettacolo d'intrattenimento: in scena contemporaneamente in 30 paesi nel mondo, Caveman è stato tradotto in 15 lingue, diventando un vero e proprio fenomeno di costume a cui sono addirittura seguiti studi antropologici. La versione italiana, tradotta, adattata e interpretata da Maurizio Colombi (autore e regista di musical quali We Will Rock You, Peter Pan, Rapunzel e La Regina di ghiaccio) ha portato il "Caveman tricolore" a essere definito la migliore interpretazione al mondo, ripresa anche come esempio dalle produzioni all'estero.

LO SHOW - Leggero e mai banale, dissacrante e ironico, Caveman riesce a mixare situazioni e dinamiche relazionali in cui gli spettatori si immedesimano all'istante: uno spettacolo per tutti che fa divertire ma soprattutto lancia un messaggio d'amore sulla coppia e sulla famiglia. Partendo da una scenografia "preistorica" (divano, tv, sedie: tutto in pietra) Maurizio Colombi porta sul palcoscenico la Cave Band, gruppo formato da 5 musicisti (Davide Magnabosco, Angelo Di Terlizzi, Alberto Schirò e Americo Costantino). Il complesso aiuterà il protagonista ad argomentare l'eterno incontro/scontro tra uomo e donna, universi così diversi ma indispensabili l'uno all'altra e destinati a completarsi a vicenda. Due ore di risate senza nessuna volgarità, vivamente consigliate a chi è innamorato, a chi è in cerca dell'amore della vita, a chi è stato lasciato, a chi è in crisi e a chi vuole passare una serata romantica. L'impressione è che Caveman abbia doti "terapeutiche": donne e uomini ridono insieme, si guardano con gli occhi dell'altro sdrammatizzando manie reciproche, differenze e incomprensioni. E alla fine, forse, si capiscono meglio.

Pietro Razzini

Nella mattinata di ieri presso la Scuola Primaria "Buon Pastore" di Modena, si è svolta la cerimonia di consegna de "IL MIO DIARIO", l'agenda scolastica della Polizia di Stato.

Si tratta di una iniziativa, giunta alla 5^ edizione, promossa dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, con il sostegno del Ministero dell'Economia e Finanze e il contributo del gruppo bancario BNL Paribas, che prevede la distribuzione di circa 50.000 copie dell'agenda agli studenti delle classi 3^ degli Istituti primari delle province di Modena, Cuneo, Trieste, Pisa, Latina, Salerno, Lecce, Crotone, Caltanissetta ed Oristano.

Protagonisti grafici del progetto sono Vis e Musa, due super eroi che accompagneranno gli studenti durante il prossimo anno scolastico, fornendo loro spunti di riflessione e momenti di approfondimento da condividere con genitori e docenti su questioni fondamentali per la loro formazione non solo scolastica, ma anche di vita.

Il diario affronta temi di grande attualità, dai principi fondamentali della Costituzione italiana ai pericoli della rete, dal rispetto della donna al fenomeno del bullismo, dai diritti dell'uomo al valore dello sport.

Il Questore Filippo Santarelli, il Prefetto Maria Patrizia Paba e il Dirigente Scolastico Provinciale Silvia Menabue hanno portato il loro saluto e il loro augurio per una crescita nel rispetto delle regole, del vivere civile e di una fraterna convivenza.

Sono stati allestiti stand delle varie specialità, che hanno permesso ai bambini di conoscere da vicino l'attività della Polizia di Stato. Al richiamo delle sirene della Volante, i giovani poliziotti si sono così cimentati nel rilievo delle impronte digitali al fianco della Polizia Scientifica, hanno fatto "rombare" le moto della Polizia Stradale e sono corsi in aiuto di Kira, cane poliziotto alla ricerca di esplosivo, pilotando il PEDSCO, il robot degli artificieri, per disinnescare l'ordigno.

 

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Ultimo weekend milanese per "Quel pomeriggio di un giorno da star", brillante commedia di Gianni Clementi, nata da un'idea di Corrado Tedeschi. Ed è proprio Corrado Tedeschi il protagonista di questo frizzante spettacolo che ha riscosso grande successo al Teatro Manzoni, di Milano.

