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di Clal Team Modena - Le importazioni della Cina nel mese di Settembre 2015 confrontate con Settembre 2014 sono aumentate in volume relativamente a Latte per l'infanzia (+66.0%), Burro (+48.3%), WMP (+41.8%), Latte sfuso e conf. (+25.8%), SMP (+16.3%), Formaggi (+12.1%), Polvere di Siero (+5.9%).

I principali Paesi esportatori di Latte sfuso e conf. nei primi 9 mesi del 2015 (anno in corso) sono:
Germania, le cui esportazioni – pari al 48% della quota di mercato – sono aumentate del 34.8%
Australia, le cui esportazioni – pari al 15% della quota di mercato – sono aumentate del 52.3%
Nuova Zelanda, le cui esportazioni – pari al 13% della quota di mercato – sono aumentate del 45.4%
Francia, le cui esportazioni – pari al 4% della quota di mercato – sono diminuite del 49.6%
Italia, le cui esportazioni – pari al 4% della quota di mercato – sono aumentate del 180.1%

I principali Paesi esportatori di Formaggi nei primi 9 mesi del 2015 (anno in corso) sono:
Nuova Zelanda, le cui esportazioni – pari al 49% della quota di mercato – sono aumentate del 23.7%
Australia, le cui esportazioni – pari al 19% della quota di mercato – sono diminuite del 23.1%
USA, le cui esportazioni – pari al 16% della quota di mercato – sono diminuite del 6.6%
Danimarca, le cui esportazioni – pari al 4% della quota di mercato – sono aumentate del 151.5%
Italia, le cui esportazioni – pari al 3% della quota di mercato – sono aumentate del 51.6%

Cina import1 Formaggi

Cina import2 latte Confezionato

(Clal News 22 ottobre 2015)

Mercoledì, 04 Novembre 2015 08:38

Segnali di ripresa per il Parmigiano?

Si arresta, almeno nella 45esima settimana, l'ascesa dei derivati del latte. Burro, panna e crema confermano i listini precedenti. Il latte spot invece guadagna circa 50 centesimi seppure limitatamente all'intero pastorizzato spot di provenienza estera.

di Virgilio 4 novembre 2015

LATTE SPOT Lieve segnale di ripresa del latte spot limitatamente al latte intero pastorizzato spot di provenienza estera (Germania e Austria). Invariati invece i listini del crudo spot nazionale il quale, peraltro, il segnale lo aveva rilasciato la scorsa settimana (19,15-20,18 €/100 litri latte). Invariato anche il latte scremato pastorizzato spot estero. Nello specifico il latte crudo spot nazionale è stato quotato tra 35,09 e 37,63€/100 litri di latte. In ragione del recupero di 1,52% registrato lo scorso lunedì il latte intero spot estero colloca i listini tra 34,02 e 35,5 €/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Una settimana di sospensione per il burro milanese che mantiene invariati i listini registrati alla 44esima settimana .Come era stato previsto invece lo angolato parmense ha recuperato, lo scorso 30 ottobre, 5 centesimi affiancando così lo zangolato reggiano a 1,40€/kg. Al palo anche la panna e le creme a uso alimentare che confermano le quotazioni precedenti

Borsa di Milano 02 novembre:
BURRO CEE: 2,85€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,0€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,0€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,80€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,54€/Kg.

Borsa Verona 02 novembre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,50-1,55 €/Kg.

Borsa di Parma 30 ottobre:
BURRO ZANGOLATO: 1,40€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 03 novembre
BURRO ZANGOLATO: 1,40 - 1,40€/kg.

GRANA PADANO Ancora nessun segnale proveniente dal Grana Padano. Listini ancora inchiodati ai valori che ricorrono ormai da molti mesi. Per la cronaca il 9 mesi di stagionatura rimane ancorato al prezzo di 6,30 - 6,40€/Kg mentre il 15 mesi e oltre segna nuovamente il listino compreso tra 7,05 e 7,70€/kg,

PARMIGIANO REGGIANO Lieve segnale di ripresa del Parmigiano Reggiano che guadagna 5 centesimi sia per il 12 che per il 24 mesi di stagionatura. Alla piazza di Parma il 12 mesi è stato quotato tra 7,45 e 7,80 €/Kg mentre il 24 mesi tra 8,50 e 8,85€/Kg.

