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La Batosta. Flessione per il Parmigiano Reggiano. Biodiversità. Parma e Colonia sempre vi vicine. La Spaccata BREXIT.Cereali e effetto Brexit. La Cina conferma  l'interesse per i prodotti agroalimentari. Giovani imprenditori. Sport e Natura, al via la II edizione di farm Run. Promozioni, Vino, Birra e Partner.

SOMMARIO Anno 15 - n° 25 26 giugno 2016 (Fie pdf scaricabile in allegato)
1.1 editoriale La batosta
3.1 Cereali Cereali e dintorni. Ampie oscillazioni ma verso il positivo
4.1 Lattiero Caseario Parmigiano Reggiano in leggera flessione
5.1 lutto improvviso L'improvvisa scomparsa di Pier Luigi Ferrari.
6.1 cereali Cereali e dintorni. Effetto BREXIT sui mercati
7.1 parmigiano reggiano Fra i 10 marchi più apprezzati al mondo
7.2 BREXIT La spaccata. Brexit, un nuovo corso per l'UE
8.1 export Parma e Colonia sempre più vicine.
8.2 export Brexit, Mercuri (alleanza cooperative): attenzione a riconoscimento denominazione di qualità
8.3 export La Cina conferma l'interesse nei prodotti finiti lattiero-caseari
9.1 Cereali Cereali e dintorni. I fondi danno segni di voler raccogliere
10.1 sport e natura FARM RUN, sport e divertimento: tutte le novità della seconda edizione
11.2 giovani imprenditori "Nuovi Fattori di Successo": aperta la selezione
12.1promozioni "vino" e partners
13.1promozioni "birra" e partners

Cibus-25-COP

Per la cooperazione agroalimentare il mercato britannico vale 600 milioni di euro (2015).

Roma, 22 giugno 2016. Con oltre 600 mln di euro nel 2015, circa il 18% del totale delle esportazioni Oltremanica dei prodotti agroalimentari made in Italy, il Regno Unito è per la cooperazione italiana il secondo mercato europeo per importanza dopo la Germania.
Una piazza strategica in particolare per comparti come ortofrutta fresca e trasformata (200 mln di euro), vino (185 mln), latte e formaggi (80 mln) e salumi e carni fresche (oltre 70 mln), che per Alleanza delle Cooperative agroalimentari vale l'8,5% del totale export.

"E' prematuro fare delle previsioni sulle ipotetiche conseguenze della Brexit – ha dichiarato il presidente dell'Alleanza delle Cooperative agroalimentari, Giorgio Mercuri - anche perché l'eventuale decisione del governo britannico di uscire dall'Ue aprirebbe una fase di negoziazione con l'Unione europea che si protrarrebbe verosimilmente per un paio di anni. Nel frattempo il mercato inizierà ad assestarsi verso il nuovo scenario. Molto dipenderà - ha continuato Mercuri – dal tipo di politica commerciale che in caso di Brexit sceglierà il Regno Unito. Se sarà orientata a un accordo di libero scambio con l'UE, occorrerà valutarne i termini: è da escludere l'apposizione di dazi, mentre bisognerà fare i conti con l'impatto di eventuali modifiche in merito al riconoscimento delle denominazioni di qualità. Un aspetto chiave per la cooperazione, che è leader in queste produzioni. Da non trascurare infine - ha concluso Mercuri – le eventuali conseguenze sul tasso di cambio euro-sterlina, che determinerà la competitività dei prezzi dei prodotti".


Di CLAL Team 22 Giugno 2016 - Le importazioni della Cina nel mese di MAGGIO 2016 confrontate con Maggio 2015 sono aumentate in volume relativamente a:

Latte e panna (+110.9%)
Latte per l'infanzia (+32.8%)

WMP (+18.2%)
Polvere di Siero (+10.2%)
Formaggi (+9.7%)

sono diminuite quelle di:
SMP (-13.2%)
Burro (-18.2%)

Cina-import-lattiero

(Fonte Clal Team 22 giugno 2016)

Giovedi 23 giugno alle 19,00 nella seconda parte di Studio Aperto (19,00 - 19,15) la fortunata rubrica "The Winner", dedicata alle aziende di successo racconterà la storia di Mulino Alimentare SpA.