Fino al 20 maggio sono previste repliche: l'occasione per apprezzare un'opera leggera e divertente è a pochi chilometri da casa. Sul palco con il protagonista (Ambrogio Fumagalli, titolare di una azienda di intimo), anche la bella Brigitta Boccoli nei panni di Marta Giacomazzi, una giornalista in carriera. Le loro vicende si intrecceranno con quelle di Ennio Coltorti (Arturo Colombo), Claudio Moneta (Gustavo Barbieri), Tullio Sorrentino (Adrian Meta) e Patricia Vezzuli (Debora Locatelli) creando continui colpi di scena in una vicenda che terra viva l'attenzione del pubblico fino alla fine.

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LA STORIA

Ambrogio Fumagalli è un piccolo imprenditore, fondamentalmente onesto, che sta attraversando un periodo di grave difficoltà economica. È oppresso dai debiti e, quando arriva l'ennesima cartella erariale, sprofonda nella disperazione. Fra l'altro un suo amico che lavora nella Guardia di Finanza, lo avverte che è oggetto di un'inchiesta e i suoi telefoni sono sotto controllo. La situazione è talmente drammatica che Ambrogio pensa a un'azione disperata: una rapina in banca. Trova in Arturo Colombo, il suo contabile, un perfetto complice. Ecco che, quando i due improbabili rapinatori fanno irruzione nell'agenzia, si ritrovano vittime della propria goffaggine. Arturo fa scattare l'allarme e la polizia entra in azione. Marta Giacomazzi, giornalista in disgrazia, intuisce che finalmente è arrivato il momento del suo riscatto: vuole trasmette in diretta l'esperienza di essere ostaggio. Ma cosa succederà davvero in quell'agenzia di periferia?

I PROTAGONISTI

"Ambrogio è una persona normale che, a un certo punto della sua vita, sbrocca e prende una decisione folle", racconta Corrado Tedeschi che poi spiega da dove nasce il titolo: "Prende spunto dal personaggio interpretato da Brigitta Boccoli: nel momento in cui ci troviamo asserragliati dalla polizia, lei pensa sia l'occasione per fare di noi delle star. È ciò che accade oggi in tv, dove a contare è solo la popolarità, non il perché si è popolari". Un cambio in corsa durante il tour quello che ha avuto come protagoniste Tosca D'Aquino e Brigitta Boccoli. È lei a rendere pubblico il motivo della sua partecipazione alla commedia: "Questo ruolo non c'entra nulla con me. Mi ha permesso di tirare fuori un lato che era molto nascosto ma che in fondo tutti abbiamo".


Testo di Pietro Razzini

È stato presentato ieri a Parma, presso la sala Delman del Centro di Produzione Musicale Arturo Toscanini, "Musica a Corniglio", il progetto didattico-musicale per ragazzi, che per il quarto anno vede l'Appennino protagonista.

Anche quest'anno i soggetti promotori e organizzatori sono l'Associazione Culturale Musicale Rapsody e La Mossale Young Orchestra de La Camerata Ducale di Parma, sostenuti dagli enti del territorio, il Comune di Corniglio e i Parchi del Ducato.

Si tratta di classi musicali tenute da illustri docenti, e rivolti ai ragazzi che , per la durata dei corsi si fermano e pernottano nel territorio di Corniglio nel Parco Regionale dei Cento Laghi.

Per il 2018 l'offerta didattica è ampia e abbraccia un arco di tempo che va da luglio a settembre e coinvolge musicisti di chiara fama che provengono da istituzioni musicali e orchestre di rilievo.

Sono previsti corsi di studio in fisarmonica, contrabbasso; timpani e Organo, Canto, Flauto, Clarinetto, Violino, Violoncello e Musica da Camera, Oboe, Corno, fagotto.
Tra le novità della quarta edizione spiccano la presenza della classe di Canto tenuta da Tiziana Fabbricini e lo "sconfinamento" nel jazz con lo Special Master per archi del M° Cesare Carretta.

Dal 26 Agosto all'1 settembre la frazione di Mossale Inferiore ospiterà la Mossale Young Orchestra, laboratorio di musica d'insieme per archi, per ragazzi, diretto e coordinato da Alberta Stefani e Ruggero Marchesi.