PRRE 45 2015

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Cereali, scambi limitati e mais in crescita. Lattiero-caseario sempre in crisi tranne il burro. Basta con la carne ora mangiamo insetti. Il primo Parmigiano Reggiano per gli ebrei. Expo2015 chiude con oltre 21 milioni di pubblico. Che fine ha fatto la Grecia? Sarà la Polonia il prossimo obiettivo?
(in allegato il formato pdf scaricabile)

SOMMARIO Anno 14 - n° 44 01 novembre 2015
1.1 editoriale Che ne è della Grecia? Sarà la Polonia il prossimo obiettivo della ferocia europea?
3.1 cereali Cereali, scambi limitati tranne per il mais dove il prezzo tende a salire.
4.1 Lattiero caseario Diagramma piatto per i duri e l'irresistibile ascesa del burro.
5.1 alimentazione e salute No alla carne rossa, Sì a OGM e insetti.
5.2 latte parmigiano reggiano Prezzo a riferimento del latte industriale per la campagna casearia 2014 II quadrimestre
6.1 Latte e organizzazioni Latte, Caselli: bene la nascita della prima Associazione di organizzazioni di produttori.
6.2 parmigiano reggiano Novità, la prima forma di "Parmigiano Reggiano" per gli Ebrei osservanti
7.1 nomine Maurizio Danese nuovo Presidente di Veronafiere
7.2 Expo2015 Expo, superati i 21 milioni di visitatori
8.1 Mais e soia Mais e Soia dati previsionali 2015 - 2016
9.1 promozioni "vino" e partners

Cuvus 44 2015COPrid

Domenica, 01 Novembre 2015 10:12

Stabilito il prezzo a riferimento del latte

Prezzo a riferimento del latte industriale per la campagna casearia 2014 II quadrimestre. Presso la Camera di Commercio di Reggio Emilia, in conformità a quanto previsto dal regolamento e dagli accordi interprofessionali tra le Associazioni dei produttori assistiti dalle Organizzazioni professionali agricole da una parte, gli industriali ed artigiani trasformatori dall'altra, si è pervenuti alla determinazione - a valere per tutta la provincia di Reggio Emilia - del prezzo "a riferimento" del latte ad uso industriale conferito ai caseifici nel periodo 1/5-31/08/2014 nella misura di:

€ 42,90 il q.le, IVA compresa e franco stalla

Il pagamento del latte sarà corrisposto: 60 giorni dalla pubblicazione (30/10/ 2015)

(La quotazione del precedente quadrimestre era superiore di 1,85 euro al quintale)

Latte, Caselli: bene la nascita della prima Associazione di organizzazioni di produttori. Cinque le Op fondatrici dell'organismo che ha sede in Lombardia, ma è operativo anche in Piemonte ed Emilia-Romagna. Caselli: Ora altre adesioni per dare più competitività al settore

Bologna- "Il riconoscimento della prima Associazione di Organizzazioni di produttori del latte è un fatto importante, l'indicazione di una via maestra che va percorsa per dare competitività a un settore che sta attraversando una congiuntura non facile, in Italia e in Europa". Così l'assessore regionale all'agricoltura Simona Caselli commenta la nascita dalla AOP Latte Italia, riconosciuta ieri da parte di Regione Lombardia, ma operativa anche in Emilia-Romagna e in Piemonte.

"Si tratta di un'associazione di cui fanno parte anche produttori emiliano-romagnoli – ricorda Caselli - e il mio auspicio è che ora alle cinque Op fondatrici se ne possano aggiungere altre, per dare ancora più forza all'organismo. Non dimentichiamo infatti che l'agricoltura contrattualizzata è il primo strumento per sostenere la competitività dei produttori di latte, migliorando la programmazione e la contrattazione del prodotto. Questo riconoscimento dimostra che gli strumenti messi in campo dalla nuova OCM possono funzionare e premia lo sforzo da molti anni messo in campo anche da Regioni come l'Emilia-Romagna per l'aggregazione economica del mondo agricolo, portando a risultati significativi per contrastare la volatilità dei prezzi. Tutto ciò è tanto più vero in un settore quale quello lattiero-caseario che in tutta Europa sta facendo i conti con la non facile transizione dal regime delle quote latte".