Parma, 22 giugno 2016

La fortunata rubrica "The Winner", dedicata alle aziende di successo, ha fatto tappa a Parma nei giorni immediatamente precedenti a "Cibus" e domani, giovedi 23 giugno, nell'ambito di Studio Aperto Italia Uno (ore 19,00 19,15), racconterà la storia di Mulino Alimentare Spa.

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Una delle 10 storie di successo imprenditoriale italiano che la trasmissione della rete Mediaset, condotta da Vera Gandini, ha selezionato degna di essere portata all'attenzione nazionale e raccontata.

Mulino Alimentare spa, nell'arco di pochi anni, sotto la attenta guida di Claudio Guidetti, è riuscita ad affermarsi tra i grandi player del comparto lattiero caseario nazionale. Innovazione, capacità manageriali e sopratutto un approccio moderno ed efficiente al mercato internazionale, hanno consentito all'azienda parmigiana di affermarsi sui mercato esteri (oltre il 70% del fatturato è realizzato oltre confine) e occupare quote di mercato rilevanti in diversi paesi esteri, tra cui Canada, Francia e Irlanda.

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Un'avventura che Vera Gandini e Italia Uno racconteranno, con il consueto "taglio" frizzante tipico del palinsesto del canale "giovanile" del Gruppo Mediaset, a partire dalle 19-19,15 di giovedi 23 giugno nella seconda parte di Studio Aperto intorno alle 19,00.

Mercoledì, 22 Giugno 2016 08:41

Parmigiano Reggiano in leggera flessione

Prosegue la cavalcata del latte spot e dei derivati del latte. Grana Padano DOP mantiene i listini ancorati ai prezzi della settimana precedente, mentre il "Parmigiano" cede 5 centesimi sul 12 mesi di stagionatura.

di Virgilio, Parma 22 giugno 2016

LATTE SPOT Insiste da oltre un mese e mezzo la risalita dl prezzo del latte spot. Alla borsa di Verona tutte e tre i listini guadagnano dal 2,75 al 7,94% e nello specifico: latte crudo spot nazionale 28,87-30,93 €/100 litri, latte intero pastorizzato estero 28,35-29,38€/100 litri e 17,08-18,11 €/100 litri di latte per il latte scremato pastorizzato estero. Cresce anche la panna e la crema a uso alimentare quotate rispettivamente a Milano e Verona. Stazionaria la quotazione della margarina che replica le quotazioni di maggio.

Burro zang-PR-giu16

 

BURRO E PANNA Altri 15 centesimi guadagnati dal burro alla borsa milanese. Crescono anche i listini quotati sulle altre piazze pese a riferimento. Reggio Emilia anticipa la borsa parmense e aggiunge altri 15 centesimi portando lo zangolato a quota 1,30€/Kg.
Borsa di Milano 20 giugno: (+)
BURRO CEE: 2,75€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,90€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,90€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,70€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,60€/Kg. (+)
MARGARINA giugno: 0,95 -1,01€/kg (=)

Borsa Verona 20 giugno:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,55-1,60 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 17 giugno 2016: (+)
BURRO ZANGOLATO: 1,15€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 21 giugno 2016 (+)
BURRO ZANGOLATO: 1,30 - 1,30 €/kg.

GRANA PADANO Stazionarie le quotazioni del Grana Padano DOP registrate alla borsa di Milano.
In sintesi: tra 6,25-6,35 €/Kg. per il 9 mesi e tra 7,00 e 7,65 relativamente al 15 mesi di stagionatura. 6,30 e 7,33 le medie mensili relative al mese di giugno.