L'offerta didattica è arricchita dalle esibizioni pubbliche gratuite di allievi e docenti che si svolgeranno sul territorio, cominciando dal tradizionale concerto a Bosco del 24 Luglio con i ragazzi di ΜassCoulisse ed altri numerosi appuntamenti nelle pievi del territorio e nei parchi.

Evento speciale il 26 luglio con la presentazione a Corniglio, nella Chiesa dell'Assunzione di Maria Vergine che ospita un antico organo, del progetto editoriale "L'Organo Cavalli della Valle di Corniglio e la sua voce", di Nicola Buratti. Alla presentazione seguirà l'esibizione del M° Matteo Venturini del Conservatorio S. Giacomantonio di Cosenza.

Novità anche l'attivazione del sito internet: www.masterrapsody.com  dove i ragazzi interessati possono trovare tutte le informazioni necessarie.

La conferenza stampa è stata aperta da Francesca Gabrielli dell'Associazione Culturale Rapsody che dopo aver ringraziato le istituzioni che sostengono il progetto ha dichiarato: "Il nostro progetto è cresciuto nel tempo e ha acquisito importanza sempre maggiore, che si è concretizzata nel legame sempre più forte creatosi con il territorio di Corniglio e nella presenza e nel coinvolgimento di musicisti provenienti da istituzioni musicali di prestigio."

Il Sindaco di Corniglio, Giuseppe Delsante ha aggiunto: "è un piacere presentare anche quest'anno un progetto che vede in ogni edizione una partecipazione crescente da parte dei ragazzi e che coinvolge il territorio. La musica fluttua nell'aria e arriva alle orecchie di tutti, ravvivando il paese e prolungando la stagione estiva. Consideriamo il progetto di massima importanza, accogliamo ragazzi e docenti e li supportiamo anche attraverso la concessione gratuita degli spazi di nostra competenza per prove ed esibizioni."

Presente anche la Consigliera della Regione Emilia-Romagna, Barbara Lori, che si è complimentata con l'organizzazione e i soggetti coinvolti per la capacità, non scontata, di aver consolidato e fatto crescere il progetto, sottolineando che lo stesso "garantisce una vera reciprocità con la comunità. Si tratta di un'esperienza di formazione e apprendimento di qualità, che allo stesso tempo rappresenta un valore aggiunto per la montagna: il territorio è accogliente verso studenti e docenti, che immergendosi in esso scoprono anche aspetti sconosciuti.

Marco Rossi, Responsabile Cultura e turismo dei Parchi del Ducato, portando i saluti del Presidente Agostino Maggiali, ha dichiarato: "Il nostro Ente ha concesso il patrocinio istituzionale al progetto, che promuoveremo attraverso i nostri canali. Da diversi anni siamo al fianco del Master Rapsody e alla sua offerta didattica di qualità, premiata dalle tante iscrizioni. Lo spessore culturale è l'elemento principale, accompagnato dall'immersione globale dei partecipanti nella comunità del paese, che si arricchisce ancora di più nei concerti gratuiti aperti al pubblico.

Chiude i lavori Ruggero Marchesi, della Mossale young Orchestra: "Da anni frequento Mossale e l'Appennino e ogni volta che salgo mi colpisce la Val Parma che con la sua caratteristica morfologia si offre agli occhi di chi vi arriva come un vero e proprio anfiteatro naturale che è diventato ormai anche un anfiteatro musicale. Le famiglie degli allievi rimangono stupiti e meravigliati dello spettacolo paesaggistico che trovano, per loro inaspettato

 

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I politici locali si rivolgano ai "capi" e si facciano rispettare a Roma. Un docente dirottato da San Nicolò al comune montano

I parametri per calcolare il numero di docenti da assegnare alle singole scuole sono frutto di norme nazionali, volute dalla politica, alle quali gli organi amministrativi periferici devono meramente adempiere e sono noti. A tal proposito aggiungiamo che negli ultimi 10-15 anni hanno governato un po' tutti gli schieramenti, i quali hanno concorso a determinare la situazione attuale.

Ci sembra strumentale che dopo la notizia del calo di un docente alla scuola dell'infanzia di Marsaglia, certi i politici del territorio, alcuni dei quali fanno anche parte di partiti che tuttora concorrono alle decisioni nazionali, protestano a livello locale come se i parametri sugli organici li avesse decisi qualcuno a Piacenza e non i loro "capi" a Roma.