(Fonte Regione Emilia Romagna 29 ottobre 2015)

Cielo sempre coperto sui grana che sembra non intendano schiodarsi dalle quotazioni minimali. I derivati del latte invece mostrano un sempre più marcato indirizzo positivo con il Burro in solida ripresa seguito dalle creme a uso alimentare che, nonostante la maggiore volatilità dei prezzi, mantengono una tendenza positiva.

di Virgilio 28 ottobre 2015

LATTE SPOT Pressoché invariati rispetto la precedente settimana i listini del latte spot. Unica variazione registrata ha interessato il latte crudo spot nazionale che ha guadagnato 51 centesimi sul valore massimo (+0,70%) collocandosi nel range di prezzo tra 36,09 e 37,61€/100 litri di latte. Invariati invece i prezzi relativi al latte intero pastorizzato di provenienza estera (33,51-34,54€/100 litri di latte) e il latte pastorizzato scremato estero anch'esso inchiodato a 19,15 - 20,18€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA prosegue l'inarrestabile ascesa dei listini di burro. Altri 5 centesimi conquistati nel corso dell'ultima ottava per tutte le referenze trattate a Milano. Identico incremento anche per lo zangolato di creme fresche di Parma che, con ogni probabilità, replicherà anche nella prossima seduta per replicare il prezzo di Reggio Emilia che nella giornata di ieri ha aggiornato i listini a 1,40€/Kg segnando un recupero di ulteriori 5 centesimi.
Nessuna variazione invece è stata segnalata per le panne a uso alimentare dalle sedi di trattativa di Milano e di Verona.
Borsa di Milano 26 ottobre:
BURRO CEE: 2,85€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 3,0€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 2,0€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,80€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,54€/Kg.
Borsa Verona 26 ottobre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,50-1,55 €/Kg.
Borsa di Parma 23 ottobre:
BURRO ZANGOLATO: 1,35€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 27 ottobre
BURRO ZANGOLATO: 1,40 - 1,40€/kg.

GRANA PADANO Diagramma sempre piatto per il Grana Padano nelle due conformazioni di 9 e 15 mesi e oltre di stagionatura. Nello specifico perciò il 9 mesi di stagionatura rimane fissato al prezzo di 6,30 - 6,40€/Kg e il 15 mesi e oltre nell'intervallo compreso tra 7,05 e 7,70€/kg, confermando il momento di crisi che sta investendo il settore e in particolare i formaggi duri.

PARMIGIANO REGGIANO Se il Grana Padano piange non ride certamente il Parmigiano Reggiano che, con i suoi elevati costi di produzione, soffre ancor più del padano questo momento di profonda crisi. 7,40-7,75 il listino del 12 mesi di invecchiamento e 8,45-8,80€/kg l'intervallo di prezzo che qualifica il 24 mesi di stagionatura del re dei formaggi.

(in galleria immagini i grafici CLAL)

Latt spot 44 2015

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 25 Ottobre 2015 09:45

Il latte Bio viaggia in controtendenza

Il comparto lattiero-caseario "bio" si colloca al terzo posto, dopo ortofrutta e derivati dei cereali, per apprezzamento del consumatore. Dalla ricerca Ismea che verrà presentata a Cremona (28-31 ottobre 2015) emergono prospettive di crescita sensibili in ragione di una positiva dinamica dei consumi.

Roma, ottobre 2015
Un settore in espansione, quello del lattiero caseario bio, che nonostante la delicata situazione degli allevamenti in tutta Europa può contare su prospettive di crescita anche grazie a una dinamica dei consumi positiva.

Questa la sintesi dell'analisi condotta da Ismea e che verrà presentata alla prossima edizione della Fiera Internazionale del Bovino da Latte (CremonaFiere, 28-31 ottobre 2015) durante il convegno organizzato in collaborazione con l'ente fieristico cremonese e in programma per il 28 ottobre alle ore 14.30 presso la Sala Guarneri.
Per la prima volta l'Ismea focalizza i numeri e le dimensioni dell'allevamento biologico italiano, proponendo anche una stima del valore alla produzione e analizzando il gap dei prezzi alla stalla tra latte bio e convenzionale.