PARMIGIANO REGGIANO In flessione negativa invece i Parmigiano Reggiano almeno per quanto riguarda i listini del più fresco formaggio (12 mesi). Invariati i prezzi del 24 mesi registrato alla borsa comprensoriale di Parma. Nello specifico quindi i prezzi del 12 mesi sono così aggiornati: 8,25-8,65€/Kg (-5 cent). Il 24 mesi è fermo tra 9,30 e 9,70 €/Kg.

PRRE 12M giu16

(Galleria immagini con i grafici Clal - Scorerre la pagina verso il basso)

 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Mercoledì, 15 Giugno 2016 08:39

Latte e derivati in forte ripresa.

Il Burro e la Panna stanno trascinando al rialzo anche il latte spot mentre rimangono al palo i listini delle due principali DOP.

di Virgilio Parma 15 giugno 2016

LATTE SPOT Si riaccendono le speranze per gli allevatori. Nuovo e sensibile rimbalzo del latte spot alla borsa merci di Verona. Il latte crudo spot nazionale cresce del 5,77% e si colloca tra 27,32 e 29,39 €/100 litri di latte. Il latte intero spot pastorizzato estero guadagna il 9% e si colloca nel range tra 27,32 e 28,87€/100 litri. Infine il latte scremato spot pastorizzato estero ha registrato un crescita dell'8,62% (15,53-17,08 €/100 litri di latte) -

Burro zang-PR-giu16

BURRO E PANNA Prosegue la risalita dei listini del Burro. Altri 10 centesimi recuperati per la quarta settimana consecutiva sulla piazza milanese. Crescono significativamente tutti i listini sulle piazze di Milano, Parma, Reggio Emilia e Verona sia per il burro sia per le creme a uso alimentare.

Borsa di Milano 13 giugno: (+)
BURRO CEE: 2,60€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,75€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,75€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,55€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,52€/Kg. (+)
MARGARINA maggio: 0,95 -1,01€/kg (=)

Borsa Verona 13 giugno:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,48-1,53 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 10 giugno 2016: (+)
BURRO ZANGOLATO: 1,05€/Kg.
Borsa di Reggio Emilia 14 giugno 2016 (+)
BURRO ZANGOLATO: 1,15 - 1,15€/kg.

GRANA PADANO Nessuna variazioni registrata sui listini del Grana Padano.
In sintesi i prezzi all'ingrosso del Grana Padano registrati alla borsa di Milano sono compresi tra 6,25-6,35 €/Kg. per il 9 mesi e tra 7,00 e 7,65 relativamente al 15 mesi di stagionatura. 6,30 e 7,33 le medie mensili relative al mese di giugno.

PARMIGIANO REGGIANO Analogamente al Padano, anche il Parmigiano Reggiano non ha registrato variazioni. Tra 8,30 e 8,70 €/Kg il prezzo all'ingrosso registrato alla borsa comprensoriale di Parma per il 12 mesi di stagionatura e tra 9,30 e 9,70 la quotazione del 24 mesi. 8,50 e 9,50 le medie mensili al mese di giugno riferite rispettivamente al 12 e al 24 mesi.

PRRE 12M giu16

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Mercoledì, 08 Giugno 2016 08:37

Derivati del Latte in forte ripresa.

Il Latte spot è rimasto pressoché invariato nelle quotazioni veronesi mentre burro e panna proseguono la corsa in area positiva. Nuova leggera flessione negativa del Grana Padano.

di Virgilio, Parma 8 giugno 2016

LATTE SPOT I segnali di ripresa registrati nelle tre settimane centrali di maggio sono rientrati. La prima di giugno ha mostrato infatti una sostanziale stabilità di prezzi. Praticamente invariato il prezzo del nazionale (+0,97%) che ha collocato i listini tra 25,78€/100 litri e 27,84€/100 litri. Il latte spot estero è rimasto inalterato nelle quotazioni di Verona confermando i prezzi tra 25,26 e 26,29€/100 litri di latte, mentre lo scremato pastorizzato estero arretra del 3,3% fissando le quotazioni tra 14,49 e 15,53.