Protestano e presentano interrogazioni praticamente contro i loro stessi referenti nazionali, si rivolgano al Ministero dell'Istruzione ed ai segretari nazionali dei loro partiti, pretendano in quelle sedi assegnazioni straordinarie di organico, tenendo sempre bene a mente che nella Scuola Statale le decisioni non spettano agli amministratori locali (le scuole non sono comunali).

La Gilda degli insegnanti vuole ricordare a qualche amministratore del territorio che nemmeno i rappresentanti dei docenti, che sono eletti da migliaia di professori e maestri della scuola Statale, hanno titolo a concorrere alle decisioni relative agli organici, non si capisce perché ciò dovrebbe essere concesso a chi ha ruoli in enti che sono estranei al Ministero dell'Istruzione.

Tuttavia le recriminazioni di Marsaglia producono solo scontri tra fraticidi sul territorio, precisa Salvatore Pizzo, coordinatore della Gilda degli Insegnanti: "Per cercare di aiutare la scuola dell'infanzia di Marsaglia oggi è stato eliminato un posto di docente elementare assegnato all'Istituto Comprensivo di San Nicolò, che pure ne aveva bisogno, ciò perché la politica a Roma non è in grado di trovare risorse per la nostra montagna" continua il dirigente sindacale – "per quanto riguarda la politica scolastica, dopo l'insediamento del nuovo governo, urge una cabina di regia tra parlamentari eletti del territorio e sindacati rappresentativi, affinchè si possano condividere strategie comuni, nell'interesse di tutte le componenti interessate, dando ai tecnici maggiori certezze per poter operare serenamente nella gestione di un settore vitale qual è quello scolastico"

SEDE DI PIACENZA: Via S. Marco, 22 – 29100 Piacenza
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Gli scavi della scorsa estate verranno presentati mercoledi prossimo. L'intervento proseguirà quest'anno, dopo il successo della prima campagna archeologica, che ha svelato preziose informazioni sulla storia del fortilizio scomparso e della chiesa romanica

La_locandina_dellincontro_di_presentazione_di_mercoledi_prossimo_1.jpgToano, 28 aprile 2018. "Castellum de Toano cum plebe" è il titolo della serata in programma per mercoledì prossimo (2 maggio), nella corte del Castello, in cui saranno presentati i risultati degli scavi archeologici eseguiti nella scorsa estate.

"L'intervento ha confermato l'importanza di questo luogo - spiega il sindaco Vincenzo Volpi - che ha conservato nei secoli, seppur tra tante vicissitudini, la pieve di Santa Maria Assunta, attorno alla quale sorgeva però il fortilizio, ora scomparso, ma di cui l'indagine condotta dal Dipartimento di storia, culture e civiltà dell'Alma mater studiorum di Bologna ha rinvenuto significative testimonianze".

All'incontro, che avrà inizio alle 20.30, interverranno l'archeologo ed esperto medievalista Nicola Mancassola, docente dell'ateneo felsineo, che ha coordinato le ricerche, gli archeologi Iames Tirabassi, Mattia Cantatore e Federico Zoni, monsignor Tiziano Ghirelli, direttore dell'Ufficio diocesano per i beni culturali e l'assessore alla cultura, Vittorina Canovi, che sottolinea: "La campagna di agosto 2017 ha costituito un punto di svolta nella ricostruzione della storia del castello toanese, che risale al decimo secolo e di cui la chiesa faceva parte. Siamo molto soddisfatti dei risultati sin qui ottenuti, perché quanto è emerso è di notevole interesse storico".

Prosegue l'assessore Canovi: "Del castello è oggi visibile solo la base di una torre adattata a campanile, ma in quei giorni l'indagine archeologica ha invece portato alla luce un complesso murario ben conservato, oltre a precedenti strutture della pieve, come l'antica apside e diverse sepolture, e interessanti reperti che vanno dal dodicesimo al sedicesimo secolo, appartenenti a entrambe le aree esaminate. L'iniziativa diretta dall'Università bolognese è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione, oltre che della nostra Amministrazione, della Diocesi, della Parrocchia, della Pro loco del capoluogo, della cooperativa Tecton di Reggio e di altre realtà del tessuto economico e del volontariato locale".