In base ai dati Sinab (Sistema nazionale di informazione sull'agricoltura biologica del Ministero per le Politiche agricole) il patrimonio nazionale dei bovini da latte bio, raggiunge oggi circa le 45mila unità, pari al 20% di tutto il bestiame bovino presente negli allevamenti biologici. Riguardo alla produzione di latte, la stima elaborata da Ismea parla, per il 2014, di un quantitativo totale superiore ai 300 milioni di litri per un valore alla produzione di 158milioni di euro, con un premium price riconosciuto alla stalla del 28% superiore a quello destinato al latte convenzionale.

"Un segnale incoraggiante - sottolinea Ezio Castiglione Presidente di Ismea - che marca una netta controtendenza rispetto alla situazione di grave difficoltà in cui versa il settore lattiero caseario convenzionale. L'effetto sinergico della fine delle quote latte, embargo russo e la frenata delle domanda cinese ha compromesso pesantemente le remunerazione alla stalla, richiedendo misure di urgenza a sostegno del settore, come il Piano latte promosso dal ministro Martina. Anche sul fronte dei consumi - ha precisato Castiglione - il latte e derivati bio hanno chiuso il primo semestre del 2015 con una crescita della spesa di oltre il 4% a fronte dell'andamento negativo delle vendite del lattiero caseario nel suo complesso."

Complessivamente, si evince dall'analisi, gli italiani hanno speso per latte e derivati bio 100 milioni di euro nel 2014. Una cifra destinata a crescere visto il trend positivo degli acquisti anche nei primi sei mesi del 2015. Più nel dettaglio avanza a ritmo particolarmente sostenuto lo yogurt (+10,4%) accanto a variazioni positive ma meno importanti per formaggi e latticini (+2,1%) e latte fresco (+0,7% ). L'unico dato negativo riguarda il latte Uht, che risulta il flessione del 4,4%.
Dall'indagine Ismea è infine emerso non solo che il consumatore italiano riconosce in media un premium price a yogurt e latte fresco bio, rispetto al convenzionale, rispettivamente del +30% e del +20%, ma che il comparto lattiero-caseario rappresenta la terza categoria bio dietro quella dell'ortofrutta e dei derivati dei cereali, coprendo una quota pari al 10-11% del totale delle referenze biologiche.

(Fonte Ismea 16 ottobre 2015)

Latte spot in altalena. Leggero calo del latte spot sia nazionale sia di provenienza estera (Germania - Austria). In sensibile ascesa i listini del burro mentre hanno subito una battuta d'arresto la crema e la panna a uso alimentare. Niente nuove dal fronte delle due principali DOP sempre più in crisi.

di Virgilio, Parma 21 ottobre 2015

LATTE SPOT Andamento altalenante per il Latte spot rilevato alla borsa di Verona. Con la perdita dell'1,39% il prezzo del latte crudo spot nazionale torna ai valori del 14 settembre scorso (36,09 - 37,12/€/100 litri). Con una flessione del -2,94% il listino del latte intero pastorizzato spot estero atterra tra 33,51 e 34,54€/100 litri mentre il latte scremato pastorizzato estero cede ben 7,32 punti percentuali (19,15 - 20,18€/100 litri di latte).

BURRO E PANNA Prosegue la poderosa risalita del burro. Tra i 5 e i 10 centesimi i guadagni registrati alla borsa milanese, mentre registrano un battuta d'arresto la crema e la panna che fissano i medesimi valori dell'ottava precedente. Tre e 5 centesimi recuperati invece dallo zangolato a Parma e Reggio Emilia rispettivamente.

Borsa di Milano 19 ottobre:
BURRO CEE: 2,80€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,95€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,95€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,75€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,54€/Kg.

Borsa Verona 19 ottobre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,50-1,55 €/Kg.

Borsa di Parma 16 ottobre:
BURRO ZANGOLATO: 1,30€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 20 ottobre
BURRO ZANGOLATO: 1,35 1,35€/kg.