BURRO E PANNA Prosegue la cavalcata positiva del burro con altri 10 centesimi guadagnati sui listini milanesi. Spinge anche la borsa reggiana (Parma chiusa per festività) così come le creme a uso alimentare seguono la tendenza degli altri derivati del latte.

Borsa di Milano 06 giugno: (+)
BURRO CEE: 2,50€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,65€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,65€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,45€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,44€/Kg. (+)
MARGARINA maggio: 0,95 -1,01€/kg (=)

Borsa Verona 06 giugno:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,38-1,43 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 3 giugno 2016: (= chiusa per festività)
BURRO ZANGOLATO: 0,85 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 07 giugno 2016 (+)
BURRO ZANGOLATO: 1,05 - 1,05€/kg.

GRANA PADANO Poco rassicurante, in considerazione del periodo estivo ormai alle porte, l'aggiustamento al ribasso di 5 centesimi. Sono stati ben 4 i movimenti a scendere negli ultimi due mesi. In sintesi i prezzi all'ingrosso del Grana Padano registrati alla borsa di Milano sono compresi tra 6,25-6,35 €/Kg. per il 9 mesi e tra 7,00 e 7,65 relativamente al 15 mesi di stagionatura.

PARMIGIANO REGGIANO In attesa della quotazione della Borsa merci di riferimento comprensoriale di Parma (chiuso lo scorso 3 giugno a seguito della festività nazionale) di venerdì prossimo, la Borsa Milanese ha segnato un po' di febbre anche per il Parmigiano Reggiano (-5 centesimi sia per il 12 che per il 24 mesi) mentre la borsa reggiana, relativamente al 24 mesi ha lasciato inalterati i listini nella giornata di ieri.

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Mercoledì, 01 Giugno 2016 08:30

Burro in sensibile crescita.

Il latte spot si è arrestato mentre hanno ripreso a cavalcare il burro e la panna. Leggero arretramento del Parmigiano Reggiano più fresco.

di Virgilio Parma 1 giugno 2016 -

LATTE SPOT terminato il periodo di aggiustamento del prezzo del latte spot. Dopo tre settimana di correzioni in crescita sono crollate le speranza degli allevatori. Tra 25,78 e 27,32/100 litri di latte è il prezzo rilevato per il latte crudo spot nazionale, tra 25,26 e 26,29€/100 litri di latte per l'intero pastorizzato estero e tra 15,01 e 16,04€/100 litri di latte l'intervallo di quotazione registrato per lo scremato pastorizzato spot estero.

BURRO E PANNA In forte recupero il burro e la panna. Il segno positivo staziona su tutte le referenze con Reggio Emilia che, nella giornata di ieri, ha replicato con altri 10 centesimi la serie positiva, anticipando molto probabilmente, la borsa parmense di venerdì prossimo.
Borsa di Milano 30 maggio: (+)
BURRO CEE: 2,40€/Kg
BURRO CENTRIFUGA: 2,55€/Kg.
BURRO PASTORIZZATO: 1,55€/Kg.
BURRO ZANGOLATO: 1,30€/Kg.
CREMA A USO ALIMENTARE (40%mg): 1,36€/Kg. (+)
MARGARINA maggio: 0,95 -1,01€/kg (=)

Borsa Verona 30 maggio:
PANNA CENTRIFUGA A USO ALIMENTARE: 1,30-1,35 €/Kg. (+)

Borsa di Parma 27 maggio 2016: (+)
BURRO ZANGOLATO: 0,85 €/kg.
Borsa di Reggio Emilia 31 maggio 2016 (+)
BURRO ZANGOLATO: 0,95 - 0,95€/kg.