Nell'occasione "sarà anche ufficialmente annunciata - concludono il primo cittadino e l'assessore alla cultura - la ripresa degli scavi nella prossima stagione estiva, con l'obiettivo di completare le ricerche e magari rendere visibili e fruibili a tutti, in modo permanente, alcuni dei ruderi scoperti. Ci sono poi molti altri aspetti da chiarire per fare ulteriore luce sul passato della pieve, una delle più suggestive chiese romaniche presenti in Appennino, cui siamo profondamente legati e che è parte costituente della nostra identità territoriale, e soprattutto sulle vicende del castello che un tempo la custodiva e proteggeva".

 

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In mostra fino a giugno la Sacra Famiglia con San Giovannino e Santa Caterina. L'opera, concessa in prestito dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, sarà esposta all'interno dello storico edificio in via Zamboni. L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto artistico curato da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e UniCredit.

Bologna, 27 aprile 2018

Dal 2 maggio il percorso espositivo della Quadreria di Palazzo Magnani si arricchisce di un altro capolavoro realizzato da uno dei padri della scuola rinascimentale forlivese di pittura: Marco Palmezzano. Accanto al suo San Sebastiano, infatti, lo storico edificio di via Zamboni 20, a Bologna, ospiterà fino al 17 giugno la Sacra Famiglia con San Giovannino e Santa Caterina d'Alessandria, opera concessa temporaneamente alla Quadreria dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. L'occasione di questa collaborazione con la Fondazione forlivese nasce dal prestito del dipinto di Lorenzo Sabatini, Giuditta con la testa di Oloferne della Collezione d'Arte UniCredit, richiesto per la mostra "L'eterno e il tempo tra Michelangelo e Caravaggio. Storia, natura e pietà", in corso a Forlì fino al 17 giugno, presso i Musei di San Domenico.

La Sacra Famiglia con San Giovannino e Santa Caterina d'Alessandria, tempera su tavola realizzata tra il 1529 e il 1533 dall'artista che con la sua straordinaria produzione ha scritto la storia della pittura in Romagna tra Quattrocento e Cinquecento, sarà presentata al pubblico a Palazzo Magnani mercoledì 2 maggio, alle 18.30, dal curatore Marco Riccòmini che sottolinea: "L'occasione dello scambio di dipinti coi Musei di San Domenico di Forlì offre al pubblico di Palazzo Magnani l'opportunità di vedere da vicino due tavole del maestro forlivese Marco Palmezzano. Il confronto tra le due opere permette una serie di considerazioni sull'arte del pittore, le sue scelte stilistiche e iconografiche e, più in generale, sulla poetica in quel tempo nelle Romagne".

L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto artistico curato da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e UniCredit. Un'intesa volta a promuovere Palazzo Magnani come rinnovato luogo di cultura e a confermare il forte impegno della Banca e della Fondazione nella valorizzazione del patrimonio artistico del territorio.

Sarà possibile ammirare l'opera, fino al 17 giugno secondo le modalità indicate sul sito della Quadreria http://quadreriapalazzomagnani.it 

 

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"Give me 5 for charity". Il punto vendita KIABI di Parma ed HUMANA di nuovo insieme per regalare attimi di felicità a chi ha più bisogno di aiuto!

Da lunedì 16 aprile nello store KIABI di Parma (Centro Commerciale Parma Retail) riparte la raccolta di abiti destinati alle famiglie in difficoltà. Tutti i clienti KIABI hanno tempo fino al 6 maggio per donare i propri abiti inutilizzati e aiutare le persone in difficoltà.

Attenzione e sostegno alle iniziative legate al territorio sono da sempre tra le priorità di KIABI. Anche quest'anno l'azienda di abbigliamento rinnova la sua collaborazione con HUMANA People To People Italia Onlus nel progetto "Give me 5 for chariy".

L'iniziativa di raccolta abiti permette ai clienti dello store KIABI di Parma di donare i propri capi d'abbigliamento inutilizzati e destinarli a tutte le famiglie che si trovano in condizioni di difficoltà. Mamme e bambini, grazie alla generosità dei clienti KIABI, riceveranno un kit personalizzato per poter rinnovare il proprio guardaroba.