Burro 43 2015

GRANA PADANO A Milano ancora nessuna variazione di prezzi ha riguardato il Grana Padano che, nel complesso, con una media di 6,39€/kg (9 mesi di stagionatura) cede il 6,56% rispetto l'anno precedente e limita, si fa per dire, a -4,77% (media 7,39€/ Kg.) la flessione del 15 mesi e oltre di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO Non va meglio al Parmigiano Reggiano che, pur nella stabilità di prezzi settimanali, perde il -7,72% e il -8,22% rispetto l'anno precedente con medie 7,62€/Kg e 8,82€/Kg per il 12 e il 24 mesi di stagionatura rispettivamente.

(In Galleria immagini i grafici CLAL)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

SOMMARIO Anno 14 - n° 42 18 ottobre 2015 - Mercati agricoli. I derivati del latte ancora in ripresa e il frumento tra alti e bassi tende al rialzo. Reggianito fa bella mostra all'Anuga di Colonia. Corona si beve la Peroni. Olivicoltura, la raccolta migliore con Agristore. Olio in aumento del 60% ma prezzi in calo. Tutti pazzi per le Poste
(in allegato il formato pdf scaricabile)
Anno 14 - n° 42 18 ottobre 2015
1.1 editoriale Tutti pazzi per le Poste
3.1 cereali Mercati agricoli. Segnali di nervosismo in attesa dei dati USDA.
4.1 Lattiero caseario Derivati del latte nuovamente in ripresa.
5.1 cereali 2 Effetto soia, frumento in rialzo
6.1 sequestri "Reggianito" denunciato e ritirato all'Anuga di Colonia.
6.2 beverage La Corona si beve la Peroni
7.1 olivicoltura Una raccolta migliore con le offerte Agristore
7.2 expo 2015 Expo2015 - un successo, tanti disagi e il Codacons interviene
8.1 prezzi agricoli Ismea, Olio +60% ma prezzi in discesa
9.1 promozioni "vino" e partners

Cibus 42 18ott 15 COP

Mercoledì, 14 Ottobre 2015 08:39

Materie grasse nuovamente in ripresa

La crema di centrifuga milanese cede e si riallinea sostanzialmente alla panna a uso alimentare quotata a Verona. 3 centesimi guadagnati a milano dai listini del burro così come lo zangolato reggiano che presumibilmente anticipa la quotazione di Parma del prossimo venerdì.

di Virgilio Parma, 14 ottobre 2015

LATTE SPOT Rimane stazionario il listino del latte spot, sia nazionale, sia estero. Nello specifico il latte intero pastorizzato spot di provenienza estera registrato a Verona conferma il prezzo di 34,54 - 35,57€/100 litri di latte). Il listino del crudo nazionale spot, nella seduta veronese del 12 ottobre scorso si è mantenuto tra 36,60 e 37,63€/100 litri di latte.

BURRO E PANNA Riprende nuovamente quota il burro dopo la pausa della scorsa settimana. Unica battuta di arresto è stata rilevata a Verona relativamente alla panna di centrifuga che si riallinea sostanzialmente con la crema uso alimentare milanese che, con un recupero del 1,32%, raggiunge quota 1,54€/kg.

Borsa di Milano 12 ottobre:
BURRO CEE: 2,70€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,90€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,90€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,70€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE: 1,54€/Kg.

Borsa Verona 12 ottobre:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,50-1,55 €/Kg.

Borsa di Parma 9 ottobre:
BURRO ZANGOLATO: 1,27€/kg.
Borsa di Reggio Emilia 13 ottobre
BURRO ZANGOLATO: 1,30 1,30€/kg.

GRANA PADANO Anche nel corso della 42esima settimana non si è assistito a alcuna variazione riguardo ai listini del Grano Padano.
Nello specifico i listini milanesi hanno confermato la forbice compresa tra 6,30 e 6,40 €/kg per la quotazione del 9 mesi e tra 7,05 e 7,70 è l'intervallo di prezzo che identifica il valore del 15 mesi d'invecchiamento.

PARMIGIANO REGGIANO Analogamente al Grana Padano, anche il Parmigiano Reggiano ha replicato i listini della precedente ottava. Confermati quindi i prezzi alla piazza di riferimento comprensoriale di Tra 7,40-7,75€/kg relativamente al 12 mesi di stagionatura e tra 8,45 e 8,80€/kg per il 24 mesi d'invecchiamento.

Burro 12ot15

 

(in fondo pagina la galleria immagini con grafici CLAL)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia
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