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E' subito svettata ai piani alti delle classifiche di Amazon (e non solo perché è gratis). Nell'ebook edito da Damster e curata da Eliselle autori noti ed esordienti raccontano la loro versione del Capodanno.

Di Manuela Fiorini

Devono essersi stancati di sentirsi rivolgere, già da ottobre, la fatidica domanda "Che cosa fai a Capodanno?" gli oltre quaranta autori che hanno prestato la penna e la fantasia all'antologia Capodanno Bastardo, una vera e propria strenna natalizia per palati fini, ma con tendenza all'assaporare la dolcezza della vendetta. Pubblicata in ebook dall'editore modenese Damster e curata dalla scrittrice, editor e libraia Elisa Guidelli, più nota come Eliselle, il libro si può scaricare gratuitamente dal sito dell'editore www.damster.it e sui principali bookstore.

Svettata ai primi posti della classifica dei libri più letti di Amazon (e non solo perché è gratis!), Capodanno Bastardo conquista i lettori per i racconti disillusi, sarcastici, cattivi, in naturale controtendenza con il buonismo delle feste, dove tutti dobbiamo essere per forza "tutti più buoni".

Abbiamo incontrato Eliselle, per farci svelare qualche retroscena.

eliselle libraia

Come nasce l'idea di questo ebook?
"L'idea nasce per caso, come tutte le idee più divertenti, da una conversazione post Halloween con lo scrittore Carlo Vanni. Al telefono ci chiedevamo come mai tanta gente aspetta le feste per dare una sferzata alla propria esistenza e come mai molti cerchino l'amore proprio durante le serate speciali, come Halloween appunto, o Capodanno. Ci abbiamo riso sopra e così è diventato una specie di contest: vediamo quanti autori raccolgono la sfida, vediamo che cosa si inventano. Attraverso Facebook è stato più semplice passare parola, e il risultato è Capodanno Bastardo".

Il Capodanno è di solito un giorno di gioia e di festa. O no?
"Dipende. Secondo noi cela anche molta solitudine, alle volte tanta disperazione. La corsa alle feste per esorcizzare l'anno che finisce e accogliere quello nuovo con la speranza che sia migliore del precedente, il bisogno assurdo di scoppiare botti per festeggiare "facendo casino", la ricerca spasmodica di "cose da fare" e "cene a cui partecipare" e "situazioni da vivere" lo rendono ambivalente e davvero adatto ai racconti di un'antologia come questa, che vuole porre l'accento sull'altro aspetto, quello meno immediato e più nascosto, quello che si fa più fatica a raccontare".

Che tipo di racconti si possono trovare nell'antologia?
"Ci sono generi molto diversi tra loro, dal comico al tragicomico, dal noir all'erotico. Ogni autore ha saputo dare la propria interpretazione del tema in un modo molto personale. La cosa bella è che la raccolta unisce autori emergenti e autori super esperti, quindi c'è un bel mix, rigorosamente in ordine alfabetico, aperto dalla mia prefazione e chiuso dal mitico Carlo Vanni che ha inventato un personaggio curioso e l'ha calato in un ristorante, la sera del cenone. Si ride, si trema, e non solo, lungo tutto il corso dell'antologia. Nel libro, poi, ci sono tantissime voci, tra le quali si può ritrovare qualche autore amato o scoprirne qualche altro nuovo. In più, leggere un libro è sempre un ottimo modo per cominciare il nuovo anno.

Tu sei scrittrice, editor e libraia, insomma, i libri li conosci bene. Secondo te, stiamo vivendo "l'epoca delle antologie"? Possiamo dire che i lettori le amano e gli editori meno?
"C'è stato un vero e proprio boom, diversi anni fa, sul discorso antologie, una sorta di "corsa alle antologie" da parte degli editori e dei lettori. Poi, pian piano, il fenomeno si è ridimensionato e oggi si è un po' assestato. C'è ancora molta ricerca da parte dei piccoli e medi editori nella scelta di temi e scrittori, mentre tra i grandi c'è la tendenza a riunire grossi nomi per temi importanti o antologie d'impatto per chi ama un particolare genere, come il noir. Forse gli editori le amano poco perché le trovano meno "vendibili", difficili da definire, pericolose, ma chi legge ed è curioso ama trovare in un libro più voci. E' un modo come un altro per conoscere nuovi autori da cercare singolarmente, magari in un romanzo inedito. Personalmente, da lettrice, le ho sempre apprezzate. Per questo ho partecipato spessissimo, sia come autrice che come curatrice: sono stimolanti e ti danno una gran soddisfazione. Poi vuoi mettere quando alle presentazioni si brinda tutti insieme?".

Curiosi? Allora, cliccate qui per scaricare gratis Capodanno Bastardo!

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Pubblicato in Cultura Emilia