Nel punto vendita della città da lunedì 16 aprile a domenica 6 maggio i clienti possono donare i propri capi usati. Per ogni 5 indumenti donati, riceveranno un buono sconto di 10€ spendibile dal 16 aprile al 20 maggio (a fronte di un acquisto minimo di 50€). Per ogni buono registrato KIABI destinerà 1€ della vendita alla Fondazione HUMANA.

Donare è un gesto piccolo e semplice ma che rende grande il cuore di chi lo fa!

KIABI è il brand nato in Francia nel 1978 per iniziativa della famiglia Muliez, gruppo che ha fondato Auchan, Decathlon, Leroy Merlin e Pimkie. Da 40 anni a fianco delle famiglie di tutto il mondo con un'offerta di moda originale, divertente e accessibile, con un eccellente rapporto qualità prezzo. KIABI, oggi, veste i momenti più belli della vita dei propri clienti, uomo, donna, bambino, bebè, premaman e taglie comode. Servizi personalizzati e pensati per le diverse esigenze dei propri clienti rendono il momento dell'acquisto un'esperienza sempre più innovativa e fresca, da condividere con chi si ama. Per un primo giorno di scuola o un appuntamento di lavoro semplicemente perfetti e firmati KIABI.

KIABI, LA FELICITÀ TI DONA

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Su richiesta della Gilda Unams (Gilda degli Insegnanti) ieri mattina i Carabinieri sono intervenuti nel plesso di Via Stradella della Scuola Media "Calvino" di Piacenza, dov'è stato allestito il seggio elettorale delle elezioni per il rinnovo delle rappresentanze sindacali dell'Istituto, che in questi giorni coinvolgono tutti i dipendenti pubblici.

I rappresentanti della Gilda già dal giorno precedente si erano accorti che sulle schede elettorali non campariva nè la loro sigla sindacale, nè il nome dei candidati.Ciò pur avendo presentato gli atti nei termini.

Dopo la singolare "scoperta", il coordinatore della Gilda degli Insegnanti di Piacenza e Parma, Salvatore Pizzo, ha formalmente intimato alla commissione elettorale di sospendere le operazioni e rinnovare tutta la procedura, ma sorprendentemente si sono rifiutati anche dopo reiterati solleciti verbali.

Pizzo, dopo essersi recato nel seggio rilevando di persona che si stesse proseguendo in spregio alle regole, ha avvertito i carabinieri che recatisi nella sede scolastica, hanno rilevato quanto stava avvenendo. I militari hanno anche compiuto rilievi fotografici.

Il coordinatore della Gilda di Parma e Piacenza, adesso invierà una diffida affinchè non si proceda alla proclamazione degli eletti ed alla conseguente trasmissione dei risultati che, stando così le cose, sono falsati oltre ogni ragionevole dubbio.

SEDE DI PARMA: Via Verdi 25 – 43121-Parma- presso Alpic Caf CedItalia
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SEDE DI PIACENZA: Via S. Marco, 22 – 29100 Piacenza
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Fa tappa a Parma il magazine di Rai Uno "Top – Tutto quanto fa tendenza". In onda sabato 21 aprile, dopo "Ballando con le stelle"

Suggestioni parmigiane nella prossima puntata di "Top –Tutto quanto fa tendenza", il magazine di Rai Uno, in onda sabato 21 aprile, al termine di "Ballando con le stelle".

Il format è dedicato alla moda, al costume, alle tendenze e all'eccellenza del Made in Italy e l'inviata Francesca Lancini ha raccontato tre peculiarità cittadine.

A Parma, City of Gastronomy Unesco, la trasmissione non poteva non soffermarsi sul food.

La troupe, diretta dal regista Dario Migliardi, ha seguito la preparazione di un celebre primo piatto al ristorante Parizzi. E poi l'occhio della telecamera si è spostato ad osservare il primo grande passo della città verso "Parma città della Cultura 2020", con le immagini della mostra "Il terzo giorno".