GRANA PADANO Prezzi all'ingrosso stabili in casa Padano. Il mese di maggio ha chiuso con due leggere flessioni ma da due settimane i rezzi sembrano stabilizzati. In particolare il 9 mesi e oltre è stato quotato 6,30-6,40€/Kg e il 15 mesi e oltre di stagionatura tra 7,05 e 7,70€/Kg. Nonostante gli aggiustamenti al ribasso riscontrati a inizio mese, la media è ancora in zona positiva rispetto l'anno precedente (+1,51% e +1,54% per il 9 e il 15 mesi rispettivamente)

PARMIGIANO REGGIANO Il mese di maggio si chiude con due sedute negative consecutive per il Parmigiano Reggiano. Altri 5 centesimi ceduti al mercato all'ingrosso del 12 mesi di stagionatura mentre rimangono inalterati i prezzi del 24 mesi, che ripropongono il medesimo prezzo da dieci settimane. Nello specifico il 12 mesi si riposiziona tra 8,30 e 8,70€/Kg (-5 cent€), e il 24 mesi conferma l'intervallo di prezzo tra 9,30 e 9,70€/Kg.

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 29 Maggio 2016 10:40

Latte, benvenuti nel girone infernale

I produttori di latte europei e quelli d'Australia e Nuova Zelanda sono accomunati dallo stesso destino: la chiusura delle stalle se industria e distribuzione non allentano la morsa dei prezzi.

di Virgilio Parma, 26 maggio 2016.
Nel mentre al ministero si tratta per impostare una soluzione alla crisi del settore lattiero caseario con Alleanza delle Cooperative in testa (rappresenta il 70% della produzione made in Italy) da Bruxelles arriva l'ennesimo allarme sulla produzione UE.

Un +7,4% che non può certo far ben sperare per il futuro. I deboli segnali positivi pervenuti dalla borsa merci di Verona potrebbero definitivamente infrangersi di fronte a questa nuova situazione.

A lanciare l'allarme è stato Paolo De Castro, coordinatore S&D per la Commissione agricoltura del Parlamento europeo, che ha puntato il dito sugli incentivi a sostegno del settore che sembra abbiano avuto l'effetto di incrementare la produzione invece di contribuire alla redditività aziendale. "Senza una risposta europea alla crisi e al crollo dei prezzi - ha commentato De Castro all'ANSA - la produzione di latte continuerà ad aumentare nell'Ue come sta avvenendo ora". Le cifre parlano da sole: "nella campagna lattiera conclusasi lo scorso anno la produzione totale dell'Unione era aumentata del 2,5%, mentre nel primo bimestre 2016 é lievitata del 7,4%, con l'Irlanda a +35%".
"Abbiamo bisogno di proposte legislative sulla gestione dell'offerta - prosegue il coordinatore S&D per la commissione agricoltura - come da tempo sostiene il Parlamento europeo in quanto - spiega - i 420 milioni di aiuti Ue che sono stati ripartiti tra gli Stati membri per lottare contro la crisi, rischiano di diventare in alcuni Paesi un incentivo ad accrescere la produzione".

Ma se l'Europa del latte piange, non sono in una situazione migliore gli allevatori che stano dall'altra parte del mondo, in quella Australia e Nuova Zelanda, tanto lontane ma tanto vicine grazie alla globalizzazione.

Proprio in questi giorni, anche nell'emisfero australe, il dibattito sul latte è infuocato e vede coinvolte le grandi cooperative di trasformazione, gli allevatori, la grande distribuzione e i consumatori che cominciano a domandarsi dove sia il latte fresco e cosa ci sia in quei contenitori di latte che, almeno nei brand premium, dovrebbero garantirne una determinata qualità.

E allora i social si infiammano al punto da mettere in difficoltà per superlavoro lo staff dedicato ai social media di una importante catena distributiva del New Galles del Sud (NWS capitale Sydney). Addirittura i consumatori arrivano a suggerire i marchi di qualità e a preoccuparsi per la sorte degli allevamenti locali (vedi link). Alcuni invitano la catena "fare la cosa giusta" e a non rendersi ricoli per pochi spiccioli, pur di salvaguardare la sostenibilità delle imprese agricole, dei loro conduttori, dei terreni e degli ammodernamenti necessari al buon proseguimento dell'impresa e ovviamente agli animali.

La polemica è così accesa da essere anche oggetto di pungente satira, non certamente benevola verso la catena di supermercati oggetto della attenzione sui social (Link Video tutto da ridere e il finale, anche per chi non conosce bene l'inglese è assolutamente comprensibile).