Infine l'artigianato di qualità, con l'intervista a Lita Pirazzoli, titolare di Vanleo (che fa parte della squadra Confartigianato Imprese Parma), che ha raccontato la storia che sta dietro a un prodotto realizzato con un particolare filato, l'abito in "Van", frutto di una lunga ricerca tecnologica.

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Nella splendida cornice delle sale di Palazzo Chigi Zondadari a San Quirico d'Orcia, è in corso "Incontri di drammatica bellezza", suggestiva mostra del fotografo parmigiano Alberto Flammia.

Nelle immagini, drammatiche come recita il titolo dell'esposizione, la maestria dell'artista gioca con i chiaro scuri, le ombre, le nebbie oltre ai colori delle colline della Val d'Orcia, scoperta attraverso il fratello Corrado al quale è dedicata l'esposizione.
Nelle opere esposte Flammia prende per mano il visitatore portandolo negli angoli più suggestivi della famosa ed inflazionata area ed attraverso i suoi obiettivi lo rende partecipe del perché di cotanta fama.

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San Quirico, piccolo comune delle provincia di Siena, si presta per una piacevole visita con il suo centro storico molto ben conservato. Nelle vicinanze molteplici le località interessanti come Bagno Vignoni, Montalcino, Montepulciano...non c'è che l'imbarazzo della scelta.

Alberto Flammia è un artista di respiro internazionale. Alcune opere dell'autore sono conservate alla Galleria Nazionale delle arti estetiche di Pechino, ha iniziato a dialogare con la reflex negli anni 70 ed attraverso continue sperimentazioni è poi passato al digitale, utilizzando però le tecniche di post produzione con "...sobrietà e rispetto per lo scatto originale" come recita il suo sito personale.

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Da venerdì 20 aprile al 1° luglio 2018 il Palazzo del Governatore, in Piazza Garibaldi a Parma, sarà la sede della mostra Il Terzo Giorno, curata da Didi Bozzini e promossa dal Comune di Parma nell'ambito di una serie di eventi che daranno alla città l'occasione di riflettere sui temi dell'ambiente, della sostenibilità e del rapporto uomo - natura.

Il Terzo Giorno, prodotta e organizzata da Arkage (Artattack Group), società Benefit e B Corp certificata, è la prima in Italia ad avere un approccio 'for benefit': il 50% degli incassi della biglietteria saranno restituiti al Comune di Parma che finanzierà il "Km Verde", progetto di sostenibilità ambientale.

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"La mostra Il Terzo Giorno – sottolineanoFederico Pizzarotti e Michele Guerra, Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Parma - rappresenta il primo importante evento espositivo da quando Parma è stata proclamata Capitale Italiana della Cultura per l'anno 2020. Non si tratta soltanto di una mostra che porta in città alcuni dei più importanti artisti della nostra contemporaneità a parlarci del rapporto tra arte e natura, si tratta di un discorso più ampio sul nostro futuro, sul nostro rapporto con l'ambiente che è diventato un tema ineludibile per tutte le società occidentali. Il Terzo Giorno vuole essere questo: una mostra bella da vedere, ma soprattutto bella da pensare. Un discorso che deve continuare in città per molti mesi anche quando la mostra starà girando altrove."

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Il Terzo Giorno è un racconto per immagini del mondo, in cui l'arte rappresenta una porta privilegiata di accesso alla conoscenza e al godimento della Natura.

Non una dichiarazione di militanza ecologista ma un viaggio attraverso le peripezie di un pianeta estenuato. Un racconto che conduce lo spettatore dalla Creazione (intesa come apparizione del mondo) alla Distruzione (o quantomeno al rischio delle sua distruzione) fatto di analogie e non di logica, di visioni e non di concetti, di meraviglia e non di speculazione.
Un percorso nel quale l'arte è proposta come la strada maestra che lo spirito segue per attraversare la natura e penetrarne il prezioso mistero, poiché l'uomo è l'unico animale capace di vedere in essa un'opera d'arte e quindi di creare forme che ne siano il riflesso.
Si tratta di un viaggio catartico attraverso i lavori di artisti contemporanei che inizia con Il Terzo Giorno della Genesi, segnato dall'apparizione della vita (Genesi 1,3), attraversa la creazione, la distruzione e il nichilismo, fino a un ritorno alla natura.