Il tutto nasce dalla corsa a abbattere i prezzi alla stalla, giustificando con una riduzione dei profitti rispetto alle previsioni e, come sostenuto dal vertice di Murray Goulburn (il più grande trasformatore australiano) la riduzione del prezzo ai fornitori si rende indispensabile in forza dell'eccesso dell'offerta casearia mondiale che pesa sui prezzi. Il vertice infine si giustifica confrontando il colosso neozelandese FONTERRA che il taglio al prezzo l'ha realizzato con costanza durante tutto il periodo della campagna lattiera, testualmente, "In New Zealand, dairy giant Fonterra has cut the price it pays farmers throughout the season to deal with global conditions."

Alla luce di questo, molto probabilmente, oltre a pensare a un controllo dell'offerta, l'UE, dovrebbe pensare a un piano strategico ben più impegnativo .

Dopo le "Quote Latte", benvenuti nell'inferno del mercato globale.

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Sul tavolo 6 proposte per traghettare il settore fuori dalla tempesta. Campagne di informazione, regolamentazione della produzione e una azione combinata e immediata che potrebbe essere affidata a una figura "straordinaria" con deleghe sul settore.

Roma, 24 maggio 2016. - Deleghe e organismo interprofessionale, riduzione della produzione, campagne d'informazione sui media, nelle scuole e presso i punti vendita: Alleanza delle Cooperative, che rappresenta il 70% del prodotto made in Italy, ha incontrato oggi il ministro Martina e si è candidata a mettere in sicurezza il latte italiano attraverso una serie di azioni combinate, ora all'esame del Mipaaf.

"Serve fermare la tempesta che da tempo si è accanita sul nostro latte, di questo abbiamo discusso oggi con il ministro in sede di coordinamento del settore lattiero caseario – ha detto il coordinatore del settore lattiero-caseario dell'Alleanza delle Cooperative, Giampiero Calzolari -. Con una disponibilità di materia prima italiana a prezzi prossimi ai 20 centesimi al litro, una produzione annua superiore a quella ottimale di almeno 6mln di quintali e infine con ripetute quanto interessate campagne di disinformazione in favore di prodotti alternativi, le condizioni di mercato sono ormai divenute insostenibili. Per questo serve un'azione forte sul fronte del controllo sulle dinamiche dei prezzi e del dialogo lungo alla filiera ma è anche necessario agire sulla comunicazione, con un coordinamento sul fronte promozionale.
Serve, ad esempio – ha continuato Calzolari - che nella campagna realizzata dal Mipaaf con la Gdo per il consumo di 'Latte 100% italiano' venga introdotto un elemento di salvaguardia della equa remunerazione del lavoro degli allevatori, perché quanto pagato oggi per il latte italiano è sotto ogni immaginabile soglia. Un'equa remunerazione che la cooperazione si è sempre preoccupata di assicurare. Serve ancora la rete della cooperazione - sia sociale che lattiero casearia – per approntare una capillare azione di supporto al programma 'Latte nelle scuole'; così come nelle campagne di educazione alimentare sarà importante predisporre azioni didattiche su larga scala presso le cooperative di trasformazione, anche per contrastare fenomeni distorsivi sempre più dannosi.
La cooperazione, che è attualmente l'unico baluardo di concreta italianità delle produzioni, è infine in grado di trovare strumenti che incentivino la riduzione della produzione e si candida in prima linea nell'ipotesi, già consigliata a fine 2015, di avviare un organismo interprofessionale in grado di gestire in trasparenza le fasi cruciali del mercato, a partire dal sottocosto. Un'azione combinata e immediata – ha concluso il coordinatore del settore lattiero-caseario dell'Alleanza delle Cooperative – il cui coordinamento potrebbe essere affidato a una figura 'straordinaria' con deleghe sul settore, che possa garantire maggiore organicità nelle risposte".

(Fonte Alleanza Cooperative)

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