Come scrive Didi Bozzini: "Oggi il rischio della catastrofe è concreto, quotidianamente tangibile... forse, è giunto il tempo di chiedersi se non sia possibile trovare la strada per un nuovo Eden solamente grazie allo sguardo meravigliato degli artisti, di coloro che provano a esprimere la qualità della natura senza pesarne la mera quantità. La strada per un giardino dove l'immaginazione sostituisca il calcolo, il bello prenda il posto dell'utile ed il buono quello del molto".

"Questa mostra – sottolinea, in rappresentanza di tutti gli sponsor, Davide Bollati, presidente Davines - affronta temi contrapposti dai quali può scaturire una sintesi significativa per l'osservatore, una riflessione sul futuro dell'umanità e del pianeta. Il tema della sostenibilità deve essere il nostro spunto di speranza e prospettiva".

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40 gli artisti in mostra: Marina Abramović, Jane Alexander, Giovanni Anselmo, Nobuyoshi Araki, Roger Ballen, Olivo Barbieri, Gabriele Basilico, Alighiero Boetti, Jonas Burgert, Jake & Dinos Chapman, Mat Collishaw, Marc Couturier, Jimmie Durham, Jan Fabre, Hamish Fulton, Mario Giacom elli, Piero Gilardi, Leon Golub, HeHe (Helen Evans - Heiko Hansen), AnnaIppolito e Marzio Zorio,John Isaacs, Francesco Jodice, Bodys Isek Kingelez, Dorothea Lange, Richard Long, Andrea Marescalchi, Ryan Mendoza, Mario Merz, Nils-Udo, Eric Poitevin, Simone Racheli, Sebastião Salgado, Salvo, Serse, Tracey Snelling, Mircea Suciu, Gavin Turk, Sandra Vasquéz De la Horra, Koen Vanmechelen e Gilberto Zorio.

La mostra è una narrazione potente ed evocativa tra le 115 opere esposte (immagini fotografiche, installazioni e dipinti), e includerà tre installazioni site specific all'ingresso e all'uscita del Palazzo. Una nell'androne a firma di Marc Couturier e due, sulle piazze Garibaldi e della Steccata, ad opera di una coppia di giovanissimi artisti, Anna Ippolito e Marzio Zorio.

Nelle sale del primo piano del palazzo fra le opere dedicate alla Creazione, spiccano alcune mai esposte al pubblico, come il menabò originale, le lettere dei vari Istituti Geografici e il primo dattiloscritto del famoso libro di Alighiero Boetti e la moglie Annemarie Sauzeau in cui venivano classificati i mille fiumi più lunghi del mondo, oppure viste raramente come le 4 fotografie di Mario Giacomelli della serie "Il motivo suggerito dal taglio dell'albero".

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Nelle sale del secondo piano dedicate alla Distruzione, fra le particolarità le opere dell'artista congolese Bodys Isek Kingelez, di cui il MOMA di New York ospita da maggio una retrospettiva, la prima che il museo americano dedica ad un africano nero, oppure le foto di Dorothea Lange scattate nel 1931 con lavoratori messicani che lasciano gli Stati Uniti perché non c'è più lavoro, che potrebbero essere state scattate ieri.

La mostra sarà animata da convegni, iniziative e propostecollaterali.

Nella notte del 26 maggio, tutta Parma si accenderà per La Notte del Terzo Giorno: un suggestivo evento diffuso che avrà inizio con una visita notturna delle sale della mostra e proseguirà con concerti, video mapping, proiezioni e performance. Tema trainante sarà la luna piena, nella sua accezione simbolica di mistero e scoperta.

Iniziativa di particolare importanza sarà l'Atelier dei bambini, un laboratorio di "immaginazione materiale", che fornirà ai bambini dai 5 ai 10 anni dei materiali e una guida su percorsi che permettono di sviluppare un immaginario: da una pietra a un grattacielo, da un ramo a una canoa, da una foglia a un giardino all'italiana. L'evento si terrà negli spazi limitrofi alla mostra e si concluderà con la creazione di un'unica opera di 1.500 pezzi.
In occasione della mostra sarà pubblicato un catalogo con un saggio del curatore ed un'antologia di pensieri degli artisti sulla relazione tra arte e natura.

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